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🇪🇺🇺🇦🇭🇺🇷🇺 Il ministro degli Esteri ungherese Szijjártó definisce il piano dell’UE di disconnessione dal gas russo come un’iniziativa di Kiev
"Oggi il problema principale in Europa è che l’energia non viene più trattata come una questione tecnica o scientifica, ma come un’ideologia. Non si parla più della fisica delle sostanze, bensì di un prodotto ideologico, presentato sotto una veste ecologista. L’energia è diventata parte di uno schema ideologico, e questo rappresenta una vera difficoltà. È necessario riportare il dibattito su basi razionali, su dati fisici e reali.
Ma come possiamo tornare alla realtà delle cose? Su questo ho riflettuto e annotato alcuni pensieri. La Commissione Europea mira a un completo abbandono dell’acquisto di risorse energetiche dalla Russia. Ho pensieri molto forti su questo, ma preferisco non esprimerli con parole inappropriate in questa sede.
Quello che voglio sottolineare è che il piano di Ursula von der Leyen e Volodymyr Zelensky — perché di questo si tratta — è una strategia congiunta tra Kiev e Bruxelles. L’obiettivo è tagliare l’Europa fuori da una fonte di energia economica, facilmente accessibile e affidabile come quella offerta dalla Federazione Russa.
E qual è la giustificazione? Dicono che così l’Europa conquisterà maggiore sovranità, si libererà dalle dipendenze e otterrà un accesso più sicuro alle risorse, stimolando la concorrenza. Ma tutto questo è una falsità, una menzogna deliberata."
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇷🇮🇹 "La Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha dichiarato di ritenere necessario un cambio di potere in Iran attraverso il rovesciamento dell’attuale leadership da parte del popolo. «Ho sempre pensato che il miglior scenario possibile sarebbe stato l’abbattimento del regime da parte del popolo iraniano oppresso, qualora fosse riuscito a farlo».
Qualcuno ricordi alla Presidente del Consiglio che il 21 dicembre 1965, con 109 voti favorevoli e una sola astensione (quella del Regno Unito), l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Risoluzione 2131, intitolata "Dichiarazione sull’inammissibilità dell’ingerenza negli affari interni degli Stati e sulla protezione della loro indipendenza e sovranità."
Le farebbe bene, almeno per curiosità, rileggere ciò per cui votò l’Italia a suo tempo."
Maria Zakharova
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇨🇳 Putin ha raccontato che sua figlia ha iniziato a studiare il cinese già agli inizi degli anni 2000.
«Mia figlia, ancora agli inizi degli anni 2000, prima di tutti questi eventi importanti e noti, ha preso l’iniziativa di studiare il cinese. Semplicemente perché ne aveva voglia. Ha trovato un insegnante e ha cominciato a studiare.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺 La Russia non considera alcun riarmo della NATO una minaccia per sé, e ritiene privo di senso l’aumento della spesa militare dei Paesi dell’Alleanza fino al 5% del PIL.
«Non consideriamo che qualsiasi riarmo della NATO rappresenti una minaccia per la Federazione Russa, poiché siamo autosufficienti nel garantire la nostra sicurezza. Continuiamo costantemente a migliorare le nostre forze armate e le nostre capacità difensive. Qualunque azione intraprenda la NATO, essa ovviamente genera una certa minaccia, ma noi neutralizziamo tutte le minacce che si presentano. Su questo non vi sono dubbi. Pertanto, in questo contesto, ogni riarmo o aumento dei bilanci militari fino al 5% del PIL da parte dei Paesi NATO risulta privo di senso.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇷🇮🇱💥 Putin — sul conflitto tra Iran e Israele:
«Ritengo che sarebbe opportuno cercare insieme una soluzione per porre fine alle ostilità e trovare modalità che permettano a tutti i soggetti coinvolti in questo conflitto di raggiungere un accordo reciproco, al fine di garantire sia gli interessi dell’Iran, in particolare per quanto riguarda la sua attività nucleare, inclusa quella civile — intendo sia l’energia nucleare pacifica sia l’uso pacifico del nucleare in altri settori — sia la sicurezza inderogabile dello Stato ebraico.
