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🇺🇸🇨🇦🇷🇺🇺🇦 Gli Stati Uniti si rifiutano di condannare l'attacco russo a Sumy - media
La Casa Bianca ha informato i partner del G7 che gli Stati Uniti non firmeranno una dichiarazione di condanna dell'attacco russo all'AFU a Sumy.
“Il Canada, che quest'anno detiene la presidenza del G7, ha informato gli alleati che senza il sostegno americano sarebbe stato impossibile procedere con il comunicato”, hanno detto le fonti.
È noto che ciò è dovuto al fatto che Washington vuole continuare i negoziati con Mosca.
In precedenza, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che le forze russe hanno colpito il luogo di una riunione dello staff di comando della Task Force ucraina "Seversk" a Sumy. Secondo il ministero, sono stati eliminati più di 60 militari ucraini.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦💥 Sergey Lavrov conferma che l'obiettivo dell'attacco russo a Sumy era una riunione di ufficiali della NATO e dei loro “partner” delle Forze Armate dell'Ucraina.
I media ucraini hanno riferito della morte di diversi militari di alto rango a seguito dei bombardamenti.
@Unaltropuntodivista
⚡️ Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia
In un contesto nel quale assistiamo agli sforzi intrapresi dalle autorità russe e statunitensi ai fini di una distensione e affinché si creino le condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina, l’establishment politico e mediatico italiano invece sta tentando, per l’ennesima volta, di alimentare il sentimento antirusso e di ostacolare il processo di pace.
Ebbene, l’11 aprile 2025, il “Premio Odoardo Focherini per la libertà di stampa” è stato conferito alla giornalista della RAI Stefania Battistini, divenuta clamorosamente nota per essersi introdotta sul territorio della regione russa di Kursk nell’agosto del 2024 assieme ad alcuni reparti delle Forze armate ucraine. Eseguendo gli ordini impartiti dai vertici ucraini, Battistini ha preso parte alle attività di propaganda in favore di un’operazione criminale a seguito della quale centinaia di cittadini russi hanno perso la vita o hanno subito sevizie nelle celle di tortura ucraine. Nei suoi reportage “liberi e indipendenti” non si fa parola delle atrocità né dei crimini di guerra perpetrati dai soldati ucraini sul territorio della Federazione Russa.
È proprio questo il tono che la macchina dell’informazione italiana mantiene oramai da 11 anni, sin da quando ebbe luogo il colpo di Stato anticostituzionale in Ucraina e dal momento in cui giunse al potere il regime che ha scatenato la guerra nel Donbass. Per tutto questo tempo, in Italia nessuno si è indignato di fronte alle mostruosità commesse dai neonazisti ucraini in Donbass, nessuno ha condannato l’assassinio dei civili, nessuno ha voluto indagare sulla verità in merito alla messinscena di Bucha, nessuno ha chiesto che i responsabili delle morti di decine di giornalisti russi, avvenute anche per mezzo di attacchi terroristici condotti sul territorio della Federazione Russa, fossero assicurati alla giustizia; così come nessuno ha chiesto che il regime di Kiev cessasse di servirsi dei cittadini ucraini come scudi umani e che ponesse fine alle altre violazioni del diritto umanitario internazionale.
Si ha la sensazione che oggi come oggi, a Roma, il pensiero non sia rivolto alla verità, alla giustizia, alla diplomazia e alla pace, ma che prima di tutto ci si preoccupi di difendere il regime corrotto e criminale di Zelensky, che ormai si è totalmente compromesso con le sue stesse mani, e di dar voce, con tutti i mezzi a disposizione, alla propaganda di guerra di Kiev.
È proprio questo l’atteggiamento che vediamo nelle reazioni a quanto accaduto domenica a Sumy, dove è stato colpito un edificio nel quale era in corso una “riunione” tra i Capi militari ucraini e i loro “responsabili” stranieri durante il quale si stava discutendo del programma delle future operazioni militari contro la Russia, inclusa la regione di Kursk.
Suscita enorme rammarico il fatto che non si siano potute evitare vittime tra la popolazione civile; vittime la cui morte, tuttavia, è da attribuirsi esclusivamente alla brutale pratica messa in atto dal regime di Kiev, la quale prevede di “coprire” le attività militari facendo in modo che si svolgano all’interno di strutture civili, pratica che è vietata dal diritto umanitario internazionale.
