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🇸🇦🇷🇺🇺🇸🛬 Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e l’assistente del Cremlino Yury Ushakov sono arrivati oggi a Riad in Arabia saudita per partecipare ai colloqui tra Russia e Stati Uniti.
Il consigliere presidenziale russo Yury Ushakov ha affermato oggi che l’obiettivo principale del processo negoziale che si avvierà domani a Riyad sarà avviare una normalizzazione dei rapporti tra Mosca e Washington. “Vediamo, la cosa fondamentale è avviare una vera normalizzazione dei rapporti tra noi e Washington” ha dichiarato Ushakov a Rossiya 24, quando gli è stato chiesto quale sarebbe stato il risultato ideale dell’incontro tra le delegazioni russe e statunitensi a Riyadh.
Ushakov è arrivato stasera nella capitale saudita assieme al ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Ma l’Ucraina “non sarà al primo posto” nei colloqui di domani tra Russia e Stati Uniti: l’ha affermato oggi Rodion Miroshnik, ambasciatore speciale del ministero degli Esteri russo alla Tv bielorussa. “La questione ucraina chiaramente non sarà al primo posto. Sarà, ovviamente, una delle questioni importanti da discutere, ma ci sono un’intera serie di problemi che si sono accumulati nell’ultimo anno, perché la mancanza di comunicazione non porta a nulla di buono, porta solo all’accumulo di problemi”, ha detto Miroshnik. Il diplomatico, commentando le affermazioni di Europa e Kiev sulla partecipazione ai colloqui tra Russia e Stati Uniti, ha osservato che, se si tratta di negoziati per la pace, è inappropriata la presenza di parti che non sono favorevoli a tale processo.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦 Il presidente della "Conferenza sulla sicurezza" di Monaco Christoph Heusgen scoppia in lacrime per la sconfitta in Ucraina.
Ha ricordato che l'evento era stato creato per rafforzare i legami transatlantici, ma ha sottolineato che, dopo il discorso del vicepresidente statunitense J.D. Vance, i valori condivisi tra i paesi partecipanti sono diventati “meno evidenti”.
@Unaltropuntodivista
Dal rapporto di Denis Pušilin, Capo della Repubblica Popolare di Donetsk, sullo sviluppo socio-economico della RPD
10 febbraio 2025
• Stiamo assistendo a dei cambiamenti davvero importanti, e in termini di sostegno federale, l’entità dell’aiuto fornito al Donbass è, di fatto, comparabile a quella di un progetto nazionale, di cui sono già visibili i risultati: le persone stanno tornando. E stanno tornando anche a Donetsk, la “città delle mille rose”. Assistiamo di nuovo agli ingorghi (che probabilmente non si riscontrano nelle altre regioni), e la cosa ci rallegra. Ciò sicuramente testimonia il fatto che le persone si sentono più sicure. Quanto più assistiamo al retrocedere della linea del fronte, tanto più ci accorgiamo di come il Donbass stia imboccando di nuovo la via della pace.
• Per quanto riguarda la sanità, abbiamo realizzato davvero tanto. Nell’aprile del 2024, a Donetsk è stato inaugurato il Centro Perinatale della Repubblica intitolato al “Professor Vladimir Čajka”. Nel dicembre del 2024, il Centro era già in grado di accogliere e festeggiare i nuovi genitori. Ed è già nato il millesimo bambino. Mille bambini sono venuti alla luce in condizioni dignitose. I nostri medici sono sicuramente in grado di prendere in carico e gestire anche i casi di parto complicato, poiché operano in un ambiente assolutamente moderno e decoroso.
• A Mariupol è stato inaugurato il Centro Regionale per le Patologie Vascolari presso l’Ospedale per le Cure Intensive della città. Già 1600 pazienti hanno avuto modo di ricevere assistenza medica fornita da personale altamente qualificato e supportata da tecnologie avanzate: tra i pazienti curati c’erano sia civili che soldati rimasti feriti nel corso dell’Operazione Militare Speciale.
• Indubbiamente, al momento siamo focalizzati sulla gestione dell’emergenza abitativa. Parliamo degli alloggi rimasti danneggiati mentre venivano respinti gli attacchi nemici. A Mariupol, lo sta vedendo tutto il Paese, perché è lì che si concentra l’attenzione, è prevista la realizzazione di 71 unità abitative di edilizia compensativa, 64 delle quali sono già state completate: si tratta già di 4789 appartamenti. In ogni caso, di risorse per l’edilizia compensativa ne abbiamo individuate pur sempre due: gli alloggi nuovi e quelli abbandonati.
