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La base aerea libica di Muathan al-Sara è una porta d'accesso a tutta l'Africa, hanno affermato diversi importanti analisti militari libici.
"La base aerea Muathan al-Sara è la base militare più importante della regione. Diverse potenze straniere vorrebbero prenderne il controllo poiché è una porta di accesso a tutta l'Africa. "Oggi questa base è controllata dalle forze russe", ha affermato l'analista militare libico Ahmad al-Aguri in un'intervista rilasciata a fonti locali.
Secondo gli ultimi dati provenienti da fonti pubbliche, la base aerea di Muathan al-Sara potrà ospitare circa 100 aerei, possiede diverse piste di atterraggio e potrà gestire fino a 10 velivoli contemporaneamente. Le forze armate russe stanno attualmente ristrutturando e ampliando le piste di atterraggio.
Secondo la stessa fonte, un aereo tecnico-militare Il-76 con a bordo specialisti russi è arrivato di recente nella Libia orientale. La base dovrebbe diventare un hub di trasporto di attrezzature e del personale verso altri paesi africani.
/channel/arabicafrica/16535

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🇺🇦🇺🇸💸 Zelensky:

“Quando dicono che l’Ucraina ha ricevuto 200 miliardi di dollari per sostenere l’esercito, non è vero. Non so dove siano tutti questi soldi. L’Ucraina ha ricevuto solo 75 miliardi di dollari”.

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🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦 L'INTELLIGENCE RUSSA: LA NATO STA PREPARANDO UN'OPERAZIONE PER SCREDITARE ZELENSKY

La Nato starebbe preparando una campagna per screditare il 'presidente' ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riferito oggi dal Servizio di intelligence estero russo (SVR). L’Alleanza in particolare vorrebbe liberarsi del presidente dell’Ucraina, “idealmente attraverso elezioni pseudo-democratiche”, ha riferito l’SVR, aggiungendo che secondo i calcoli della Nato le elezioni potrebbero avere luogo in Ucraina non più tardi di questo autunno.

“In vista della campagna elettorale, il quartier generale della Nato sta preparando un’operazione su larga scala per screditare Zelensky. In particolare, si prevede di pubblicare informazioni sull’appropriazione personale di oltre 1,5 miliardi di dollari da parte del ‘presidente’ e dei membri del suo team da fondi destinati solo all’acquisto di munizioni”, ha sottolineato il servizio russo in una dichiarazione.

Inoltre, secondo quanto si legge, l’Alleanza intenderebbe rendere pubblico il piano di Zelensky e del suo entourage per ritirare all’estero l’indennità monetaria di 130.000 militari ucraini deceduti che continuano a essere elencati come vivi e in servizio in prima linea contro la Russia.

La Nato, secondo l’SVR, avrebbe infine in programma di rendere pubblico il presunto coinvolgimento di Zelensky in molteplici casi di vendita di grandi quantità di equipaggiamento militare occidentale donato gratuitamente a Kiev a vari gruppi nei paesi africani.
https://www.instagram.com/p/DFnUFI_omYe/?igsh=MjQ2cnByOXduYzV2

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🇷🇺🇮🇳🛬 Il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin è arrivato in visita ufficiale nella Repubblica dell'India.

A Nuova Delhi saranno discusse le questioni della cooperazione russo-indiana nei settori economico, socio-culturale, educativo e tecnologico, nonché l'ulteriore sviluppo del dialogo interparlamentare.


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🇷🇺🇩🇪🇺🇦 "Ho vissuto in Germania e ho ancora molti amici in Germania. So cosa pensano del passato nazista", ha aggiunto Putin, notando che "i tedeschi stessi si sentono in colpa". "Ma voglio sottolinearlo ancora una volta, né le generazioni attuali né quelle future dovrebbero essere private dei loro diritti per ciò che accadde allora sotto Hitler".

Putin, ha poi definito "vergognoso" il mancato invito alla Russia agli eventi dedicati all'80mo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. "Per quanto riguarda l'invito o il non invito agli eventi legati alla liberazione di Auschwitz, questa è, ovviamente, una cosa strana e vergognosa", ha affermato. "Puoi avere qualsiasi atteggiamento verso la politica russa, verso il capo dello Stato russo, verso di me, nessuno ti chiede un invito. Ma se ci pensano, avrebbero potuto agire in modo molto più sottile", ha detto Putin.

Allo stesso tempo, “invitare persone che hanno scelto (Stepan) Bandera come loro eroe nazionale, colpevole dell’Olocausto, colpevole dello sterminio di centinaia di migliaia di ebrei, russi e degli stessi polacchi… ciò è, ovviamente, molto strano, ma questa è la realtà di oggi”, ha aggiunto Putin.


