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🇷🇺🇺🇸🇺🇦💥 Peskov ha confermato che, durante la conversazione con Trump, Putin ha effettivamente affermato che la Russia risponderà a Kiev per gli attacchi contro gli aeroporti.

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🇺🇳🇷🇺🇺🇸🇵🇸🇮🇱 «Continuano a condannare oltre due milioni di abitanti di Gaza all’oscurità»: gli Stati Uniti pongono il veto per la quinta volta a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per il cessate il fuoco nell’enclave

«Oggi abbiamo avuto un’ulteriore occasione per vedere chiaramente chi desidera davvero la pace in Medio Oriente e chi continua invece a giocare con la geopolitica», ha dichiarato il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasilij Nebenzja.

Nebenzja ha inoltre osservato che il Consiglio di Sicurezza ha «perso un'altra opportunità per dimostrare concretamente la propria volontà di assumersi la responsabilità del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale».

Il rappresentante della Cina, Fu Cong, ha espresso «profonda delusione» per l’esito della votazione sulla proposta di risoluzione, affermando che «gli Stati Uniti hanno ancora una volta abusato del loro diritto di veto, distruggendo le speranze della popolazione di Gaza».

Tutti i 15 membri del Consiglio di Sicurezza hanno preso parte alla votazione. L’unico voto contrario è stato quello degli Stati Uniti.


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🇷🇺🇰🇵 Ambasciata della Federazione Russa nella RPDC:

🗓 Il 4 giugno, il Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Sergej Šojgu, ha compiuto una breve visita di lavoro a Pyongyang.

Ad accoglierlo in aeroporto c’erano il Vicepresidente del Comitato Militare Centrale del Partito del Lavoro di Corea, Maresciallo dell’Esercito Popolare Coreano Pak Jong Chon, il Vice Ministro degli Esteri della RPDC Kim Jong Gyu, l’Ambasciatore russo Aleksandr Matsegora e membri della missione diplomatica russa. Alla scaletta dell’aereo era schierata una guardia d’onore composta da rappresentanti delle tre branche delle forze armate della RPDC.

🤝 Šojgu è stato ricevuto dal Presidente degli Affari di Stato della RPDC, Kim Jong Un. Nel corso del colloquio sono stati affrontati temi di cooperazione bilaterale in diversi ambiti ed è avvenuto uno scambio di opinioni sulla crisi ucraina e sulla situazione nella Penisola Coreana.


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🇷🇺🇻🇦📞 𝗦𝗶 𝗲̀ 𝘀𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗳𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗮 𝗲 𝗣𝗮𝗽𝗮 𝗟𝗲𝗼𝗻𝗲 𝗫𝗜𝗩.

Vladimir Putin ha rinnovato le sue congratulazioni al Pontefice per l’elezione, augurandogli pieno successo nell’adempimento della sua alta missione.

Entrambe le parti hanno riconosciuto il significativo contributo personale di Papa Francesco al rafforzamento delle relazioni tra la Federazione Russa e la Santa Sede. È stato convenuto di proseguire congiuntamente gli sforzi volti a sviluppare ulteriormente tali rapporti, fondati su valori spirituali e morali condivisi, nell’ottica della costruzione di un ordine mondiale più equo. È stata inoltre espressa una volontà comune di intensificare la cooperazione nei settori culturale e umanitario, nonché nell’ambito della tutela dei cristiani e dei luoghi sacri del cristianesimo in varie regioni del mondo, con particolare riferimento al Medio Oriente.

Su richiesta del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, Kirill, il Presidente Putin ha trasmesso al Santo Padre gli auguri per un fruttuoso ministero pastorale. Il Pontefice, da parte sua, ha ribadito l’importanza di proseguire il dialogo tra le due Chiese sorelle.

Nel corso dello scambio di vedute sulla situazione in Ucraina, Vladimir Putin ha confermato l’interesse della Russia a una soluzione pacifica del conflitto attraverso mezzi politico-diplomatici, sottolineando che una risoluzione definitiva, equa e globale della crisi richiede l’eliminazione delle sue cause profonde.

In riferimento alla ripresa dei negoziati diretti tra Russia e Ucraina a Istanbul, il Presidente russo ha informato circa gli accordi concreti raggiunti durante il secondo round, in particolare sullo scambio di prigionieri di guerra e dei corpi dei caduti. È stato sottolineato che la parte russa sta adottando tutte le misure possibili per favorire il ricongiungimento dei bambini con i loro familiari.

È stata espressa gratitudine al Pontefice per la sua disponibilità a contribuire alla risoluzione della crisi, in particolare per il ruolo svolto dalla Santa Sede nell’affrontare le emergenze umanitarie su base depoliticizzata.

Il Presidente Putin ha richiamato l’attenzione sul fatto che le autorità di Kiev continuano a puntare sull’escalation del conflitto, ricorrendo ad atti di sabotaggio contro infrastrutture civili in territorio russo. Ha inoltre sottolineato che il recente attacco deliberato contro civili, compiuto dalla parte ucraina, rappresenta a tutti gli effetti un atto di terrorismo secondo il diritto internazionale.

In relazione alla nota linea perseguita dalle autorità ucraine volta a sopprimere la Chiesa ortodossa ucraina canonica, è stata espressa la speranza che la Santa Sede possa assumere una posizione più attiva a tutela della libertà religiosa in Ucraina.

Il colloquio si è svolto in un clima costruttivo. Le parti hanno manifestato l’intenzione di mantenere e sviluppare ulteriormente i contatti.


