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Dal briefing di Maria Zakharova, Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, Mosca, 13 marzo 2025
❓Domanda: In Italia la petizione indetta dal nostro collega Vincenzo Lorusso ha suscitato un vero scandalo. Alcuni politici hanno addirittura esortato le forze dell’ordine ad adottare delle misure nei confronti del giornalista. E il Presidente della Repubblica Italiana ha dichiarato che la Russia sta minacciando l’Europa con le armi nucleari. Come vuole commentare tutto ciò?
🎙️Maria Zakharova: Cioè, Lei intende dirmi che il Presidente della Repubblica Italiana ha dichiarato che la Russia starebbe minacciando l’Europa con le armi nucleari?
❓Domanda: Sì.
🎙️Maria Zakharova: Questa è una bugia. È una menzogna, una falsità, una “fake”, è disinformazione. Io Le ho fornito alcune definizioni, scelga pure Lei quella che ritiene maggiormente efficace, oppure le utilizzi tutte. Questo per prima cosa.
Punto secondo, di certe parole bisogna sapersi prendere la responsabilità. Come blogger, giornalista, vedo che Lei rappresenta un’agenzia di stampa, per cui può benissimo chiedere al Presidente Mattarella su quali basi si è permesso di affermare una simile menzogna. Può darsi che così si degnerà di giustificare in qualche modo queste sue parole?
Io però posso già dire che non ci riuscirà. Non troverà una sola dichiarazione da parte di nessuna figura ufficiale della Federazione Russa che possa dare adito a una simile interpretazione.
Punto terzo. I vertici russi, il Presidente Vladimir Putin, i Ministri e i funzionari di Stato incaricati nel nostro Paese: tutti si sono espressi più e più volte sulla questione e hanno fatto tutto il possibile al fine di smentire questo genere di “fake news”.
Punto successivo: questo fatto mi sorprende. È possibile che il Presidente Mattarella ci abbia scambiati per un altro Paese? Sebbene io sia consapevole del fatto che la Russia non la si può confondere con nessun altro. Ma forse il Presidente Mattarella intendeva dire che è la Francia a minacciare l’Europa con le armi nucleari? Perché si potrebbero interpretare proprio in questo modo le dichiarazioni rilasciate dal Presidente francese Macron giusto qualche giorno fa, quando ha parlato della questione relativa all’“apertura” di una specie di “ombrello” nucleare sopra l’Europa. Ricordo che c’era un film francese, Le Coup Du Parapluie. Ecco, un “colpo” sferrato con l’“ombrello” nucleare: è questo che, a mio parere, in molti hanno recepito a seguito delle dichiarazioni del Presidente Macron. [...]
Ma con che cosa la Russia starebbe minacciando i Paesi dell’Unione Europea? Con le sue fonti di energia accessibili e di qualità, che per molti anni abbiamo venduto ai Paesi UE? O con i suoi progetti che vorrebbero coinvolgere questi Paesi in campo economico e culturale? Con che cosa il nostro Paese starebbe minacciando gli altri, e in particolare con che cosa starebbe minacciando l’Italia? Con il fatto che intrattiene collaborazioni con le imprese italiane, che tali imprese hanno qui in Russia le loro filiali e rappresentanze, e che le aziende italiane traggono profitti dal nostro Paese? È con questo che li stiamo minacciando? Ovviamente no. Ma per poter creare l’illusione di una “presunta” minaccia, è necessario alimentare all’infinito questo tema.
E questo preciso atteggiamento lo osserviamo non solo da parte dei nostri vicini occidentali, ma anche da quelli orientali. Osservate la retorica, e ascoltate le dichiarazioni rilasciate dalle autorità di Tokyo, che, mentre rievocano costantemente i fatti legati all’aggressione nucleare condotta dagli Stati Uniti ai danni delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, per qualche ragione tentano di riallacciare il discorso alla Russia. Ma cos’ha a che fare con questo la Russia? Non è stata l’Unione Sovietica a lanciare ordigni atomici su Hiroshima e Nagasaki, e non è stata nemmeno la Federazione Russa. Sono stati gli USA. [...]
