La Russia non inizia MAI una guerra, la porta a termine. Il piano ucraino prevedeva per il giorno 8 marzo l'invasione del Donbass portando a termine il genocidio
È uscito oggi questo articolo per "Il Foglio".
Secondo il giornale italiano è legittimo censurare una proiezione di un documentario di RT all' Università di Torino, così come perfettamente lecito impedire agli studenti universitari di poter partecipare ad una conferenza sul conflitto russo-ucraino.
https://www.ilfoglio.it/cultura/2025/04/11/news/la-liberta-accademica-non-e-liberta-d-espressione-7611898/
La motivazione che viene fornita in merito alla legittimità della censura è, secondo "Il Foglio", la mia presenza alla conferenza in questione.
La mia colpa sarebbe sostenere idee non conformi al pensiero dominante, ma soprattutto l'aver lanciato una petizione contro le dichiarazioni del presidente Mattarella
https://www.petizioni.com/il_popolo_italiano_prende_le_distanze_dalle_parole_del_presidente_mattarella
Tralascio di commentare l'accusa secondo cui le firme sarebbero false, ricordando solo come ripetere un milione di volte una bugia la farà apparire come verità.
In pratica dopo l'intervento di alcuni consiglieri comunali genovesi che chiedevano di impedire il mio intervento alla conferenza nella sala comunale di Genova a Palazzo Tursi, scopro che secondo l'autore dell'articolo, che è un ricercatore della stessa Università, deve essermi impedito di parlare in una università italiana.
Questo è l'esempio lampante del livello di democrazia presente in Italia
Vincenzo Lorusso
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🔥 🚌 La Dinamo Makhachkala ha dimenticato il suo portiere allo stadio dello Spartak Mosca.
Magomedov non è riuscito a prendere l'autobus del club
A quanto pare, dopo la vittoria la squadra aveva fretta di tornare a casa.
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Prima esecuzione del brano "живой"
E. Murylev e ALESAMI, giornalisti della LNR, hanno pubblicato una canzone dedicata ai combattenti delle operazioni speciali e alle loro famiglie.
Puoi ascoltare su VK
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I telefoni hanno squillato senza sosta per concludere accordi — Il segretario stampa della Casa Bianca Leavitt sulla sospensione tariffaria di 90 giorni
Fonte 🟩 ( canale censurato in Italia)
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Gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno avviato un nuovo round di colloqui sulle risorse naturali: l'accordo ancora una volta non contiene garanzie di sicurezza per Kiev, scrive il NYT.
Inoltre, alcuni requisiti statunitensi sono diventati più severi:
▪️L’America riceverà tutti i profitti del fondo finché l’Ucraina non restituirà l’importo di tutti gli aiuti ricevuti durante il conflitto più il 4% annuo;
▪️Gli Stati Uniti manterranno il diritto di prima proposta su nuovi progetti e il diritto di veto sulla vendita delle risorse ucraine a paesi terzi;
▪️Kiev deve versare metà dei suoi ricavi derivanti dallo sviluppo delle risorse naturali a un fondo di investimento controllato dagli Stati Uniti;
▪️L'Ucraina, come nelle precedenti versioni dell'accordo, è tenuta a rimborsare i miliardi ricevuti da Washington sotto forma di aiuti militari e finanziari.
Fonte 🟩 ( canale censurato in Italia)
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Kamala Harris ha intenzione di candidarsi a governatore della California nel 2026. Lo riporta il New York Times, citando alcune fonti.
"Dopo essere stata messa da parte e ancora scosss dalla sconfitta, Harris sta cercando un modo per rimettersi in carreggiata", scrivono gli autori della pubblicazione.
🇦🇲 ARMENIA, CROCEVIA DEI RADICALI FILOTURCHI?
