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🇺🇳🇺🇸🇮🇱🇮🇷 A proposito di Freud: l’inviata speciale degli Stati Uniti all’ONU definisce Israele fonte di caos e terrorismo in Medio Oriente

Durante un discorso all’ONU, Dorothy Shea ha affermato inaspettatamente:

«Il governo israeliano ha seminato caos, terrore e sofferenza in tutta la regione…»

La diplomatica si è poi subito corretta, spiegando che intendeva riferirsi all’Iran. Ma, come si sa, una parola è come un passero: una volta volata via, non torna più indietro.


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🇷🇺🇺🇦💥 «Abbiamo un detto, o una parabola: “Dove mette piede il soldato russo, quello è nostro”» — Putin

❗️«Non abbiamo l’obiettivo di prendere Sumy, ma non lo escludiamo» — Putin

❗️«Il lancio di una “bomba sporca” sul territorio della Russia sarebbe un grande, forse “ultimo errore” dell’Ucraina» — Putin

La risposta della Russia in tal caso sarebbe «dura e catastrofica» per l’Ucraina.


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🇷🇺🇮🇱🇮🇷 «Vorrei che certe questioni restassero solo parole. La Russia ha sempre promosso la sicurezza di ogni Paese senza ledere quella degli altri» — ha dichiarato Putin rispondendo alla domanda sulle affermazioni di Netanyahu, secondo cui il leader iraniano potrebbe diventare un bersaglio degli attacchi israeliani.

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🇷🇺🌏 «È un dato di fatto» – la quota dei Paesi BRICS nell’economia globale ha raggiunto il 40% e continuerà inevitabilmente a crescere.

«Quando ci accusano di aver “voltato le spalle all’Occidente per rafforzare i rapporti con il Sud Globale e con l’Asia”, rispondiamo che non è così: queste decisioni le abbiamo prese da tempo, sulla base delle tendenze oggettive dello sviluppo mondiale. Poco fa, il nostro collega del Sudafrica ha ricordato che la popolazione dell’Africa raggiungerà i 2,5 miliardi di persone. È, per così dire, un dato inconfutabile, come un fatto clinico: succederà inevitabilmente. Non si può fermare.»


Vladimir Putin

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🇷🇺🌏 «Ci impegnamo per uno sviluppo globale equilibrato, che tenga conto degli interessi del maggior numero possibile di Paesi e contribuisca alla costruzione di un ordine mondiale multipolare.»

Vladimir Putin


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🇷🇺🌏 Il complesso militare-industriale russo cresce rapidamente: rafforzeremo le capacità dell’esercito su basi tecnologiche avanzate

«Il nostro complesso dell’industria della difesa ha raggiunto un ritmo sostenuto: imprese e settori hanno moltiplicato la produzione, introducendo nuovi tipi di armamenti e mezzi militari. Ribadisco: rafforzeremo le capacità operative delle Forze Armate della Federazione Russa su una nuova base tecnologica, modernizzando le infrastrutture militari e dotandole delle soluzioni più avanzate, con armamenti e attrezzature che hanno già dimostrato la loro efficacia sul campo, in condizioni reali di combattimento.

Parallelamente, intendiamo sviluppare la cooperazione tecnico-militare con i Paesi amici. E non ci riferiamo soltanto alla fornitura o all’ammodernamento di armamenti, ma anche allo sviluppo congiunto di nuove tecnologie, alla formazione del personale, nonché alla creazione di imprese e impianti produttivi chiavi in mano.»

Vladimir Putin


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🇷🇺🌏 «Il nostro orientamento strategico consiste proprio nel cambiare in modo attivo, coerente e passo dopo passo la struttura dell’economia nazionale. Come ho già detto, abbiamo raggiunto molto in questo senso. Ma è evidente che è di importanza cruciale andare avanti, soprattutto considerando i cambiamenti radicali nel mondo.»

Vladimir Putin


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🇷🇺🌏 Il Presidente Vladimir Putin partecipa alla sessione plenaria della XXVIII edizione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF). Il tema dell’edizione 2025 è: "Valori comuni – la base della crescita in un mondo multipolare."

