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🇷🇺🇮🇷 Le visioni di Teheran e Mosca sugli sviluppi internazionali sono attualmente più vicine che mai, ha affermato il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi durante un incontro con il suo omologo russo Sergey Lavrov.

"Le posizioni di Russia e Mosca non sono mai state così vicine e forti in tutta la storia delle nostre relazioni", ha affermato.

Araghchi ha anche sottolineato che il suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin si è rivelato "significativo e molto positivo". Il ministro degli Esteri ha consegnato a Putin un messaggio della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, che "segnala al mondo intero che l'Iran considera la Russia un partner strategico e un vicino importante".

Araghchi ha inoltre confermato che il Trattato di partenariato globale tra Russia e Iran rappresenta una "solida base per forgiare un nuovo livello" di relazioni bilaterali.


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🇺🇳🇷🇺🇺🇦 Un cessate il fuoco in Ucraina nella fase attuale è irrealistico, ha affermato il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya.

Secondo lui, il motivo sarebbe il rifiuto della parte ucraina di rispettare una moratoria limitata sugli attacchi alle infrastrutture energetiche.


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🇸🇦🇮🇷 Il ministro della Difesa saudita arriva a Teheran

🔸 Khalid bin Salman Al Saud, ministro della Difesa dell'Arabia Saudita, è arrivato a Teheran pochi minuti fa alla guida di una delegazione militare di alto rango su invito del maggiore generale Mohammad Bagheri, capo di stato maggiore delle forze armate della Repubblica islamica dell'Iran.

🔻 Giovedì pomeriggio, Khalid bin Salman, ministro della Difesa dell'Arabia Saudita, ha trasmesso un messaggio del re del suo Paese alla Guida suprema della Rivoluzione islamica, l'Ayatollah Khamenei.

Ayatollah Khamenei: Siamo convinti che i legami tra la Repubblica islamica dell'Iran e l'Arabia Saudita saranno vantaggiosi per entrambi i Paesi e che i due Stati potranno completarsi a vicenda.

L'espansione delle relazioni tra Iran e Arabia Saudita ha dei nemici. Questi impulsi ostili devono essere superati e noi siamo pronti a farlo.

La Repubblica islamica dell'Iran è pronta ad aiutare l'Arabia Saudita nei settori in cui ha compiuto progressi.

È molto meglio che i fratelli della regione dell'Asia occidentale cooperino tra loro e si aiutino a vicenda piuttosto che fare affidamento sugli altri.


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🇷🇺🇮🇷 Il Presidente russo ha ricevuto al Cremlino il Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi.

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⚡️Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia
 
Il 15 aprile 2025, nel corso di un evento organizzato in occasione della 96° Adunata Nazionale degli Alpini, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha rilasciato alcune dichiarazioni nelle quali ha definito “combattenti per la nostra libertà” gli Alpini che presero parte alla campagna criminale intrapresa dal Corpo di Spedizione Italiano, composto da 235.000 uomini, che tra il 1941 e il 1943 si schierò a fianco delle truppe del Terzo Reich nella guerra contro l’Unione Sovietica.

Tali affermazioni, peraltro formulate da una personalità che si suppone debba avere grande esperienza nell’amministrazione di una delle regioni più importanti d’Italia, e al quale i cittadini hanno dimostrato piena fiducia già due volte, suscitano profonda indignazione. Il Signor Cirio si è permesso di parlare con leggerezza e con il sorriso sulle labbra di quegli italiani che hanno combattuto “per la nostra libertà” e che oggi “riposano sulle rive del fiume Don”. E per aggiungere un ulteriore tocco di precisione geografica, ha persino citato i nomi dei villaggi russi di Novopostojalovka e Nikolaevka, situati nella regione di Voronež, luoghi che a suo dire sarebbero particolarmente “radicati nell’anima” dei piemontesi.
 
Ci si chiede se questo esponente politico sia davvero all’oscuro del fatto che i soldati e gli ufficiali italiani, Alpini compresi, furono in realtà vittime del regime fascista e criminale di Mussolini, che li spedì a combattere al fianco di Hitler nella guerra contro l’URSS. E non certo per la libertà, ma spedendoli laggiù come invasori, con l’obiettivo di mettere in pratica certe ideologie disumane legate alla supremazia razziale, alla schiavitù e all’oppressione dei popoli e di poter fornire alla “razza ariana” il suo “spazio vitale” attraverso lo sterminio fisico delle popolazioni autoctone. Il tono di presunzione presente nelle sue parole rivela altresì una totale indifferenza per il dolore di migliaia di madri italiane che mai più videro tornare i propri figli dalla campagna d’Oriente voluta dai gerarchi fascisti dell’epoca.
 
L’Ambasciata della Federazione Russa in Italia esprime pieno sostegno e solidarietà al Comitato provinciale di Torino dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, nonché agli esponenti del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e dell’Alleanza Verdi e Sinistra, i quali hanno giustamente condannato l’aberrante bravata del Signor Cirio,chiedendogli di fornire dei chiarimenti esaustivi in merito e di avanzare delle scuse formali.