🔗 Il testo integrale
🇷🇺🇻🇪 Vladimir Putin ha invitato Nicolas Maduro alle celebrazioni per l'80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica.
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🇨🇳🇮🇷🇷🇺 Vertice di Beijing, dichiarazione congiunta Repubblica Popolare Cinese, Federazione Russa e Repubblica Islamica dell'Iran
Il 14 marzo 2025 si è svolto con successo a Beijing un incontro tra Cina, Russia e Iran. L'incontro, presieduto dal vice ministro degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese, Ma Zhaoxu, ha visto la partecipazione del vice ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergey Alexeevich Ryabkov, e del vice ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, Kazem Gharibabadi.
Cina, Russia e Iran hanno portato avanti un approfondito scambio di opinioni sulla questione nucleare iraniana e sulla revoca delle sanzioni. I tre Paesi hanno sottolineato la necessità di porre fine a tutte le sanzioni unilaterali illegali.
Le tre parti hanno inoltre ribadito che i contatti politico-diplomatici e il dialogo basato sul rispetto reciproco sono l'unica opzione efficace e praticabile.
Le tre parti hanno sottolineato che le parti interessate dovrebbero impegnarsi a eliminare le cause alla base dell'attuale situazione, abbandonando la pressione delle sanzioni e le minacce di uso della forza.
Tutte le parti hanno sottolineato l'importanza della Risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e del quadro temporale in essa predisposto, esortando le parti interessate a evitare azioni che possano esacerbare la situazione, oltre che a lavorare insieme per creare un'atmosfera e delle condizioni favorevoli agli sforzi diplomatici.
I tre Paesi hanno poi ribadito l'importanza di preservare il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) come pilastro fondamentale del regime internazionale di non proliferazione nucleare.
@Unaltropuntodivista
Kurakhovo - nella cittadina teatro di recenti scontri, rispetto ad altre città colpite dal conflitto, è rimasto un buon quantitativo di abitanti. Ieri a Kurakhovo (ancora vicina alla linea del fronte) è giunta una delegazione ufficiale composta da Sergey Kiriyenko, vice capo dell'Amministrazione Presidenziale russa e da Denis Pushilin, capo della Repubblica di Donetsk. Lo scopo della visita era quello di assicurarsi del pieno funzionamento del centro umanitario del “Fronte popolare”, dove gli abitanti rimasti in città, oltre a ricevere aiuti umanitari e medicinali possono compilare le pratiche per ottenere la cittadinanza russa, pensioni e sussidi. In città è già operativa una stazione di polizia e presto, come sostiene Pushilin, verrà attivato uno sportello bancario mobile.
Читать полностью…🎙 Dall’intervista a Sergey Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, per i blogger americani Mario Nawfal, Larry C.Johnson e Andrew Napolitano
❓ Domanda: Come potrebbe commentare quanto dichiarato dal Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, nel giugno 2024, sulle condizioni indispensabili per risolvere il conflitto, per iniziare i negoziati con l’Ucraina? Il mio punto di vista è che la posizione del Presidente Putin sia rimasta tale. La Sua posizione, Ministro, a quanto vedo, è la stessa del Presidente e corrisponde a quanto affermato dal Suo Sottosegretario, Sergey Ryabkov. Penso, tuttavia, che talune persone in Occidente credano che voi diciate una cosa, ma in realtà la pensiate altrimenti.
💬 E che si sbaglino pure. La nostra coscienza è trasparente e pulita [...] Nello specifico contesto di questa crisi, sappiamo cosa vada fatto per non scendere a compromessi che metterebbero a rischio il destino delle persone.