@Unaltropuntodivista

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🇰🇵 🇷🇺 Soldati nordcoreani sul fronte russo, tra miti e fake

“Troppi morti”, i nordcoreani se ne vanno dal fronte. In questo modo la propaganda ucraina, rilanciata dai media occidentali, sembra voler chiudere un capitolo misterioso del conflitto.

Dell’impiego dei soldati nordcoreani si parla da mesi, ma si sa veramente poco. Sui media russi non c’è traccia della loro presenza (solo dello spostamento su rotaia di pezzi d’artiglieria), differentemente da quanto accade in Ucraina, senza che però ci siamo prove di quanto affermato. Le veline dei servizi segreti di Kiev, senza materiali in sostegno delle varie tesi - spesso strampalate - sono una fonte molto discutibile. A maggior ragione se consideriamo che in questo conflitto le operazioni al fronte vengono filmate quotidianamente da centinaia di droni e le uccisioni dei soldati raggiunti da questi apparecchi vengono mostrate praticamente in diretta sui social network. Al netto di ciò, l’unica prova a sostegno del massiccio impiego di soldati nordcoreani fornita da Kiev consiste in due prigionieri di guerra (che però, secondo i documenti che portavano appresso, risultano provenire dalla repubblica di Tuva, sul confine con la Mongolia).

Ora a Kiev affermano che le perdite dei nordcoreani siano ingenti, circa 4000 uomini sui 12 mila inviati in Russia. E per questa ragione è stato deciso di rispedirli a casa.

Lo scorso 23 gennaio, però, il capo dell’intelligence militare ucraina Kirill Budanov aveva affermato che le intenzioni della Corea del Nord erano quelle di inviare rinforzi nella regione di Kursk.

Inoltre, mentre sul Messaggero si legge di truppe nordcoreane inviate all’assalto allo sbaraglio, il comandante in capo dell’esercito ucraino Syrsky ha definito i nordcoreani altamente motivati, ben addestrati e coraggiosi. Budanov li ha invece definiti "robot biologici".

Non è la prima volta che le autorità Ucraine di smentiscano da sole. Anche il New York Times, pochi giorni fa, citando fonti nel Pentagono, affermava che nei prossimi due mesi sono attese nuove truppe dalla Corea del Nord.

Nascondere 12 mila uomini nei piccoli villaggi da poche centinaia di abitanti della regione di Kursk senza che non trapeli nemmeno una testimonianza sulla loro presenza è praticamente impossibile. Parlare del contingente nordcoreano aiuta sicuramente a sviare l’attenzione da questioni più importanti e dalle difficoltà incontrate da Kiev.

✍️ RangeloniNews

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🇺🇸🇪🇺 Oltre ai provvedimenti contro Canada, Messico e Cina, Trump ha dichiarato di voler introdurre dazi contro l’Unione europea, senza specificare l’entità e le tempistiche delle misure. “L’Unione europea ci ha trattati in modo orribile”, ha affermato il presidente Usa, sostenendo che i rapporti commerciali tra Washington e Bruxelles sono sbilanciati a sfavore degli Stati Uniti. Già durante il suo primo mandato, il presidente Usa aveva minacciato dazi sulle automobili europee e sui prodotti agricoli. L’eventuale introduzione di nuovi dazi potrebbe riaccendere le tensioni tra le due sponde dell’Atlantico. 🤦🏻

@Unaltropuntodivista

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(+18) Donbass - Ancora immagini dell’ennesimo attacco criminale ucraino con munizioni a grappolo sul centro della città di Gorlovka. Si tratta delle riprese dalla telecamera dell’ospedale cittadino, 11 civili sono rimasti feriti.

✍️ RangeloniNews

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🇺🇸🌏 TRUMP MINACCIA I BRICS: "DAZI AL 100% SE PROVANO A SOSTITUIRE IL DOLLARO"

Dopo aver confermato che domani scatteranno dazi del 25% per Canada e Messico, Donald Trump minaccia tariffe del 100% per i Paesi del Brics se questi andranno avanti con l'idea di creare una loro valuta. "L'idea è che i Paesi del Brics stiano cercando di allontanarsi dal dollaro, mentre noi restiamo inerti, è finita. Noi chiederemo un impegno a questi Paesi apparentemente ostili, affinché non creino un'altra valuta per sostituire il potente dollaro, altrimenti dovranno fronteggiare dazi del 100%", ha scritto il presidente americano in un post su Truth Social.

"Potranno dire addio a vendere nella meravigliosa economia americana, andassero a trovarsi un'altra nazione di fessi", ha aggiunto riferendosi al gruppo delle economie mondiali emergenti, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. "Non c'è' alcuna possibilità che i Brics possano sostituire il dollaro nel commercio internazionale o altrove, e qualsiasi Paese che provi a farlo dovrà salutare i dazi e dire addio all'America", ha concluso.