Alla sessione partecipano anche il Presidente della Repubblica di Indonesia, Prabowo Subianto, il Rappresentante del Re del Bahrein per le attività umanitarie e giovanili, Consigliere per la sicurezza nazionale e Comandante della Guardia Reale, nonché capo della delegazione del Paese ospite del Forum, lo Sceicco Nasser bin Hamad Al Khalifa; il Vicepremier del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, Ding Xuexiang; e il Vicepresidente della Repubblica del Sudafrica, Paul Mashatile.

A moderare il dibattito è il giornalista Nadim Daoud Koteich, direttore generale e conduttore di Sky News Arabia.

Il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo si tiene annualmente dal 1997 e, dal 2006, si svolge sotto l’alto patrocinio del Presidente della Russia. L’edizione 2025 si tiene dal 18 al 21 giugno, riunendo 20.000 partecipanti provenienti da 140 Paesi del mondo.


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🇺🇳🇮🇷🇮🇱💥 Il reattore ad acqua pesante di Arak — una struttura sottoposta a pieni controlli dell’AIEA e in fase di costruzione nel rigoroso rispetto delle specifiche tecniche concordate nell’ambito del Piano d’Azione Congiunto (JCPOA), con l’obiettivo di eliminare ogni rischio di proliferazione — è stato bombardato ieri in pieno giorno dal regime israeliano.

Nel momento in cui oggi si riunisce il Consiglio di Sicurezza, è fondamentale che esso faccia valere e applichi la propria Risoluzione 487, adottata all’unanimità in risposta all’attacco israeliano del 1981 contro l’impianto nucleare iracheno.

Il linguaggio di quella risoluzione è chiaro e inequivocabile: qualsiasi attacco militare contro impianti nucleari rappresenta un’aggressione all’intero sistema di salvaguardie dell’AIEA e, in ultima istanza, al Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). Essa stabilisce uno standard giuridico vincolante, valido non solo per le azioni passate, ma anche per i comportamenti futuri, vietando espressamente l’uso o la minaccia dell’uso della forza contro installazioni nucleari sottoposte a controllo internazionale.

Se il Consiglio dovesse ora restare inerte, dovrà spiegare alla comunità internazionale perché i suoi principi giuridici vengono applicati in modo selettivo su una questione di tale rilevanza. In tal caso, condividerà la responsabilità ultima — insieme al regime israeliano — di un eventuale collasso del regime globale di non proliferazione nucleare.

Abbas Araghchi


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🇮🇷🇮🇱💥 Alto funzionario dell’IRGC, Mohsen Rezaei:

Finora non abbiamo impiegato le nostre capacità terrestri, marittime, petrolifere né quelle relative allo Stretto di Hormuz, né abbiamo coinvolto i nostri alleati in altri Paesi.

I nostri alleati ci hanno chiesto di partecipare direttamente al conflitto, ma abbiamo risposto che al momento non è necessario.

Abbiamo più volte esortato i coloni a evacuare le aree nei pressi di centri governativi, militari e di intelligence nei territori occupati, perché non vogliamo causare danni a civili innocenti.

Uno dei motivi per cui abbiamo progressivamente intensificato i raid missilistici è proprio quello di spingere la popolazione a lasciare i territori occupati.

Non possono costruire un centro di comando accanto a un ospedale, attaccarci da lì e aspettarsi che non reagiamo!


👉🏻 Altri estratti video dell’intervista all’alto funzionario dell’IRGC, sono disponibili sulla pagina Instagram (agentedelkgb)

https://www.instagram.com/agentedelkgb?igsh=Yjh0dHhsZzQ5aHRv

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🇪🇺🇺🇦🇭🇺🇷🇺 Il ministro degli Esteri ungherese Szijjártó definisce il piano dell’UE di disconnessione dal gas russo come un’iniziativa di Kiev

"Oggi il problema principale in Europa è che l’energia non viene più trattata come una questione tecnica o scientifica, ma come un’ideologia. Non si parla più della fisica delle sostanze, bensì di un prodotto ideologico, presentato sotto una veste ecologista. L’energia è diventata parte di uno schema ideologico, e questo rappresenta una vera difficoltà. È necessario riportare il dibattito su basi razionali, su dati fisici e reali.

