CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 11 MARZO 2025
MARTEDÌ DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA
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«Signore, tu sei stato per noi un rifugio
di generazione in generazione.
Tu sei, da sempre e per sempre». (Sal 89,1-2)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Voi dunque pregate così.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 6,7-15).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Cassiano [(ca 360-435) fondatore di monastero a Marsiglia], La preghiera, XX; SC 54
"Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra!"
La terza richiesta del Figlio [nella preghiera del "Padre nostro”] è questa: "Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra!" Desiderare che la terra meriti di essere uguale al cielo: non poteva portare più in alto la sua preghiera. Dire infatti: "Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra!", non è come chiedere che gli uomini siano simili agli angeli e che come gli spiriti beati fanno in cielo la volontà divina, così gli uomini in terra compiano quella e non la loro?
Ed ecco ancora una preghiera che potrà fare dal fondo del cuore solo chi crede che Dio dispone ogni cosa nel mondo a nostro vantaggio, gioie e infortuni, e che veglia alla salvezza e al profitto dei suoi con più sollecitudine di quanto facciamo noi per noi stessi.
Si può spiegare questa richiesta anche nel senso che la volontà di Dio è che tutti siano salvati, secondo la ben nota parola di San Paolo: "Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità." (1 Tm 2,4) Il profeta Isaia parla di questa stessa volontà divina quando dice, parlando in nome di Dio Padre: "Io compirò ogni mia volontà." (Is 46,10) Quando diciamo: "Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra!", è fare in altri termini questa preghiera: Come coloro che sono in cielo, tutti quelli sulla terra, o Padre, siamo salvati dalla conoscenza del tuo nome!
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Volgi il tuo sguardo, o Signore,
a questa tua famiglia,
e fa’ che, superando con la penitenza
ogni forma di egoismo,
risplenda ai tuoi occhi per il desiderio di te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Padre, sia fatta la tua volontà». (Mt 6,10)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
E' saggio quindi dire: "Non comparirà davanti a lui nessuno degli ipocriti", poiché l'ipocrita non si mette davanti al rigore di Dio, quando desidera ardentemente piacere agli occhi degli uomini. Ma, se scrutasse la sua anima, se si mettesse in presenza di Dio, non sarebbe più ipocrita.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Convertici a te, o Dio, nostra salvezza,
e formaci alla scuola della tua sapienza,
perché l'impegno quaresimale
porti frutto nella nostra vita
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto
a uno solo di questi fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.
«Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». (Mt 4,4)
CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 03 GENNAIO 2025
FERIA PROPRIA
DEL 3 GENNAIO
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«Benedetto colui che viene nel nome del Signore:
il Signore nostro Dio è luce per noi». (Cf. Sal 117,26-27)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Ecco l'agnello di Dio. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,29-34).
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me". Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo". E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Origene [(ca 185-253) sacerdote e teologo], Omelie su Isaia, 3,1-2
"Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui"
Gesù è « spuntato dal tronco di Jesse » secondo la carne, “nato dalla stirpe di Davide secondo la carne”, ed anche “costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione” (Is 11,1; Rm 1,3-4). Sì, è “il germoglio spuntato dal tronco di Iesse”, eppure non è un germoglio, lui che è stato “generato prima di ogni creatura” (Col 1,15); non è che un germoglio, lui Dio "Verbo che era all'inizio presso Dio" (Gv 1,1), eppure colui che è nato secondo la carne è proprio “un germoglio spuntato dal tronco di Iesse: un fiore è spuntato dalle sue radici”. (...)
“Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza” (Is 11,2). Lo spirito di sapienza non si è posato su Mosè; lo spirito di sapienza non si è posato su Giosuè, lo spirito di sapienza non si è posato su alcuno dei profeti, né su Isaia, né su Geremia. (...) E' sceso su Mosè, ma dopo questa visita dello spirito di sapienza Mosè ha mancato di fede: “Ascoltate, o ribelli: vi faremo noi forse uscire acqua da questa roccia?” (Num 20,10). E' sceso su tutti i giusti. E' sceso su Isaia, ma cosa dice quest'ultimo? “Un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito” (Is 6,5). (...) Lo Spirito può scendere su qualsiasi uomo, ma non può restarvi, poiché ogni uomo pecca e non c'è giusto sulla terra che faccia il bene senza mai cadere. “Nessuno è puro dall'immondo” (Gb 14,4). (...) Se lo Spirito è sceso su molti, non è restato su alcuno. In precedenza nella Scrittura si trova: “Il mio spirito - dice il Signore - non resterà sempre nell'uomo” (Gen 6,3). (...)