Non si tratta di territori, ma di persone, le quali - per mezzo di leggi - sono state private della loro Storia. Già prima dell’inizio dell’Operazione Militare Speciale, mentre la guerra proseguiva in violazione agli Accordi di Minsk, in un’intervista del settembre 2021, è stata posta a Zelensky una domanda, ovvero cosa ne pensasse delle persone che si trovavano dall’altra parte del fronte. Ha risposto che esistono "persone" ed esistono “capi [di bestiame]”. Poi ha aggiunto che - se qualcuno vive in Ucraina e si sente parte della cultura russa - il suo consiglio è, per il bene dei figli e per il futuro dei nipoti, di andarsene in Russia, di levare le tende dall’Ucraina. [...]
La consequenzialità di questi eventi ci ha imposto di concentrarci completamente per raggiungere risultati che vadano a beneficio delle persone e che le possano salvare. C'è chi dice che dovremmo riportare l’Ucraina ai confini del 1991 e che la Russia dovrebbe “andarsene”.
I territori sono importanti solo perché ci vivono le persone. E chi vive in quelle terre, quelle che Zelensky vuole riprendersi, sono i discendenti di coloro che, nel corso dei secoli, hanno costruito Odessa e altre città, i porti e le strade, che hanno sviluppato queste terre, sono persone legate alla propria Storia [...]
🇷🇺🇺🇸🇺🇦 La risposta di Vladimir Putin a una domanda sul cessate il fuoco in Ucraina.
L’idea del cessate il fuoco in Ucraina è giusta “e la appoggiamo” ma ci sono alcune questioni che vanno discusse con i partner statunitensi. Lo ha detto il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin in una conferenza stampa al termine del colloquio con il leader bielorusso Aleksandr Lukashenko. “Magari attraverso un colloquio telefonico con il presidente Donald Trump”, ha detto Putin, ribadendo l’apertura a “una soluzione pacifica”.
La questione di un cessate il fuoco di trenta giorni in Ucraina vede la Russia “a favore” ma ci sono “delle sfumature. Quali sono? Primo: cosa faremo con questo sito a Kalinin, nella regione di Kursk? Se cessiamo le ostilità per 30 giorni, cosa significa per noi? Che tutti quelli che sono lì se ne andranno senza combattere, che dovremmo lasciarli uscire da lì dopo che hanno commesso una massa di crimini contro i civili? O la leadership ucraina darà loro l’ordine di deporre le armi?”, ha detto il capo di Stato.
“Siamo d’accordo con le proposte di porre fine alle azioni militari”, ha affermato Putin, sottolineando che questa proposta verrà accettata solo se questo passo porterà a una pace duratura. “Questa cessazione (delle ostilità) deve portare a una pace duratura ed eliminare le cause profonde di questa crisi”, ha aggiunto il capo dello Stato. La situazione nella regione di Kursk “è completamente sotto il controllo della Russia e le unità (delle Forze armate ucraine) che hanno invaso il nostro territorio sono completamente isolate”, ha proseguito il presidente russo. “Il gruppo armato (ucraino) che ha invaso il nostro territorio è isolato. Si tratta di un isolamento totale e di un controllo totale delle loro capacità di fuoco. Se nei prossimi giorni ci sarà un accerchiamento fisico, nessuno potrà lasciare quel territorio. Ci saranno solo due modi: arrendersi o morire. In queste condizioni, penso che sarebbe molto positivo per la parte ucraina concludere una tregua di almeno 30 giorni, e noi siamo favorevoli a questo punto”, ha detto Putin.
Putin ha espresso la sua “gratitudine al presidente degli Stati Uniti per aver dedicato così tanta attenzione alla soluzione in Ucraina”. Kiev “avrebbe dovuto chiedere con insistenza agli Stati Uniti di favorire un cessate il fuoco data la situazione sul terreno. Sapete, l’incontro fra le delegazioni ucraino-statunitensi in Arabia Saudita potrebbe sembrare esteriormente una decisione presa dalla parte ucraina sotto la pressione statunitense. In effetti, sono assolutamente convinto che la parte ucraina avrebbe dovuto chiedere questo agli statunitensi nel modo più insistente, in base alla situazione che si sta sviluppando sul campo”, ha detto ancora Putin. “Chi darà l’ordine di fermare le ostilità (in caso di cessate il fuoco tra Russia e Ucraina)? E quale sarà il prezzo di questi ordini?” si è chiesto il presidente russo.