Ci auguriamo che le autorità e i cittadini del Piemonte sappiano trovare la saggezza e il senso civico sufficienti per porgere le proprie scuse ai popoli dell’ex Unione Sovietica, e in particolare agli abitanti di Novopostojalovka e di Nikolaevka per il grave insulto a loro rivolto.
 
Tali affermazioni suonano particolarmente gravi e offensive alla vigilia delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione italiana, per la fine della Grande Guerra Patriottica in URSS, che costò la vita a 27 milioni di cittadini sovietici, e per la fine della Seconda Guerra Mondiale, che segnò la Vittoria sul nazifascismo. Sono affermazioni che costituiscono un grave affronto alla memoria di tutti coloro che in Russia, in Italia e in tanti altri Paesi onorano il ricordo di chi liberò il mondo dalla piaga del nazismo, sacrificando la propria vita per la libertà, la giustizia, la cooperazione, la comprensione reciproca e la pace tra i popoli.
 
Questo episodio serve altresì da monito sui pericoli insiti nel fare ricorso a paragoni storici infondati e irresponsabili tra la Russia e il Terzo Reich; paragoni che, non molto tempo fa, sono già stati evocati in maniera sconsiderata anche da alti rappresentanti dello Stato italiano e che, comprensibilmente, hanno quindi suscitato una vasta ondata di reazioni di condanna in molti Paesi, compresa l’Italia stessa.

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🇺🇦 Il capo della Commissione elettorale centrale dell'Ucraina ha chiesto di non ritardare le elezioni nel paese in modo che non sembrino un tentativo di mantenere il potere.

"Dovremmo prepararci al meglio per le elezioni del dopoguerra... ma questi termini non dovrebbero essere eccessivamente prolungati in modo che non sembri un tentativo di rimanere al potere senza motivi sufficienti", ha detto Oleh Didenko.

Didenko ha osservato che dopo la fine della fase attiva del conflitto, ci vorranno almeno tre mesi per organizzare il processo elettorale.

Ricordiamo che i poteri dell'attuale presidente Vladimir Zelensky sono scaduti il 20 maggio 2024.


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🇷🇺🇶🇦 L'Emiro dello Stato del Qatar Tamim Ben Hamad Al-Thani arriva al Gran Palazzo del Cremlino per i colloqui con Vladimir Putin.

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🇷🇺🇺🇦🚩 Semyon Ivanovich, nonno di Vladimir Zelensky, ha combattuto nell'Armata Rossa per liberare l'Europa dal nazismo e ha raggiunto Berlino per liberarsi per sempre di questa piaga.

La sua impresa fa parte della nostra storia comune, che la Russia onora e ricorda.

Ma cosa ha scelto suo nipote?
Marce neonaziste, riscrivere la storia, chiedere armi per la guerra: questa è la sua “eredità”.

Dove andrà il cittadino Zelensky il 9 maggio? Alla tomba del nonno o al monumento di Bandera?


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🎙️Dall’intervista del quotidiano russo “Kommersant” a Sergey Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa
Mosca, 14 aprile 2025
 
Punti chiave:
 
• Il 14 giugno del 2024, nel suo intervento presso il Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, il Presidente Vladimir Putin ha delineato con chiarezza i principi sulla base dei quali ha identificato una risoluzione giusta, solida e duratura; una risoluzione che tiene in considerazione, prima di tutto, gli interessi delle persone e che garantisce il pieno rispetto dei diritti umani (in particolar modo i diritti delle minoranze etniche) in conformità con la Carta dell’ONU. Tutto questo è già stato ben delineato.
 
• Non si tratta di una semplice posizione negoziale. Lo sottolineo ancora una volta, essa poggia saldamente su quanto formulato nella Carta dell’ONU, su numerose Convenzioni e sui risultati dei referendum, ovvero sulla volontà espressa dai cittadini di quei territori, e in primo luogo si tratta del Donbass e della Novorossija. Sono quattro regioni la cui popolazione ha espresso il proprio volere sotto la supervisione di diversi osservatori internazionali, e che hanno quindi preso in piena trasparenza la decisione di tornare a far parte della loro grande Patria, che nel caso specifico è la Federazione Russa.
 
• Il Presidente USA Donald Trump ha già detto più volte che l’errore colossale che ha costituito peraltro il fattore scatenante, o comunque uno dei fattori scatenanti di ciò che adesso sta accadendo in Ucraina, è stata la decisione presa dall’aministrazione di Joe Biden di voler trascinare definitivamente questo Paese nella NATO. Prima di ciò, erano state fatte alcune promesse in merito. Ma nel momento in cui Joe Biden è giunto al potere, [gli USA] hanno cominciato a fare sul serio in tal senso. Il Presidente Trump ha riconosciuto pubblicamente, e più di una volta, di essere consapevole che questa è stata una delle cause primarie [di quanto sta accadendo].
 