Giovanni Battista ha visto un uomo, uno solo, sul quale lo Spirito si è fermato, ed era il segno che Dio gli aveva dato: “Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e restare, è lui, il Figlio di Dio”.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, tu hai voluto che l’umanità del Salvatore,
nella sua mirabile nascita dalla Vergine Maria,
non fosse sottoposta alla comune eredità dei nostri padri:
fa’ che, liberati dal contagio dell’antico male,
possiamo anche noi
far parte della nuova creazione,
iniziata da Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi.
A quanti lo hanno accolto
ha dato il potere di diventare figli di Dio».
(Gv 1,14a.12a)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 02 GENNAIO 2025
SANTI BASILIO MAGNO E GREGORIO NAZIANZENO, VESCOVI E DOTTORI DELLA CHIESA
– MEMORIA
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«I popoli parlino della sapienza dei santi,
e l’assemblea ne celebri la lode; il loro nome vivrà per sempre». (Cf. Sir 44,15.14)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Dopo di me verrà uno che è prima di me. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,19-28). Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell'acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Teresa d'Avila [(1515-1582) carmelitana, dottore della Chiesa], Il cammino di perfezione
La nostra anima è destinata a Colui che è così grande
Lungi da voi l'eccessiva timidezza in cui cadono certe persone che la prendono per umiltà! No, l'umiltà non consiste nel rifiutare un favore che ci fa il re; ma nell'accettare riconoscendo quanto ne siamo indegni e nel rallegrarci di questo dono. Sarebbe veramente strana umiltà quella! Come! Il Sovrano della terra e dei cieli viene in me per colmarmi dei suoi favori e deliziarsi con me, e per umiltà non gli rispondo, né resto con lui, né accetto quanto mi dona! E lo lascio solo! E quando m'invita a presentargli le mie suppliche e me ne prega, io credessi di far prova di umiltà restando nella mia povertà! L'obbligherei ad andarsene perché non rispondo alle sue avances? Figlie mie, lasciate da parte questa pretesa umiltà. Trattate con lui come con un Padre, un Fratello, un Maestro, uno Sposo. Consideratelo ora in un modo, ora in un altro. Vi insegnerà lui stesso cosa dovete fare per accontentarlo.
Dio è maestro onnipotente. Non ha forse in lui la libertà? Siccome ci ama, si mette a portata nostra. Un'anima principiante sarà turbata vedendosi così piccola destinata a richiudere in sé colui che è così grande. Ma il Signore non si manifesta a lei immediatamente: le aumenta poco a poco la capacità; la dispone e la prepara ai doni che vuole darle. Ho detto che porta in lui la libertà perché ha il potere di ingrandire il palazzo che è l'anima nostra.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che hai illuminato la tua Chiesa
con gli esempi e gli insegnamenti
dei santi vescovi Basilio e Gregorio,
donaci uno spirito umile per conoscere la tua verità
e attuarla fedelmente nella carità fraterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio». (Eb 1,1-2)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 01 GENNAIO 2025
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
– SOLENNITÀ
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«Oggi la luce splenderà su di noi: è nato per noi il Signore.
Il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Il suo regno non avrà fine». (Cf. Is 9,1.5; Lc 1,33).
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,16-21).
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Anselmo d'Aosta [(1033-1109)
monaco, vescovo, dottore della Chiesa],
Preghiera 7
O Maria, madre della redenzione!
Come parlare in modo degno di colei che ha generato il mio Signore e il mio Dio? Grazie alla sua fecondità sono stato liberato dalla schiavitù; grazie al suo parto sono riscattato dalla morte eterna; grazie a suo Figlio sono stato sollevato dalla rovina e condotto dalla disgrazia alla patria beata. O benedetta fra le donne, è il frutto benedetto del tuo seno (Lc 1,42) che mi ha dato tutto ciò con la rigenerazione del battesimo. Me lo ha dato in realtà o nella speranza, anche se mi sono da me stesso privato di tutto ciò a causa del mio peccato, al punto di esser senza nulla e sull'orlo della disperazione. Allora? Se i peccati mi sono perdonati, sarò ingrato verso colei per la quale tanti benefici mi sono venuti gratuitamente? Dio mi guardi dall'aggiungere questa ingiustizia alle mie iniquità.
