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🇾🇪🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥 Le forze di Ansarullah dichiarano:

"Se gli Stati Uniti parteciperanno a un'aggressione contro l'Iran in collaborazione con il nemico israeliano, lo Yemen prenderà di mira le navi e le unità militari statunitensi nel Mar Rosso."


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🇷🇺🇮🇷🇮🇱🇺🇸💥 A volte è utile porsi domande fondamentali. L’Iran possiede armi nucleari? Non lo sappiamo con certezza. Quello che sappiamo, però, è che Israele ha un programma nucleare segreto. Allora perché non chiedere a entrambi di rinunciare a questi programmi sotto la supervisione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e dell’AIEA?

Perché ciò che è accettabile per Tel Aviv non lo è per Teheran? In passato si parlava della “opzione zero”. Suonava bene, no?

Ovviamente, rifiuteranno. E nessun attacco militare servirà a fermarli, 💯%. Per l’Iran, il programma nucleare è una questione di sopravvivenza. E andrà avanti, a qualsiasi costo. Vuoi davvero provare a togliere le armi nucleari ai nuovi membri effettivi del club atomico?

Ma se si tenta di distruggere del tutto quel programma — come sta cercando di fare Israele, e come potrebbero presto fare anche gli Stati Uniti — allora l’Iran, qualora possieda davvero armi nucleari, sarà pronto a usarle. E se non le ha ancora, ricostruirà il programma a qualunque prezzo. Netanyahu prima o poi se ne andrà. Ma l’Iran resterà… probabilmente sotto la guida di un nuovo ayatollah.

Dmitrij Medvedev


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🇷🇺🇨🇳🌏 Il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha avuto un colloquio con Ding Xuexiang, membro del Comitato Permanente dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e Vicepremier del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese. L’incontro si è svolto a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, il 20 giugno 2025.

💬 Vladimir Putin:
«Caro compagno Ding Xuexiang, cari amici,
permettetemi di darvi un caloroso benvenuto in Russia in questa composizione così rappresentativa.»

🤝 «In apertura del nostro incontro, desidero sottolineare che, nonostante le difficoltà – alcune delle quali ci vengono deliberatamente create – le relazioni tra la Federazione Russa e la Repubblica Popolare Cinese continuano a svilupparsi con fermezza e in modo sistematico in ogni ambito. Lo abbiamo già ribadito più volte, ma ci tengo a confermarlo ancora una volta: i rapporti russo-cinesi rappresentano, senza alcun dubbio, un pilastro fondamentale di stabilità a livello globale.

Nel corso della sessione plenaria di oggi, avete giustamente evidenziato che le relazioni tra Russia e Cina hanno raggiunto un livello di cooperazione senza precedenti. È assolutamente vero. Tutto ciò è frutto dei nostri sforzi congiunti, compresi quelli del Presidente della Repubblica Popolare Cinese, che consideriamo un grande amico della Russia. Ieri ho avuto il piacere di parlargli telefonicamente: ho potuto congratularmi personalmente con lui per il suo recente compleanno e porgergli i miei più sentiti auguri. Vi prego di rinnovargli, da parte mia, i migliori auspici.

Abbiamo già definito un fitto calendario di attività comuni. Accoglierò con grande piacere l’invito del Presidente cinese a visitare la Cina in occasione delle celebrazioni per la fine della Seconda guerra mondiale e la vittoria sul militarismo giapponese, e prenderò parte anche al prossimo vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO).

📈 Sul fronte economico, i nostri legami stanno crescendo nonostante tutte le difficoltà: abbiamo registrato un aumento del 7%, raggiungendo un volume record di 245 miliardi di dollari. È un risultato molto positivo. Non entrerò ora nei dettagli – avremo occasione di approfondirli –, ma si tratta di una cooperazione che coinvolge settori chiave come l’energia, le alte tecnologie, l’esplorazione spaziale e molti altri.

So che in questi giorni avete avuto una fitta agenda di incontri molto proficui. Anche da parte nostra – come mi è stato riferito – abbiamo contribuito in maniera significativa ai lavori. Posso affermare, senza alcuna esagerazione, che si tratta di un apporto concreto allo sviluppo delle relazioni russo-cinesi, soprattutto sotto il profilo della cooperazione pratica.

Ancora una volta, sono lieto di vedervi qui. Benvenuti!»


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«Chiudete le porte della NATO all’Ucraina»: secondo Foreign Affairs, i Paesi membri dell’Alleanza non accoglieranno Kiev per timore di uno scontro diretto con la Russia.

