Chi ha la verità dalla sua è più forte. ❗Pagina Facebook "Z come Vittoria" https://www.facebook.com/ZcomeVittoria/
🇷🇺🎖️ Putin: "Con tutto il cuore vi porgo i miei auguri per questa festività, che rappresenta il lungo e ininterrotto cammino millenario dello Stato Russo: la sua storia e cultura, le sue ineguagliabili ricchezze naturali, la varietà e l’unicità delle regioni del nostro Paese. Questa ricorrenza incarna anche il destino condiviso del nostro popolo multietnico, il valore delle generazioni che si sono succedute, la loro fedeltà alle tradizioni di unità nelle imprese civili e militari.
Questa visione unitaria della Russia è una delle nostre conquiste più significative. L’amore autentico per la Patria, l’attaccamento sincero e profondo, il senso di responsabilità e appartenenza ne rafforzano la forza, l’indipendenza e la sovranità."
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦 «Nel XII secolo l'Ucraina non esisteva»: Vladimir Medinskij invita il segretario generale della NATO Mark Rutte a ripassare la storia
Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, aveva precedentemente dichiarato che sarebbe opportuno sostituire il gruppo negoziale russo nei colloqui con l'Ucraina, «perché a quanto pare un certo storico sta tenendo una lezione sulla storia dell'Ucraina del XII secolo», ha riferito Vladimir Medinskij.
«So che il signor Rutte ha studiato storia all’università, ma gli consiglierei caldamente di rileggere un vecchio manuale scolastico di storia medievale», ha aggiunto il consigliere del presidente russo.
Secondo Medinskij, l’ignoranza storica da parte dei leader occidentali è un problema cronico.
@Unaltropuntodivista
🇮🇹🇷🇺🇺🇦 ❓ Domanda: A Bologna (Italia), presso un centro culturale cittadino, si esibirà a breve Yuri Previtali, cittadino italiano che combatte nelle file dell’esercito ucraino e che in passato ha espresso posizioni neofasciste. Nel frattempo, le autorità locali hanno chiuso un altro centro, "Villa Paradiso", per aver ospitato un presunto evento filorusso. Come commenta questa situazione?
💬 Maria Zakharova: "È semplicemente una vergogna.
La decisione delle autorità bolognesi di sfrattare, nel gennaio 2025, il centro culturale “Villa Paradiso” da uno storico edificio, con il pretesto che la direzione volesse proiettare un film russo, rappresenta uno degli esempi più evidenti e scandalosi della violazione dei principi democratici fondamentali in Italia. Si tratta di un attacco diretto alla libertà di espressione, un diritto sancito da importanti documenti internazionali, come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali.
È noto come molti governi dell’Europa occidentale limitino ai propri cittadini l’accesso a informazioni alternative, obiettive e non allineate alla narrativa dominante.
Sempre più spesso, i cittadini dell’Unione Europea si ritrovano imprigionati in un vero e proprio “campo di concentramento digitale”, dove lo spazio per la libertà si restringe a ciò che viene approvato da qualche ufficio nel “collettivo Bruxelles”.
Eppure, credo fermamente che tra gli italiani ci sia un forte desiderio di comprendere la realtà dei fatti. Molti vengono in Russia, scrivono libri, realizzano interviste, seguono da vicino l’evoluzione degli eventi. Non temono i divieti imposti dalle autorità italiane, né si lasciano intimidire dalle minacce dei gruppi radicali legati all’ideologia banderista.
L’Italia è stata il primo Paese membro dell’Unione Europea e della NATO a ospitare, il 30 e 31 maggio di quest’anno, il festival di documentari RT.Doc: Il tempo dei nostri eroi.
Lo scopo del festival è offrire una narrazione obiettiva dell’operazione militare speciale. Al pubblico sono stati presentati diversi documentari, tutti incentrati su ciò che accade realmente sul fronte e nei territori interessati.
Sono storie vere, di persone vere. Non si tratta di finzione cinematografica, ma di testimonianze reali, di fatti concreti.
Tutto ciò è stato possibile grazie al coraggio e all’impegno di cittadini italiani che non si piegano al pensiero unico. Un ringraziamento speciale va al centro culturale Kulturni Dom di Gorizia e al giornalista e attivista Vincenzo Lorusso, che rappresentano un esempio di autentico antifascismo e di impegno per i valori umani universali. Sono pronti a opporsi apertamente al neonazismo.