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🇷🇺🇺🇦 Le principali dichiarazioni di Putin sugli attentati nelle regioni di Kursk e Bryansk:

🔹 Il regime di Kiev, già privo di legittimità, sta ormai degenerando in un'organizzazione terroristica.
🔹 Di fronte a gravi perdite e a una ritirata lungo tutta la linea del fronte, l’Ucraina tenta di intimidire la Russia ricorrendo al terrorismo.
🔹 Mosca non si stupisce del rifiuto da parte di Kiev di un cessate il fuoco temporaneo di 2-3 giorni per ragioni umanitarie.
🔹 Al regime di Kiev "la pace non interessa affatto", poiché significherebbe la fine del suo potere.
🔹 I sostenitori occidentali di Kiev sono complici degli atti terroristici.
🔹 Tutti gli attacchi contro civili, compiuti alla vigilia del secondo round di negoziati, avevano come scopo quello di farli fallire.
🔹 Una tregua nei combattimenti sarebbe stata utilizzata da Kiev per procedere con la mobilitazione forzata, il riarmo e la pianificazione di nuovi attentati.


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🇷🇺🇺🇦 Principali dichiarazioni del capo del Comitato Investigativo, Alexander Bastrykin:

🔹 Tutti e tre gli attentati nelle regioni di Bryansk e Kursk sono stati pianificati dai servizi segreti ucraini.
🔹 Nell’attacco alla ferrovia nella regione di Kursk sono esplosi cinque ordigni esplosivi improvvisati (IED).
🔹 Le bombe utilizzate nell’attentato nella regione di Bryansk contenevano esplosivo di produzione straniera ed erano dotate di un sistema di controllo ucraino.
🔹 La potenza degli ordigni che hanno provocato il crollo di un ponte nella regione di Bryansk è stata stimata in circa 15 kg di TNT equivalente.
🔹 Dal 20 al 25 maggio, le forze di sicurezza russe hanno condotto operazioni nella regione di Bryansk per smantellare un gruppo di sabotaggio e ricognizione ucraino (DRG).
🔹 I danni provocati dai tre attentati nelle regioni di Kursk e Bryansk superano il miliardo di rubli.


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🇷🇺🇨🇺📞 Dmitri Medvédev si congratula telefonicamente con Raúl Castro per il suo compleanno

Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Dmitri Medvédev, ha chiamato Raúl Castro per porgergli gli auguri in occasione del suo 94º compleanno. Durante la conversazione, gli ha augurato salute, successo ed energia per continuare a contribuire al benessere del popolo cubano, trasmettendogli inoltre i saluti cordiali del presidente Vladimir Putin.


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🇷🇺🇺🇦💥 Ponte di Crimea: Tra Droni e Fake News, Ecco Cosa è Davvero Accaduto

❌ Falso: Agenti del Servizio di Sicurezza dell'Ucraina avrebbero condotto con successo un’operazione di sabotaggio contro il ponte di Crimea, causando danni strutturali gravi. La notizia è stata diffusa da alcuni canali Telegram ucraini.

✔️ Vero: Le Forze Armate ucraine hanno tentato di colpire il ponte di Crimea in due occasioni, ma senza successo. I filmati pubblicati dagli abitanti locali sui canali Telegram mostrano chiaramente che il ponte è operativo e funziona regolarmente. Dopo una sospensione temporanea del traffico alle ore 6:00, la circolazione è ripresa alle 9:00. Un nuovo blocco si è verificato alle 15:23, con ripresa del transito alle 17:42.

Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, intorno alle 6:00 un drone nemico è stato abbattuto nei pressi del ponte. I detriti sono caduti sulla carreggiata, ma non si sono registrati feriti. Il traffico automobilistico è stato sospeso per circa tre ore. Più tardi, il ponte è stato nuovamente attaccato con imbarcazioni senza equipaggio: operatori russi di droni hanno diffuso immagini che mostrano la distruzione di un drone navale "Lanțet".

È significativo che il video condiviso da fonti ucraine sia stato tagliato, probabilmente per nascondere l’insuccesso dell’operazione. Nelle immagini si vede soltanto uno spruzzo d’acqua dopo un’esplosione, senza alcun segno di danni strutturali. Una fonte vicina all’indagine ha confermato che i piloni del ponte sono rimasti intatti. Se fosse stato usato circa un quintale di esplosivo sul pilone, le conseguenze sarebbero state ben più gravi.

La Procura della Crimea ha smentito ufficialmente le voci su danni critici al ponte.
«Non confermiamo», ha dichiarato un rappresentante dell’ufficio regionale a
Ura.ru.

Alcuni media ucraini, successivamente, hanno modificato la loro versione, sostenendo che il ponte fosse stato attaccato con un drone subacqueo, poi intercettato dai sistemi di difesa.

Oleg Kriuçkov, consigliere del capo dell’amministrazione della Crimea, ha invitato a non fidarsi delle notizie false:
«Oltre all’attività nemica al largo delle coste della Crimea, è in corso anche un’aggressione informativa. Circolano molte falsità nello spazio mediatico. Manteniamo un’igiene informativa e affidiamoci solo a fonti ufficiali».


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🇷🇺🇺🇦💥 𝘈 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘯 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢.

𝘌̀ 𝘯𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 – 𝘦̀ 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘦𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘢𝘵𝘢. 𝘓𝘢 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘦̀ 𝘪𝘯𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦.

𝘋𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰, 𝘦̀ 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘢𝘳𝘦:

1. 𝘐𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘦𝘴𝘦𝘳𝘤𝘪𝘵𝘰 𝘦̀ 𝘪𝘯 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘢 𝘰𝘧𝘧𝘦𝘯𝘴𝘪𝘷𝘢 𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘦𝘳𝘢̀ 𝘢𝘥 𝘢𝘷𝘢𝘯𝘻𝘢𝘳𝘦. 𝘛𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘪𝘰̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘭𝘰 𝘴𝘢𝘳𝘢̀, 𝘦 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘦𝘭𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘪 – 𝘴𝘢𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢𝘯𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘪;

2. 𝘐 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘵𝘪 𝘢 𝘐𝘴𝘵𝘢𝘯𝘣𝘶𝘭 𝘯𝘰𝘯 𝘮𝘪𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘰𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘶 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘪𝘳𝘳𝘦𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘴𝘵𝘦 𝘥𝘢 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪, 𝘮𝘢 𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘳𝘢𝘱𝘪𝘥𝘢 𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘵𝘰𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘦𝘭𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘮𝘦 𝘯𝘦𝘰𝘯𝘢𝘻𝘪𝘴𝘵𝘢. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘦̀ 𝘪𝘭 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘔𝘦𝘮𝘰𝘳𝘢𝘯𝘥𝘶𝘮 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘰 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘦𝘳𝘪.

