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Un pensiero sul Vangelo

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Caffè Spirituale

«Adoriamo la tua Croce, o Signore,
lodiamo e glorifichiamo la tua santa risurrezione.
Dal legno della Croce
è venuta la gioia in tutto il mondo».

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 18 APRILE 2025
VENERDÌ SANTO «PASSIONE DEL SIGNORE»
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«Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome».
(Cf. Fil 2,8-9)

VANGELO
Passione del Signore.
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni (Gv 18,1-19,42).
In quel tempo, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cèdron, dove c’era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli. Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perché Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli. Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?». Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse loro «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». Gesù replicò: «Vi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano», perché si compisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato»[…]
Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono». Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?». Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò […]
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito […]
Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], DISCORSO 218/C, 1 (Nuova Biblioteca Agostiniana)

Mirabile scambio: Lui è morto per darci la Vita!

La passione del Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo è fiducia della gloria e dottrina di pazienza. Che cosa infatti non si riprometteranno dalla grazia di Dio i cuori dei fedeli, quando per essi il Figlio unigenito di Dio, coeterno col Padre non si è accontentato di nascere uomo dall'uomo, ma ha voluto addirittura morire a causa delle mani degli uomini, che lui stesso aveva creati? È gran cosa quel che il Signore ci promette per il futuro; ma molto più grande è quel che celebriamo come già fatto per noi.

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 17 APRILE 2025
GIOVEDÌ SANTO «CENA DEL SIGNORE»
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«Non ci sia per noi altro vanto
che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli è nostra salvezza, vita e risurrezione;
per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati».

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Li amò sino alla fine.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,1-15).
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Nerses Snorhali [(1102-1173)
patriarca armeno],
Seconda parte, § 701-704; SC 203

Rendimi degno di partecipare alla Tavola e portami verso il Cielo!

Il mistero salvifico della Croce,
L'hai rivelato e mostrato la sera;
E il tuo corpo, fonte di vita,
Come la Coppa l'hai distribuito.

Rendimi degno con la santa Assemblea
Di partecipare alla Tavola,
Al tuo Pane di vita di cui sono affamato,
E alla tua Bevanda di cui sono assetato.

Nel bacile hai lavato i loro piedi
Con le tue mani pure,
Ed hai insegnato l'umiltà
Prima con le parole, ora con i fatti.

Lava pure il fango delle mie cattiverie
Per le suppliche della santa Compagnia
E dirigi il cammino dei miei piedi
Per la via dell'umiltà verso il Cielo.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, vita e salvezza di chi ti ama, rendici ricchi dei tuoi doni: compi in noi ciò che speriamo per la morte del Figlio tuo, e fa’ che partecipiamo alla gloria della sua risurrezione. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

********** «Se io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri». (Gv 13,14) In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, Umile Servo del Padre per la nostra salvezza sia benedetta questa giornata. Santo Triduo pasquale.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

(Mt 26,18)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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«Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

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CAFFÈ SPIRITUALE
MARTEDÌ 15 APRILE 2025
MARTEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA
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«Non gettarmi in preda ai miei avversari.
Contro di me si sono alzati falsi testimoni
che soffiano violenza». (Sal 26,12)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Uno di voi mi tradirà... Non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,21-33.36-38).
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Massimo di Torino [(? - ca 420) vescovo],
Discorso 36 ; PL 57, 605

“Giuda si accostò a Gesù… e lo baciò. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono” (Mc 14,45ss)

La pace è un dono della risurrezione di Cristo. In procinto di morire egli non ha esitato a dare la pace al discepolo che lo tradiva; ha abbracciato il traditore come abbraccia l’amico fedele. Non credete che il bacio dato dal Signore a Giuda Iscariota sia stato ispirato da altro sentimento che la tenerezza. Cristo sapeva già che Giuda l’avrebbe tradito. Sapeva cos’era quel gesto d’amore e non vi si è sottratto. Questa è l’amicizia: a chi deve morire, non rifiuta un ultimo abbraccio; ai propri cari, non sottrae quest’ultimo segno di dolcezza. Ma Gesù sperava anche che questo gesto convertisse Giuda e che Giuda, meravigliato della bontà di Gesù, non avrebbe tradito chi lo amava, non avrebbe consegnato chi l’abbracciava. Pertanto questo bacio era accordato come prova: se Giuda l’accoglieva, diventava segno di pace fra Gesù e il discepolo; se Giuda tradiva, il bacio criminale diventava la sua incriminazione.