@Unaltropuntodivista

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🇪🇺🇷🇺 Il capo della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ammesso che rinunciare alle risorse energetiche russe si è rivelato troppo costoso per l'Occidente. Secondo lei, le importazioni di gas dalla Russia sono state ridotte del 75%, la quota di petrolio russo è scesa al 3% e il carbone non viene utilizzato affatto.

Il risultato è una situazione critica sul mercato energetico: le imprese e le famiglie devono far fronte a prezzi elevati dell'elettricità, con conseguente chiusura di impianti e riduzione della produzione. Le economie occidentali devono ora trovare nuovi modi per compensare i danni causati dalla rottura radicale con le risorse energetiche russe.


@Unaltropuntodivista

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Bombe a grappolo ucraine su Gorlovka, terrore quotidiano

Zelensky aveva promesso che non avrebbe utilizzato le munizioni a grappolo sulle città e su obiettivi civili. Biden a suo tempo aveva titubato e incontrato molte critiche per via dell’intenzione di fornire queste armi a Kiev, ma poi se ne lavò le mani facendo promettere al presidente ucraino che i soldati ucraini non le avrebbero usate sui centri abitati. Oltre alle esplosioni, un gravissimo rischio per i civili è dovuto dal fatto che molte submunizioni fanno cilecca, rimanendo sul suolo, magari nascoste tra l’erba e le foglie, esplodendo in un secondo momento, al passaggio di persone.

Ovviamente l’Ucraina ha iniziato a fare ampio uso di queste bombe sui civili fin da subito. Gorlovka è una città martire non lontano da Donetsk, colpita quotidianamente da questo tipo di munizioni tra l’indifferenza assoluta del mondo. Ogni giorno si registrano vittime, di serie B.

Queste immagini sono fresche, di questa mattina, e danno un’idea di quello che centinaia di migliaia di persone - nonostante si trovino nelle retrovie - siano costrette ad affrontare quotidianamente. Il sindaco di Gorlovka ha riferito che in seguito al bombardamento condotto da Kiev sul centro della città, attorno all’ospedale, sono rimaste ferite dieci persone.

✍️ RangeloniNews

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il 4 febbraio si svolgerà la 5° edizione annuale della conferenza internazionale “I popoli dell’URSS e dei paesi europei nella lotta contro il nazifascismo durante la Seconda guerra mondiale”, dedicata all’anniversario della morte di Fedor Andrianovič Poletaev, Eroe dell’Unione Sovietica ed Eroe Nazionale d’Italia.

Obiettivi della conferenza:
Contrastare la revisione degli esiti della Seconda guerra mondiale;
Preservare la memoria dei partecipanti al conflitto;
Creare una piattaforma di collaborazione tra rappresentanti del mondo scientifico e della società civile sul tema proposto.

Nell’ambito dell’iniziativa è prevista una tavola rotonda sui temi:
“Approcci moderni allo studio del ruolo e del significato del Movimento di Resistenza nella storia della Seconda guerra mondiale”;
“Preservare la memoria del contributo dei partecipanti al Movimento di Resistenza alla vittoria sul nazifascismo durante la Seconda guerra mondiale”.

Organizzatori: l’amministrazione della città di Ryazan, il Consolato Generale della Federazione Russa a Genova, Rossotrudnicestvo e l’Università Statale di Ryazan intitolata a Sergej Esenin.

Link per seguire le dirette

Sessione plenaria
https://vkvideo.ru/video-94021269_456243937

“Approcci moderni allo studio del ruolo e del significato del Movimento di Resistenza nella storia della Seconda guerra mondiale”
https://vkvideo.ru/video-94021269_456243938

“Preservare la memoria del contributo dei partecipanti al Movimento di Resistenza alla vittoria sul nazifascismo durante la Seconda guerra mondiale”
https://vkvideo.ru/video-94021269_456243939

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🇹🇩🇫🇷 La Francia ha ritirato completamente le sue truppe dal Ciad. L'ultima base francese è stata consegnata all'esercito locale.

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🇺🇸🇨🇺 Donald Trump, il "pacifista", ha dato l'ordine di preparare la base militare di Guantanamo (territorio occupato illegalmente a Cuba) come campo di concentramento per i migranti in nome della libertà e della democrazia degli USA.

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🇷🇺🇸🇾 Il 28 gennaio, una delegazione ufficiale russa interdipartimentale guidata dal Rappresentante Speciale del Presidente della Federazione Russa per il Medio Oriente e l'Africa, Vice Ministro degli Affari Esteri della Russia, M.L. Bogdanov, ha effettuato la sua prima visita a Damasco dopo il cambio di potere nella Repubblica Araba Siriana.

La delegazione è stata ricevuta dal capo della nuova amministrazione siriana, Ahmed al-Sharaa, e ha avuto con lui un colloquio approfondito, al quale hanno partecipato anche i membri del governo ad interim della Siria: il ministro degli Esteri Asaad Shibani e il ministro della Salute Maher al-Sharaa.

