Chi ha la verità dalla sua è più forte. ❗Pagina Facebook "Z come Vittoria" https://www.facebook.com/ZcomeVittoria/
🇷🇺🇹🇷🇺🇦 «𝘓𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘦𝘨𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘴𝘪 𝘴𝘵𝘢 𝘳𝘦𝘤𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢 𝘐𝘴𝘵𝘢𝘯𝘣𝘶𝘭 𝘦 𝘴𝘢𝘳𝘢̀ 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘵𝘵𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘭𝘶𝘯𝘦𝘥𝘪̀ 𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘳𝘰𝘶𝘯𝘥 𝘥𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘵𝘪» — 𝘾𝙧𝙚𝙢𝙡𝙞𝙣𝙤
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸 «𝘐𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘝𝘭𝘢𝘥𝘪𝘮𝘪𝘳 𝘗𝘶𝘵𝘪𝘯 𝘳𝘪𝘣𝘢𝘥𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘢𝘮𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘦𝘴𝘱𝘢𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘕𝘈𝘛𝘖 𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘦𝘴𝘵, 𝘪𝘯 𝘭𝘪𝘯𝘦𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢» — ha dichiarato il Cremlino in merito all'affermazione di Kellogg secondo cui l'Alleanza Atlantica potrebbe interrompere l'espansione verso i confini russi.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦 𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗹’𝗮𝗳𝗶𝗱𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗱𝗲 𝗶𝗻𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗼𝗾𝘂𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗨𝗻𝗶𝘁𝗶 𝗲 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗶𝗮?
𝘓𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘳𝘢 𝘧𝘪𝘯 𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰 𝘰𝘷𝘷𝘪𝘢: 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢 𝘵𝘳𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘥𝘪 𝘨𝘶𝘢𝘥𝘢𝘨𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦𝘯𝘰𝘳𝘮𝘦, 𝘴𝘧𝘳𝘶𝘵𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭'𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘭𝘰𝘤𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪.
𝗠𝗮 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶, 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗹𝗹𝗲𝗹𝗶:
1. 𝘙𝘪𝘯𝘷𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘦𝘭𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪: “𝘝𝘦𝘥𝘦𝘵𝘦? 𝘗𝘦𝘳𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘮𝘦, 𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘤𝘪𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘢 𝘭𝘢 𝘊𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘐 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘪 𝘦 𝘵𝘦𝘮𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘵𝘢̀!”
2. 𝘓𝘢𝘯𝘤𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘦𝘴𝘴𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘦́𝘭𝘪𝘵𝘦 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘦: 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘢𝘷𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘢 𝘮𝘦𝘵𝘢̀ 𝘨𝘶𝘢𝘥𝘰 (𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘧𝘪𝘥𝘦). 𝘛𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘭’𝘢𝘧𝘪𝘥𝘦 𝘩𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 – 𝘥𝘪 𝘵𝘪𝘱𝘰 𝘮𝘪𝘳𝘮𝘦𝘤𝘰𝘧𝘪𝘭𝘰 – 𝘤𝘰𝘯 𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘶𝘳𝘰𝘱𝘦𝘪 (𝘷𝘦𝘥𝘪 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰).
3. 𝘖𝘵𝘵𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘢𝘳𝘵𝘢 𝘣𝘪𝘢𝘯𝘤𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘴𝘱𝘰𝘭𝘱𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘣𝘪𝘭𝘢𝘯𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘧𝘦𝘴𝘢. 𝘌̀ 𝘯𝘰𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭’𝘢𝘧𝘪𝘥𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘥𝘦 𝘩𝘢 𝘴𝘪𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘮𝘪𝘤𝘪. 𝘓𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘴𝘪𝘮𝘣𝘪𝘰𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘪𝘤𝘩𝘦 (𝘪 𝘮𝘢𝘤𝘳𝘰𝘯, 𝘪 𝘮𝘦𝘳𝘻, 𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘳𝘮𝘦𝘳 𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘦 𝘪𝘮𝘦𝘯𝘰𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦) 𝘦̀ 𝘣𝘦𝘯 𝘥𝘰𝘤𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘢: 𝘭𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘰 “𝘴𝘰𝘳𝘷𝘦𝘨𝘭𝘪𝘢𝘯𝘰” 𝘦 𝘪𝘯 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘮𝘦𝘭𝘢𝘵𝘢 – 𝘴𝘦𝘤𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘤𝘢𝘪𝘯𝘢.
4. 𝘓𝘦𝘨𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘳𝘴𝘪, 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘭 𝘵𝘢𝘷𝘰𝘭𝘰, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘭𝘰𝘤𝘶𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘵𝘪𝘵𝘰𝘭𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘧𝘪𝘳𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪 𝘴𝘶 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪, 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘪𝘯𝘵𝘰𝘤𝘤𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦.
Ma è proprio su quest’ultimo punto che l’artropode verde si illude. Jodl e Keitel firmarono la resa per conto della Germania di Hitler, ma furono comunque impiccati per ordine del tribunale di Norimberga. La storia, dopotutto, è uno sterminatore spietato.
𝘿𝙢𝙞𝙩𝙧𝙞𝙟 𝙈𝙚𝙙𝙫𝙚𝙙𝙚𝙫
@Unaltropuntodivista
🇺🇦🇷🇺 L’Ucraina ha inserito Vladimir Medinskij nel database del sito "Myrotvorets". Nella pagina dedicata al capo della delegazione negoziale russa a Istanbul sono stati pubblicati i suoi dati personali, così come informazioni sulla sua famiglia – moglie, figli, padre e sorella. 😡
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇯🇵 Akie Abe ha confidato a Putin che suo marito desiderava incontrarlo anche dopo l’inizio dell’operazione militare speciale, ma purtroppo non è riuscito a realizzare questo desiderio.