Il Signore gli dice: “Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?” (Lc 22,48) Dov’è il complotto del nemico? Dove si nasconde l’inganno? Ogni segreto è svelato. Il traditore si tradisce prima di tradire il suo maestro. Con un bacio consegni il Figlio dell’uomo? Col sigillo dell’amore colpisci? Col gesto della tenerezza spandi il sangue? Col segno della pace porti la morte? Dimmi, cos’è quest’amore? Dai un bacio e minacci? Questi baci, con cui il servo tradisce il suo Signore, il discepolo il suo maestro, l’eletto il suo creatore, non sono baci, sono veleno.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Concedi a questa tua famiglia, o Padre,
di celebrare con fede

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tu solo hai compassione di noi peccatori».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata e buona Settimana Santa. D. Ambroise Atakpa.

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«Osanna al Figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
il re d’Israele!
Osanna nell’alto dei cieli!»
(Cf. Mt 21,9)

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«Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!».

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CAFFÈ SPIRITUALE
SABATO 12 APRILE 2025
SABATO DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA
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«Tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto,
perché io sono un verme e non un uomo,
rifiuto degli uomini, disprezzato dalla gente». (Sal 21,20.7)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 11,45-56).
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. 
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». 
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. 
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. 
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Prospero di Aquitania [(390-455) teologo laico], La vocazione dei popoli - Cap. 9

"Gesù doveva morire ... non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi"

San Paolo afferma: "In questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose" (Eb 1,2). Questa frase non significa forse che il Padre ha considerato che tutti gli uomini fanno parte dell'eredità di Cristo? Essa è conforme alla profezia di Davide: "Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra" (Sal 2,8).
Il Signore stesso dichiara: "Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me" (Gv 12,32). Non sembra che sia promessa la conversione di tutti? In un altro passo, troviamo una profezia che riguarda la Chiesa: "Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura" (Is 40,4): c'è forse qualcuno che sembri dimenticato, e non sia designato qui come soggetto di Cristo? E cosa pensare quando leggiamo: "Ognuno verrà a prostrarsi davanti a me, perché mi adorino a Gerusalemme, dice il Signore" (Is 66,23)...
Il termine "popolo di Dio" è dunque da prendere in tutta la sua pienezza. E benché la maggior parte degli uomini rifiuti o trascuri la grazia del Salvatore, è l'insieme che viene designato con le parole "eletti" e "predestinati"... L'apostolo Paolo dice anche: «Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma potenza di Dio e sapienza di Dio» (1Cor 1,23-24). Cristo sarebbe forse "potenza di Dio" e "sapienza" per gli stessi uomini agli occhi dei quali egli è "scandalo" e "stoltezza"? In realtà, poiché certuni sono salvati per la loro fede, mentre altri sono induriti nell'empietà, l'apostolo ha compreso fedeli ed infedeli sotto il nome generale di "chiamati". Mostrava così che coloro che egli definiva pagani si sono allontanati dalla chiamata di Dio, nonostante abbiano ascoltato il Vangelo.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che hai fatto di tutti i rinati in Cristo
la stirpe eletta e il sacerdozio regale,

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Caffè Spirituale

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce,    
perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia;
dalle sue piaghe siete stati guariti». (1Pt 2,24)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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«Abramo, vostro padre, esultò
nella speranza di vedere il mio giorno:
lo vide e fu pieno di gioia», dice il Signore. (Gv 8,56)

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CAFFÈ SPIRITUALE
GIOVEDÌ 10 DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA
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«Cristo è mediatore di una nuova alleanza,
perché, nella sua morte,
coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna». (Cf. Eb 9,15)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 8,51-59).
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno''. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: ''È nostro Dio!'', e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Origene [(ca 185-253) sacerdote e teologo], Omelie sul libro della Genesi, n° 8; SC 7