Si tratta di una questione molto delicata e, naturalmente, occorre procedere con estrema cautela. Tuttavia, a mio giudizio, è possibile individuare una soluzione condivisa.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦 Durante l’incontro con i capi delle agenzie di stampa internazionali, Putin ha espresso la sua disponibilità a incontrare Zelensky:
«Sono disposto a incontrare chiunque, compreso Zelensky. La questione non è questa, ma chi sarà a firmare i documenti.
Secondo la Costituzione ucraina, il Presidente viene eletto per un mandato di cinque anni. Non esistono meccanismi per prorogare questo mandato, nemmeno in condizioni di stato di guerra. Vi invito a leggere con attenzione: in stato di guerra si prorogano solo i poteri del Parlamento, la Rada. È vero che in tali condizioni non si svolgono elezioni, ma da nessuna parte è previsto che si proroghino i poteri del Presidente. Questo non è consentito.
Per quanto riguarda l’assetto costituzionale, l’Ucraina non è né una repubblica parlamentare né una repubblica presidenziale, ma una repubblica presidenziale-parlamentare. Cosa significa? Significa che tutti gli organi del potere sono nominati dal Presidente. Molti pensano che si tratti di una democrazia, ma uno Stato può essere organizzato in questo modo: tutte le nomine — dei comandanti militari, dei ministri, dei governatori — spettano al Presidente; non ci sono elezioni per queste cariche. Tuttavia, se la figura principale è illegittima, allora l’intero sistema di potere perde legittimità.
Perché lo dico? A noi non interessa chi conduce i negoziati, anche se fosse l’attuale capo del regime. Sono disponibile a incontrarlo, ma solo se si tratta di un passaggio conclusivo, per evitare di restare bloccati in trattative infinite. È necessario mettere un punto definitivo. Ma quel punto, quella firma, devono provenire da autorità legittime; altrimenti, sapete, arriverà un successore che getterà tutto nel cestino. Non possiamo permettercelo, stiamo discutendo questioni di grande importanza.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇩🇪🇺🇦 "Distruggerete i rapporti con la Russia, senza ottenere alcun risultato concreto sul campo di battaglia" — ha dichiarato Putin in merito alle possibili forniture dei missili tedeschi Taurus all’Ucraina.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 Nella tarda serata di ieri, Vladimir Putin ha incontrato i dirigenti delle agenzie di stampa internazionali.
Alla discussione hanno preso parte giornalisti provenienti da Azerbaigian, Bielorussia, Regno Unito, Vietnam, Germania, Indonesia, Spagna, Kazakistan, Cina, Stati Uniti, Turchia, Uzbekistan e Francia. A moderare l’incontro è stato Mikhail Gusman, primo vicedirettore generale di TASS.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 Putin ha incontrato la presidente della Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS, Dilma Rousseff:
🔹 Ci sono questioni che richiedono particolare attenzione, come l'espansione delle possibilità di effettuare transazioni nelle valute nazionali e ulteriori sforzi congiunti per la creazione di una piattaforma digitale per pagamenti e investimenti.
🔹 Putin ha dichiarato di contare sulla collaborazione con la Nuova Banca di Sviluppo per ampliare tali opportunità.
🔹 Rousseff ha ringraziato Putin per il suo sostegno alla sua rielezione come presidente della NDB.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸📈💸 Il dollaro americano perde terreno, e la responsabilità non ricade solo sui mercati, ma anche sulle politiche della Casa Bianca, come sottolinea Bloomberg. Da quando Donald Trump è tornato alla presidenza, il dollaro ha subito un calo di oltre il 10% rispetto alle principali valute globali. Gli investitori sono allarmati dall’aggressività tariffaria, dalle pressioni esercitate sulla Federal Reserve, dall’aumento del deficit di bilancio e dai tentativi di utilizzare la valuta come strumento di negoziazione commerciale. A Silicon Valley e Wall Street si fa sempre più pressante una domanda preoccupante: «Trump non sta forse giocando col fuoco?»
