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1° in Politica Internazionale
Mark Rutte: "Dobbiamo essere pronti a un livello di sofferenza che i nostri nonni hanno vissuto"
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-mark_rutte_dobbiamo_essere_pronti_a_un_livello_di_sofferenza_che_i_nostri_nonni_hanno_vissuto/45289_64176/
di Alessandro Volpi
La follia della Bce. Due note sull'istituto presieduto da madame Lagarde. La prima è costituita dal richiamo che la Bce ha fatto ai governi degli Stati europei a non tassare le banche perché sarebbe estremamente pericoloso per la stabilità dei paesi. Si tratta di un'affermazione davvero incredibile alla luce del fatto che solo le banche italiane hanno realizzato profitti in due anni per circa 100 miliardi di euro. La seconda si riferisce agli interessi sul debito. Al di là dell'esultanza di Meloni e Giorgetti l'Italia paga nel 2025 106 miliardi di interessi sul debito pubblico contro gli 84 miliardi del 2024; una cifra folle dovuta in gran parte alla fine degli acquisti di debito da parte della Bce e dalla sua sostituzione con i grandi fondi internazionali che chiedono interessi più alti. Magari se la Bce svolgesse un ruolo diverso e non lasciasse i paesi nelle mani dei fondi non sarebbe male. Ma è certo che la Bce non è una banca centrale e, dunque, non si muove nell'interesse delle comunità.
"Pubblichiamo gli interventi video che erano giunti per l'iniziativa prevista il 9 dicembre a Torino (il dialogo D'Orsi / Barbero sulla "democrazia in tempo di guerra"), al Teatro Grande Valdocco che, come è ormai noto, era stata annullata all'ultimo momento non per nostra volontò. Si tratta del Prof. Luciano Canfora, del fisico Carlo Rovelli, dell'Ambasciatore Alberto Bradanini, dell'Ambasciatrice Elena Basile. Aggiungiamo anche i video giunti per la manifestazione di protesta che abbiamo tenuto davanti al Municipio, nello stesso pomeriggio del 9, di Enzo Iacchetti e di Vauro Senesi. Aggiungiamo i testi scritti inviatici per quella occasione da Alessandro Barbero, Elena Basile, Alberto Bradanini, Donatella Di Cesare. Ringrazio ancora una volta tutti/e coloro che ci sono stati. ci sono e ci saranno vicini in questa battaglia di civiltà ancor prima che una battaglia politica e culturale"
Angelo d'Orsi
Impoveriti, invecchiati, senza futuro, senza identità, senza visione, marginali ma con la presunzione di essere ancora chi dà le carte.
Materialmente i margini per cambiare rotta ci sarebbero ancora, ma il muro di ottusità creato ad arte negli ultimi decenni - e consolidato nei luoghi strategici di formazione della pubblica opinione - non sembra essere prossimo a cedere, e senza una rivoluzione culturale nessuno spiraglio si può aprire.
L'ULTIMO, STRAORDINARIO, POST DEL PROF. ANDREA ZHOK
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-andrea_zhok__le_spiacevoli_verit_di_trump_sullunione_europea/39602_64233/
I PAGLIACCI UE CI STANNO PORTANDO ALLA CATASTROFE
Il capo della politica estera dell'UE, Kaja Kallas, ha affermato che una commissione per affrontare i "reclami per danni di guerra contro la Russia" sarà istituita a L'Aia domani, con 80.000 richieste già ricevute.
@lantidiplomatico
🇵🇸🎄☦️ Per la prima volta in due anni, i cristiani palestinesi hanno potuto accendere l'albero di Natale ad Al Quds.
@lantidiplomatico
E anche oggi l'UE raggiunge un obiettivo prefissato domani...
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lue_abbandona_il_piano_di_eliminare_i_veicoli_benzina_e_diesel_prevista_per_il_2035/82_64247/
Cosa si nasconde davvero dietro gli ambiziosi piani tecnologici degli USA per l’Armenia?
L'importante approfondimento di Andrew Korbyko
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cosa_si_nasconde_davvero_dietro_gli_ambiziosi_piani_tecnologici_degli_usa_per_larmenia/37948_64250/
🎄 OFFERTA DI NATALE – PALESTINA NEL CUORE
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❤️ Tutto il ricavato sarà devoluto alla popolazione di Gaza tramite l'associazione Gazzella, che distribuisce pane, acqua, medicinali e generatori nella Striscia.
Tre libri straordinari, tre voci che raccontano Gaza dall’interno, con umanità, dolore e resistenza.