“Abbiamo tutti abbastanza dei nostri affari correnti, ma molti leader di Stati – il presidente della Repubblica popolare cinese, il primo ministro dell’India e i presidenti del Brasile e della Repubblica del Sudafrica – stanno lavorando su questo tema (la soluzione del conflitto ucraino), dedicandogli molto tempo. Siamo grati a tutti loro per questo, perché questa attività è finalizzata a realizzare una nobile missione: porre fine alle ostilità e alle perdite umane”, ha affermato il leader russo.
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🇮🇹🇷🇺Maria Zakharova: Mattarella diffonde disinformazione
Durante il briefing odierno con la stampa, la portavoce del Ministero degli Affari Esteri russo, Maria Zakharova, ha risposto a una domanda del giornalista Andrea Lucidi sulle recenti dichiarazioni del presidente italiano Sergio Mattarella, secondo cui la Russia minaccerebbe l’Europa con il nucleare.
"È una bugia [...] forse il presidente italiano ci confonde con qualche altro paese", ha commentato Zakharova.
Lucidi ha poi menzionato la petizione presentata dal corrispondente di International Reporters Vincenzo Lorusso, che ha superato le 30mila firme. La raccolta firme è nata dopo che Mattarella aveva paragonato la Russia alla Germania nazista, dichiarazioni da cui alcuni italiani hanno voluto dissociarsi. Secondo Lucidi, alcuni politici italiani avrebbero chiesto misure contro Lorusso per la sua iniziativa.
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🤩 International Reporters
🇷🇺🇺🇸🇺🇦 Yury Ushakov sui negoziati con gli Stati Uniti:
- La nostra posizione è diversa perché non vogliamo una tregua, ma vogliamo una regolamentazione a lungo termine che tenga conto dei nostri interessi, di cui abbiamo parlato un milione di volte, un milione di volte.
- I negoziatori russi insisteranno ora su questa posizione?
- Penso di sì.
- Parteciperà anche lei?
- Sì, tramite i miei canali.
Ma ci saranno anche negoziatori diretti che discuteranno il dossier ucraino con gli americani. Almeno questo è quanto concordato per ora.
- Tuttavia, molto probabilmente, un cessate il fuoco nella forma discussa a Gedda non è all'orizzonte.
- Ebbene, cosa otterremo? Una tregua temporanea di 30 giorni. E cosa ci dà? Non ci dà nulla. Dà solo agli ucraini l'opportunità di rafforzarsi e di continuare a fare la stessa cosa.
🇷🇺 Kursk, il Ministero della Difesa della Federazione Russa comunica ufficialmente l’avvenuta liberazione di Sudža, il centro abitato più importante della testa di ponte ucraina in territorio russo.
Kiev continua a controllare una manciata di villaggi della regione di Kursk, ma la perdita di Sudža sancisce di fatto la fine fallimentare dell’operazione ucraina in Russia iniziata lo scorso agosto con lo scopo di raggiungere la centrale nucleare di Kurchatov.
🇺🇸🇺🇦🇷🇺 Consegne americane di proiettili d'artiglieria, armi anticarro e razzi HIMARS sono di nuovo in arrivo in Ucraina.
In precedenza, il Ministero della Difesa polacco aveva confermato la ripresa degli aiuti militari statunitensi a Kiev.
- RT
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦💥 Gerasimov: lo scopo principale dell'incursione del regime di Kiev nella regione di Kursk era quello di creare una testa di ponte strategica da utilizzare successivamente come “merce di scambio”
"L'obiettivo del regime di Kiev era quello di creare una cosiddetta testa di ponte strategica nella regione di Kursk da utilizzare successivamente come merce di scambio in eventuali negoziati con la Russia. Inoltre, la leadership ucraina stava cercando di utilizzare l'incursione nella regione di Kursk per fermare l'avanzata dei nostri gruppi di truppe e per allontanare le nostre truppe dal Donbass. Questi piani del nemico sono falliti completamente".
