CAFFÈ SPIRITUALE MERCOLEDÌ 26 MARZO 2025
MERCOLEDÌ DELLA III SETTIMANA
DI QUARESIMA
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«Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa;
non permettere che mi domini alcun male».
(Sal 118,133)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,17-19).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Paolo II [(1920-2005) papa], Discorso alla sinagoga di Roma 13.04.1986 (© Libreria Editrice Vaticana)
“Non son venuto per abolire, ma per dare compimento”
L'odierna visita vuole recare un deciso contributo al consolidamento dei buoni rapporti tra le nostre due comunità... Tra le molte ricchezze di questo numero 4 della Nostra Aetate, ... il primo è che la Chiesa di Cristo scopre il suo “legame” con l'Ebraismo “scrutando il suo proprio mistero”. La religione ebraica non ci è “estrinseca”, ma in un certo qual modo, è “intrinseca” alla nostra religione. Abbiamo quindi verso di essa dei rapporti che non abbiamo con nessun'altra religione. Siete i nostri fratelli prediletti e, in un certo modo, si potrebbe dire i nostri fratelli maggiori. ...
La strada intrapresa è ancora agli inizi, e quindi ci vorrà ancora parecchio, ... per sopprimere ogni forma seppur subdola di pregiudizio, ... e quindi per presentare ... il vero volto degli ebrei e dell'Ebraismo, come anche dei cristiani e del Cristianesimo... A nessuno sfugge che la divergenza fondamentale fin dalle origini è l'adesione di noi cristiani alla persona e all'insegnamento di Gesù di Nazaret, figlio del vostro popolo, dal quale sono nati anche Maria Vergine, gli apostoli, “fondamento e colonne della Chiesa”, e la maggioranza dei membri della prima comunità cristiana. ... Occorre dire, poi, che le vie aperte alla nostra collaborazione, alla luce della comune eredità tratta dalla Legge e dai profeti, sono varie e importanti: ... anzitutto una collaborazione in favore dell'uomo ..., della sua dignità, della sua libertà, dei suoi diritti, del suo svilupparsi in una società ... dove regni la giustizia e dove... sia la pace a imperare, lo “shalom” auspicato dai legislatori, dai profeti e dai saggi d'Israele. ...
Che da questa mia visita e da questa nostra raggiunta concordia e serenità sgorghi, come il fiume che Ezechiele vide sgorgare dalla porta orientale del Tempio di Gerusalemme (cfr. Ez 47, 1 ss.), una sorgente fresca e benefica che aiuti a sanare le piaghe di cui Roma soffre. Nel far ciò, mi permetto di dire, saremo fedeli ai nostri rispettivi impegni più sacri, ma anche a quel che più profondamente ci unisce e ci raduna: la fede in un solo Dio che “ama gli stranieri” e “rende giustizia all'orfano e alla vedova” (cfr. Dt 10, 18), impegnando anche noi ad amarli e a soccorrerli (cfr. Lv 19, 18. 34). I cristiani hanno imparato questa volontà del Signore dalla Torah, che voi qui venerate, e da Gesù che ha portato fino alle estreme conseguenze l'amore domandato dalla Torah.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Concedi a noi, o Signore,
che, nutriti dalla tua parola
e formati nell'impegno quaresimale,
ti serviamo con purezza di cuore
e siamo sempre concordi nella preghiera.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Chi osserverà e insegnerà i precetti del Signore
Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria». (Gv 1,14ab)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. Buona solennità dell’Annunciazione. D. Ambroise Atakpa.
«Nessuno fu purificato fra i molti lebbrosi in Israele,
se non Naamàn, il Siro». (Cf. Lc 4,27)
CAFFÈ SPIRITUALE LUNEDÌ 24 MARZO 2025
LUNEDÌ DELLA III SETTIMANA DI QUARESIMA
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«L'anima mia anela e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente». (Sal 83,3)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Gesù come Elìa ed Elisèo è mandato non per i soli Giudei.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 4,24-30).
