CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 23 DICEMBRE 2024
FERIA PROPRIA DEL 24 DICEMBRE
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«Ecco ormai la pienezza del tempo:
Dio ha mandato suo Figlio nel mondo». (Cf. Gal 4,4)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Ci visiterà un sole che sorge dall'alto. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,67-79).
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall'alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant’Agostino [(354-430) vescovo d’Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], «Discorsi», (Disc. 185; PL 38, 997-999)
La verità è germogliata dalla terra e la giustizia si è affacciata dal cielo
Svégliati, o uomo: per te Dio si è fatto uomo. «Svégliati, o tu che dormi, déstati dai morti e Cristo ti illuminerà» (Ef 5, 14). Per te, dico, Dio si è fatto uomo. Saresti morto per sempre, se egli non fosse nato nel tempo. Non avrebbe liberato dal peccato la tua natura, se non avesse assunto una natura simile a quella del peccato. Una perpetua miseria ti avrebbe posseduto, se non fosse stata elargita questa misericordia. Non avresti riavuto la vita, se egli non si fosse incontrato con la tua stessa morte. Saresti venuto meno, se non ti avesse soccorso. Saresti perito, se non fosse venuto. Prepariamoci a celebrare in letizia la venuta della nostra salvezza, della nostra redenzione; a celebrare il giorno di festa in cui il grande ed eterno giorno venne dal suo grande ed eterno giorno in questo nostro giorno temporaneo così breve. Egli è diventato per noi giustizia, santificazione e redenzione perché, come sta scritto, chi si vanta si vanti nel Signore (cfr. 1 Cor 1, 30-31). La verità è germogliata dalla terra (cfr. Sal 84, 12): nasce dalla Vergine Cristo, che ha detto: Io sono la verità (cfr. Gv 14, 6). E la giustizia si è affacciata dal cielo (cfr. Sal 84, 12). L’uomo che crede nel Cristo, nato per noi, non riceve la salvezza da se stesso, ma da Dio. La verità è germogliata dalla terra, perché «il Verbo si fece carne» (Gv 1, 14). E la giustizia si è affacciata dal cielo, perché «ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall’alto» (Gc 1, 17). La verità è germogliata dalla terra: la carne da Maria. E la giustizia si è affacciata dal cielo perché l’uomo non può ricevere nulla se non gli è stato dato dal cielo (cfr. Gv 3, 27). «Giustificati per la fede, noi siamo in pace con Dio» (Rm 5, 1), perché la giustizia e la pace si sono baciate (cfr. Sal 84, 11) per il nostro Signore Gesù Cristo, perché la verità è germogliata dalla terra (cfr. Sal 84, 12). Per mezzo di lui abbiamo l’accesso a questa grazia in cui ci troviamo e di cui ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio (cfr. Rm 5, 2). Non dice della nostra gloria, ma della gloria di Dio, perché la giustizia non ci venne da noi, ma si è affacciata dal cielo. Perciò colui che si gloria si glori nel Signore, non in se stesso.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Affrettati, non tardare, Signore Gesù:
la tua venuta dia conforto e speranza
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 23 DICEMBRE 2024
FERIA PROPRIA DEL 23 DICEMBRE
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«Nascerà per noi un bambino
e il suo nome sarà: Dio potente;
in lui saranno benedette tutte le stirpi della terra». (Cf. Is 9,5; Sal 71,17)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Nascita di Giovanni Battista. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,57-66).
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Paolo II [(1920-2005) papa], Omelia a Kiev, 24/6/01 (© Libreria Editrice Vaticana)
« Giovanni è il suo nome »
"Il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome" (Is 49,1). Celebriamo quest'oggi la nascita di san Giovanni Battista. Le parole del profeta Isaia ben si addicono a questa grande figura biblica che sta tra l'Antico e il Nuovo Testamento. Nella lunga schiera dei profeti e dei giusti d'Israele Giovanni "il Battezzatore" è stato posto dalla Provvidenza immediatamente prima del Messia, per preparare dinanzi a Lui la via con la predicazione e con la testimonianza della vita.…
"Tu mi hai scelto dal seno materno" (Sal 71,6) Possiamo fare nostra, oggi, quest'esclamazione. Dio ci ha conosciuti ed amati prima ancora che i nostri occhi potessero contemplare le meraviglie del creato. Ogni uomo nascendo riceve un nome umano. Ma prima ancora, egli possiede un nome divino: il nome con il quale Dio Padre lo conosce e lo ama da sempre e per sempre. Così è per tutti, nessuno escluso. Nessun uomo è anonimo per Dio! Tutti hanno uguale valore ai suoi occhi: tutti diversi, ma tutti uguali, tutti chiamati ad essere figli nel Figlio.