“Abramo vide il mio giorno”

"Dio mise alla prova Abramo e gli disse: "Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò" (Gen 22,2). Il figlio su cui erano poste grandi e meravigliose promesse(…), ecco che Abramo riceve l’ordine di offrirlo in olocausto al Signore su una montagna!
Cosa provi a quest’ordine, Abramo? (...) L’apostolo Paolo, a cui lo Spirito aveva rivelato – credo – i pensieri e i sentimenti di Abramo, ha dichiarato: “Per fede Abramo, non esitò quando offrì il suo unico figlio, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti” (Rm 4,20; Eb 11,17.19). (…) Ecco la prima volta in cui si è manifestata la fede nella risurrezione. Sì, Abramo sperava che Isacco risorgesse, credeva alla realizzazione di quanto non era ancora mai accaduto. (…) Abramo sapeva che in lui prendeva forma la prefigurazione della realtà futura; sapeva che Cristo sarebbe nato dalla sua discendenza, la vera vittima offerta per il mondo intero, colui che avrebbe trionfato sulla morte con la sua risurrezione.
“Abramo si alzò di buon mattino (…) e il terzo giorno arrivò al luogo che il Signore gli aveva indicato”. Il terzo giorno è sempre legato col mistero(…); la risurrezione del Signore soprattutto è avvenuta il terzo giorno. (…) “Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora disse ai suoi servi: "Fermatevi qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi"”. (…) Dimmi, Abramo, dici la verità ai tuoi servi quando affermi di andare ad adorare e poi di ritornare col ragazzo, oppure li vuoi ingannare? (...) “Dico la verità – risponde Abramo - ; offro il ragazzo in olocausto, e per questo porto con me la legna. Poi torno a voi col ragazzo. Credo infatti con tutta la mia anima che ‘Dio è capace di far risorgere anche dai morti’”.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Ascolta, o Padre, coloro che ti supplicano
e custodisci con amore
quanti ripongono ogni speranza nella tua misericordia,
perché, purificati dalla corruzione del peccato,
permangano in una vita santa
e siano fatti eredi della tua promessa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Abramo, vostro padre, esultò

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CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 09 DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA
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«Tu mi salvi dai nemici furenti,
sui miei avversari mi fai trionfare
e mi liberi dall’uomo violento, Signore». (Sal 17,49)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 8,31-42).
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Gregorio Magno [(ca 540-604) papa, dottore della Chiesa], Libro XII, SC 212

Facile infatti è la strada della verità, complicato il cammino della menzogna

"La tribolazione lo atterrisce e lo circondano gli affanni come un re pronto per la battaglia" (Gb 15,24 Vg). Non c'è un solo atto dove tribolazione e affanno non investano l'uomo ingiusto, poiché ansietà e sospetto sconvolgono il suo cuore.
Uno aspira in segreto a rubare il bene altrui e il pensiero si sfinisce per evitare di farsi prendere. L'altro abbandona la verità e decide di mentire per ingannare chi l'ascolta. Ma quanta fatica vegliare nell'inquietudine perché non sia scoperto il suo inganno! Immagina infatti cosa possono rispondergli coloro che sanno la verità e cerca a forza di riflettere i mezzi per confutare con argomenti di falsità le prove della verità. Ed eccolo andare tutto coperto e chiuso in sé, eccolo che va in cerca di finzioni per rispondere sui punti in cui potrà esser sorpreso; eppure, se volesse dire il vero, potrebbe non avere un simile tormento!
Facile infatti è la strada della verità, complicato il cammino della menzogna. Da ciò la parola del Profeta: "Poiché hanno appreso a dire menzogne; si sono messi nell'iniquità" (Gr 9,5 Vg). E' saggio quindi dire: "La tribolazione lo atterrisce e lo circondano gli affanni" perché è esaurirsi nel più profondo per lo sfinimento della paura d'abbandonare la via della tranquillità che non è altro che quella della verità.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio misericordioso,
che susciti nei tuoi figli la volontà di servirti,
illumina i nostri cuori purificati dalla penitenza
e nella tua bontà ascolta le nostre invocazioni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Dio ci ha fatti entrare nel regno del Figlio, l’amato,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati». (Cf. Col 1,13-14)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

la tua Chiesa si accresca di nuovi membri
e si rinnovi sempre nello spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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« Quando sarò innalzato da terra,
attirerò tutti a me», dice il Signore. (Gv 12,32)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