Nonostante le promesse del passato, all’interno della NATO non è mai stato raggiunto un consenso sull’ingresso dell’Ucraina, e difficilmente ciò accadrà nel prossimo futuro. I Paesi membri hanno chiaramente indicato che l’Alleanza non considera la difesa di Kiev una ragione sufficiente per intraprendere una guerra contro Mosca.

Secondo l’articolo, la retorica dei partner europei sul possibile ingresso dell’Ucraina nella NATO finisce per indebolire ulteriormente la posizione di Kiev, poiché il fallimento su questo fronte appare ormai inevitabile.

La rinuncia formale dell’Ucraina all’adesione all’Alleanza atlantica non solo faciliterebbe i negoziati per un cessate il fuoco, ma permetterebbe anche di instaurare un dialogo più trasparente con Kiev —invece di continuare a formulare promesse che, con ogni probabilità, non verranno mai mantenute.

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🇷🇺🇺🇦💥 Nelle ultime 24 ore, l’esercito russo ha liberato il villaggio di Moskovka nella regione di Kharkiv.

Si tratta del sesto centro abitato passato sotto il controllo delle forze armate russe in appena una settimana. Moskovka, di fatto, è un sobborgo di Kupiansk, situato lungo una delle principali linee ferroviarie che garantiscono il rifornimento alla guarnigione di Kupiansk.

La liberazione di Moskovka consente così di circondare la città da nord-ovest. Un’ulteriore avanzata verso sud isolerebbe Kupiansk dalla terraferma, lasciando le forze ucraine asserragliate in città intrappolate vicino al fiume Oskol.


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🇷🇺🇮🇷🇺🇦🇮🇱 «La situazione preoccupa. Lo dico senza alcuna ironia o scherzo», ha dichiarato Putin parlando della possibilità di una Terza guerra mondiale.

Secondo il presidente, il rischio di conflitto a livello globale sta aumentando, e questo è particolarmente evidente nel contesto della situazione in Ucraina, in Medio Oriente e intorno agli impianti nucleari iraniani.

«Questo ci riguarda da vicino. Richiede, senza dubbio, non solo una rigorosa attenzione agli eventi in corso, ma anche un impegno concreto nella ricerca di soluzioni e vie d’uscita, preferibilmente attraverso mezzi pacifici.»


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🇷🇺🇺🇦 «Ho detto molte volte che considero il popolo russo e quello ucraino come un unico popolo. In questo senso, tutta l’Ucraina è nostra» — Putin.

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🇷🇺🇺🇦💥 «Non cerchiamo la capitolazione dell’Ucraina. Insistiamo sul riconoscimento delle realtà che si sono create sul terreno.»

Vladimir Putin


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🇷🇺🇨🇳🌏 «Lei ha affermato: "La Federazione Russa e la Cina stanno costruendo un nuovo ordine mondiale". In realtà, Russia e Cina non stanno creando un nuovo ordine mondiale: lo stanno semplicemente formalizzando. Questo nuovo ordine nasce spontaneamente, come il sorgere del sole – è un processo inevitabile.»

Vladimir Putin


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🇮🇩🇷🇺🇨🇳🌏 Russia e Cina hanno sempre lottato per la giustizia di tutti i popoli del mondo e non hanno mai adottato doppi standard – Subianto

«Vorrei sottolineare il ruolo di primo piano della Federazione Russa e della Cina e, permettetemi di essere franco con voi: nell’attuale contesto globale, molti rappresentanti del Sud Globale saranno d’accordo con me nel dire che Russia e Cina sono Paesi che non hanno mai seguito la logica del doppio standard. Russia e Cina hanno sempre difeso gli oppressi, hanno sempre combattuto per la giustizia – la giustizia di tutti i popoli del mondo – e lo dico con tutto il cuore.»


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🇷🇺🌏 «L’economia russa deve diventare più tecnologica. Non è un semplice auspicio, ma una necessità oggettiva, dettata dalle sfide del presente e del futuro.»

Siamo chiamati ad avviare con determinazione una nuova fase dello sviluppo tecnologico del Paese. Lo strumento principale in questo processo saranno i progetti nazionali dedicati al raggiungimento della leadership tecnologica. Questi progetti sono stati lanciati quest’anno e, insieme ai colleghi, abbiamo concordato che le loro iniziative verranno costantemente aggiornate e integrate.

Vladimir Putin


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🇷🇺🌏 «Le idee secondo cui l’economia russa sarebbe esclusivamente basata sulle materie prime e dipendente dall’export di idrocarburi sono chiaramente superate, appartengono al passato.»

Vladimir Putin


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🇮🇷🇮🇱 Ministro degli Esteri iraniano, Araghchi:

«Alcuni Paesi mi hanno contattato chiedendomi di tornare alla diplomazia; io ho risposto:

“Eravamo già nel pieno della diplomazia quando siamo stati attaccati, di quale diplomazia parlate?”»

