«Nonostante le perplessità di cui sopra gli applausi scroscianti della platea del teatro Storchi di Modena dimostrano quanto l'opera di Dante sia apprezzata in quanto democratica, pronta ad affrontare tutti i pubblici del mondo, a superare tutte le barriere linguistiche e culturali, a farsi oggetto di analisi della critica e degli studiosi ma anche e soprattutto mitologia del pubblico.»
Silvia Maiuri al Teatro Storchi di #Modena ha visto il nuovo spettacolo di Emma Dante prodotto dal Teatro Biondo Palermo; qui la #recensione.
#VISIONI
https://www.teatroecritica.net/2024/12/extra-moenia-lumanita-emargina-di-emma-dante/
⏰ Ultimi giorni ✍️ per iscriversi al nostro *workshop di critica* a Teatri di Vetro 2024
🪐 Al Teatro India di Roma 🪐
https://www.teatroecritica.net/2024/11/workshop-di-critica-a-oscillazioni_teatri-di-vetro-2024-teatroecritica-lab/
«La prima indicazione che emerge da queste giornate è la conferma plastica di qualcosa che purtroppo già sapevamo, ovvero la lateralità e la lentezza del nostro paese rispetto al dinamismo con il quale la nuova drammaturgia si è affermata in Europa negli ultimi decenni [...]. In Italia, d’altronde, non sono solo autori e autrici a lamentare la ridottissima presenza di nuovi testi nei programmi dei grandi teatri pubblici e la distanza con le altri capitali europee (bisogna ammettere che alcuni privati nelle grandi città hanno cominciato a investire nella nuova scrittura di qualità), la carenza è sotto gli occhi di tutti, operatori e pubblico appassionato.»
Siamo statɜ alle giornate d'autore ideate da Fondazione Teatro Due e Reggio Parma Festival, per 5 giorni lo spazio di via Basetti è stato crocevia di artiste e artisti, curatori e curatrici provenienti da diversi paesi d'Europa e non solo.
Pubblichiamo l'articolo di Andrea Pocosgnich che racconta alcune delle giornate e nel pomeriggio completeremo il quadro con un pezzo di Lucia Medri sul teatro di Rafael Spregelburd.
https://www.teatroecritica.net/2024/12/scrivere-il-teatro-oggi-riflessioni-dal-convegno-internazionale-giornate-dautore/
"...in Italia non c’è una proposta di drammaturgia contemporanea adeguata all’importanza che ha la scrittura teatrale. Potremmo prenderci i cartelloni di tutti i Teatri Nazionali o i Tric e contare quali siano i titoli di drammaturghi vivi e italiani: la bassa percentuale ci sbalordirebbe. Se poi facessimo il confronto con un qualsiasi teatro di Berlino o di Londra sarebbe mortificante."
Da non perdere questa intervista di Simone Nebbia a Fabrizio Sinisi, uno dei più importanti drammaturghi degli ultimi anni.
#DIALOGHI
https://www.teatroecritica.net/2024/12/fabrizio-sinisi-parola-agli-attori
«Ci voleva Massimiliano Civica per farci tornare a riflettere su quello strano oggetto – mai ben identificato dalla cultura teatrale italiana– che è la commedia, ancora meno a fuoco quando si tratta di commedie contemporanee. Perché il rapporto che i teatri italiani – non puramente commerciali – hanno con la comicità è quello che solitamente si ha a una festa con gli invitati con cui nessuno vuole parlare....»
Andrea Pocosgnich ha visto Capitolo due di Neil Simon, con la regia di Civica al Teatro Vascello nel programma di Romaeuropa Festival; la recensione su teatroecritica.net.