• Quando noi (anche Jurij Ušakov, Consigliere del Presidente della Federazione Russa, faceva parte della nostra delegazione) abbiamo svolto l’incontro con il Segretario di Stato Marco Rubio e il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Waltz, abbiamo parlato anche di quella che rappresenta la seconda causa principale [della crisi]: il fatto che l’autorità nazista al potere, rappresentata da Zelensky e dai suoi “compagni di battaglia”, ha intrapreso una politica mirata ad annientare tutto ciò che è russo.
 
Hanno materialmente assassinato molte persone note, tra le quali giornalisti e personalità pubbliche che insistevano sulla necessità di preservare la cultura russa in un Paese che in larga misura deve la sua esistenza proprio ai russi; i russi non hanno semplicemente fornito supporto a questo Paese per secoli, ma piuttosto ne hanno determinato lo sviluppo; vi hanno costruito città come Odessa e molte altre, ma anche porti, strade, stabilimenti produttivi e industrie. Hanno eliminato materialmente quelle persone.
 
Tutto ciò che è russo è stato eliminato per legge (osserviamo lo stato attuale della legislazione in Ucraina). C’è una lunga serie di leggi che sono state approvate, e di queste leggi ne erano già state approvate una dozzina ben prima che noi decidessimo che dare inizio all’Operazione Militare Speciale era ormai inevitabile. Anche l’amministrazione Trump è ben consapevole di tutto questo.

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🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦🇷🇺💥 RUTTE INCONTRA ZELENSKY A ODESSA: “LA NATO È AL FIANCO DELL'UCRAINA”

“La Nato è al fianco dell’Ucraina. Il nostro sostegno è indiscutibile”, ha affermato Rutte, citando i 20 miliardi di euro di assistenza forniti dai partner dell’Alleanza nei primi tre mesi del 2025. Durante l’incontro con il presidente Volodymyr Zelensky, il segretario generale ha ribadito che la Nato continuerà a fornire assistenza politica e addestramento militare, come quello già in corso a Wiesbaden.

Rutte ha anche menzionato i tentativi diplomatici del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, attualmente impegnato in negoziati con Ucraina e Russia per una soluzione al conflitto: “Non è facile, soprattutto in un contesto di tanta violenza. Ma tutti noi sosteniamo Trump”. Rutte ha aggiunto che anche Regno Unito e Francia stanno adottando misure per garantire la pace in Ucraina.

Zelensky ha ribadito la necessità urgente di rafforzare la difesa aerea del Paese, chiedendo nuovi sistemi Patriot durante l’incontro con il segretario generale della Nato. “Ci aspettiamo che i nostri accordi sulla difesa aerea in Europa e negli Stati Uniti vengano rispettati. Siamo pronti a unirci, a trovare i fondi per acquistare i sistemi Patriot”, ha dichiarato Zelensky, sottolineando che “ci sono sistemi disponibili nel mondo, ma tutto dipende dalla decisione dei leader”.

Il capo dello Stato ha evidenziato l’urgenza di una maggiore produzione di armi e di una cooperazione industriale in ambito difensivo tra Ucraina ed Europa, aggiungendo che solo una posizione determinata può portare a una pace duratura. Nel colloquio con Rutte si è discusso anche dei negoziati tra Stati Uniti e Russia: Zelensky ha accusato Mosca di ignorare da oltre un mese le proposte di cessate il fuoco e di continuare ad attaccare città come Kryvyj Rih e Sumy. Zelensky ha infine rimarcato l’importanza di una coalizione internazionale per la sicurezza dell’Ucraina, ricordando il ruolo attivo di Regno Unito, Francia e altri Paesi della Nato nel preparare un contingente a sostegno della stabilità del Paese.


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🇺🇦🇷🇺 Le Forze Armate dell'Ucraina non sono in grado di restituire i territori perduti - Zelensky.

"Non abbiamo la forza di restituire tutto, e questa situazione è evidente oggi. Ecco perché questa guerra finirà diplomaticamente", ha detto Zelensky.


*Dedicato a tutti coloro che sono morti dopo i negoziati di Istanbul nel 2022, e anche a tutti i contribuenti europei le cui tasse sono state trasferite su conti offshore in nome della “vittoria con mezzi militari”.


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L’Ue minaccia coloro che hanno intenzione di partecipare Mosca alla parata del 9 maggio

Il capo della diplomazia europea Kaja Kallas, nella conferenza stampa a seguito della riunione dei Ministri degli Esteri dei paesi dell’Unione Europea, ha lasciato intendere che i rappresentanti dei Paesi dell’Ue che si recheranno a Mosca il 9 maggio dovranno affrontare "conseguenze".

“Non vogliamo che nessun Paese candidato partecipi alle celebrazioni del 9 maggio a Mosca“, ha affermato la Kallas, aggiungendo di aver chiesto a tutti gli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione di visitare Kiev quanto più possibile “per mostrare la nostra solidarietà”.