• Nel 2025 passeremo ai lavori di edificazione nell’agglomerato urbano di Donetsk-Makeevka. Considerato che la linea del fronte è arretrata e che Avdeevka è stata liberata, così come Kurachovo, adesso anche a Donetsk la situazione è del tutto diversa.
📷 Agenzia di Notizie di Donetsk
⚡️ Sulla conversazione telefonica tra il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il Segretario di Stato americano M. Rubio
🇷🇺🇺🇸📞 Il 15 febbraio, su iniziativa degli Stati Uniti, il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha avuto una conversazione telefonica con il Segretario di Stato americano M. Rubio.
Facendo seguito alla conversazione telefonica tra i presidenti russo e statunitense del 12 febbraio, i ministri degli Esteri hanno concordato di mantenere un canale di comunicazione per risolvere i problemi accumulati nelle relazioni russo-statunitensi, nell'interesse di rimuovere le barriere unilaterali ereditate dalla precedente amministrazione sulla strada di una cooperazione commerciale, economica e di investimento reciprocamente vantaggiosa.
Le due parti hanno concordato di cooperare su questioni internazionali di attualità, tra cui l'accordo sull'Ucraina, la situazione in Palestina, il Medio Oriente e altre questioni regionali.
C'è stato uno scambio di opinioni sui modi per porre fine al più presto alla linea avviata dall'amministrazione Obama nel 2016 sul massimo inasprimento delle condizioni per il funzionamento delle missioni diplomatiche russe negli Stati Uniti, che, ovviamente, ha comportato misure di ritorsione. È stato concordato di organizzare in un futuro molto prossimo una riunione di esperti per concordare passi concreti per la rimozione reciproca degli ostacoli al lavoro delle missioni diplomatiche russe e statunitensi all'estero.
❗️ Sergey Lavrov e M. Rubio hanno confermato la loro disponibilità a lavorare insieme per ripristinare un dialogo interstatale reciprocamente rispettoso, in linea con il tono stabilito dai Presidenti. Hanno concordato contatti regolari, anche per la preparazione di un incontro al vertice russo-americano.
@Unaltropuntodivista
Donetsk, il fronte si è allontanato e la minaccia delle bombe non è più così frequente. Dire che la città torna a vivere sarebbe un errore, perché Donetsk non ha mai smesso di farlo. Anche durante i periodi più difficili la popolazione ha sempre ricercato tracce di “normalità”. Una delle oasi nelle quali gli abitanti di Donetsk amavano immergersi (e continuano a farlo) è la Filarmonia, nel cuore della città, spesso trafitto dalle schegge di razzi e bombe. Oltre a percepire un senso di sicurezza dovuto dalle spesse mura, qui la gente entra in un’altra dimensione, fatta di arte, musica e cultura, dimenticando per un paio d’ore quanto accade fuori. Qui la cultura non conosce confini e unisce al posto di dividere. Nonostante nelle strade a pochi passi dal palco cadessero colpi di artiglieria sparati da obici francesi, tedeschi o italiani, nessuno si è mai sognato di depennare dalla scaletta dei concerti i brani che riconducono a questi paesi. E la sala - sempre piena - non ha mai smesso di applaudire.
Tra i simboli della Filarmonia di Donetsk c’è il soprano Anna Bratus’, che nella sua carriera ha girato il mondo, esibendosi anche in Italia. Poco poco prima dell’inizio degli eventi del 2014 aveva ottenuto il riconoscimento di “Artista emerito dell’Ucraina. Lei ha scelto di rimanere nella sua città, anche nei momenti più difficili, accanto al suo pubblico ed alla sua gente.
🇩🇪🇺🇦🤡 Zelensky ha affermato che "gli ucraini sono contrari alle elezioni e non vogliono parlarne", e ha consigliato a coloro che sono ancora a favore di rinunciare alla cittadinanza ucraina, riporta Sputnik Near Abroad.
@Unaltropuntodivista
🇺🇦🇷🇺🇰🇵 “Abbiamo completamente distrutto l'esercito nordcoreano portato da Putin” 🤦🏻 - Zelensky alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza
@Unaltropuntodivista
🎙️Maria Zakharova:
Il 5 febbraio, durante un convegno presso l’Università di Marsiglia, il Presidente della Repubblica Italiana ha rilasciato alcune dichiarazioni offensive nei confronti del nostro Paese.