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Prodotto dal Teatro Metastasio ha replicato poi a Torino e da gennaio 2025 sarà in tournée a Genova, Modena, Prato, Milano.
https://www.teatroecritica.net/2024/12/con-capitolo-due-massimiliano-civica-riporta-la-commedia-nel-teatro-darte
«Premesso che il rischio dell’effetto compassionevole e pietista di molti progetti simili ambientati nelle case di cura poteva inficiare la spinta etica e artistica di El Khatib, accade invece che con sensibilità, onestà, equità e, stavolta sì, effettiva inclusività, conosciamo i sentimenti di persone che non hanno smesso di vivere perché non hanno smesso di amare. Una seconda, terza, quarta vita amorosa vissuta con piacere e libertà, alleggerita dalla morale e dal patriarcato, in alcuni casi, che ha imbrigliato per anni il desiderio.»
Romaeuropa Festival ha chiuso (una decina di giorni fa) in bellezza anche grazie a questo spettacolo che ha stupito il pubblico al Teatro Vascello
La #recensione e #appprofondimento di Lucia Medri
#VISIONI
https://www.teatroecritica.net/2024/11/el-khatib-e-la-vita-segreta-degli-anziani-amore-e-sesso-per-parlare-di-futuro
Terzo e ultimo dei nostri articoli in media partnership con i quali stiamo accompagnando questa edizione delle #ResidenzeDigitali.
Qui parliamo di Valerie Tameu
https://www.teatroecritica.net/2024/11/metabolo-ii-orynthia-alle-residenze-digitali-un-rituale-cyber-magico/
«Allo storico festival bolognese Gender Bender, quest’anno alla sua 22° edizione, la danza in tutte le sue forme performative è sempre presenza nodale. Perché è soprattutto il corpo vivente al centro della più parte delle riflessioni sulle differenze di genere e gli orientamenti sessuali, nonché del riconoscimento come atto materiale del differenziare, proprio come una possibilità di creare nuovi legami, e più necessarie responsabilità.»
Stefano Tomassini attraversa Gender Bender International Festival
#IDEE
#GenderBender #festival #Reportage
https://www.teatroecritica.net/2024/11/orecchie-che-vedono-la-danza-che-si-ascolta-a-gender-bender/
Un po' di cose in scena a Roma in questi giorni che abbiamo già visto. Qui le recensioni.
Al Teatro Vascello fino al 1 dicembre, LA SCORTECATA di EMMA DANTE
«Il buio è totale e prolungato, saturo di un’attesa che, quasi confidente, esonda in brevi sprazzi di applausi. Al centro della scena nera, la fosforescenza azzurra di un castello giocattolo, issato su uno sgabello, e due sedie di legno. Le luci si accendono all’improvviso, tingendo il pavimento di arancione, il silenzio si fa perfetto. Le sedie sono ora occupate da Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola, i corpi ricurvi in abiti sbrindellati, agitati da un palpito indecifrabile, impegnati in un’operazione concitata che assomiglia al lavaggio dei denti.»
https://www.teatroecritica.net/2017/07/la-scortecata-emma-dante-rilegge-la-fiaba-nera-di-basile
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Fino al 1 dicembre al Teatro India IL CAVALIERE INESISTENTE, regia di TOMMASO CAPODANNO
«Piante, arbusti, fogliame che spuntano da zolle grigie, più avanzati, dei blocchi, parallelepipedi e cubi, il fondale è incorniciato da un frontespizio chiaro, quasi bianco e piatto; quattro attrici in nero e un’armatura bianca vuota. Il Cavaliere inesistente di Tommaso Capodanno, sold-out, per due settimane nella sala b del Teatro India è un bell’esercizio di gioco tra scena e letteratura, un’orchestrazione di possibilità attorali attorno alla narrazione scenica del capolavoro di Italo Calvino»
https://www.teatroecritica.net/2023/12/il-cavaliere-inesistente-regia-di-tommaso-capodanno
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Fino a domenica al Cometa Off, DUE SCHIACCIANOCI di ALICE BERTINI
«...i due soldati sono però il contrario di quello che ci si aspetterebbe: sono due ragionatori, un po’ clown e un po’ filosofi, appassionati di musica jazz, passano il tempo a riflettere sullo stato delle cose e sulla relazione che intercorre tra il popolo e il potere. Arriveranno alla conclusione che la Regina deve essere fatta fuori, ci vuole una rivoluzione. Ma come? Sono due maschere e dunque il loro orizzonte di analisi politica e sociale è oltre la Storia, fortunati loro che possono pensare alla rivoluzione senza i sensi di colpa della pragmatica quotidiana, senza i fallimenti stampati sui libri»
https://www.teatroecritica.net/2024/02/i-due-schiaccianoci-di-alice-bertini
#mediapartnership
In anteprima uno dei quattro progetti vincitori della quinta edizione del bando Residenze Digitali: Radio Pentothal di Ruggero Franceschini. Le performance digitali sviluppate nell’ambito del bando incontreranno il pubblico durante la consueta Settimana delle Residenze Digitali, in programma dal 28 novembre al 1 dicembre 2024. Articolo in media partnership.