A destare particolare preoccupazione è il nuovo disegno di legge fiscale, soprannominato la “tassa della vendetta”, che prevede un aumento delle imposte sugli investitori stranieri provenienti da paesi con politiche “discriminatorie”. In un momento in cui gli Stati Uniti stanno perdendo il loro rating creditizio e il debito pubblico si avvicina al 100% del PIL, un simile atteggiamento appare particolarmente rischioso. Un duro colpo alla fiducia potrebbe scatenare una fuga di capitali, un aumento dei rendimenti obbligazionari e un ulteriore indebolimento del dollaro. Come ha osservato uno degli analisti: «L’America dipende sempre di più dalla buona volontà degli investitori stranieri, ma questa buona volontà ha un limite».
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇩🇪🇮🇷🇮🇱 Il cancelliere tedesco Merz, parlando del conflitto in Medio Oriente, ha dichiarato:
«È un lavoro sporco, quello che Israele fa per tutti noi».
Una delle frasi più agghiaccianti che abbia mai sentito — o persino potuto immaginare.
A pronunciarla è un discendente diretto di chi fu parte attiva del nazismo. Suo nonno, Josef Paul Sauvigny, durante il Terzo Reich fu borgomastro di Brilon: intitolava strade a Hitler e Goebbels, era iscritto al partito nazionalsocialista (NSDAP) e faceva parte della riserva delle SA. Suo padre, Joachim Merz, combatté nella Wehrmacht contro l’Armata Rossa — la stessa Armata Rossa che salvò il mondo dalla peste bruna e liberò i prigionieri dei campi di concentramento da ciò che più tardi sarebbe stato riconosciuto come l’Olocausto.
Oggi, la Russia porta avanti l’eredità di quella lotta antifascista.
Quanto alla leadership attuale di Israele… basta rileggere la prima frase.
Maria Zakharova
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 Vladimir Putin oggi inizierà il suo viaggio di tre giorni a San Pietroburgo, durante il quale parteciperà agli eventi del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF):
«Quest’anno il forum si svolgerà con il motto “Valori comuni – base per la crescita in un mondo multipolare”.
✔️ Oggi il presidente terrà una riunione su questioni economiche, parlerà con la presidente della Nuova Banca di Sviluppo, Dilma Rousseff, e incontrerà anche i capi delle agenzie d'informazione internazionali.
✔️ Il 19 giugno Putin condurrà a San Pietroburgo dei colloqui con il presidente della Repubblica di Indonesia, Prabowo Subianto, in visita ufficiale nel Paese.
✔️ Il 20 giugno Putin parteciperà alla sessione plenaria del Forum, durante la quale interverranno anche il presidente dell’Indonesia Prabowo Subianto, un rappresentante del Re del Bahrein e comandante della guardia reale, capo della delegazione del Paese ospite del XXVIII forum Nasser bin Hamad Al Khalifa, il vicepremier Ding Xuexiang e il vicepresidente del Sudafrica Paul Mashatile».
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇸🇪 Alla Duma di Stato ritengono che l’attacco con un drone all’ambasciata russa a Stoccolma «potrebbe avere gravi conseguenze» per la Svezia.
«La Svezia deve affrontare questo incidente con la massima serietà. Un episodio del genere potrebbe avere ripercussioni per Stoccolma, soprattutto in questo contesto segnato da forti sentimenti antirussi, che stiamo chiaramente osservando. È quindi fondamentale che i servizi di sicurezza locali forniscano rapidamente informazioni dettagliate e sufficienti.
Se dovesse emergere che dietro l’attacco si trova, per così dire, un’organizzazione vicina agli ambienti statali — circostanza per la quale attendiamo chiarimenti — allora da parte nostra saranno inevitabili contromisure, e non saranno piacevoli per la Svezia.
L’immunità diplomatica e l’operatività delle rappresentanze commerciali costituiscono un pilastro della legalità delle attività russe su quel territorio. Garantirne la protezione è una responsabilità seria delle autorità del Paese ospitante.
In questo caso, la rapidità delle indagini e la fornitura di spiegazioni oggettive rivestono un’importanza cruciale», ha dichiarato Adalbi Shkhagoshev, membro del Comitato per la Sicurezza della Duma di Stato.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇨🇳 Nei prossimi giorni si terrà una conversazione telefonica tra Putin e Xi Jinping, durante la quale, oltre alle questioni bilaterali, verrà discussa la situazione attuale in Medio Oriente, dove Cina e Russia agiscono in sintonia e coordinano le rispettive posizioni.