"Giovanni è il suo nome" (Lc 1,63). Zaccaria conferma ai parenti stupiti il nome del figlio, scrivendolo su una tavoletta. Dio stesso, mediante il suo angelo, aveva indicato quel nome, che in ebraico significa "Dio è favorevole". Dio è favorevole all'uomo: vuole la sua vita, la sua salvezza. Dio è favorevole al suo popolo: ne vuol fare una benedizione per tutte le nazioni della terra. Dio è favorevole all'umanità: ne guida il cammino verso la terra dove regnano pace e giustizia. Tutto questo è inscritto in quel nome: Giovanni!
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
contemplando ormai vicina la nascita del tuo Figlio,
rivolgiamo a te la nostra preghiera:
ci soccorra nella nostra indegnità
il Verbo che si è fatto uomo
nascendo dalla Vergine Maria
e si è degnato di abitare in mezzo a noi. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«O Emmanuele, Dio con noi,
attesa dei popoli e loro liberatore:
vieni a salvarci con la tua presenza».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 22 DICEMBRE 2024
IV DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C
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«Stillate, cieli, dall’alto,
le nubi facciano piovere il Giusto;
si apra la terra e germogli il Salvatore». (Cf. Is 45,8)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,39-45). In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Beato Guerrico d'Igny [(ca 1080-1157) abate cistercense], Discorso 2 per l'Avvento, § 1-2; SC 166
« Ecco il mio diletto, viene saltando per i monti, balzando per le colline » (Ct 2,8)
“Ecco viene il Re, corriamo incontro al nostro Salvatore!” (liturgia dell'Avvento). Dice bene Salomone: “Come acqua fresca per una gola riarsa, è una buona notizia da un paese lontano » (Pr 25,25). Buona notizia è quella che annunzia la venuta del Salvatore, la riconciliazione del mondo, i beni della vita futura. “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi, che annunzia la pace” (Is 52,7). (...)
Notizie di tal genere sono acqua refrigerante, bevanda di salutare sapienza, per l'anima che ha sete di Dio: in verità, chi annunzia la venuta o altri misteri del Salvatore attinge “acqua con gioia alle sorgenti della salvezza » (Is 12,3) e ce la dona da bere. E l'anima che ha ricevuto l'annunzio (...) sembra rispondere con le parole di Elisabetta, perché anche lei aveva attinto allo stesso Spirito: “A che debbo che il mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, ha esultato di gioia il mio spirito per il desiderio ardente di correre incontro al suo Salvatore”.
In verità, fratelli miei, nell'esultanza dello spirito dobbiamo andare incontro a Cristo che viene. (...) “O salvezza del mio volto e mio Dio ! (Sal 42,5) Nella tua condiscendenza saluti i tuoi servi e li salvi (...) non soltanto con parole di pace, ma proprio con il bacio di pace: ti unisci alla nostra carne; ci salvi con la tua morte sulla croce”. Si levi dunque il nostro spirito con intensa gioia, e corra incontro al suo Salvatore che viene da così lontano, accogliendolo con grida festose: “Vieni, o Signore, salvami e io sarò salvato” (Ger 17,14) “Benedetto colui che viene nel nome del Signore” (Sal 118,26).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che per attuare il tuo disegno di amore
hai scelto l’umile figlia di Sion,
dona alla Chiesa di aderire pienamente al tuo volere,
perché, imitando l’obbedienza del tuo Figlio,
si offra a te in perenne cantico di lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Beata sei tu, Vergine Maria, perché hai creduto:
in te si è compiuta la parola del Signore».
(Cf. Lc 1,45)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata e buona domenica. D. Ambroise Atakpa.
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SABATO 21 DICEMBRE 2024
FERIA PROPRIA DEL 21 DICEMBRE
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«Ecco, viene il Signore potente:
sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi». (Cf. Is 7,14; 8,10)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
A cosa devo che la madre del mio Signore venga a me? ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,39-45).
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Damasceno [(ca 675-749) monaco, teologo, dottore della Chiesa] Discorso 1 sulla dormizione; SC 80, 101
"A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?"
"Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo"- (...) Ecco infatti che le generazioni ti chiamano beata come hai detto (Lc 1,48). Le figlie di Gerusalemme, cioè della Chiesa, ti hanno visto e hanno proclamato la tua beatitudine. (...) Sei infatti il trono regale accanto al quale stavano gli angeli mentre contemplavano il loro Maestro e Creatore che vi era seduto (Dn 7,9). Sei divenuta l'Eden spirituale, più sacro e divino di quello antico. In quello abitava l'Adamo terreno; in te, il Figlio venuto dal cielo (1 Co 15,47). L'arca di Noè, che ha salvato il germoglio della seconda creazione, ti ha prefigurata, perché tu hai generato Cristo, la salvezza del mondo, che ha sommerso il peccato e placato i flutti.
Prima nel tempo sei stata dipinta dal roveto ardente, disegnata dalle tavole di pietra scritte da Dio (Es 31,18), raccontata dall'arca dell'alleanza; sei stata palesemente prefigurata dall'arca d'oro, dal candelabro (...) e dal bastone di Aronne che era fiorito (Nm 17,23). (...) Stavo per dimenticare la scala di Giacobbe. Come Giacobbe ha visto il cielo unito alla terra per mezzo delle estremità della scala, e su di essa gli angeli scendere e salire, e colui che è proprio il forte e l'invincibile ingaggiare con lui una lotta simbolica, così sei divenuta la mediatrice e la scala con la quale Dio è disceso da noi e ha preso su di sé la debolezza della nostra sostanza, abbracciandola e unendola strettamente a sé.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Esaudisci con bontà le preghiere del tuo popolo, o Padre,
perché coloro che si rallegrano
per la venuta del tuo Figlio unigenito nella nostra carne
possano giungere al premio della vita eterna
quando verrà nella gloria.
Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«O Astro che sorgi,
splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra di morte».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 20 DICEMBRE 2024
FERIA PROPRIA DEL 20 DICEMBRE
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«Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse:
tutta la terra sarà piena della gloria del Signore
e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio». (Cf. Is 11,1; 40,5; Lc 3,6)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38). Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Prudenzio [(348-dopo 405) poeta in Spagna], Tratto dall'Inno di Natale (a cura di M. Spinelli « Prudenzio. Gli inni quotidiani» Città Nuova ed. pagg. 123-124)
«Sarà chiamato Figlio dell'Altissimo...; regnerà per sempre»
Mostrati, dolce fanciullo
che hai per madre la castità
che partorisce illibata
mediatore e duplice nella natura.
Nato nel tempo dall'alito del Padre,
generato dalla sua parola (Lc 1,38),
nel seno paterno (Gv 1,2)
già operavi come Sapienza (1Cor 1,24)
che tutto ha creato (Pr 8,27),
i cieli, la luce, e le altre cose.
Tu sei il Verbo potente che ha creato l'universo (Eb 1,3)
perché il Verbo è Dio (Gv 1,2).
Avviati i secoli
e fissate le leggi dell'universo,
l'Artefice del mondo e suo Costruttore,
rimase però nel seno del Padre.
Finché dopo una serie di millenni
si degnò d'intervenire
Lui stesso nel mondo
da lungo tempo corrotto dal peccato. (...)
Ma Cristo non poteva permettere la strage
di popoli che si perdevano
e accettare che l'Opera del Padre
perisse impunemente.
Si è rivestito di membra mortali
così risorgendo con il corpo
avrebbe infranto la catena della morte
e ricondotto l'uomo al Padre. (...)
Vergine eccellente, non senti
malgrado un doloroso presentimento
quanto questo parto glorioso
aumenti lo splendore della tua verginità?
Quanti eventi gioiosi racchiude
il tuo casto grembo!
Sorge da lì un'era nuova
e si diffonde un aureo splendore.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Tu hai voluto, o Padre,
che all’annuncio dell’angelo
la Vergine immacolata concepisse il tuo Verbo eterno,
e avvolta dalla luce dello Spirito Santo
divenisse tempio della nuova alleanza:
fa’ che aderiamo umilmente al tuo volere,
come la Vergine si affidò alla tua parola.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
L’angelo disse a Maria:
«Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce
e lo chiamerai Gesù». (Cf. Lc 1,31)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
) Lo Spirito, che si era posato su Elia, è venuto su Giovanni e la forza che abitava Elia si è manifestata in lui. L'uno è stato rapito in cielo (2Re 2,11), l'altro è stato il precursore del Signore ed è morto prima di lui per scendere nel soggiorno dei morti ad annunciare la sua venuta.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio che, con il parto della santa Vergine,
hai rivelato al mondo lo splendore della tua gloria,
fa’ che veneriamo con fede viva
e celebriamo con fervente amore
il grande mistero dell’incarnazione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«O Radice di Iesse,
che t’innalzi come segno per i popoli:
vieni a liberarci, non tardare».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa».