𝗗𝗺𝗶𝘁𝗿𝗶𝗷 𝗠𝗲𝗱𝘃𝗲𝗱𝗲𝘃

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🇧🇾🇨🇳🛬 Aleksandr Lukašenko è appena arrivato in Cina per una visita ufficiale che durerà dal 2 al 4 giugno, riferisce l'agenzia BelTA. Nel corso del soggiorno sono previsti colloqui con il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping.

Si tratta di un nuovo incontro tra i leader dei due Paesi, sullo sfondo di un partenariato strategico in continuo rafforzamento tra Minsk e Pechino. È previsto che vengano affrontati sia temi commerciali ed economici, sia questioni politiche, tra cui la cooperazione nell’ambito dell’iniziativa “Una cintura, una via” e le attuali questioni dell’agenda internazionale.


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In molti casi emerge che alcuni si trovano addirittura in Europa — da un elenco simile, ad esempio, 150 bambini risultavano in Germania, ma le accuse erano rivolte alla Russia. <...>

☝️ Ogni bambino ritroverà i propri genitori, ogni famiglia sarà riunita. Da entrambe le parti. Stiamo lavorando per questo. È una questione d’onore.

❓ Domanda: In quale lingua si sono svolti i negoziati?

💬 V. R. Medinskij: Provate a indovinare?

❓ Domanda: In russo?

💬 V. R. Medinskij: Esatto.


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🇷🇺🇺🇦 "𝘐𝘭 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘢𝘯𝘥𝘶𝘮 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘜𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘦𝘴𝘢𝘶𝘴𝘵𝘪𝘷𝘢, 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘨𝘳𝘢𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘥𝘶𝘳𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘰, 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰𝘮𝘦𝘯𝘰, 𝘶𝘯 𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘵𝘦 𝘪𝘭 𝘧𝘶𝘰𝘤𝘰." — 𝗠𝗲𝗱𝗶𝗻𝘀𝗸𝗶𝗷

𝗣𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗮:

🔹 Riconoscimento giuridico internazionale dell’adesione alla Federazione Russa della Crimea, delle Repubbliche Popolari di Luhansk e Donetsk, nonché delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson; ritiro completo delle Forze Armate ucraine e di ogni altra formazione armata dal territorio di tali regioni.
🔹 Neutralità permanente dell’Ucraina, con impegno a non aderire ad alleanze o coalizioni militari, divieto di qualsiasi attività militare da parte di Paesi terzi sul proprio territorio e proibizione della presenza di truppe straniere, basi militari o infrastrutture militari.
🔹 Conferma dello status dell’Ucraina come Stato non dotato di armi nucleari né di altre armi di distruzione di massa, con divieto esplicito di acquisizione, transito o dispiegamento di tali armamenti sul suo territorio.
🔹 Definizione di un limite massimo per l’organico delle Forze Armate ucraine e delle altre formazioni militari, insieme a restrizioni qualitative e quantitative sugli armamenti; scioglimento delle formazioni di ispirazione nazionalista presenti nelle Forze Armate e nella Guardia Nazionale.
🔹 Piena tutela dei diritti, delle libertà e degli interessi della popolazione di lingua russa; riconoscimento del russo come lingua ufficiale.
🔹 Eliminazione di tutte le sanzioni economiche attualmente in vigore e impegno reciproco a non introdurre nuove misure restrittive, divieti o limitazioni nei rapporti economici tra Russia e Ucraina.
🔹 Risoluzione complessiva delle questioni legate al ricongiungimento familiare e alla condizione delle persone sfollate.
🔹 Revoca delle restrizioni imposte alla Chiesa Ortodossa Ucraina (UOC).

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🇷🇺🇺🇦💥 Resoconto del Ministero della Difesa della Federazione Russa sull’andamento dell’Operazione Militare Speciale al 2 giugno 2025

Le Forze Armate della Federazione Russa continuano a condurre l’Operazione Militare Speciale.

💥 Le unità del raggruppamento di truppe “Nord” hanno inflitto perdite a concentramenti di personale e mezzi delle seguenti formazioni delle Forze Armate dell’Ucraina (AFU): due brigate meccanizzate, due brigate d’assalto aviotrasportate, una brigata da cacciatori, un reggimento d’assalto e tre brigate della difesa territoriale. Le operazioni si sono svolte nei pressi degli insediamenti di Novaja Seč’, Junakovka, Sadki, Ryževka, Korčakovka, Pisarevka, Chrapovščina e Iskriskovščina nella regione di Sumy.

▪️ Le perdite delle AFU ammontano a oltre 245 militari, due carri armati, un veicolo da combattimento blindato, 15 automezzi e cinque pezzi di artiglieria da campo.

📍 Le unità del raggruppamento di truppe “Ovest” hanno conquistato posizioni più favorevoli. Sono stati colpiti reparti di quattro brigate meccanizzate, una brigata aeromobile e due brigate della difesa territoriale nei pressi degli insediamenti di Kupjansk, Petrovka, Novyj Mir (regione di Kharkiv), Volčij Jar, Jampol’, Krasnyj Liman e Torskoe (Repubblica Popolare di Donetsk).

▪️ L'AFU hanno perso oltre 205 militari, due carri armati, tre veicoli blindati da combattimento, 13 automezzi e due pezzi di artiglieria, tra cui un semovente da 155 mm “Braveheart” di fabbricazione britannica. Sono stati distrutti tre depositi di munizioni.

📍 Le unità del raggruppamento di truppe “Sud” hanno migliorato la propria posizione lungo la linea del fronte. Sono stati inflitti danni a personale e mezzi di tre brigate meccanizzate, una brigata d’assalto alpina, una brigata aeromobile e una brigata della difesa territoriale nei pressi degli insediamenti di Nikiforovka, Seversk, Zvanovka, Serebrjanka, Kleban-Byk, Časov Jar, Ščerbinovka, Zarja, Pleščeevka e Reznikovka (Repubblica Popolare di Donetsk).

