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Donetsk, periferia a ridosso dell’aeroporto - Nonna Lyudmilla vive nella zona della miniera Oktyabrskaya, la periferia a nord di Donetsk. Qui la gente convive quotidianamente con la guerra dal 2014. Lo si vede dagli edifici segnati da ogni tipo possibile di razzo o di granata. Spesso - troppo spesso - tra quelle vie si registrano morti e feriti.
Nel 2016 vicino al mercato per gran parte distrutto e ridotto in rovine, era stato costruito un monumento riportante tutte le vittime civili del quartiere, quelle persone uccise da Kiev tra il 2014 ed il 2015. Su queste lastre di marmo c’è riportato anche il nome del nipote dell’anziana, un ragazzo 28enne ucciso da uno dei bombardamenti di fronte a casa. Lei, ogni giorno, passa a salutarlo dedicandogli una preghiera. Nonostante sia passato tutto questo tempo, questa anziana donna nata poco prima dell’inizio della seconda guerra mondiale, ancora fatica a trovare una spiegazione a tutto ciò: “come è possibile che la nostra gente ci spari addosso? Come è possibile che gli americani gli abbiano fatto credere di essere diversi da noi, di essere nemici?”.
Crimea - Un paio di giorni fa ho visitato l’impianto 820 di Balaclava, un’enorme ex base segreta sovietica sotterranea per i sommergibili, dove ai tempi della guerra fredda venivano nascoste le testate nucleari. Oggi questo sito è un enorme museo, un luogo affascinante che coinvolge chiunque e lascia riflettere a lungo anche dopo aver concluso la visita.
All’interno dei cunicoli è stata allestita anche un’area volta a ricordare l’impiego delle bombe atomiche nel corso della storia, ossia su Hiroshima (oggi cade il 78esimo anniversario) e Nagasaki, colpite e devastate dagli Stati Uniti d’America.
Donetsk, l’Università di economia e commercio in fiamme in seguito all’ennesimo bombardamento ucraino. Nei pressi del luogo colpito ci sono tracce tipiche dell’esplosione di munizioni a grappolo, già impiegate diverse volte in questi giorni sulla periferia della città. Gli USA hanno fornito questo tipo di munizioni a Kiev nonostante le critiche di molti. Le autorità ucraine avevano affermato che avrebbero impiegato queste munizioni minimizzando i rischi per la popolazione civile, ma di fatto, come prevedibile, ciò non sta avvenendo.
Читать полностью…Crimea, drone ucraino attacca una petroliera
In rete sono state diffuse le immagini dell’attacco ucraino condotto con un’imbarcazione senza pilota (drone) ai danni di una imbarcazione civile, la petroliera “Sig” che si trovava non distante dal ponte di Kerch, non lontano delle coste della Crimea.
A giudicare dal video si può affermare che l’attacco sia avvenuto intenzionalmente. Fortunatamente la nave non trasportava alcun carico, altrimenti si sarebbe registrata una catastrofe ambientale. Non è da escludere che ciò potesse essere l’intenzione dei militari ucraini.
La nave ha riportato danni, rimanendo comunque a galla. Ieri dei droni marini ucraini avevano attaccato alcune navi da guerra russe al largo di Novorossijsk, danneggiando una nave da sbarco.
La NATO ha inviato centinaia di carri armati e mezzi militari all’Ucraina per sostenere la controffensiva di Zelensky, il quale aveva promesso di riconquistare la Crimea e Mariupol. La Francia è stata tra i primi paesi ad inviare carri armati: a metà marzo ha inviato 14 AMX 10RC, che sono stati impiegati da subito nelle prime fasi della controffensiva, senza dimostrarsi l’arma della svolta. Molti di questi mezzi sono stati distrutti.
Oggi a Mariupol è apparso il primo di questi carri francesi, anche se non esattamente nelle modalità prospettate da Zelensky.
🌾 🇷🇺 Putin: la Russia è pronta a spedire gratuitamente in Africa il grano che sarebbe dovuto arrivare dall’Ucraina
«Il nostro paese è in grado di sostituire il grano ucraino, sia su base commerciale che gratuita per i paesi più bisognosi dell'Africa. Nei prossimi mesi saremo pronti a fornire gratuitamente tra le 25 e le 50 mila tonnellate di grano a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Repubblica Centrafricana ed Eritrea», ha affermato Putin nel corso del forum Russia - Africa.