In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Sant'Ambrogio [(ca 340-397) vescovo di Milano e dottore della Chiesa], I Misteri, § 16-21 (SC 25, p. 112)
La Quaresima conduce alla risurrezione del battesimo
Naaman era siriano, aveva la lebbra e non poteva essere purificato da nessuno. Fu allora che una giovane schiava disse che c'era un profeta in Israele che avrebbe potuto purificarlo dalla piaga della lebbra... Comprendi ora chi è questa giovane donna fra gli schiavi: la giovane assemblea fra le nazioni, cioè la Chiesa del Signore, umiliata prima dalla schiavitù del peccato, quando non possedeva ancora la libertà della grazia. E' grazie al suo consiglio che il vano popolo delle nazioni ha ascoltato la parola dei profeti di cui aveva per tanto tempo dubitato. Poi, dal momento in cui ha creduto che bisognava obbedire, è stato lavato da ogni infezione dei suoi misfatti. Naaman aveva dubitato prima di essere guarito; tu sei già guarito; per questo non devi dubitare.
Perciò ti è stato detto di non credere solo a ciò che vedevi avvicinandoti al battistero, per paura che tu dica: "Sono queste 'le cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo'? Vedo dell'acqua che vedevo tutti i giorni; possono purificarmi queste acque in cui sono spesso entrato senza mai essere purificato?" Comprendi da ciò che l'acqua non purifica senza lo Spirito. Perciò hai letto che "tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi" (1Gv 5,7-8). Poiché se ne levi uno, non c'è più sacramento del battesimo. Infatti cos'è l'acqua senza la croce di Cristo? Un elemento ordinario senza alcun effetto sacramentale. E lo stesso, senza l'acqua non c'è mistero della rigenerazione. "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio" (Gv 3,5). Il catecumeno crede nella croce del Signore Gesù di cui è segnato; ma se non è battezzato nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, non può ricevere la remissione dei peccati né attingere al dono della grazia spirituale.
Quindi questo siriano si è immerso sette volte nella Legge; tu sei stato battezzato nel nome della Trinità. Tu hai confessato il Padre..., hai confessato il Figlio, hai confessato lo Spirito Santo... Tu sei morto al mondo e risorto per Dio e, in qualche modo, sepolto nello stesso tempo nell'elemento del mondo; morto al peccato, sei risorto per la vita eterna (Rm 6,4).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Nella tua continua misericordia, o Padre,
purifica e rafforza la tua Chiesa,
e poiché non può vivere senza di te,
guidala sempre con la tua grazia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Io spero, Signore;
«Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:
Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te».
(Lc 15,18)
CAFFÈ SPIRITUALE SABATO 22 MARZO 2025
SABATO DELLA II SETTIMANA
DI QUARESIMA
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«Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature». (Sal 144,8-9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 15,1-3.11-32).
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Libro delle ore del Sinai (9° secolo) Altro canone, modo plagal 2, SC 486
Volgiti anima mia e grida verso il Signore!
Si è fatto aiuto e protezione...
Cristo pieno di misericordia che porti i peccati del mondo, accogli la mia fragile preghiera e dammi il perdono dei tanti peccati commessi nella vita.
Gesù misericordioso, abbi pietà di me, preda caduta nelle mani del Brigante; cura, o Verbo, le ferite della mia anima miserabile e salvami, poiché tu sei compassionevole.
Come il figlio prodigo, ho dilapidato tutto il mio bene ed ora giaccio a terra, nudo di ogni virtù: sì, ho peccato, Padre, accoglimi e trattami come uno dei tuoi mercenari!
Madre di Dio, sono legato con le catene del peccato, prostrato: liberami, Purissima, dalle tante miserie, come Dio, nato da te, ha già liberato Adamo caduto a terra.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Dio ci ha amati e ha mandato il suo Figlio,
vittima di espiazione per i nostri peccati». (Cf. 1Gv 4,10)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
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GIOVEDÌ 20 MARZO 2025
GIOVEDÌ DELLA II SETTIMANA
DI QUARESIMA
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«Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore;
vedi se percorro una via di iniquità
e guidami sulla via della vita». (Cf. Sal 138,23-24)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 16,19-31).