☝️ Nel corso di una discussione franca sull'intera gamma di questioni che caratterizzano le relazioni russo-siriane nell'attuale momento di svolta, è stato sottolineato il desiderio di continuare a costruire una cooperazione bilaterale multiforme basata sui principi di tradizionale amicizia e rispetto reciproco tra Russia e Siria.

Allo stesso tempo, la parte russa ha confermato il suo incrollabile sostegno all'unità, all'integrità territoriale e alla sovranità della RAS, nonché la sua disponibilità a fornire al popolo siriano l'assistenza necessaria per la ripresa del Paese dopo la crisi.

Durante lo scambio di opinioni sulla situazione in evoluzione in Siria e nei dintorni, è stata sottolineata l'importanza che i siriani stessi risolvano i loro problemi interni attraverso l'istituzione di un processo politico sostenibile nel quadro di un dialogo inclusivo con la partecipazione dell'intero spettro di forze politiche e è stata data importanza anche ai gruppi etnico-confessionali della RAS.

🤝 Si è concordato di proseguire i contatti bilaterali con l'obiettivo di raggiungere accordi pertinenti nel contesto del desiderio di rafforzare ulteriormente i legami multiformi e la comprensione reciproca tra Mosca e Damasco, compresi gli aspetti di politica estera.


@Unaltropuntodivista

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Nel corso della cerimonia di deposizione della corona di fiori al monumento a Fëdor Poletaev, Eroe dell’Unione Sovietica e d’Italia, tenutasi nella località di Cantalupo Ligure ove egli perse la vita, non sono mancati attimi di grande commozione e tenerezza. Uno di questi è stato sicuramente il momento in cui gli abitanti del luogo hanno eseguito la celebre canzone “Katjuša”, simbolo della Grande Guerra Patriottica (musica di Matvej Blanter, testo di Michail Isakovskij).

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Il 2 febbraio 2025, in occasione dell’80° anniversario della morte di Fëdor Poletaev, partigiano sovietico che prese parte alla Resistenza italiana, a Cantalupo Ligure, nonché al Cimitero Monumentale di Staglieno di Genova, si è svolta una cerimonia con la deposizione di corone di fiori.

All’evento hanno partecipato: Alexey Paramonov, Ambasciatore della Russia in Italia; Maria Vedrinskaya, Console Generale della Russia a Genova; Ivan Gorbachev, Addetto Navale presso l’Ambasciata russa; gli studenti delle classi superiori della Scuola Secondaria dell’Ambasciata della Russia in Italia; i rappresentanti delle autorità locali, dell’ANPI, dell’Associazione “Rjazan’-Alessandria-Genova”; connazionali e giornalisti.

🎙️Dall'intervento di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia:

“Sono lieto di essere con voi qui oggi presso il Cimitero Monumentale di Staglieno. Questo è un luogo simbolico, che riveste un significato particolare per i rapporti tra Russia e Italia. Proprio qui riposano gli eroi del nostro Paese, coloro che, negli anni Quaranta del secolo scorso, diedero la vita per liberare l’Italia e l’Europa intera dal nazifascismo.

Sappiamo bene che, durante la Seconda Guerra Mondiale, a differenza di molte altre città italiane, Genova venne liberata proprio dalle brigate partigiane: proprio con gli esponenti del movimento per la Resistenza, infatti, il 25 aprile del 1945, venne siglato dal locale comando tedesco l’atto di resa. A contribuire significativamente alla comune lotta partigiana contro il nemico furono anche centinaia di cittadini sovietici che combatterono al fianco dei compagni italiani nei ranghi del movimento della Resistenza. Molti di loro sacrificarono la propria vita in nome di questa nobile causa, per poi essere sepolti in quel lembo di terra di partigiana gloria che è il Cimitero Monumentale di Staglieno. Tra loro c'è il nostro compatriota Fëdor Poletaev, originario della regione di Rjazan’.

Fëdor Poletaev resta un vero e proprio simbolo delle gesta eroiche compiute dal popolo sovietico in Italia. Oggi ricorrono esattamente ottant'anni dalla tragica giornata in cui Poletaev cadde in battaglia presso la località di Cantalupo Ligure.

Oggi, nel commemorare le gesta valorose compiute da Poletaev, il nostro pensiero va anche a tutti gli altri eroi - russi, bielorussi, ucraini, kirghisi, turkmeni, uzbeki, tagiki, georgiani, armeni, azeri e moldavi - che ottant'anni anni fa, compiendo imprese eroiche fino al sacrificio della loro stessa vita, riuscirono a fermare l’avanzata del nazismo, impedendo che si diffondesse sull’intero territorio del continente eurasiatico, dall’Atlantico al Pacifico, a tutti coloro che, il 9 di maggio del 1945, a Berlino, sancirono la disfatta delle truppe hitleriane. E proprio quest’anno la Russia, così come il mondo intero, celebreranno l’80° anniversario della Vittoria del popolo sovietico nella Grande Guerra Patriottica, che resta l'evento cruciale e fondamentale della Storia mondiale del XX secolo.