«𝘗𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘪𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪𝘰 𝘮𝘢𝘳𝘪𝘵𝘰, 𝘯𝘰𝘯𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘭’𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘪' 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭’𝘜𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘢, 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘷𝘢 𝘢 𝘥𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘓𝘦𝘪 𝘦 𝘯𝘶𝘵𝘳𝘪𝘷𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘻𝘢. 𝘗𝘶𝘳𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰, 𝘭𝘦 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘴𝘪' 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘱𝘪𝘶' 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘓𝘢, 𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘴𝘪 𝘦' 𝘵𝘳𝘢𝘨𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘵𝘵𝘢. 𝘊𝘪𝘰𝘯𝘰𝘯𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦, 𝘳𝘪𝘱𝘦𝘵𝘦𝘷𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘴𝘴𝘰 – 𝘲𝘶𝘢𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘶𝘯 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 – 𝘤𝘩𝘦 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘶𝘪 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘢𝘷𝘦𝘷𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘦 𝘢𝘮𝘱𝘭𝘪𝘢𝘳𝘦.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦 «𝘜𝘯𝘢 𝘴𝘪𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘢𝘤𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦, 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘪𝘶' 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦' 𝘭𝘦 𝘮𝘪𝘯𝘢𝘤𝘤𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦, 𝘮𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢», ha dichiarato 𝗣𝗲𝘀𝗸𝗼𝘃, commentando le intimidazioni nei confronti di Medinskij.
Il portavoce del Cremlino ha aggiunto che il Comitato Investigativo russo ha già avviato un’indagine per accertare l’origine delle minacce.
«𝘚𝘦 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘦𝘯𝘪𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦' 𝘭’𝘜𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘢, 𝘰𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘪𝘭 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘮𝘦 𝘥𝘪 𝘒𝘪𝘦𝘷, 𝘭𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘴𝘴𝘶𝘮𝘦𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘱𝘪𝘶' 𝘢𝘭𝘭𝘢𝘳𝘮𝘢𝘯𝘵𝘪. 𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘵𝘦, 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘤𝘪 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘐𝘴𝘵𝘢𝘯𝘣𝘶𝘭 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘳𝘰𝘶𝘯𝘥 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘰𝘲𝘶𝘪 𝘭𝘶𝘯𝘦𝘥𝘪' 2 𝘨𝘪𝘶𝘨𝘯𝘰. 𝘈𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰, 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘮𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢, 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢», ha concluso Peskov.
@Unaltropuntodivista
Buona Giornata dell’Unione Economica Eurasiatica!
L’Unione Economica Eurasiatica (UEE) è un’organizzazione internazionale per l’integrazione economica regionale che riunisce 5 Stati membri: 🇦🇲Armenia, 🇧🇾Bielorussia, 🇰🇿Kazakistan, 🇰🇬Kirghizistan e 🇷🇺Russia.
• Popolazione complessiva: 185,5 milioni di persone
PIL aggregato: 2.600 miliardi di dollari
• Produzione industriale: 1.600 miliardi di dollari
• Produzione agricola: 132 miliardi di dollari
• Investimenti esteri: 487 miliardi di dollari
L’Unione, nella sua forma attuale, esiste da oltre 10 anni. Il Trattato sull’UEE è stato firmato il 29 maggio 2014 ad Astana dai leader di Bielorussia, Kazakistan e Russia. Nel 2015 si sono uniti anche Armenia e Kirghizistan. Dal 2023, il 29 maggio è ufficialmente celebrato come la Giornata dell’Unione Economica Eurasiatica.
In questi anni sono stati introdotti regolamenti unificati nel mercato interno, nell’unione doganale, nelle normative tecniche, tariffarie e non tariffarie, nonché nella politica commerciale estera. I Paesi dell’Unione conducono politiche coordinate in energia, cooperazione industriale, agricoltura e digitalizzazione.
L’esperienza dell’UEE interessa attori esterni. Sono già in vigore accordi di libero scambio con Vietnam, Serbia e Iran, oltre a un accordo non preferenziale con la Cina. La Commissione Economica Eurasiatica ha firmato oltre 80 memorandum di cooperazione con Paesi terzi, organizzazioni internazionali e strutture di integrazione come CSI, SCO, ASEAN e agenzie delle Nazioni Unite.
Moldavia, Cuba, Uzbekistan e Iran hanno lo status di osservatori nell’UEE.
🇷🇺🇩🇪🇫🇷🇺🇦 «𝘓𝘢 𝘎𝘦𝘳𝘮𝘢𝘯𝘪𝘢 𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘍𝘳𝘢𝘯𝘤𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘳𝘴𝘢 𝘢 𝘤𝘩𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘰𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘪𝘶' 𝘭𝘢 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢» — così il portavoce del Cremlino, 𝗗𝗺𝗶𝘁𝗿𝗶𝗷 𝗣𝗲𝘀𝗸𝗼𝘃, ha commentato la decisione di Merz di finanziare la produzione di missili ucraini a lungo raggio.