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MERCOLEDÌ 18 DICEMBRE 2024
FERIA PROPRIA DEL 18 DICEMBRE
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«Verrà il Cristo, il nostro re,
l'Agnello annunciato da Giovanni».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, figlio di Davide. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 1,18-24). Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Bernardo [(1091-1153)
monaco cistercense e dottore della Chiesa],
Omelie sulle parole del Vangelo: “L’angelo fu inviato”, n° 2, 13-15
“Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa”
“Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto” (Mt 1,19). Perché era giusto, non voleva disonorarla. Non sarebbe stato giusto se si fosse fatto complice dopo averla giudicata colpevole, né se l’avesse condannata, riconoscendola innocente. Perciò prende la decisione di licenziarla segretamente. Ma perché licenziarla? (...) Per la stessa ragione, dicono i Padri, che spingeva Pietro a respingere il Signore con le parole: “Signore, allontanati da me che sono un peccatore” (Lc 5,8). Allo stesso modo il centurione non volle che il Signore entrasse nella sua casa: “Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto” (Mt 8,8).
Giuseppe, che si considerava peccatore, pensava di essere indegno di tenere più a lungo a casa sua una donna la cui eccellenza e superiorità gli ispiravano venerazione e timore. La vedeva portare il segno sicuro della presenza divina; incapace di comprendere il mistero, voleva licenziarla. San Pietro ha avuto timore dell’onnipotenza divina; il centurione è stato intimidito dalla presenza della maestà di Cristo. Giuseppe, in quanto uomo, si è spaventato di fronte a un miracolo così nuovo e a un mistero così impenetrabile; perciò ha pensato nel segreto di licenziare Maria. Non stupitevi di vedere Giuseppe stimarsi indegno di vivere accanto alla Vergine incinta; anche Santa Elisabetta, alla vista di Maria è stata presa da timore e rispetto: “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?” (Lc 1,43) (…)
Perché licenziarla nel segreto? Perché non si cerchi la causa della loro separazione e non si vengano a chiedere spiegazioni. Cosa avrebbe potuto rispondere questo uomo giusto (…) a gente sempre pronta a contestare? Se avesse svelato i suoi pensieri, se si fosse detto convinto della purezza della sua fidanzata, gli scettici l’avrebbero deriso e avrebbero lapidato Maria. (…) Dunque ha fatto bene Giuseppe, che non voleva mentire né diffamare. (…) Ma l’angelo gli dice: “Non temere! Quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Oppressi a lungo sotto il giogo del peccato,
aspettiamo, o Padre, la nostra redenzione;
la nuova nascita del tuo Figlio unigenito
ci liberi dalla schiavitù antica.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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MARTEDÌ 17 DICEMBRE 2024
FERIA PROPRIA DEL 17 DICEMBRE
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«Giubilate o cieli, rallégrati o terra,
viene il nostro Dio e avrà misericordia dei suoi poveri». (Cf. Is 49,13)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 1,1-17).
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Ippolito di Roma [(?-ca 235) sacerdote e martire], Confutazione di tutte le eresie 10, 33-34; GCS 26,289-293
Della nostra stessa sostanza
Sappiamo che il Verbo ha preso un corpo mortale dalla Vergine e ha trasformato l'uomo vecchio in creatura nuova. Sappiamo che l'umanità del Verbo è fatta della nostra stessa sostanza. Se infatti non fosse della nostra stessa natura, inutilmente ci avrebbe comandato di imitarlo quale maestro. Se egli come uomo è di natura diversa, come potrebbe ordinarmi di fare come lui, io che sono debole per natura? E allora dove è la sua bontà e la sua giustizia?
In verità, per farci ben capire che non è diverso da noi, ha sopportato la fatica, ha voluto la fame, non ha rifiutato la sete, ha accettato di dormire per riposare, non si è ribellato alla sofferenza, si è assoggettato alla morte e ha reso manifesta la sua risurrezione. Ha offerto come primizia, in tutti questi modi, la sua stessa natura d'uomo, perché tu non ti perda d'animo nella sofferenza, ma riconoscendoti uomo, aspetti anche per te ciò che il Padre ha dato a lui.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio creatore e redentore,
che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo,
fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine,
concedi che il tuo unico Figlio,
primogenito di una moltitudine di fratelli,
ci unisca a sé in comunione di vita. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«O Sapienza dell’Altissimo,
che tutto disponi con forza e dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della saggezza».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
«Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto:
rallegratevi. Il Signore è vicino!» (Cf. Fil 4,4.5)
«Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!».