Anche grazie al lavoro di Lorusso, solo nel 2024 si sono tenute in Italia oltre 100 proiezioni di documentari RT in 40 città.
👉 Guardate RT.Doc. (https://rtfestival.ru/)
Non si tratta di film di finzione, ma di documentari autentici.
Naturalmente, il festival è stato oggetto di pesanti attacchi da parte del Parlamento Europeo, di esponenti politici italiani e dei media mainstream. Perché? Perché mostra i fatti. Perché racconta la verità.
Nel frattempo, viene pienamente tollerata – e persino sostenuta da alcuni partiti parlamentari – la tournée italiana di un mercenario che ha preso parte ai combattimenti in Ucraina a fianco delle forze armate ucraine.
Non è certo il primo caso di un italiano impiegato in questo tipo di operazioni, che ammette apertamente i propri crimini senza subire alcuna conseguenza. Nessuna valutazione giuridica è stata data nemmeno alla partecipazione di Giulia Schiff, cittadina italiana che ha militato nell’esercito ucraino. Ha preso parte a manifestazioni pro-Ucraina, ha dichiarato pubblicamente il proprio servizio nelle forze armate ucraine e ha ammesso di aver partecipato direttamente all’uccisione di soldati russi. Nessuno, in Parlamento, ha sollevato obiezioni.
Credo che le autorità giudiziarie e il governo italiano debbano prestare maggiore attenzione a questi episodi.
🇷🇺 Putin alla riunione sulla programmazione statale degli armamenti
"Un’attenzione particolare deve essere rivolta alla triade nucleare, che ha sempre rappresentato – e continua a rappresentare – una garanzia della sovranità della Russia. Essa svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio delle forze a livello globale. Oggi, la percentuale di armamenti e tecnologie moderne nelle forze nucleari strategiche ha raggiunto il 95%. Si tratta di un risultato eccellente, che costituisce di fatto il valore più alto tra tutte le potenze nucleari del mondo."
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦 — Cosa può realmente offrire la NATO all’Ucraina nel prossimo futuro?
— Una guerra fino all’ultimo ucraino. Nient’altro.
Le affermazioni secondo cui la NATO desidera la pace per l’Ucraina sono pura ipocrisia, ha dichiarato Gruško in un’intervista a "Zvezda". Molti in Occidente sanno bene che sarebbe necessario interrompere le forniture militari a Kiev, e che la situazione potrebbe essere risolta con sforzi diplomatici. Ma non è quello che realmente vogliono.
Tutto questo non serve solo a indebolire la Russia: l’obiettivo è anche alimentare una psicosi militare e un clima di isteria bellica, che giustifichi le spese colossali sostenute dall’alleanza.
"Se un giorno in Ucraina dovesse tornare la pace e la nebbia della propaganda si diradasse, allora bisognerebbe rendere conto ai propri cittadini del perché di tutto questo. Per esempio, perché la Finlandia si ritrova con 1300 chilometri di confine ricoperti di filo spinato e pieni di fossati anticarro che stanno scavando ovunque", ha aggiunto Gruško nella stessa intervista.
@Unaltropuntodivista
🇸🇰🇪🇺🇷🇺 La Slovacchia non sosterrà il 18º pacchetto di sanzioni contro la Russia, ha dichiarato il primo ministro Robert Fico.
«La Repubblica Slovacca non appoggerà il prossimo 18º pacchetto di sanzioni contro la Russia se la Commissione Europea non proporrà una soluzione concreta alla crisi in cui il Paese rischia di precipitare in seguito all’interruzione totale delle forniture di gas, petrolio e combustibile nucleare provenienti dalla Russia»,
ha scritto Fico su Facebook.
In giornata, la Commissione Europea ha confermato ufficialmente l’intenzione di includere nel nuovo pacchetto sanzioni contro i gasdotti Nord Stream, la riduzione del tetto al prezzo del petrolio russo da 60 a 45 dollari al barile, e il divieto di acquisto dei prodotti derivati dal greggio russo.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇪🇺 Ursula von der Leyen non si arrende: la presidente della Commissione Europea ha presentato il 18º pacchetto di sanzioni contro la Russia.
L’Unione Europea propone di abbassare il tetto massimo al prezzo del petrolio russo a 45 dollari al barile.