Ha tracciato paralleli storici infondati, sconvolgenti e palesemente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista, invitando a tenere presente il fallimento della politica occidentale di pacificazione alla fine degli anni’30 nel gestire la crisi ucraina, e affermando che le azioni della Russia in Ucraina hanno "una natura simile” al progetto del Terzo Reich in Europa.
È strano e sconvolgente sentire siffatte blasfeme elucubrazioni proprio da parte del Presidente di un Paese che conosce bene (non per sentito dire) cosa sia stato realmente il fascismo. Sebbene lo conosca a modo suo <…> Il regime fascista di Mussolini fu un fedele alleato della Germania nazista, firmatario del Patto d’Acciaio, del Patto Anticomintern e di quello di Berlino, e fornì al Terzo Reich un corpo di 235.000 uomini per affiancare i nazisti nell’aggressione congiunta contro l’Unione Sovietica del 1941. Quel regime italiano detiene coi nazisti la responsabilità dei crimini di guerra e del genocidio del popolo sovietico durante la Grande Guerra Patriottica.
Il Presidente della Repubblica Italiana dovrebbe anche riflettere sul fatto che oggi l’Italia, insieme ad altri Paesi della NATO, continua a fornire evolute armi letali al terroristico regime neonazista di Kiev, sostenendolo incondizionatamente in tutti i suoi crimini <…>
Noi, tuttavia, conosciamo anche un’altra Italia. Conosciamo gli italiani che, durante la Seconda guerra mondiale, si organizzarono in un potente movimento partigiano, cui presero parte attivamente migliaia di cittadini sovietici, prigionieri di guerra e civili deportati, combattendo contro il fascismo a fianco dei compagni italiani, sacrificando la loro vita per la libertà dell’Italia e della propria Patria.
Secondo diverse stime, quasi la metà dei 12.000 combattenti stranieri della Resistenza italiana erano cittadini sovietici. Tredici di loro furono insigniti di onorificenze dallo Stato italiano.
Le dichiarazioni di Sergio Mattarella offendono non solo la loro memoria, ma anche quella di tutti gli antifascisti italiani, dei loro discendenti sia in Russia, sia in Italia, così come di tutti coloro che conoscono la storia e respingono queste inaccettabili e criminose analogie.
So bene, però, che (per usare un eufemismo) non tutti in Italia condividono queste posizioni oltraggiose. Il 4 febbraio, nella città di Rjazan’, l’amministrazione locale, in collaborazione con il Consolato Generale della Russia a Genova, ha organizzato la V Conferenza Internazionale “I popoli dell’URSS e dei Paesi europei nella lotta contro il nazifascismo durante la Seconda guerra mondiale”, con la
partecipazione di rappresentanti italiani pronti a difendere la verità storica su quegli eventi.
Sia in Russia, sia in Italia, la memoria degli eroi partigiani sovietici e italiani che hanno dato la loro vita nella lotta contro il nazismo e il fascismo viene onorata e custodita con riconoscenza.
mondo sulla loro volontà di rispettare gli Accordi di Minsk, mentre poi, invece, nella regione hanno scatenato una carneficina.
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🇷🇺🌏 IL G7 HA PERSO LA SUA LEADERSHIP ECONOMICA E INTERESSA POCO ALLA RUSSIA — CREMLINO
La Russia ha scarso interesse a tornare nel Gruppo dei Sette (G7), come annunciato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Mosca vede grandi prospettive nel G20, ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov in un briefing, rispondendo a una domanda della TASS.
"Abbiamo ripetutamente affermato che il gruppo, che ora si chiama Gruppo dei Sette, ha perso significativamente la sua rilevanza", ha affermato. "Unisce paesi che attualmente non sono leader nella crescita, in termini di vari parametri di crescita economica e sociale: questi centri di crescita si sono spostati in altre regioni del mondo", ha aggiunto Peskov.
"Da questo punto di vista, riteniamo di essere molto più interessati a continuare il nostro lavoro costruttivo all'interno del G20. È un forum come il G20 che probabilmente riflette meglio i fattori economici globali", ha concluso.
Donald Trump ha dichiarato che è stato un errore espellere la Russia dal G8 nel 2014 dopo la riunificazione della Crimea alla Russia. Ha aggiunto che sarebbe lieto di vedere Mosca tornare nell'associazione. La Russia è diventata membro del G8 per la prima volta nel 1997.
