💙 Spunti di Utopia
📹 Tutte le grandi menti hanno letto questo libro: i VEDA sono una collezione di testi sacri dell'antica tradizione proto Indiana, considerati i più antichi testi "religiosi" e filosofici conosciuti.
Si dividono in quattro parti, scritte in sanscrito: Rigveda, Samaveda, Yajurveda, Atharvaveda.
A loro volta si dividono in: sakha e brahamana.
🌜 ☀️ Ecco come le filosofie e tecniche "occidentali" si sono espanse ai massimi confini della nostra attuale (non maggiore o minore; attuale) conoscenza, aderendo alle scritture antiche.
Da Einstein fino alle modernissime teorie sui Quanti.
Vibrazioni, onde sonore, energie invisibili: NON siamo solo luce!
Fonte: Imprenditor Tips Yt
👁 @UtopiaQuotidiana 👁
💙Approfondimento alla rivista o il racconto di Utopia
❤️ Azar Nafisi in dialogo con Michela Murgia → saluti di Miguel Gotor
Più libri più liberi - Adelphi
✈️ Il nome di Azar Nafisi è indissolubilmente legato ad uno dei capolavori della letteratura contemporanea: Leggere Lolita a Teheran, un libro tradotto in trentadue lingue che è stato pubblicato nel 2003.
In quelle pagine la sua appassionata dichiarazione d’amore di Azar per la letteratura:
"Esistono spazi culturali che non appartengono a nessuna parte politica, c’è nei libri un linguaggio comune ed universale che sfida i confini e le frontiere".
La scrittrice iraniana narra la sua storia di docente che, impossibilitata dal regime degli ayatollah a continuare ad insegnare letteratura inglese all’Università di Teheran, decide, a rischio della propria vita, di organizzare nella propria casa un seminario per sette delle sue allieve più brave, per il puro godimento della lettura, per leggere e discutere alcuni dei più importanti capolavori della cultura occidentale, per infrangere le regole di un regime censorio:
“Il seminario diventò il nostro rifugio,il nostro universo autonomo, una sorta di sberleffo alla realtà di volti impauriti e nascosti nei veli della città sotto di noi”.
Così le studentesse “attraversarono” la Rivoluzione islamica iraniana: “..sotto il velo un intreccio di contraddizioni, la rivendicazione dell’identità culturale e nazionale della propria gente, voglia di Occidente ma rifiuto di appiattimento in esso”.
Nb: velocizzare primi 10,30 minuti dove gli ospiti trovano posto sul palco.
@UtopiaQuotidiana
Vincere una guerra non basta, è più importante organizzare la "pace"...
Aristotele, ah no! BLACKROCK™️
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🤑 Le intricatissime relazioni di una multinazionale che ha come obiettivo primario il motto che fu:
"DIVIDI ET IMPERA".
Distruggi, compra a bassissimo prezzo e ricostruisci facendoti pagare da tutti.
🤩 @UtopiaQuotidiana
🤩 @Economaniacs
🤩 @EntropiaQuotidiana
📺 "GOOD BYE LENIN"
2003
🔀 TRAMA:
Berlino 1989. La famiglia Kerner vive a Berlino Est.
Il padre è fuggito all'Ovest ma la madre Christiane è una comunista ortodossa convinta assertrice della linea del Partito Comunista.
Un giorno viene colpita da un attacco cardiaco e mentre si trova in coma il Muro viene abbattuto.
Otto mesi dopo Christiane si risveglia in una società che è del tutto mutata ma suo figlio Alex è stato messo sull'avviso: lo choc in seguito al crollo del sistema sociale in cui ha creduto potrebbe esserle fatale.
È quindi necessario fingere che nulla sia accaduto...
🔍 @oggifilm2021
🍺 GUARDALO QUI!
😁 t.me/oggifilm2021/584
ROGER WATERS
🔨 THE WALL: LIVE IN BERLIN
1990
Album di Roger Waters contenente la registrazione dal vivo dell’Opera rock dei Pink Floyd The Wall, eseguita a Berlino, Germania, il 21 luglio 1990, in occasione dell’anniversario della caduta del Muro di Berlino.
Il pubblico previsto all’inizio in Potsdamer Platz era di 250.000 persone, anche se prima dello spettacolo la cifra salirà fino a circa 350.000 spettatori!