Ma come possiamo tornare alla realtà delle cose? Su questo ho riflettuto e annotato alcuni pensieri. La Commissione Europea mira a un completo abbandono dell’acquisto di risorse energetiche dalla Russia. Ho pensieri molto forti su questo, ma preferisco non esprimerli con parole inappropriate in questa sede.

Quello che voglio sottolineare è che il piano di Ursula von der Leyen e Volodymyr Zelensky — perché di questo si tratta — è una strategia congiunta tra Kiev e Bruxelles. L’obiettivo è tagliare l’Europa fuori da una fonte di energia economica, facilmente accessibile e affidabile come quella offerta dalla Federazione Russa.

E qual è la giustificazione? Dicono che così l’Europa conquisterà maggiore sovranità, si libererà dalle dipendenze e otterrà un accesso più sicuro alle risorse, stimolando la concorrenza. Ma tutto questo è una falsità, una menzogna deliberata."


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🇷🇺🇮🇷🇮🇹 "La Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha dichiarato di ritenere necessario un cambio di potere in Iran attraverso il rovesciamento dell’attuale leadership da parte del popolo. «Ho sempre pensato che il miglior scenario possibile sarebbe stato l’abbattimento del regime da parte del popolo iraniano oppresso, qualora fosse riuscito a farlo».

Qualcuno ricordi alla Presidente del Consiglio che il 21 dicembre 1965, con 109 voti favorevoli e una sola astensione (quella del Regno Unito), l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Risoluzione 2131, intitolata "Dichiarazione sull’inammissibilità dell’ingerenza negli affari interni degli Stati e sulla protezione della loro indipendenza e sovranità."

Le farebbe bene, almeno per curiosità, rileggere ciò per cui votò l’Italia a suo tempo."

Maria Zakharova


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🇷🇺🇨🇳 Putin ha raccontato che sua figlia ha iniziato a studiare il cinese già agli inizi degli anni 2000.

«Mia figlia, ancora agli inizi degli anni 2000, prima di tutti questi eventi importanti e noti, ha preso l’iniziativa di studiare il cinese. Semplicemente perché ne aveva voglia. Ha trovato un insegnante e ha cominciato a studiare.»


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🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺 La Russia non considera alcun riarmo della NATO una minaccia per sé, e ritiene privo di senso l’aumento della spesa militare dei Paesi dell’Alleanza fino al 5% del PIL.

«Non consideriamo che qualsiasi riarmo della NATO rappresenti una minaccia per la Federazione Russa, poiché siamo autosufficienti nel garantire la nostra sicurezza. Continuiamo costantemente a migliorare le nostre forze armate e le nostre capacità difensive. Qualunque azione intraprenda la NATO, essa ovviamente genera una certa minaccia, ma noi neutralizziamo tutte le minacce che si presentano. Su questo non vi sono dubbi. Pertanto, in questo contesto, ogni riarmo o aumento dei bilanci militari fino al 5% del PIL da parte dei Paesi NATO risulta privo di senso.»


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🇷🇺🇮🇷🇮🇱💥 Putin — sul conflitto tra Iran e Israele:

«Ritengo che sarebbe opportuno cercare insieme una soluzione per porre fine alle ostilità e trovare modalità che permettano a tutti i soggetti coinvolti in questo conflitto di raggiungere un accordo reciproco, al fine di garantire sia gli interessi dell’Iran, in particolare per quanto riguarda la sua attività nucleare, inclusa quella civile — intendo sia l’energia nucleare pacifica sia l’uso pacifico del nucleare in altri settori — sia la sicurezza inderogabile dello Stato ebraico.

Si tratta di una questione molto delicata e, naturalmente, occorre procedere con estrema cautela. Tuttavia, a mio giudizio, è possibile individuare una soluzione condivisa.»


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🇷🇺🇮🇷🇺🇦🇮🇱 «La situazione preoccupa. Lo dico senza alcuna ironia o scherzo», ha dichiarato Putin parlando della possibilità di una Terza guerra mondiale.

Secondo il presidente, il rischio di conflitto a livello globale sta aumentando, e questo è particolarmente evidente nel contesto della situazione in Ucraina, in Medio Oriente e intorno agli impianti nucleari iraniani.