@Unaltropuntodivista
🇺🇦🇷🇺 Ucraina, ancora un obiettivo militare colpito dai russi grazie alle foto dei blogger che hanno svelato riferimenti sui depositi di droni
La scorsa notte le forze armate russe hanno inflitto un nuovo attacco combinato all’industria militare dell'Ucraina nella regione di Kiev e Zaporozhye.
Il Ministero della difesa della Federazione Russa ha riferito che a Kiev sono stati colpiti l’impianto di produzione di carri armati e magazzini di munizioni e contenenti droni presso l'aeroporto di Zhulyany.
Le forze armate d’Ucraina riportano che nel corso della notte l’antiaerea ha intercettato 25 dei 47 missili lanciati. L’esercito russo - secondo la difesa ucraina - avrebbe impiegato anche 440 droni (tra kamikaze e simulatori per impegnare l’antiaerea) di cui 239 sono stati abbattuti, mentre altri 163 sono stati agganciati dai sistemi di guerra elettronica, perdendo la rotta.
Come al solito le autorità ucraine hanno omesso totalmente di citare i target militari colpiti, soffermandosi esclusivamente sui missili ed i droni intercettati caduti sulla città, speculando sulle conseguenze e tentando di far credere anche questa volta che la Russia abbia attaccato deliberatamente i civili.
Sulle chat dei vari social network, grazie a militari e blogger, però, anche questa volta emergono verità scomode per Kiev.
L’autore del canale telegram “Govoryat Sniper” Stanislav Bunyatov, nonché effettivo del battaglione ucraino “Aidar”, ha rivelato che a Kiev sono stati colpiti magazzini pieni di munizioni, esprimendo il proprio disappunto in merito alla scelta di accumulare munizioni nei magazzini nelle retrovie quando vengono colpiti “detonando fino alla mattina”, quando al fronte c’è una grave carenza di munizioni.
Tra gli obiettivi colpiti a Kiev ci sono gli edifici dell’Università Areonautica Nazionale. Ieri alcuni media ucraini avevano pubblicato delle fotografie dell’hangar dell’università in cui venivano esibiti i droni “Taras-P” donati all’esercito, acquistati da un noto fondo ucraino. Il capannone è riconoscibile per via di dettagli caratteristici dell’edificio e soprattutto per gli aerei sullo sfondo. Queste informazioni non lasciano dubbi sul luogo in è stata scattata la fotografia, svelando quindi uno degli hangar dove vengono custoditi i droni.
Sergey Pritula, fondatore dell’omonimo fondo creato per sostenere l’esercito ucraino, oggi è stato pesantemente criticato per aver rivelato informazioni sensibili indirizzando i bombardamenti russi.
Poco tempo fa lo stesso presidente ucraino Zelensky aveva pubblicato le immagini di una visita ad una fabbrica sotterranea della capitale dove venivano assemblati i droni per l’esercito. Anche questo edificio aveva delle caratteristiche strutturali uniche che sono state riprese dalle telecamere, rendendo possibile l’identificazione della posizione. In seguito alla pubblicazione, lo scorso 6 giugno questo impianto è stato distrutto con missili ad alta precisione.
✍️ RangeloniNews
🇷🇺🇨🇳📞🌏 Dichiarazione dell’Assistente del Presidente della Russia, Yuri Ushakov, in merito alla conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping
Yuri Ushakov: signore e signori,
In base a un accordo reciproco, si è appena tenuta una conversazione telefonica tra il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Vladimirovič Putin, e il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping.
Il colloquio si è svolto in un clima amichevole e costruttivo ed è stato incentrato, come prevedibile, sul peggioramento della situazione in Medio Oriente. Entrambe le parti condividono posizioni simili e hanno condannato con fermezza le azioni di Israele, ritenute in violazione della Carta delle Nazioni Unite e di altri principi del diritto internazionale.