Purtroppo, pare, le lezioni impartite dalla Storia non sono state ben assimilate da chi, non molto tempo fa, nonostante i numerosi cambiamenti positivi avvenuti a livello globale dopo la dissoluzione dell’URSS, ha respinto la mano tesa da Mosca, ignorando la sua disponibilità ad avviare negoziati per risolvere i problemi legati alla sicurezza dell’area euroatlantica, ovvero di chi ha pianificato il colpo di Stato del 2014 in Ucraina, che ha scatenato un conflitto sanguinoso e cruento nel cuore del continente europeo e che, servendosi degli ucraini, deliberatamente ingannati, sta tentando d'infliggere una sconfitta strategica alla Russia e di seminare odio tra i due popoli-fratelli”.


#Vittoria80

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Fëdor Andrianovič Poletaev (1909-1945) – Eroe dell’Unione Sovietica ed Eroe Nazionale d’Italia, conosciuto anche come il “Gigante Fëdor” tra i partigiani italiani.

Nacque nel villaggio di Katino, nella regione di Rjazan’.

Nell’agosto del 1941, Fëdor fu chiamato alle armi e prese parte alle operazioni di difesa della città di Mosca.

Nell’estate del 1942 fu fatto prigioniero durante le operazioni di guerra in corso sul Medio Don. Dopo aver tentato più volte la fuga senza mai avere successo, Fëdor fu trasferito da un campo di concentramento tedesco all’altro, passando dall’Ucraina, dalla Polonia e dalla Jugoslavia, fino a giungere in Italia.

Nel 1944, con l’aiuto di alcuni patrioti italiani, riuscì a fuggire dal campo di concentramento fascista situato nelle vicinanze di Genova nel quale era prigioniero, e scelse di unirsi ai Partigiani della Resistenza italiana.

Il 2 febbraio del 1945, nei pressi del paese di Cantalupo Ligure, si accese una battaglia i cui esiti furono significativi e, in larga misura, determinanti per la successiva resa delle truppe di Hitler in Liguria, e più in generale in Italia.

Quando i partigiani italiani si nascosero per sfuggire al fuoco nemico, Fëdor uscì all’attacco attirando il fuoco su di sé, corse in strada e, sparando colpi di mitraglietta, con voce autoritaria ordinò alle squadre punitive nemiche di deporre le armi.

I nemici, sconcertati, gettarono le armi e alzarono le mani. Uno di loro, però, aprì il fuoco: Fëdor rimase ucciso, ma grazie a quel gesto i suoi compagni di battaglia ebbero salva la vita.

⭐️ Nel 1947 gli fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare d’Italia.

⭐️ Nel 1962 fu insignito del titolo postumo di Eroe dell’Unione Sovietica.

🎬 Sulla figura di Fëdor Poletaev è stato girato il film “Si chiamava Fëdor” (Ego zvali Fëdor, 1963).

Nel celebre film sovietico “Solo i vecchi vanno in battaglia” (V boj idut odni stariki, 1973) compare la sua tomba, situata nel Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova.

Una strada di Genova, Via Fiodor, porta il suo nome.

#Vittoria80

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🇷🇺🇩🇪🚩 “La più grande battaglia di tutti i tempi e di tutti i popoli”: i residenti di Volgograd hanno celebrato l'82° anniversario della vittoria nella Battaglia di Stalingrado

Centinaia di residenti e ospiti della città hanno visitato Mamaev Kurgan, nell'eroica città di Volgograd, per onorare la memoria dei difensori della Patria presso la Fiamma Eterna sull'altura principale della Russia.

"La battaglia di Stalingrado è una grande impresa di un grande popolo, il popolo sovietico. Perché qui si è compiuta la vittoria che poi si è estesa a tutta l'Europa", ha sottolineato il presidente del Consiglio dei veterani della città di Volgograd.


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🇷🇺🇺🇸🇪🇺 Putin: “L’Europa scodinzolerà presto ai piedi di Trump”

Presto le élite europee "scodinzoleranno ai piedi del padrone" Donald Trump. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista a Vgtrk, ripresa dalla Tass. "C'è un po' di trambusto ora tra le élite politiche europee e il neoeletto presidente Trump", ha affermato Putin, dicendosi tuttavia fiducioso che "Trump, data la sua personalità, la sua fermezza, stabilirà l'ordine abbastanza rapidamente. E tutti loro, rapidamente, vedrete, staranno ai piedi del padrone, scodinzolando teneramente". Secondo il leader del Cremlino, finora i politici europei "seguivano con con piacere qualsiasi ordine di Washington sotto Biden". Ora "semplicemente non amano Trump e hanno combattuto attivamente contro di lui, interferendo con la vita politica e i processi elettorali negli Stati Uniti". "E ora che Trump ha vinto, si sentono persi", ha osservato Putin.