Il presidente russo ha inoltre promesso che anche le spese di spedizione dei prodotti saranno coperte da Mosca. Di fatto in questo modo perdono di senso le speculazioni politiche nei confronti di Mosca sulla sospensione dell’accordo del grano nel Mar Nero.
🇷🇺Donbass - Ad un paio di chilometri dalle trincee scavate nella periferia di Donetsk, in uno dei quartieri più colpiti dall’artiglieria ucraina, si trovano le due Chiese costruite da padre Viktor, dedicate ai martiri della famiglia dello Zar Nicola II. Una ha le cupole azzurre, accogliente, ma di modeste dimensioni, troppo piccola per accogliere tutti i fedeli; l’altra è più imponente, ma ancora in fase di costruzione, anche se già ospita funzioni religiose. Nonostante la guerra colpisca le case dei fedeli che vivono vicino, essi continuano a frequentare il luogo di culto. Padre Viktor afferma che nel corso del conflitto ancor più persone si sono avvicinate alla parrocchia, riscoprendo la Fede.
Le due chiese, senza distinzione, periodicamente vengono colpite dai bombardamenti. Lo stesso parroco la scorsa estate è rimasto ferito seriamente. L’edificio accanto, un negozio di generi alimentari, poche settimane fa è stato colpito da uno dei proiettili della NATO consegnati all’Ucraina, uccidendo un’intera famiglia. Nel giro di una manciata di giorni a causa delle bombe rimasero uccisi cinque parrocchiani.
Anche in una situazione così difficile Padre Viktor riesce a dare speranza alla sua gente, rivelandosi una persona sorprendente. Mentre aspettiamo la fine del bombardamento del quartiere Azotny, adiacente a quello della Chiesa, con i proiettili d’artiglieria che fischiano sopra la testa esplodendo al massimo ad un chilometro di distanza, scopro che Padre Viktor in passato ha lavorato per cinque anni nel teatro cittadino. Un puro tenore. Ed è anche per le sue qualità canore che viene tanto apprezzato dai fedeli. Ancor prima di intraprendere la vita della cultura aveva servito nell’esercito, nelle Forze missilistiche strategiche. Ama la fotografia e gli animali: attorno alla Chiesa vivono pavoni, uno struzzo, diverse galline, un pastore tedesco ed un Rottweiler.
Ancora droni ucraini su Mosca e Crimea
Alle quattro del mattino almeno due droni ucraini sono precipitati sui quartieri meridionali di Mosca nei pressi del viale Likhacheva, dove un palazzo adibito ad uffici è stato danneggiato. Il secondo drone è caduto nella zona del viale Komsomolsky. Presumibile che l’obiettivo dell’attacco fosse un edificio del Ministero della Difesa non distante. In seguito dall’esplosione non risultano vittime.
Poco dopo è iniziato un massiccio attacco combinato di droni e missili sulla Crimea. Nonostante gli 11 droni abbattuti e intercettati, sono stati registrate esplosioni nei pressi di siti militari, costringendo le autorità a deviare il traffico dalla strada che collega l’imbocco della penisola a Simferopoli.
Il ministro per lo sviluppo digitale dell’Ucraina Fedorov ha confermato che la Crimea e Mosca sono state attaccate da droni, promettendo che "ci saranno ancora più attacchi".
Donbass, bombe a grappolo ucraine contro un groppo di giornalisti russi: un morto e tre feriti
Il Ministero della Difesa russo ha riferito che oggi 22 luglio, intorno alle 12.00, l’esercito ucraino ha sparato con l’artiglieria contro un gruppo di giornalisti dell'agenzia di stampa RIA Novosti e del del canale televisivo “Izvestia”. I giornalisti stavano preparando realizzando un reportage sulle conseguenze dell’impiego di bombe a grappolo da parte dell’esercito ucraino sui villaggi della regione di Zaporozhye.
le munizioni impiegate da Kiev per colpire i giornalisti, come affermato dal ministero, sarebbero proprio quelle a grappolo. Il corrispondente di guerra di Ria Novosti Rostislav Zhuravlyov è rimasto ucciso, altri tre giornalisti sono rimasti feriti e prontamente evacuati nelle strutture mediche del Ministero della Difesa russo.