https://www.teatroecritica.net/2024/11/radio-pentothal-alle-residenze-digitali-lintelligenza-artificiale-e-il-siero-della-verita
Ogni tanto ce lo chiedete: "quand'è che proponete di nuovo uno dei vostri #workshop di critica?"
Ecco l'occasione: dal 16 dicembre a Teatri di Vetro
#formazione #criticateatrale
Foto Margherita Masè
https://www.teatroecritica.net/2024/11/workshop-di-critica-a-oscillazioni_teatri-di-vetro-2024-teatroecritica-lab/
#stasera e #domani al Teatro Biblioteca Quarticciolo.
E dopo lo spettacolo (in corealizzazione con Teatri di Vetro) di domani pomeriggio inizierà anche #StaffettaCritica un progetto di teatroecritica e Teatro Biblioteca Quarticciolo che vedrà coinvolti critici e critiche durante la stagione 2024/2025 attraverso una serie di incontri con artisti/e e pubblico.
Il primo sarà moderato domani da Sergio Lo Gatto con la
Piccola Compagnia Dammacco
Qui la #recensione dello spettacolo scritta da Lucia Medri
https://www.teatroecritica.net/2024/06/la-morte-ovvero-il-pranzo-della-domenica-compagnia-dammacco/
Presentiamo in anteprima due dei quattro progetti vincitori della quinta edizione del bando Residenze Digitali: Spazio Latente di Filippo Rosati e Non Player Human di Simone Arganini e Rocco Punghellini. Le performance digitali sviluppate nell’ambito del bando incontreranno il pubblico durante la consueta Settimana delle Residenze Digitali, in programma dal 28 novembre al 1 dicembre 2024.
Articolo in #mediapartnership
https://www.teatroecritica.net/2024/11/quale-umanita-nellera-digitale/
Otto anni fa Compagnia Biancofango compiva 10 anni e noi pubblicavamo questa intervista firmata da Luca Lotano, in questi giorni Biancofango è in scena al Teatro India con il nuovo spettacolo, Never Young.
Un articolo per scoprire il duo composto da Francesca Macrì e Andrea Trapani
#darileggere #dalnostroarchivio
https://www.teatroecritica.net/2016/03/dieci-anni-di-biancofango-allenarsi-a-rimanere-in-piedi/
«...il grecanico, ad oggi parlato ancora da una popolazione esigua della Calabria. In particolare, dalle ricerche condotte dalla professoressa Marianna Katsoyannou, docente di linguistica generale presso la Facoltà di Studi Bizantini e Neogreci dell’Università di Cipro, emerge come gli ellenofoni calabresi sarebbero oggi oramai meno di 500, la maggior parte distribuita tra i paesi di Gallicianò, Bova e Roghudi. Una sopravvivenza linguistica tramandata e operata anche da una parte rilevante di persone appartenenti alle nuove generazioni, nate a Reggio Calabria e di età inferiore ai trent’anni»
Andrea Gardenghi su "Tragùdia. Il canto di Edipo", il nuovo spettacolo di Alessandro Serra visto al Piccolo Teatro Milano.