Mosca e Pechino sono concordi nel ritenere che né la crisi in corso né le questioni legate al programma nucleare iraniano possano trovare una soluzione militare...👇🏻
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🇷🇺🇮🇷 Alcuni dettagli sul Trattato di Associazione Strategica tra Russia e Iran
Facciamo chiarezza sui fatti: è stato l’Iran a ridurre volontariamente il campo d’applicazione dell’accordo, rifiutando di includere una clausola di difesa mutua piena. Prima della firma del Trattato di Associazione Strategica Integrale, avvenuta il 17 gennaio 2025, l’ambasciatore iraniano a Mosca, Kazem Jalali, aveva dichiarato apertamente che l’Iran “non è interessato a entrare in alcun blocco difensivo” e preferisce mantenere la propria indipendenza e autosufficienza. Di conseguenza, questo accordo non include le disposizioni di mutua difesa presenti nei trattati della Russia con Bielorussia o Corea del Nord.
“La natura di questo accordo è differente. Loro (Bielorussia e Corea del Nord) hanno stabilito rapporti di cooperazione (con Mosca) in diverse aree che noi non abbiamo affrontato nello specifico. L’indipendenza, la sicurezza e l’autosufficienza del nostro Paese sono per noi di fondamentale importanza. Non siamo interessati a far parte di alcun blocco,” ha affermato Kazem Jalali, ambasciatore iraniano a Mosca (citato da TASS).
Dal 2022, la Russia ha più volte manifestato la disponibilità a stringere alleanze militari formali, proponendo anche un blocco trilaterale con Iran e Cina. Tuttavia, l’Iran ha scelto di non assumere tali impegni, desiderando mantenere aperta la porta a eventuali negoziati con l’Occidente. Questa posizione è coerente con la politica iraniana, in vigore dal 1979, di evitare alleanze militari formali.
Vi era inoltre una preoccupazione concreta che un’alleanza formale potesse provocare sanzioni occidentali più severe o addirittura una possibile conflittualità militare diretta.
La situazione è poi ulteriormente degenerata dopo la morte di Raisi (e resta il dubbio su chi ne sia stato realmente responsabile; ufficialmente, le autorità iraniane parlano di un incidente).
Perciò, prima di accusare la Russia di “mancare di sostegno”, è fondamentale comprendere la sequenza degli eventi e non lasciarsi influenzare dalla narrazione del “dividi e conquista” che Occidente e sionisti stanno diffondendo attivamente negli ultimi giorni.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇪🇺🇺🇦 Putin non comprende quali regole gli Stati dell’UE vogliano imporre, visto che loro stessi violano tutti gli accordi.
«Abbiamo sentito ripetutamente che bisogna vivere secondo le regole. Ma quali regole? Che tipo di regola è quella per cui tre Paesi — Francia, Germania e Polonia — si recano a Kiev e, in qualità di garanti, firmano un accordo tra l’opposizione e il presidente Yanukovich? Quei tre Paesi, tramite i loro ministri degli Esteri, hanno firmato quell’accordo. Tuttavia, pochi giorni dopo, l’opposizione ha compiuto un colpo di Stato. E nessuno ha sollevato alcuna obiezione, come se nulla fosse accaduto. E poi ci viene detto che bisogna vivere secondo le regole. Ma quali regole? Cosa state inventando? Le regole le scrivete per gli altri, mentre voi stessi non avete alcuna intenzione di rispettarle.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱 Putin — ha rifiutato di discutere la possibilità dell’uccisione dell’ayatollah Khamenei:
«[Se domani Israele, con o senza l’appoggio degli Stati Uniti, dovesse semplicemente uccidere Khamenei, quale sarebbe la Sua reazione, quella della Russia e quali sarebbero le Sue prime azioni? Questa è la prima parte della domanda.]
Signor Talbi, se permette, ritengo che questa sia la risposta più corretta alla Sua domanda: non desidero nemmeno prendere in considerazione una simile eventualità, non voglio neppure discuterne.
[Ma loro stessi ne parlano apertamente — il signor Trump, il signor Netanyahu.]
Ho sentito queste dichiarazioni. Tuttavia, io — ripeto — non intendo nemmeno discuterne.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇷🇮🇱 Putin ha comunicato di aver raggiunto un accordo con la leadership israeliana per garantire la sicurezza degli esperti nucleari russi impegnati nella costruzione dei nuovi blocchi della centrale nucleare di Bushehr.