Читать полностью…Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.
Читать полностью…«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro», dice il Signore. (Mt 11,28)
Questa è la volontà del Padre vostro che è nei cieli,
che neanche uno di questi piccoli si perda. (Cf. Mt 18,14)
Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati.
Читать полностью…A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
Читать полностью…Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!»
Читать полностью…L’angelo disse a Maria:
«Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce
e lo chiamerai Gesù». (Cf. Lc 1,31)
La nascita di Giovanni Battista è annunciata dall'angelo.
Читать полностью…CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 2024
FERIA PROPRIA DEL 19 DICEMBRE
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« L’Atteso verrà e non tarderà;
non ci sarà più timore sulla nostra terra:
egli è il nostro Salvatore»(Cf. Eb 10,37)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
La nascita di Giovanni Battista è annunciata dall'angelo. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,5-25).
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso.
Fuori, tutta l'assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell'incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
Zaccarìa disse all'angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Origene [(ca 185-253) sacerdote e teologo], Omelie su Luca, n°4; SC 87, 129
"Sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre"
La nascita di Giovanni è piena di miracoli. Un arcangelo ha annunciato la venuta di nostro Signore e Salvatore; allo stesso modo, un arcangelo annuncia la nascita di Giovanni. "Sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre". Il popolo non riconosceva nostro Signore che compiva "miracoli e prodigi" e guariva i malati, Giovanni invece, ancora nel seno materno, esulta di gioia. All'arrivo della madre di Gesù, non può trattenersi e cerca di andargli incontro. "Appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, dice Elisabetta, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo" (Lc 1,44). Ancora nel seno di sua madre, Giovanni aveva già ricevuto lo Spirito Santo. (...)
La scrittura dice poi "che ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio". Giovanni ne ricondurrà un gran numero, il Signore, non un gran numero, ma tutti. Infatti la sua opera era quella di riportare a Dio Padre il mondo intero.
"Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia". (...) Come in tutti i profeti, c'era in Elia spirito e forza. (...
«Gli sarà dato il nome di Emmanuele,
che significa Dio con noi».(Mt 1,23)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
Giacobbe generò «Giuseppe, lo sposo di Maria:
da lei è nato Gesù, chiamato Cristo». (Cf. Mt 1,16)
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 16 DICEMBRE 2024
LUNEDÌ DELLA III SETTIMANA DI AVVENTO
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«Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane:
Coraggio, non temete!
Ecco, giunge il vostro Dio». (Cf. Ger 31,10; Is 35,4)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Il battesimo di Giovanni da dove veniva? ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,23-27).
In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?».
Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430)
vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa],
Discorso nel Natale di Giovanni Battista, 293,3 (https://www.augustinus.it/italiano/discorsi/index2.htm)
Riconoscere la voce; riconoscere la Parola
Poiché è certo difficile distinguere la parola dalla voce, anche lo stesso Giovanni fu ritenuto il Cristo. La voce fu creduta la Parola: ma la voce riconobbe se stessa per non recare danno alla Parola. Disse: « Io non sono il Cristo, né Elia, né un profeta ». Gli fu chiesto: « Dunque, chi sei? Io sono - disse - la voce di uno che grida nel deserto » (Gv 1,23)
Voce di uno che rompe il silenzio. « Preparate la via al Signore », quasi a dire: per questo io grido, per introdurre lui nel cuore; ma non può degnarsi di venire dove voglio introdurlo se non preparerete la via. Che vuol dire: « preparate la via », se non: elevate suppliche degne? Che vuol dire: « preparate la via », se non: siate umili nei vostri pensieri?
Da lui stesso prendete esempio di umiltà. È ritenuto il Cristo, afferma di non essere quel che viene creduto, e non sfrutta per il suo prestigio l'errore altrui. Se avesse detto: Sono io il Cristo, con quanta facilità avrebbe convinto, dal momento che se ne aveva la persuasione prima ancora che parlasse? Non lo disse: si riconobbe, si distinse, si umiliò. Avvertì dov'era per lui la salvezza: comprese di essere lucerna (Gv 5,35) ed ebbe timore perché non venisse spenta dal vento della superbia.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Nella tua bontà, o Padre,
porgi l’orecchio alla nostra preghiera
e, con la grazia del tuo Figlio che viene a visitarci,
rischiara le tenebre del nostro cuore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salv
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
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DOMENICA 15 DICEMBRE 2024
III DOMENICA DI AVVENTO - “GAUDETE"
- ANNO C
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«Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto:
rallegratevi. Il Signore è vicino!» (Cf. Fil 4,4.5)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
E noi che cosa dobbiamo fare? ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 3,10-18). In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Caterina da Siena [(1347-1380) terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Europa], Lettera 69 a Maestro Andrea di Vanni
Imparate l'umiltà sincera da Gesù!