«Questo ci riguarda da vicino. Richiede, senza dubbio, non solo una rigorosa attenzione agli eventi in corso, ma anche un impegno concreto nella ricerca di soluzioni e vie d’uscita, preferibilmente attraverso mezzi pacifici.»


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🇷🇺🇺🇦 «Ho detto molte volte che considero il popolo russo e quello ucraino come un unico popolo. In questo senso, tutta l’Ucraina è nostra» — Putin.

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🇷🇺🇺🇦💥 «Non cerchiamo la capitolazione dell’Ucraina. Insistiamo sul riconoscimento delle realtà che si sono create sul terreno.»

Vladimir Putin


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🇷🇺🇨🇳🌏 «Lei ha affermato: "La Federazione Russa e la Cina stanno costruendo un nuovo ordine mondiale". In realtà, Russia e Cina non stanno creando un nuovo ordine mondiale: lo stanno semplicemente formalizzando. Questo nuovo ordine nasce spontaneamente, come il sorgere del sole – è un processo inevitabile.»

Vladimir Putin


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🇮🇩🇷🇺🇨🇳🌏 Russia e Cina hanno sempre lottato per la giustizia di tutti i popoli del mondo e non hanno mai adottato doppi standard – Subianto

«Vorrei sottolineare il ruolo di primo piano della Federazione Russa e della Cina e, permettetemi di essere franco con voi: nell’attuale contesto globale, molti rappresentanti del Sud Globale saranno d’accordo con me nel dire che Russia e Cina sono Paesi che non hanno mai seguito la logica del doppio standard. Russia e Cina hanno sempre difeso gli oppressi, hanno sempre combattuto per la giustizia – la giustizia di tutti i popoli del mondo – e lo dico con tutto il cuore.»


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🇷🇺🌏 «L’economia russa deve diventare più tecnologica. Non è un semplice auspicio, ma una necessità oggettiva, dettata dalle sfide del presente e del futuro.»

Siamo chiamati ad avviare con determinazione una nuova fase dello sviluppo tecnologico del Paese. Lo strumento principale in questo processo saranno i progetti nazionali dedicati al raggiungimento della leadership tecnologica. Questi progetti sono stati lanciati quest’anno e, insieme ai colleghi, abbiamo concordato che le loro iniziative verranno costantemente aggiornate e integrate.

Vladimir Putin


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🇷🇺🌏 «Le idee secondo cui l’economia russa sarebbe esclusivamente basata sulle materie prime e dipendente dall’export di idrocarburi sono chiaramente superate, appartengono al passato.»

Vladimir Putin


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🇮🇷🇮🇱 Ministro degli Esteri iraniano, Araghchi:

«Alcuni Paesi mi hanno contattato chiedendomi di tornare alla diplomazia; io ho risposto:

“Eravamo già nel pieno della diplomazia quando siamo stati attaccati, di quale diplomazia parlate?”»

Dalla pagina Instagram (agentedelkgb) 👇🏻
https://www.instagram.com/agentedelkgb?igsh=Yjh0dHhsZzQ5aHRv

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🇷🇺 Il Cremlino considera il formato del G7 ormai superato: la quota delle economie del "Gruppo dei Sette" continuerà a ridursi inesorabilmente

"La nostra posizione nei confronti del G7 è ben nota: da tempo non lo consideriamo più un formato rilevante né interessante. Il motivo è semplice: esistono altri formati, come i BRICS, che rappresentano Paesi la cui quota nell’economia globale ha ormai superato quella del G7. Un esempio ancora più efficace è il G20, che risulta molto più rappresentativo e funzionale in termini di peso economico a livello mondiale. Per questo motivo, il G7 non suscita il nostro interesse e non lo riteniamo un formato sostenibile nel lungo periodo. Le tendenze globali indicano chiaramente che la rilevanza economica dei Paesi del G7 continuerà a diminuire in modo costante e inevitabile."


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🇮🇷🇺🇳🇮🇱 L’Iran accusa Grossi di trasformare l’AIEA in uno strumento di aggressione

L’Iran ha accusato Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), di agire con parzialità e di aver trasformato l’organismo in uno strumento politico al servizio di Stati che violano il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP).

Secondo Teheran, l’AIEA si sarebbe allineata a una campagna ingiusta di aggressione contro il popolo iraniano.