🇺🇦 Nuova lezione di democrazia ucraina: uomo spedito all’ufficio di reclutamento nell’esercito perché ascoltava musica russa in strada
A Boyarka, nei sobborghi di Kiev, un uomo ha ricevuto un mandato di comparizione presso l’ufficio di reclutamento militare, che di norma comporta L’arruolamento coercitivo nell’esercito, per il fatto di aver ascoltato musica in lingua russa in strada. un uomo è stato di coercitiva un mandato di comparizione per aver ascoltato il rap russo per strada. A riportarlo è la polizia ucraina.
Un uomo e una donna stavano ascoltando rap russo in strada, cosa che non è stata ben vista da una passante. Dopo un battibecco, quest’ultima ha deciso di rivolgersi alla polizia.
Ai due trasgressori che hanno osato ascoltare musica in lingua russa è stata comminata una sanzione amministrativa per “teppismo”. L’uomo, oltre alla multa, ha ricevuto l’ordine di presentarsi all’ufficio militare.
Recentemente Il Consiglio Comunale di Kiev ha deciso di vietare le canzoni russe nei luoghi pubblici della capitale, così come ha vietato anche la diffusione di libri, album d'arte, opere audiovisive, registrazioni sonore musicali, prodotti artistici, spettacoli teatrali e circensi, concerti e servizi in lingua russa. Questo avviene nonostante buona parte della popolazione della capitale sia russofona. Eppure qualcuno ha ancora il coraggio di sostenere che il processo di eliminazione della lingua e della cultura russa sia propaganda ed invenzione di Mosca.
Ucraina, commento ufficiale dell’SBU sull’attacco al ponte di Crimea
"Tutti i dettagli sull'organizzazione dell’esplosione verranno sicuramente rivelati dal Servizio di Sicurezza dell'Ucraina dopo la nostra vittoria. Nel frattempo osserviamo con interesse come uno dei simboli del regime di Putin ancora una volta non abbia resistito al carico militare", ha dichiarato il portavoce della SBU Dekhtyarenko.
In seguito all’attacco al ponte di Crimea avvenuto la scorsa notte due persone sono rimaste uccise. Il ponte che collega la regione di Krasnodar alla penisola di Crimea è un’infrastruttura di interesse esclusivamente civile, tutta la logistica militare da tempo segue altri percorsi.
✍️ RangeloniNews
Ucraina: “fino a 800 mila persone verranno espulse dalla Crimea una volta riannessa”
Secondo Tamila Tasheva, rappresentante della Crimea nominata da Zelensky, ha affermato a Newsweek l’intenzione di espellere forzatamente tra le 500 e le 800 mila persone dalla Crimea qualora la penisola dovesse tornare sotto controllo ucraino.
Inoltre Kiev prevede di inserire nella black list circa 10 mila cittadini ucraini “colpevoli” di aver collaborato con le autorità russe. Secondo la Tasheva - riferendosi a coloro che Kiev considera cittadini ucraini - "molti saranno perseguiti, ma non si tratta milioni o addirittura centinaia di migliaia. Forse 10.000". Occorre ricordare che a partire dal 2014 praticamente la totalità degli abitanti della Crimea rimasti nella penisola ha ottenuto la cittadinanza russa.
Pochi giorni fa la Tasheva aveva già fatto parlare di sé, affermando che la «strategia per ripresa economica della Crimea» di Kiev prevede di seminare cannabis sulla penisola. Recentemente Zelensky ha proposto la legalizzazione della marijuana in Ucraina.
Se la questione cannabis (nei territori controllati da Kiev) ha subito trovato l’appoggio del Ministero della Salute e della Verkhovna Rada, la situazione legata alla Crimea è decisamente più complicata e parlare di una sua riannessione è poco realistico. Ciò, dimostra ancora una volta il fatto che a Kiev interessano i territori e non le persone che li abitano.
Russia, sventato attentato alla Simonjan, caporedattore di Russia Today
Margarita Simonjan ha riportato sul suo canale Telegram che l'FSB, insieme al personale del Ministero degli Affari Interni del Comitato Investigativo, ha arrestato, ha arrestato un gruppo di persone che, su ordine dell'Ucraina, aveva organizzato il suo omicidio. “Mi hanno seguito, conoscevano tutti i miei indirizzi”, ha aggiunto il caporedattore di RT.