Vi prego, carissimo figliolo nel dolce Gesù, che impariate da questo dolce e immacolato Agnello a stare sempre in basso per vera umiltà, affinché conserviate e cresciate nella virtù in qualunque stato siete. Poiché per colui che è umile, tutte le opere spirituali e temporali gli valgono per la vita eterna, perché le fa con la grazia.
Le opere temporali gli danno la vita, perché le fa con l'occhio fisso in Dio; e se sono spirituali gettano odore di virtù dinnanzi a Dio e agli uomini nel mondo: e se è chiamato a comandare, diffonde il buon profumo della santa giustizia; infatti chi è umile non fa ingiustizia verso il prossimo, né dispiacere, ma lo ama come se stesso. Vi prego quindi carissimo figlio che ora, nel vostro stato, rendete sempre giustizia al piccolo come al grande, al povero come al ricco; rendete egualmente a ciascuno quanto gli è dovuto, secondo la giustizia accompagnata dalla misericordia. Sono certa che la bontà di Dio ve lo farà fare; ed io vi invito a farlo quanto so e posso.
Siate in questo dolce Avvento e nella santa festa accanto al presepio dell'umile Agnello. Vi troverete Maria che adora suo Figlio; peregrina in tanta povertà, che possiede la ricchezza del Figlio di Dio, non ha panni adatti per avvolgerlo, né fuoco per riscaldarlo, lui, il Fuoco divino, l'Agnello senza macchia; sono gli animali chini sul corpo del Bambino a riscaldarlo col loro fiato. Non devono vergognarsi l'orgoglio e le delizie degli uomini e ricchezze del mondo alla vista di un Dio tanto umiliato?
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, fonte di vita e di gioia,
rinnovaci con la potenza del tuo Spirito,
perché, affrettandoci sulla via dei tuoi comandamenti,
portiamo a tutti gli uomini
il lieto annuncio del Salvatore,
Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio. Egli viene a salvarvi». (Cf. Is 35,4)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata e buona domenica della gioia! D. Ambroise Atakpa.
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SABATO 14 DICEMBRE 2024
SAN GIOVANNI DELLA CROCE, PRESBITERO E DOTTORE DELLA CHIESA – MEMORIA
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«Non ci sia per me altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo,
per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo». (Cf. Gal 6,14)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Elìa è già venuto, e non l'hanno riconosciuto. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 17,10-13).
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Ireneo di Lione [(ca130-ca 208) vescovo, teologo e martire], Contro le eresie, III, 10-11; SC 34
« Io vi dico: Elia è già venuto »
Riguardo a Giovanni Battista, leggiamo nel vangelo di Luca: “Egli sarà grande davanti al Signore e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per preparare al Signore un popolo ben disposto” (Lc 1,15ss). Per chi dunque ha preparato un popolo e davanti a quale Signore egli è stato grande? Senza alcun dubbio davanti a colui che ha detto di Giovanni che aveva qualcosa di “più di un profeta” e che “tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni Battista” (Mt 11, 9.11). Infatti Giovanni preparava un popolo, preannunciando ai suoi compagni di schiavitù la venuta del Signore, predicando loro la conversione, affinché, quando il Signore sarebbe venuto, fossero pronti a ricevere il suo perdono e tornassero a colui dal quale si erano allontanati con peccati e trasgressioni... Per questo, riportandoli al Signore, Giovanni preparava al Signore un popolo ben disposto, con lo spirito a la forza di Elia.
Giovanni l’evangelista ci dice: “Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone, per rendere testimonianza alla luce. Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce” (Lc 16-8). Questo precursore, Giovanni Battista, che rendeva testimonianza alla luce, è stato mandato senza alcun dubbio da Dio che (...) aveva promesso per bocca dei profeti di mandare il suo messaggero a preparare la via davanti a suo Figlio (Ml 3,1; Mc 1,2), cioè per rendere testimonianza alla luce con lo spirito e la potenza di Elia. (...) Proprio perché Giovanni è testimone, il Signore dice che è più di un profeta. Tutti gli altri profeti hanno annunziato la venuta della luce del Padre ed hanno desiderato essere ritenuti degni di vedere colui che predicavano. Giovanni ha predicato come loro, ma l’ha visto presente, l’ha designato e ha persuaso molti a credere in lui, cosicché ha tenuto nel contempo il posto di un profeta e quello di un apostolo. Per questo Cristo dice di lui che era “più di un profeta”.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio,
che hai reso il santo presbitero Giovanni [della Croce]
maestro della rinuncia perfetta di sé
e appassionato discepolo della croce,
concedi a noi di restare sempre saldi nella sua imitazione
per giungere alla contemplazione eterna della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio».