Peskov ha però sottolineato che, nonostante tutte le provocazioni, la Russia continua a nutrire la speranza di poter proseguire il processo di risoluzione del conflitto.
«𝘛𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘤𝘰𝘮’𝘦' 𝘰𝘷𝘷𝘪𝘰, 𝘰𝘴𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘢𝘯𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘧𝘰𝘳𝘻𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘤𝘦. 𝘚𝘱𝘦𝘳𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦, 𝘯𝘰𝘯𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘪𝘮𝘪𝘭𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘰𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘪𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢', 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘦𝘴𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘢𝘥 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘢 𝘵𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘳𝘰𝘶𝘯𝘥 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘰𝘲𝘶𝘪, 𝘢 𝘴𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘢𝘯𝘥𝘶𝘮 𝘦 𝘣𝘰𝘻𝘻𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪 𝘨𝘪𝘢' 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘶𝘴𝘴𝘪. 𝘗𝘶𝘳𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰, 𝘯𝘰𝘯 𝘦' 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘎𝘦𝘳𝘮𝘢𝘯𝘪𝘢», ha concluso Peskov.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸📞 Il 28 maggio si è svolta una conversazione telefonica tra il Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, Sergej Lavrov, e il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio.
Il Ministro Lavrov ha informato il Segretario Rubio sullo stato di attuazione degli accordi raggiunti tra il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente statunitense Donald Trump il 19 maggio, nonché sulla preparazione, da parte russa, di proposte concrete in vista del prossimo round di negoziati diretti tra Russia e Ucraina, previsto a Istanbul.
Da parte sua, il Segretario Rubio ha ribadito l’impegno del Presidente Trump per una rapida soluzione del conflitto ucraino ed ha manifestato la disponibilità di Washington a facilitare un avvicinamento delle posizioni tra le parti.
Nel corso del colloquio sono stati affrontati anche altri temi di attualità dell’agenda bilaterale.
🤝 Le due parti hanno confermato la reciproca volontà di proseguire un dialogo costruttivo e basato sul rispetto reciproco tra i ministeri degli Esteri di Russia e Stati Uniti.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦 𝗟𝗮 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗶𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗨𝗰𝗿𝗮𝗶𝗻𝗮 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝟮 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 — 𝗟𝗮𝘃𝗿𝗼𝘃
"𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘯𝘰𝘵𝘰, 𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘦 𝘢𝘭 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘜𝘯𝘪𝘵𝘪, 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘈𝘳𝘢𝘣𝘪𝘢 𝘚𝘢𝘶𝘥𝘪𝘵𝘢 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘛𝘶𝘳𝘤𝘩𝘪𝘢, 𝘦' 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘱𝘳𝘦𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘵𝘳𝘢 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢 𝘦 𝘜𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘢. 𝘐𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘰𝘶𝘯𝘥 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘱𝘳𝘦𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘪 𝘦' 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘪𝘭 16 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘢 𝘐𝘴𝘵𝘢𝘯𝘣𝘶𝘭. 𝘐𝘯 𝘣𝘢𝘴𝘦 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘵𝘪 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘤𝘤𝘢𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘦' 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘶𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘰 “𝘮𝘪𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘮𝘪𝘭𝘭𝘦”. 𝘚𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘢 𝘐𝘴𝘵𝘢𝘯𝘣𝘶𝘭, 𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘳𝘦, 𝘤𝘪𝘢𝘴𝘤𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰, 𝘥𝘦𝘪 𝘥𝘰𝘤𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭𝘭𝘶𝘴𝘵𝘳𝘢𝘴𝘴𝘦𝘳𝘰 𝘭𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘪𝘯 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘶𝘳𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰.
𝘓𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘢, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘰𝘳𝘥𝘢𝘵𝘰, 𝘩𝘢 𝘳𝘦𝘥𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘦𝘴𝘵𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘢𝘯𝘥𝘶𝘮 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘯𝘦𝘢 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘶 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘳𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘥𝘰 𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘳𝘪𝘴𝘪.
𝘓𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘦𝘨𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘨𝘶𝘪𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘝𝘭𝘢𝘥𝘪𝘮𝘪𝘳 𝘔𝘦𝘥𝘪𝘯𝘴𝘬𝘪𝘫, 𝘦' 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢 𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘢𝘯𝘥𝘶𝘮 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘶𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘢 𝘦 𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘪𝘳𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘱𝘪𝘦𝘨𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘳𝘪𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘳𝘰𝘶𝘯𝘥 𝘥𝘦𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘪, 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘶𝘯𝘦𝘥𝘪' 2 𝘨𝘪𝘶𝘨𝘯𝘰 𝘢 𝘐𝘴𝘵𝘢𝘯𝘣𝘶𝘭."
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦 «𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘪𝘵𝘢' 𝘥𝘦𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘢 𝘦𝘭𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰» — ha dichiarato 𝗣𝗲𝘀𝗸𝗼𝘃, commentando i preparativi di Kiev per la produzione di armi a lungo raggio in Ucraina.
«𝘚𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘶𝘣𝘣𝘪𝘰, 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘢𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘳𝘪𝘴𝘪 𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘪𝘢 𝘮𝘪𝘯𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪» — ha sottolineato il portavoce del presidente russo.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇦🇫 Una delegazione dei Talebani è arrivata a Mosca per un vertice sulla sicurezza
Per la prima volta, rappresentanti del nuovo governo afghano prendono parte a un incontro internazionale promosso dal Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa. Al centro dei colloqui: la stabilità regionale, la cooperazione transfrontaliera, il contrasto al terrorismo e al traffico di droga.