🇷🇺🇺🇦💥
"Vi chiedo di trasmettere i miei ringraziamenti a tutto il personale per quanto è stato fatto di recente. Mi aspetto che tutti i compiti di combattimento delle nostre unità vengano portati a termine e che il territorio della regione di Kursk sia presto completamente liberato dal nemico" -
⚡️Dalla Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa in merito all’ennesimo brutale attacco condotto dal regime di Kiev contro i civili russi
Nella notte tra il 10 e l’11 marzo, la giunta neonazista di Kiev ha rivelato ancora una volta quella che è la sua vile natura terroristica, conducendo un massiccio attacco ai danni di diverse regioni russe, tra le quali Mosca e l’intera regione circostante, servendosi di droni imbottiti di materiale metallico atto a massimizzare i danni (sono stati abbattuti 337 droni)[...]
Purtroppo, non sono mancate le vittime. In molti sono rimasti coinvolti, tra cui anche dei bambini. [...]
Non ci sono dubbi sul fatto che questo raid effettuato con i droni era stato preparato in anticipo, e pianificato affinché coincidesse con i colloqui previsti per oggi in Arabia Saudita tra USA e Ucraina in merito alla risoluzione del conflitto. E si è trattato altresì di una sorta di segnale lanciato al nuovo Segretario Generale dell’OSCE, Feridun Sinirlioğlu, giunto in visita ufficiale a Mosca. Ricorrendo a tali metodi così brutali, la cricca di Kiev, costretta a subire sconfitte sul campo di battaglia ormai ogni giorno, sta tentando di dare prova della sua capacità di condurre negoziati “da una posizione di forza”.
Ma di fatto il regime di Zelensky, che ha ormai perso ogni contatto con la realtà, dimostra di mancare totalmente della volontà politica di giungere per vie diplomatiche alla pace e a una risoluzione del conflitto. Come in precedenza, il regime di Kiev è tuttora ossessionato dal pensiero martellante di voler infliggere una sconfitta alla Russia, ricorrendo senza indugio a crudeli modalità terroristiche e tentando di trascinare in queste azioni aggressive anche i suoi alleati.
È evidente come la responsabilità di questo attentato ricada su tutti quei Paesi che continuano con scellerata ostinazione a fornire alla cricca al potere a Kiev armamenti letali in grandi quantità, contribuendo in questo modo alle sue azioni efferate.
🇷🇺🇺🇦 Vladimir Putin sulle condizioni per un cessate il fuoco e l'avvio dei negoziati con l'Ucraina.
"Le truppe ucraine devono essere completamente ritirate dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, dalle regioni di Kherson e Zaporizhia - e vorrei sottolineare che ciò deve essere fatto dall'intero territorio di queste regioni all'interno dei loro confini amministrativi esistenti al momento del loro ingresso in Ucraina. Non appena Kiev dichiarerà di essere pronta per una tale decisione e inizierà un vero ritiro delle truppe da queste regioni, e notificherà anche ufficialmente l'abbandono dei piani di adesione alla NATO, da parte nostra immediatamente, in quel preciso momento, seguirà un ordine di cessate il fuoco e di iniziare i negoziati", ha affermato il presidente in un incontro con la dirigenza del Ministero degli Affari Esteri il 14 giugno 2024.
🇺🇳🇷🇺🇺🇦💬 V.A. Nebenzya: "Nel suo nuovo post, fantasticando sull'ingresso nella NATO del "più forte esercito d'Europa", che [il capo della diplomazia europea K. Kallas] considera le Forze armate dell'Ucraina, ha avuto l'audacia di affermare che "i cittadini russi non muoiono nel conflitto", mentre mostrava lo stendardo della Brigata della Marina delle Forze armate dell'Ucraina, responsabile di numerosi crimini e omicidi di civili nella regione di Kursk.
Come possono essere trattate nel mio Paese affermazioni così blasfeme, se solo lo scorso anno il numero di civili feriti dalle Forze armate ucraine in territorio russo è stato di quasi 5.500 persone, di cui 809 uccise? 347 bambini sono rimasti feriti e 51 sono morti.
