«Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
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VENERDÌ 01 NOVEMBRE 2024
TUTTI I SANTI
– SOLENNITÀ
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«Rallegriamoci tutti nel Signore, in questa solennità di tutti i Santi:
con noi si allietano gli angeli e lodano il Figlio di Dio»
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
«Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12a). In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Maria Vianney [(1786-1859) sacerdote, curato d'Ars], O santi o dannati
Un cristiano deve essere un santo
"Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo" (Lv 19,2), ci dice il Signore. Perché Dio ci dà tale comando? E' che siamo suoi figli e, se il Padre è santo, i figli lo devono essere pure. Solo i santi possono sperare la beatitudine di gioire della presenza di Dio che è la santità stessa. Infatti essere cristiano e vivere nel peccato è una mostruosa contraddizione. Un cristiano deve essere un santo.
Sì, questa è la verità che la Chiesa non smette di ripeterci e, per imprimerla nei nostri cuori, ci indica un Dio infinitamente santo, che santifica una moltitudine infinita di santi che sembrano dirci: "Ricordatevi, cristiani, che siete destinati a vedere Dio e a possederlo; ma non avrete questa beatitudine finché non recupererete nella vita mortale la sua immagine in voi, le sue perfezioni e soprattutto la sua santità. senza la quale nessuno lo vedrà". Se apparisse al di sopra delle nostre forze la santità di Dio, consideriamo che queste anime beate, questa moltitudine di creature di ogni età, sesso e condizione, sono state soggette alle nostre stesse miserie, esposte agli stessi pericoli, soggette agli stessi peccati, attaccate dagli stessi nemici, circondate dagli stessi ostacoli. Quanto quelle hanno potuto fare, pure noi lo possiamo, non abbiamo alcuna scusa per dispensarci dal lavorare alla nostra salvezza, cioè a diventare santi. (...)
In conclusione diciamo che se lo vogliamo, possiamo essere santi, poiché mai il buon Dio ci rifiuterà la grazia per aiutarci a diventarlo. E' nostro padre, nostro Salvatore e nostro amico. Sospira ardentemente di vederci liberi dai mali della vita. Vuole colmarci di ogni sorta di beni, dopo averci dato, già in questo mondo, immense consolazioni, anticipo di quelle del cielo che vi auguro.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Rallegriamoci tutti nel Signore, in questa solennità di tutti i Santi:
con noi si allietano gli angeli e lodano il Figlio di Dio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Beati i puri di cuore: vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia: di essi è il regno dei cieli». (Mt 5,8-10)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buon festa e buon cammino di santità a tutti.
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 2024
GIOVEDÌ DELLA XXX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto». (Sal 104,3-4)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,31-35).
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Cassiano [(ca 360-435) fondatore di monastero a Marsiglia], La protezione di Dio, cap. VII; SC 54
"Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati" (1 Tm 2,4)
Dio non ha creato l'uomo perché si perda, ma perché viva per l'eternità: questo disegno resta immutabile. Appena vede accendersi in noi la più piccola scintilla di buona volontà, o la fa spuntare lui stesso dalla dura pietra del nostro cuore, la sua bontà ne prende cura attenta. La sprona, la fortifica con la sua ispirazione. Poiché " vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità" (1 Tm 4,24).
"Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda" (Mt 18,14). (...) Dio è veritiero; non mente quando assicura con giuramento: "Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio -, io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva" (Ez 33,11). E' sua volontà che non si perda alcuno di questi piccoli: possiamo ben pensare da ciò, senza un enorme sacrilegio, che Dio non voglia la salvezza di tutti, ma solo di qualcuno? Chiunque si perde, si perde contro la sua volontà. Ogni giorno grida: "Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o casa d'Israele?" (Ez 33,11) E ancora: "Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!" (Mt 23,37). E pure: "Perché questo popolo Gerusalemme si è allontanato da me con tanta malafede hanno indurito il cuore e non vogliono tornare" (cf. Ger 8,5; 5,3 Vg).