Quando Cristo è morto per loro, dov'erano, o che cosa erano gli empi? Chi potrà dubitare che egli donerà ai santi la sua vita, se ad essi ha già fatto dono persino della sua morte? Perché la debolezza umana stenta a credere che gli uomini vivranno davvero un giorno con Dio? È molto più incredibile quel che è già avvenuto, che Dio è morto per gli uomini.
Chi è infatti Cristo se non colui che "nel principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio" (Gv 1,1)? Questo Verbo di Dio "si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14). Nella propria natura egli non aveva di che morire per noi, se non prendeva da noi una carne mortale. Così l'immortale è potuto morire, così ha voluto donare la vita ai mortali, rendendoli partecipi di se stesso, dopo che lui si era fatto partecipe di loro. Noi di nostro non avevamo di che vivere, lui di suo non aveva di che morire; fece allora con noi un mirabile commercio di scambio: quello con cui morì era nostro, quello per cui vivremo sarà suo.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che nella passione di Cristo nostro Signore 
ci hai liberati dalla morte,
eredità dell’antico peccato
trasmessa a tutto il genere umano,
rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio; 
e come abbiamo portato in noi,
per la nostra nascita,
l’immagine dell’uomo terreno,
così per l’azione del tuo Spirito
fa’ che portiamo l’immagine dell’uomo celeste. 
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

********** «Adoriamo la tua Croce, o Signore,
lodiamo e glorifichiamo la tua santa risurrezione.
Dal legno della Croce
è venuta la gioia in tutto il mondo». In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, Umile Servo del Padre per la nostra salvezza sia benedetta questa giornata.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

«Se io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri». (Gv 13,14)

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Caffè Spirituale

Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito!

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
MERCOLEDÌ 16 APRILE 2025
MERCOLEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA
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«Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
perché Gesù umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Gesù Cristo è Signore a gloria di Dio Padre». (Cf. Fil 2,10.8.11)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito!
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 26,14-25).
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli"». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Sant'Agostino [(354-430) vescovo d'Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa], Commento al Vangelo di Giovanni, n° 27, § 10 (www.augustinus.it Opera omnia)

Dio trae il bene dal male, la giustizia dall'ingiustizia

«Non vi ho forse scelto io, voi Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!» (Gv 6, 70). Forse ci saremmo aspettati che il Signore dicesse: «Ho scelto voi undici». Poteva forse scegliere anche un diavolo? E tra gli eletti ci può essere un diavolo? (...) Forse anche Giuda è stato eletto per essere utilizzato, senza che lo volesse e lo sapesse, per uno scopo buono? Questo è secondo lo stile di Dio (...) utilizza a fin di bene le cattive azioni dei malvagi. (...) Il malvagio usa per il male tutti i doni di Dio, mentre chi è buono volge al bene anche le cattive azioni dei malvagi. E chi è più buono del Dio unico? A questo proposito una volta il Signore ha detto: «Solo Dio è buono» (Mc 10,18)- (...)
E chi è peggiore di Giuda? Tra tutti i seguaci del Maestro, tra i dodici Apostoli, a lui era stata affidata la borsa e l'incarico di provvedere ai poveri (Gv 13,19): ingrato per tanto privilegio e per tanto onore, accettò il denaro e perdette la giustizia, tradì la Vita (Mt 26,15); perseguitò, da nemico, colui che aveva seguito come discepolo. (...) Ma il Signore seppe utilizzare anche la sua malvagità. Sopportò il tradimento per redimerci. Ecco come il delitto di Giuda fu convertito in un bene.
Quanti martiri Satana perseguitò? Se Satana avesse smesso di perseguitare, oggi non celebreremmo il loro glorioso martirio. (...) Il malvagio non pregiudica la bontà di Dio. Sia pure artefice di male: il supremo Artefice non permetterebbe il male se non sapesse utilizzarlo, affinché tutto concorra al bene.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Padre misericordioso,
tu hai voluto che il Cristo tuo Figlio
subisse per noi il supplizio della croce
per liberarci dal potere del nemico:
donaci di giungere alla gloria della risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Il mio tempo è vicino;
farò la Pasqua da te con i miei discepoli».