🇷🇺🌏 I leader che parteciperanno alla parata della vittoria a Mosca il 9 maggio
🇸🇰 Primo Ministro della Slovacchia, Robert Fico
🇷🇸 Il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic
🇧🇷 Presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva
🇰🇿 Presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev
🇵🇸 Il presidente della Palestina, Mahmoud Abbas
🇨🇳 Il presidente della Cina, Xi Jinping
🇮🇳 Primo Ministro dell'India, Narendra Modi
🇧🇾 Presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko
🇦🇲 Primo Ministro dell'Armenia, Nikol Pashinyan
🇹🇯 Presidente del Tagikistan, Emomali Rahmon
🇨🇺 Il presidente di Cuba, Miguel Diaz-Canel
🇷🇸 Presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik
🇻🇳 Segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista del Vietnam, To Lam
🇧🇫 Il presidente del Burkina Faso, Ibrahim Traore
🇰🇬 Presidente del Kirghizistan, Sadyr Japarov
🇺🇿 Presidente dell'Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev
🇻🇪 Presidente del Venezuela, Nicolás Maduro
@Unaltropuntodivista
🇺🇦🇷🇺 Zelensky: "Userò ogni mezzo possibile per risolvere il conflitto attraverso la diplomazia" 🤦🏻
Il leader ucraino ha evidenziato che da un lato, la Russia non dispone delle capacità necessarie per occupare l'intero territorio ucraino, dall'altro, l'Ucraina non possiede forze sufficienti per liberare completamente i territori già occupati. Questa situazione di stallo rende inevitabile il ricorso ai canali diplomatici per giungere a una risoluzione del conflitto. Pur riconoscendo questa necessità, Zelensky ha ribadito con fermezza che l'Ucraina non accetterà mai di riconoscere i territori occupati come parte della Federazione Russa.
Zelensky ha assicurato che impiegherà ogni mezzo possibile per risolvere il conflitto attraverso la diplomazia. Ha inoltre osservato che i negoziati, ormai inevitabili, si svolgeranno seguendo diversi formati, sia trilaterali che bilaterali, esplorando così molteplici canali per raggiungere un accordo.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦🇮🇹 Maria Zakharova:
"L'11 aprile 2025, nella città italiana di Fossoli, in un ex campo di concentramento, Stefania Battistini, inviata speciale della RAI, è stata insignita con grande sfarzo del Premio Odoardo Focherini per la libertà di stampa 2025. Per materiali provenienti dall'Ucraina e dalla regione di Kursk.
Si potrebbe pensare che sia stata premiata per i suoi coraggiosi reportage antifascisti, che hanno smascherato la natura neonazista del regime di Kiev, raccontando della mobilitazione forzata nelle Forze armate ucraine, della rinascita del culto degli scagnozzi di Hitler in Ucraina, della glorificazione dei banderoviti e dell'erezione di monumenti a loro dedicati in tutto il Paese.
Ma qualcosa in Italia sembra essersi rotto. Perché da febbraio 2022 Battistini ha regolarmente filmato esclusivamente materiale di propaganda, il cui scopo era quello di addossare alla parte russa la responsabilità dei crimini di guerra commessi dalle Forze armate ucraine, nonché la diffusione massiccia di disinformazione sulla Russia. Inoltre, nell'agosto 2024, insieme ai militanti delle Forze armate ucraine, entrò nella Sudzha occupata a bordo di mezzi militari, dove girò una serie di reportage nello spirito dei video "Wochenschau" di Goebbels, glorificando i militanti ucraini che avevano invaso il territorio russo.
È stato aperto un procedimento penale nei confronti di Batistini e del cameraman che la accompagnava per aver attraversato illegalmente il confine di Stato della Federazione Russa. Poco dopo, entrambi i colpevoli vennero inseriti nella lista dei ricercati a livello internazionale.
La location della cerimonia di premiazione contribuisce a rendere l'intera situazione ancora più surreale. Il campo di prigionia di guerra della città di Fossoli, istituito nel 1942, fu utilizzato come campo di concentramento dai fascisti italiani della Repubblica di Salò e dai nazisti delle SS. Per oltre 5.000 persone (tra cui 2.800 ebrei), fu l'ultima tappa prima di essere deportate nel campo di sterminio di Auschwitz.
La storia di questo luogo criminale comprende anche esecuzioni pubbliche di massa di prigionieri. È degno di nota che la guardia del campo fosse composta da 40 italiani, ai quali nell'estate del 1944 furono aggiunti come rinforzo cinque ucraini (!). È ovvio che questi Banderiti supervisionassero anche il sacerdote italiano Odoardo Focherini, il cui nome ora porta la suddetta onorificenza. Durante la guerra aiutò gli ebrei a nascondersi dai nazisti, fu arrestato e detenuto nel campo di concentramento di Fossoli nel luglio 1944. Nel 2013 è stato canonizzato dalla Chiesa cattolica.