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C'era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: "Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma".
Ma Abramo rispose: "Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi".
E quello replicò: "Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento". Ma Abramo rispose: "Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro". E lui replicò: "No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno". Abramo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti"».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Basilio [(ca 330-379) monaco e vescovo di Cesarea in Cappadocia, dottore della Chiesa], Omelia sulla carità
Cerchiamo di non assomigliare al "ricco cattivo"!
Fratello, attento a che il tuo destino non sia quello del "ricco cattivo". Se la storia è stata scritta, è appunto perché evitiamo di assomigliargli. Uomo, imita la terra: come lei, porta frutto; non mostrarti meno buono di lei che non ha anima. Non è per goderne lei che la terra nutre i frutti, è al tuo servizio. Al contrario tu hai il vantaggio che i benefici del tuo buon agire tornano infine a te; poiché è ai benefattori che torna sempre la ricompensa del bene fatto. (...)
Perché quindi tormentarti a questo punto e fare tanti sforzi per mettere la tua ricchezza al riparo dietro malta e mattoni? (...) Che tu lo voglia o no, dovrai un giorno lasciare il tuo denaro; al contrario, la gloria di tutto il bene che avrai fatto, la porterai con te fin davanti al divino Maestro, quando tutto un popolo si affretterà in tua difesa davanti al Giudice comune, ti chiamerà con nomi che diranno che l'hai nutrito, assistito, che sei stato buono. (...)
Quanto dovrai essere riconoscente, felice e fiero dell'onore che ti è dato: non sei tu a dover importunare gli altri alla porta, sono gli altri che vengono con premura alla tua. E magari tu ora ti adombri, non ti fai trovare, fuggi gli incontri per paura di dover lasciare un po' di quanto conservi così gelosamente. E non conosci che una parola: "Non ho nulla, non vi darò nulla, poiché sono povero". Povero in realtà lo sei, e povero di ogni bene: povero d'amore, povero di bontà, povero di fiducia in Dio, povero di speranza eterna.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che ami l'innocenza
e la ridoni a chi l'ha perduta,
volgi verso di te i nostri cuori
perché, animati dal tuo Spirito,
possiamo rimanere saldi nella fede
e operosi nella carità fraterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 19 MARZO 2025
SAN GIUSEPPE, SPOSO DELLA BEATA VERGINE MARIA - SOLENNITÀ
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«Ecco il servo fedele e prudente,
che il Signore ha messo a capo della sua famiglia». (Cf. Lc 12,42)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 1,16.18-21.24a).
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Giovanni Paolo II [(1920-2005) papa],
Redemptoris custos, 18-19 (© copyright Libreria Editrice Vaticana)
« Non temere di prendere con te Maria, tua sposa »
Rivolgendosi a Giuseppe con le parole dell'angelo, Dio si rivolge a lui come allo sposo della Vergine di Nazaret. Ciò che si è compiuto in lei per opera dello Spirito Santo esprime al tempo stesso una speciale conferma del legame sponsale, esistente già prima tra Giuseppe e Maria. Il messaggero chiaramente dice a Giuseppe: «Non temere di prendere con te Maria, tua sposa». Pertanto, ciò che era avvenuto prima - le sue nozze con Maria - era avvenuto per volontà di Dio e, dunque, andava conservato. Nella sua divina maternità Maria deve continuare a vivere come «una vergine, sposa di uno sposo» (Lc 1,27).
Nelle parole dell'«annunciazione» notturna Giuseppe ascolta non solo la verità divina circa l'ineffabile vocazione della sua sposa, ma vi riascolta, altresì, la verità circa la propria vocazione. Quest'uomo «giusto» che, nello spirito delle più nobili tradizioni del popolo eletto, amava la Vergine di Nazaret ed a lei si era legato con amore sponsale, è nuovamente chiamato da Dio a questo amore.
«Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa»; quello che è generato in lei «viene dallo Spirito Santo»: da tali espressioni non bisogna forse desumere che anche il suo amore di uomo viene rigenerato dallo Spirito Santo? Non bisogna forse pensare che l'amore di Dio, che è stato riversato nel cuore umano per mezzo dello Spirito Santo (Rm 5,5), forma nel modo più perfetto ogni amore umano? Esso forma anche - ed in modo del tutto singolare - l'amore sponsale dei coniugi, approfondendo in esso tutto ciò che umanamente è degno e bello, ciò che porta i segni dell'esclusivo abbandono, dell'alleanza delle persone e dell'autentica comunione sull'esempio del mistero trinitario.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente,
che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione
alla custodia premurosa di san Giuseppe,
per sua intercessione concedi alla tua Chiesa
di cooperare fedelmente
al compimento dell'opera di salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Beato chi abita nella tua casa, Signore:
senza fine canta le tue lodi». (Sal 83 (84),5)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. Auguri e buona festa di San Giuseppe. D. Ambroise Atakpa.
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«Chi si esalta sarà umiliato
e chi si umilia sarà esaltato». Cf. Mt 23,12)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 16 MARZO 2025
LUNEDÌ DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA
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«Riscattami, o Signore, e abbi pietà di me.
Il mio piede è sul retto sentiero;
benedirò il Signore in mezzo all'assemblea».
(Cf. Sal 25,11-12)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Perdonate e sarete perdonati.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,36-38). In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio». Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Santa Ildegarda di Bingen [(1098-1179)
badessa benedettina e dottore della Chiesa],
Le Scivias, le vie di Dio, cap. 4
L'amore del cuore del Padre nostro
Qualunque sia la differenza fra gli uomini, siano neri, sporchi, lebbrosi, idropici e pieni di malattie, o persino abbrutiti sotto l'effetto dei consigli della malizia del diavolo, stupidi e testardi a non vedere i beni del Signore, per cui meritano accuse e rimproveri a causa del loro grave oblio - avrebbero infatti dovuto praticare la giustizia al posto del male, respingendo il bene e disprezzando la croce e il martirio del Signore - malgrado tutto ciò Dio il Padre getta uno sguardo di bontà sulla sua opera fatta di fango, proprio come un Padre guarda i suoi bambini e li solleva per abbracciarli. Perché è Dio, ha per i figli l'amore di un Padre pieno di affetto. Nel profondo del suo cuore l'amore per gli uomini è tale che ha mandato suo Figlio alla Croce, come dolce Agnello... ma ha anche fra gli uomini molti ornati dal prezioso tesoro delle virtù...
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che hai ordinato la penitenza del corpo
come medicina dell’anima,
fa’ che ci asteniamo da ogni peccato
per avere la forza di osservare
i comandamenti del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Siate misericordiosi,
come è misericordioso il Padre vostro»,
dice il Signore. (Lc 6,36)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 16 MARZO 2025
II DOMENICA DI QUARESIMA
- ANNO C
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Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, o Signore, io cerco, non nascondermi il tuo volto. (Sal 26,8-9)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d'aspetto.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9,28b-36).
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Leone Magno [(? - ca 461) papa e dottore della Chiesa], Discorso 51, 2-3, 5-8 ; PL 54, 310-313, SC 74 bis
La gloria della croce
Il Signore rivela la sua gloria in presenza di testimoni scelti; diffonde dal suo corpo, per altro simile al nostro, una luce così forte che il suo volto risplende come il sole e la sua veste è bianca come la neve. Con questa trasfigurazione egli voleva innanzitutto cancellare dal cuore dei discepoli lo scandalo della croce, affinché la vergogna volontariamente subita della sua morte non venisse a turbare la fede di chi aveva visto la grandezza della sua dignità velata.
Ma vi intravedeva anche il fondamento della speranza della Chiesa, in modo tale che le membra del corpo di Cristo comprendano quale trasformazione avverrà un giorno in loro, giacché ognuno è chiamato a condividere un giorno la gloria che ha brillato una volta nel capo...