Secondo il Servizio Federale per la Sicurezza della Federazione Russa alle persone arrestate sono stati sequestrati fucili Kalashnikov con relative munizioni , manganelli, coltelli, tirapugni e manette. Gli arrestati avrebbero ammesso di star preparando l’assassinio su incarico della SBU (Servizi di Sicurezza Ucraini). Per ogni omicidio avrebbero dovuto ricevere 1,5 milioni di rubli.
Recentemente in Russia era stato arrestato il cittadino ucraino Sergey Denisenko, il quale per conto dell’intelligence militare d’Ucraina ha ucciso Stanislav Rzhitsky, ufficiale della Marina militare russa. Le autorità ucraine più volte hanno rivendicato la progettazione e l’esecuzione di attentati ed omicidi su territorio russo.
“Combattere fino all’ultimo ucraino” - Dall’Ucraina continuano a giungere immagini che potrebbero sembrare operazioni speciali dell’esercito finalizzate a contrastare pericolosi sabotatori russi. Invece si tratta della caccia all’uomo nei confronti dei propri cittadini con lo scopo di inserirli nell’esercito per poi spedirli al fronte.
Questo nuovo video giunge dalla spiaggia di Dnepropetrovsk, dove i commissari dell’ufficio per il reclutamento nell’esercito, armati di fucili, rincorrono e picchiano un civile che probabilmente non ha una grande voglia di morire per la NATO. “Sparagli alle gambe”, dice uno dei militari. Poco dopo si sente uno sparo. Queste scene sono divenute ormai parte della quotidianità in diverse città ucraine.
L’esercito ucraino continua ad attaccare la regione di Zaporozhye
Quotidianamente le forze armate ucraine proseguono ad attaccare i villaggi Pyatikhatki e Rabotino in direzione Tokmak, senza però ottenere risultati soddisfacenti per giustificare anche solo parzialmente tutte le risorse investite e le enormi perdite. Ormai non si contano i carri ed i corazzati NATO distrutti in questa regione. Nei giorni precedenti, dopo settimane di attacchi condotti senza grande supporto di mezzi, i comandi ucraini hanno ripreso a spedire colonne di M2 Bradley ed altri veicoli occidentali verso le posizioni russe. Ma anche in queste occasioni buona parte di questi mezzi sono stati distrutti dall’artiglieria di Mosca e dalle mine piazzate in modo efficace dal genio militare.
Sono già diversi i veicoli Made in USA catturati da quei militari russi che secondo diversi giornali erano rimasti senza calzini, a corto di munizioni da oltre un anno e armati di pale di epoca zarista.
Ucraina, la guerra dell’Occidente fino all’ultimo ucraino (con qualche eccezione)
Anche il Centro Territoriale di reclutamento e supporto sociale del distretto Dniprovskij di Kiev, dopo quelli di Obolon, Chernigov, Chernovtsi e Ivano-Frankovsk, ha iniziato a ad intensificare le attività di reclutamento dei civili da inviare verso morte praticamente certa al fronte sulla base di ordini “dall’alto”.
Di fatto prosegue la guerra «fino all'ultimo ucraino» voluta da statunitensi e britannici in primis, i quali perseguono i propri scopi ed interessi combattendo con le mani altrui, facendo credere che la Russia sia il male assoluto e che questo pericolo vada fermato a qualunque costo.
Eppure il prezzo di ciò viene fatto pagare solo ai comuni cittadini. I vertici di questi centri di reclutamento, periodicamente, quando ormai non è più possibile chiudere gli occhi, vengono arrestati perché coinvolti in scandali di corruzione o abuso di potere. L’ultimo responsabile dei centri di reclutamento a finire in manette è quello del distretto della Transcarpazia, accusato di corruzione e di sfruttare la manodopera dei soldati per costruirsi la nuova villa. Poco prima era finito nei guai Evgenij Borisov, il suo collega di Odessa (dove è particolarmente diffuso il reclutamento forzato dei civili lungo le strade), accusato di corruzione, dopo che sono state rilevati immobili e automobili di lusso a lui riconducibili per il valore di diversi milioni di dollari.