Dio ha dato suo Figlio, frutto del suo cuore, che gli era uguale e che amava come se stesso: lo ha dato a Maria e, dal seno di Maria, ne ha fatto suo Figlio, non un altro, lo stesso in persona, di modo che è per natura lo stesso Figlio unigenito di Dio e di Maria. Tutta la creazione è opera di Dio, e Dio è nato da Maria! Dio ha creato tutto, e Maria ha partorito Dio! Dio che ha tutto formato si è formato lui stesso dal seno di Maria, e così ha rifatto tutto ciò che aveva fatto. Lui che ha potuto fare tutto dal nulla non ha voluto rifare la creazione distrutta senza diventare prima figlio di Maria. Dio è quindi il Padre di tutte le cose create, e Maria la madre di tutte le cose ricreate. Dio è il Padre della creazione universale, e Maria la madre della redenzione universale. Poiché Dio ha generato colui per mezzo del quale tutto è stato fatto, e Maria ha partorito colui per mezzo del quale tutto è stato salvato.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che nella verginità feconda di Maria
hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna,
fa’ che sperimentiamo la sua intercessione,
poiché per mezzo di lei abbiamo ricevuto l’autore della vita,
Gesù Cristo, tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace».
(Nm 6, 24-26). In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, Signore del Tempo e della Storia, Dio in eterno, buon Anno 2025.
D. Ambroise Atakpa.
hai stabilito l’inizio e la pienezza della vera fede,
accogli anche noi come membra del Cristo,
che compendia in sé la salvezza del mondo. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito,
perché noi avessimo la vita per mezzo di lui». (1Gv 4,9)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata e santo Natale.
Al Signore Dio, la gloria e la lode al termine di quest’anno. D. Ambroise Atakpa.
«La profetessa Anna si mise a lodare Dio
e parlava del bambino
a quanti aspettavano la redenzione». (Lc 2,38)
Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.
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DOMENICA 29 DICEMBRE 2024
DOMENICA FRA L'OTTAVA DI NATALE – SANTA FAMIGLIA DI GESU', MARIA E GIUSEPPE, FESTA – ANNO C
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«I pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe
e il bambino adagiato nella mangiatoia».
(Lc 2,16)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,41-52). I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Antonio di Padova [(ca 1195 – 1231) francescano, dottore della Chiesa] Sermoni per la domenica e le feste dei santi
«Scese dunque con loro e venne a Nazareth e stava loro sottomesso»
«Stava loro sottomesso». A queste parole si dilegui ogni orgoglio, crolli ogni rigidità, si sottometta ogni disobbedienza. «Stava sottomesso». Chi? Colui che con una sola parola ha creato tutto dal nulla. Colui che, come dice Isaia, «con il cavo della mano misurò il mare; che sul suo palmo prese le dimensioni dei cieli; che con tre dita sollevò la terra; colui che pesa sulla sua bilancia colline e montagne» (40,12). Colui che, come dice Giobbe, «fa tremare la terra e scuote le colonne del cielo; colui che comanda al sole e fa rientrare le stelle; colui che dispiega i cieli e cammina sulle onde del mare; colui che fece le costellazioni; colui che opera meraviglie prodigiose e senza numero» (9,6-10). (...) È lui, così grande, così potente, che è sottomesso. E sottomesso a chi? A un operaio e a una poverissima vergine.
O «primo e ultimo»! (Ap 1,17) O capo degli angeli, sottomesso a degli uomini! Il Creatore del Cielo, sottomesso a un operaio, il Dio di eterna gloria sottomesso a una piccola povera vergine! Si è mai visto nulla del genere? Si è mai sentita una cosa simile?