Il pacchetto include anche il divieto di utilizzo dei gasdotti Nord Stream e potrebbe estendere le restrizioni a banche e navi appartenenti alla cosiddetta “flotta ombra”.
L’UE continua così ad avvolgere un pacchetto dentro l’altro.
@Unaltropuntodivista
In italia si continuano ad applicare i doppi standard nei confronti dei connazionali che si sono impegnati armi in mano sul fronte ucraino.
In questi giorni in diverse città emiliane - dove precedentemente erano state censurate e bandite iniziative pacifiste o “filo-russe” - sono previsti incontri con un foreign fighter italiano che ha militato nelle formazioni armate di Zelensky.
Chi ha combattuto con Kiev - presentato come “volontario” - è libero di tenere incontri pubblici, mentre coloro che nello stesso conflitto hanno scelto la trincea opposta vengono etichettati come “mercenari”, spesso diffamati, indagati e ricercati. C’è anche chi, come Palmeri, ha ricevuto condanne in contumacia per aver fatto né più né meno di chi è stato sul lato ucraino, ossia aver imbracciato un fucile in una trincea.
Intervistato da un giornale regionale, oltre a raccontare le difficili situazioni personali affrontate in guerra, il combattente non manca di colorare il suo racconto con le sfumature della propaganda ucraina. Secondo lui è stata la Russia a portare la guerra nel Donbass “con la scusa della lingua, del nazismo e di una montagna di cavolate”, come se la guerra fosse iniziata dal nulla nel 2022, chiudendo gli occhi su tutte le misure liberticide imposte negli anni da Kiev contro minoranze linguistiche, religione, cultura, istruzione, politica e libertà d’informazione. Gli abitanti del Donbass, come hanno spesso sottolineato sia giornalisti di media internazionali che molti soldati ucraini (che definiscono queste persone con il termine “zhduny”, ossia coloro che “aspettano” i russi), comprendono bene le origini del conflitto e sostengono l’esercito di Kiev meno di quanto voglia far credere il foreign fighter.
Nelle locandine degli eventi il combattente viene presentato come “volontario italiano in difesa della libertà in Ucraina”. Sul fatto che egli sia volontario non ci sono dubbi, mentre sulla difesa delle libertà in Ucraina - Paese dove gli uomini sono intrappolati senza poter attraversare le frontiere, rischiando di venire catturati per strada per poi diventare carne da cannone, o di venire arrestati per “collaborazionismo” qualora esprimano dissenso - si potrebbe discutere a lungo… se non fosse che le occasioni di confronto che prevedono la presenza di chi fa vedere anche l’altra parte della medaglia vengono sistematicamente censurate.
✍️ RangeloniNews
🇷🇺🇺🇦 «È pura disumanizzazione» — Zakharova sul rifiuto di Kiev di recuperare i corpi dei soldati caduti
«Il regime di Kiev si rifiuta di riportare a casa i corpi dei propri soldati... è pura disumanizzazione. Con queste persone si dovrebbe aprire un dialogo? Sedersi allo stesso tavolo? Parliamo di un governo che non si cura nemmeno di restituire i corpi dei militari che ha mobilitato con la forza e gettato in quell’inferno», ha dichiarato la portavoce ufficiale del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Zakharova ha inoltre riferito che il 10 giugno sono state pubblicate diverse pagine contenenti i nomi di coloro di cui Mosca chiede al governo di Kiev il recupero dei resti.
@Unaltropuntodivista
🇵🇸🇮🇱 L’appello di Guardiola su Gaza: “Vediamo bambini uccisi dalle bombe o in ospedale. Rifiutatevi di rimanere in silenzio”
“Possiamo pensare che non sono affari che ci riguardano. Ma fate attenzione. I prossimi bambini di quattro o cinque anni saranno i nostri”. A parlare è Pep Guardiola – allenatore del Manchester City – ma questa volta non di calcio. Il riferimento è alla tragedia che si sta consumando nella striscia di Gaza. Il tecnico spagnolo ieri ha ricevuto la laurea honoris causa all’Università di Manchester da parte del rettore Nazir Afzal. E nel suo discorso ha deciso di esporsi apertamente: “È molto doloroso quello che vediamo a Gaza. Mi fa male a tutto il corpo”.