Alla conferenza di Mosca partecipano delegazioni provenienti dai Paesi membri dei BRICS, della SCO (Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai), della CSTO (Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva) e di altri partner strategici.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺 Il Presidente Vladimir Putin ha rivolto i suoi auguri al personale in servizio, ai veterani e al personale civile del Servizio di Frontiera dell’FSB della Federazione Russa in occasione della loro giornata professionale.
"𝘕𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦, 𝘭𝘦 𝘶𝘯𝘪𝘵𝘢' 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘍𝘳𝘰𝘯𝘵𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘍𝘚𝘉 𝘴𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘪𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘪𝘶 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘳𝘰𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘪𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘦 𝘥𝘪 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢'. 𝘈𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘰𝘨𝘨𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘥 𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘦𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢, 𝘧𝘦𝘳𝘮𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘦 𝘤𝘰𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰. 𝘋𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘰 𝘦𝘴𝘱𝘳𝘪𝘮𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘵𝘪𝘵𝘶𝘥𝘪𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘰𝘯𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘦 𝘭𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘗𝘢𝘵𝘳𝘪𝘢 𝘦 𝘢𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘰. 𝘉𝘶𝘰𝘯𝘢 𝘧𝘦𝘴𝘵𝘢!"
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇷🇺 𝗠𝗲𝗱𝘃𝗲𝗱𝗲𝘃 sulle parole di Trump secondo cui "Putin sta giocando con il fuoco":
"𝘙𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘛𝘳𝘶𝘮𝘱 𝘴𝘶 𝘗𝘶𝘵𝘪𝘯 𝘤𝘩𝘦 "𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘧𝘶𝘰𝘤𝘰" 𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 "𝘤𝘰𝘴𝘦 𝘥𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘣𝘳𝘶𝘵𝘵𝘦" 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘯 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢, 𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘋𝘈𝘝𝘝𝘌𝘙𝘖 𝘉𝘙𝘜𝘛𝘛𝘈: 𝘭𝘢 𝘛𝘦𝘳𝘻𝘢 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦.
𝘚𝘱𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘛𝘳𝘶𝘮𝘱 𝘭𝘰 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘴𝘤𝘢!"
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇪🇺🇺🇸🇺🇦 𝗣𝗲𝘀𝗸𝗼𝘃: "𝘐𝘯 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘢𝘳𝘮𝘢 𝘦𝘶𝘳𝘰𝘱𝘦𝘢 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘰𝘯𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘣𝘣𝘳𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘮𝘦𝘳𝘪𝘤𝘢𝘯𝘢. 𝘌 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘵𝘦𝘤𝘯𝘪𝘤𝘰-𝘮𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦, 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘴𝘪𝘢𝘴𝘪 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘦 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘰𝘵𝘵𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘭’𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘵𝘪𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘭𝘦 𝘧𝘳𝘢𝘯𝘤𝘦𝘴𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘨𝘢 𝘮𝘪𝘤𝘳𝘰𝘤𝘩𝘪𝘱 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘶𝘯𝘪𝘵𝘦𝘯𝘴𝘪.
— 𝘗𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦' 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘰𝘳𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢?
— 𝘝𝘦𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘶𝘳𝘰𝘱𝘦𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘥𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘤𝘦. 𝘈𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘪𝘰, 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯’𝘶𝘭𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘦𝘴𝘤𝘢𝘭𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭𝘢 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢. 𝘊𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘯𝘰 𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘵𝘪𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘭’𝘪𝘭𝘭𝘶𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘳 𝘰𝘵𝘵𝘦𝘯𝘦𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢, 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢' 𝘥𝘪 𝘢𝘴𝘤𝘰𝘭𝘵𝘢𝘳𝘦. 𝘗𝘳𝘰𝘣𝘢𝘣𝘪𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘦' 𝘭𝘢 𝘱𝘪𝘶' 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘶𝘵𝘰𝘱𝘪𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢 𝘯𝘶𝘵𝘳𝘪𝘳𝘦 𝘰𝘨𝘨𝘪 𝘴𝘶𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘦𝘶𝘳𝘰𝘱𝘦𝘰."
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🇺🇦 «𝘗𝘶𝘵𝘪𝘯 𝘦̀ 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦 𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘷𝘦𝘭𝘭𝘰, 𝘮𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘪» — ha dichiarato 𝗣𝗲𝘀𝗸𝗼𝘃 a proposito di un possibile incontro del presidente russo con Trump e Zelensky a Istanbul.
«𝘗𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘣𝘪𝘴𝘰𝘨𝘯𝘢 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘵𝘪 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘦𝘨𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘰𝘲𝘶𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘦𝘨𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘗𝘢𝘦𝘴𝘪... 𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘢𝘳𝘢̀ 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘰, 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘳𝘢, 𝘯𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘴𝘪 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘢̀ 𝘱𝘢𝘳𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘢 𝘭𝘪𝘷𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘢𝘭𝘵𝘰», ha sottolineato il portavoce del presidente russo.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇷🇺 𝘓𝘢 𝘕𝘈𝘛𝘖 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘭’𝘦𝘴𝘱𝘢𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘪𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢 — 𝗞𝗲𝗶𝘁𝗵 𝗞𝗲𝗹𝗹𝗼𝗴𝗴
Secondo Keith Kellogg, rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina, Donald Trump sarebbe in grado di prendere una decisione in tal senso. «𝘚𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰: “𝘝𝘢 𝘣𝘦𝘯𝘦, 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘮𝘱𝘦𝘳𝘦 𝘭’𝘦𝘴𝘱𝘢𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘕𝘈𝘛𝘖 𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘪 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘪𝘯𝘪”. 𝘗𝘦𝘳 𝘪 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘪 𝘴𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢», ha sottolineato Kellogg.