Dalla pagina Instagram (agentedelkgb) 👇🏻
https://www.instagram.com/agentedelkgb?igsh=Yjh0dHhsZzQ5aHRv

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🇷🇺 Il Cremlino considera il formato del G7 ormai superato: la quota delle economie del "Gruppo dei Sette" continuerà a ridursi inesorabilmente

"La nostra posizione nei confronti del G7 è ben nota: da tempo non lo consideriamo più un formato rilevante né interessante. Il motivo è semplice: esistono altri formati, come i BRICS, che rappresentano Paesi la cui quota nell’economia globale ha ormai superato quella del G7. Un esempio ancora più efficace è il G20, che risulta molto più rappresentativo e funzionale in termini di peso economico a livello mondiale. Per questo motivo, il G7 non suscita il nostro interesse e non lo riteniamo un formato sostenibile nel lungo periodo. Le tendenze globali indicano chiaramente che la rilevanza economica dei Paesi del G7 continuerà a diminuire in modo costante e inevitabile."


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🇮🇷🇺🇳🇮🇱 L’Iran accusa Grossi di trasformare l’AIEA in uno strumento di aggressione

L’Iran ha accusato Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), di agire con parzialità e di aver trasformato l’organismo in uno strumento politico al servizio di Stati che violano il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP).

Secondo Teheran, l’AIEA si sarebbe allineata a una campagna ingiusta di aggressione contro il popolo iraniano.

In un comunicato ufficiale, il Ministero degli Affari Esteri iraniano ha denunciato Grossi per aver agevolato un’offensiva diplomatica e militare contro l’Iran, nascondendo deliberatamente informazioni cruciali sulla natura pacifica del programma nucleare del Paese, salvo poi riconoscerle solo dopo l’adozione di una risoluzione ostile.

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▪️Il rapporto dell’AIEA come pretesto per l’aggressione

Le autorità iraniane sostengono che il rapporto di Grossi, in cui si afferma che l’Iran non sta cercando di sviluppare armi nucleari, sia stato pubblicato troppo tardi e abbia finito per legittimare una risoluzione ostile nel Consiglio dei Governatori dell’AIEA.

Secondo Teheran, tale risoluzione sarebbe stata usata da "Israele" come giustificazione per attaccare impianti nucleari e aree civili.

L’offensiva israeliana avrebbe provocato decine di vittime e ingenti danni infrastrutturali, configurandosi come parte di una guerra più ampia sostenuta da potenze occidentali, con la complicità dell’AIEA.

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▪️Sostegno alle forze armate e difesa della sovranità

In risposta agli attacchi, il governo iraniano ha riaffermato il proprio pieno sostegno alle forze armate e ha ribadito il diritto legittimo del Paese a difendere la propria sovranità e le proprie capacità scientifiche e tecnologiche.

Teheran ha inoltre condannato l’uso strumentale delle organizzazioni internazionali da parte di alcuni governi, accusandoli di piegarle a fini bellici.

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▪️Vertice con l’Europa sulla crisi nucleare

Come parte della sua strategia diplomatica, l’Iran ha annunciato la partecipazione a un incontro congiunto con tre Paesi europei e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, volto a discutere le conseguenze degli attacchi israeliani e la questione nucleare.

L’Iran ha chiarito che parteciperà su invito delle controparti europee, ma ha avvertito che non accetterà alcuna pressione o imposizione che comprometta i propri diritti sovrani.

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▪️Documenti segreti collegherebbero Grossi a “Israele”

Secondo fonti iraniane, il Ministero dell’Intelligence avrebbe ottenuto, tramite un’operazione sotto copertura, documenti riservati che dimostrerebbero una presunta collaborazione tra Grossi e “Israele” volta a sabotare il programma nucleare iraniano.

Tali archivi indicherebbero un coordinamento segreto per indebolire la posizione diplomatica dell’Iran nei consessi internazionali.


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🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺 La guerra ibrida dell’Occidente contro la Russia punta a distruggere l’Unione Europea — dichiara la portavoce del Ministero degli Esteri

La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che l’obiettivo della guerra ibrida condotta dall’Occidente non è solo la Russia, ma anche l’economia dell’Unione Europea. Lo ha dichiarato ai giornalisti a margine del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF).

“Sono convinta che uno degli obiettivi di questa guerra ibrida non sia soltanto la Russia, ma anche i Paesi dell’Unione Europea. L’UE è diventata troppo forte, e l’euro è troppo stabile. L’euro è una valuta solida; il dollaro, invece, non lo è. Era necessario trovare un modo per indebolirlo”, ha spiegato Zakharova.