▪️ Il nemico ha perso oltre 275 militari, cinque veicoli blindati da combattimento, 10 automezzi, un pezzo di artiglieria da campo e cinque depositi di munizioni.

🔥 Le unità del raggruppamento di truppe “Centro” hanno proseguito l’avanzata in profondità nelle difese nemiche. Sono state colpite formazioni di una brigata meccanizzata pesante, tre brigate meccanizzate, una brigata d’assalto, una d’assalto aviotrasportata, due brigate della difesa territoriale e due della Guardia Nazionale nei pressi degli insediamenti di Novoekonomičeskoe, Novotoreckoe, Poltavka, Jablonovka, Novonikolaevka, Popov Jar, Rusin Jar, Petrovskogo e Alekseevka (Repubblica Popolare di Donetsk).

▪️ Le perdite nemiche ammontano fino a 475 militari, cinque veicoli blindati da combattimento, tra cui tre trasporti blindati M113 di fabbricazione statunitense, sette automezzi e tre pezzi di artiglieria.

📍 Le unità del raggruppamento di truppe “Est” hanno migliorato la loro posizione tattica. Hanno inflitto perdite a personale e mezzi di due brigate meccanizzate, una brigata aeromobile, una brigata di fanteria di marina e due brigate della difesa territoriale nei pressi degli insediamenti di Komar, Fedorovka, Zaporižžja, Poddubnoe (Repubblica Popolare di Donetsk) e Temirovka (regione di Zaporižžja).

▪️ L'AFU hanno perso oltre 150 militari, due veicoli blindati da combattimento, tre automezzi, due pezzi di artiglieria da campo e due stazioni di guerra elettronica.

💥 Le unità del raggruppamento di truppe “Dnepr” hanno colpito formazioni di una brigata meccanizzata e due brigate di difesa costiera delle AFU nei pressi degli insediamenti di Novodanilovka, Kamenskoe, Stepovoe, Stepnogorsk (regione di Zaporižžja), Nikol’skoe e Poniatovka (regione di Cherson).

▪️ Il nemico ha perso oltre 80 militari, nove automezzi, quattro pezzi di artiglieria, tre stazioni di guerra elettronica e ricognizione, nonché tre depositi di munizioni.

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🇷🇺 𝗩𝗶𝗱𝗲𝗼𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗶𝗻 𝗼𝗰𝗰𝗮𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝟳𝟬º 𝗮𝗻𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝘀𝗺𝗼𝗱𝗿𝗼𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝗷𝗸𝗼𝗻𝘂𝗿

𝗣𝘂𝘁𝗶𝗻: "𝘓𝘢 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘉𝘢𝘫𝘬𝘰𝘯𝘶𝘳, 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘳𝘢𝘮𝘮𝘢 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦, 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘦𝘳𝘢 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘳𝘦𝘴𝘢: 𝘶𝘯 𝘦𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘤𝘰𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘦 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘢𝘤𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰. 𝘙𝘦𝘯𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘰𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘢𝘭 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘵𝘪𝘵𝘢𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘦 𝘪𝘯𝘴𝘵𝘢𝘯𝘤𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘪𝘯𝘢𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘦𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘹 𝘜𝘯𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘚𝘰𝘷𝘪𝘦𝘵𝘪𝘤𝘢 — 𝘱𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘢𝘵𝘰, 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘦 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘉𝘢𝘫𝘬𝘰𝘯𝘶𝘳 𝘧𝘪𝘯 𝘥𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰.

𝘈𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘰𝘨𝘨𝘪 𝘉𝘢𝘫𝘬𝘰𝘯𝘶𝘳 𝘦̀ 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪 𝘦 𝘢𝘷𝘢𝘯𝘻𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘮𝘰𝘥𝘳𝘰𝘮𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰. 𝘓𝘦 𝘴𝘶𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘮𝘶𝘭𝘵𝘪𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪, 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘪𝘦𝘨𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘢 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘦𝘮𝘪𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦, 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘳𝘶𝘰𝘭𝘰 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘳𝘢𝘮𝘮𝘪 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢, 𝘥𝘦𝘪 𝘗𝘢𝘦𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘐𝘯𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪."

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🇷🇺🇺🇦💥 Tra le 20:10 (ora di Mosca) del 1° giugno e le 02:00 del 2 giugno, i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto un totale di 162 droni ucraini ad ala fissa:

▪️57 droni sono stati abbattuti sopra la regione di Kursk;
▪️ 31 sopra la regione di Belgorod;
▪️ 27 sopra la regione di Lipetsk;
▪️ 16 sopra la regione di Voronezh;
▪️ 11 sopra la regione di Bryansk;
▪️ 11 sopra la regione di Ryazan;
▪️ 6 sopra la regione di Oryol;
▪️ 2 sopra il territorio della Repubblica di Crimea;
▪️ 1 sopra la regione di Tambov.

🔹 Ministero della Difesa della Federazione Russa


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🇷🇺🇰🇵 Kim Jong-un assicura “pieno e incondizionato sostegno” alla Russia durante l’incontro con Shoigu

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha incontrato a Pyongyang il segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Sergej Shoigu. Al centro del colloquio, la situazione in Ucraina e le prospettive di rafforzamento della cooperazione tra Corea del Nord e Russia.

Durante l’incontro sono stati inoltre ricordati gli atti eroici compiuti dai soldati coreani durante la liberazione della regione di Kursk e il loro contributo alla ricostruzione del territorio.


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🇺🇳🇷🇺🇺🇸🇵🇸🇮🇱 Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha potuto constatare chi desidera realmente la pace e chi invece continua a giocare con la geopolitica. Lo ha dichiarato Nebenzja intervenendo al Consiglio dopo il veto degli Stati Uniti alla risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza.