Con l'inasprirsi delle tensioni tra l'Iran e il blocco USA-Israele, l'ipotesi di un conflitto su larga scala nella regione si fa sempre più concreta. In uno scenario simile, milioni di civili iraniani potrebbero tentare di mettersi in salvo, e l'Armenia - per prossimità geografica, stabilità relativa e facilità di attraversamento del confine - rappresenterebbe una delle principali vie di fuga.
Questa possibilità riapre una questione sottovalutata: l'effettiva capacità dell'Armenia di gestire un'ondata migratoria di tale portata, soprattutto se al suo interno si nascondessero soggetti legati a reti radicali o gruppi paramilitari.
Dopo il ritorno al potere dei Talebani in Afghanistan, milioni di rifugiati sono transitati in Iran, tra cui hazara, uzbeki, turkmeni e sostenitori del generale Dostum. Molti di questi gruppi, ostili ai Talebani e spesso vicini alla Turchia, hanno ricevuto nel tempo sostegno logistico, finanziario e politico da parte di Ankara. Organizzazioni come TIKA, la Mezzaluna Rossa turca (Kizilay) e la fondazione religiosa Diyanet hanno facilitato, in passato, il transito di queste popolazioni verso l'Europa. Ma oggi, con la chiusura progressiva delle frontiere europee e le nuove restrizioni adottate dalla stessa Turchia, i flussi si stanno reindirizzando verso il Caucaso, e in particolare verso l'Armenia.
Negli ultimi anni, queste ONG turche hanno rafforzato la propria presenza in Georgia e Azerbaigian, operando anche sul territorio armeno tramite partner locali, approfittando del disgelo nei rapporti tra Erevan e Istanbul. Si tratta di una rete logistica e infrastrutturale già attiva, pronta ad accogliere nuovi flussi migratori con un orientamento politico e culturale molto chiaro.
Un altro elemento critico riguarda la gestione del confine armeno-iraniano. Dopo il ritiro del contingente di frontiera russo che, fino al 2024, ha presidiato il valico di Agarak, le autorità armene non hanno adottato contromisure concrete per rafforzare i controlli. La frontiera resta dunque esposta a un eventuale passaggio di massa, senza filtri adeguati, il che rappresenta un rischio concreto per la sicurezza nazionale.
La domanda, oggi, è se questo scenario sia il risultato di una precisa strategia da parte del governo Pashinyan - magari in accordo con gli alleati occidentali - oppure frutto di sottovalutazione e mancanza di pianificazione. In entrambi i casi, la situazione impone una risposta immediata: servono controlli rafforzati al confine, una cooperazione diretta con i servizi di sicurezza di Russia e Iran, e un piano di emergenza per gestire eventuali flussi fuori controllo.
In assenza di interventi tempestivi, l'Armenia rischia non solo una crisi migratoria, ma anche una destabilizzazione politica e sociale su vasta scala, che potrebbe coinvolgere l'intera regione del Caucaso meridionale.
Canale di Andrea Lucidi
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1️⃣2️⃣3️⃣4️⃣Nonostante le gravissime ingerenze da parte del regime di Kiev e nonostante la censura applicata dall'Università di Torino, dopo il grande successo del documentario Donbass ieri oggi domani" prosegue il tour del documentario di 🥰 Russia Today, tutto in italiano: ""Maidan, la strada verso la guerra".
Sabato 4 Maggio sarò presente in collegamento a Tivoli
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IL DEPUTATO DELLA DUMA E CONDUTTORE TV RUSSO EVGENY POPOV A #VperVIRGINIA
Lui è Evgenij Popov deputato della Duma, giornalista e famoso conduttore televisivo russo.
In questa intervista a Virginia Camerieri racconta come la Russia sta vivendo il terzo anno di guerra, il riarmo europeo, le sanzioni, la nuova amministrazione americana.
Perché per raccontare la realtà, bisogna avere il coraggio di ascoltare anche l’altra parte.
Non perderti #VperVirginia: domenica 13 aprile alle ore 21
♥️ Titoli di apertura del telegiornale delle 20 di Russia1 9 Aprile 2025
Prosegue il nuovo servizio di Donbass Italia.