@musicmaniacs2022
📣 Paolo Frajese annuncia la caduta del muro di Berlino
Tg1, 9 novembre 1989
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💙Approfondimento alla rivista o il racconto di Utopia
⚡️ Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov 1969
📺 Rai-rewind: qualità video pessima ma documento storico sulla vera qualità con cui venivano realizzati i palinsesti Tv
@UtopiaQuotidiana
💙 Riepilogo dell'Utopia
Il testo presenta una panoramica della rivista "The New Yorker", con particolare attenzione ai contenuti del numero di novembre 2024.
Tra gli articoli in evidenza, si annoverano interviste a personaggi noti e analisi politiche sul panorama americano contemporaneo, oltre a recensioni di mostre d'arte, spettacoli teatrali e concerti musicali.
La rivista esplora anche il mondo del crimine, descrivendo il florido mercato del captagon in Siria, e il crescente timore di un'imminente guerra civile negli Stati Uniti.
😆 Ecco come la tecnologia sta rimodellando i sistemi politici e sociali:
* La tecnologia, in particolare l'intelligenza artificiale, sta automatizzando la politica attraverso l'uso di computer e processi predittivi.
Ciò ha portato a un calo della fiducia nel governo, poiché gli elettori si sentono alienati e i funzionari eletti sono paralizzati dalla loro capacità di calcolare le conseguenze delle loro azioni.
* Le campagne politiche sono ora fortemente influenzate da strumenti basati sui dati, come i tester di annunci basati sull'intelligenza artificiale, che vengono utilizzati per indirizzare messaggi specifici a determinati gruppi di elettori.
* Le preoccupazioni sulla potenziale influenza dell'IA sulla democrazia hanno portato a proposte per una "Dichiarazione dei diritti digitali" che garantirebbe il diritto degli individui di sapere come i loro dati vengono utilizzati e di non essere conosciuti o rimanere sconosciuti.
* Lo stato artificiale, un'infrastruttura di comunicazione digitale utilizzata da strateghi politici e aziende private, sta plasmando il discorso politico riducendo la politica alla manipolazione di algoritmi di attenzione.
* L'ascesa dei 🤩 bot, programmi che imitano il comportamento umano ed eseguono compiti automatizzati, ha portato a una proliferazione di discorsi politici generati da macchine, che rendono difficile distinguere tra contenuti autentici e artificiali.
* I leader tecnologici spesso promettono che i nuovi strumenti saranno benefici per la democrazia, ma l'aumento della polarizzazione e il declino della fiducia nel governo suggeriscono il contrario.
* Le piattaforme di social media come Facebook, Twitter e TikTok sono diventate potenti forze nel plasmare il discorso politico, ma la loro mancanza di trasparenza e responsabilità solleva preoccupazioni sul loro impatto sulla democrazia.
* C'è un crescente interesse per la creazione di un'infrastruttura digitale di interesse pubblico, come parchi e biblioteche digitali, che promuoverebbe l'impegno civico e un sano discorso pubblico.
* La proliferazione degli strumenti di intelligenza artificiale ha portato a fantasie su una "Grande ❤️ democratica dell'intelligenza artificiale" in cui l'IA migliorerebbe il processo decisionale democratico, ma la fattibilità e la desiderabilità di un tale sistema rimangono incerte.
* L'attenzione sull'intelligenza artificiale come soluzione ai problemi sociali, tra cui la disinformazione e la polarizzazione politica, solleva preoccupazioni sull'eccessiva dipendenza dalla tecnologia per affrontare problemi complessi che richiedono soluzioni umane.
Anche se lo "stato artificiale" non può essere distrutto, può essere smantellato se le persone scelgono di farlo, proprio come sono stati smantellati altri sistemi profondamente radicati come il diritto divino dei re, il feudalesimo e la schiavitù umana.
💯 rIAssunto @UtopiaQuotidiana
💙 Vincere una guerra non basta, è più importante organizzare la "pace"...
Aristotele, ah no! BLACKROCK™️
💸...cambiano i tempi, il pensiero, la sensibilità...
👀 Oggi ce lo meritiamo: questa frase è da attribuire a BlackRock™️, holding multinazionale che si occupa di darci soldi, darci armi, darci cibi ogm, darci odio, darci guerra, darci tasse, darci sostanzialmente merda.
🏦 Hey tu!
Hai bisogno di discorsoni di politici anti-sistema pagati dallo stesso sistema per capire che stai mangiando lammerda che ti viene propinata come fosse un piatto stellato?