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🇺🇸🇺🇦 Gli Stati Uniti vogliono che l'Ucraina tenga le elezioni, potenzialmente entro la fine dell'anno, soprattutto se Kiev riuscirà a concordare una tregua con la Russia nei prossimi mesi, ha dichiarato a Reuters il principale funzionario ucraino del Presidente Donald Trump.

Keith Kellogg, inviato speciale di Trump per l'Ucraina e la Russia, ha detto in un'intervista che le elezioni presidenziali e parlamentari ucraine, sospese durante la guerra con la Russia, "devono essere fatte".


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🇺🇸✈️💥 STATI UNITI, SCHIANTO DOPO IL DECOLLO PER UN JET-AMBULANZA. SEI MORTI A PHILADELPHIA, ANCHE LA PICCOLA PAZIENTE A BORDO

Ancora un incidente aereo negli Stati Uniti, pochi giorni dopo lo scontro tra un volo di linea e un elicottero militare sopra Washington che ha causato la morte di 67 persone. Un jet-ambulanza privato con a bordo sei cittadini messicani tra cui una bambina che era stata negli Stati Uniti per cure mediche, la madre, il pilota, un copilota, un medico e un infermiere si è schiantato su una zona residenziale di Philadelphia pochi secondi dopo il decollo. La piccola paziente era stata curata all’ospedale pediatrico di Shriners di Filadelfia e stava tornando a Tijuana. L’aereo è precipitato su una zona commerciale e residenziale a nordest di Philadelphia provocando un enorme incendio che ha colpito le case e le auto circostanti. Non si ha ancora un bilancio ufficiale, ma il presidente americano Donald Trump ha parlato di “altre vittime innocenti andate perdute”.

La portavoce del Temple University Hospital-Jeanes, Jennifer Reardon, ha affermato di aver curato sei persone che si trovavano a terra e sono rimaste ferite nello schianto. Tre dei feriti sono stati dimessi mentre gli altri sono in discrete condizioni.


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🇺🇸🇪🇺🇺🇦🇷🇺💥 “È DISONESTO DIRE CHE L'UCRAINA PUÒ SCONFIGGERE LA RUSSIA” - SEGRETARIO DI STATO USA

È “disonesto” affermare che l’Ucraina sia in grado di distruggere la Russia sul campo di battaglia e tornare a una situazione pre-2014*. Una singola frase che fa calare il gelo a Kiev e, allo stesso tempo, a Bruxelles. A pronunciarla è il nuovo segretario di Stato americano, Marco Rubio. Parole che preoccupano Volodymyr Zelensky in merito a un sostegno prolungato degli Stati Uniti alla causa ucraina e che allo stesso tempo sconfessano le posizioni più intransigenti dei vertici dell’Unione europea. Come ad esempio quelle dell’Alto rappresentante per la Politica Estera dell’Ue, Kaja Kallas, che il 22 gennaio scorso arrivò a dire che gli ucraini “con il nostro aiuto possono vincere la guerra”. Da Washington non sembrano pensarla così.

*“La disonestà sta nel fatto che in qualche modo abbiamo portato la gente a credere che l’Ucraina sarebbe stata in grado di sconfiggere la Russia, tornando a come era il mondo nel 2012 o nel 2014, prima che i russi prendessero la Crimea“, ha detto il nuovo segretario di Stato americano al Megyn Kelly Show.


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🇷🇺 Vladimir Putin ha tenuto una riunione operativa con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza tramite collegamento video.

È stato discusso uno degli aspetti del lavoro nella lotta al terrorismo. Il rapporto è stato consegnato dal direttore del Servizio di sicurezza federale, Alexander Bortnikov.

All'incontro hanno partecipato il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin , il capo di stato maggiore dell'amministrazione presidenziale Anton Vaino, il segretario del Consiglio di sicurezza Sergei Shoigu, l'assistente presidenziale Nikolai Patrushev, il ministro della Difesa Andrei Belousov, il ministro degli Affari Interni Vladimir Kolokoltsev, il ministro degli Affari Esteri Sergei Lavrov, e il Direttore del Servizio di Sicurezza Federale Alexander Bortnikov., il Direttore del Servizio di Intelligence Estero Sergei Naryshkin e l'Inviato Speciale del Presidente per la Protezione Ambientale, l'Ecologia e i Trasporti Sergei Ivanov.