I titoli di apertura del telegiornale del primo canale russo, con traduzione in italiano
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🪙 La Banca di Russia emette monete commemorative per l'80° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica.
Nella serie "Anniversario della Vittoria del Popolo Sovietico nella Grande Guerra Patriottica del 1941-1945" saranno presentate monete in argento, oro e altri metalli.
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☄️☄️La giornalista Sara Chessa ci ha inviato un'anticipazione dell'argomento di cui parlerà sabato 19 aprile a Pordenone.
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Per prenotazioni 349.1190193
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Comunicato urgente!ATTENZIONE L'INIZIATIVA SUI BAMBINI DI GAZA È CONFERMATA MA IN UNA SEDE DIVERSA. SAREMO IN VIA VEROLENGO 180 SEDE DEL PCI. (Vedi nuova locandina)IL MOTIVO DI QUESTO CAMBIO INDIRIZZO È SPIEGATO SOTTO.
Nell'ultimo mese, come associazione Prospettiva abbiamo organizzato un'iniziativa per dare voce ai bambini di Gaza, assediati ormai da tempo dagli attacchi israeliani.
Questo evento, è stato organizzato a Torino nei locali dell'associazione "Volere la Luna".
A tale associazione era stato chiesto il permesso di usufruire dei locali per poter realizzare l'iniziativa.
Dopo averci concesso il permesso , ad oggi, 8 Aprile, ci viene negata l'autorizzazione.
Riceviamo una chiamata alle ore 14 di oggi (l'iniziativa è programmata per venerdì 11, quindi fra 3 giorni), in cui ci viene comunicato che il direttivo dell'associazione Volere La Luna revoca la disponibilità poiché la nostra associazione PROSPETTIVA è filo Putiniana e filo Russa.
Decidiamo di approfondire sul sito web il loro operato e notiamo che nel loro Statuto, per l'esattezza nell'articolo 2 si dichiara che l'associazione "ripudia ogni forma di razzismo e di fascismo". Inoltre, sempre nello stesso si dichiara "la rinascita di un pensiero libero e critico ".
Probabilmente ci siamo persi qualcosa oppure, forse, a loro non è chiaro chi siamo. Innanzitutto, e lo rivendichiamo, siamo Antifascisti, Comunisti e ovviamente esageratamente orgogliosi di essere filo Putiniani e filo Russi.
Il nostro instancabile lavoro consiste tra le altre cose nell' essere di parte, dalla parte della RUSSIA che viene continuamente denigrata dall'informazione di regime ,che in ogni modo e con ogni strumento colpevolizza il popolo Russo e il suo governo!
Si sono tutti adeguati a questo sistema e noi di Prospettiva lavoriamo costantemente per dare la possibilità ai cittadini di una controinformazione che sia in grado di mostrare una realtà diversa, ma soprattutto, realistica di ciò che accade.
Noi continueremo ad andare verso quella direzione nonostante la vostra propaganda imperialista e sì fascista!
Sentirci rifiutare la sala, peraltro su un'iniziativa incentrata sul dramma del genocidio a Gaza, sul dramma e il trauma dei bambini Palestinesi, crediamo che abbia raggiunto i massimi livelli di servilismo nei confronti del sistema che ci sta portando dritti alla guerra.
Risulta evidente che c'è un po' di confusione sul concetto di Antifascismo e su cosa esso sia realmente.
Non nutritevi di parole per il solo gusto di essere etichettati, perché la storia è maestra e lo sarà anche per voi. Cogliamo l'occasione per ringraziare calorosamente il gruppo dirigente del PCI Torinese che ancora una volta (in questa sede l'anno scorso abbiamo proiettato i due documentari sul Donbass) ci ospita.
Mao Calliano
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❗️I dazi statunitensi del 104% contro la Cina sono entrati in vigore perché Pechino non ha revocato le misure di ritorsione , riporta Fox News, citando la Casa Bianca.