📘 1. Natale a Gaza – Ibrahim Nasrallah
Un romanzo potente e necessario.
Nasrallah intreccia vita quotidiana e tragedia collettiva in una Gaza che resiste, ama, sopravvive. Un’opera che restituisce tutta la dignità e la profondità del popolo palestinese.
📕 2. Ho ancora le mani per scrivere – a cura di Aldo Nicosia
222 testi, tra poesie, diari e appelli scritti dagli abitanti di Gaza sotto le bombe.
Un mosaico di voci reali: medici, poeti, padri, madri, bambini.
Un libro che è già documento storico, impossibile da ignorare.
📗 3. Ritorno a Gaza – Scritti di donne italo-palestinesi sul genocidio
Dieci testimonianze potenti e lucidissime di donne palestinesi della diaspora in Italia.
Una sfida al silenzio mediatico, un atto di resistenza politica e personale.
Il racconto del genocidio visto da chi porta Gaza nel sangue e nella memoria.
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Scegli la cultura che sostiene la vita.
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Volterra è socio dello studio legale londinese Volterra Fietta e uno dei più stimati esperti legali di diritto internazionale. È professore ospite di diritto internazionale presso l'University College London (UCL) e docente presso il King's College London.
Volterra non è un pericoloso filo putiniano.
Questo è quello che pensa sul sequestro dei beni russi da parte dell'UE. E quello che potrebbe accadere dopo la sua applicazione.
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-robert_volterra_diritto_internazionale_critica_lue_confisca_beni_russi__assolutamente_illegale/45289_64245/
NON E' L'ENNESIMO LIBRO SU GAZA: E' UNA SCELTA DI CAMPO
"Non è un libro “su Gaza”, non è l’ennesimo titolo che si aggiunge allo scaffale del dolore mediorientale. L’inferno del genocidio a Gaza è un documento che arriva in Italia con il peso preciso di una prova, non con la leggerezza di un prodotto culturale. Il fatto che a pubblicarlo sia LAD edizioni con la mia curatela non è un dettaglio editoriale, ma una scelta di campo: portare qui una voce che non si presta né alla retorica umanitaria né alla commozione di consumo, ma esige di essere ascoltata come atto di accusa, come frammento di verità che non intende integrarsi nella normalità del discorso pubblico, bensì incrinarla."
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-linferno_del_genocidio_a_gaza_la_testimonianza_che_pretende_responsabilit/46096_64248/
Secondo il politologo Anton Orlov, il presidente ucraino è disposto a tutto pur di mantenere il controllo, diventato per lui “una sorta di droga”.
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-zelensky_il_potere_come_dipendenza/45289_64223/
Raccontateci ancora di Hamas...
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cisgiordania_record_storico_di_colonie_israeliane/45289_64225/
Coloro che controllano il discorso egemonico hanno il potere di alterare la vulnerabilità dell'essere umano, presentando in modo dosato un ideale di "modello di successo", secondo gli obiettivi della re-ingegnerizzazione culturale del capitale. Perciò, è fondamentale che il popolo si prepari a costruire la propria teoria e dottrina della comunicazione, oltre a sviluppare uno sguardo critico su questa era digitale.
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_guerra_che_ci_sussurra_allorecchio_il_venezuela_contro_il_tecnocapitalismo_e_la_tirannia_dei_dati/45289_64236/
Repubblica e la Stampa hanno confermato la loro impostazione di quotidiani culturalmente postmoderni, orientati a neutralizzare qualsiasi discussione sul conflitto e a orientare i loro lettori verso questioni del tutto marginali, nell'ottica di quello che potremmo definire "il qualunquismo dei ceti medi riflessivi".
Il commento del Prof. Paolo Desogus
(Lettura altamente consigliata del giorno)
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-repubblica_la_stampa_e_il_mondo_del_lavoro/33397_64234/
La sintesi delle principali dichiarazioni espresse dal Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, in un'intervista concessa all'emittente iraniana Islamic Republic of Iran Broadcasting (IRIB)
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-rinascita_del_nazismo_nellue_e_la_propensione_al_furto_delleuropa_la_sintesi_delle_dichiarazioni_di_lavrov/45289_64263/
Viktor Orban, nel ribadire il voto contrario dell'Ungheria al furto degli asset russi nel Consiglio del 18 dicembre, ha lanciato questo messaggio all'UE
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-tre_tedeschi_ci_stanno_portando_in_un_vicolo_cieco_viktor_orbn_sugli_asset_russi/40832_64261/
"Chi sabota il negoziato di Trump raccontando che il fronte è in stallo, o addirittura che gli ucraini resistono e possono vincere è un criminale che li vuole tutti morti."