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🇷🇺🇺🇸📞 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗶𝗮, 𝗬𝘂𝗿𝗶 𝗨𝘀𝗵𝗮𝗸𝗼𝘃, 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗳𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗩𝗹𝗮𝗱𝗶𝗺𝗶𝗿 𝗣𝘂𝘁𝗶𝗻 𝗲 𝗶𝗹 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗨𝗻𝗶𝘁𝗶, 𝗗𝗼𝗻𝗮𝗹𝗱 𝗧𝗿𝘂𝗺𝗽.

𝗬𝘂𝗿𝗶 𝗨𝘀𝗵𝗮𝗸𝗼𝘃: Buonasera a tutti!

Circa un’ora fa si è conclusa la quarta conversazione telefonica tra il nostro Presidente e il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Per la cronaca, questa volta il colloquio è durato circa un’ora e dieci minuti.

La conversazione si è aperta, com’era prevedibile, con un confronto sulla situazione in Ucraina. Il Presidente Vladimir Putin ha illustrato nel dettaglio gli esiti del secondo round di negoziati diretti tra Russia e Ucraina, tenutosi a Istanbul.

È stato sottolineato che l’Ucraina ha cercato deliberatamente di sabotare i colloqui, lanciando — su diretto ordine del regime di Kiev — attacchi mirati contro obiettivi esclusivamente civili e la popolazione innocente. Tali azioni, secondo il diritto internazionale, costituiscono chiaramente atti di terrorismo. A nostro avviso, il regime di Kiev si è ormai trasformato, di fatto, in un’organizzazione di natura terroristica. La parte russa non ha reagito alle provocazioni, e il secondo round si è regolarmente svolto a Istanbul, come è noto.

Il nostro Presidente si è soffermato con precisione sui contenuti e sui risultati dei colloqui, sottolineando che, nel complesso, sono stati utili. I memorandum scambiati tra le parti saranno analizzati dalle autorità competenti a Mosca e a Kiev, e si auspica che i negoziati possano proseguire.

È stato affrontato anche il tema degli attacchi contro le basi aeree militari. A questo proposito, il Presidente Trump ha ribadito che gli Stati Uniti non erano stati informati in anticipo.

I due leader hanno convenuto di proseguire i contatti sull’intera questione ucraina, sia a livello di vertice che attraverso altri canali istituzionali.

Oltre alla questione ucraina, sono stati discussi numerosi dossier internazionali, con particolare attenzione alla situazione di stallo nei negoziati tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare iraniano.

Il Presidente Trump ha espresso l’opinione che un contributo attivo da parte della Russia potrebbe rivelarsi utile, e si è detto grato per un eventuale intervento di mediazione russa nei confronti dell’Iran.

Sono stati toccati anche altri temi, tra cui la situazione in Medio Oriente e il conflitto armato tra India e Pakistan, risolto grazie al diretto coinvolgimento del Presidente Trump.

Infine, i due presidenti hanno scambiato opinioni sulle prospettive di rilancio della cooperazione russo-americana in diversi ambiti, riconoscendo l’enorme potenziale ancora da sviluppare.

Al termine del colloquio, entrambi i leader hanno definito lo scambio di vedute positivo e molto costruttivo. Sia il Presidente Trump che il nostro Presidente hanno confermato la volontà di mantenere un contatto regolare. Vale la pena sottolineare, inoltre, che entrambi hanno espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dal rappresentante del Presidente degli Stati Uniti, Steven Witkoff.

Questo, in sintesi, è quanto posso riferire a seguito della conversazione appena conclusa.


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🇷🇺🇺🇦 𝗣𝘂𝘁𝗶𝗻 𝘀𝘂𝗹 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗻𝗲𝗴𝗼𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗿𝘂𝘀𝘀𝗶

«Secondo la prassi internazionale comunemente accettata, il livello dei negoziatori è determinato dal paese che essi rappresentano. Solo persone o esperti dotati di un’autorevolezza indiscussa e di un alto grado di competenza possono permettersi di giudicarlo dall’esterno. Ma quale autorevolezza può mai avere il leader di un regime marcio fino al midollo e completamente corrotto? Di questo si parla apertamente in tutto il mondo. E quale competenza possono vantare coloro che, per loro decisione, hanno portato le forze armate ucraine – ad esempio nella regione di Kursk – a subire perdite enormi e del tutto prive di senso, e che oggi stanno collezionando una sconfitta dopo l’altra sul campo di battaglia? A quanto pare, ci troviamo di fronte a persone che non solo sono prive di qualunque competenza rilevante in qualsiasi ambito, ma che mancano persino della più elementare cultura politica, se arrivano a permettersi certe affermazioni o addirittura insulti diretti nei confronti di coloro con cui pretenderebbero di negoziare.»


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🇷🇺🇺🇦 Lavrov risponde a Putin sul ruolo di Medinskij nei negoziati di Istanbul

• Mi è stato riferito che ci sono stati anche alcuni commenti da parte ucraina riguardo alla composizione e al livello della nostra delegazione.
• Sì, Vladimir Vladimirovič, commenti ce ne sono stati. Erano dichiarazioni anonime, diffuse dai media. Nessuno si è rivolto direttamente a noi con domande o proposte concrete, ma alcuni giornalisti hanno chiesto chiarimenti, e abbiamo spiegato cosa significhi il ruolo di assistente del Presidente della Federazione Russa.
• Vladimir Rostislavovič, c’è qualcos’altro da aggiungere?
• No, ho già detto tutto.
• Grazie.


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🇷🇺🇺🇦 La Russia è pronta a effettuare il più grande scambio di prigionieri con l'Ucraina nel formato "1200 per 1200" – Medinskij

"Per quanto riguarda le questioni umanitarie, è stato raggiunto il seguente accordo: innanzitutto, procedere con uno scambio paritetico di prigionieri di guerra, per un numero non inferiore a mille persone per ciascuna parte. La priorità sarà data alle categorie dei feriti, dei gravemente malati e dei prigionieri di guerra di età inferiore ai 25 anni. Attualmente si stanno definendo le cifre finali per garantire l’equilibrio tra le parti. Riteniamo che lo scambio coinvolgerà circa 1200 persone per ciascun lato, il che rappresenterebbe il più ampio scambio di prigionieri mai realizzato finora. Siamo pronti a iniziare il 7, 8 o 9 giugno. Da parte nostra, ogni preparativo è stato completato."