📝 Prossime date al Teatro Bellini di Napoli dal 12 novembre, poi al Teatro Stabile Torino... a Roma a febbraio, all' Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
#VISIONI
#Milano #recensioni #Edipo #AlessandroSerra
https://www.teatroecritica.net/2024/11/la-lingua-perduta-delledipo-di-alessandro-serra/
E' tornato in scena al Piccolo Teatro Milano (fino al 22 dicembre) dopo i cinque premi Ubu vinti lo scorso anno, uno spettacolo di Compagnia Lacasadargilla.
Qui lo aveva raccontato Andrea Gardenghi
#dalnostrarchivio #VISIONI #darileggere #Milano #recensioni
https://www.teatroecritica.net/2023/03/come-liberarsi-del-passato-lacasadargilla-allorigine-del-suicidio
«Spregelburd, quando parla del tempo, scrive che «una misura esatta è quella che non si può prendere» e potremmo estendere la sua riflessione all’io e alla sua inafferrabilità misteriosa che non si può misurare e quindi non si può comprendere. È la catastrofe. Ed è a questa che crediamo se la realtà circostante è quella del crollo delle democrazie liberali – Spregelburd è argentino e, come il resto del mondo, ha assistito alla vittoria dell’anarcocapitalista Milei, del “Trump di Buenos Aires” prima che il vero Trump fosse rieletto – della ridefinizione delle sfere di influenza, della pandemia e delle infodemie, della guerra di deterrenza…»
Secondo articolo dal Teatro Due per raccontare il focus di spettacoli di Rafael Spregelburd visti a #Parma
Di Lucia Medri
#VISIONI - #IDEE
https://www.teatroecritica.net/2024/12/rafael-spregelburd-disintegrare-il-teatro/
Uno dei geni della nuova ondata di artistə provenienti dalla Grecia.
«Lui ha una personalità esplosiva, ma anche una cura per i tempi e le forme complesse della performance che gli consentono di portare in scena il caos, in un montante e spontaneo disordine, senza perderne mai il pieno controllo. Ed è una rara maestria. Il cui compimento, insieme ai suoi quattro altrettanto incredibili performer, legittima tutto ciò che può essere considerato ‘soltanto’ bizzarro, e avvia un preciso discorso sull’instabilità, sul crollo, sul precipitare del tempo e del mondo nell’alienazione contemporanea. »
Stefano Tomassini racconta "Lapis Lazuli" di Euripides Laskaridis, visto al Festival Aperto di #ReggioEmilia
https://www.teatroecritica.net/2024/12/un-macigno-di-risate-per-vite-difficili-con-euripides-laskaridis/
«Cos’altro possiamo chiedere all’arte oggi se non di aiutarci a restare vigili, in ascolto del presente, con il pensiero e i sensi aperti all’incontro, capaci di vedere noi stessi tramite l’altro e finalmente riscoprirci umani? A Periferico la domanda è tutt’altro che retorica, la risposta è tangibile, viva, piena di senso e dunque politica.»
Con qualche settimana di ritardo una cartolina da Periferico Festival, ideato da Collettivo Amigdala
L'articolo di Sabrina Fasanella
#IDEE
#reportage #festival #città
https://www.teatroecritica.net/2024/12/sabotare-con-grazia-due-giorni-a-periferico-festival/
Abbiamo da raccontare ancora qualche frammento di Romaeuropa Festival. Qui Simone Nebbia da #RefKids
«Sapete come inizia una rivoluzione? Bambini fuori da una sala teatrale, ai quali viene mostrato di stare nel percorso segnato dai paletti a delimitare una sorta di fila all’ingresso, che buttano giù la barriera, scavalcano le esili transenne e decidono per un’altra, appunto rivoluzionaria, occupazione dello spazio; alcuni passano sotto il cordone, altri sconvolgono l’ordine costituito e rompono l’argine: non scavalcano semplicemente le barriere, ma le buttano giù. “Aspetta! Siamo in fila! Devi rispettare la fila!”, le voci dei genitori cercano di fermarli ma sono incapaci di contenere quel tumulto dall’interno, impacciati non sanno arginare fino in fondo la spinta di ribellione; e poi la porta si apre, ma non è la sala teatrale quella, è una stanza piena di giochi per l’attesa, insomma: avevano ragione i bambini a spingere.»