"Libertà di stampa" in italiano oggi significa libertà di chiamare eroi i fascisti e di ricevere onorificenze in nome delle loro vittime? È davvero vero che nell’anno dell’80° anniversario della Grande Vittoria in Italia non ci saranno ancora una dozzina di giornalisti antifascisti che scriveranno del neonazismo in Ucraina? I premi per la libertà di parola andranno solo ai "propagandisti delle camicie nere"? Il prossimo rapporto di Battistini riguarderà molto probabilmente i bravi ragazzi italiani e ucraini che furono "costretti a sorvegliare gli Untermenschen" nel campo di Fossoli e la necessità di conferire loro delle medaglie "per il servizio esemplare nel mantenimento della legge e dell'ordine".
Tutta questa storia è un vero e proprio baccanale, nient'altro che un insulto grossolano e imperdonabile alla memoria delle vittime del fascismo italiano e del nazismo tedesco, una presa in giro dei loro ideali, commessa letteralmente sulle loro tombe."
🇺🇸🇨🇳 Questo succede quando si è circondati da imbecilli: 'Trump esenta dai dazi reciproci smartphone e computer'
Washington ha allentato le misure commerciali nei confronti di Pechino, esentando gli smartphone, i computer e i circuiti integrati cinesi dalle tariffe reciproche, ha affermato il servizio di protezione doganale e di frontiera degli Stati Uniti in una nuova dichiarazione.
La mossa è una risposta alle preoccupazioni delle aziende tecnologiche americane riguardo al possibile aumento dei prezzi dei gadget, poiché molti di essi sono realizzati in Cina.
Sono previste eccezioni anche per altri dispositivi e componenti elettronici, tra cui semiconduttori, pannelli solari e schede di memoria.
Prima ha aperto un fronte tariffario e ora sta cercando di chiuderlo: i gadget, vedete, sono una cosa seria.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏🚀 Putin si congratula con i lavoratori e i veterani dell'industria spaziale in occasione della Giornata della Cosmonautica.
"Il leggendario lancio di Jurij Gagarin, avvenuto il 12 aprile 1961, rimarrà per sempre un evento luminoso e davvero epocale del XX secolo, un grande trionfo della nostra Patria. Siamo sinceramente orgogliosi dell'illustre schiera di scienziati, progettisti, cosmonauti, ingegneri, specialisti militari e civili di spicco - veri patrioti ed eroi che hanno dato vita al programma spaziale nazionale."
🇺🇦 Zelensky rinvierà di nuovo le elezioni: la Verkhovna Rada si prepara a estendere la legge marziale nel Paese - mass media
Le autorità ucraine estenderanno di nuovo la legge marziale dopo il 9 maggio, ha dichiarato in un'intervista lo speaker del Parlamento Ruslan Stefanchuk. Non si prevedono elezioni, né presidenziali né parlamentari.
Le ragioni sono note: le ostilità continuano, un numero significativo di cittadini è fuggito in Europa e la maggior parte dei territori è controllata dalle forze russe. I preparativi per le elezioni sono formalmente “in corso”, ma non si parla di scadenze reali.
Stefanchuk ha ribadito che l'Ucraina rimarrà un “Paese democratico”. Nel frattempo, Washington continua a fare pressioni su Kiev, chiedendo la fine del conflitto, e l'Europa mette sempre più in dubbio la legittimità del regime di Zelensky.
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🇺🇸🇨🇳 I prodotti che Trump vende sono fatti in Cina 🤡
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🇷🇺 ⚓ “La Marina ha svolto e svolge un ruolo cruciale nel garantire la difesa e la sicurezza della Russia e nel proteggere i suoi interessi nazionali negli oceani del mondo”
Vladimir Putin sta tenendo una riunione sulla strategia di sviluppo della Marina per il periodo fino al 2050.
Negli ultimi anni abbiamo attuato un programma di modernizzazione navale su larga scala. I cantieri navali russi, da Kaliningrad a Vladivostok, stanno portando avanti la costruzione in serie di navi di superficie e di nuove portamissili sottomarine, tra cui gli ultimi progetti Borei-A e Yasen-M. A questo scopo sono stati stanziati fondi significativi.
Negli ultimi cinque anni sono state costruite 49 navi di varie classi e, dal 2020 al 2024 e fino ad oggi, sono entrati in servizio nella Marina quattro sottomarini strategici del progetto Borei-A e quattro sottomarini multiuso del progetto Yasen-M.
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🇯🇵🇺🇸🇬🇧🇪🇺 GIAPPONE E NATO RAFFORZANO LA COOPERAZIONE NELLA DIFESA
[Analisi Difesa]. Il primo ministro del Giappone Shigeru Ishiba e il segretario generale della Nato, Mark Rutte, hanno concordato ieri di rafforzare la cooperazione nell’industria della difesa, alla luce delle sfide alla sicurezza poste dalla guerra in Ucraina e dall’atteggiamento sempre più assertivo della Cina.