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Caffè Spirituale

i misteri della passione del tuo Figlio
per gustare la dolcezza del tuo perdono.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Salve, nostro Re, obbediente al Padre:
sei stato condotto alla croce,
come agnello mansueto al macello».
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

«Maria di Betania prese trecento grammi
di profumo di puro nardo, assai prezioso,
ne cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli». (Cf. Gv 12,3)

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CAFFÈ SPIRITUALE
LUNEDÌ 14 APRILE 2025
LUNEDÌ DELLA SETTIMANA SANTA
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«Signore, accusa chi mi accusa, combatti chi mi combatte.
Afferra scudo e corazza e sorgi in mio aiuto,
Signore mio Dio, forza che mi salva». (Sal 34,1-2; Sal 139,8)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12,1-11).
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Guglielmo di Saint-Thierry [(ca 1085-1148) monaco benedettino poi cistercense], Preghiere meditative, n° 5

"Tutta la casa si riempì del profumo dell'unguento"

Dalla mia infanzia ho sempre peccato e tu non hai cessato di farmi del bene. (...) Tuttavia, Signore, si muti in misericordia il tuo giudizio. Cogli l'occasione del peccato per condannare il peccato. (...) Voglia tu trovare il mio cuore degno del tuo perfetto amore, il suo calore intenso faccia uscire da me e consumi tutto il veleno del peccato! Metta a nudo e anneghi nelle lacrime dei miei occhi tutta l'infezione della mia coscienza. La tua croce crocifigga tutto quanto la concupiscenza della carne, degli occhi e l'orgoglio della vita hanno rovinato a causa della mia lunga negligenza.
Signore, chi vuole può sentire e burlarsi della mia confessione: mi guardi mentre mi piego con la peccatrice ai piedi della tua misericordia, bagnandoli di lacrime del mio cuore, versandovi il profumo di una tenera devozione (Lc 7,38). Tutte le mie risorse, per quanto povere siano, corpo o anima, siano versate per comprare il profumo che ti piace. Lo verserò sul tuo capo, tu di cui il capo è Dio; e sui tuoi piedi, tu di cui la frangia è la nostra natura inferma. Se il fariseo mormora, tu, mio Dio, abbi pietà di me! Se il ladro che tiene il laccio della borsa digrigna i denti, non m'importa di dispiacere ad alcuno, pur di piacere a te.
O amore del mio cuore, ogni giorno, anzi senza posa, io ti versi quel profumo, poiché versandolo su di te, lo versi anche su di me. (...) Dammi di farti lealmente il dono di tutto quanto ho, di tutto quanto so, di tutto quanto sono, di tutto quanto posso! Non mi tenga nulla! Sono lì, ai piedi della tua misericordia; lì resterò, piangerò, fino a sentire la tua dolce voce, il giudizio della tua bocca, la sentenza della tua giustizia e della mia: "Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato" (Lc 7,47).

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Guarda, Dio onnipotente,
l’umanità sfinita per la sua debolezza mortale,
e fa’ che riprenda vita per la passione del tuo unigenito Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**********
«Salve, nostro Re:

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Caffè Spirituale

CAFFÈ SPIRITUALE
DOMENICA 13 APRILE 2025
DOMENICA DELLE PALME - PASSIONE DEL SIGNORE - ANNO C
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«Osanna al Figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
il re d’Israele!
Osanna nell’alto dei cieli!»
(Cf. Mt 21,9)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
La passione del Signore.

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca
(Lc 22,14-23,56).
Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.

MEDITAZIONE
Sant'Anselmo d'Aosta [(1033-1109)
monaco, vescovo, dottore della Chiesa]
Meditazione sulla redenzione dell'uomo

Medita sull'amore del tuo Redentore!