Allora, non esitate a obbedire, a sottomettervi. (...) Scendere, venire a Nazareth, essere sottomessi, obbedire perfettamente: qui sta tutta la sapienza. (...) Questo significa essere sapiente con sobrietà. La pura semplicità è «come le acque di Siloe, che scorrono in silenzio» (Is 8,6). Ci sono dei sapienti negli ordini religiosi; ma è attraverso uomini semplici che Dio ve li ha raccolti. Dio «ha scelto quelli che erano stolti e infermi, deboli e ignoranti», per raccogliere attraverso di essi «coloro che erano sapienti, potenti e nobili», «affinché nessuna carne possa gloriarsi in se stessa» (1Co 1,26-29), bensì in colui che è sceso, che è venuto a Nazareth e che è stato sottomesso.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, nostro creatore e Padre,
tu hai voluto che il tuo Figlio
crescesse in sapienza, età e grazia
nella famiglia di Nazaret;
ravviva in noi la venerazione
per il dono e il mistero della vita,
perché diventiamo partecipi della fecondità del tuo amore.
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 28 DICEMBRE 2024
SANTI INNOCENTI, MARTIRI – FESTA
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«I santi Innocenti furono uccisi per Cristo, Agnello senza macchia,
e in cielo lo seguono cantando sempre: Gloria a te, o Signore».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 2,13-18). I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall'Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San John Henry Newman [(1801-1890) Cardinale, fondatore di una comunità religiosa, teologo], Omelia « The Mind of Little Children »; PPS II, 6
« Martiri incapaci di confessare il nome di tuo Figlio, eppure glorificati dalla sua nascita »
È veramente giusto che celebriamo la morte di questi santi innocenti, perché era proprio santa. Quando gli eventi ci avvicinano a Cristo, quando soffriamo per Cristo, è sicuramente un privilegio indicibile – qualunque sia la sofferenza, anche se sull'istante non siamo coscienti di soffrire per lui. Neanche i bambini che Gesù ha preso in braccio potevano comprendere sull'istante di quale mirabile condiscendenza erano oggetto, eppure questa benedizione del Signore era proprio un privilegio. Nello stesso modo, il massacro dei bambini di Betlemme funge per loro da sacramento; era il pegno dell'amore del Figlio di Dio per coloro che hanno subito questa sofferenza. Quanti si sono avvicinati a lui hanno sofferto, chi più chi meno, per il fatto stesso di questo contatto, come se emanasse da lui una forza segreta che purifica e santifica le anime attraverso le pene di questo mondo. Così successe per i Santi Innocenti.
Veramente, anche la sola presenza di Gesù funge da sacramento: ogni suo atto, ogni suo sguardo, ogni sua parola comunica la grazia a coloro che accettano di riceverli – e tanto più a coloro che accettano di divenire i suoi discepoli. Dall'inizio della Chiesa dunque un tale martirio è stato considerato una forma del battesimo, un vero battesimo di sangue, che ha la stessa efficacia sacramentale dell'acqua che rigenera. Siamo quindi invitati a considerare questi bambini come martiri e a trarre giovamento della testimonianza della loro innocenza.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che oggi nei santi Innocenti
sei stato glorificato non a parole ma con il martirio,
concedi anche a noi di esprimere nella vita
la fede che professiamo con le labbra.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama la candida schiera dei martiri».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata, santo Natale e buona festa dei santi martiri Innocenti. D. Ambroise Atakpa.
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VENERDÌ 27 DICEMBRE 2024
SAN GIOVANNI, APOSTOLO ED EVANGELISTA – FESTA
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«Questi è Giovanni,
che nella cena posò il capo sul petto del Signore,
apostolo beato che conobbe i segreti del cielo
e diffuse nel mondo intero le parole della vita».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
L'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,2-8). Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Tommaso d'Aquino [(1225-1274) teologo domenicano, dottore della Chiesa], Commento a Giovanni, (Prologo di san Tommaso; Tomo I, 11)
La luce della Verità immutabile
Simbolo di Giovanni è l'aquila. Ecco perché: gli altri tre evangelisti si sono occupati di quanto Cristo ha compiuto nella carne e li si designa con esseri viventi che camminano sulla terra, l'uomo, il bue, il leone; Giovanni, invece, vola come un'aquila al di sopra delle nuvole dell'umana debolezza e contempla la luce dell'immutabile Verità con gli occhi del cuore, lo sguardo più penetrante e più fermo possibile all'uomo. Attento alla divinità di nostro Signor Gesù Cristo, per la quale è uguale al Padre, Giovanni, nel suo Vangelo, si è sforzato soprattutto di manifestarlo tanto quanto, uomo fra gli uomini, ha ritenuto necessario farlo. A proposito di questo volo di Giovanni è detto nel libro di Giobbe: "Al tuo comando l'aquila - cioè Giovanni - s'innalza" (Gb 39,27) e ancora: "lontano scrutano i suoi occhi" (Gb 39,29), poiché con lo sguardo dello spirito contempla il Verbo stesso di Dio nel seno del Padre.