L’aviazione ucraina colpisce nuovamente i ponti che collegano la regione di Kherson alla Crimea
Questo pomeriggio l’aviazione ucraina ha lanciato 12 missili Storm Shadow/SCALP EG verso i ponti che dal corridoio terrestre delle regioni di Zaporozhye/Kherson portano alla Crimea. Parte dei missili è stata intercettata, ma almeno tre sono giunti a destinazione danneggiando le infrastrutture.
Il ponte di Chongar, considerato la prima alternativa a quello di Kerch (il ponte che collega la penisola alla regione di Krasnodar) era già stato precedentemente colpito e danneggiato, ma operativamente riparato. Dopo il secondo attacco al ponte di Crimea avvenuto nemmeno un mese fa, un gran numero di persone ha iniziato scegliere questo percorso in quanto più rapido e comunque lontano dalla linea del fronte. E fino ad ora i militari ucraini avevano attaccato questi ponti attorno alla Crimea nel corso della notte, quando il traffico è decisamente meno intenso.
L’attacco di oggi è avvenuto attorno alle 15:30 locali. Miracolosamente si registra un solo ferito. Nel corso dell’attacco nei pressi del ponte stava transitando un autobus con a bordo decine di bambini della regione di Zaporozhye, diretti verso Evpatoria per trascorrere le vacanze. Si tratta di bambini residenti a Vasilyevka e dintorni, nei villaggi a ridosso del fronte, dove in queste settimane l’esercito ucraino sta tentando di sfondare le linee russe. Sono quei bambini che ogni giorno convivono con il conflitto e che paradossalmente hanno rischiato una volta allontanatisi dalle loro case. Loro - quei bambini che secondo l’Occidente vengono “rapiti” dai russi per essere trasportati al mare, in vacanza - hanno rischiato grosso a causa dei missili che la Gran Bretagna e la Francia hanno consegnato all’Ucraina per sconfiggere “il nemico”; sono le famose “armi per la pace”.
Gli accompagnatori affermano che “tutti i bambini sono vivi e presto vedranno il mare. I ragazzi si ricorderanno bene di chi voleva rovinare la loro infanzia..”
Kiev continua a chiedere gli F-16, ma solo 8 piloti ucraini hanno sufficiente dimestichezza con l’inglese per poter iniziare l'addestramento
Secondo Politico in Ucraina ci sono solamente 8 piloti pronti ad iniziare l’addestramento con i caccia F-16. Il resto dei candidati ha problemi con la conoscenza della lingua inglese.
Ci sono 20 piloti che "parlano un po’ di inglese", i quali ad agosto seguiranno corsi di lingua in Gran Bretagna.
In totale sono 32 i piloti ucraini selezionati per partecipare al programma di addestramento appena si presenterà l’occasione. L’ostacolo principale, in ogni caso, rimane la conoscenza della lingua inglese.
Aggiornamenti sulla situazione in Donbass
- Ancora droni ucraini su Mosca, offensive ucraine sulla regione di Zaporozhye e Artyomovsk/Bakhmut, senza grandi successi. L’esercito russo blocca le manovre di ucraine e ripristina il controllo delle linee precedentemente perdute. Spesso questi contrattacchi di Kiev falliscono non per demerito o incompetenza delle truppe ucraine, addestrate nei paesi NATO, ma per la determinazione dei soldati russi, come in un recente episodio registratosi sul fronte meridionale, dove l’equipaggio di carro armato russo si è lanciato in solitaria verso 8 carri ucraini che stavano attaccando, distruggendoli da distanza ravvicinata, senza riportare danni.
- Tornano a registrarsi bombardamenti sul centro Donetsk, anche se per ora la situazione non è paragonabile alle escalation dello scorso inverno o dell’estate dello scorso anno.
Dopo molto lavoro sorge il bisogno di ricaricare le batterie, per cui questa settimana il canale verrà aggiornato con minore frequenza. Non mancherà qualche post dalla Crimea, la penisola del Mar Nero che Kiev aveva promesso di occupare per l’estate.