La grazia di Cristo è quindi sempre a nostra disposizione. Come " vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità" (1 Tm 4,24), li chiama anche tutti, senza eccezioni: "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro" (Mt 11,18).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli».
(Cf. Lc 19,38)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2024
MERCOLEDÌ DELLA XXX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto». (Sal 104,3-4)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,22-30).
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Teodoro Studita [(759-826)
monaco a Costantinopoli],
Catechesi, 82
"Sforzatevi di entrare per la porta stretta" (Lc 13,24)
Attraversando giorno dopo giorno il tempo della vita presente, salvate la vostra vita (cf. Lc 21,19) con le virtù, prendete garanzie per il regno dei cieli e raccogliete beni incalcolabili che ci riservano le promesse.
Stretta e angusta è la via di Dio (cf. Mt 7,14), mentre largo e spazioso il luogo del riposo che sta per offrirsi a voi: le tentazioni del demonio si succedono ed infiammano in qualche modo la dimora spirituale, ma la rugiada dello Spirito spegne quelle fiamme ed ha pronta per voi l'acqua che zampilla per la invita eterna (cf. Gv 4,14). (...) Forza, figli miei, sopportiamo ormai con sicurezza questi pochi giorni, o, per meglio dire, i giorni che ci sono dati per combattere e cingiamoci della corona di giustizia (cf. 2 Tm 4,8). (...)
Ve ne scongiuro, alle afflizioni presenti opponiamo un cuore leggero (cf. 2 Co 4,17): non sono nulla, e come un sogno o un'ombra, passano presto! Nulla vi faccia tremare, né piegarvi, ma con ardore rinnovato, mettiamo in pratica i comandi del Signore. Non lasciatevi rattristare da un oltraggio, sviare da un'ingiuria, smarrire da un rimprovero, abbattere da un'irritazione, torturare da un'attitudine indegna! Abbassiamo gli occhi, eleviamo l'anima, siamo buoni gli uni verso gli altri, indulgenti, perseveranti, pazienti. (...)
Ora, avete appreso tutto ciò voi che siete istruiti da Dio. Fate ciò che gli è gradito (cf. Gv 8,29); e infine sopportate con coraggio i giorni presenti, figli mei!
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore». (Ef 5,2)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
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MARTEDÌ 29 OTTOBRE 2024
MARTEDÌ DELLA XXX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto». (Sal 104,3-4)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Il granello crebbe e divenne un albero. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,18-21).
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Nerses Snorhali [(1102-1173)
patriarca armeno],
Seconda parte, § 477-482; SC 203
La fede del grano e la forza del lievito
La fede di un granello di senape,
figura del Regno,
non l'ho ricevuta nell'anima mia,
perché fossero spostate le montagne perverse.
Nemmeno, simile agli uccelli del cielo,
mi sono posato sui rami del precetto,
dove le anime si riposano,
eredi del santo Tabernacolo dei cieli. (...)
Sono divenuto lievito senza forza e invecchiato,
e non, secondo la parabola, quello che fa lievitare:
il lievito che la donna ha nascosto nella pasta,
come la Chiesa, tuo mistero.
Quel lievito, infatti, è stato prima preso da Te;
grazie a lui furono avvertiti i Cori di lassù;
e quando alla nostra massa, venuta da Adamo,
si è unito intimamente, tutto è lievitato.
Io ne sono privato, io solo, nei due casi
per ciò che è della luce ineffabile della Sapienza;
Degnati di rendermi nuovamente partecipe,
voglia Tu ridonarmi ciò che ho perduto.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa’ che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno». (Cf. Mt 11,25)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
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LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2024
SANTI SIMONE E GIUDA, APOSTOLI - FESTA
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«Questi sono uomini santi: il Signore li ha eletti nel suo amore generoso,
ha dato loro una gloria eterna».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,12-19).