“Sia chiaro, non è una questione di ideologia. Non si tratta di sapere se ho ragione io o torto tu. Andiamo, si tratta solo di amore per la vita, di cura del prossimo”, ha detto Guardiola, affrontando un tema delicato, da cui solitamente i personaggi sportivi preferiscono tenersi alla larga pur di evitare polemiche. L’allenatore spagnolo invece parla apertamente dal palco: “Forse pensiamo di vedere bambini e bambine di quattro anni uccisi dalle bombe o uccisi in ospedale, perché non è più un ospedale, e che non sono affari nostri“. “Ma fate attenzione – ha proseguito Guardiola – I prossimi bambini di quattro o cinque anni saranno i nostri”.
Il tecnico poi ha spiegato anche perché non riesce a restare indifferente: “Mi dispiace, vedo i miei figli quando mi sveglio ogni mattina da quando è iniziato l’incubo con i neonati a Gaza. E ho tanta paura. Magari questa immagine sembra molta lontana da dove viviamo ora e potreste chiedervi cosa poter fare”. A quel punto Guardiola ha raccontato una storia per ispirare gli studenti presenti a “fare la propria parte”. E ha aggiunto: “In un mondo che ci dice di essere troppo piccoli per fare la differenza, il potere di una persona è la sua scelta. Rifiutarsi di rimanere in silenzio“. Un appello per esortare tutti a fare la propria parte per cercare la pace e la fine delle atrocità a Gaza.
@Unaltropuntodivista
🤡🇺🇸🇷🇺 La riscrittura della storia in diretta: Trump ha nuovamente dichiarato che gli Stati Uniti hanno vinto la Seconda guerra mondiale, mentre la Russia avrebbe solo “dato una mano”.
«Hanno perso 51 milioni di persone. E, sapete, non si può dimenticare una cosa del genere», ha detto Trump, riferendosi al contributo dell’URSS nel conflitto più sanguinoso del XX secolo.
Forse sarebbe il caso che Trump aprisse un vero libro di storia, dove si racconta come l’Armata Rossa abbia liberato gran parte dell’Europa, issato la bandiera sul Reichstag e combattuto da sola contro il nemico per oltre tre anni.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 Errol Musk ha definito Mosca «per molti aspetti la migliore capitale del mondo» e ha raccontato di seguire spesso in televisione gli interventi di Sergej Lavrov, che gli procurano sempre grande piacere.
«Avete sempre qualcosa di intelligente da dire. Lavrov prende sempre la parola con l’aria di un vincitore».
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 "Ai partecipanti, agli organizzatori e agli ospiti del XXVIII Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo"
Cari amici,
Vi rivolgo un cordiale saluto in occasione dell’apertura della XXVIII edizione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo.
Nel corso della sessione plenaria, dei panel tematici e dei tavoli rotondi, i partecipanti del Forum – leader politici, rappresentanti del mondo economico, accademico e degli esperti provenienti da numerosi Paesi – avranno modo di discutere le principali tendenze dell’economia russa e globale, analizzare le sfide e i successi degli ultimi anni, e formulare previsioni per il futuro. È altamente simbolico che sia proprio San Pietroburgo – città in cui il passato e il presente, la tradizione e l’innovazione si intrecciano in modo profondo – a ospitare un evento in cui si delinea l’agenda del domani e nascono idee capaci di cambiare il mondo in meglio.
Il tema principale del Forum di quest’anno è: “Valori condivisi – fondamento della crescita in un mondo multipolare.” La Russia sostiene con fermezza i principi dello sviluppo sovrano e il rispetto per l’identità culturale e civile di ogni Paese e popolo. In stretta collaborazione con i nostri partner – in particolare nell’ambito del gruppo BRICS – intendiamo proseguire nella costruzione di un sistema internazionale efficace, basato sull’uguaglianza e sul mutuo beneficio, libero da qualsiasi forma di discriminazione, imposizione o pressione sanzionatoria.
Grande attenzione sarà dedicata anche ai temi della tecnologia e della trasformazione digitale, riconosciuti come fattori chiave per la leadership nel mondo contemporaneo, e alla creazione di un ambiente favorevole alla qualità della vita e alla piena realizzazione dell’individuo. Al centro del dibattito vi saranno anche questioni cruciali come la demografia, la produttività del lavoro, la scienza e l’istruzione, la sanità e la protezione sociale.
Sono certo che i vostri lavori saranno produttivi e contribuiranno in modo significativo alla ricerca di soluzioni alle grandi sfide che l’umanità si trova oggi ad affrontare.