Il nostro Cristo è stato messo in croce; ci ha riscattati con la croce. Questa è, cristiano, la forza che ti ha salvato, questa la causa della tua libertà, questo il prezzo della tua redenzione. Eri prigioniero ed ecco come sei stato riscattato. Eri schiavo, ed ecco come sei stato liberato. Esiliato, sei stato rimpatriato; perduto, sei stato rinnovato; morto, sei stato risuscitato. Questa verità, se ne nutra il tuo cuore, la consumi, la gusti e se ne impregni quando la bocca riceve la carne e il sangue del tuo Redentore. Fanne in questa vita il pane quotidiano, il tuo cibo e il tuo viatico; poiché è per la redenzione, e solo grazie ad essa, che tu resti in Cristo, e il Cristo in te, e nella vita futura la tua gioia sarà completa.

Ma Signore, che hai voluto la morte perché io viva, come potrei rallegrarmi di una libertà che mi è arrivata grazie alle tue catene? Come posso esser felice di una salvezza che devo alle tue sofferenze? Quale gioia posso trovare in una vita che viene dalla morte? Mi devo rallegrare dei tuoi tormenti e della crudeltà di chi te li ha fatti subire, col pretesto che se non avessero agito così tu non avresti sofferto e senza le tue sofferenze non avrei avuto i tuoi beni? (...) Ma la ferocia degli uomini nulla avrebbe potuto se tu non avessi liberamente acconsentito e tu hai sofferto perché lo volevi nella tua bontà. (...)

Lascia dunque, debole creatura, la crudeltà degli uomini al giudizio di Dio e medita su ciò che devi al tuo Salvatore. Considera il tuo stato interiore e quanto ti ha dato; misura di quale amore è degno l'autore di tale dono. Guarda la tua indigenza e la sua bontà; vedi quale azione di grazie occorre che tu gli renda e tutto quanto devi al suo amore.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato come modello agli uomini
il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore,
fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce,
fa’ che abbiamo sempre presente
il grande insegnamento della sua passione,
per partecipare alla gloria della risurrezione.
Egli è Dio, e vive e regna con te.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Padre mio, se questo calice non può passare via
senza che io lo beva,
si compia la tua volontà». (Mt 26,42)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa settimana.
Santa Domenica delle Palme - ‘De Passione Domini’.
D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

donaci il desiderio e la forza di compiere ciò che comandi,
perché il tuo popolo, chiamato alla vita eterna,
sia concorde nella fede e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

**************
«Cristo è stato consegnato alla morte
per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi». (Cf. Gv 11,52)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

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CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ 11 APRILE 2025
VENERDÌ DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA
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«Abbi pietà di me, o Signore, sono nell’affanno.
Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori;
Signore, che io non debba vergognarmi per averti invocato». (Sal 30,10.16.18)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,31-42).
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». 
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: "Io ho detto: voi siete dèi"? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. 
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
Melitone di Sardi (? - ca 195) vescovo Omelia sulla Pasqua, 57-67; SC 123

Il mistero della Pasqua del Signore

Il mistero della Pasqua si è compiuto nel corpo del Signore. Tuttavia egli aveva preannunciato le sue sofferenze ai patriarchi, ai profeti e a tutto il suo popolo; le aveva confermate con un sigillo nella Legge e i Profeti.  Questo futuro inaudito e grandioso era stato preparato da lunga data; prefigurato da molto tempo, il mistero del Signore è stato reso visibile oggi, perché antico e nuovo è il mistero del Signore. (...)
Vuoi dunque vedere il mistero del Signore? Guarda Abele, come lui assassinato, Isacco, come lui legato, Giuseppe, come lui venduto, Mosè, come lui esposto, Davide, come lui perseguitato, i profeti, come lui disonorati a causa del nome di Cristo. Infine guarda l'agnello immolato sulla terra d'Egitto, che colpì l'Egitto e salvò Israele col proprio sangue.
Anche dalla voce dei profeti, veniva annunciato il mistero del Signore. Mosè disse al popolo: "La tua vita ti sarà dinanzi come sospesa a un filo; e non sarai sicuro della tua vita" (Dt 28, 66). E Davide: "Perché le genti congiurano, perché invano cospirano i popoli? Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia" (Sal 2, 1-2). E Geremia: "Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello. Non sapevo che essi tramavano contro di me dicendo: (...) Strappiamolo dalla terra dei viventi; il suo nome non sia più ricordato" (Ger 11, 19). E Isaia: "Era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Chi si affligge per la sua sorte?" (Is 53, 7).
Molte cose sono state predette dai profeti riguardanti il mistero della Pasqua, che è Cristo. (...) Egli infatti ci liberò dal modo di vivere del mondo come dall'Egitto, e ci salvò dalla schiavitù del demonio come dalla mano del Faraone.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Dio, che in questo tempo concedi alla tua Chiesa
di imitare la beata Vergine Maria
nella contemplazione della passione di Cristo,
donaci, per sua intercessione,
di conformarci sempre più al tuo Figlio unigenito
e di giungere alla pienezza della sua grazia. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Caffè Spirituale