E all'inizio di quest'anno, dopo la liberazione del villaggio. A Russkoye Porechnoye, nella regione di Kursk, sono state scoperte camere di tortura allestite dalle Forze armate ucraine negli scantinati di edifici residenziali. Al loro interno sono stati trovati i corpi di sette residenti locali, per lo più anziani, torturati a morte dai nazisti ucraini.
❗️Non si tratta di una specie di Bucha messa in scena dalle autorità di Kiev, in cui il principe di Kiev porta in gita gli ospiti occidentali: si tratta di veri e propri crimini."
[Dal discorso di V.A. Nebenzya alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull'interazione delle Nazioni Unite con le organizzazioni regionali (ONU-UE), New York, 11 marzo 2025]
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦 Il segretario generale della NATO Mark Rutte ha confermato che l'adesione dell'Ucraina alla NATO "non è più" presa in considerazione.
*Grazie e arrivederci 😚
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇻🇪 Il presidente russo ha colloqui con il presidente venezuelano Nicolas Maduro in videoconferenza.
Le consultazioni si svolgono in occasione dell'80° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Russia e Venezuela.
@Unaltropuntodivista
Odessa, ucciso uno dei nazionalisti ucraini responsabili del rogo del 2 maggio 2014 presso il palazzo del sindacato
Questa mattina nel centro di Odessa è stato ucciso a colpi di pistola l'attivista ultranazionalista Demyan Ganul, ex membro di «Settore Destro», uno degli organizzatori dell'incendio doloso della casa dei sindacati il 2 maggio 2014 dove morirono più di 50 persone.
Ganul aveva pubblicamente affermato di non considerare persone le vittime del palazzo del sindacato di Odessa ed era noto per aver distrutto diversi monumenti sovietici e russi in città.
Ieri, la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha stabilito all'unanimità che le autorità ucraine non hanno adottato misure adeguate per prevenire o fermare la violenza nella città di Odessa e non sono riuscite a "garantire tempestive misure di salvataggio per le persone rimaste intrappolate nell'incendio".
La Corte ha anche criticato le autorità di Kiev per la loro incapacità di "istituire e condurre un'indagine efficace sugli eventi".
✍️ RangeloniNews
🇷🇺🇸🇦📞 Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il principe ereditario e presidente del Consiglio dei ministri dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman Al Saud
🔸 Il presidente russo si è congratulato con la leadership e il popolo dell'Arabia Saudita per il mese sacro del Ramadan per i musulmani e ha espresso i suoi migliori auguri al re Salman bin Abdulaziz Al Saud.
🔸 Sono state discusse le questioni attuali della cooperazione russo-saudita nel quadro dell'OPEC Plus. È stata sottolineata l'importanza di questo formato unico per garantire la stabilità del mercato petrolifero globale e mantenere un equilibrio tra domanda e offerta nell'interesse sia dei produttori che dei consumatori di materie prime. È stato sottolineato l'impegno di Russia e Arabia Saudita a rispettare gli obblighi assunti nell'ambito dell'OPEC Plus.
🔸 Tenendo conto dei contatti internazionali intrattenuti nel Regno, Mohammed bin Salman ha sottolineato l'importanza di risolvere la crisi ucraina e ha espresso la sua disponibilità a continuare a contribuire in ogni modo possibile alla normalizzazione delle relazioni russo-americane.
🔸 A sua volta, il Presidente russo ha molto apprezzato gli sforzi di mediazione dell'Arabia Saudita, ringraziandola in particolare per aver creato condizioni favorevoli allo svolgimento dei negoziati tra i rappresentanti della Russia e degli Stati Uniti a Riad il 18 febbraio.
🔸 Entrambe le parti hanno notato con soddisfazione l'elevato livello di cooperazione russo-saudita e hanno confermato il loro impegno a svilupparla ulteriormente in modo amichevole e costruttivo.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦💥 Vladimir Putin ha ringraziato i combattenti che hanno liberato Sudzha e gli insediamenti vicini nella regione di Kursk.