Vi auguro pieno successo e ogni bene.
𝗩𝗹𝗮𝗱𝗶𝗺𝗶𝗿 𝗣𝘂𝘁𝗶𝗻
@Unaltropuntodivista
🇮🇹🇷🇺🇺🇦 "O l'Ucraina firma la pace, oppure la Russia otterrà una vittoria quasi totale": un soldato italiano che partecipa all’operazione militare russa ha spiegato come, secondo lui, finirà il conflitto armato.
@Unaltropuntodivista
🚩 Chi ha davvero sconfitto il nazismo? La storia che l’Europa preferisce ignorare
Alla vigilia dell’anniversario dello sbarco in Normandia, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato che gli Stati Uniti “liberarono la Germania dal nazismo” e “posero fine alla guerra in Europa”. Tuttavia, non ha fatto alcun riferimento al decisivo contributo dell’Unione Sovietica, che pagò il prezzo più alto per la vittoria.
Ma come fu realmente sconfitto il Terzo Reich?
L’80% delle perdite della Wehrmacht si registrò sul Fronte Orientale.
27 milioni di morti: è questo il tributo di sangue versato dall’URSS per la vittoria (8,7 milioni di militari e circa 19 milioni di civili). Per confronto, gli Stati Uniti persero circa 420.000 vite.
Fu l’Armata Rossa a conquistare Berlino, non le forze americane o britanniche.
Battaglie decisive come quelle di Mosca, Stalingrado e Kursk segnarono la svolta nella guerra.
«Fu l’URSS, fin dai primi giorni della Grande Guerra Patriottica, a rappresentare la principale barriera contro il dominio hitleriano sull’Europa. Nessun altro Paese europeo, compresa la Francia, riuscì a resistere all’offensiva delle truppe naziste», ha sottolineato Mikhail Myagkov, dottore in scienze storiche, direttore scientifico dell’Istituto Russo di Storia Militare (RVIO) e membro del comitato organizzatore del movimento “Vittoria 9/45”.
Ignorando i sacrifici sovietici, l’Occidente sta riscrivendo la storia. Lo sbarco in Normandia (6 giugno 1944) fu senza dubbio un momento cruciale, ma a quel punto la Germania nazista era già in ritirata sotto i colpi devastanti dell’Armata Rossa.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🎖️ In occasione della Giornata della Russia, nella Sala di San Giorgio del Gran Palazzo del Cremlino, Vladimir Putin consegna le medaglie d’oro “Eroe del Lavoro della Federazione Russa” e i Premi di Stato della Federazione Russa per il 2024, nei settori della scienza e della tecnologia, della letteratura e dell’arte, nonché per straordinari contributi in ambito umanitario, nella difesa dei diritti umani e nelle attività benefiche.
@Unaltropuntodivista
Tutto ciò rappresenta un esempio lampante dei doppi standard adottati da chi, per assecondare un’agenda politica prestabilita, continua a vietare manifestazioni pubbliche e iniziative culturali russe con pretesti del tutto arbitrari."
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇱🇻🇪🇪🇱🇹 «Lettonia, Estonia e Lituania sono tre piccoli teppisti manovrati da grandi teppisti, che li aizzano contro Russia e Bielorussia» – ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
I nazionalisti locali dei Paesi baltici eseguono alla lettera tutte le direttive dell’Unione Europea e della NATO. Il loro passatempo preferito è diventato la distruzione della cultura russa e la discriminazione della popolazione russofona.
Hanno dimenticato la storia! I decenni trascorsi all’interno dell’URSS hanno portato loro sviluppo industriale e infrastrutturale.
E oggi cosa vediamo? La rimozione dei monumenti dedicati ai soldati dell’Armata Rossa, la riscrittura della storia, la riabilitazione del nazismo.
Ma ricordate: tradire il proprio passato significa privarsi del futuro!