Ha inoltre riconosciuto che le preoccupazioni della Russia riguardo all’avanzata della NATO verso est sono comprensibili. Tuttavia, ha osservato come negli ultimi anni l'Alleanza abbia continuato ad aumentare la propria presenza e attività nei pressi dei confini russi.
@Unaltropuntodivista
🇺🇳🇷🇺🇺🇦💥 𝘓𝘢 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘳𝘢' 𝘭’𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘤𝘩𝘦' 𝘒𝘪𝘦𝘷 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘦𝘳𝘢' 𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘰𝘣𝘪𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘤𝘪𝘷𝘪𝘭𝘪, ha dichiarato 𝗩𝗮𝘀𝗶𝗹𝘆 𝗡𝗲𝗯𝗲𝗻𝘇𝘆𝗮.
Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il rappresentante permanente della Russia ha aggiunto quanto segue:
𝘚𝘪 𝘵𝘢𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘢𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘵𝘵𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘪 𝘮𝘪𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘶𝘳𝘦 𝘭𝘦𝘨𝘢𝘵𝘦 𝘢𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘮𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦-𝘪𝘯𝘥𝘶𝘴𝘵𝘳𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘶𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘦𝘯𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘦 𝘪𝘯𝘶𝘵𝘪𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪;
𝘚𝘪 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘪 𝘮𝘢𝘴𝘴𝘪𝘤𝘤𝘪 𝘣𝘰𝘮𝘣𝘢𝘳𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘦 𝘢𝘳𝘮𝘢𝘵𝘦 𝘶𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘱𝘢𝘤𝘪𝘧𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘍𝘦𝘥𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘢;
𝘐 𝘱𝘪𝘢𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘡𝘦𝘭𝘦𝘯𝘴𝘬𝘺 𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘢𝘭𝘦𝘴𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘪𝘵𝘪 𝘢𝘥 𝘢𝘳𝘵𝘦: 𝘪𝘭 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘰 𝘦' 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘛𝘳𝘶𝘮𝘱, 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘪𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘴𝘪 𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘤𝘦;
𝘔𝘰𝘴𝘤𝘢 𝘦' 𝘴𝘦𝘳𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘥 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭’𝘜𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘢. 𝘌' 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘢 𝘐𝘴𝘵𝘢𝘯𝘣𝘶𝘭 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 2 𝘨𝘪𝘶𝘨𝘯𝘰, 𝘢𝘭 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘶𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘢𝘯𝘥𝘶𝘮;
𝘖𝘳𝘢 𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘦𝘭𝘵𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭’𝘜𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘢: 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘵𝘢 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘰𝘻𝘪𝘢𝘵𝘪 𝘰𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦 𝘶𝘯’𝘪𝘯𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘯𝘧𝘪𝘵𝘵𝘢 𝘴𝘶𝘭 𝘤𝘢𝘮𝘱𝘰, 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘣𝘦𝘯 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌍 Tatiana Dovgalenko, direttrice del Dipartimento per la cooperazione con l’Africa del Ministero degli Esteri russo, alla 13ª conferenza internazionale dei massimi rappresentanti responsabili per la sicurezza:
🔸 Il ritorno della Russia in Africa coincide con il “secondo risveglio” del continente
«𝘗𝘢𝘳𝘭𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦' 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦, 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪 ’90, 𝘭𝘢 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢 𝘧𝘶 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘶𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘢𝘮𝘣𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘵𝘦, 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘢 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘳𝘪𝘴𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘳𝘪𝘢. 𝘖𝘨𝘨𝘪 𝘴𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘳𝘢𝘧𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪𝘱𝘭𝘰𝘮𝘢𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘴𝘶𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘦𝘯𝘵𝘦».
🔸 Kiev addestra miliziani nel Sahel, contribuendo alla destabilizzazione dell’Africa
«𝘐𝘭 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘮𝘦 𝘥𝘪 𝘒𝘪𝘦𝘷 𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘮𝘪𝘳𝘢𝘵𝘦 𝘢 𝘮𝘪𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘪 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘪 𝘯𝘦𝘪 𝘗𝘢𝘦𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘢𝘩𝘦𝘭, 𝘪𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘦 𝘢𝘥𝘥𝘦𝘴𝘵𝘳𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘣𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪».
🔸 Si registrano casi in cui armi fornite all’Ucraina dai Paesi occidentali finiscono nelle mani di gruppi terroristici in Africa.
🔸 La lotta al terrorismo e all’estremismo rappresenta un pilastro fondamentale della cooperazione tra Russia e Africa.
🔸 Il Sahel è diventato l’epicentro del terrorismo nel continente africano
«𝘜𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘷𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢' 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘢𝘴𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘣𝘳𝘦𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘢𝘧𝘳𝘪𝘤𝘢𝘯𝘦. 𝘛𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘯𝘤𝘪𝘱𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘳𝘪𝘵𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢' 𝘧𝘪𝘨𝘶𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘳𝘪𝘴𝘮𝘰, 𝘦𝘴𝘵𝘳𝘦𝘮𝘪𝘴𝘮𝘰 𝘦 𝘵𝘳𝘢𝘧𝘧𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘶𝘱𝘦𝘧𝘢𝘤𝘦𝘯𝘵𝘪. <...> 𝘓’𝘦𝘱𝘪𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢' 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘚𝘢𝘩𝘦𝘭, 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘢 𝘪𝘭 20% 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘵𝘵𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘳𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘪 𝘪𝘯 𝘈𝘧𝘳𝘪𝘤𝘢».