@Unaltropuntodivista
Anche in Donbass è arrivata la primavera, l’ultimo ghiaccio si è sciolto ed i campi iniziano a rinverdire, risvegliandosi dall’inverno. La primavera è arrivata ma non per tutti, non ovunque.
Per raggiungere Ugledar, dove si è combattuto per oltre due anni - fino allo scorso autunno - bisogna attraversare Pavlovka. Nel marzo del 2022 i soldati russi - con relativa semplicità - hanno ottenuto il controllo del villaggio, senza però riuscire a proseguire con lo stesso ritmo verso Ugledar, pochi chilometri più a nord, in posizione dominante, ritrovandosi in una grande trappola mortale.
Quando dalle stradine deserte del villaggio guardi a nord, al di là del campo, si ha tutt’ora la sensazione che qualcuno ti stia osservando dalle finestre dei palazzoni anneriti di Ugledar.
Dalla città i soldati ucraini hanno dominato questo villaggio, aprendo il fuoco verso qualsiasi veicolo e traccia di vita, senza fare distinzione tra civili e soldati.
Pavlovka ricorda Stalingrado, non c’è un solo edificio intatto. Le esplosioni di bombe e razzi di ogni tipo hanno mescolato mattoni, asfalto, alberi, veicoli e corpi. Per via dell’enorme quantità di munizioni e mine inesplose è ancora impossibile stabilire quanti civili siano sepolti tra queste macerie, che Dio solo sa quando verranno bonificate.
Tutti gli alberi sono mutilati o carbonizzati. Per loro la primavera non è arrivata, e chissà se mai tornerà.
In questa distesa di macerie resiste però una manciata di anime: tre o quattro persone, testimoni di eventi impressi in modo indelebile nella mente, ma impossibili da trasmettere appieno a chi non ha mai vissuto la guerra. A Pavlovka queste persone sono l’unica traccia di quella primavera che ha già abbracciato la regione.
✍️ RangeloniNews
🇷🇺🇧🇾 Sono iniziati i negoziati russo-bielorussi
Le nostre relazioni oggi si stanno sviluppando in modo tale da poter essere un esempio per le relazioni tra molti altri paesi, – ha sottolineato Vladimir Putin.
Il fatturato commerciale ha raggiunto un livello record: oltre 50 miliardi di dollari.
@Unaltropuntodivista
⚡ 🇪🇺🇺🇦 La CEDU (Corte europea per i diritti dell'uomo) ritiene l'Ucraina colpevole di non aver impedito la violenza durante gli scontri a Odessa nel 2014.
L'Ucraina deve risarcire le vittime degli scontri a Odessa del 2 maggio - sentenza della CEDU
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🛬 L'aereo con a bordo l'inviato speciale di Trump atterra a Mosca.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦💥 Tutte le persone che commettono crimini nella regione di Kursk contro i civili sono terroristi
Putin:
"tutte le persone che si trovano sul territorio della regione di Kursk, che commettono crimini contro i civili qui, si oppongono alle nostre forze armate, alle forze dell'ordine e ai servizi speciali, in conformità con le leggi della Federazione Russa, sono terroristi. È così che le loro azioni sono qualificate dalla Procura Generale della Russia, ed è in base a questi articoli, terrorismo, che il Comitato Investigativo della Federazione Russa ha aperto un procedimento penale contro di loro.
Valery Vasilyevich ha appena parlato dei prigionieri. Ma queste sono le persone che, ovviamente, dovremmo trattare prima di tutto come terroristi, in conformità con le leggi della Federazione Russa. Trattiamo tutte le persone e dobbiamo trattare umanamente tutti coloro che si trovano nelle nostre mani in futuro. Allo stesso tempo, vorrei anche ricordare che i mercenari stranieri non sono coperti dalla Convenzione di Ginevra del 1949 sul trattamento dei prigionieri di guerra. E, naturalmente, vorrei ringraziare tutto il personale per quanto è stato fatto di recente.
