Recensione #LaSocietàDellaNeve
Non ho ben capito il progetto alla base, è molto confuso negli intenti.
Non riesco proprio a collocarlo a livello editoriale, che film è?
Non è un disaster movie, non è un dramma storico, non è pienamente un film autoriale, ammicca al blockbuster senza riuscirci per mancanza di mezzi e non è nemmeno un documentario o falso tale, anche se si tenta pure quella strada in certi frangenti.
È molto ridondante, verboso, molto saturo di elementi inutili per ciò che occorreva per raccontare una storia più snella ed efficace ponendo al centro le questioni più toste affrontate, perché ci sono particolari crudi e osano mostrandoteli ( molto bene), ma vengono annebbiati da una prima parte di introduzione veramente povera, una scena in aereo che sembra girata nei primi anni 2000 e sa di stantio e non necessario ( se non puoi farlo o non lo sai fare, non farlo).
Avevano una location da sfruttare unicamente come metafora della solitudine della morte imminente, e sono le Ande innevate. Quelle si che sono meravigliose come scenografie. Un bianco abbagliante che poteva essere lo sfondo del film dando un senso estetico ben preciso e memorabile. Bastava girare tutto in quei pochi spazi e non sarebbe incappato in problemi di budget.
Le descrizioni a schermo e la voce fuori campo sono inutili, non stiamo raccontando meccanica quantistica per cui non mi serve un aiuto per la comprensione dei moventi e delle intenzioni, sono persone disperse nella neve che si devono mangiare a vicenda. Era gia forte di base. Perché annacquare un buon soggetto? Non parliamo dei flashback e flash forward. Mettiamo roba, riempiamo.
Uno scollamento tra trattamento e messa in scena che da fastidio.
Il dramma non è efficace quando si notano più gli errori alla base che gli sguardi persi dei protagonisti.
Non è inguardabile in ogni caso, può intrattenere e lo fa in modo classico e semplicissimo: vuoi sapere chi vive e chi muore. Null’altro.
Si tenta anche una metafora sulla società cilena che abbandona presto lo sforzo di ricerche mentre al di fuori della narrazione avvengono tumulti e disordini per l’imminente colpo di stato. Inutile dire che non funziona, che c’entra qui?
Nessuno spicca come interpretazione e nessuno è memorabile.
Meno è meglio. Sempre.
Se penso che è candidato come miglior film straniero penso anche a tutti i film possibili che ho visto fino ad ora che non sono stati nemmeno calcolati al posto di questa mal riuscita storia saturatissima e registicamente fallita.
Su La7 in seconda serata come approfondimento sulla vicenda lo vedrei bene, agli Oscar è una presa in giro, ma sta in buona compagnia.
Diretto da Eli Roth in stile “ mangiatevi tutti e ammazzatevi come selvaggi “ l’avrei visto benissimo. Così non sa di nulla ( che ridere)
Eh si ma fino a 18 guardando solo serie, dai 18 ai 23 ho scoperto quella cosa magica, e dai 23 ho iniziato a vedere film praticamente
Читать полностью…Venticinque minuti fa lol, ma ero fuori e non ho visto nulla. Però sono ancora a droppare roba
Читать полностью…Ciao Mariam rose (6783077519
), benvenuto in Cinema village!
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Buona permanenza! 🖖🏻