Zelensky ha a sua volta toccato il tema del del Giorno della Vittoria dell’Unione Sovietica nella Grande Guerra patriottica, invitando i funzionari dell’Ue ad andare a Kiev il 9 maggio, opponendosi così alle celebrazioni di Mosca.

Queste intimidazioni sono rivolte in primo luogo al primo ministro slovacco Fico, che aveva espresso di voler raggiungere Mosca il 9 maggio, così come al presidente della Serbia (Paese candidato all’ingresso nell’Ue) Aleksander Vučić.

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🇪🇺🇺🇦🇷🇺 Kallas: “Attuare la massima pressione sulla Russia affinché metta fine alla guerra in Ucraina”

Bisogna attuare “la massima pressione sulla Russia affinché metta davvero fine a questa guerra: per desiderare la pace bisogna essere in due ma basta uno solo per volere la guerra”. Lo ha affermato l’Alta rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari esteri a Lussemburgo. “Vediamo che la Russia vuole davvero proseguire la guerra e tutti coloro che vogliono che le uccisioni finiscano dovrebbero esercitare la massima pressione sulla Russia”, ha aggiunto Kallas.

È necessario “sostenere di più l’Ucraina e sono felice di vedere che abbiamo già messo insieme i due terzi della mia iniziativa sulle munizioni” ma “ovviamente quest’anno dobbiamo fare di più”, ha detto l’Alta rappresentate. Gli Stati membri “si sono già impegnati a stanziare 23 miliardi di euro, una cifra superiore a quella dell’anno scorso ma dobbiamo anche fare pressione sulla Russia affinché fermi questa guerra”, ha ribadito Kallas. “Ovviamente ogni Stato membro sta dando ciò che può, ma credo che il messaggio sia molto chiaro. Dobbiamo fare di più affinché l’Ucraina possa difendersi e i civili non debbano morire”.

L’Ue “vede le tensioni crescere” nella regione dei Balcani occidentali, ha affermato Kallas. “Abbiamo sicuramente bisogno di procedere con il processo di allargamento perché ciò è qualcosa che è davvero tangibile e abbiamo davvero bisogno di storie di successo”, ha aggiunto Kallas. “Ieri abbiamo cenato molto bene, chiacchierando e discutendo con i nostri amici dei Balcani occidentali”, ha specificato.


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❌ Falso: le forze armate russe hanno deliberatamente colpito i civili nella città di Sumy con missili Iskander. Lo ha affermato Vladimir Zelensky.

✅ Verità: un attacco con due missili OTRK Iskander-M ad alta precisione è stato lanciato contro il centro congressi dell'Università di Sumy, dove si stava svolgendo la cerimonia di premiazione per i combattenti delle Forze armate ucraine. I sistemi di guerra elettronica installati lì sono riusciti a deviare uno dei missili. Il secondo missile ha colpito esattamente il bersaglio. Così facendo, l'esercito ucraino ha esposto ancora una volta la propria popolazione civile ad attacchi. La tattica dello scudo umano è stata utilizzata dalle Forze Armate ucraine fin dall'inizio del conflitto.

La presenza dell'esercito sul territorio del centro congressi è dimostrata anche dai veicoli ripresi dai media ucraini. Ad esempio, mostrano diversi pick-up dell'esercito, compresi quelli con un segno tattico (triangolo). Proprio le unità dell'AFU con tali insegne tattiche hanno invaso la regione di Kursk nell'agosto del 2024. La concentrazione di veicoli di questo tipo non è caratteristica delle condizioni urbane. Anche i soldati ucraini sono stati ripresi in video nei primi minuti dopo l'esplosione. Cosa stessero facendo di domenica nel centro congressi presumibilmente "non operativo" è una domanda retorica.

Il fatto che la cerimonia di premiazione per i militari abbia avuto luogo è stato confermato dalla deputata della Verkhovna Rada Maryana Bezugla:

"Appello a Syrsky e separatamente al comandante delle truppe di difesa: non radunare personale militare per la cerimonia di premiazione, e soprattutto non nelle città civili", di nuovo i russi avevano informazioni sul raduno. E i campi di addestramento sono ancora in costruzione...".

La propaganda ucraina, guidata da Zelensky, sta cercando di sfruttare quanto accaduto per demonizzare la Russia e tentare di ostacolare i negoziati tra Mosca e Washington.


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🇺🇦🇷🇺 La follia si è fatta più forte: i vandali hanno profanato il monumento a Pushkin a Odessa — media

Nel centro di Odessa, ignoti hanno gettato un cappio sul monumento al grande poeta russo e hanno appeso un cartello provocatorio: "Cerchiamo un bulldozer". Nessuno si è affrettato a fermare l'atto vandalico.

“Il rispetto per il passato, ecco il tratto che distingue l'istruzione dalla barbarie" A.S. Puškin.