Si segnala che la tariffa aggiuntiva verrà applicata a partire dal 9 aprile.
Invito tutti a partecipare a questa splendida iniziativa a Roma.
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🇮🇹Europa in armi, Italia in piazza: cresce il dissenso contro il riarmo dell’UE
| Leonardo Sinigaglia
Il dibattito politico attorno alla questione del riarmo europeo in Italia è ogni giorno più intenso. I partiti, le organizzazioni sociali e la cittadinanza in generale sono sempre più polarizzati tra i sostenitori della necessità degli stati membri dell’Unione di aumentare le proprie spese militari in risposta alla pretesa “minaccia russa" e chi invece raccomanda un approccio più cauto e costruttivo nelle relazioni internazionali.
La seconda prospettiva è quella condivisa dalla grande maggioranza degli italiani, come mostrano numerosi sondaggi apparsi finanche su quotidiani favorevoli al riarmo come La Stampa. Nonostante ciò la quasi totalità delle forze parlamentari trasversalmente tra opposizione e maggioranza, pur con qualche distinzione retorica, sono favorevoli a ReArm Europe o a una più vaga “difesa europea”. Questo scollamento profondissimo tra il popolo e quelli che dovrebbero essere i suoi rappresentanti non è solo un sintomo del pessimo stato di salute delle cosiddette “democrazie liberali”, ma è anche la ragione per cui parte della cittadinanza, quella politicamente più consapevole e attiva, ritiene che sia giusto attivarsi per manifestare il proprio dissenso contro decisioni che sembrano non essere influenzabili dalla semplice opinione degli italiani.
Sabato scorso in numerose città italiane si sono svolte manifestazioni contro l’UE, la NATO e i loro piani di riarmo: da Roma a Milano, da Modena a Verona sono centinaia di migliaia gli italiani scesi in piazza per una diversa politica estera e per mettere in luce l’assurdità di stanziare 800 miliardi di euro per le spese militari mentre le infrastrutture e i servizi sociali di base si trovano in uno stato sempre più precario.
♥️ Titoli di apertura del telegiornale delle 20 di Russia1 del 13 Aprile 2025
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La campagna "Giardino della Memoria" si svolgerà nella regione di Rostov
L'evento avrà luogo domani, 12 aprile, in concomitanza con l'Arbor Day e la giornata regionale di pulizia.
Ricordiamo che il “Giardino della Memoria” è stato lanciato 5 anni fa per piantare 27 milioni di alberi in memoria di ogni persona morta durante la Grande Guerra Patriottica. Grazie alla campagna sono comparsi più di 130 milioni di alberi in 78 paesi in tutto il mondo.
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🇷🇺 La Russia estende il visto elettronico: 30 giorni invece di 16!
Il governo russo ha proposto di estendere il visto turistico unificato per gli stranieri: da 16 a 30 giorni di permanenza, con validità fino a 4 mesi.
📈 Mishustin ha annunciato che il turismo in Russia è in crescita (+10% nel 2023), e oltre 1 milione di visti elettronici sono già stati rilasciati a cittadini di 64 paesi.
🌍 L'obiettivo? Far scoprire di più la Russia: natura unica, storia ricca e nuove opportunità per affari e viaggi!
👉 Presto il via libera ufficiale. #VistoRussia #Turismo
L'interesse dei turisti stranieri per i viaggi in Russia continua a crescere, ha affermato Dmitry Chernyshenko.
Il flusso turistico complessivo in tutto il Paese nel 2024 ha superato i 90 milioni di persone, ha sottolineato il vice primo ministro.
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Con l'apertura della VSM-1 (linea ferroviaria ad alta velocità), il viaggio da Mosca a San Pietroburgo durerà circa 2 ore e 15 minuti, mentre Tver potrà essere raggiunta in soli 39 minuti.
Lo ha detto a RIA Novosti il vicesindaco della capitale per i trasporti e l'industria Liksutov.