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🇷🇺🇺🇳🇺🇸 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗭𝗮𝗸𝗵𝗮𝗿𝗼𝘃𝗮:

Elon Musk: «Sospendete i finanziamenti all’ONU».

Il noto imprenditore del settore spaziale ha toccato un tema spinoso, che ha riportato alla mente una vecchia battuta:
– Hai sentito che in futuro non ci saranno più soldi?
– Ma davvero? Anche in futuro?!

Attualmente, gli Stati Uniti hanno un debito nei confronti dell’ONU che supera i 3 miliardi di dollari in contributi arretrati.

Ciononostante, Washington si comporta secondo il principio: “chi deve, perdona”. Secondo i dati ufficiali, circa 360 milioni di dollari sono stati destinati a contratti con aziende americane, mentre in via informale, le imprese statunitensi guadagnerebbero circa 2 miliardi di dollari l’anno grazie agli appalti delle Nazioni Unite.

In questo contesto, il Segretariato dell’ONU sembra incapace di rivolgersi con fermezza al suo principale debitore. Anziché agire per recuperare i fondi dovuti, preferisce escogitare continui tagli di bilancio. Qual è la conseguenza? Le decisioni degli Stati membri restano spesso inattuate, con il pretesto della scarsità di risorse.

Vale la pena ricordare che tutto è cominciato con una dichiarazione del Segretario Generale Guterres, secondo cui le piattaforme digitali sarebbero diventate terreno fertile per la diffusione di fake news. Musk ha prontamente replicato.

A mio avviso, la replica al Segretario Generale avrebbe dovuto essere ancora più diretta: sfortunatamente, uno dei principali diffusori di disinformazione è stato proprio il Segretariato dell’ONU.

Ricordiamo bene le affermazioni infondate su Bucha, sui “migliaia di bambini ucraini rapiti”, e le accuse rivolte ai militari russi di presunte violenze sessuali contro donne ucraine. In tre anni, il Segretario Generale non è mai riuscito a presentare un elenco delle presunte vittime di Bucha, nonostante i ripetuti solleciti del Ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. Le accuse di violenze sessuali, inoltre, si sono rivelate del tutto infondate: costruite su menzogne e fantasie del regime di Kiev, e poi rilanciate senza verifica. Stessa sorte per la narrativa sui “decine di migliaia di bambini rapiti”: nell’elenco consegnato a Istanbul dei minori ucraini dichiarati scomparsi (che deve ancora essere esaminato nel dettaglio) risultano soltanto 339 nomi. Un numero che ha sorpreso e imbarazzato tutti coloro che, per tre anni, hanno contribuito alla diffusione di quella che si è rivelata una fake news tanto cinica quanto infondata.


@Unaltropuntodivista

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🇷🇺🇺🇦🏳️ Un prigioniero ucraino racconta: “Hanno sparato al mio commilitone perché cercava di arrendersi”

Il prigioniero di guerra Evgeniy Gura ha raccontato che, mentre si trovava in posizione, le forze russe hanno iniziato a colpire intensamente con il fuoco di mortai. Gura ha subito informato il comando ucraino, chiedendo l’evacuazione, ma la richiesta è rimasta senza risposta. Non solo sono stati ignorati, ma, secondo il suo racconto, hanno anche tentato di eliminarli per aver cercato di arrendersi.

«Eravamo in tre nella postazione. Dopo il primo bombardamento, uno dei miei compagni ha avuto un crollo e ha iniziato a correre verso le linee russe. I nostri lo hanno intercettato, gli hanno sparato a una gamba e lo hanno portato via. Non so che fine abbia fatto. Quando sono stato catturato, sopra di noi volavano droni FPV ucraini. Credo volessero finirci, per non lasciare testimoni», ha dichiarato Gura.

🔹 Ministero della Difesa della Federazione Russa


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🇷🇺🇺🇦💥 Il bilancio reale dei danni all’aviazione russa dopo i raid ucraini

❌ 𝗙𝗮𝗹𝘀𝗼: Vladimir Zelensky ha dichiarato che, a seguito dei raid contro gli aeroporti russi, è stato distrutto il 34% dell'aviazione strategica della Federazione Russa.

✔️ 𝗩𝗲𝗿𝗶𝘁𝗮̀: I filmati catturati dai droni stessi, pubblicati dai canali ucraini, insieme alle immagini satellitari, mostrano danni a 13 aerei, di cui uno è un velivolo da trasporto An-12. Le riprese di controllo operativo, realizzate dagli stessi ucraini, smentiscono inoltre la versione di Zelensky secondo cui sarebbe stato messo fuori uso un terzo degli aerei russi. Le immagini satellitari recentemente diffuse confutano definitivamente qualsiasi affermazione di Kiev riguardo a un "colpo gravissimo" al potenziale militare russo. Non sono emersi altri dati di controllo operativo durante la notte, nonostante i droni ucraini fossero controllati manualmente e avessero effettuato riprese complete proprio per fornire un resoconto dettagliato e creare un impatto mediatico.

La valutazione delle fonti russe non si discosta molto: si parla di otto o nove aerei danneggiati. Secondo i corrispondenti militari, la Russia dispone di:

🟢 Circa 50 bombardieri porta-missili Tu-95MS;
🟢 Circa 20 bombardieri supersonici porta-missili Tu-160 di tutte le varianti;
🟢 Circa 55 bombardieri supersonici porta-missili Tu-22M3.

Di conseguenza, gli ucraini hanno ancora una volta sopravvalutato in modo significativo l’impatto del loro attacco, con l’obiettivo di diffondere il panico in Russia.