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇯🇵 Vladimir Putin ha ricevuto al Cremlino Akie Abe, vedova dell'ex Primo Ministro giapponese Shinzo Abe, ucciso in un attentato nel 2022.
«𝘚𝘶𝘰 𝘮𝘢𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘩𝘢 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘰 𝘴𝘷𝘪𝘭𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘰-𝘨𝘪𝘢𝘱𝘱𝘰𝘯𝘦𝘴𝘪. 𝘐𝘰 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘢𝘷𝘦𝘷𝘰 𝘪𝘯𝘴𝘵𝘢𝘶𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘶𝘪 𝘶𝘯 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘳𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇷🇸🇺🇦💥 SVR: le industrie della difesa serbe continuano a rifornire Kiev, nonostante la dichiarata neutralità di Belgrado
🔹 Secondo l’intelligence estera russa (SVR), l’industria bellica serba contribuisce in modo significativo al conflitto in Ucraina, fornendo centinaia di migliaia di proiettili per sistemi lanciarazzi multipli e obici, oltre a circa un milione di munizioni leggere.
🔹 Tra le aziende coinvolte nelle forniture figurano alcuni dei principali attori del settore della difesa serbo, tra cui Yugoimport SDPR, Zenitprom, Krusik, Sofag, Rayer DTI e Prvi Partizan.
🔹 La SVR accusa il complesso militare-industriale serbo di agire alle spalle della Russia, tradendo il principio di neutralità proclamato da Belgrado.
@Unaltropuntodivista
🎙️Risposte di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, alle domande del quotidiano “Izvestija” (29 maggio 2025)
❓Si osservano segnali di cambiamento nella politica attuata da Roma in relazione al conflitto ucraino da quando ha avuto inizio il processo negoziale?
Ciò che osserviamo è che le autorità italiane, sin dall’inizio della crisi ucraina e già dal colpo di Stato del 2014 hanno sempre “assecondato” i leader di Maidan. E dopo il febbraio del 2022, Roma è definitivamente scivolata in una posizione dalla quale esprime approvazione incondizionata nei confronti di tutte le azioni, persino di quelle più efferate, compiute dalla giunta nazionalista di Zelensky e dai suoi lacchè. “Un sostegno a 360 gradi”, come ama definirlo la Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni. In tutto questo periodo, l’Italia ha già accolto in gran festa il malriuscito leader ucraino per ben sette volte, due delle quali in occasione del cambiamento avvenuto ai vertici del Vaticano. In tale contesto, sarebbe un grande evento anche solo scendere a un sostegno “a 359 gradi”. Ma ciò, ahimé, per il momento non accadrà.
È importante tenere in considerazione che per la politica estera di Roma la consuetudine è sempre stata quella di mantenere un particolare “allineamento” con Washington. Persino durante la presidenza di Joe Biden tale allineamento ha continuato a consolidarsi. Adesso, con la nuova amministrazione Trump, esso ha finito per acquisire i tratti tipici di un vero e proprio legame familiare, in virtù della comune fedeltà ai valori condivisi dalle destre conservatrici. Ecco perché oggi gli italiani tengono attentamente traccia degli “stati d’animo” in seno alla leadership USA, la quale al momento attuale sta puntando a fornire servizi di mediazione nella risoluzione della crisi ucraina. Non volendo essere di disturbo ai loro partner d’oltreoceano, a Roma ritengono sia necessario astenersi temporaneamente dal mettere in atto mosse avventate.
❓L’Italia continuerà a fornire sostegno militare all’Ucraina?
Sì, e non ha mai smesso di farlo in tutto questo tempo. Sono stati approvati e inviati alle Forze armate ucraine dieci “pacchetti” di aiuti, per un importo totale di almeno 3 miliardi di euro. Si sta parlando della più vasta gamma di materiali ed equipaggiamento militare letale e non letale. Per ragioni di sicurezza nazionale, il contenuto effettivo di questi “pacchetti” è secretato.
Ecco che, anche adesso, la “macchina mortale” della burocrazia italiana continua a far girare i suoi ingranaggi: infatti sono stati avviati i lavori per un ulteriore “pacchetto” di sostegno, l’undicesimo, le cui specifiche sono state approvate a inizio maggio dal comitato parlamentare designato. I media sostengono che il pacchetto includerà 400 veicoli corazzati da trasporto truppe “M113” che, a quanto pare, vedremo ben presto bruciare in massa sulla linea del fronte, la quale sta inesorabilmente scivolando in direzione di Kiev.
❓A che cosa è dovuta la posizione della Premier Giorgia Meloni in merito all’inammissibilità dell’invio di truppe italiane in Ucraina?
Bisogna tenere in considerazione che in Italia la coscrizione generale obbligatoria è sospesa dal 2005. Le forze armate italiane contano in totale 165.500 militari, dei quali una parte significativa, che è peraltro quella maggiormente preparata ad affrontare operazioni di combattimento, è già impegnata all’estero in missioni militari bilaterali, europee e nell’ambito della NATO (7.500 militari; il contingente massimo autorizzato per legge a prendere parte a missioni all’estero è di 14.500 militari).