Conto sul fatto che tutti i compiti di combattimento delle nostre unità saranno certamente portati a termine. E il territorio della regione di Kursk sarà presto completamente liberato dal nemico."
🇷🇺🇺🇦💥 Gerasimov ha parlato a Putin dell'operazione Potok per la liberazione di Sudzha, nella regione di Kursk
"Vorrei fare una menzione speciale delle azioni eroiche dell'unità d'assalto combinata dell'unità di volontari veterani e del personale che faceva parte di questa unità d'assalto combinata dell'11° brigata d'assalto aviotrasportata del 30° reggimento di fucilieri dell'unità di forze speciali AHMAT. Gli attaccanti di questa formazione composita, che conta più di 600 persone, utilizzando il tubo del sistema di trasporto del gas hanno superato una distanza di circa 15 chilometri al suo interno e si sono addentrati nell'ordine di combattimento del raggruppamento delle forze armate dell'Ucraina. Queste azioni hanno colto di sorpresa il nemico e hanno contribuito al crollo delle sue difese e allo sviluppo della nostra offensiva nella regione di Kursk. Di conseguenza, solo negli ultimi cinque giorni le azioni del gruppo di truppe Kursk in tutte le direzioni hanno liberato 24 insediamenti e 259 chilometri quadrati del territorio della regione di Kursk. E l'area di sgombero è diminuita di oltre due volte e mezzo".
🇷🇺🇺🇦💥 Vladimir Putin ha visitato uno dei punti di controllo del raggruppamento di Kursk.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇧🇾 Il 13 marzo Vladimir Putin incontrerà il Presidente della Repubblica di Bielorussia, Alexander Lukashenko, che si recherà in visita ufficiale in Russia.
Questo sarà il primo viaggio all’estero di Alexander Lukashenko dopo la sua rielezione a capo dello Stato bielorusso.
Si prevede di discutere questioni chiave per l'ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali di partenariato strategico e alleanza tra Russia e Bielorussia, le prospettive di cooperazione per l'integrazione all'interno dello Stato dell'Unione, nonché argomenti di attualità nell'agenda internazionale.
Si prevede che al termine dei negoziati verranno firmati numerosi documenti congiunti.
@Unaltropuntodivista
🇺🇳🇷🇺🇺🇦💬 V.A. Nebenzya: Oggi è stato effettuato il più grande attacco di droni ucraini sul territorio russo, compresa Mosca e la regione di Mosca. Sono stati abbattuti 337 UAV, 91 dei quali sopra Mosca. Ci sono stati morti e feriti.
Questo fatto ha sorprendentemente coinciso con la visita a Mosca del Segretario generale dell'OSCE Feridun Sinirlioglu. A quanto pare, il regime di Kiev ha deciso di dimostrargli la sua vera natura terroristica. I droni ucraini miravano a obiettivi civili.
Abbiamo ripetutamente sottolineato che le forze armate della Federazione Russa colpiscono obiettivi militari o legati al complesso militare-industriale ucraino. Non stiamo bombardando quartieri residenziali o istituzioni sociali, a differenza degli attacchi deliberati ucraini contro oggetti civili in Russia.
Dalla dichiarazione di V. A. Nebenzi alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'impegno delle Nazioni Unite con le organizzazioni regionali (ONU-UE), New York, 11 marzo 2025.
@Unaltropuntodivista
Mentre la diplomazia globale si adopera per cercare di instaurare una pace duratura in Ucraina, il regime di Kiev ribadisce, e non a parole ma con i fatti, la sua volontà di portare avanti il conflitto.
Nella notte tra il 10 e l’11 marzo, le forze di difesa antiaerea della Federazione Russa hanno abbattuto 337 droni ucraini in volo su diverse regioni della Russia. I droni miravano a colpire infrastrutture civili, edifici residenziali e automobili. L’attacco ha provocato diversi morti e feriti.
Ecco l’ennesima dimostrazione della natura terroristica del regime di Kiev.
📷 RIA Novosti