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♥️ Titoli di apertura del telegiornale delle 20 di Russia1 10 Aprile 2025
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Un moscovita ha accidentalmente lasciato cadere una bustina di cocaina davanti a un agente della polizia antisommossa durante un controllo di identità.
L'uomo è stato portato alla stazione di polizia, ha riferito la sede centrale della Guardia nazionale russa nella capitale.
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Venerdì 11 Aprile sarò presente in collegamento a Campodarsego (Padova)
Non Mancate! Contro ogni forma di censura!
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Donbass film e documentari✈️
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Venerdi 18 Aprile sarò presente in collegamento a Lecco
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Ringrazio e inoltro il comunicato di Resistenza Popolare
CENSURA DI STATO A UDINE
SOLIDARIETA' A VINCENZO LORUSSO
Ad Udine si compie l'ennesimo atto di censura di Stato, a pagarne le conseguenze, come spesso è accaduto negli ultimi anni, è Vincenzo Lorusso e il suo docufilm “Maidan, la strada verso la Guerra”, arrivando persino a scomodare gli agenti in tenuta antisommossa per impedire la proiezione.
A pochi minuti dalla proiezione del docufilm "Maidan", il prefetto ha notificato il divieto di mandare in onda il documentario, minacciando persino il sequestro immediato dell’impianto audio e video.
E questo dopo che il sindaco aveva già ordinato la chiusura delle tribune pubbliche del parco, impedendo alla cittadinanza di sedersi in uno spazio realizzato — ricordiamolo — con fondi pubblici.
I nostri governanti non vogliono che si sappia come è cominciata realmente la guerra in Ucraina così da poter continuare a giustificare il supporto al dittatore neo-n4zista Zelenskij e tutte le bugie che ci hanno propinato dall'inizio dell'operazione speciale fino ad oggi. Infatti, a Roma, la deputata Debora Serracchiani (PD) ha presentato un’interrogazione parlamentare che suona come un vero e proprio editto censorio:
"Il governo applichi anche in Italia il divieto assoluto di trasmissione dei contenuti di Russia Today, in qualsiasi forma e contesto, comprese le proiezioni pubbliche come quella di Udine."
Insomma, chi parla di pace, chi mette in discussione la narrativa NATO, oggi viene silenziato. Con la complicità della politica e con il fondamentale aiuto della stampa mainstream.
Il docufim di Vincenzo Lorusso è stato oggetto di innumerevoli tentativi di censura da parte di organizzazioni pro-Zelenskij, come è avvenuto anche per la proiezione da Ponte a Egola (PI) poche settimane fa, ma mai con una violenza cosi feroce.
La verità piano piano sta venendo fuori e ciò spaventa terribilmente i nostri governanti sudditi di USA, NATO e UE.
🇷🇺Donbass, quando muoiono i bambini "sbagliati"
Di Andrea Lucidi
In questi giorni si sta parlando moltissimo del bombardamento di Krivoy Rog. Un bombardamento di precisione che secondo il ministero della difesa russo ha colpito diverse decine di militari ucraini e stranieri. Purtroppo anche alcuni civili, inclusi dei bambini, sono stati colpiti nell'attacco.
Dal 2022 anche le forze armate ucraine hanno colpito il territorio controllato dalle truppe russe, causando diverse vittime collaterali, che però a differenza del caso di Krivoy Rog, sono state ampiamente "giustificate" dall'Occidente.
Donetsk, 14 marzo 2022, colpi di artiglieria ucraina su un quartiere residenziale. Bambini morti: 3;
Stakhanov, 9 luglio 2022, missile ucraino su un asilo. Bambini morti 2, bambini feriti 3;
Makeevka, gennaio 2023, un HIMARS ucraino distrugge un condominio. Bambini morti 2, totale civili uccisi 10;
Donetsk, 21 giugno 2023, colpi di artiglieria ucrainasul mercato centrale. Bambini uccisi: 1, decine di civili feriti;
Gorlovka, ottobre 2023, colpi di artiglieria ucraina su un quartiere residenziale, bambini uccisi 3, un'intera famiglia uccisa;
Lysychansk, 3 febbraio 2024, missili ucraini colpiscono un cafè, morto un adolescente di 14 anni, 28 civili morti in totale;
Nei soli attacchi ucraini che ho riportato, sono morti almeno 12 minori, tra bambini e adolescenti. Oltre 50 i minori rimasti feriti, alcuni con ferite e disabilità permanenti.