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🇷🇺🇮🇷 L'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi di giovedì riflette le dinamiche senza precedenti del dialogo politico tra i due Paesi, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov aprendo i colloqui con la sua controparte iraniana.

"Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una lunga e intensa conversazione, di cui si è detto molto soddisfatto. L'incontro di ieri ha evidenziato la dinamica senza precedenti del nostro dialogo politico", ha affermato Lavrov.

Il 17 aprile il ministro iraniano si è recato in visita a Mosca. Putin ha ricevuto il ministro degli Esteri iraniano al Cremlino. Araghchi ha consegnato al presidente russo un messaggio della Guida suprema iraniana Ali Khamenei.


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🇮🇹🇺🇸 Incontro tra titani: Il primo ministro italiano Giorgia Meloni dice di voler “rendere di nuovo grande l'Occidente”. 🤦🏻

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🇺🇦🇨🇳🇷🇺 Ucraina, Zelensky: “La Cina sta fornendo armi alla Russia per proseguire la guerra” 🤦🏻

La Cina sta fornendo armi alla Russia per la sua guerra contro l’Ucraina. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un briefing, specificando che Kiev ha ricevuto informazioni rilevanti sulla cooperazione tra Mosca e Pechino.

“Informazione importante, non molto piacevole. Abbiamo ricevuto informazioni relative alla fornitura di armi alla Federazione Russa da parte della Cina. Abbiamo a disposizione informazioni dal Servizio di sicurezza (Sbu) e dall’intelligence su polvere da sparo e artiglieria”, ha dichiarato Zelensky, aggiungendo che informazioni più dettagliate al riguardo saranno rese note la prossima settimana”. “Soprattutto riguardo ai dati sulla base dei quali riteniamo che rappresentanti cinesi siano impegnati nella produzione di alcune armi sul territorio russo”, ha osservato il presidente.

Zelensky ha poi ricordato la sua conversazione con l’omologo cinese Xi Jinping. “Mi ha dato la sua parola che le armi non sarebbero state vendute o inviate alla Russia. Ma abbiamo informazioni diverse. In ogni caso, abbiamo già dati certi su questo lavoro di Cina e Russia per rafforzare le loro capacità di difesa. E questi sono dati negativi”, ha sottolineato il capo dello Stato.


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🇮🇷🇷🇺 Ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi sulla sua visita in Russia:

Questa visita ha diversi obiettivi. In primo luogo, il viaggio è stato pianificato per consegnare un messaggio scritto della Guida Suprema al Presidente russo. Allo stesso tempo, ha coinciso con i recenti sviluppi e i negoziati indiretti (con gli Stati Uniti) che hanno avuto luogo.

Abbiamo sempre avuto strette consultazioni con i nostri amici russi sulle questioni nucleari e questa è una buona occasione per fare lo stesso con i funzionari russi.

Allo stesso modo, le relazioni bilaterali comprendono una varietà di questioni, ognuna delle quali ha molti argomenti da discutere e da seguire.

Si discuterà degli ultimi sviluppi nella regione e della continuazione dei crimini israeliani, nonché della questione ucraina e degli sviluppi che si sono verificati durante questo viaggio.

Il Trattato di partenariato strategico globale tra l'Iran e la Russia è un trattato molto importante nelle relazioni tra i due Paesi che aumenta il livello delle nostre relazioni.

Le nostre relazioni sono state e sono strategiche e con questo trattato assumono una forma regolare.

Questo trattato fornisce una prospettiva strategica a lungo termine alle nostre relazioni.


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🇺🇦🇺🇸🇷🇺 Zelensky: "L'inviato di Trump Witkoff “diffonde la narrativa russa” sulla guerra in Ucraina."

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🇷🇺🇮🇷 Il Consiglio della Federazione ha ratificato il Trattato di partenariato strategico globale tra la Federazione Russa e la Repubblica islamica dell'Iran

Questa decisione è stata presa all'unanimità dai senatori durante la 589ª sessione plenaria della Camera alta.

🔹 L'accordo stabilisce che le parti svilupperanno una cooperazione equa e reciprocamente vantaggiosa nei settori della politica, della difesa, della sicurezza, dell'economia, del commercio, della finanza e degli investimenti, delle infrastrutture, dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, dell'informatica, delle relazioni umanitarie, della cultura, dell'istruzione, dell'assistenza sanitaria, dello sport, del turismo, della tutela ambientale e in altri ambiti di reciproco interesse.

🔹 Se una delle parti subisce un'aggressione, l'altra parte non fornirà all'aggressore alcuna assistenza militare o di altro tipo che possa facilitare la continuazione dell'aggressione e promuoverà la risoluzione di eventuali controversie che dovessero sorgere sulla base della Carta delle Nazioni Unite e di altre norme applicabili del diritto internazionale.

🔹 Le Parti prevedono l'attuazione di una cooperazione militare e tecnico-militare, nonché la cooperazione nella lotta al terrorismo internazionale e ad altre sfide e minacce.