«Abbiamo un livello di fiducia molto elevato con l’Iran e potremmo proseguire il lavoro nel campo del nucleare civile. Non entrerò nei dettagli, che sono numerosi e sono stati ampiamente discussi sia con la parte israeliana che con quella americana. Abbiamo inoltre inviato segnali chiari ai nostri amici iraniani. In generale, è possibile tutelare gli interessi dell’Iran nell’ambito dell’energia nucleare civile, garantendo allo stesso tempo la sicurezza che preoccupa Israele. A mio avviso, esistono soluzioni praticabili in tal senso. Non imponiamo nulla a nessuno, ma esponiamo semplicemente la nostra visione per superare la situazione attuale. La decisione finale spetta naturalmente ai vertici politici di questi Paesi, in primo luogo all’Iran e a Israele.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺 Putin ha definito assurde le accuse secondo cui la Russia avrebbe intenzione di attaccare la NATO:
«Davvero qualcuno crede che la Russia stia preparando un’aggressione contro la NATO? Ma che cosa stiamo dicendo?
Sappiamo che i paesi della NATO spendono attualmente 1.400 miliardi di dollari per la difesa, più di quanto spendano insieme tutti gli altri paesi del mondo, compresi Russia e Cina. La popolazione dei paesi NATO supera i 300-340 milioni di abitanti, mentre la Russia conta circa 145-150 milioni. Eppure, nonostante questa sproporzione, si parla di un possibile attacco russo alla NATO? È un’assurdità.
Tutti capiscono che si tratta di una falsità, usata per ingannare le proprie popolazioni e giustificare l’aumento della spesa militare, che pesa fino al 5% dei bilanci nazionali. Questo serve a mascherare i fallimenti economici e sociali.
La Germania, prima economia dell’Unione Europea, è ormai sull’orlo della recessione. E non riesco a comprendere perché abbia deciso di rinunciare all’energia russa. Attraverso l’Ucraina fornivamo gas a molti paesi europei, con l’Ucraina che riceveva circa 400 milioni di dollari all’anno per il transito. Eppure la Germania ha scelto di rinunciare al gas russo. Per quale motivo? Non c’è alcuna spiegazione razionale.
Volkswagen sta fallendo, Porsche sta fallendo, l’industria del vetro e il settore dei fertilizzanti sono in crisi. Tutto questo per cosa? Solo per fare un dispetto? Come dire: “Per far dispetto al controllore, compro il biglietto ma non prendo il treno”? È una follia.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🇺🇦 "Se i vostri giornalisti avessero visto come i nostri missili hanno distrutto interi quartieri residenziali, difficilmente avrebbero potuto raccontarlo: non sarebbero sopravvissuti."
Così Vladimir Putin ha risposto a un giornalista americano che accusava la Russia di aver bombardato aree residenziali a Kiev.
"E se davvero hanno visto qualcosa, lo hanno fatto da lontano. I nostri attacchi non erano diretti contro quartieri abitati, ma contro strutture dell’industria militare: fabbriche che producono equipaggiamenti bellici. È esattamente questo ciò di cui ci stiamo occupando, e non lo abbiamo mai nascosto. Uno degli obiettivi principali dell’operazione militare speciale è la demilitarizzazione dell’Ucraina, ovvero privarla della capacità di possedere forze armate che possano rappresentare una minaccia per noi."
@Unaltropuntodivista
🇨🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱 Cuba ricorda l’avvertimento di Fidel Castro sul conflitto nucleare
Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha ricordato l’avvertimento fatto dallo storico leader della Rivoluzione, Fidel Castro, sulle conseguenze di una guerra tra Stati Uniti e Israele contro Iran, uno scenario attualmente in corso.
“Un attacco degli Stati Uniti e di Israele contro la Repubblica Islamica dell’Iran si trasformerebbe inevitabilmente in un conflitto nucleare globale”, ha avvertito lo statista in un messaggio audiovisivo pubblicato il 15 ottobre 2010 e diffuso questa mattina sui social media dal leader cubano.
La pace totale sarà garantita solo quando tutte le nazioni che possiedono arsenali nucleari, incluso Israele, li distruggeranno e la frenetica corsa agli armamenti che minaccia di distruggere la specie umana verrà fermata, ha affermato Díaz-Canel.