Il privilegio di Giovanni fu quello di essere, fra i discepoli del Signore, il più amato da Cristo: Giovanni fu infatti "il discepolo che Gesù amava" (Gv 21,20), come lui stesso ha detto senza nominarsi. Cristo ha dunque rivelato i suoi segreti in modo tutto speciale a questo discepolo così particolarmente amato. E' lui che ce lo dice in modo chiaro, vedendo più perfettamente la luce del Verbo: "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo" (Gv 1,9).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che per mezzo del santo apostolo Giovanni
ci hai dischiuso le misteriose profondità del tuo Verbo,
donaci intelligenza e sapienza
per comprendere l’insegnamento
che egli ha fatto mirabilmente risuonare ai nostri orecchi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata, santo Natale e buona festa di San Giovanni apostolo ed evangelista. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 26 DICEMBRE 2024
SANTO STEFANO, PRIMO MARTIRE – FESTA
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«Si aprirono le porte del cielo per santo Stefano;
egli è il primo della schiera dei martiri:
ha ricevuto in cielo la corona di gloria».
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro. ✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 10,17-22). In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Benedetto XVI [papa dal 2005 al 2013], Angelus del 26/12/2006 (© Libreria Editrice Vaticana)
Dalla stalla alla croce
All’indomani della solennità del Natale, celebriamo oggi la festa di santo Stefano, diacono e primo martire. A prima vista l’accostamento (…) alla nascita del Redentore può lasciare stupiti, perché colpisce il contrasto tra la pace e la gioia di Betlemme e il dramma di Stefano(...). In realtà, l’apparente stridore viene superato se consideriamo più in profondità il mistero del Natale. Il Bambino Gesù, che giace nella grotta, è l’Unigenito Figlio di Dio fattosi uomo. Egli salverà l’umanità morendo in croce. Ora lo vediamo in fasce nel presepe; dopo la sua crocifissione sarà nuovamente avvolto da bende e deposto in un sepolcro. Non a caso l’iconografia natalizia rappresentava talvolta il divino Neonato adagiato in un piccolo sarcofago, ad indicare che il Redentore nasce per morire, nasce per dare la vita in riscatto per tutti (Mc 10,45).
Santo Stefano fu il primo a seguire le orme di Cristo con il martirio; morì, come il divino Maestro, perdonando e pregando per i suoi uccisori (cfr At 7,60). Nei primi quattro secoli del cristianesimo, tutti i santi venerati dalla Chiesa erano martiri. Si tratta di uno stuolo innumerevole, che la liturgia chiama "la candida schiera dei martiri"(...). La loro morte non incuteva paura e tristezza, ma entusiasmo spirituale che suscitava sempre nuovi cristiani. Per i credenti, il giorno della morte, ed ancor più il giorno del martirio, non è la fine di tutto, bensì il "transito" verso la vita immortale, è il giorno della nascita definitiva, in latino dies natalis. Si comprende allora il legame che esiste tra il "dies natalis" di Cristo e il dies natalis di Santo Stefano. Se Gesù non fosse nato sulla terra, gli uomini non avrebbero potuto nascere al Cielo. Proprio perché Cristo è nato, noi possiamo "rinascere"!
PADRE NOSTRO
ORAZIONE
Donaci, o Padre, di esprimere con la vita
il mistero che celebriamo
nel giorno natalizio di santo Stefano primo martire
e insegnaci ad amare anche i nostri nemici
sull'esempio di lui,
che morendo pregò per i suoi persecutori. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
Lapidavano Stefano, che pregava e diceva:
«Signore Gesù, accogli il mio spirito». (At 7,59)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata, Santo Natale e buona festa di Santo Stefano. D. Ambroise Atakpa.
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, auguri di un Santo Natale. D. Ambroise Atakpa.
Читать полностью…«Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo».
«In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto
a uno solo di questi fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
Venite, benedetti del Padre mio;
ricevete in eredità il regno preparato per voi
fin dalla creazione del mondo». (Mt 25,40.34)
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 10 MARZO 2025
LUNEDÌ DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA
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«Ecco, come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi».(Sal 122,2)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 25,31-46).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me".