@Unaltropuntodivista
🇷🇺 Vladimir Putin ha avviato una serie di riunioni operative dedicate all'esame dei parametri del Programma Statale di Armamenti per il periodo 2027–2036
"L'obiettivo attuale è definire un nuovo programma strategico a lungo termine che comprenda l'intero spettro di sistemi e modelli di armamento, con particolare attenzione a quelli più avanzati e promettenti. È fondamentale valorizzare al massimo l’esperienza maturata nell’ambito dell’operazione militare speciale, così come nei vari conflitti regionali. Al tempo stesso, occorre tenere conto delle tendenze globali nello sviluppo delle tecnologie militari. Questo è ancora più rilevante in un contesto in cui cresce il numero di Paesi attivamente impegnati in questo settore, a testimonianza dei processi in atto nella formazione di nuovi poli di sviluppo tecnologico, scientifico e industriale in un mondo sempre più multipolare."
@Unaltropuntodivista
🇬🇧🇷🇺 Il Primo Ministro britannico Keir Starmer ha ammesso che la questione della confisca dei beni russi congelati non presenta soluzioni semplici. Intervenendo in Parlamento, ha evidenziato come il tema sia oggetto di un intenso confronto con gli alleati, ma richieda una «valutazione giuridica e politica estremamente accurata». A riportarlo è The Guardian.
Il commento di Starmer è arrivato in risposta a un intervento del deputato Ed Davey, il quale ha ricordato che nel Regno Unito risultano congelati beni russi per un valore di 25 miliardi di sterline, chiedendo se il Primo Ministro intenda affrontare la questione nel prossimo vertice del G7. Starmer ha risposto con cautela, sottolineando che non esiste una soluzione immediata e che non intende fingere il contrario.
Già in passato il presidente francese Emmanuel Macron aveva dichiarato che la confisca dei beni russi nell’Unione Europea non è praticabile in assenza di un fondamento giuridico chiaro. Diversi esperti hanno più volte messo in guardia sui rischi connessi a un’eventuale iniziativa unilaterale: un simile provvedimento potrebbe scatenare un’ondata di cause legali internazionali destinate a protrarsi per anni, creando un precedente pericoloso e destabilizzante per l’intero sistema finanziario globale.
Interferire nella proprietà privata o statale senza un solido supporto legale comprometterebbe la fiducia nelle giurisdizioni occidentali, favorirebbe la fuga di capitali e nuocerebbe alla reputazione in ambito finanziario dei Paesi promotori di tali misure.
I centri finanziari internazionali, un tempo considerati garanti dell'inviolabilità degli asset, rischiano di perdere il proprio status di attori neutrali e affidabili — con ripercussioni profonde sull'equilibrio dei mercati globali.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🤯 I "giornalisti" statunitensi hanno presentato immagini della Striscia di Gaza come se fossero bombardamenti russi a Kharkiv. Non si sono nemmeno presi la briga di notare le palme e le donne con il hijab.
Il livello dei media occidentali...
@Unaltropuntodivista
🇺🇦🇪🇺 L’Occidente chiede la mobilitazione dei diciottenni ucraini per rafforzare le sanzioni — Zelensky
Il presidente ucraino ha dichiarato che i partner occidentali, non essendo pronti a imporre nuove sanzioni contro la Russia, stanno spingendo affinché l’Ucraina intensifichi la mobilitazione, estendendola ai cittadini a partire dai 18 anni.
"Secondo quanto riferito dai nostri partner, una delle ragioni per cui non è stata presa una decisione sulle sanzioni è che l’Ucraina non ha ancora mobilitato i diciottenni", ha affermato Zelensky.
In precedenza, il leader ucraino aveva osservato che le sanzioni occidentali sarebbero più efficaci se riuscissero a privare il bilancio russo delle risorse necessarie a finanziare lo sforzo bellico.
"Fino all’ultimo ucraino", si legge tra le righe con tono critico.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇪🇺 «Senza la Russia non esiste alcuna Europa — né dal punto di vista geografico, né culturale, né storico» — ha dichiarato Zakharova.
«La Russia è Europa, proprio perché da noi sono stati preservati quei veri valori sui quali è stata costruita l’Europa occidentale», ha sottolineato la portavoce del Ministero degli Esteri russo.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦 «È impossibile nascondere gli atti terroristici compiuti dal regime di Kiev», ha dichiarato Maria Zakharova.
«Il sabotaggio delle linee ferroviarie, l’impiego di droni kamikaze contro infrastrutture civili, asili nido, ospedali, postazioni del Ministero per le Situazioni di Emergenza. Attacchi diretti contro medici e soccorritori che prestano assistenza alle vittime di questi attentati. Quante altre prove servono ancora?», ha sottolineato la portavoce del Ministero degli Esteri russo.