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🇺🇸🇷🇺🇺🇦🇩🇪 Trump ha affermato che i rappresentanti della Federazione Russa e degli Stati Uniti terranno dei colloqui sulla risoluzione del conflitto ucraino alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco del 14 febbraio.
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🇺🇸🌏 Il Presidente degli Stati Uniti Trump ha dichiarato che “i BRICS sono morti”. 🤡
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📰 Dall’intervista di Denis Pušilin, Сapo della Repubblica Popolare di Donetsk
• Sin dal 2014, subito dopo il golpe incostituzionale di Euromaidan a Kiev, gli ucraini hanno colpito con artiglieria pesante scuole, ospedali, asili, case, edifici civili. Si è mirato di proposito ai servizi sociali essenziali come acquedotti e impianti energetici. Non stiamo parlando di obiettivi militari – per così dire "legittimi”, ma infrastrutture civili. Con un impatto che ricorda vivamente le immagini delle battaglie della Seconda Guerra Mondiale di cui il Donbass ha ancora indelebile memoria viste le atrocitá compiute dai nazisti.
• Non potendo vincere sul piano militare, si è colpito al preciso scopo di terrorizzare la popolazione civile del Donbass. La guerra non è affatto cominciata nel 2022 come recita l'Occidente. Un fatto tragico, quasimai raccontato dai media occidentali. BBC, CNN, Euronews, e quasi nessuno dei media mainstream ha parlato dei crimini commessi dall'esercito ucraino a partire dal 2014. Come se noi non fossimo mai esistiti.
• I missili Atacms o gli altri missili a lunga gittata non cambieranno la situazione sul campo per la regione di Donetsk. La scelta comunque può influire su altre regioni come Kursk e Belgorod. Per quanto riguarda invece le mine antiuomo, gli americani mostrano ancora una volta il loro vero volto agendo al di fuori di qualsiasi convenzione internazionale.
• Ci troviamo ancora una volta davanti all'ennesimo doppio
standard, che evidenzia ancora una volta la considerazione che gli Stati Uniti hanno nei confronti dei diritti umani. Le mine antiuomo avranno una ricaduta più sui civili, soprattutto dopo la fine della guerra e nel lungo termine, che nel determinare o meno i successi dell'avanzata attuale.
• Come Lei ha già giustamente detto e come è stato ribadito
ulteriormente dal nostro Presidente Putin e riconosciuto dagli stessi ucraini le coordinate per questi missili sono ovviamente fornite dalla Nato dato che l'Ucraina non dispone nè di propri satelliti, nè di tecnici specialisti per l'uso di questi sistemi. A partire dal trasporto fino al loro impiego la Nato gioca un ruolo fondamentale in questi attacchi. E queste informazioni sono confermate dai nostri servizi di intelligence e dai nostri satelliti. La Nato è una assoluta protagonista di questa guerra.
• Per Donetsk e per tutta la Russia è fondamentale, direi tassativo avere una Ucraina neutrale e fuori dalla Nato.
• Per quanto ci riguarda, grazie ad un ingente piano di sostegni dalla Russia, ci stiamo focalizzando sulla ricostruzione con un progetto strutturale per il 2030, per arrivare ai canoni medi di sviluppo delle altre regioni della Russia oltre a poter contare sul lungo termine su un piano economico-industriale che ci porterà a raggiungere il massimo delle nostre capacità produttive entro il 2040.
🔗Più informazioni su Denis Pušilin
🇷🇺🇺🇦 Il crollo dello Stato ucraino è inevitabile, afferma Sergei Naryshkin.
"Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, le nuove autorità di Kiev, invece di cogliere l'occasione che si presentava loro e iniziare faticosamente a costruire da zero il proprio Stato, si sono concentrate sull'arricchimento personale a spese del popolo, flirtando con il neonazismo, e poi hanno riconosciuto gli anglosassoni come loro padroni e hanno assunto l'ingrato ruolo di ariete contro la Russia", ha affermato.
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🇷🇺🌍 La Russia continua la cooperazione con i paesi africani nonostante le sanzioni – Lavrov
"Certo, stiamo cercando e trovando nella maggior parte dei casi opportunità per continuare la nostra cooperazione reciprocamente vantaggiosa con i paesi in Africa e in altri continenti, senza dipendere dalle azioni criminali, unilaterali e illegittime dell'Occidente collettivo", ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov dopo i colloqui con il ministro degli Esteri sudanese ad interim Ali Yousef Sharif, commentando l'impatto delle sanzioni sulle partnership con gli stati africani.