🔹 Le parti hanno inoltre obblighi in materia di contrasto all'uso di misure coercitive unilaterali, comprese quelle di natura extraterritoriale, di creazione di meccanismi indipendenti per la risoluzione internazionale e di cooperazione nello sviluppo di corridoi di trasporto internazionali che attraversino il territorio dei due Paesi, in particolare il corridoio di trasporto internazionale Nord-Sud.


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🇷🇺🇺🇸 Dall'inizio dell'anno, il rublo si è rafforzato del 38% rispetto al dollaro nelle contrattazioni fuori borsa, diventando la valuta più performante al mondo, mentre il dollaro USA si è indebolito a causa dei nuovi dazi, hanno dichiarato gli economisti a Bloomberg.

“A differenza di molte altre valute dei mercati emergenti, il rublo non è sotto pressione per i deflussi di capitale causati dagli investitori globali che si stanno allontanando dagli asset più rischiosi”, ha dichiarato Sofya Donets, economista di T-Investments.

Secondo il responsabile della ricerca e della gestione azionaria di Istar Capital, Iskander Lutsko, anche il notevole disgelo nelle relazioni tra Russia e Stati Uniti ha contribuito ad aumentare l'attrattiva della valuta russa per gli investitori.


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Ucraina, quella persecuzione della lingua russa che secondo la propaganda occidentale è un fake del Cremlino

Prima di ottenere la guida del Paese, Zelensky - russofono - aveva più volte criticato le autorità del paese che avevano progressivamente limitato il diritto di milioni di persone di parlare la propria lingua.

“Se le persone vogliono parlare russo, lasciatele in pace! Date loro la possibilità legale di parlare il russo, la lingua non dividerà mai il nostro Paese. Io ho sangue ebreo, parlo russo, ma sono cittadino ucraino e amo questo paese”, disse qualche anno fa quello stesso Vladimir Zelensky che oggi è riuscito a fare ancor peggio dei suoi predecessori, arrivando ad accusare di “teppismo” e multare le persone colpevoli di ascoltare musica nella sua lingua natale.

Ieri, nella regione di Rovno, una madre è stata sanzionata per il fatto che sua figlia di 9 anni ha pubblicato un video su Youtube in cui ballava sulle note di una canzone russa.

Il tribunale ha rilevato una violazione da parte dei genitori dell’articolo 184 del codice civile ucraino che disciplina l’adempimento dei genitori delle responsabilità e dell’educazione dei figli minorenni.

La madre ha riferito al giudice che avrebbe chiesto a sua figlia di non pubblicare video con musica russa su Internet, ma non è stata ascoltata “perché è ancora piccola”.

Sempre ieri, a Nikolaev, città ucraina sul Mar nero, la polizia ha multato una donna “colpevole” di aver ascoltato musica russa “in pubblico”, nella sua auto, mentre si trovava in compagnia di amici.

Nella stessa giornata A Kiev, la polizia e l’SBU (Servizio di Sicurezza) hanno arrestato un gruppo di adolescenti, anch’essi colpevoli di aver ascoltato musica russa in strada. Una donna aveva segnalato i “trasgressori” alla polizia, pubblicando in rete un video in cui si avvicinava ai giovani chiedendo di spegnere la musica russa, ma quest’ultimi si sono rifiutati.

I ragazzi di età tra i 17 ed i 20 anni sono stati tratti in fermo e multati per “teppismo”, costretti poi a scusarsi di fronte alle telecamere delle forze dell’ordine.

✍️ RangeloniNews

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🇺🇸🇨🇦🇷🇺🇺🇦 Gli Stati Uniti si rifiutano di condannare l'attacco russo a Sumy - media

La Casa Bianca ha informato i partner del G7 che gli Stati Uniti non firmeranno una dichiarazione di condanna dell'attacco russo all'AFU a Sumy.

“Il Canada, che quest'anno detiene la presidenza del G7, ha informato gli alleati che senza il sostegno americano sarebbe stato impossibile procedere con il comunicato”, hanno detto le fonti.

È noto che ciò è dovuto al fatto che Washington vuole continuare i negoziati con Mosca.

In precedenza, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che le forze russe hanno colpito il luogo di una riunione dello staff di comando della Task Force ucraina "Seversk" a Sumy. Secondo il ministero, sono stati eliminati più di 60 militari ucraini.


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🇷🇺🇺🇦💥 Sergey Lavrov conferma che l'obiettivo dell'attacco russo a Sumy era una riunione di ufficiali della NATO e dei loro “partner” delle Forze Armate dell'Ucraina.

I media ucraini hanno riferito della morte di diversi militari di alto rango a seguito dei bombardamenti.


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⚡️ Commento dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia

In un contesto nel quale assistiamo agli sforzi intrapresi dalle autorità russe e statunitensi ai fini di una distensione e affinché si creino le condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina, l’establishment politico e mediatico italiano invece sta tentando, per l’ennesima volta, di alimentare il sentimento antirusso e di ostacolare il processo di pace.