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Concilio Vaticano II
Lumen Gentium, § 24-25 © Libreria Editrice Vaticana
“C'era … gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo”
I vescovi, quali successori degli apostoli, ricevono dal Signore, cui è data ogni potestà in cielo e in terra, la missione d'insegnare a tutte le genti e di predicare il Vangelo ad ogni creatura, affinché tutti gli uomini, per mezzo della fede, del battesimo e dell'osservanza dei comandamenti, ottengano la salvezza (cfr. Mt 28,18-20; Mc 16,15-16; At 26,17 ss). Per compiere questa missione, Cristo Signore promise agli apostoli lo Spirito Santo e il giorno di Pentecoste lo mandò dal cielo, perché con la sua forza essi gli fossero testimoni fino alla estremità della terra, davanti alle nazioni e ai popoli e ai re (cfr. At 1,8; 2,1 ss; 9,15). L'ufficio poi che il Signore affidò ai pastori del suo popolo, è un vero servizio, che nella sacra Scrittura è chiamato significativamente « diaconia », cioè ministero (cfr. At 1,17 e 25; 21,19; Rm 11,13; 1 Tm 1,12). (…)
Tra i principali doveri dei vescovi eccelle la predicazione del Vangelo. I vescovi, infatti, sono gli araldi della fede che portano a Cristo nuovi discepoli; sono dottori autentici, cioè rivestiti dell'autorità di Cristo, che predicano al popolo loro affidato la fede da credere e da applicare nella pratica della vita, la illustrano alla luce dello Spirito Santo, traendo fuori dal tesoro della Rivelazione cose nuove e vecchie (cfr. Mt 13,52), la fanno fruttificare e vegliano per tenere lontano dal loro gregge gli errori che lo minacciano (cfr. 2 Tm 4,1-4) . I vescovi che insegnano in comunione col romano Pontefice devono essere da tutti ascoltati con venerazione quali testimoni della divina e cattolica verità; e i fedeli devono accettare il giudizio dal loro vescovo dato a nome di Cristo in cose di fede e morale, e dargli l'assenso religioso del loro spirito.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che per mezzo degli apostoli
ci hai fatto giungere alla conoscenza del tuo nome,
per l’intercessione dei santi Simone e Giuda
concedi alla tua Chiesa di crescere sempre
con l’adesione di nuovi popoli alla fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 27 OTTOBRE 2024
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO B
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«Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto». (Sal 104,3-4)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Rabbunì, che io veda di nuovo! ✠ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,46-52).
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Gertrude di Helfta [(1256-1301)
monaca benedettina],
Gli Esercizi, n° 6; SC 127
"Rabbunì, che io riabbia la vista"
In te, o Dio vivente, il mio cuore e la mia carne hanno trasalito (Sal 84, 3), e il mio spirito ha esultato in te, mia vera salvezza (Lc 1, 47). Quando i miei occhi potranno vederti, Dio degli dei, mio Dio? Dio del mio cuore, quando mi rallegrerai con la vista della dolcezza del tuo viso? Quando colmerai il desiderio della mia anima con la manifestazione della tua gloria?
Mio Dio, fra tutte, sei tu la mia eredità, la mia forza e la mia gloria! Quando allora, invece dello spirito di tristezza, mi rivestirai del manto della lode (Is 61, 10), perché, unita agli angeli, tutte le mie membra ti offrano un sacrificio d'esultanza (Sal 27, 6)? Dio della mia vita, quando entrerò nel tabernacolo della tua gloria, per cantare a te alla presenza di tutti i santi, e proclamare con l'anima e col cuore che la tua misericordia per me è stata magnifica? Quando i lacci della morte si spezzeranno, perché l'anima mia possa vederti senza intermediario?...
Chi si sazierà nel contemplare la tua luce? Come potrà bastare l'occhio per vederti e l'orecchio umano per sentirti nell'ammirazione della gloria del tuo volto?
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, Padre buono,
che nel tuo Figlio unigenito
ci hai dato il sacerdote compassionevole
verso i poveri e gli afflitti,
ascolta il grido della nostra preghiera
e fa’ che tutti gli uomini vedano in lui
il dono della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
O Dio, Padre buono,
che nel tuo Figlio unigenito
ci hai dato il sacerdote compassionevole
verso i poveri e gli afflitti,
ascolta il grido della nostra preghiera
e fa’ che tutti gli uomini vedano in lui
il dono della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Rabbunì, Maestro, che io veda di nuovo».