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa],
Libro XI, SC 212
"Porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra"
"Non comparirà davanti a lui nessuno degli ipocriti" (Gb 13,16 Vg). Poiché si sa che alla sua venuta porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra, per qual ragione si dice qui che non si presenterà alcun ipocrita che, se certamente deve essere fra le capre, sarà presente alla sinistra del suo giudice?
Ma occorre sapere, noi andiamo alla presenza del Signore in due modi. Prima in questo mondo, quando, considerando con scrupolo i peccati, ci presentiamo a lui e fra le lacrime diventiamo giudici di noi stessi. Sì, tutte le volte che prendiamo coscienza della potenza del Creatore, ci mettiamo in presenza del Maestro. (...)
Ci presenteremo pure al Signore in altro modo, il giorno del giudizio ultimo, quando compariremo davanti al suo tribunale. (...) Quando il giusto contempla il rigore del giudice che deve venire, rimette i peccati in memoria, si lamenta del male commesso e con rigore diventa giudice di se stesso, per non essere giudicato; al contrario più l'ipocrita piace esternamente agli uomini, più disdegna di guardarsi nell'interiorità; si consegna interamente alle parole di chi lo circonda e si immagina santo perché si crede come lo vedono gli uomini. Ed ecco che perde il suo spirito nelle parole che lo lodano, e mai considera che così offende il giudice interiore; non trae nulla dal proprio rigore perché crede di essergli gradito quanto è gradito agli uomini. (...)
«Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Читать полностью…I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.
Читать полностью…«E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi».
CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 31 DICEMBRE 2024
31 DICEMBRE - SETTIMO GIORNO FRA L'OTTAVA DI NATALE
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«Un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile». (Is 9,5)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Il Verbo si fece carne. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-18).
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Clemente d'Alessandria (150-ca 215) teologo Protrettico I, 5-7; SC 2 bis
Il canto nuovo del Verbo
Il discendente di David che esisteva prima di David, il Verbo di Dio non considerò la lira e la cetra, strumenti senz'anima, ma dispose tutto nell'universo con lo Spirito Santo e in modo particolare questa sintesi del mondo che è l'uomo, anima e corpo: suona per Dio questo strumento dalle mille voci e canta lui stesso in accordo con questo strumento umano. "Poiché tu sei per me una cetra, un flauto e un tempio". Il Signore, soffiando in questo bello strumento che è l'uomo, l'ha fatto a sua immagine, poiché è lui stesso in accordo con questo strumento di Dio, tutto armonia, accordato e santo, sapienza ultraterrena e Parola dall'alto.
Cosa vuole dunque questo strumento, il Verbo di Dio, il Signore, e il suo canto nuovo? Aprire gli occhi ai ciechi e le orecchie ai sordi, condurre storpi e smarriti alla giustizia, rivelare Dio agli uomini, fermare la corruzione, vincere la morte, riconciliare col Padre i figli disobbedienti. Ama gli uomini questo strumento di Dio: il Signore ha pietà, insegna, esorta, avverte, salva, protegge, e, in più, come ricompensa della nostra fiducia, ci promette il regno dei cieli. Vuole per noi solo un bene, la nostra salvezza.
Ecco nelle vostre mani l'oggetto della promessa, ecco l'amore per gli uomini: prendete la vostra parte di grazia. E il mio canto salvifico, non credete che è nuovo come una casa è nuova, poiché era "prima dell'aurora" (Sal 119,147) e "In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio" (Gv 1,1). Ecco il canto nuovo, appare e viene a splendere fra noi il Verbo che era in principio e preesisteva. Infatti è appena comparso colui che preesisteva come Salvatore; è apparso, colui che non è stato maestro, "poiché il Verbo era presso Dio" (Gv 1,1); è apparsa la Parola per mezzo della quale tutto è stato creato.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
che nella nascita del tuo Figlio
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 30 DICEMBRE 2024
30 DICEMBRE – SESTO GIORNO FRA L'OTTAVA
DI NATALE
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«Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose
e la notte era a metà del suo rapido corso,
la tua parola onnipotente, o Signore,
è scesa dai cieli, dal tuo trono regale». (Sap 18,14-15)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Anna parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione. ✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2,36-40).