Nel messaggio, Fidel Castro ricorda gli studi condotti dal prestigioso scienziato Albert Einstein, che “fu la forza trainante dello sviluppo di quest’arma (nucleare) prima che il regime genocida nazista la acquisisse”, ha riflettuto.
Ha sottolineato l’obbligo dei governi di rispettare il diritto alla vita ed ha denunciato l’imminente pericolo di una conflagrazione che comporti l’uso di tali armi. Ha inoltre sottolineato che “le persone sono obbligate a rivendicare il diritto alla vita ai loro governi. Quando la vita della loro specie, della loro gente e dei loro cari è a così alto rischio, nessuno può permettersi di rimanere indifferente”. “Domani sarebbe troppo tardi”, ha concluso.
@Unaltropuntodivista
🇸🇰🇺🇦 La polizia slovacca è alla ricerca dell’ex ministro della Difesa per presunti aiuti militari all’Ucraina – Reuters
▪️ La polizia ha effettuato perquisizioni in diverse località nel tentativo di arrestare Jaroslav Naď, ministro della Difesa dal 2020 al 2023. Tuttavia, al momento dell’operazione, Naď si trovava in Canada.
▪️ Secondo il Ministero degli Esteri slovacco, l’indagine riguarda una possibile fornitura illegale di munizioni all’Ucraina da parte del precedente governo, con un’ipotesi di violazione delle norme di bilancio.
▪️ L’esecutivo guidato da Robert Fico ha inoltre chiesto di indagare anche sulla cessione dei caccia MiG-29 e di un sistema di difesa aerea all’Ucraina.
@Unaltropuntodivista
🇮🇱 Netanyahu lleva 30 años mintiendo sobre que Irán "está cerca de tener un arma nuclear", desde 1996 hasta hoy.
@Irinamar_Z 🇷🇺
🇷🇺🇮🇹🌏 Quando diciamo che «l’Occidente collettivo» ha scatenato e sta conducendo una guerra ibrida contro il nostro Paese, e sogna una «sconfitta strategica» della Russia, ci riferiamo alle élite e all’establishment di questi Paesi. Esse si sono da tempo distaccate dalle proprie popolazioni, e questo divario cresce di anno in anno. Le voci dei dissidenti e dei contrari vengono represse e sommerse da ondate sempre più grandi di menzogne.
Allo stesso tempo, si è rivelato che, nel sistema della cosiddetta «democrazia» liberale occidentale, la voce del popolo non ha in realtà alcun peso. E persino la volontà di protesta e il malcontento generale non garantiscono alcun cambiamento: i voti verranno contati “come si deve”, i candidati scomodi dichiarati fuori legge, e i “partiti giusti” manterranno le proprie posizioni. Alla fine, la società e i cittadini comuni diventano ostaggi della follia e dell’essenza carica d’odio delle proprie stesse élite...👇🏻
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🇷🇺🇮🇷🇮🇱🌏 Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa sull’escalation del conflitto tra Iran e Israele
L’attuale escalation del conflitto israelo-iraniano comporta seri rischi di un’ulteriore destabilizzazione della situazione in tutta la regione, con particolare impatto sui Paesi confinanti con Israele e l’Iran.
La ferma e intransigente reazione della maggioranza della comunità internazionale ai raid israeliani contro il territorio iraniano, inclusa l’infrastruttura nucleare civile, unita agli esiti della riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 13 giugno e della sessione speciale del Consiglio dei Governatori dell’AIEA del 16 giugno, dimostra chiaramente che l’approccio conflittuale e le azioni distruttive del governo israeliano trovano sostegno solo da parte di quegli Stati che ne sono di fatto complici, guidati da calcoli politici di breve termine.
Sono proprio questi attori “solidali” ad aver imposto all’Agenzia l’elaborazione di una controversa “valutazione complessiva” del programma nucleare iraniano, i cui difetti sono stati sfruttati per promuovere, il 12 giugno, una risoluzione del Consiglio dei Governatori dell’AIEA palesemente faziosa e anti-iraniana. Questo atto ha di fatto legittimato l’azione militare israeliana, sfociando in una grave tragedia. È evidente che i tentativi dell’Occidente di manipolare il regime globale di non proliferazione nucleare per regolare conti politici con Paesi sgraditi risultano estremamente dannosi per la comunità internazionale e sono del tutto inaccettabili.