Oltre al fatto che non dispone di ulteriori contingenti da destinare all’Ucraina, Roma chiaramente non è soddisfatta del ruolo che verrebbe riservato ai militari italiani, che è quello di truppe “al seguito” della “coalizione dei volenterosi” promossa da Londra e Parigi.
🔗 Il testo completo
🇩🇪🇺🇦🇷🇺 Merz: la Germania finanzierà la produzione di missili ucraini a lungo raggio
Durante un incontro con il presidente Zelensky, il Cancelliere tedesco ha dichiarato che Berlino non solo approva l’uso di armi a lungo raggio contro il territorio russo, ma è anche pronta a investire direttamente nella loro produzione.
«𝘖𝘨𝘨𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰: 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭’𝘜𝘤𝘳𝘢𝘪𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘳𝘮𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢 𝘭𝘶𝘯𝘨𝘰 𝘳𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰», ha affermato 𝗠𝗲𝗿𝘇. Ha poi precisato che il lavoro congiunto si svolgerà sia in Germania che in Ucraina e che non saranno previsti limiti alla gittata dei sistemi d’arma.
Merz ha inoltre assicurato che la Germania non permetterà una riattivazione del gasdotto Nord Stream 2, pur sostenendo la necessità di mantenere “colloqui tecnici” tra Kiev e Mosca.
Infine, alla domanda diretta sulla possibile fornitura dei missili Taurus, il Cancelliere ha evitato di rispondere.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇷 A Mosca, Ali Akbar Ahmadian, massimo responsabile della sicurezza iraniana e Segretario del Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale, ha incontrato il suo omologo russo, Sergei Shoigu, per discutere il rafforzamento della cooperazione bilaterale.
L’incontro segue di pochi giorni la formalizzazione di un accordo di partenariato strategico a lungo termine tra l'Iran e la Federazione Russa.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇩🇪 «𝘊𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘵𝘦𝘥𝘦𝘴𝘤𝘩𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦𝘷𝘰𝘭𝘪, 𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘴𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘮𝘦𝘯𝘰» – ha dichiarato il presidente del Comitato per la Difesa della Duma di Stato, 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗷 𝗞𝗮𝗿𝘁𝗮𝗽𝗼𝗹𝗼𝘃, commentando le recenti affermazioni del cancelliere tedesco Merz.
«𝘈𝘪 𝘵𝘦𝘥𝘦𝘴𝘤𝘩𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘦' 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘔𝘦𝘳𝘻. 𝘕𝘶𝘵𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘰𝘥𝘪𝘰 𝘷𝘪𝘴𝘤𝘦𝘳𝘢𝘭𝘦, 𝘲𝘶𝘢𝘴𝘪 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘵𝘪𝘤𝘰, 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘳𝘶𝘴𝘴𝘪. 𝘔𝘢 𝘵𝘢𝘯𝘵’𝘦': 𝘦' 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘴𝘶𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘰𝘳𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘰' 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘰 𝘵𝘦𝘥𝘦𝘴𝘤𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢 𝘢 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘨𝘶𝘪𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘭𝘶𝘪. 𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘰' 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘪𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘢𝘮𝘱𝘪𝘢 𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘦𝘵𝘢' 𝘵𝘦𝘥𝘦𝘴𝘤𝘢 𝘴𝘢𝘱𝘳𝘢' 𝘧𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘦 𝘭𝘰 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘥𝘦𝘳𝘢' 𝘥𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘦' 𝘷𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰.»
@Unaltropuntodivista
🇩🇪🇺🇦 Si preannuncia una serata movimentata: Volodymyr Zelensky è arrivato a Berlino per un incontro con il cancelliere tedesco Friedrich Merz — secondo quanto riportato dai media.
Stando alle fonti, Zelensky e Merz discuteranno delle iniziative dell’Unione Europea per l’introduzione di nuove sanzioni contro Mosca. Tuttavia, per il mendicante di Bankova, un semplice colloquio con Merz potrebbe non essere sufficiente. Dopo l’incontro con il cancelliere, Zelensky prevede anche un faccia a faccia con il presidente federale tedesco, Frank-Walter Steinmeier.
Sempre secondo i media, a causa della visita dell’illustre ospite, alcune vie e piazze del centro di Berlino sono state temporaneamente chiuse al traffico.
Tanti sforzi per un uomo la cui opinione, ormai da tempo, sembra non contare più nulla.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 Il Capo di Stato si è rivolto ai partecipanti della 13ª riunione internazionale dei massimi rappresentanti responsabili delle questioni di sicurezza
"𝘓𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘴𝘰 9 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘦𝘭𝘦𝘣𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘦𝘯𝘯𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘭’𝘢𝘯𝘯𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘝𝘪𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘎𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘎𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘗𝘢𝘵𝘳𝘪𝘰𝘵𝘵𝘪𝘤𝘢. 𝘓𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘢 𝘔𝘰𝘴𝘤𝘢 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘶𝘭𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘴𝘪𝘮𝘣𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘪𝘵𝘢' 𝘢𝘵𝘵𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘥𝘦𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘝𝘪𝘵𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢, 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘢𝘮𝘪𝘤𝘪 𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘯𝘦𝘳 𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘪𝘶' 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘰, 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘶𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘦 𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘧𝘪𝘥𝘦 𝘨𝘭𝘰𝘣𝘢𝘭𝘪. 𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘪𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘵𝘳𝘢 𝘢𝘭𝘵𝘪 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘪𝘳𝘢' 𝘢𝘭𝘭’𝘦𝘭𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘤𝘤𝘪 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘳𝘢𝘧𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘤𝘦 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢' 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪, 𝘧𝘢𝘷𝘰𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘥𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘰 𝘢 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘪 𝘗𝘢𝘦𝘴𝘪 𝘦 𝘪 𝘱𝘰𝘱𝘰𝘭𝘪."