(Lc 3,4.6)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
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VENERDÌ 13 DICEMBRE 2024
SANTA LUCIA, VERGINE
E MARTIRE
– MEMORIA
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«Beata la vergine
che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce,
ha imitato il Signore,
sposo delle vergini e principe dei martiri».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell'uomo. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,16-19).
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
"Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!".
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: "È indemoniato". È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: "Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori".
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Teresa d'Avila [(1515-1582) carmelitana, dottore della Chiesa], Cammino di perfezione, cap. 19
Lasciate fare il Maestro!
Dio non conduce tutte le anime per lo stesso cammino; chi si crede il peggiore può essere il più in alto davanti a Dio. Per quanto riguarda me, sono rimasta più di 14 anni senza poter nemmeno meditare, se non con l'aiuto di un libro, e senz'altro molte persone sono in questo stato. (...) Quando le persone sono umili, non sono poi alla fine trattate diversamente da quelle che saranno state colmate di consolazioni; riceveranno altrettanto. Avranno camminato in qualche modo con più sicurezza. Non abbiate timore; potete arrivare alla perfezione come i più alti contemplativi.
Lasciate fare il Maestro della casa. Sapiente e potente come è, sa ciò che vi conviene e che conviene a lui stesso. Fate ciò che è in vostro potere, disponetevi alla contemplazione, e lui non mancherà, a mio avviso, di accordarvi questo dono se avete veramente distacco e umiltà. Se non ve lo accorda, è che vi riserva questa gioia tutta intera per il cielo.
Vi tratta come anime forti. Vi dà quaggiù la Croce, come l'ha lui stesso portata. Quale migliore prova di amicizia può mostrarvi che volere per noi quanto ha voluto per lui? E forse avremmo meno merito se fossimo elevate alla contemplazione. Ci sono giudizi di cui si riserva il segreto; non dobbiamo penetrarli assolutamente. E' bellissimo che la scelta della nostra via non dipende da noi; comunque, siccome quella della contemplazione sembra contenere più pace, noi vorremmo tutti essere grandi contemplativi.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, o Signore,
per l’intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia,
perché noi, che festeggiamo qui in terra
la sua nascita al cielo,
possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è il principe della pace».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
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GIOVEDÌ 12 DICEMBRE 2024
GIOVEDÌ DELLA II SETTIMANA DI AVVENTO
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«Tu sei vicino, o Signore, e tutte le tue vie sono verità;
fin dal principio, dalle tue testimonianze
ho conosciuto che in eterno tu sei» (Cf. Sal 118,151-152)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,11-15). In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell'Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa], Omelia per l'Avvento n°20
« Il Regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono »
Giovanni ci richiama a grandi opere con le parole: « Fate frutti degni di penitenza », e ancora: « Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha del cibo faccia altrettanto (Lc 3,8.11). Si può ormai capire che cosa voglia dire la Verità, quando dice: « Dai giorni del Battista a oggi il regno dei cieli è esposto alla violenza, e i violenti lo conquistano ». E queste parole di divina sapienza devono essere studiate. Come può subir violenza il regno dei cieli? Chi può farla questa violenza? E se il regno dei cieli può essere esposto alla violenza, perché lo è solo dal tempo del Battista e non da prima?
L'antica Legge (...) poteva colpire chiunque con la sua severità, ma non risuscitava nessuno attraverso la penitenza. Poiché però Giovanni Battista, precorrendo la grazia del Redentore, predica la penitenza affinché il peccatore, morto per la colpa, riviva attraverso la conversione, si capisce perché il regno dei cieli sia esposto alla violenza solo a partire da Giovanni Battista. Che cosa è poi il regno dei cieli se non la dimora dei giusti? (...) Sono i giusti che hanno diritto al premio eterno; sono i miti, gli umili, i casti, i misericordiosi che entrano nella gioia celeste. Ma quando i peccatori (...) fanno penitenza dei loro errori, ricevono la vita eterna ed entrano in quel mondo prima a loro estraneo. Così, (...) chiamando i peccatori alla penitenza, Giovanni ha insegnato loro a forzare il regno dei cieli.