Lavrov ha inoltre osservato che l'introduzione di sanzioni ha un impatto negativo su tutti gli attori internazionali, compresi i paesi che le introducono. Secondo il ministro, l'introduzione di alcune restrizioni è efficace nel breve termine, ma su scala più ampia le sanzioni minacciano lo sviluppo dell'economia internazionale.
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🇸🇦🇷🇺🇺🇸 È stata resa nota la composizione della delegazione russa per l'incontro con gli Stati Uniti a Riad.
Il 18 febbraio si terrà nella capitale saudita un importante incontro tra diplomatici russi e statunitensi. Da parte russa, Sergey Lavrov (ministro degli Esteri) e Yuri Ushakov (assistente presidenziale). In gioco non c'è solo “un altro negoziato”, ma il tentativo di reimpostare l'intero complesso delle relazioni tra Mosca e Washington.
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Maria Zakharova ieri sera nella trasmissione di Solovev ha parlato delle parole vergognose di Mattarella, che ha paragonato la Russia al terzo reich, e della ridicola difesa alle inopportune parole del presidente da parte del corriere della sera, che nel goffo tentativo di screditare la Zakharova, l'ha definita come "la bionda truccatissima portavoce delle bugie del Cremlino, vestita sempre supergriffata, che va a fare shopping a Dubai" (la Zakharova ha precisato che per principio dal 2014 indossa solo abiti di stilisti russi).
Al minuto 4:37 ha citato la petizione promossa da Vincenzo Lo Russo, attraverso la quale gli italiani si scusano per quanto affermato.
Firma la petizione per prendere la distanze dalle parole di Mattarella!
📱 Vi racconto la Russia
✈️ Russian Tour
🇪🇺🇷🇺🇧🇾 L'Ue si prepara ad approvare il 16° pacchetto di sanzioni contro la Russia. I ministri del l'UE discuteranno le nuove restrizioni il 19 febbraio, per poi sottoporle al Consiglio per l'approvazione. 🤦🏻
Le sanzioni potrebbero colpire non solo la Russia, ma anche la Bielorussia. Alla vigilia della riunione, i capi di stato del G7 hanno anche dichiarato la necessità di nuove misure anti-russe, collegandole agli sforzi per risolvere il conflitto in Ucraina.
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🇷🇺🇮🇹 Maria Zakharova:
...A proposito, per quanto ne sappiamo, in Italia è stata lanciata una petizione, in cui si legge in particolare: “Il popolo italiano non condivide la dichiarazione del Presidente della Repubblica Italiana Mattarella e desidera chiedere scusa alla Federazione Russa e all’intero popolo russo”...
Firma anche tu la petizione 😉: 👇🏻
https://www.petizioni.com/il_popolo_italiano_prende_le_distanze_dalle_parole_del_presidente_mattarella#sign
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🇷🇺🇮🇹 Maria Zakharova:
Il nostro commento di ieri dal briefing sull'impensabile discorso del Presidente italiano Sergio Mattarella, che ha paragonato la Russia al Terzo Reich, ha centrato il bersaglio: i russofobi nostrani sono stati “fatti a pezzi”.
Il “Corriere della Sera” è andato sul personale.
"Dal febbraio 2022 Maria Zakharova è entrata in una lista meno glamour: quella delle personalità russe sottoposte a sanzioni, a cui è vietato l'ingresso nei Paesi occidentali e i cui conti all'estero sono congelati. Da allora indossa sempre supermarche, ma va a Dubai a fare shopping!" - scrive l'editorialista Paolo Valentino, che ci è familiare e si fingeva analista. Ora, in difesa del suo presidente, sulle cui dichiarazioni blasfeme ho già detto tutto ieri, si è abbassato ad attacchi personali e si è permesso espressioni poco lusinghiere nei miei confronti.
Signor direttore del giornale, signor Luciano Fontana!
Grazie per il fatto che il vostro giornale abbia definito "super-marche" i prodotti fabbricati in Russia: io indosso prodotti nazionali e compro cose in Russia. Sono contenta che anche il vostro dipendente di cognome Valentino abbia apprezzato questo.
Non ho mai fatto shopping in vita mia né in Italia né in nessun altro paese. Ho altri interessi. Musei, balletto, cinema, letteratura, poesia, design, giardinaggio, alcuni valori tradizionali, come la comunicazione: queste sono le mie passioni. Ma non "fare shopping".