«Va’, la tua fede ti ha salvato». (Mc 10,51-52)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica! D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 26 OTTOBRE 2024
SABATO DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
- BEATA VERGINE MARIA IN SABATO
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Disse Maria: «Il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore,
il Signore ha guardato l’umiltà della sua serva». (Cf. Lc ı, 47-48)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,1-9).
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Teodoro di Tabennesi [(?-368)
eremita e poi abate
Catechesi 3]
"Vedremo se porterà frutti per l'avvenire" Lc 13,9
Rendiamo grazie a Dio, il Padre di nostro Signore Gesù Cristo, di averci resi degni di ricevere da lui un po' di gioia nell' abbondanza delle pene. Ha infatti consolato il nostro cuore abbattuto aumentando la nostra umiltà e fortificando la fede. Preghiamolo dunque con ardore e lacrime di accordarci la sua misericordia e il suo perdono. Ci renda degni di dire: "Mi hai tolto l'abito di sacco, mi hai rivestito di gioia" (Sal 30,12). (...)
Ciò che Dio cerca in noi sono i frutti dello Spirito; non bisogna che riguardo ad essi siamo negligenti, poiché su di loro saremo interrogati. Curiamo di stimolarci reciprocamente al fine di produrre tutti i frutti graditi a Dio. Sappiamo che Dio si occupa di noi; lavoriamo a quanto è necessario al corpo e sforziamoci di diventare un tempio puro per Dio. Ebbene, fratelli, vegliate affinché nessuno fra voi sia escluso dall'assicurazione, il giorno in cui si manifesterà la gloria del Signore: "Ancora un poco, infatti, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà. Il mio giusto per fede vivrà" (Eb 10,37-38).
NOTRE PÈRE…
ORAISON
O Dio, che hai scelto come dimora del tuo Verbo
il grembo verginale di Maria,
donaci di celebrare con gioia la sua memoria,
sicuri della sua protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore,
ma che si converta dalla sua malvagità e viva». (Ez 33,11)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 25 OTTOBRE 2024
VENERDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,54-59). In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430)
vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa],
Le Confessioni X, 6 (https://www.augustinus.it/italiano/confessioni/index2.htm riv.)
Interroga i misteri invisibili di Dio!
Il cielo e la terra e tutte le cose in essi contenute, ecco, da ogni parte mi dicono di amarti, come lo dicono senza posa a tutti gli uomini, "affinché non abbiano scuse" (Rm 1,20). Più profonda "misericordia avrai di colui, del quale avesti misericordia, userai misericordia a colui, verso il quale fosti misericordioso" (cf. Rm 9,15). Altrimenti cielo e terra ripeterebbero le tue lodi a sordi. (...)
E dissi a tutti gli esseri che circondano le porte del mio corpo: "Parlatemi del mio Dio; se non lo siete voi, ditemi qualcosa di lui"; ed essi esclamarono a gran voce: "Egli ci ha fatti" (Sal 100,3). Le mie domande erano la mia contemplazione; le loro risposte, la loro bellezza.
Non appare a chiunque è dotato compiutamente di sensi questa bellezza? Perché dunque non parla a tutti nella stessa maniera? Gli animali piccoli e grandi la vedono, ma sono incapaci di fare domande, poiché in essi non è preposta ai messaggi dei sensi una ragione giudicante. Gli uomini però sono capaci di fare domande, affinché i "misteri invisibili" di Dio divengano comprensibili al loro sguardo attraverso il creato (cf. Rm 1,20).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
donaci di orientare sempre a te la nostra volontà
e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?»
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 24 OTTOBRE 2024
GIOVEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
===☕️===
Twitter: @ambroDeusdedit
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,49-53).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni d'Avila [(1499-1569) sacerdote, dottore della Chiesa], Lettere di direzione, 74
Infiammiamo i nostri cuori!