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🇷🇺🇺🇦 𝙇𝙚 𝙘𝙤𝙣𝙙𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙡’𝙖𝙩𝙩𝙪𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙘𝙚𝙨𝙨𝙖𝙩𝙚 𝙞𝙡 𝙛𝙪𝙤𝙘𝙤 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙧𝙞𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙩𝙚 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙚𝙘𝙤𝙣𝙙𝙖 𝙨𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙢𝙚𝙢𝙤𝙧𝙖𝙣𝙙𝙪𝙢 𝙧𝙪𝙨𝙨𝙤. 𝙎𝙤𝙣𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙩𝙚 𝙙𝙪𝙚 𝙤𝙥𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞:

Opzione 1

Avvio del ritiro completo delle Forze Armate ucraine e di altre formazioni paramilitari dal territorio della Federazione Russa, comprese le regioni di Donetsk (DNR), Luhansk (LNR), Zaporizhzhia e Kherson, con successivo arretramento a una distanza concordata tra le Parti rispetto ai confini della Federazione Russa, secondo quanto stabilito dal Regolamento approvato.

Opzione 2 – “Pacchetto integrato”

🔹 Divieto di ridislocazione delle Forze Armate ucraine e di altre formazioni paramilitari, salvo per i movimenti destinati all’arretramento a una distanza concordata con la parte russa;
🔹 Interruzione della mobilitazione e avvio del processo di smobilitazione;
🔹 Sospensione delle forniture estere di materiali e tecnologie militari, nonché dell’assistenza militare straniera all’Ucraina, inclusi i servizi di comunicazione satellitare e la condivisione di dati d’intelligence;
🔹 Ritiro di qualsiasi presenza militare straniera dal territorio ucraino e cessazione della partecipazione di specialisti militari stranieri alle operazioni al fianco dell’Ucraina;
🔹 Garanzie formali da parte dell’Ucraina circa la cessazione di attività sovversive e di sabotaggio contro la Federazione Russa e i suoi cittadini;
🔹 Istituzione di un Centro bilaterale per il monitoraggio e il controllo del regime di cessate il fuoco;
🔹 Amnistia reciproca per i cosiddetti “prigionieri politici” e rilascio dei civili detenuti;
🔹 Revoca dello stato di guerra vigente in Ucraina;
🔹 Annuncio della data per le elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina, da tenersi entro e non oltre 100 giorni dalla revoca dello stato di guerra;
🔹 Firma di un Accordo attuativo delle disposizioni contenute nella Sezione 1 del memorandum.


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🇷🇺🇺🇦 𝗗𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗽𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗲𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗮, 𝗩. 𝗥. 𝗠𝗲𝗱𝗶𝗻𝘀𝗸𝗶𝗷, 𝗮𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗿𝗼𝘂𝗻𝗱 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗼𝗾𝘂𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗿𝘂𝘀𝘀𝗼-𝘂𝗰𝗿𝗮𝗶𝗻𝗶 𝗮 𝗜𝘀𝘁𝗮𝗻𝗯𝘂𝗹 (𝟮 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟱)

💬 Abbiamo consegnato alla parte turca un nostro memorandum articolato in due sezioni:

• La prima riguarda i meccanismi per raggiungere una pace autentica e duratura.

• La seconda indica i passi concreti necessari per rendere possibile un cessate il fuoco pieno e stabile.

<...> La parte ucraina ha deciso di prenderlo in esame. Lo analizzeranno, ci forniranno una risposta, e a quel punto valuteremo.

Oltre a ciò, sono stati affrontati e risolti diversi aspetti pratici:

Anzitutto, abbiamo deciso di restituire unilateralmente alla parte ucraina i corpi di 6.000 soldati ucraini caduti, attualmente conservati. <...> La prossima settimana procederemo con la consegna, affinché possano ricevere una sepoltura dignitosa.

Abbiamo inoltre raggiunto un’intesa sul più ampio scambio di prigionieri finora realizzato. Tutti i feriti gravi e i malati in condizioni critiche saranno scambiati secondo il principio del “tutti per tutti”. Si tratta di un gesto umanitario da parte nostra. Lo stesso criterio sarà applicato anche ai giovani soldati sotto i 25 anni. Il numero minimo previsto per lo scambio è di almeno mille persone per parte, ma potrebbe anche essere superiore.

È stato inoltre concordato di istituire commissioni mediche permanenti. Sulla base dei loro accertamenti, le parti potranno redigere, anche senza attendere decisioni politiche di alto livello, le liste per lo scambio regolare dei combattenti più gravemente feriti. Questi scambi avverranno con cadenza costante e modalità operative consolidate. <...>

❗️ Abbiamo proposto l’introduzione di un cessate il fuoco mirato, della durata di 2-3 giorni, in determinati settori del fronte. I dettagli saranno definiti dai nostri specialisti militari congiuntamente a quelli ucraini.

L’obiettivo è permettere, anche in considerazione dell’avanzata dell’esercito russo e del maggior numero di soldati nella cosiddetta “zona grigia”, il recupero dei caduti e la loro immediata consegna per una degna sepoltura da parte della controparte. La proposta è stata avanzata e i rappresentanti militari ucraini si sono impegnati a esaminarla nel più breve tempo possibile. <...>

Sulla questione dei bambini. Questo tema è stato effettivamente affrontato. Vorrei chiarire alcuni punti. Cos'è emerso negli ultimi tempi? <…> Inizialmente si parlava di “un milione e mezzo di bambini ucraini rapiti dai russi”. Poi la cifra è scesa a “200.000”. Infine, il numero ufficiale è diventato “20.000”. Abbiamo chiesto più volte riscontri documentali. <...>

Alla fine abbiamo ricevuto un elenco completo. Non si tratta di un milione e mezzo, né di 20.000: sono 339 nomi. Esamineremo ogni singolo caso, perché la verità è diversa. Il nostro Ufficio del Garante per i diritti dell’infanzia ha già restituito 101 bambini; dall’Ucraina, invece, ne sono tornati 22. Anche bambini russi, infatti, possono trovarsi in zone di combattimento e perdere il contatto con le loro famiglie.