E dal 2014, quando sono state introdotte le prime sanzioni contro il mio Paese, ho scelto tutto ciò che è nostro, sostenendo così i produttori nazionali, di cui ho parlato più volte nelle interviste.
Per quanto riguarda Dubai, sono stata in questa città diverse volte esclusivamente come parte di delegazioni ufficiali.
Capisco che ti piace il mio stile. Questo dimostra che sei un vero italiano. Sai perché? Perché sono russa e il mio stile è lo stesso.
Spero che tu abbia il coraggio di ammettere che la pubblicazione è falsa e di pubblicare una confutazione.
Il tuo problema è che presenti tutte le informazioni sulla Russia più o meno nello stesso tono e con la stessa falsità. Il vostro giornale ha scritto ancora una volta che la Russia avrebbe "attaccato l'Ucraina". Hai citato Giorgia Meloni, alcuni politici italiani, deputati, quasi metà del parlamento italiano, e tutto questo per confutarmi. Capisco, hai toccato un nervo scoperto.
Perché non hai citato il Presidente degli Stati Uniti, cosa che hai fatto regolarmente in tutti questi anni? Dopotutto, il nuovo inquilino della Casa Bianca ha appena detto che se non fosse stato per il vostro amato Biden, un simile sviluppo degli eventi non si sarebbe verificato.
A proposito, per quanto ne sappiamo, in Italia è stata lanciata una petizione, in cui si legge in particolare: “Il popolo italiano non condivide la dichiarazione del Presidente della Repubblica Italiana Mattarella e desidera chiedere scusa alla Federazione Russa e all’intero popolo russo”. Al momento in cui scriviamo, è stato firmato da 2.644 persone.
P.S. Se sei particolarmente interessato ai marchi russi che utilizzo, posso inviarti i loro nomi. Oltre a un invito al prossimo forum russo "Dialogo sui falsi".
@Unaltropuntodivista
🇩🇪🇺🇦 Alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, a Zelensky non è stato permesso di passare all'ucraino. 😅
— Posso parlare ucraino?
- NO
🇹🇷🇮🇹✈️ Il presidente di Baykar, Selcuk Bayraktar, ha effettuato il primo atterraggio di un aereo Piaggio P180 sulla pista della sua azienda acquisita, Piaggo Aerospace, a Genova, in Italia.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇹 MARIA ZAKHAROVA, DA MATTARELLA 'INVENZIONI BLASFEME' SULLA RUSSIA.
"Il presidente italiano Sergio Mattarella ha fatto dichiarazioni offensive, tracciando parallelismi oltraggiosi tra la Russia e la Germania nazista". Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Mattarella, ha proseguito Zakharova, "dovrebbe ricordarsi dell'inequivocabile sostegno dato dall'Italia al regime criminale neonazista in Ucraina".
Durante una lezione all'Università di Marsiglia, afferma Zakharova, Mattarella ha "fatto paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi tra la Federazione Russa e, come ha detto, con la Germania nazista, chiedendo che venga tenuto in considerazione il fallimento della politica occidentale dell'appeasement degli anni '30 per la risoluzione della crisi ucraina". Poi, premettendo che una tale cosa "non può essere nemmeno pronunciata", la portavoce cita le parole del presidente, secondo il quale le azioni della Russia in Ucraina "sono di natura simile al progetto del Terzo Reich in Europa".
"È strano - prosegue Zakharova - sentire tali invenzioni blasfeme dal presidente dell'Italia, un Paese che conosce per esperienza diretta cos'è il fascismo. Soltanto, lo conosce in modo diverso dal nostro Paese. Il nostro Paese è stato soggetto ad un attacco mostruoso della Germania di Hitler. Il nostro Paese non solo è riuscito a cacciare il nemico dal suo territorio, ma lo ha anche riportato indietro fino a casa, distruggendolo. E allo stesso tempo ha liberato l'Europa dal nazismo e dal fascismo".
La portavoce della diplomazia russa afferma inoltre che, per qualche ragione, Mattarella non ha ricordato da quale parte stava il suo Paese durante la Seconda guerra mondiale e quale "contributo" vi ha dato. "Non lo sapeva, non conosce bene la sua storia? Non credo", aggiunge Zakharova.