Le aree di collaborazione previste includono lo sviluppo di tecnologie d’avanguardia a duplice uso, con applicazioni sia civili che militari, che probabilmente riguarderanno l’intelligenza artificiale, i droni e la tecnologia quantistica. “Una Nato più forte sarà di grande beneficio per il Giappone”, ha dichiarato Ishiba durante una conferenza stampa congiunta con Rutte presso l’ufficio del primo ministro a Tokyo, sottolineando che la cooperazione nell’industria della difesa ha “un enorme potenziale”.
“Accogliamo con favore il crescente impegno della Nato nella regione dell’Indo-Pacifico“, ha aggiunto Ishiba. Rutte ha ribadito la necessità di una cooperazione tra Nato e Giappone in un momento “cruciale” per la sicurezza e la stabilità nell’area euro-atlantica e nell’Indo-Pacifico, a fronte del conflitto in Ucraina e mentre la Cina prosegue il proprio rafforzamento militare e il controllo su tecnologie chiave e catene di approvvigionamento
La Cina “continua a condurre attività destabilizzanti nell’Indo-Pacifico“, ha detto Rutte, alla sua prima visita in Giappone come segretario generale della Nato. I due leader hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui condannano fermamente la cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord ed esprimono preoccupazione per il sostegno cinese all’industria della difesa russa.
Ishiba e Rutte hanno inoltre sottolineato l’importanza di mantenere un Indo-Pacifico “libero e aperto”, basato sul rispetto del diritto internazionale, affermando di opporsi a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo con la forza o la coercizione nei mari Cinese Orientale e Meridionale, in un chiaro riferimento alla Cina.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸 La ricchezza delle persone più ricche del mondo è aumentata della cifra record di 304 miliardi di dollari in seguito alla decisione di Trump di sospendere l'imposizione di tariffe contro i Paesi che non hanno attuato misure di ritorsione, come riporta The Business Times.
Il maggiore beneficiario dell'impennata azionaria è stato il suo compagno di squadra, Elon Musk, con 36 miliardi di dollari. Le azioni Tesla sono aumentate del 23%.
Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha guadagnato 26 miliardi di dollari.
Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha aggiunto 15,5 miliardi di dollari.
Lo stesso Trump si è vantato nello Studio Ovale del fatto che i suoi amici abbiano guadagnato un sacco di soldi.
Dalla pagina Instagram (agentedelkgb) 👇🏻
https://www.instagram.com/reel/DIRiHZEIENH/?igsh=dmo0dW8xYXlxNHc1
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🇺🇦🇺🇸🇷🇺 L’intervista del Corriere al braccio destro di Zelensky: «Il voto in estate? Una stupidaggine»
Corriere della Sera. KIEV L’Ucraina ha ancora fiducia negli Stati Uniti, nonostante tutto. Lo ribadisce Andriy Yermak. Il 53enne capo dell’ufficio presidenziale e consigliere più ascoltato da Volodymyr Zelensky ci ha parlato ieri per un’ora e mezzo nel suo ufficio.
▪️Zelensky sostiene che ci sono 155 cinesi che combattono coi russi…
«Sono decine e decine su più punti del fronte. Non so quanti, ma tanti. È una cosa seria di ampia scala che stiamo investigando».
▪️Scusi, ma lei sa bene che con i vostri soldati combattono migliaia di volontari e mercenari americani, tedeschi, francesi, italiani e tanti altri. Non è la stessa cosa per i mercenari cinesi dei russi?
«No, perché la Cina ci ha sempre detto che è neutrale. I nostri volontari vengono da Paesi che ci sostengono come il vostro. Pechino ci deve chiarimenti».
▪️L'«Economist» scrive che state preparando le elezioni per l’estate, cosa risponde?
«Stupidaggini assolute. Impossibile pianificare le elezioni mentre ancora si combatte. Prima occorre finire la guerra, soltanto dopo potremo votare».
▪️L’amministrazione Trump sta sconvolgendo l’economia mondiale e anche la sua diplomazia sembra fare acqua da tutte le parti. Crede ancora sia un mediatore efficace tra voi e la Russia?