Fratelli carissimi, riflettiamo anche noi su tutto il male che abbiamo fatto: impadroniamoci dell'eredità dei giusti attraverso la penitenza. L'Onnipotente vuole questa violenza da parte nostra. Vuole che con le lacrime ci impadroniamo del Regno che non ci era dovuto in base ai nostri meriti.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Ridesta i nostri cuori, o Padre,
a preparare le vie del tuo Figlio unigenito,
e fa’ che, per la sua venuta,
possiamo servirti con purezza di spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Stillate, cieli, dall’alto
e le nubi facciano piovere il Giusto;
si apra la terra
e germogli il Salvatore». (Cf. Is 45,8)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
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MERCOLEDÌ 11 DICEMBRE 2024
MERCOLEDÌ DELLA II SETTIMANA DI AVVENTO
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«Il Signore viene, non tarderà:
metterà in luce i segreti delle tenebre
e si rivelerà a tutte le genti». (Cf. Ab 2,3; 1Cor 4,5)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Venite a me, voi tutti che siete stanchi. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11,28-30).
In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Claudio La Colombière [(1641-1682) gesuita], Diario spirituale
"Venite a me ... che sono mite e umile di cuore" (Mt 11,28-29)
Dio è perfetto in tutti i sensi. E' impossibile trovare in lui qualcosa che non sia infinitamente buono. E' sapiente, prudente, fedele, buono, generoso, bello, dolce, non disprezza nulla di ciò che ha creato, si prende cura di noi, ci conduce con delicatezza e persino con rispetto, paziente, senza alcun moto sregolato da passioni; ha tutto quanto amiamo nelle creature; tutto è riunito in lui, e per sempre, e in modo infinitamente più perfetto. Non ha alcun difetto che ci sciocca, ci respinge, che ci disgusta degli oggetti creati. Allora per qual motivo non amiamo che lui? (...)
Dio non solo è perfetto, ma è anche la fonte di ogni perfezione. Solo da lui la si può attingere; e lo si fa studiandola, considerandola: "Saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è" (1Gv 3,2). Ciò sarà in cielo, mentre in questa vita ci avvicineremo a questa somiglianza tanto quanto la considereremo maggiormente. (...) Gesù, per quanto potrò, voglio vivere secondo il tuo esempio e i tuoi comandi, che solo possono condurmi a te e trarmi fuori dall'ignoranza e dagli errori dove le passioni potrebbero precipitarmi.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente,
che ci comandi di preparare la via a Cristo Signore,
donaci, nella tua benevolenza,
di non lasciarci abbattere dalle nostre debolezze,
mentre attendiamo la consolante presenza del medico celeste.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro», dice il Signore. (Mt 11,28)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
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MARTEDÌ 10 DICEMBRE 2024
MARTEDÌ DELLA II SETTIMANA DI AVVENTO
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«Ecco, il Signore verrà
e con lui tutti i suoi santi:
in quel giorno risplenderà una grande luce».
(Cf. Zc 14,5.7)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Dio non vuole che i piccoli si perdano. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 18,12-14).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Faustina Kowalska [(1905-1938)
religiosa],
Diario, § 1589
"Non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?”
L'anima in attesa del Signore:
Non so, Signore, a che ora verrai,
perciò vigilo continuamente e sto in ascolto,
come sposa da te prescelta,
poiché so che ti piace giungere non visto.
Ma un cuore puro, Signore, ti sente da lontano.
Ti attendo, Signore, nella quiete e nel silenzio,
con grande nostalgia nel cuore
con desiderio insopprimibile.
Sento che il mio amore per te diventa un fuoco
e come una fiamma alla fine della vita si innalza verso il cielo:
allora si realizzeranno tutti i miei desideri.
Vieni ormai, mio dolcissimo Signore,
e porta il mio cuore assetato
là con te, nelle regioni eccelse nei cieli
dove dura in eterno la tua vita.
La vita sulla terra è un’agonia continua,
mentre il mio cuore sente d’esser creato per grandi altezze
e non l’attirano i bassi piani di questa vita.
Poiché la mia patria è il cielo:
questa è la mia fede incrollabile.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che hai fatto giungere ai confini della terra
il lieto annuncio del Salvatore,
fa’ che tutti gli uomini
accolgano con sincera esultanza
la gloria del suo Natale. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Il giorno del Signore è vicino:
egli viene a salvarci».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.