“Questi è il mio figlio prediletto...; ascoltatelo. Ascoltatelo, lui che apre la strada del cielo e, col supplizio della croce, vi prepara i gradini per salire al Regno. Perché temete di essere riscattati? Perché temete d'essere guariti, voi che siete feriti? Sia fatta la mia volontà, come vuole Cristo. Respingete i timori del mondo e armatevi della costanza che ispira la fede. Poiché non conviene aver paura nella Passione del Signore di ciò che, col suo aiuto, non si teme più nella morte...”
In questi tre apostoli, è la Chiesa intera che ha conosciuto tutto quanto essi hanno visto coi loro occhi e inteso con le loro orecchie (cfr 1Gv 1,1). La fede di tutti divenga dunque più certa con la predicazione del santo Vangelo e nessuno si vergogni della croce di Cristo, per mezzo della quale il mondo è stato riscattato.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre,
che hai fatto risplendere la tua gloria
sul volto del tuo Figlio in preghiera,
donaci un cuore docile alla sua parola
perché possiamo seguirlo sulla via della croce
ed essere trasfigurati a immagine del suo corpo glorioso. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l'amato: ascoltatelo!». (Cf. Mc 9,7)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata e buona domenica. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 15 MARZO 2025
SABATO DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA
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«La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice». (Sal 18,8)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Siate perfetti come il Padre vostro celeste.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,43-48).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Isacco della Stella [(? - ca 1171) monaco cistercense], Discorso 31; PL 194, 1972-1793
La carità: principio e fine di ogni cosa
Perché curiamo così poco di cercare occasioni di salvezza gli uni per gli altri, in modo da aiutarci di più fra noi, quando vediamo che è necessario, e portare reciprocamente i pesi dei fratelli? L'Apostolo ci esorta quando dice: "Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo" (Ga 6,2). E altrove: "Sopportatevi a vicenda nell'amore" (Ef 4,2). E' questa la legge di Cristo.
Quando vedo in mio fratello qualcosa d'incorreggibile, in seguito a difficoltà o infermità, fisiche o morali, perché non sopportarlo con pazienza, perché non consolarlo con tutto il cuore, secondo la parola della Scrittura: "Voi sarete allattati e portati in braccio, e sulle ginocchia sarete accarezzati" (Is 66,12)? Sarà che mi manca quella carità che tutto sopporta, che è paziente per sostenere, indulgente per amare? (cf. 1 Co 13,7). Comunque è questa la legge di Cristo. Nella sua Passione lui "si è caricato delle nostre sofferenze" e nella sua misericordia "si è addossato i nostri dolori" (Is 53,4), amando chi portava, portando chi amava. (...)
Ogni genere di vita che permette di donarsi più sinceramente all'amore di Dio e per lui all'amore del prossimo - qualsiasi sia l'abito o le regole - è ancor più gradito a Dio. La carità: è per essa che tutto si deve fare e non fare, cambiare o non cambiare. La carità: è il principio per il quale e il fine per il quale conviene far tutto. Non c'è alcun peccato in ciò che in tutta verità si fa per essa e secondo lo spirito di essa. Si degni di accordarcela Colui al quale non possiamo piacere senza essa e senza chi non possiamo nulla, lui che vive e regna, perché è Dio, nei secoli senza fine. Amen.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Padre di eterna misericordia,
converti a te i nostri cuori,
perché nella ricerca dell’unico bene necessario
e nelle opere di carità fraterna
siamo sempre consacrati alla tua lode.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
**************
«Siate perfetti
come è perfetto il Padre vostro celeste», dice il Signore. (Mt 5,48)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Читать полностью…CAFFÈ SPIRITUALE MARTEDÌ 25 MARZO 2025
ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE - SOLENNITÀ
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Entrando nel mondo il Signore disse:
«Eccomi, o Dio, io vengo per fare la tua volontà». (Cf. Eb 10,5.7)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38).