In un comunicato ufficiale, il Ministero degli Affari Esteri iraniano ha denunciato Grossi per aver agevolato un’offensiva diplomatica e militare contro l’Iran, nascondendo deliberatamente informazioni cruciali sulla natura pacifica del programma nucleare del Paese, salvo poi riconoscerle solo dopo l’adozione di una risoluzione ostile.

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▪️Il rapporto dell’AIEA come pretesto per l’aggressione

Le autorità iraniane sostengono che il rapporto di Grossi, in cui si afferma che l’Iran non sta cercando di sviluppare armi nucleari, sia stato pubblicato troppo tardi e abbia finito per legittimare una risoluzione ostile nel Consiglio dei Governatori dell’AIEA.

Secondo Teheran, tale risoluzione sarebbe stata usata da "Israele" come giustificazione per attaccare impianti nucleari e aree civili.

L’offensiva israeliana avrebbe provocato decine di vittime e ingenti danni infrastrutturali, configurandosi come parte di una guerra più ampia sostenuta da potenze occidentali, con la complicità dell’AIEA.

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▪️Sostegno alle forze armate e difesa della sovranità

In risposta agli attacchi, il governo iraniano ha riaffermato il proprio pieno sostegno alle forze armate e ha ribadito il diritto legittimo del Paese a difendere la propria sovranità e le proprie capacità scientifiche e tecnologiche.

Teheran ha inoltre condannato l’uso strumentale delle organizzazioni internazionali da parte di alcuni governi, accusandoli di piegarle a fini bellici.

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▪️Vertice con l’Europa sulla crisi nucleare

Come parte della sua strategia diplomatica, l’Iran ha annunciato la partecipazione a un incontro congiunto con tre Paesi europei e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, volto a discutere le conseguenze degli attacchi israeliani e la questione nucleare.

L’Iran ha chiarito che parteciperà su invito delle controparti europee, ma ha avvertito che non accetterà alcuna pressione o imposizione che comprometta i propri diritti sovrani.

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▪️Documenti segreti collegherebbero Grossi a “Israele”

Secondo fonti iraniane, il Ministero dell’Intelligence avrebbe ottenuto, tramite un’operazione sotto copertura, documenti riservati che dimostrerebbero una presunta collaborazione tra Grossi e “Israele” volta a sabotare il programma nucleare iraniano.

Tali archivi indicherebbero un coordinamento segreto per indebolire la posizione diplomatica dell’Iran nei consessi internazionali.


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🇷🇺🇨🇳📞🌏 Dichiarazione dell’Assistente del Presidente della Russia, Yuri Ushakov, in merito alla conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping

Yuri Ushakov: signore e signori,

In base a un accordo reciproco, si è appena tenuta una conversazione telefonica tra il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Vladimirovič Putin, e il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping.

Il colloquio si è svolto in un clima amichevole e costruttivo ed è stato incentrato, come prevedibile, sul peggioramento della situazione in Medio Oriente. Entrambe le parti condividono posizioni simili e hanno condannato con fermezza le azioni di Israele, ritenute in violazione della Carta delle Nazioni Unite e di altri principi del diritto internazionale.

Mosca e Pechino sono concordi nel ritenere che né la crisi in corso né le questioni legate al programma nucleare iraniano possano trovare una soluzione militare...👇🏻

https://www.facebook.com/share/p/17AcoETMuA/

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🇷🇺🇮🇷 Alcuni dettagli sul Trattato di Associazione Strategica tra Russia e Iran

Facciamo chiarezza sui fatti: è stato l’Iran a ridurre volontariamente il campo d’applicazione dell’accordo, rifiutando di includere una clausola di difesa mutua piena. Prima della firma del Trattato di Associazione Strategica Integrale, avvenuta il 17 gennaio 2025, l’ambasciatore iraniano a Mosca, Kazem Jalali, aveva dichiarato apertamente che l’Iran “non è interessato a entrare in alcun blocco difensivo” e preferisce mantenere la propria indipendenza e autosufficienza. Di conseguenza, questo accordo non include le disposizioni di mutua difesa presenti nei trattati della Russia con Bielorussia o Corea del Nord.