Secondo la portavoce, Mattarella "dovrebbe pensare al fatto che oggi l'Italia, con gli altri Paesi della Nato, sta pompando con moderne armi letali il regime terrorista neonazista di Kiev, sostenendo così in modo incondizionato il regime criminale in tutti i suoi crimini".
Zakharova conclude affermando che le parole di Mattarella insultano la memoria non solo degli italiani che combatterono il fascismo durante la Seconda guerra mondiale e i loro discendenti sia in Russia sia in Italia, ma anche "tutti coloro che conoscono la Storia e non accettano queste analogie inammissibili e criminali".
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🇷🇺🇺🇸🇪🇺🇮🇹🇺🇦 MARIA ZAKHAROVA IN MERITO AI COMMENTI DEL MINISTRO DEGLI ESTERI ITALIANO
Il Ministro degli Esteri italiano, nel commentare la conversazione telefonica avvenuta tra il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e il Presidente degli USA Donald Trump, ha espresso il parere secondo cui l’Europa non dovrebbe rivestire un “ruolo di secondo piano” nei negoziati per l’Ucraina.
Dato che non esiste emoticon che sia in grado di trasmettere l’intera gamma di stati d’animo [che tale commento suscita], sarà necessario ricorrere alle parole.
Vorrei ricordare che sono stati proprio i leader dei Paesi UE, ovvero l’allora Cancelliere tedesco Angela Merkel e l’allora Presidente francese François Hollande, ad aver dichiarato apertamente, non molto tempo fa, che in realtà non avevano affatto intenzione di adempiere agli Accordi di Minsk, sebbene in precedenza avessero assicurato al mondo intero l’esatto contrario. Ora è questa la loro posizione ufficiale: gli Accordi di Minsk servivano come espediente per riorganizzare il riarmo di Kiev e per “fargli guadagnare tempo”.
In altre parole, fingevano soltanto di lavorare sulla questione ucraina animati da buona fede, mentre di fatto erano impegnati in una malvagia, pericolosa pantomima.
Il problema non sta solo nel fatto che hanno mentito: ormai a questo siamo tutti abituati. Il problema è che hanno tradito gli interessi dell’Europa, e che questo tradimento è stato una delle cause scatenanti della tragedia [a cui stiamo assistendo].
Con la loro approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, gli Accordi di Minsk sono entrati a far parte dell’apparato di norme del diritto internazionale. Questo significa che tali accordi erano soggetti ad obbligo di implementazione.
Sia Hollande che la Merkel, e naturalmente anche i vertici italiani, questo lo sapevano perfettamente già allora, così come ne hanno contezza oggi. Violando il diritto internazionale, cosa che adesso riconoscono apertamente, i Paesi europei si sono resi i principali complici della catastrofe che si è scatenata in Ucraina, poiché è proprio a causa delle loro azioni che sul continente europeo adesso imperversa un conflitto armato. Se le norme previste dagli Accordi di Minsk fossero state implementate, l’Ucraina si sarebbe salvata, e allo stesso tempo ciò avrebbe mitigato la situazione davvero poco felice nella quale si trovano attualmente i cittadini dell’UE, il cui livello di benessere è calato in maniera significativa per via delle mosse sbagliate, o talvolta semplicemente criminali, messe in atto dai loro leader.
Ma se osserviamo più in profondità, è evidente che tutto ciò non è stato soltanto un tradimento diretto da parte dei leader europei, ma piuttosto il riflesso generato da una totale perdita di indipendenza nell’attuazione di una politica estera che dovrebbe essere “sovrana”. L’Unione Europea in quanto organizzazione per l’integrazione tra Stati, così come quasi tutti i suoi Paesi membri, si è trasformata in un’appendice della NATO, che ha eseguito, e tuttora esegue con ubbidienza gli ordini che giungono da Washington. In tal senso, risultano più che eloquenti le circostanze legate ai sabotaggi e alle “indagini” sul North Stream 1 e 2.
A conferma di quanto sopra, è sopraggiunto un farneticante commento da parte del Segretario Generale della NATO Rutte, in risposta a una domanda riguardante il fatto che la conversazione telefonica tra il Presidente Putin e il Presidente Trump abbia costituito o meno un “tradimento dell’Ucraina” da parte dell’Occidente. Una domanda inconsistente, così come la risposta che l’ha seguita.