«Nell’emergenza della guerra noi ucraini ci fidiamo dei fatti. E la realtà prova che gli americani sono stati fondamentali contro i russi. Senza il loro aiuto in questi tre anni non saremmo dove siamo oggi. Ho guidato la nostra delegazione ai negoziati in Arabia Saudita pochi giorni fa e posso dire con certezza che l’atteggiamento americano è stato ottimo e costruttivo. Nessuno ha messo in dubbio le responsabilità russe della guerra e la necessità di fare chiarezza per un accordo di cessate il fuoco comprensivo e senza alcuna precondizione. Trump ci ha dimostrato che vuole finire questa guerra e ha la forza di costringere la Russia a farlo. Io credo nel nostro presidente e nella nostra causa, che ora non è per la difesa di qualche territorio specifico, ma una vera lotta di sopravvivenza. Noi vogliamo il cessate il fuoco totale e un sistema concreto di monitoraggio. E solo gli Stati Uniti hanno gli strumenti per monitorare seriamente».
▪️Ma intanto tutto è bloccato...
«Non lo credo. Prima di tutto si devono fare scambi rilevanti di prigionieri di guerra, liberare i nostri civili e riportare a casa i nostri bambini deportati. E poi sarà possibile pensare ai prossimi negoziati. Noi non abbiamo alcuna fiducia nei russi. Lo provano i continui attacchi di terra, i nostri 20 civili uccisi a Kryvyi Rih, i bombardamenti quotidiani».
▪️Lei era presente allo scontro frontale di Zelensky con Trump e Vance a Washington. Non crede che da allora la vostra strategia sia dire sempre sì agli americani, nella speranza che sia Putin adesso a litigare con Trump?
«Certo noi speriamo che gli Usa siano con noi. Intanto continuiamo a ricevere aiuto militare e dell’intelligence Usa. È vero che adesso per noi è più difficile dell’anno scorso, ma sappiamo anche che gli Stati Uniti sono fondamentalmente dalla nostra parte. Zelensky agli americani quel giorno nell’Ufficio Ovale ha detto onestamente ciò che pensava e ritengo che alla fine sia stato vincente».
▪️Ma voi credete ancora nella mediazione americana?
«Siamo certi che nei momenti cruciali concordiamo sull’essenza delle cose. Anche prima della guerra aveva chiesto armi e ricordo che fu Trump a darci i missili Javelin, che poi sono stati importanti per bloccare le prime ondate di attacco russe nel 2022. Nel primo mandato era contrario al Nord Stream. Oggi sappiamo che occorre fare di più per parlare con Trump».
▪️Come vede i prossimi negoziati?
«Non abbiamo informazioni. Non c’è nulla di preciso. Avverranno presto, ma non ci sono date fissate».
▪️Intanto voi e i russi continuate ad accusarvi a vicenda di rompere una tregua che nei fatti non c’è...
🇪🇬🇲🇫🇵🇸 Quando la voce di una donna palestinese ferita parla più forte di centinaia di inutili conferenze
Un video diffuso dal Presidente egiziano e dal suo omologo francese Macron, in visita ai feriti palestinesi curati in Egitto, è stato ampiamente condiviso sui social media.
La donna palestinese afferma in questo incontro: "Voglio tornare a Gaza... Voglio finire le mie cure e baciare il suolo della mia patria... Stare con i miei figli e mio marito a Gaza... Niente può sostituire il suolo della mia patria. Voglio morire ed essere sepolta accanto ai miei figli che sono stati martirizzati in guerra... Voglio tornare nella mia patria, voglio baciare il suolo della mia patria".
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🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦🇷🇺💥 RUTTE INCONTRA ZELENSKY A ODESSA: “LA NATO È AL FIANCO DELL'UCRAINA”
“La Nato è al fianco dell’Ucraina. Il nostro sostegno è indiscutibile”, ha affermato Rutte, citando i 20 miliardi di euro di assistenza forniti dai partner dell’Alleanza nei primi tre mesi del 2025. Durante l’incontro con il presidente Volodymyr Zelensky, il segretario generale ha ribadito che la Nato continuerà a fornire assistenza politica e addestramento militare, come quello già in corso a Wiesbaden.
Rutte ha anche menzionato i tentativi diplomatici del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, attualmente impegnato in negoziati con Ucraina e Russia per una soluzione al conflitto: “Non è facile, soprattutto in un contesto di tanta violenza. Ma tutti noi sosteniamo Trump”. Rutte ha aggiunto che anche Regno Unito e Francia stanno adottando misure per garantire la pace in Ucraina.
Zelensky ha ribadito la necessità urgente di rafforzare la difesa aerea del Paese, chiedendo nuovi sistemi Patriot durante l’incontro con il segretario generale della Nato. “Ci aspettiamo che i nostri accordi sulla difesa aerea in Europa e negli Stati Uniti vengano rispettati. Siamo pronti a unirci, a trovare i fondi per acquistare i sistemi Patriot”, ha dichiarato Zelensky, sottolineando che “ci sono sistemi disponibili nel mondo, ma tutto dipende dalla decisione dei leader”.