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
Tertulliano [(155? - 220?) teologo], La carne di Cristo, 17; PL 2, 781 (cf. SC 216)
"Avvenga per me secondo la tua parola"
Perché il Figlio di Dio è nato da una Vergine? (...) Occorreva un modo tutto nuovo di nascere a colui che avrebbe consacrato un nuovo ordine di nascita. Isaia aveva profetato che il Signore avrebbe annunciato questa meraviglia con un segno. Quale? "Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio". Sì, la vergine ha concepito e dato alla luce l'Emmanuele, Dio con noi (Is 7,14; Mt 1,23). Eccolo, il nuovo ordine di nascita: l'uomo nasce in Dio perché Dio nasce nell'uomo; Dio si fa carne per rigenerare la carne col seme nuovo dello Spirito e lavare tutte le sozzure passate.
Quest'ordine nuovo etra stato prefigurato nell'Antico testamento, poiché nel disegno divino il primo uomo è nato per Dio per l'intermediazione di una vergine. Infatti la terra era ancora vergine, il lavoro dell'uomo non l'aveva toccata, il seme non vi era stato gettato, quando Dio l'ha presa per formare l'uomo e farne un "essere vivente" (Gen 2,5.7). Se dunque il primo Adamo è stato creato dalla terra, è giusto che il secondo, colui che l'apostolo Paolo chiama "il nuovo Adamo", sia anche lui tratto da una terra vergine, cioè da una carne dalla verginità inviolata, per diventare "Spirito che dà vita" (1Co 15,45). (...)
Quando ha voluto ritrovare "la sua immagine e somiglianza" (Gen 1,26) caduta nel potere del demonio, Dio ha agito allo stesso modo in cui l'aveva creata. Eva era ancora vergine quando ha accolto la parola che avrebbe provocato la morte; quindi ancora in una vergine doveva scendere la Parola di Dio che avrebbe innalzato l'edificio della Vita (...). Eva aveva dato fede al serpente; Maria ha avuto fede in Gabriele. Il peccato che Eva commesso credendo, l'ha cancellato Maria credendo (...). La Parola del diavolo è stata per Eva seme della sua umiliazione e dei suoi dolori nel parto (Gen 3,16), ella ha messo al mondo l'assassino del suo fratello (4,8). Al contrario Maria mette al mondo un figlio che doveva salvare Israele, suo fratello.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Padre, tu hai voluto che il tuo Verbo
si facesse carne nel grembo della Vergine Maria:
concedi a noi, che professiamo la fede nel nostro redentore,
vero Dio e vero uomo,
di essere partecipi della sua natura divina.
attendo la sua parola.
Con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione». (Cf. Sal 129 (130),5.7)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE DOMENICA 23 MARZO 2025
III DOMENICA
DI QUARESIMA
- ANNO C
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«I miei occhi sono sempre rivolti al Signore:
egli libera dal laccio il mio piede.
Volgiti a me e abbi pietà, perché sono povero e solo». (Cf. Sal 24,15-16)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
✠ Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,1-9).
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604)
papa, dottore della Chiesa],
Libro XI, SC 212
"Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo"
"Nei vecchi sta la sapienza e nella lunga età la prudenza." (Gb 12,12 Vg) Le parole radicate bene nella sapienza sono quelle che prendono tutta la loro forza in un'arte di vivere con la prova stessa dell'azione. Ma siccome spesso è accordata lunga vita senza che sia concessa la grazia della sapienza, c'è ragione di nominare ora colui il cui giudizio dispensa questi doni e il testo aggiunge:
"In lui è la sapienza e la fortezza, il buon consiglio e la prudenza." (Gb 12,13 Vg) Applichiamo queste parole non senza pertinenza al Figlio unigenito del Padre sovrano, prendendo coscienza che è lui la sapienza e la forza di Dio. Anche Paolo infatti ne dà testimonianza alla nostra intelligenza quando dice: "Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio" (1 Co 1,24), lui che è sempre in Dio poiché "In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio" (Gv 1,1).