@Unaltropuntodivista
Come avevo scritto alla vigilia del recente scambio di prigionieri di guerra tra Ucraina e Russia, oltre ai militari sono stati coinvolti anche numerosi civili.
Qualcuno sui social mi ha accusato di diffondere fake e di fare “propaganda russa”, ritenendo impossibile il fatto che l’Ucraina potesse spedire dei propri concittadini “scomodi” (civili), e spedirli in Russia in cambio di altri cittadini ucraini.
Tra le 1000 persone che Kiev ha consegnato alla Russia c’erano 880 prigionieri di guerra, 20 residenti della regione di Kursk e 100 prigionieri politici detenuti da Kiev.
Vladimir Zolkin, “giornalista” ucraino noto per le sue interviste provocatorie (spesso al limite di quanto regolamentato dalla Convenzione di Ginevra) con i prigionieri di guerra russi, ha pubblicato un video con alcuni dei civili che Zelensky ha consegnato alla Russia in cambio dei propri soldati: donne accusate di messaggiare con persone che vivono al di là del fronte; per un “like” sui social ritenuto “filorusso”; per aver continuato a svolgere il proprio mestiere a servizio dei propri concittadini durante “l’occupazione russa”, oppure per semplice frustrazione dei servizi segreti.
Il “giornalista” da una parte definisce un successo questo scambio tra civili e i soldati, ma dall’altra esprime rammarico per il fatto che, secondo lui, queste persone avrebbero dovuto trascorrere il resto dei suoi giorni in prigione. Lo stesso Zolkin, reinventatosi “giornalista”, aveva trascorso quattro anni in carcere per omicidio premeditato è stato liberato per poi iniziare a collaborare con i Servizi di Sicurezza ucraini.
✍️ RangeloniNews
🇺🇸🇷🇺 “𝘝𝘭𝘢𝘥𝘪𝘮𝘪𝘳 𝘗𝘶𝘵𝘪𝘯 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘤𝘩𝘦, 𝘴𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘮𝘦, 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘙𝘶𝘴𝘴𝘪𝘢 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦𝘳𝘰 𝘨𝘪𝘢' 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘶𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦 𝘥𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘣𝘳𝘶𝘵𝘵𝘦” — 𝗧𝗿𝘂𝗺𝗽 torna a minacciare il presidente russo. 🤡
In un primo momento, Donald Trump si era indignato per il fatto che la Russia avesse osato colpire obiettivi militari in Ucraina, in risposta a una serie di attacchi con droni condotti da Kiev sul territorio russo.
Adesso l’ex presidente alza il tiro e lascia intendere, senza troppi giri di parole, che lui è l’unico vero scudo tra Mosca e conseguenze ben peggiori.
“Sta giocando col fuoco!” — ha avvertito Trump sulla sua piattaforma social.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇩🇪🇪🇺🇺🇸🇺🇦 "𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘦' 𝘶𝘯’𝘦𝘴𝘤𝘢𝘭𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯, 𝘦 𝘶𝘯’𝘦𝘴𝘤𝘢𝘭𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦" – 𝗣𝗲𝘀𝗸𝗼𝘃 sulla decisione di Merz di revocare le restrizioni sulla gittata delle armi destinate all’Ucraina
"𝘐𝘦𝘳𝘪 𝘔𝘦𝘳𝘻 𝘩𝘢 𝘢𝘯𝘯𝘶𝘯𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦' 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘢. 𝘐𝘯 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪, 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘮𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘦𝘴𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪 𝘱𝘢𝘦𝘴𝘪 𝘦𝘶𝘳𝘰𝘱𝘦𝘪, 𝘮𝘢 𝘩𝘢 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘧𝘦𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘜𝘯𝘪𝘵𝘪. 𝘛𝘶𝘵𝘵𝘢𝘷𝘪𝘢, 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘢, 𝘶𝘯 𝘮𝘦𝘮𝘣𝘳𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘨𝘰𝘷𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘩𝘢 𝘴𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘖𝘨𝘨𝘪, 𝘰 𝘧𝘰𝘳𝘴𝘦 𝘨𝘪𝘢' 𝘪𝘦𝘳𝘪, 𝘔𝘦𝘳𝘻 𝘩𝘢 𝘳𝘪𝘣𝘢𝘥𝘪𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘥𝘰𝘵𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘮𝘦𝘴𝘪 𝘧𝘢. 𝘐𝘯 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘰, 𝘴𝘦 𝘤𝘪𝘰' 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘢𝘭 𝘷𝘦𝘳𝘰, 𝘴𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯’𝘦𝘴𝘤𝘢𝘭𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯, 𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯’𝘦𝘴𝘤𝘢𝘭𝘢𝘵𝘪𝘰𝘯 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦, 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘥𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘵𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘶𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘢𝘤𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘢𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰."
@Unaltropuntodivista