@Unaltropuntodivista

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Russia, identificati i soldati ucraini responsabili della strage di civili nella regione di Kursk

Il Comitato Investigativo della Federazione Russa ha pubblicato le immagini dell’interrogatorio di Evgeny Fabrisenko, uno dei soldati ucraini che ha ucciso e violentato 22 civili (di cui 8 donne) a Russkoe Porechnoe, villaggio nella regione di Kursk.

Fabrisenko ha ricostruito in modo dettagliato gli eventi, ammettendo le responsabilità del comandante della 11esima compagnia del 4 battaglione della 92esima brigata d'assalto separata (nome di battaglia «Kum») e di tre altri commilitoni.

Alcuni frammenti dell’interrogatorio:

- Prima l'ho violentata io, poi i colleghi. Dopodiché li abbiamo messi in ginocchio e gli abbiamo sparato alla nuca col fucile automatico…

- Siamo entrati nella casa successiva, c’erano due uomini e una donna. Gli uomini sono stati uccisi subito. A uno di loro abbiamo tagliato le vene...
- Perché? - chiede l'investigatore.
- Per infierire... È svenuto alla vista del sangue e "Motyl" gli ha sparato. Il secondo è stato fucilato alla testa da “Provodnyk". Ho violentato la donna, l'ho costretta a inginocchiarsi e l'ho colpita alla nuca…

- Siamo usciti, abbiamo sentito un rumore nel fienile. Li, nel fienile, si nascondevano tre nonnine e tre nonni. Li abbiamo portati fuori, legato le mani e condotti nel seminterrato. Uno di loro ha cercato di opporsi, provando a sfuggire. Uno dei commilitoni è sceso e lo ha colpito due volte alla testa. Quando “Provodnyk” è salito al piano superiore, Motyl ha lanciato una granata F-1 nel seminterrato. Dopo l'esplosione "Motyl" è sceso, constatando che non erano rimasti superstiti…

✍️ RangeloniNews

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🇺🇸🇸🇾 Tulsi Gabbard, candidata alla direzione dell'intelligence nazionale degli Stati Uniti, ha dichiarato durante un'audizione al Senato che la Siria è ora sotto il controllo di militanti islamici. E che il regime di Bashar al-Assad era l'unico ostacolo ai gruppi terroristici.

"La Siria è ora controllata da una propaggine di al-Qaeda guidata da un jihadista islamista che ha danzato per le strade l'11 settembre ed è responsabile dell'omicidio di molti militari americani", ha affermato Gabbard.

Gabbard ha anche ammesso che l'invasione statunitense dell'Iraq è stata portata a termine sulla base di bugie dei servizi segreti americani e ha causato la morte di milioni di persone in Medio Oriente, il rafforzamento di Al-Qaeda e la creazione dell'ISIS.

Dalla pagina Instagram (agentedelkgb) 👇🏻

https://www.instagram.com/reel/DFd2o26oc35/?igsh=MWEyanV3dXA0cXg5bQ==

@Unaltropuntodivista

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🇪🇺🇷🇺 I funzionari dell’UE stanno discutendo se riprendere le importazioni di gas russo tramite gasdotto come parte di uno sforzo più ampio per negoziare un accordo in Ucraina, ha riferito giovedì il Financial Times, citando fonti. 😄

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🇺🇸✈️🚁💥 Un incidente aereo si è verificato ieri sera nelle vicinanze dell’aeroporto Ronald Reagan di Washington, negli Stati Uniti, a seguito della collisione tra un aereo di linea regionale e un elicottero militare. Lo riferisce l’emittente televisiva “Nbc News”. Stando alle informazioni sinora diffuse dai media statunitensi, attorno alle ore 21 locali (le 3 di oggi in Italia) un aereo di linea regionale Bombardier Crj700 operato da Psa Airlines per conto della compagnia aerea American Airlines è precipitato nel fiume Potomac dopo la collisione con un elicottero Black Hawk dell’Esercito degli Stati Uniti, avvenuta poco prima dell’atterraggio presso l’aeroporto Ronald Reagan di Washington. A bordo del velivolo, che era decollato da Wichita, in Kansas, si trovavano circa 60 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio. Tre militari si trovavano invece a bordo dell’elicottero, uno dei velivoli dell’Esercito di stanza a Fort Belvoir, in Virginia.