Ahimè! quanto grande è la nostra miseria! Restiamo lontano da Dio e ne soffriamo così poco che non lo sentiamo neppure! Credo che la causa della nostra tiepidezza stia nel fatto che finché non abbiamo preso gusto a Dio, non si riesca a capire cosa significa aver fame, né essere sazi. Per questo non abbiamo fame di lui e non ne abbiamo mai abbastanza delle creature. Il nostro cuore resta freddo, si divide fra Dio e le cose create, è indolente, senza forza e senza gusto per le cose di Dio.
Ora il Signore vuole a suo servizio non anime tiepide, ma cuori infiammati dal fuoco che lui porta sulla terra e che vuole che bruci (cf. Lc 12,49). Perché questo fuoco bruci si è lasciato consumare sulla Croce. Voleva che raccogliessimo il legno della Croce per riscaldarci alla sua fiamma e rispondere con amore al suo immenso amore; poiché è giusto che avvertiamo una dolce piaga d'amore quando lo vediamo non solo ferito, ma messo a morte per amore nostro. Sì, è giusto che ci sentiamo in causa di fronte all'amore di colui che si è offerto per amore a mani crudeli. (...)
Se il fuoco comincia a prendere in noi, abbiamo cura di coprirlo, perché non lo spenga il vento. Nascondiamolo sotto la cenere dell'umiltà e del silenzio, e non morirà. Ma soprattutto avviciniamoci al fuoco che brucia e arde, voglio dire a Gesù Cristo nostro Signore nel Santo Sacramento. Apriamo la nostra anima, la bocca del desiderio e corriamo a placare la nostra sete alla fonte d'acqua viva.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
donaci di orientare sempre a te la nostra volontà
e di servirti con cuore sincero. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura,
per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui».
(Fil 3,8-9)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2024
MERCOLEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,39-48).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Fulgenzio di Ruspe [(467-532) vescovo in Africa del Nord], Discorso I, 2-3
Beato l'amministratore fedele che distribuisce la razione di grano
Se ci chiediamo quale è questa razione di grano, san Paolo ce lo indica: "E' la misura di fede che Dio ci ha dato" (Rm 12,3). Ciò che Cristo chiama misura di grano, Paolo lo chiama misura di fede per insegnarci che non c'è altro grano spirituale che il venerabile mistero della fede cristiana. Questa misura di grano ve la diamo a nome del Signore ogni volta che, illuminati dai doni spirituali della grazia, vi parliamo secondo la regola della vera fede. Questa misura voi la ricevete dai servi del Signore ogni giorno in cui sentite dalla bocca dei servi di Dio la parola di verità.
Sia il nostro cibo, questa misura di grano che Dio ci distribuisce. Traiamone l'alimento della nostra buona condotta per giungere alla ricompensa della vita eterna. Crediamo in colui che si dona lui stesso a noi come cibo perché non erriamo nel cammino, e che si riserva di essere nostra ricompensa per trovare gioia nella patria. Crediamo e speriamo in lui; amiamolo sopra ogni cosa e in ogni cosa. Poiché Cristo è nostro cibo e sarà nostra ricompensa. Cristo è cibo e riconforto dei viandanti in cammino; è la sazietà e l'esultanza dei beati nel loro riposo.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
donaci di orientare sempre a te la nostra volontà
e di servirti con cuore sincero.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo». (Mt 24,42a.44)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
MARTE22 OTTOBRE 2024
MARTEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
- SAN GIOVANNI PAOLO II, PAPA – MEMORIA
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,35-38). In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Libro delle ore del Sinai (9° secolo) Canone di mezzanotte, Ottava Ode; SC 486
Sappia io attendere nel mezzo della notte!
Colui che le schiere celesti glorificano, davanti a cui tremano i Cherubini e i Serafini, voi tutti celebratelo, ogni respiro e ogni creatura, beneditelo ed esaltatelo in tutti i secoli.
Accendi la lampada della mia anima, fa' brillare la fiaccola dl mio spirito, Salvatore, affinché con i miei compagni di servizio sia là ad attenderti in mezzo alla notte, i fianchi ben cinti.