Ora Dio ha il consiglio e l'intelligenza, poiché ordina i suoi atti, l'intelligenza, poiché conosce i nostri. La parola consiglio può anche designare la lentezza del suo segreto giudizio, cioè che egli può tardare a punire il colpevole, non perché non si accorga delle sue mancanze alla giustizia, ma affinché si veda che la condanna, differita nella prospettiva di una penitenza, procede tardivamente da un consiglio.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio dei nostri padri,
che ascolti il grido degli oppressi,
concedi ai tuoi fedeli
di riconoscere nelle vicende della storia
il tuo invito alla conversione,
per aderire sempre più saldamente a Cristo,
roccia della nostra salvezza. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Convertitevi, dice il Signore,
il regno dei cieli è vicino». (Mt 4,17)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata e buona domenica. D. Ambroise Atakpa.
Sulla roccia salda della fede in te, consolida la risoluzione della mia anima e fortificami, Signore, poiché in te possiedo aiuto, rifugio e ed un luogo sicuro.
Volgiti anima mia miserabile, volgiti e grida verso il Signore: "Ho peccato, Maestro, accoglimi come una volta Manasse pentito." (cf. 2Cr 33,12)
Lotto e piango, al pensiero del Giorno temibile grido: "Oh Signore misericordioso, dammi ora, prima della fine, il perdono dei peccati!"
Come il figlio prodigo ti supplico: "Ho peccato" e non oso alzare lo sguardo verso te, Dio compassionevole e amico dell'uomo; ma volgiti e abbi pietà di me.
Madre di Dio, Amante del Bene, Vergine Santissima, supplica senza posa il Maestro misericordioso, tuo Figlio, perché ci liberi dalla condanna eterna.
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
O Dio, che con i tuoi gloriosi doni di salvezza
ci rendi partecipi sulla terra dei beni del cielo,
guidaci nelle vicende della vita
e accompagnaci alla splendida luce della tua dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:
Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te».
(Lc 15,18)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 21 MARZO 2025
VENERDÌ DELLA II SETTIMANA
DI QUARESIMA
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«In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa». (Sal 30,2.5)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Costui è l’erede. Su, uccidiamolo!
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 21,33-43.45-46).
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Bernardo [(1091-1153)
monaco cistercense e dottore della Chiesa],
Discorso 30 sul Cantico dei Cantici
Il mistero della vigna di Dio
Fratelli, se nella vigna del Signore vediamo la Chiesa, non è una prerogativa insignificante che la Chiesa abbia esteso i suoi confini su tutta la terra...
Intendo con ciò la folla dei primi credenti di cui è detto: "che aveva un cuore solo e un'anima sola" (At 4,32)... Poiché la persecuzione non l'ha sradicata brutalmente tanto da poter essere ripiantata altrove e data ad altri vignaioli che, al tempo opportuno, le hanno fatto portare frutto. Non è dunque morta, ha cambiato terreno; o meglio, ne ha guadagnato in forza e in estensione, come la vigna benedetta del Signore. Fratelli, levate gli occhi, e vedrete che "la sua ombra copriva le montagne
e i suoi rami i più alti cedri. Ha esteso i suoi tralci fino al mare e arrivavano al fiume i suoi germogli" (Sal 80, 11-12).
Ciò non deve sorprendere: si tratta dell'edificio di Dio, del campo di Dio (1Cor 3,9). E' lui che la feconda, che la diffonde,la taglia, la monda, affinché produca di più. Non lascierà senza cura una vigna che la sua mano destra ha piantata (Sal 80,16); non abbandonerà una vigna di cui i pampini sono gli apostoli, il ceppo è Gesù Cristo e di cui lui, il Padre, è il vignaiolo (Gv 15,1-5). Piantata nella fede, affonda le sue radici nella carità; lavorata dall'obbedienza, fertilizzata dalle lacrime del pentimento, irrigata dalla parola dei predicatori, produce un vino che ispira gioia e non la cattiva condotta, vino dolcissimo, che allieta veramente il cuore dell'uomo (Sal 104,15)... Figlia di Sion, consolati alla contemplazione di questo gran mistero; non piangere! Apri il tuo cuore per accogliere tutte le nazioni della terra!