nella speranza di vedere il mio giorno:
lo vide e fu pieno di gioia», dice il Signore. (Gv 8,56)
In Cristo Gesù, Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, il Verbo Incarnato per la nostra salvezza, sia benedetta questa giornata. D. Ambroise Atakpa.

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Caffè Spirituale

«Se rimanete nella mia parola,
siete davvero miei discepoli», dice il Signore. (Gv 8,31)

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«Quando sarò innalzato da terra,
attirerò tutti a me», dice il Signore. (Gv 12,32)

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MARTEDÌ 08 DELLA V SETTIMANA DI QUARESIMA
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«Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore».
(Sal 26,14)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 8,21-30).
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.
Parola del Signore.

MEDITAZIONE
San Massimo di Torino [(? - ca 420) vescovo], CC Discorso 57, PL 57, 339

«Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono»

Cristo nostro Signore è stato messo in croce per liberare il genere umano dal naufragio di questo mondo. (...) Nell'Antico Testamento Mosè aveva innalzato, in mezzo ai morenti, un serpente di rame su un'asta; aveva detto al popolo di sperare nella guarigione alla vista di quel segno (Num 21,6 seg). Ne veniva un rimedio di tale potenza contro il morso dei serpenti che il ferito, volgendosi verso il serpente in croce, cominciava a sperare e subito recuperava la salute. Il Signore ha ricordato quell'episodio nel Vangelo quando afferma: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo» (Gv 3,14). (...)

Il serpente è dunque il primo ad essere crocifisso da Mosè. E' giusto, poiché il diavolo per primo ha peccato sotto gli occhi del Signore (Gen 3). (...) E' messo in croce su un'asta, e ciò è giusto, poiché l'uomo aveva sbagliato per colpa dell'albero del desiderio; ma ora è salvato dall'asta presa da un altro albero. (...) Dopo il serpente, è l'uomo che è crocifisso nel Salvatore, certamente per punire non solo il responsabile, ma anche il peccato. La prima croce si vendica del serpente, la seconda del suo veleno(...); il veleno che con la sua persuasione aveva istillato nell'uomo è rigettato e guarito. (...) Ecco cosa ha fatto il Signore per mezzo della sua natura umana: lui, l'innocente, patisce; in lui la disobbedienza, provocata dal famoso inganno del demonio, è 'pagata'; e liberato dalla sua colpa, l'uomo è liberato dalla morte.
Poiché abbiamo come Signore Gesù, che ci ha liberati con la sua Passione, teniamo sempre gli occhi fissi su di lui, speriamo sempre di trovare in quel segno il rimedio alle nostre ferite. Se il veleno dell'avarizia dovesse entrare in noi, guardiamo la croce, che ci libererà; se il desiderio, quello scorpione, ci mordesse, imploriamola, ci guarirà; se i morsi dei pensieri di quaggiù ci lacerassero, preghiamola ancora e vivremo. Ecco i serpenti spirituali delle nostre anime: per camminarci sopra, il Signore viene messo in croce. Lui stesso ci dice: «Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare» (Lc 10,19).

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Il tuo aiuto, Dio onnipotente,
ci renda perseveranti nel tuo servizio,
perché anche nel nostro tempo

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