Radiosi e beati veramente quei servi che il padrone, al suo arrivo, ha trovato svegli e perseveranti nel timore in mezzo alla notte: allo stesso modo, ti supplico, giudicami degno anch'io d'essere fra loro.
O luce formidabile, mia Luce ineffabile, Figlio Unigenito che hai brillato fuori del Padre, accordami una fiaccola della tua luce, accordami la tua misericordia divina, che non pianga anch'io con le vergini stolte. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Madre di Dio, come neonato hai messo al mondo per noi l'Antico di giorni, che ci indica sulla terra vie nuove e rinnova la vecchia natura, O Tutta Benedetta, vergine.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, ricco di misericordia,
che hai chiamato san Giovanni Paolo II, papa,
a guidare l’intera tua Chiesa,
concedi a noi, forti del suo insegnamento,
di aprire con fiducia i nostri cuori
alla grazia salvifica di Cristo, unico redentore dell’uomo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo». (Lc 21,36)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 21 OTTOBRE 2024
LUNEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Quello che hai preparato, di chi sarà? ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,13-21).
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604)
papa, dottore della Chiesa],
Libro XII, SC 212
Questa notte stessa, può esserti richiesta la vita!
"L'empio si consuma di affanni in tutti i suoi giorni" (Gb 15,20). Gli eletti stessi non sono al riparo dall'orgoglio in certi loro pensieri ed anche nelle azioni. Ma siccome sono eletti non dovrebbero fare i superbi ogni giorno, prima della fine della vita, trasformano il loro cuore che dal vizio passa al timore nell'umiltà.
L'empio, invece, non passa un sol giorno senza superbia, poiché finisce la vita senza ritrarsi un istante dal vizio. Il suo sguardo cerca da ogni parte ciò che fiorisce nel tempo e non considera dove sta andando per l'eternità. E' nella vita della carne che pone la sua fiducia e attribuisce lunga durata a ciò che possiede sul momento. Il suo cuore si stabilisce nel vizio ed ogni prossimo è disprezzato. La repentinità della morte che avanza silenziosamente, lui mai l'immagina; sull'incertezza della felicità, lui mai riflette. Uno sguardo sull'incertezza di una vita fugace, e non confonderebbe mai il certo e l'incerto. Di qui ancora una saggia parola: "E' incerto il numero di anni della sua tirannide" (Gb 15,20) (...)
Poiché la vita presente è sempre incerta, la morte che silenziosamente avanza deve sempre essere temuta, lei che mai può esser prevista. (...) D'altra parte, se il creatore ha voluto che sia nascosto il giorno della nostra fine è perché nell'incertezza del momento della morte ci trovassimo sempre pronti a morire.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
donaci di orientare sempre a te la nostra volontà
e di servirti con cuore sincero.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli». (Mt 5,3)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«l Figlio dell'uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti».
(Mc 10,45)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata.
Buona domenica! D. Ambroise Atakpa.
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.
Читать полностью…Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, […] quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!
«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno».
Читать полностью…Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.
Читать полностью…«Rabbunì, Maestro, che io veda di nuovo».
«Va’, la tua fede ti ha salvato». (Mc 10,51-52)
Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?
Читать полностью…«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!»
Читать полностью…«Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo». (Mt 24,42a.44)
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli.
Читать полностью…«l Figlio dell'uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti».
(Mc 10,45)
CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 20 OTTOBRE 2024
XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
- ANNO B
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«Io t’invoco, o Dio, poiché tu mi rispondi;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi». (Sal 16,6.8)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti. ✠ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 10,35-45). In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Crisostomo [(ca 345-407) sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa], Omelia contro gli Anomeri, 8, 6; PG 48, 776
"Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita"
Nel desiderare i primi posti, le cariche più alte, e gli onori più elevati, i due fratelli Giacomo e Giovanni volevano, secondo me, avere autorità sugli altri. Perciò Gesù si oppone alla loro pretesa. Mette a nudo i loro pensieri segreti dicendo: "Chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti". Cioè: "Se ambite al primo posto e agli onori più grandi, cercate l'ultimo posto, impegnatevi a divenire i più semplici, i più umili e i più piccoli di tutti. Mettetevi dopo gli altri. Tale è la virtù che vi procurerà l'onore a cui aspirate. Ne avete accanto a voi un esempio eclatante, "il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Mc 10,45). Ecco come otterrete gloria e fama. Guardate ciò che mi è successo: non ricerco né onore né gloria, eppure così realizzo un bene infinito."