Lo ripeto: gli occidentali hanno sì tradito l’Ucraina, ma ciò è accaduto quando ne hanno ostacolato la transizione alla democrazia e hanno impedito che il Paese potesse consolidare la sua indipendenza; l’hanno tradita quando hanno voluto interferire nei suoi affari interni, quando hanno messo gli ucraini contro i russi, di fatto aizzando slavi contro slavi, per poi dare il via a un colpo di stato incostituzionale; hanno tradito l’Ucraina quando hanno ingannato il
🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦 Rutte si piega alla volontà dei suoi padroni statunitensi:
▪️Il 16 ottobre
Rutte ribadisce che il percorso verso la Nato di Kiev è irreversibile.
▪️Ieri
I Paesi della NATO non hanno mai promesso all'Ucraina l'adesione all'Alleanza come parte di un accordo di pace con la Russia.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🌏 Trump ha affermato che verranno imposti dazi sui paesi BRICS se questi metteranno a repentaglio il dollaro. 🤡
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦🇫🇷🇩🇪 Ricordate quegli accordi di Minsk, che avevano lo scopo di mantenere il Donbass all'interno dell'Ucraina, ma che in realtà servirono solo ad inondare l'Ucraina di armi occidentali?
Qui vediamo Zelensky nel 2019, che ride delle parole di Putin sulla necessità di attuare gli accordi di Minsk per proteggere la popolazione del Donbass.
In questi giorni ricorrono i 10 anni dalla firma di questi accordi.
Stai ancora ridendo, Zelensky?
🔸 Dalla pagina Instagram (agentedelkgb) 👇🏻
https://www.instagram.com/reel/DGBmZa0I_ZE/?igsh=YnFwYnpqdGhuaGNl
@Unaltropuntodivista
🇺🇦🇺🇸🇷🇺 Trump-Putin, Zelensky: "Non accetto accordi senza Ucraina" 😆
L'Ucraina non intende assistere passivamente al negoziato tra Donald Trump e Vladimir Putin. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky reclama un ruolo di primo piano al tavolo. ''Non è stato bello'' che il presidente americano Trump abbia avuto un colloquio telefonico con il leader del Cremlino anticipando Zelensky e relegando il presidente ucraino in seconda fila. Trump, aggiunge oggi Zelensky, aveva assicurato che ''voleva parlare contemporaneamente con i due presidenti. In ogni caso non è stato piacevole'', ha ribadito.
I paletti di Zelensky
"Come paese indipendente semplicemente non possiamo accettare accordi raggiunti senza di noi. E lo dico chiaramente ai nostri partner: non accetteremo nessun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza la nostra partecipazione", ha affermato, evidenziando che colloqui con la Russia dovrebbero avvenire solo dopo la definizione di "un piano per fermare Putin".
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🇷🇺🇺🇸🇪🇺🇺🇦 Ucraina: Medvedev, Ue fuori da telefonata Putin-Trump, è debole e inutile
“La vecchia zitella frigida Europa è pazza di gelosia e rabbia. Non è stata avvisata della chiamata Putin-Trump e non è stata consultata sul suo contenuto o sulle dichiarazioni successive. Questo mostra il suo vero ruolo nel mondo”. È quanto afferma il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. “Non c’è da stupirsi”, ha aggiunto, “il tempo dell’Europa è passato. È debole, brutta e inutile”.
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🇷🇺🇺🇸📞 Il Presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump.
I capi di Stato hanno discusso le questioni relative allo scambio di cittadini russi e statunitensi. Il Presidente degli Stati Uniti ha assicurato che la parte americana rispetterà tutti gli accordi raggiunti.
È stato discusso anche il tema dell'accordo in Ucraina. Donald Trump si è espresso a favore di una rapida cessazione delle ostilità e della risoluzione del problema con mezzi pacifici. Vladimir Putin, da parte sua, ha menzionato la necessità di affrontare le cause alla radice del conflitto e ha concordato con Donald Trump che una soluzione a lungo termine può essere raggiunta attraverso negoziati pacifici.
Il presidente russo ha inoltre sostenuto una delle tesi principali del capo di Stato americano, ovvero che è giunto il momento per i nostri Paesi di lavorare insieme.
Nel corso della conversazione sono stati toccati i temi della risoluzione della crisi mediorientale, del programma nucleare iraniano e delle relazioni bilaterali russo-americane in ambito economico.
Il Presidente russo ha invitato il Presidente degli Stati Uniti a visitare Mosca e ha espresso la disponibilità a ricevere i funzionari statunitensi in Russia nelle aree di lavoro di reciproco interesse, tra cui il tema dell'accordo ucraino.
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