[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C'era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Clemente d'Alessandria [(150-ca 215) teologo], Esortazione ai pagani 1, 6-8 SC 2
Il canto nuovo: "Anna si mise a lodare Dio"
Poiché il Verbo, la Parola di Dio, era fin dall’inizio, fu il principio divino di tutte le cose e lo è tuttora. Ma poiché in questi ultimi tempi ha ricevuto il nome di Cristo, Colui-che-è-stato-consacrato, io lo chiamo "Cantico nuovo" (Sal 33, 144, 149, ecc.). Da molto tempo esistevamo nel Verbo, poiché era in Dio; per mezzo di lui è buona la nostra esistenza. Ora il Verbo si è manifestato agli uomini, lui, Dio e uomo, motivo e origine per noi di ogni bene. Infatti, ammaestrati da lui a vivere rettamente, siamo introdotti nella vita eterna. Perciò, come dice il divino apostolo del Signore: "È apparsa infatti la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo (Tt 2, 11-13).
Dunque il Cantico nuovo è quello della manifestazione del Verbo che era in principio e viene a splendere in mezzo a noi. (...) Poiché è venuto colui che da sempre era il nostro Salvatore, colui che è Dio è venuto come maestro; è venuto il Verbo per mezzo del quale sono state fatte tutte le cose (Gv 1,10). Colui che come artefice del mondo ci diede la vita nella prima creazione, ora come maestro ci insegna a vivere bene per poterci poi elargire come Dio la vita eterna. Non è oggi la prima volta che ha pietà di noi a causa del nostro smarrimento; è dal principio.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio grande e misericordioso,
la nascita del tuo Figlio unigenito
nella nostra carne mortale
ci liberi dalla schiavitù antica
che ci tiene sotto il giogo del peccato.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«La profetessa Anna si mise a lodare Dio
e parlava del bambino
a quanti aspettavano la redenzione». (Lc 2,38)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata e santo Natale. D. Ambroise Atakpa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo».
(Cf. At 16,14b)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata, buona domenica e buona festa della santa Famiglia. Il Signore benedica e protegga le nostre famiglie. D. Ambroise Atakpa.
Erode mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme.
Читать полностью…«Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette».
Читать полностью…Lapidavano Stefano, che pregava e diceva:
«Signore Gesù, accogli il mio spirito». (At 7,59)
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Читать полностью…CAFFÈ SPIRITUALE
MERCREDI 25 DICEMBRE 2024
NATALE DEL SIGNORE (MESSA DEL GIORNO)
- SOLENNITÀ
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«Un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile».
(Is 9,5)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. ✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,1-18).
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l'hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Gregorio Nazianzeno [(330-390) vescovo, dottore della Chiesa], Discorso 45 per la santa Pasqua, 7-9 : PG 36, 631-635
Dio si svuota perché io partecipi alla sua pienezza
Il Verbo stesso di Dio, più antico degli anni, l'invisibile, l'ineffabile, l'incorporeo, il principio nato dal principio, la luce nata dalla luce, la sorgente della vita e dell'immortalità, l'impronta del divino modello, il sigillo immutabile, l'immagine perfetta e la parola definitiva del Padre avanza verso la propria immagine, riveste la carne per salvare la carne, aggiunge a sé un'anima pensante a causa della mia anima, per purificare il simile col simile, e assume tutto quanto è umano, salvo il peccato. Concepito dalla vergine che era stata purificata dallo Spirito nel corpo e nell'anima, è Dio vero che assume l'uomo al punto da formare un solo essere da questi due opposti, la carne e lo spirito, di cui l'uno divinizzava mentre l'altro era divinizzato.
Unione sorprendente e paradossale scambio! Colui che è diviene. L'increato si lascia creare. Colui che nulla può contenere è contenuto nel seno di un'anima pensante che sta tra la divinità e la carne. Colui che dà ricchezza si fa mendicante, mendica la mia carne per arricchirmi della sua divinità. Colui che è pienezza si svuota; si svuota un momento della sua gloria perché io partecipi alla sua pienezza.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che in modo mirabile
ci hai creati a tua immagine,
e in modo più mirabile
ci hai rinnovati e redenti,
fa' che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio,
che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Un giorno santo è spuntato per noi:
venite tutti ad adorare il Signore;
oggi una splendida luce è discesa sulla terra».
a coloro che confidano nella tua misericordia.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo».
(Lc 1,68)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Dio che è venuto, che viene a noi per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.