Stai subendo odio che ti viene somministrato come fosse necessaria protezione "dal mondo d'oggi"...
Stai subendo. Subendo.
Come schiavo in un paese di schiavi.
Come un canarino sereno di non conoscere nulla se non l'interno della sua gabbia.
Come visione d'ombre che ti paiono realtà, nella caverna che tanto cara ai filosofi fu.
Nella caverna che tanto cara ai potenti è.
In questa caverna di roccia nera che risplende come ossidiana, ti stringe come acciaio ma ti rende sabbia nelle sue mani.
È vero, sabbia eravamo e poi ritorneremo.
Perché dobbiamo esserlo anche nel qui e ora della vita?
Siate liberi di mandarvi affanculo.
È il primo passo per ascoltare un altro diverso da te, che sei ancora tu ma visto da prospettive diverse. Poi si impara anche con gli altri!
Ma prima inizio da me.
La mia libertà è quella dell'altro.
La mia Utopia è quotidiana.
🤩 @UtopiaQuotidiana
🤩 @EntropiaQuotidiana
💙 Il Riepilogo dell'Utopia distopica ❤️
The New Yorker
18 November 2024
È una rivista americana di cultura e attualità che tratta argomenti diversi, tra cui l'elezione presidenziale del 2024, il ruolo della famiglia nella politica americana, l'arte contemporanea, la scrittura e il ruolo del romanzo nel XXI secolo.
✈️ Analisi degli articoli proposti e implicazioni per il futuro della società americana:
🤖 *Ritorno di Trump e l'ascesa dell'autoritarismo*
Diversi articoli esprimono preoccupazione per il ritorno al potere di Donald Trump, descrivendolo come un demagogo, bigotto e aspirante autocrate. Suggeriscono che la sua rielezione segnali un allontanamento dalla democrazia liberale e un passo verso un governo autoritario, evidenziando la sua storia di diffusione di disinformazione, incitamento alla violenza e minando le norme democratiche.
Timothy Snyder sostiene addirittura che Trump stia preparando il terreno per una forma di fascismo americano alimentata dagli oligarchi degli idrocarburi e del digitale che traggono vantaggio dalla divisione sociale e dalla sfiducia nel governo.
*Divisioni politiche e sociali*
Gli articoli descrivono un' America profondamente divisa lungo linee politiche e sociali.
George Saunders esplora le forze che guidano questa divisione, suggerendo che i dibattiti politici sono diventati percussivi e progettati per alimentare disaccordi anziché soluzioni.
Saunders teorizza che siamo manipolati da potenti forze per non piacerci a vicenda, con conseguente frustrazione e disperazione.
Questo è aggravato dal crescente predominio della politica identitaria, evidenziata da Obama, che porta le persone a ritirarsi nelle loro "tribù" e ad alimentare un ciclo di risentimento e sfiducia.
😐 *Il ruolo della famiglia nella politica conservatrice*
Emma Green discute dello spostamento del movimento antiabortista verso una più ampia agenda "a favore della famiglia" dopo la revoca di Roe contro Wade. Gli articoli suggeriscono che i conservatori stanno ora concentrando i loro sforzi sulla promozione di politiche volte a sostenere le famiglie tradizionali, aumentare i tassi di natalità e ristabilire ciò che considerano i valori familiari americani.
Questo cambiamento è esemplificato da iniziative come il Progetto 2025 della Heritage Foundation, che delinea una vasta gamma di proposte politiche volte a rimodellare la società americana attorno a una visione conservatrice della famiglia.
*Impatto sulla politica e sui diritti delle donne*
Diversi articoli esplorano le implicazioni della revoca di Roe contro Wade sui diritti riproduttivi e il ruolo delle donne nella società.
Jia Tolentino sostiene che la rielezione di Trump, data la sua posizione sull'aborto e la sua influenza sulla Corte Suprema, segna l'inizio di un'era politica che potrebbe erodere ulteriormente l'autonomia corporea delle donne e restringere il loro ruolo nella sfera pubblica.
Esprime preoccupazione per il potenziale di un divieto nazionale dell'aborto, una maggiore sorveglianza della gravidanza e l'ascesa di un'ideologia che cerca di relegare le donne ai ruoli tradizionali.