Si parla di Babelut Parcours della compagnia belga Musica Impulscentrum
#VISIONI
https://www.teatroecritica.net/2024/11/ref-kids-poco-prima-della-rivoluzione/
fino al 1° dicembre e poi dal 10 – 13 dicembre alla Sala Mercato del Teatro Nazionale di Genova
«La storia del crollo del ponte Morandi a Genova è cronaca di una tragedia annunciata fin dalla costruzione del ponte stesso, nella triste tradizione tutta italiana di incuria, malaffare, capitalismo violento, leggi ad personam. Un groviglio di concause, di personaggi grandi e piccoli, di dettagli minimi eppure fondamentali. Pietro Giannini si mette davanti alla matassa e inizia a sbrogliare il filo...»
Lo raccontava Sabrina Fasanella
#darileggere #dalnostroarchivio
https://www.teatroecritica.net/2024/10/la-traiettoria-calante-pietro-giannini/
✨🦖 #Cordelia di Novembre si arricchisce di sguardi su #Milano e #Napoli, con le firma di Letizia Chiarlone, Andrea Gardenghi e Valentina Vittoria Mancini, Stefano Tomassini.
Abbiamo visto Oleandra di Caterina Filograno, Shame Culture di Andrea Lucchetta, Skirk di Adriano Bolognino, Short stories di Michele Merola, De/Frammentazione di Fabio Pisano, La decapitazione di Marco Gualco e Un perdente di successo al Teatro Nazionale di Genova e il Trittico (Balanchine e Jerome Robbins) al Teatro alla Scala di #Milano
#recensioni #teatro #danza
https://www.teatroecritica.net/2024/11/cordelia-novembre-2024/
Al Teatro Metastasio è in scena Roberto Zucco, fino a domenica. Lo avete visto?
Qui lo raccontava Sabrina Fasanella
#VISIONI
#dalnostroarchivio #darileggere
https://www.teatroecritica.net/2024/11/devozione-e-smarrimento-giorgina-pi-legge-roberto-zucco/
«Stavolta in platea siamo entrati direttamente dentro il suo meccanismo allestitore. Perché al principio del dramma ha messo in moto una voce fuori campo costruita con sistemi di intelligenza artificiale e riproducente i toni in origine appartenuti a Williams, un manifesto delle sue intenzioni autoriali espresse nelle ‘note per la regia’ propedeutiche al copione, in cui nel 1944 prendeva le dovute distanze da ogni realismo in favore di un metateatro...»
Questa è davvero una chicca: la #recensione di Rodolfo di Giammarco dello Zoo di vetro diretto da Antonio Latella per un gruppo di attori greci. Lo spettacolo è in scena ad Atene per circa 4 mesi.
Lo abbiamo visto nelle uniche date italiane, quelle del Campania Teatro Festival
#VISIONI #recensioni #Zoodivetro #theglassmenagerie
#TennesseeWilliams
https://www.teatroecritica.net/2024/11/nellarchitettura-di-vetro-di-wlliams-latella/
M.F: ...all’estero siamo percepiti semplicemente come italiani e non sardi, come se la questione identitaria fosse più complessa con il resto d’Italia che con il resto del mondo.
G.M: Una nota critica una volta ci disse: “perché vi occupate tanto di danza contemporanea, voi che avete i Mamuthones?”.