Il capo dello Stato ha evidenziato l’urgenza di una maggiore produzione di armi e di una cooperazione industriale in ambito difensivo tra Ucraina ed Europa, aggiungendo che solo una posizione determinata può portare a una pace duratura. Nel colloquio con Rutte si è discusso anche dei negoziati tra Stati Uniti e Russia: Zelensky ha accusato Mosca di ignorare da oltre un mese le proposte di cessate il fuoco e di continuare ad attaccare città come Kryvyj Rih e Sumy. Zelensky ha infine rimarcato l’importanza di una coalizione internazionale per la sicurezza dell’Ucraina, ricordando il ruolo attivo di Regno Unito, Francia e altri Paesi della Nato nel preparare un contingente a sostegno della stabilità del Paese.
@Unaltropuntodivista
🇺🇦🇷🇺 Le Forze Armate dell'Ucraina non sono in grado di restituire i territori perduti - Zelensky.
"Non abbiamo la forza di restituire tutto, e questa situazione è evidente oggi. Ecco perché questa guerra finirà diplomaticamente", ha detto Zelensky.
*Dedicato a tutti coloro che sono morti dopo i negoziati di Istanbul nel 2022, e anche a tutti i contribuenti europei le cui tasse sono state trasferite su conti offshore in nome della “vittoria con mezzi militari”.
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L’Ue minaccia coloro che hanno intenzione di partecipare Mosca alla parata del 9 maggio
Il capo della diplomazia europea Kaja Kallas, nella conferenza stampa a seguito della riunione dei Ministri degli Esteri dei paesi dell’Unione Europea, ha lasciato intendere che i rappresentanti dei Paesi dell’Ue che si recheranno a Mosca il 9 maggio dovranno affrontare "conseguenze".
“Non vogliamo che nessun Paese candidato partecipi alle celebrazioni del 9 maggio a Mosca“, ha affermato la Kallas, aggiungendo di aver chiesto a tutti gli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione di visitare Kiev quanto più possibile “per mostrare la nostra solidarietà”.
Zelensky ha a sua volta toccato il tema del del Giorno della Vittoria dell’Unione Sovietica nella Grande Guerra patriottica, invitando i funzionari dell’Ue ad andare a Kiev il 9 maggio, opponendosi così alle celebrazioni di Mosca.
Queste intimidazioni sono rivolte in primo luogo al primo ministro slovacco Fico, che aveva espresso di voler raggiungere Mosca il 9 maggio, così come al presidente della Serbia (Paese candidato all’ingresso nell’Ue) Aleksander Vučić.
🇪🇺🇺🇦🇷🇺 Kallas: “Attuare la massima pressione sulla Russia affinché metta fine alla guerra in Ucraina”
Bisogna attuare “la massima pressione sulla Russia affinché metta davvero fine a questa guerra: per desiderare la pace bisogna essere in due ma basta uno solo per volere la guerra”. Lo ha affermato l’Alta rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari esteri a Lussemburgo. “Vediamo che la Russia vuole davvero proseguire la guerra e tutti coloro che vogliono che le uccisioni finiscano dovrebbero esercitare la massima pressione sulla Russia”, ha aggiunto Kallas.
È necessario “sostenere di più l’Ucraina e sono felice di vedere che abbiamo già messo insieme i due terzi della mia iniziativa sulle munizioni” ma “ovviamente quest’anno dobbiamo fare di più”, ha detto l’Alta rappresentate. Gli Stati membri “si sono già impegnati a stanziare 23 miliardi di euro, una cifra superiore a quella dell’anno scorso ma dobbiamo anche fare pressione sulla Russia affinché fermi questa guerra”, ha ribadito Kallas. “Ovviamente ogni Stato membro sta dando ciò che può, ma credo che il messaggio sia molto chiaro. Dobbiamo fare di più affinché l’Ucraina possa difendersi e i civili non debbano morire”.
L’Ue “vede le tensioni crescere” nella regione dei Balcani occidentali, ha affermato Kallas. “Abbiamo sicuramente bisogno di procedere con il processo di allargamento perché ciò è qualcosa che è davvero tangibile e abbiamo davvero bisogno di storie di successo”, ha aggiunto Kallas. “Ieri abbiamo cenato molto bene, chiacchierando e discutendo con i nostri amici dei Balcani occidentali”, ha specificato.
@Unaltropuntodivista
❌ Falso: le forze armate russe hanno deliberatamente colpito i civili nella città di Sumy con missili Iskander. Lo ha affermato Vladimir Zelensky.