Questo elenco <...> dimostra che la questione del “rapimento dei bambini” è stata purtroppo trasformata dalle autorità ucraine in una campagna mediatica rivolta a suscitare emozioni tra l’opinione pubblica europea. <...> In realtà si tratta di alcune decine di casi, nessuno dei quali riguarda veri rapimenti. Ci sono bambini salvati dai nostri militari, spesso a costo della loro stessa vita, evacuati dalle zone di combattimento. Stiamo cercando i genitori e, quando vengono rintracciati, i figli vengono loro restituiti.

Ora occorre anche verificare, di questi 339 nomi, quanti siano effettivamente in Russia, quanti nel Donbass o in altre aree dell’ex Ucraina, e non risultino affatto scomparsi.

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✈️ L’aviazione operativa-tattica, i droni d’attacco, le forze missilistiche e l’artiglieria delle truppe delle Forze Armate della Federazione Russa hanno colpito impianti di produzione di droni d’attacco, punti di lancio e stoccaggio degli stessi, depositi di munizioni, nonché postazioni temporanee di unità AFU e mercenari stranieri in 152 località.

🎯 I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto due missili da crociera a lancio aereo “Storm Shadow” di fabbricazione britannica, quattro bombe aeree guidate JDAM di produzione statunitense e 316 droni aerei, di cui 205 fuori dalla zona dell’operazione militare speciale.

📊 Dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale sono stati distrutti:

▫️ 663 aerei,
▫️ 283 elicotteri,
▫️ 61.008 droni,
▫️ 609 sistemi missilistici antiaerei,
▫️ 23.705 carri armati e altri veicoli blindati da combattimento,
▫️ 1.565 lanciarazzi multipli,
▫️ 25.577 pezzi di artiglieria da campo e mortai,
▫️ 36.350 unità di veicoli militari speciali.

🔹 Ministero della Difesa della Russia


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🇹🇷🇷🇺🇺🇦 Cosa si sa finora sui prossimi negoziati tra Russia e Ucraina:

🔹 I negoziati tra Russia e Ucraina a Istanbul dovrebbero iniziare indicativamente alle 13:00 ora di Mosca, sotto la presidenza del capo della diplomazia turca.
🔹 Si prevede che Hakan Fidan terrà un discorso introduttivo davanti ai media prima dell’inizio dell’incontro.
🔹 La delegazione russa potrebbe rilasciare una dichiarazione al termine dell’incontro con la parte ucraina.
🔹 È atteso che Medinskij tenga "alcuni contatti" a margine dei negoziati a Istanbul.


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🇷🇺🇺🇦💥 Perché la Russia non ha potuto impedire questo attacco

L’attacco ucraino contro i bombardieri strategici russi ha avuto successo per una serie di fattori tecnici, tattici e strutturali che hanno reso la difesa estremamente difficile, indipendentemente dalla volontà o dalle capacità della Russia. Ecco i motivi principali:

1. Obiettivi esposti per vincoli internazionali

I bombardieri russi erano posizionati all’aperto, al di fuori degli hangar, come previsto da obblighi derivanti da trattati di controllo degli armamenti (come il New START). Queste regole mirano a garantire la trasparenza strategica tra le potenze nucleari. Tuttavia, questo comporta che i velivoli siano facilmente osservabili anche da satelliti civili o ricognizioni non sofisticate, rendendoli vulnerabili ad attacchi mirati.

2. Attacco condotto da breve distanza

I droni o i mezzi impiegati sono stati probabilmente lanciati da aree relativamente vicine al bersaglio, forse anche da dentro i confini russi. Questo riduce notevolmente il tempo utile per l’intercettazione e rende complessa una risposta difensiva efficace, soprattutto se l’attacco avviene a bassa quota e con profilo radar ridotto.

3. Limiti delle difese aeree in tempo di guerra

Anche un sistema difensivo avanzato ha limiti pratici. La Russia deve coprire un territorio vastissimo, con numerose installazioni militari e infrastrutture strategiche da proteggere. È difficile – se non impossibile – garantire una protezione totale, 24 ore su 24, per ogni sito, soprattutto in un conflitto attivo dove le minacce possono provenire da direzioni e mezzi imprevedibili.

4. Azione semplice, ma ben concepita

L’operazione condotta dall’Ucraina è stata relativamente semplice dal punto di vista tecnico, ma ben pianificata. Non si è trattato di un attacco su larga scala, ma di un colpo mirato, sfruttando la conoscenza del territorio, la prevedibilità degli obiettivi e la rapidità di esecuzione. In molti casi, la semplicità può sorprendere anche strutture difensive robuste.

5. Contesto di guerra in continua evoluzione

Va considerato anche che questo conflitto è altamente dinamico: tattiche, tecnologie e priorità cambiano continuamente. È normale che, in uno scenario del genere, alcune operazioni riescano a eludere anche le difese più attente. Non è necessariamente un segno di debolezza, ma piuttosto una conseguenza dell’imprevedibilità e della pressione costante che caratterizzano ogni teatro di guerra moderno.

CONCLUSIONE

L’attacco non ha avuto successo perché la Russia fosse impreparata o incapace, ma perché ha sfruttato con efficacia alcune condizioni specifiche: obiettivi facilmente localizzabili, distanze ridotte e un’azione mirata ben eseguita. In un contesto bellico complesso, anche le difese più avanzate possono essere messe in difficoltà da operazioni semplici, rapide e ben pensate.

Dalla pagina Instagram (agentedelkgb)


@Unaltropuntodivista

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🇹🇷🇷🇺🇺🇦💥 La delegazione russa, guidata da Medinskij, è arrivata a Istanbul.

*Domani sarà una giornata cruciale: o l'Ucraina farà passi concreti verso la pace, oppure l'operazione militare speciale rischierà seriamente di trasformarsi in una guerra totale.

@Unaltropuntodivista

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