I continui attacchi israeliani contro infrastrutture nucleari civili in Iran rappresentano una palese violazione del diritto internazionale, costituiscono una minaccia intollerabile alla sicurezza globale e avvicinano il mondo a una catastrofe nucleare le cui conseguenze ricadrebbero su tutta l’umanità, incluso lo stesso Israele. La Russia invita le autorità israeliane a riconsiderare urgentemente il proprio operato e a cessare immediatamente i raid contro installazioni nucleari soggette alle garanzie dell’AIEA e sottoposte al suo regime di ispezione.
La Federazione Russa si attende che la direzione dell’Agenzia rediga con la massima urgenza un rapporto scritto dettagliato, da presentare al Consiglio dei Governatori dell’AIEA e al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, contenente valutazioni oggettive e trasparenti sui danni arrecati dalle operazioni militari israeliane alla sicurezza del complesso nucleare civile iraniano, nonché sull’impatto esercitato sull’attività dell’AIEA in Iran, inclusi gli atti di intimidazione nei confronti degli ispettori presenti, la cui incolumità è stata seriamente compromessa.
❗️La Russia prende atto con favore delle chiare dichiarazioni dell’Iran circa la sua costante adesione agli obblighi previsti dal Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) e la sua disponibilità a riprendere il dialogo con gli Stati Uniti per individuare soluzioni condivise, atte a fugare ogni sospetto o pregiudizio infondato nei confronti del programma nucleare di Teheran, a condizione della cessazione degli attacchi israeliani.
Mosca accoglie positivamente questa posizione e ribadisce con fermezza che una soluzione duratura alla crisi può essere raggiunta solo attraverso la via diplomatica e il dialogo.
Gli obiettivi della non proliferazione nucleare, il cui pilastro fondamentale è rappresentato dal TNP, non possono essere perseguiti tramite atti di aggressione né al prezzo di vittime innocenti.
@Unaltropuntodivista
🇸🇪🇷🇺 Attacco con drone contro la Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Svezia — Ambasciata russa
Nella notte del 17 giugno, un drone ha attaccato l’edificio della rappresentanza commerciale russa a Stoccolma. Sorvolando il territorio della sede diplomatica, il velivolo ha sganciato un contenitore di vernice davanti all’ingresso principale.
«Siamo costretti a constatare che, ancora una volta, le autorità svedesi non sono riuscite a rispettare i propri obblighi di diritto internazionale. Esigiamo che tale situazione venga sanata», si legge in una nota dell’Ambasciata della Federazione Russa in Svezia.
La missione diplomatica russa ha inoltre ricordato che l’ente colpito è parte integrante della rappresentanza ufficiale della Federazione Russa nel Paese e, di conseguenza, beneficia di tutte le immunità previste dalla Convenzione di Vienna.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇮🇱🇮🇷💥 Trump ignora l’intelligence USA: “Non mi importa cosa ha detto Tulsi Gabbard, credo che l’Iran fosse vicino alla bomba”
Donald Trump, ha dichiarato di "non curarsi" di quanto affermato da Tulsi Gabbard, attuale direttrice della National Intelligence.
Il 25 marzo 2025, Tulsi Gabbard ha testimoniato che l’Iran non stava costruendo un’arma nucleare, confermando quanto già dichiarato in più occasioni dall’intelligence statunitense: Teheran era ancora lontana anni dallo sviluppo di armamenti nucleari.
Tuttavia, oggi Trump ha replicato: “Non mi importa cosa abbia detto. Credo che fossero molto vicini ad averne una.”
Si ripete così un copione già visto: l’amministrazione americana continua a credere ciecamente a Benjamin Netanyahu, senza presentare uno straccio di prova, anche a costo di contraddire apertamente la propria comunità di intelligence.
Un ulteriore promemoria del fatto che quel “Deep State” che Trump aveva promesso di smantellare è ancora vivo, vegeto — e forse più potente che mai.
🇷🇺 "Il principale esito della riunione del G7 è stata la constatazione dei danni economici, dell’ordine di miliardi di dollari, causati agli stessi Paesi membri dalle sanzioni contro la Russia – è stato registrato un suicidio economico."
Maria Zakharova
@Unaltropuntodivista