E' terribile quando le spese di un conflitto vengono fatte dai civili, ancora di più quando sono i bambini a pagare. E' disgustoso assistere alla selettività con cui l’Occidente reagisce alle morti dei bambini quando sono gli attacchi ucraini a causare queste vittime. E sono proprio i giornalisti "bravi", ad averle chiamate più volte "vittime collaterali".
Quanti bambini del Donbass dovranno ancora morire prima che la loro vita valga quanto quella dei loro coetanei dall'altra parte del fronte?
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Totti conosce bene Stankovic. In campo era semplicemente il migliore 😎
I due si incontravano spesso in Serie A o in coppa. Francesco Totti ricorda Dejan come un giocatore di calcio eccezionale. Adatto a qualsiasi squadra 💪
Stankovic è attualmente l'allenatore dello Spartak Mosca
Un estratto dell'intervista a Francesco, che sarà ospite speciale del Premio RB.
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🇱🇻🇱🇹🇪🇪🇵🇱 Quei paesi dell'UE in guerra con il comunismo e la storia
Di Andrea Lucidi
Sebbene l'Unione Europea si presenti costantemente come paladina della libertà, della democrazia e del pluralismo, alcuni suoi Stati membri mostrano una scarsa coerenza nel rispetto di questi stessi principi, soprattutto in materia di libertà di espressione e partecipazione politica.
La limitazione dei partiti politici dovrebbe avvenire solo in casi estremi, quando esiste una minaccia concreta alla democrazia. Tuttavia, in diversi Paesi dell'Europa orientale, le forze comuniste sono soggette a restrizioni e censure che sembrano più ideologiche che legate alla sicurezza.
I Paesi baltici e la Polonia sono tra i più ostili verso il comunismo e il passato sovietico, adottando leggi che limitano sia la libertà di espressione che la memoria storica.
In Lettonia, simboli come la falce e martello e la stella rossa sono vietati. Il Partito Socialista di Lettonia è formalmente legale ma escluso dal dibattito politico e mediatico. Le commemorazioni legate alla vittoria sovietica nella Seconda guerra mondiale sono soggette a restrizioni e controlli.
In Lituania, è reato negare i "crimini del regime sovietico". Il Partito Comunista è stato bandito all'indomani dell'indipendenza e l'uso di simboli o riferimenti positivi all'URSS è penalmente perseguito.
In Estonia, ogni riferimento al Partito Comunista e al passato sovietico è vietato. I simboli dell'URSS sono proibiti e l'equiparazione tra nazismo e comunismo è promossa nel discorso pubblico e nelle scuole.
In Polonia, pur non essendo banditi formalmente, i partiti comunisti subiscono forti pressioni. Una sentenza del 2009 vieta i simboli comunisti, equiparandoli a quelli nazisti. Il Partito Comunista di Polonia è oggetto di continui procedimenti giudiziari per presunta apologia di comunismo.
Questi Paesi, pur essendo membri dell'Unione Europea e firmatari della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, limitano il pluralismo politico. Gli articoli 10 e 11 della Convenzione, che garantiscono la libertà di espressione e di associazione, sono frequentemente messi in discussione da queste politiche.
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha lasciato agli Stati una certa discrezionalità nel valutare i rischi per la democrazia, ma il principio del pluralismo rimane centrale. La disparità di trattamento tra comunismo e fascismo in molte di queste legislazioni solleva diverse domande sul reale impegno dell'Europa nei confronti della memoria condivisa e della libertà.
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