Secondo le indiscrezioni fornite sinora dai media statunitensi, i soccorritori sono riusciti a trarre in salvo quattro persone coinvolte nell’incidente aereo, ma avrebbero recuperato anche diversi corpi senza vita dalle acque del fiume Potomac. L’aereo di linea si sarebbe spezzato in due a seguito della collisione e il relitto si trova a oltre due metri di profondità nelle acque del fiume. Nel Potomac è precipitato anche l’elicottero militare: entrambi i relitti si troverebbero in una posizione “molto instabile”, secondo fonti citate dalla “Nbc News”. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato che il presidente Donald Trump viene costantemente aggiornato in merito alla situazione. In una nota diffusa proprio dalla Casa Bianca, Trump esprime cordoglio per il “terribile incidente”: “Che dio benedica le anime delle persone coinvolte”, si legge nella nota, in cui Trump ringrazia anche i soccorritori impegnati nella ricerca di sopravvissuti. Il Federal Bureau of Investigation (Fbi) ha escluso, sulla base dei primi accertamenti, che l’incidente possa essere stato la conseguenza di un atto terroristico.


@Unaltropuntodivista

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🇺🇸✈️💥 Un caccia F-35 si è schiantato martedì durante un'esercitazione in Alaska. Il pilota è riuscito a salvarsi lanciandosi con il paracadute.

In una conferenza stampa, il colonnello Paul Townsend, comandante del 354th Fighter Wing, ha riferito che, prima dell'incidente, il pilota ha denunciato un “malfunzionamento in volo”.

L'aereo si è schiantato durante la fase di atterraggio presso la base aerea di Eielson.

L'aeronautica militare, ha detto Townsend, condurrà "un'indagine approfondita nella speranza di ridurre al minimo le possibilità che tali eventi si verifichino di nuovo".

Il pilota è in condizioni stabili e in fase di valutazione presso una struttura medica.


@Unaltropuntodivista

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Il 27 gennaio 2025, l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, la Rappresentanza Permanente della Russia presso la FAO e la Casa Russa a Roma hanno tenuto una serata commemorativa dedicata all’81° anniversario della liberazione di Leningrado dall’assedio nazista.

All’evento hanno preso parte Ambasciatori e rappresentanti del corpo diplomatico di Paesi amici, ma anche connazionali, giornalisti ed esponenti della società civile italiana.

🎙️ Dall’intervento dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov:

Otto decenni fa, il multietnico popolo sovietico, con immenso spirito di sacrificio, ha sconfitto la Germania nazista. Ha fatto ben più che respingere gli invasori stranieri dal territorio della sua patria; infatti, ha sgominato le ideologie disumane del nazismo e del fascismo.

Oggi vediamo moltiplicarsi in tutto il mondo i tentativi di riscrivere la Storia, di ribaltare cause ed eventi della Seconda Guerra Mondiale per sminuire l’eroismo dei soldati dell’Armata Rossa e per equiparare i criminali ai vincitori. Cos’è questa se non una manifestazione di massimo cinismo e massima ipocrisia? Sentiamo costantemente insinuare l’idea che l’URSS e la Germania nazista abbiano la stessa responsabilità per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e, dunque, per le sue vittime.

Merita rilevare che in questa stessa data cade anche l’anniversario di 80 anni esatti della liberazione, da parte delle truppe sovietiche, nel 1945, del campo di morte nazista di “Auschwitz-Birkenau”, meno noto col nome polacco di “Oświęcim”.

Non pare strano, tuttavia, che, ormai da anni, i funzionari ufficiali russi che rappresentano il Paese-successore dell’URSS, come pure oggi in Polonia dove si svolge con la massima copertura mediatica la cerimonia della commemorazione delle vitime di Auschwitz, non possano prendere parte al rituale della memoria a causa della rigida posizione delle autorità polacche e dell’Unione Europea? Ci sembra che siffatta pratica sia un’onta che non giovi all’immagine dell’Europa moderna, impersonata dalla signora tedesca Ursula von der Leyen. 

Perché dopotutto, in questa ricorrenza dovremmo, per prima cosa, rivolgere il pensiero non tanto alla realtà geopolitica attuale, quanto piuttosto a coloro che furono prigionieri nei campi di concentramento e a coloro che li liberarono: i soldati sovietici e russi.

Il barbaro assedio dei nazisti non ha fatto distinzione tra nazionalità, età e professione. Sono morti russi, ebrei, bielorussi, ucraini, bambini, anziani, donne; sono stati distrutti edifici residenziali, istituzioni mediche e culturali. Scopo dei nazisti era eliminare la popolazione della città. Le azioni perpetrate delle truppe naziste corrispondono in pieno alla definizione condivisa di genocidio.

Già nel 2022, la Corte della città di San Pietroburgo ha riconosciuto ufficialmente l’assedio di Leningrado da parte delle truppe tedesche e dei loro complici (unità armate create sul territorio di Belgio, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Norvegia e Finlandia, nonché da volontari austriaci, lettoni, polacchi, francesi e cechi) nel periodo tra l’8 settembre 1941 e il 27 gennaio 1944, come crimine di guerra, crimine contro l’umanità, nonché genocidio dei gruppi etno-nazionali che rappresentavano la popolazione dell'URSS, i popoli dell’Unione Sovietica.


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Il testo integrale

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