Ebbene, l’11 aprile 2025, il “Premio Odoardo Focherini per la libertà di stampa” è stato conferito alla giornalista della RAI Stefania Battistini, divenuta clamorosamente nota per essersi introdotta sul territorio della regione russa di Kursk nell’agosto del 2024 assieme ad alcuni reparti delle Forze armate ucraine. Eseguendo gli ordini impartiti dai vertici ucraini, Battistini ha preso parte alle attività di propaganda in favore di un’operazione criminale a seguito della quale centinaia di cittadini russi hanno perso la vita o hanno subito sevizie nelle celle di tortura ucraine. Nei suoi reportage “liberi e indipendenti” non si fa parola delle atrocità né dei crimini di guerra perpetrati dai soldati ucraini sul territorio della Federazione Russa.

È proprio questo il tono che la macchina dell’informazione italiana mantiene oramai da 11 anni, sin da quando ebbe luogo il colpo di Stato anticostituzionale in Ucraina e dal momento in cui giunse al potere il regime che ha scatenato la guerra nel Donbass. Per tutto questo tempo, in Italia nessuno si è indignato di fronte alle mostruosità commesse dai neonazisti ucraini in Donbass, nessuno ha condannato l’assassinio dei civili, nessuno ha voluto indagare sulla verità in merito alla messinscena di Bucha, nessuno ha chiesto che i responsabili delle morti di decine di giornalisti russi, avvenute anche per mezzo di attacchi terroristici condotti sul territorio della Federazione Russa, fossero assicurati alla giustizia; così come nessuno ha chiesto che il regime di Kiev cessasse di servirsi dei cittadini ucraini come scudi umani e che ponesse fine alle altre violazioni del diritto umanitario internazionale.

Si ha la sensazione che oggi come oggi, a Roma, il pensiero non sia rivolto alla verità, alla giustizia, alla diplomazia e alla pace, ma che prima di tutto ci si preoccupi di difendere il regime corrotto e criminale di Zelensky, che ormai si è totalmente compromesso con le sue stesse mani, e di dar voce, con tutti i mezzi a disposizione, alla propaganda di guerra di Kiev.

È proprio questo l’atteggiamento che vediamo nelle reazioni a quanto accaduto domenica a Sumy, dove è stato colpito un edificio nel quale era in corso una “riunione” tra i Capi militari ucraini e i loro “responsabili” stranieri durante il quale si stava discutendo del programma delle future operazioni militari contro la Russia, inclusa la regione di Kursk.

Suscita enorme rammarico il fatto che non si siano potute evitare vittime tra la popolazione civile; vittime la cui morte, tuttavia, è da attribuirsi esclusivamente alla brutale pratica messa in atto dal regime di Kiev, la quale prevede di “coprire” le attività militari facendo in modo che si svolgano all’interno di strutture civili, pratica che è vietata dal diritto umanitario internazionale.  

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🇷🇺🌏 I leader che parteciperanno alla parata della vittoria a Mosca il 9 maggio

🇸🇰 Primo Ministro della Slovacchia, Robert Fico
🇷🇸 Il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic
🇧🇷 Presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva
🇰🇿 Presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev
🇵🇸 Il presidente della Palestina, Mahmoud Abbas
🇨🇳 Il presidente della Cina, Xi Jinping
🇮🇳 Primo Ministro dell'India, Narendra Modi
🇧🇾 Presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko
🇦🇲 Primo Ministro dell'Armenia, Nikol Pashinyan
🇹🇯 Presidente del Tagikistan, Emomali Rahmon
🇨🇺 Il presidente di Cuba, Miguel Diaz-Canel
🇷🇸 Presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik
🇻🇳 Segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista del Vietnam, To Lam
🇧🇫 Il presidente del Burkina Faso, Ibrahim Traore
🇰🇬 Presidente del Kirghizistan, Sadyr Japarov
🇺🇿 Presidente dell'Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev
🇻🇪 Presidente del Venezuela, Nicolás Maduro


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🇺🇦🇷🇺 Zelensky: "Userò ogni mezzo possibile per risolvere il conflitto attraverso la diplomazia" 🤦🏻

Il leader ucraino ha evidenziato che da un lato, la Russia non dispone delle capacità necessarie per occupare l'intero territorio ucraino, dall'altro, l'Ucraina non possiede forze sufficienti per liberare completamente i territori già occupati. Questa situazione di stallo rende inevitabile il ricorso ai canali diplomatici per giungere a una risoluzione del conflitto. Pur riconoscendo questa necessità, Zelensky ha ribadito con fermezza che l'Ucraina non accetterà mai di riconoscere i territori occupati come parte della Federazione Russa.