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Dio onnipotente e misericordioso,
donaci di essere intimamente purificati
dall'impegno penitenziale della Quaresima
per giungere alla Pasqua con spirito rinnovato.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
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«Se non ascoltano Mosè e i Profeti,
non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti».
(Lc 16,31)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.
Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.
Читать полностью…«Chi si esalta sarà umiliato
e chi si umilia sarà esaltato». Cf. Mt 23,12)
CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 18 MARZO 2025
MARTEDÌ DELLA II SETTIMANA DI QUARESIMA
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Conserva la luce ai miei occhi, o Signore,
perché non mi sorprenda il sonno della morte
e il mio nemico non dica: «L'ho vinto!». (Cf. Sal 12,4-5)
✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
VANGELO
Dicono e non fanno.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 23,1-12).
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.
MEDITAZIONE
San Paolo VI
papa dal 1963 al 1978
Messaggio per la giornata della Pace, 1 gennaio 1971 (© Libreria Editrice Vaticana)
"Voi tutti siete fratelli" (Mt 23,8)
"Ogni uomo è mio fratello". Questa è la pace, in essere e in fieri. E vale per tutti! Vale, Fratelli di fede in Cristo, specialmente per noi.
Alla sapienza umana, la quale, con immenso sforzo, è arrivata a così alta e difficile conclusione, noi credenti possiamo aggiungere un conforto indispensabile. Quello, innanzi tutto, della certezza (perché dubbi d'ogni genere possono insidiarla, indebolirla, annullarla). La nostra certezza nella parola divina di Cristo maestro, che la scolpì nel suo Vangelo: «Voi tutti siete fratelli» (Mt 23, 8). Poi possiamo offrire il conforto della possibilità dell'applicazione (perché, nella realtà pratica quanto è difficile essere davvero fratelli verso ogni uomo!); lo possiamo con il ricorso, come a canone pratico e normale d'azione, ad un altro fondamentale insegnamento di Cristo: «Tutto quello che voi volete che gli uomini facciano a voi, fatelo voi stessi a loro; questa infatti è tutta la legge e la dottrina dei profeti» (Mt 7, 12). Filosofi e Santi quanto hanno meditato su questa massima, che innesta l'universalità della norma di fratellanza nell'azione singola e concreta della moralità sociale!
E ancora, finalmente, noi siamo in grado di fornire l'argomento supremo: quello della Paternità divina, comune a tutti gli uomini, proclamata a tutti i credenti. Una vera fraternità fra gli uomini, per essere autentica e obbligante, suppone ed esige una Paternità trascendente e riboccante di metafisico amore, di soprannaturale carità. Noi possiamo insegnare la fratellanza umana, cioè la pace, insegnando a riconoscere, ad amare, a invocare il Padre nostro, che sta nei cieli. Noi sappiamo di trovare sbarrato l'adito all'altare di Dio se non abbiamo prima noi stessi rimosso l'ostacolo alla riconciliazione con l'uomo-fratello (Mt 5, 23 ss.; 6, 14-15). E sappiamo che se saremo promotori di pace, allora potremo essere chiamati figli di Dio, ed essere fra coloro che il Vangelo dichiara beati (Mt 5, 9).
PADRE NOSTRO…
ORAZIONE
Custodisci con continua benevolenza, o Padre, la tua Chiesa
e poiché, a causa della debolezza umana,
non può sostenersi senza di te,
il tuo aiuto la liberi sempre da ogni pericolo
e la guidi alla salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.
«Siate misericordiosi,
come è misericordioso il Padre vostro»,
dice il Signore. (Lc 6,36)
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio, l'amato: ascoltatelo!». (Cf. Mc 9,7)
«Siate perfetti
come è perfetto il Padre vostro celeste», dice il Signore. (Mt 5,48)
«Se un tuo fratello ha qualcosa contro di te,
va’ prima a riconciliarti con lui». (Cf. Mt 5,23-24)