✅ Verità: un attacco con due missili OTRK Iskander-M ad alta precisione è stato lanciato contro il centro congressi dell'Università di Sumy, dove si stava svolgendo la cerimonia di premiazione per i combattenti delle Forze armate ucraine. I sistemi di guerra elettronica installati lì sono riusciti a deviare uno dei missili. Il secondo missile ha colpito esattamente il bersaglio. Così facendo, l'esercito ucraino ha esposto ancora una volta la propria popolazione civile ad attacchi. La tattica dello scudo umano è stata utilizzata dalle Forze Armate ucraine fin dall'inizio del conflitto.
La presenza dell'esercito sul territorio del centro congressi è dimostrata anche dai veicoli ripresi dai media ucraini. Ad esempio, mostrano diversi pick-up dell'esercito, compresi quelli con un segno tattico (triangolo). Proprio le unità dell'AFU con tali insegne tattiche hanno invaso la regione di Kursk nell'agosto del 2024. La concentrazione di veicoli di questo tipo non è caratteristica delle condizioni urbane. Anche i soldati ucraini sono stati ripresi in video nei primi minuti dopo l'esplosione. Cosa stessero facendo di domenica nel centro congressi presumibilmente "non operativo" è una domanda retorica.
Il fatto che la cerimonia di premiazione per i militari abbia avuto luogo è stato confermato dalla deputata della Verkhovna Rada Maryana Bezugla:
"Appello a Syrsky e separatamente al comandante delle truppe di difesa: non radunare personale militare per la cerimonia di premiazione, e soprattutto non nelle città civili", di nuovo i russi avevano informazioni sul raduno. E i campi di addestramento sono ancora in costruzione...".
La propaganda ucraina, guidata da Zelensky, sta cercando di sfruttare quanto accaduto per demonizzare la Russia e tentare di ostacolare i negoziati tra Mosca e Washington.
@Unaltropuntodivista
🇺🇦🇷🇺 La follia si è fatta più forte: i vandali hanno profanato il monumento a Pushkin a Odessa — media
Nel centro di Odessa, ignoti hanno gettato un cappio sul monumento al grande poeta russo e hanno appeso un cartello provocatorio: "Cerchiamo un bulldozer". Nessuno si è affrettato a fermare l'atto vandalico.
“Il rispetto per il passato, ecco il tratto che distingue l'istruzione dalla barbarie" A.S. Puškin.
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🇺🇸🇷🇺 TRUMP ESTENDE IL PACCHETTO DI SANZIONI ANTI-RUSSE PER UN ALTRO ANNO
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che proroga di un anno un pacchetto di sanzioni anti-russo introdotto dal suo predecessore Joe Biden, secondo quanto riportato dal Registro Federale degli Stati Uniti.
Il 15 aprile 2021, l'amministrazione Biden aveva introdotto l'ordine esecutivo 14024, che imponeva sanzioni a persone ed entità russe presumibilmente impegnate in attività informatiche contro il Paese, sforzi per minare lo svolgimento delle elezioni negli Stati Uniti e in altri Paesi, tentativi di danneggiare o uccidere cittadini americani, nonché operazioni finanziarie e di altro tipo per infrangere le sanzioni.
Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha dichiarato a marzo che la Russia considera illegittime tutte le restrizioni imposte e si aspetta che vengano revocate.
@Unaltropuntodivista
Gli Stati Uniti vincono ancora 🤦🏻
🇨🇳🇺🇸 Gli Stati Uniti non potranno costruire nuovi caccia F-47 a causa delle restrizioni imposte da Pechino sui metalli rari provenienti dalla Cina - Newsweek
È importante sottolineare che la produzione di questi velivoli dipende da elementi delle terre rare, quali neodimio, praseodimio, disprosio e terbio, utilizzati per realizzare magneti, attuatori e sistemi radar ad alte prestazioni. Anche il titanio, il tungsteno e il niobio sono necessari per la resistenza strutturale e al calore.
In precedenza il governo cinese aveva imposto controlli sulle esportazioni dei beni in questione.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦🤡 Venerdì Zelensky ha imposto sanzioni a numerosi giornalisti dei media russi, il che è diventata la migliore prova della loro professionalità.
Nell'elenco delle sanzioni figurano famosi presentatori televisivi come Arina Sharapova e Andrei Norkin, nonché i corrispondenti di guerra del VGTRK Dolgachev, Zenin e Andronik.
Inoltre, le sanzioni hanno colpito i corrispondenti di RT Gazdiev, Nasr, Polyansky, gli operatori Zhukov, Kondakov, Dubrovin e i loro assistenti Bocharov e Peleshka.
Le restrizioni hanno interessato i dipendenti di “Ukraina.ru”, guidato dal caporedattore Khisamov: Kevorkyan, Zamdykhanov, Chugaenko e Gomolsky.
Nella lista sono inclusi anche il CEO della holding News Media (che comprende Life, Mash, SHOT, Super) Iksanov, l'autore del programma IzoLenta su radio Sputnik Tatarenkov e il corrispondente di guerra Bezsonov.