Sappiamo che prima dell'incarnazione di Cristo e del suo abbassamento, tutto era perduto, tutto era corrotto; ma, dopo essersi umiliato, ha tutto risollevato. Ha abolito la maledizione, ha distrutto la morte, ha aperto il paradiso, ha messo a morte il peccato, ha tolto il catenaccio alle porte del cielo per ricondurvi le primizie della nostra umanità. Ha propagato la fede dovunque nel mondo. Ha scacciato l'errore e ha ristabilito la verità. Ha fatto salire su di un trono regale le primizie della nostra natura.
Cristo è l'autore di beni infinitamente numerosi, che né la mia parola, né alcun'altra parola umana potrebbe descrivere. Prima del suo abbassamento, era conosciuto soltanto dagli angeli. Ma dal momento che si è umiliato, è stato riconosciuto da tutti gli uomini.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio della pace e del perdono,
che hai inviato il tuo Figlio nel mondo
per dare la sua vita in riscatto per tutti,
concedi alla tua Chiesa di servire l’umanità intera
a immagine di Cristo, servo e Signore.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 19 OTTOBRE 2024
SABATO DELLA XXVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
- BEATA VERGINE MARIA IN SABATO
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«Rallegrati, Maria, piena di grazia, il Signore è con te:
benedetta tu fra le donne
e benedetto il frutto del tuo grembo». (Lc ı, 28.42
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,8-12).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Lettera della Chiesa di Smirne sul martirio di san Policarpo (69-155)
vescovo e martire
V,1.VII-VIII,1
"Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio"
Il più ammirabile dei martiri è stato il vescovo Policarpo. Quando seppe tutto quanto era successo, non si è turbato ed ha voluto restare in città. Poi, dietro l'insistenza della maggioranza, finì per allontanarsi. Si è ritirato in una piccola proprietà non lontana dalla città e vi ha soggiornato con dei compagni. Notte e giorno non faceva che pregare per tutti e per le chiese del mondo intero, come sua abitudine...
Militari a piedi e a cavallo si son messi a cercarlo, armati come se corressero dietro a un brigante. La sera tardi sono arrivati alla casa di Policarpo. Questi era coricato in una stanza al piano superiore; avrebbe potuto scappare altrove. Non ha voluto farlo; gli è bastato dire: "Sia fatta la volontà di Dio". Sentendo la voce dei militari, è sceso e si è messo a parlare con loro. L'età avanzata e la sua calma li hanno colpiti e presi d'ammirazione: non capivano perché si erano dati così da fare per arrestare un vecchio. Policarpo, nonostante l'ora tarda, si è preoccupato di servir loro da mangiare e da bere, finché volevano. Ha chiesto solo di accordargli un'ora per pregare liberamente. Hanno acconsentito; Policarpo si è messo a pregare in piedi, pieno della grazia di Dio. E così per due ore, senza fermarsi, ha continuato a pregare ad alta voce. I presenti erano stupefatti; molti erano dispiaciuti di essere andati contro un uomo così santo.
Quando ebbe terminato la sua preghiera, dove aveva ricordato tutti coloro che aveva conosciuto nella sua lunga vita, piccoli e grandi, gente illustra e sconosciuta, e di tutta la Chiesa sparsa nel mondo intero, era arrivata l'ora di partire. Lo fecero salire su un asino e lo condussero verso la città di Smirne. Era il giorno del Sabato.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Perdona, o Padre, le colpe dei tuoi figli
e poiché non possiamo salvarci con le nostre opere,
interceda per noi la Madre del tuo Figlio
e Signore nostro Gesù Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza».
(Cf. Gv 15,26b.27a)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Risorto per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.