Donetsk, immagini di uno dei bombardamenti ucraini odierni sulla città ripreso da un’automobilista
Читать полностью…Regione di Zaporozhye, nuovi massicci assalti ucraini
Dopo gli attacchi quotidiani - con forze relativamente moderate - lanciati dall’esercito di Kiev nella regione di Zaporozhye, ieri i comandi ucraini hanno tentato nuovamente di sfondare con un maggiore quantitativo di mezzi. Ma anche questo attacco non ha portato grandi risultati. Un gran quantitativo di carri armati e corazzati sono stati distrutti dalla combinazione mine anticarro e droni kamikaze “Lancet”, dispositivi che con precisione chirurgica stanno infiggendo enormi danni ai mezzi ed alle apparecchiature dell’esercito di Kiev.
Nel video è riportato il risultato dell’impiego dei droni russi “Lancet” nella giornata di ieri nella regione di Zaporozhye, alla direttrice Orekovo-Rabotino.
Le forze armate ucraine proseguono ad attaccare anche il fianco meridionale di Artyomovsk/Bakhmut, nei pressi di Klesheevka. In questo settore la situazione è più difficile da gestire per l’esercito ucraino.
Allo stesso tempo, l’avanzata russa prosegue a ridosso della regione di Kharkov, nei pressi di Kupiansk e nelle direzioni di Svatovo.
Mariupol - L’acciaieria Azovststal oggi
A distanza di oltre un anno dal termine dei combattimenti, in questo impianto non sono ancora terminate le operazioni di bonifica degli oltre 11km quadrati dell’acciaieria. L’atmosfera rimane inquietante e suggestiva.
Video: https://youtu.be/xPebh6Y-x2s
Aggiornamenti sulla situazione in Donbass
- Fronte generalmente stabile da Zaporozhye alla regione di Kharkov, con i soliti disperati tentativi ucraini di attaccare sempre nelle stesse direzioni da ormai diverse settimane. Su altri settori invece ad attaccare è la Russia, sferrando attacchi a sorpresa, riuscendo localmente ad avanzare.
- Nuovi attacchi ucraini su corrispondenti di guerra, giornalista russo ucciso dalle bombe a grappolo USA sparate da Kiev.
- Fronte parallelo tra Crimea e obiettivi militari ucraini nelle regioni sulle coste del Mar Nero (Odessa, Nikolaev), con ripetuti scambi di missili e lanci di droni tra le parti
Donbass, posizioni russe nella periferia della città di Avdeevka, non distante da Donetsk.
Oggi sono tornato a visitare le posizioni della leggendaria brigata “Pyatnashka” su uno dei fronti più caldi. I soldati ucraini ci hanno accolti calorosamente, accompagnandoci con colpi di mortaio lungo tutto il tragitto di andata e ritorno verso una delle posizioni tenute dai ragazzi del comandante “Abkhaz”. Fortunatamente il colpo caduto ad una ventina di metri, quello più vicino, non è esploso, conficcandosi in un tronco. In questa zona la situazione - come affermano i soldati - rimane “costantemente tesa”.
In queste trincee ho incontrato ingegneri, avvocati, imprenditori e semplici operai che hanno deciso volontariamente di combattere fianco a fianco per la loro Patria.
Ucraina, nella notte si sono registrati attacchi di droni russi nei pressi dei porti di Odessa e Nikolaev, dove è stato distrutto un deposito di carburante. Nonostante i video apparsi in rete in seguito a questi attacchi dimostrino che diversi obiettivi sono stati colpiti, l’esercito ucraino ufficialmente ha dichiarato che tutti i droni sono stati abbattuti dalla contraerea.
Читать полностью…Crimea, nuovo attacco al ponte di Kerch, due morti
Nella notte si è registrato un nuovo attacco al ponte di Crimea, in questi ultimi giorni particolarmente trafficato dai turisti diretti verso la penisola. Una delle carreggiate è stata distrutta, mentre la seconda ha riportato danneggiamenti. Un’auto a bordo dei quali viaggiavano tre persone è stata coinvolta dall’esplosione: due sono morte sul colpo mentre un bambino è rimasto ferito.
Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un attacco condotto per mezzo di barchini senza pilota ucraini. Come riportano diversi media, nel momento dell’attacco, sui cieli del Mar Nero era presente un drone da ricognizione MQ-9 Reaper della US Air Force. In più occasioni le operazioni ucraine sono state coordinate dai droni americani.