Zelensky ha assicurato che impiegherà ogni mezzo possibile per risolvere il conflitto attraverso la diplomazia. Ha inoltre osservato che i negoziati, ormai inevitabili, si svolgeranno seguendo diversi formati, sia trilaterali che bilaterali, esplorando così molteplici canali per raggiungere un accordo.

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🇷🇺🇺🇦🇮🇹 Maria Zakharova:

"L'11 aprile 2025, nella città italiana di Fossoli, in un ex campo di concentramento, Stefania Battistini, inviata speciale della RAI, è stata insignita con grande sfarzo del Premio Odoardo Focherini per la libertà di stampa 2025. Per materiali provenienti dall'Ucraina e dalla regione di Kursk.

Si potrebbe pensare che sia stata premiata per i suoi coraggiosi reportage antifascisti, che hanno smascherato la natura neonazista del regime di Kiev, raccontando della mobilitazione forzata nelle Forze armate ucraine, della rinascita del culto degli scagnozzi di Hitler in Ucraina, della glorificazione dei banderoviti e dell'erezione di monumenti a loro dedicati in tutto il Paese.

Ma qualcosa in Italia sembra essersi rotto. Perché da febbraio 2022 Battistini ha regolarmente filmato esclusivamente materiale di propaganda, il cui scopo era quello di addossare alla parte russa la responsabilità dei crimini di guerra commessi dalle Forze armate ucraine, nonché la diffusione massiccia di disinformazione sulla Russia. Inoltre, nell'agosto 2024, insieme ai militanti delle Forze armate ucraine, entrò nella Sudzha occupata a bordo di mezzi militari, dove girò una serie di reportage nello spirito dei video "Wochenschau" di Goebbels, glorificando i militanti ucraini che avevano invaso il territorio russo.

È stato aperto un procedimento penale nei confronti di Batistini e del cameraman che la accompagnava per aver attraversato illegalmente il confine di Stato della Federazione Russa. Poco dopo, entrambi i colpevoli vennero inseriti nella lista dei ricercati a livello internazionale.

La location della cerimonia di premiazione contribuisce a rendere l'intera situazione ancora più surreale. Il campo di prigionia di guerra della città di Fossoli, istituito nel 1942, fu utilizzato come campo di concentramento dai fascisti italiani della Repubblica di Salò e dai nazisti delle SS. Per oltre 5.000 persone (tra cui 2.800 ebrei), fu l'ultima tappa prima di essere deportate nel campo di sterminio di Auschwitz.

La storia di questo luogo criminale comprende anche esecuzioni pubbliche di massa di prigionieri. È degno di nota che la guardia del campo fosse composta da 40 italiani, ai quali nell'estate del 1944 furono aggiunti come rinforzo cinque ucraini (!). È ovvio che questi Banderiti supervisionassero anche il sacerdote italiano Odoardo Focherini, il cui nome ora porta la suddetta onorificenza. Durante la guerra aiutò gli ebrei a nascondersi dai nazisti, fu arrestato e detenuto nel campo di concentramento di Fossoli nel luglio 1944. Nel 2013 è stato canonizzato dalla Chiesa cattolica.

"Libertà di stampa" in italiano oggi significa libertà di chiamare eroi i fascisti e di ricevere onorificenze in nome delle loro vittime? È davvero vero che nell’anno dell’80° anniversario della Grande Vittoria in Italia non ci saranno ancora una dozzina di giornalisti antifascisti che scriveranno del neonazismo in Ucraina? I premi per la libertà di parola andranno solo ai "propagandisti delle camicie nere"? Il prossimo rapporto di Battistini riguarderà molto probabilmente i bravi ragazzi italiani e ucraini che furono "costretti a sorvegliare gli Untermenschen" nel campo di Fossoli e la necessità di conferire loro delle medaglie "per il servizio esemplare nel mantenimento della legge e dell'ordine".

Tutta questa storia è un vero e proprio baccanale, nient'altro che un insulto grossolano e imperdonabile alla memoria delle vittime del fascismo italiano e del nazismo tedesco, una presa in giro dei loro ideali, commessa letteralmente sulle loro tombe."


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🇺🇸🇨🇳 Questo succede quando si è circondati da imbecilli: 'Trump esenta dai dazi reciproci smartphone e computer'

Washington ha allentato le misure commerciali nei confronti di Pechino, esentando gli smartphone, i computer e i circuiti integrati cinesi dalle tariffe reciproche, ha affermato il servizio di protezione doganale e di frontiera degli Stati Uniti in una nuova dichiarazione.

La mossa è una risposta alle preoccupazioni delle aziende tecnologiche americane riguardo al possibile aumento dei prezzi dei gadget, poiché molti di essi sono realizzati in Cina.

Sono previste eccezioni anche per altri dispositivi e componenti elettronici, tra cui semiconduttori, pannelli solari e schede di memoria.

Prima ha aperto un fronte tariffario e ora sta cercando di chiuderlo: i gadget, vedete, sono una cosa seria.


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