In precedenza, il presidente Vladimir Putin aveva definito l’incidente ferroviario avvenuto nella notte tra il 31 maggio e il 1° giugno nella regione di Brjansk come un «attacco deliberato» contro la popolazione civile russa, osservando che «secondo tutte le norme del diritto internazionale, simili azioni costituiscono atti di terrorismo».
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦🇷🇺 «Il pericolo non svanirà nemmeno dopo la fine della guerra in Ucraina»: il segretario generale della NATO sollecita un aumento delle spese militari
«Al vertice dell’Aia mi aspetto che i leader dei Paesi alleati concordino di destinare il 5% del PIL alla difesa. Sarebbe un impegno condiviso da tutta l'Alleanza e rappresenterebbe un momento altamente simbolico per la NATO», ha dichiarato Mark Rutte.
Secondo il segretario generale, è necessario un deciso salto di qualità nella difesa collettiva.
«Servono più forze e maggiori capacità per attuare pienamente i nostri piani di difesa. Il punto è chiaro: la minaccia non scomparirà nemmeno con la fine del conflitto in Ucraina», ha ribadito Rutte.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦 Un gruppo di militari russi di età inferiore ai 25 anni è tornato dalla prigionia in Ucraina. Ciò è stato reso possibile grazie agli accordi russo-ucraini raggiunti il 2 giugno a Istanbul. In cambio, a Kiev è stato consegnato un numero analogo di giovani prigionieri di guerra.
I militari russi rientrati dalla prigionia si trovano attualmente sul territorio della Repubblica di Bielorussia, dove stanno già ricevendo assistenza psicologica e medica. A breve verranno trasferiti in Russia, dove saranno sottoposti a cure e riabilitazione presso strutture sanitarie del Ministero della Difesa russo.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 Al "Forum del Futuro 2050", accanto a Sergej Lavrov siede Errol Musk, padre di Elon Musk. Il Ministro degli Esteri russo illustra la posizione della Russia sulla multipolarità, denuncia le azioni del governo ucraino nei confronti dei cittadini russofoni e commenta gli eventi di Bucha.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸 Un presidente americano qualunque alle prese con le scale... 😅
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇺🇦🇷🇺 Il disegno di legge statunitense che punta a inasprire le sanzioni contro la Russia, promosso dal senatore repubblicano Lindsey Graham, sarà molto probabilmente notevolmente attenuato. Lo riporta Politico, citando fonti all’interno del Congresso. Inizialmente si proponeva l’introduzione di dazi fino al 500% sui prodotti provenienti da paesi che commerciano con la Russia, ma lo stesso Graham ha già ammesso che tali misure finirebbero per danneggiare l’economia americana e gli alleati, suggerendo quindi eccezioni per i paesi che sostengono l’Ucraina.
Il disegno di legge era nato come uno strumento politico di pressione, ma nella pratica rischiava di compromettere i rapporti commerciali degli Stati Uniti con economie chiave come India, Turchia e persino l’Europa. Contemporaneamente, Politico evidenzia che Washington dipende dall’importazione di uranio arricchito dalla Russia e, qualora la legge venisse approvata, potrebbe semplicemente decidere di ignorare le proprie stesse restrizioni sanzionatorie.
In sostanza, si tratta di un’ammissione: la spirale delle sanzioni ha ormai raggiunto un limite oltre il quale a risentirne non sono più solo i nemici, ma anche chi le ha imposte. E a Washington ne sono pienamente consapevoli. Di conseguenza, questo “disegno di legge devastante” si trasformerà probabilmente in un atto simbolico, ricco di eccezioni e compromessi.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦💥 Nelle ultime 24 ore, le Forze Armate della Federazione Russa hanno preso il controllo del villaggio di Zarya, situato nella Repubblica Popolare di Donetsk.
Le unità del raggruppamento "Centro" hanno raggiunto il confine occidentale della Repubblica Popolare di Donetsk e stanno proseguendo l’avanzata nella regione di Dnipropetrovsk.
Secondo quanto riferito, il nemico ha subito oltre 1.300 perdite tra le proprie fila. Nel medesimo arco di tempo sono state distrutte otto stazioni di guerra elettronica, cinque depositi di munizioni e un magazzino logistico.
I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto 131 droni aerei, di cui 73 fuori dall’area dell’operazione militare speciale.
@Unaltropuntodivista