Abbiamo incontrato Momi Falchi e Giulia Muroni, direttrici artistiche di Fuorimargine il Centro di Produzione della Danza che in Sardegna punta alla ricerca e allo sviluppo dele pratiche performative del contemporaneo. Con loro abbiamo indagato le idee e le difficoltà che si incontrano quotidianamente occupandosi di arti dal vivo in Sardegna. Giulia Muroni inoltre arriva al ruolo di curatrice dopo un trascorso anche da critica teatrale (su teatroecritica abbiamo ospitato numerosi suoi articoli ), con lei ci siamo interrogati su questo passaggio, sulla ricchezza dello sguardo critico ma anche sulla la necessità di superare il giudizio.
Un'intervista a cura di Andrea Pocosgnich
#DIALOGHI
https://www.teatroecritica.net/2024/11/la-sardegna-fuorimargine-innovativa-e-trasformativa/
«Il lavoro di Biancofango, di Francesca Macrì e Andrea Trapani, prende in prestito l’icona e si pone l’obiettivo di usarla come filtro di lettura di una crisi che ha riguardato tutti gli strati della società occidentale, a partire dagli anni Ottanta ma manifestando nel decennio successivo i sintomi di maggiore impatto.»
Oggi ultime repliche di Never Young di Biancofango Compagnia
Simone Nebbia lo racconta con questa riflessione
#VISIONI #recensioni #teatro #Roma
https://www.teatroecritica.net/2024/11/biancofango-le-tracce-di-lolita
«Per King una piroetta già esiste nei vortici e nei mulinelli e nel modo in cui il mondo gira sul suo asse intorno al sole. Il ritorno alla attenta osservazione di ciò che esiste già in natura, significa ritrovare le forme di una più vera intenzione compositiva nel tempo profondo della terra, e del paesaggio che ci ospita. La coreografia si fa carico di questo riconoscimento e di questa corrispondenza, e i corpi in scena sono la più diretta estensione di queste relazioni.»
Stefano Tomassini da Torinodanza Festival su Alonzo King LINES Ballet
#VISIONI #recensioni
https://www.teatroecritica.net/2024/11/alonzo-king-il-tempo-profondo-del-nuovo-balletto-e-la-liberta-dellimprobabile/
#daleggere #danza #danzacontemporanea #Torino #Torinodanza
Ancora stasera al Teatro Sala Umberto lo spettacolo di Tindaro Granata, Vorrei una voce. Ne parlava qui Sabrina Fasanella
«Rievocando quell’atmosfera di difficile confidenza, di fiducia costruita a fatica, di progressivo svelamento, la drammaturgia che sostiene Vorrei una voce restituisce con efficacia le tappe di un percorso di scoperta – tanto per l’autore quanto per le sue attrici detenute – , giocando tra il tempo attuale della platea e il passato della casa circondariale, spesso coincidenti.»
#dalnostrarchivio #recensionibrevi #Cordelia #recensioni #teatro #Roma
https://www.teatroecritica.net/2024/06/vorrei-una-voce-di-t-granata/
✍️🦎 Cominciamo a far uscire un po' di articoli su #Cordelia di #novembre: 2 #recensioni brevi ma intense.
Da Romaeuropa Festival ZONA FRANCA di Alice Ripoll, visto all' Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Dal Altrove Teatro Studio LE SORELLASTRE (di O. Bianchi, regia G. Latini)
https://www.teatroecritica.net/2024/11/cordelia-novembre-2024/
«Di certo passare un paio di giorni nella casa nel bosco che si pensava vuota e che invece è abitata da un fratello con il quale non si è più in buoni rapporti può creare una bolla, ma qui davvero nulla ci parla del mondo fuori, come se le relazioni tra queste persone non abitino gli anni più complessi e violenti di questa epoca. E allora se tutto è determinato dalle finissime particelle di queste relazioni sentimentali ci vuole la maestria del lirismo cechoviano, ma in Uccellini il passato e le relazioni rischiano di diventare una prigione drammaturgica invece che un trampolino poetico.»
Andrea Pocosgnich su Uccellini, messo in scena da Compagnia Lacasadargilla al Teatro Vascello nel programma di Romaeuropa Festival
https://www.teatroecritica.net/2024/11/perdersi-nella-famiglia-uccellini-di-lacasadargilla/