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-marco_travaglio__numeri_per_assassini/39130_64230/
— 🇮🇱/🇳🇱 La Corte Penale Internazionale ha respinto l'appello di Israele per fermare la sua indagine sui crimini di guerra commessi a Gaza dopo il 7 ottobre 2023.
In caso di successo, l'appello avrebbe portato alla revoca del mandato d'arresto per il Primo Ministro israeliano e fuggitivo internazionale Benjamin Netanyahu.
(Middle_East_Spectator)
@lantidiplomatico
Grande manifestazione per la Palestina ieri a Copenhagen
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"La National Security Strategy of the United States of America (NSS) è la nuova Jalta?"
Forse la “Guerra mondiale a pezzi” di cui parlava Bergoglio sta per terminare. È stata molto lunga, sanguinosa, per molti aspetti apertamente criminale e senza alcun crisma morale. E l’abbiamo scatenata noi, i “buoni”, contro il resto del mondo.
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-verso_la_nuova_jalta/39602_64251/
AVVIENE IN QUESTO MOMENTO
"Ora
Una forte tempesta sta colpendo Gaza... Queste sono le tende dei miei figli..."
Motasem A Dalloul
(Giornalista)
Anni fa, in un programma tv, lei e la sua sodale Ravetto, per tutto il (poco) tempo nel quale io cercavo di parlare, argomentando, mi interruppero continuativamente, ripetendo, all’unisono: “E lei sarebbe un professore!?”. Come aveva fatto anche l’egregio Salvini, in altro programma televisivo: “Bel professore, lei! Io i miei figli certo non li mando da lei…E lei sarebbe un professore…!?” e via berciando.
Classe di governo. Costoro vanno mandati tutti a casa, al più presto, prima che rechino danni irreparabili alla vita istituzionale, al dibattito politico, e alla pubblica moralità di questo paese
Angelo d'Orsi
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-ministra_per_grazia_politica_ricevuta/39602_64232/
FLASH UCRAINA: KALLAS, 'Nessuna discussione con Witkoff e Kushner, PROBLEMI TECNICI'
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Perché il turismo non è una semplice “industria” ma un modello di welfare surrogato.
(Antonio Di Siena)
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-a_chi_giova_lovertourism/29278_64231/
📘 L’INFERNO DEL GENOCIDIO A GAZA
di Wasim Said
Edizioni LAD
❌ Non è un libro su Gaza
✔️ È una testimonianza diretta dal genocidio
✍️ Scritto sotto i bombardamenti, tra sfollamento, fame e distruzione, questo libro non nasce per commuovere ma per accusare.
Niente retorica umanitaria, niente neutralità: una voce che parla dentro la guerra e chiama il lettore alla responsabilità.
📌 Cosa troverai:
– una testimonianza in tempo reale
– la denuncia del genocidio come processo coloniale
– la resistenza quotidiana di un popolo che rifiuta di essere cancellato
– una domanda che riguarda anche noi: che cosa facciamo ora che sappiamo?
📚 Non un oggetto da scaffale, ma un atto politico.
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📦 Spedizione dalla prima settimana di gennaio
👉 Leggerlo significa scegliere da che parte stare.
L'accusa? "Agenti al servizio degli interessi della Federazione Russa"
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-in_un_paese_ue_hanno_gi_iniziato_a_condannare_i_politici_dellopposizione_per_tradimento/82_64241/
📹 "STORIA E SEGRETI DELLA NATO" - UNA GRANDE ESCLUSIVA DE L'ANTIDIPLOMATICO
Il viaggio con il Generale Fabio Mini arriva oggi alla quinta e ultima puntata.
🔗 Dopo aver svelato le origini, l'espansione e la prima guerra in Jugoslavia, la serie arriva al suo capitolo più attuale e drammatico: il ruolo della NATO nel conflitto ucraino. Il Generale Mini ricostruisce la lunga scia di destabilizzazione che parte dalle cosiddette "rivoluzioni colorate" - in Serbia, Georgia e Ucraina stessa con l'Euromaidan del 2014 - per arrivare alla guerra di oggi. Attraverso la sua analisi, scopriamo che questa non è una crisi iniziata nel 2022. È l'esito di una strategia trentennale in cui la burocrazia della NATO, plasmata dagli interessi di pochi paesi della "Nuova Europa" e dalla Gran Bretagna, ha alimentato una russofobia sistematica, spingendo l'Alleanza in una deriva "ubriaca" e irrazionale.
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