👎 *Decadenza della fiducia nelle istituzioni*
Gli articoli mettono in luce una crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni americane, compresi i media, il sistema giudiziario e il governo stesso.
Jelani Cobb lamenta il declino del giornalismo e la sua capacità di svolgere la sua funzione essenziale di responsabilità.
La sfiducia nella magistratura è esacerbata dall'influenza di Trump sulle nomine giudiziarie, con oltre 200 nomine che hanno rimodellato la magistratura federale.
Questa erosione della fiducia nelle istituzioni democratiche fondamentali pone sfide significative per il futuro della governance americana e dello stato di diritto.
😆 rIAssunto @UtopiaQuotidiana
💙Approfondimento alla rivista o il racconto di Utopia
✈️ Timoteus Anggawan Kusno is an Indonesian visual artist, researcher, and filmmaker.
Kusno's works explore the lasting effects of colonialism and power through installations, drawings, and moving images.
His meta-fictional approach reflects on the role of medium in narrative creation and examines the mechanisms of "history-making."
Kusno's works have been featured in international cultural institutions and biennales, including at the Rijksmuseum in Amsterdam, where Kusno worked with the museum's collection.
Kusno's artwork powerfully exposes the neglected and violent legacy of colonial history and its ongoing impact on the present day.
He was also awarded the 2021 Video Production Award from the Han Nefkens Foundation – Loop Barcelona.
He is the founder of the Centre for Tanah Runcuk Studies, an experimental art project
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Fuori Orario presenta:
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ℹ️ Germania, 2009
✈️ Thomas Heise
Presentato alla Berlinale nel 2009 e poi in diversi festival internazionali.
Il film costruisce un montaggio di materiale filmico non utilizzato di diverso formato (8mm., 16 mm., 35 mm., VHS, Beta SP) girato nel corso di venti anni, prima e dopo la caduta del muro di Berlino.
Queste immagini inedite, che costituiscono la materia stessa del film, sono state realizzate per altri film o girate nell’urgenza degli avvenimenti.
La domanda di Heise, attraverso il montaggio di questi materiali, non è solo come documentare un paese in piena mutazione ma cosa fare di queste immagini “residuali”.
Il film inizia con il riso di bambini che giocano in un paesaggio di rovine dei primi anni Novanta, e quindi sotto il segno dell’infanzia, del paesaggio e della perdita.
Seguono altri momenti: “Germania Tod in Berlin”, il lavoro di preparazione per la messa in scena del dramma di Heiner Müller sotto la direzione di Fritz Marquandt nel 1998; lo sgombero delle case occupate della Mainzer Strasse; le manifestazioni di massa di oltre un milione di persone raccolte sull’Alexanderplatz alla fine del 1989. I resti disparati di una storia tedesca.
Secondo Heise “la forma risulta dal materiale”, non gli viene sovrapposta.
Material è così non solo una potente e ineguagliata riflessione personale sulla storia della Germania ma anche un’interrogazione sulle forme della propria stessa scrittura filmica. Heise (nato a Berlino Est nel 1955) prosegue un lavoro cominciato negli anni Ottanta nella RDT, durante i quali è stato non solo documentarista ma anche regista teatrale (discepolo, tra l’altro, di Heiner Müller): un lavoro che è stato oggetto costante della censura da parte delle autorità e che solo in anni più recenti si è potuto scoprire: un lavoro che ne fa uno dei maggiori cineasti tedeschi degli ultimi decenni.
‘Material è uno dei film più belli visti in questi giorni berlinesi. Commovente, appassionato, scommette sull’intelligenza del dubbio contro l’autoritarismo.
È una riflessione importante sull’immagine e sul suo valore oggi, cosa e quanto ci dice, e in che modo vi entra il sentimento personale, la partecipazione di un’esperienza. Filmare per Heise è un gesto di resistenza ma anche, o forse soprattutto, di una prima persona del ‘frammento’, che vuole ancora mettersi in gioco.”
(Cristina Piccino, Il Manifesto, 13 febbraio 2009)
👁 Atlantide
16 novembre 2019
Berlino, la caduta del muro e il circo delle spie.
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💙Approfondimento alla rivista o il racconto di Utopia
📺 Educazione al Gusto
🌸 I sensi: alleniamoli!
🎆 L' Arca del Gusto: cosa serve?
💕 Il fondatore Carlin Petrini ci parla di cosa sia "SlowFood"
❤️@UtopiaQuotidiana