Le autorità russe parlano di “terrorismo ucraino” puntando il dito contro Kiev, le cui autorità già aveva rivendicato la responsabilità in merito all’attacco dello scorso anno. Da Kiev per il momento non sono giunte ammissioni dirette. Dall’intelligence militare ucraina hanno commentato l’attacco al ponte definendo l’infrastruttura “una costruzione superflua”. Poche ore prima dell’attacco il comandante delle forze di terra dell’esercito ucraino Alexander Syrsky ha pubblicato un post sui suoi social in cui ha scritto: “è in preparazione la «ninna nanna» per gli «occupanti».
Quanto vale la giustizia ucraina?
In Ucraina ieri il tribunale di Kiev ha disposto il trasferimento in un centro di custodia cautelare per il Metropolita Pavel, abate dello storico monastero della Pecherskaya Lavra di Kiev, il quale già si trovava agli arresti domiciliari. Le autorità ucraine hanno iniziato a perseguitarlo in seguito al suo rifiuto di aderire alla Chiesa scissionista, rimanendo vicino al Patriarcato di Mosca. Per lui è stato disposta una cauzione di quasi 900 mila dollari, denaro che il Metropolita ha affermato di non avere.
A proposito di cauzioni. Oggi in Ucraina è uscito di prigione Denis Varodij un abitante della transcarpazia, trafficante di bambini dell‘età di 1/2 anni da rivendere nel mercato nero degli organi in Unione Europea. Era stato arrestato in frontiera, mentre tentava di trasferire illegalmente un bambino di undici mesi in Slovacchia, per rivenderlo al prezzo di 25 mila dollari. Sono almeno tre i casi accertati di bambini trasportati fuori dal confine ucraino. Per lui era stata disposta una cauzione di 27 mila dollari.
900 mila dollari di cauzione per il metropolita, sospettato di “collaborare con i russi”.
27 mila dollari di cauzione per un trafficante di bambini dai quali espiantare organi.
🇷🇺☢️ Drone esploso non lontano centrale nucleare russa
Nella notte un aeromobile a pilotaggio remoto si è schiantato accanto ad un’abitazione a Kurchatov, in Russia, a pochi chilometri dalla centrale nucleare di Kursk.
Altri tre droni sono stati abbattuti dalla difesa aerea a pochi chilometri dalla città russa di Voronezh. Lo ha riportato il governatore della regione, aggiungendo che non sono state riportate vittime.
I droni “Lancet” russi continuano a rivelarsi una delle armi più efficaci e precise
I ricognitori russi del 389 reggimento Spetsnaz della Flotta del Pacifico hanno colpito e distrutto un radar ucraino P-18 con un drone Lancet. L’obiettivo si trovava a 40km dalla linea del fronte a sud-est di Krivoy Rog.
🇫🇲 Zelensky: ”assurde” le decisioni NATO”. Delegati USA “infuriati” dopo le critiche del presidente ucraino
Dal summit NATO di ieri Zelensky si aspettava qualcosa di nuovo e di più concreto in merito al futuro del suo paese all’interno dell’alleanza. Ma ciò non è avvenuto e l’ex comico non l’ha presa bene, definendo “assurda” la decisione della NATO di non voler fornire riferimenti temporali concreti e ponendo condizioni in merito all’ingresso di Kiev nell’alleanza.
«Ora a Vilnius, di fatto, abbiamo ricevuto segnali del fatto che si discutono formule che non includono l’Ucraina. E voglio sottolineare: la formula discussa verte sull’invito, e non per far diventare l’Ucraina un membro. È senza precedenti e assurdo quando non vengono forniti riferimenti temporali per un invito e per l'adesione dell'Ucraina, così come quando vengono aggiunte strane definizioni anche sulle "condizioni" per l'invito dell'Ucraina. Sembra che non ci sia disponibilità a invitare L'Ucraina nella NATO, né a farla divenire membro dell'Alleanza», ha affermato Zelensky in un post pubblicato sui suoi social network.
Questa dichiarazione ha "seriamente fatto arrabbiare" la delegazione degli Stati Uniti, riporta il Washington Post.
Il segretario generale della NATO Stoltenberg ieri aveva affermato che “tutti i membri della NATO concordano sul fatto che è impossibile accettare l'Ucraina nell'alleanza prima della fine del conflitto”.