“La natura di questo accordo è differente. Loro (Bielorussia e Corea del Nord) hanno stabilito rapporti di cooperazione (con Mosca) in diverse aree che noi non abbiamo affrontato nello specifico. L’indipendenza, la sicurezza e l’autosufficienza del nostro Paese sono per noi di fondamentale importanza. Non siamo interessati a far parte di alcun blocco,” ha affermato Kazem Jalali, ambasciatore iraniano a Mosca (citato da TASS).

Dal 2022, la Russia ha più volte manifestato la disponibilità a stringere alleanze militari formali, proponendo anche un blocco trilaterale con Iran e Cina. Tuttavia, l’Iran ha scelto di non assumere tali impegni, desiderando mantenere aperta la porta a eventuali negoziati con l’Occidente. Questa posizione è coerente con la politica iraniana, in vigore dal 1979, di evitare alleanze militari formali.

Vi era inoltre una preoccupazione concreta che un’alleanza formale potesse provocare sanzioni occidentali più severe o addirittura una possibile conflittualità militare diretta.

La situazione è poi ulteriormente degenerata dopo la morte di Raisi (e resta il dubbio su chi ne sia stato realmente responsabile; ufficialmente, le autorità iraniane parlano di un incidente).

Perciò, prima di accusare la Russia di “mancare di sostegno”, è fondamentale comprendere la sequenza degli eventi e non lasciarsi influenzare dalla narrazione del “dividi e conquista” che Occidente e sionisti stanno diffondendo attivamente negli ultimi giorni.


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🇷🇺🇪🇺🇺🇦 Putin non comprende quali regole gli Stati dell’UE vogliano imporre, visto che loro stessi violano tutti gli accordi.

«Abbiamo sentito ripetutamente che bisogna vivere secondo le regole. Ma quali regole? Che tipo di regola è quella per cui tre Paesi — Francia, Germania e Polonia — si recano a Kiev e, in qualità di garanti, firmano un accordo tra l’opposizione e il presidente Yanukovich? Quei tre Paesi, tramite i loro ministri degli Esteri, hanno firmato quell’accordo. Tuttavia, pochi giorni dopo, l’opposizione ha compiuto un colpo di Stato. E nessuno ha sollevato alcuna obiezione, come se nulla fosse accaduto. E poi ci viene detto che bisogna vivere secondo le regole. Ma quali regole? Cosa state inventando? Le regole le scrivete per gli altri, mentre voi stessi non avete alcuna intenzione di rispettarle.»


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🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱 Putin — ha rifiutato di discutere la possibilità dell’uccisione dell’ayatollah Khamenei:

«[Se domani Israele, con o senza l’appoggio degli Stati Uniti, dovesse semplicemente uccidere Khamenei, quale sarebbe la Sua reazione, quella della Russia e quali sarebbero le Sue prime azioni? Questa è la prima parte della domanda.]
Signor Talbi, se permette, ritengo che questa sia la risposta più corretta alla Sua domanda: non desidero nemmeno prendere in considerazione una simile eventualità, non voglio neppure discuterne.

[Ma loro stessi ne parlano apertamente — il signor Trump, il signor Netanyahu.]
Ho sentito queste dichiarazioni. Tuttavia, io — ripeto — non intendo nemmeno discuterne.»


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🇷🇺🇮🇷🇮🇱 Putin ha comunicato di aver raggiunto un accordo con la leadership israeliana per garantire la sicurezza degli esperti nucleari russi impegnati nella costruzione dei nuovi blocchi della centrale nucleare di Bushehr.

«Abbiamo un livello di fiducia molto elevato con l’Iran e potremmo proseguire il lavoro nel campo del nucleare civile. Non entrerò nei dettagli, che sono numerosi e sono stati ampiamente discussi sia con la parte israeliana che con quella americana. Abbiamo inoltre inviato segnali chiari ai nostri amici iraniani. In generale, è possibile tutelare gli interessi dell’Iran nell’ambito dell’energia nucleare civile, garantendo allo stesso tempo la sicurezza che preoccupa Israele. A mio avviso, esistono soluzioni praticabili in tal senso. Non imponiamo nulla a nessuno, ma esponiamo semplicemente la nostra visione per superare la situazione attuale. La decisione finale spetta naturalmente ai vertici politici di questi Paesi, in primo luogo all’Iran e a Israele.»


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