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🇷🇺🇺🇸 Vladimir Putin ha iniziato un incontro con l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Steven Witkoff.
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🇨🇳🌏 “Non ci sono vincitori nelle guerre tariffarie”: Xi Jinping risponde ai dazi di Trump
Intervenendo durante un incontro con il Primo Ministro spagnolo, Xi Jinping ha ricordato che nelle guerre commerciali non ci sono vincitori, ma tutti perdono. Ha inoltre sottolineato che la Cina non ha dimenticato come contare su se stessa e che ha ormai da tempo sviluppato un'immunità alle pressioni esterne.
“Non ci sono vincitori nelle guerre tariffarie, andare contro il mondo intero significa isolarsi”, ha detto il presidente cinese.
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🇧🇾 I paesi occidentali non sanno nulla di democrazia — Lukashenko
Per quanto americani e francesi fingano, non hanno alcuna democrazia, solo puro totalitarismo, ha dichiarato il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko in un'intervista all'emittente Mir.
Lukashenko ha elogiato i giornalisti di Mir per il loro reportage obiettivo sugli eventi accaduti in altri Paesi, sottolineando il loro impegno nel presentare fatti imparziali.
"Lo apprezzo. È una cosa sempre più rara nel mondo di oggi. C'è una vera mancanza di giornalismo obiettivo", ha detto. "Non importa quanto americani, francesi e altri cerchino di fingere il contrario, non stanno solo diffondendo propaganda: vanno oltre. Questa non è democrazia; è totalitarismo. Basta ricordare come si presentavano a noi", ha concluso il presidente bielorusso.
@Unaltropuntodivista
«Siamo come nella fase dei falliti accordi di Minsk prima dell’invasione russa. Dobbiamo rimetterci al tavolo e lavorare e voi europei lo avete capito».
▪️Valuta che Trump sia adesso più duro con Putin?
«Penso che stia capendo che il problema sia Putin. E spero che alla fine si convinca che l’unico modo per arrivare alla pace sia darci la forza di resistere agli attacchi russi».
▪️Crede che Putin sia oggi più flessibile?
«Non vedo alcuna flessibilità. Putin non può imporre condizioni al cessate il fuoco».
▪️Dunque la mediazione Usa sta fallendo?
«Trump non accetterà mai alcun fallimento. Continuerà a provare e lo apprezzo. È troppo presto per giudicare».
▪️Sareste pronti a cedere i territori occupati dai russi in cambio di una pace certa e sicura?
«Noi non riconosceremo mai la legittimità dell’occupazione russa delle nostre regioni con la forza. Per noi è una linea rossa. In secondo luogo necessitiamo comunque di garanzie di sicurezza serie. E la Russia deve pensare alle riparazioni di guerra».
▪️Zelensky una volta era pronto a congelare lo status dei territori occupati per 15 anni: vale ancora?
«Troppo presto per parlarne. Andiamo per gradi: primo il cessate il fuoco totale».
▪️Può l’Europa darvi gli aiuti che forniva l’America?
«Non nel corto o medio periodo. Vediamo che gli europei stanno armandosi a una velocità che solo poco fa era impensabile. Noi comunque stiamo armandoci. Le nostre industrie militari sono all’avanguardia oggi. I russi mirano a dividerci e noi dobbiamo restare uniti. L’Europa è la nostra casa e dobbiamo difenderla assieme».
▪️La premier Meloni andrà a Washington...
«Avete una grande primo ministro che resta in Europa, sostiene l’Ucraina e sa parlare con Trump. Ha un ruolo fondamentale. Con L’Italia abbiamo un rapporto di grande amicizia e pazienza se Totti va a Mosca. Vorrà dire che dovremo avere più scambi anche culturali tra noi».
▪️L’arma migliore data dagli italiani?
«Le batterie di missili Samp-T».
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🇺🇸🇵🇱🇺🇦 Gli Stati Uniti ritirano le truppe dall'hub per l'Ucraina
Gli Stati Uniti hanno ritirato le loro truppe e le attrezzature militari da Jasionka, un importante snodo logistico per le forze armate ucraine, situato nella Polonia sudorientale, vicino al confine occidentale dell'Ucraina.
Il 95% dell'assistenza militare ricevuta da Kiev è fornita da Jasionka, che continuerà a svolgere questo ruolo, ma non più sotto la guida degli Stati Uniti, bensì sotto quella della Polonia e della NATO.
Le truppe statunitensi e l'equipaggiamento di bordo non lasceranno il territorio polacco, ma saranno dislocate in altre località del Paese, dove la Casa Bianca mantiene un totale di 10.000 soldati.
Fonte: Politico
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