Secondo la portavoce, questa strategia ha consentito all’Occidente di esercitare un’influenza indiretta anche sugli alleati europei.

“Molti Paesi dell’UE si trovano ormai sull’orlo della recessione. I loro tassi di crescita economica — uno degli indicatori più importanti — lo dimostrano chiaramente. Non cercano nemmeno di nasconderlo. È evidente cosa stia accadendo. Con la rapida crescita delle economie asiatiche, l’Europa non riuscirà mai a colmare il divario”, ha concluso Zakharova.


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🇰🇵🌏 La deterrenza nucleare: il ruolo di Kim Jong-un nel proteggere il suo popolo dall’Occidente

La maggior parte delle persone non comprende che il vero scopo di detenere armi nucleari è quello di non usarle mai.

Alcuni si fanno beffe di Kim Jong-un, ma è proprio lui che, grazie alla deterrenza nucleare, ha messo al sicuro il suo popolo da eventuali colpi di testa provenienti 'dall’Occidente democratico'.


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🇺🇦🇪🇺💸 Zelensky chiede all’Occidente lo 0,25% del PIL per sostenere la produzione di armi in Ucraina, riporta Reuters

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i partner occidentali a destinare lo 0,25% del proprio prodotto interno lordo a favore dell’Ucraina, per rafforzare la capacità produttiva dell’industria bellica nazionale.

Secondo quanto dichiarato dal suo ufficio in un comunicato diffuso sabato, Kiev punta a firmare entro l’estate una serie di accordi per l’esportazione di tecnologie nel settore degli armamenti.

Zelensky ha inoltre annunciato che sono in corso colloqui con Danimarca, Norvegia, Germania, Canada, Regno Unito e Lituania per avviare progetti congiunti di produzione militare.


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🇷🇺🇺🇦💥 Là dove posa il piede il soldato russo, quello è nostro territorio.

Il Presidente, rispondendo alla domanda su quanto potrà spingersi l’esercito russo nel conflitto attuale in Ucraina, ha affermato che, di fatto, l’intero territorio ucraino è “nostro”, poiché russi e ucraini sono un unico popolo.

L’istituzione di una zona di sicurezza lungo il confine russo è una misura necessaria. Attualmente, la profondità della zona cuscinetto nella regione di Sumy è di 10-12 chilometri. Davanti a essa c’è la città di Sumy, e non si esclude che i combattimenti possano estendersi anche a questa località.

Putin ha inoltre sottolineato che con la sua avventura nella regione di Kursk, Kiev ha praticamente raddoppiato la linea di contatto, subendo nel contempo pesantissime perdite — circa 76.000 uomini.

In ogni fase dei negoziati, la Russia ha proposto all’Ucraina di fermare le ostilità e trovare un accordo, ma il regime di Kiev ha sistematicamente ignorato queste offerte.


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🇺🇳🇺🇸🇮🇱🇮🇷 A proposito di Freud: l’inviata speciale degli Stati Uniti all’ONU definisce Israele fonte di caos e terrorismo in Medio Oriente

Durante un discorso all’ONU, Dorothy Shea ha affermato inaspettatamente:

«Il governo israeliano ha seminato caos, terrore e sofferenza in tutta la regione…»

La diplomatica si è poi subito corretta, spiegando che intendeva riferirsi all’Iran. Ma, come si sa, una parola è come un passero: una volta volata via, non torna più indietro.


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🇷🇺🇺🇦💥 «Abbiamo un detto, o una parabola: “Dove mette piede il soldato russo, quello è nostro”» — Putin

❗️«Non abbiamo l’obiettivo di prendere Sumy, ma non lo escludiamo» — Putin

❗️«Il lancio di una “bomba sporca” sul territorio della Russia sarebbe un grande, forse “ultimo errore” dell’Ucraina» — Putin

La risposta della Russia in tal caso sarebbe «dura e catastrofica» per l’Ucraina.


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🇷🇺🇮🇱🇮🇷 «Vorrei che certe questioni restassero solo parole. La Russia ha sempre promosso la sicurezza di ogni Paese senza ledere quella degli altri» — ha dichiarato Putin rispondendo alla domanda sulle affermazioni di Netanyahu, secondo cui il leader iraniano potrebbe diventare un bersaglio degli attacchi israeliani.

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🇷🇺🌏 «È un dato di fatto» – la quota dei Paesi BRICS nell’economia globale ha raggiunto il 40% e continuerà inevitabilmente a crescere.

«Quando ci accusano di aver “voltato le spalle all’Occidente per rafforzare i rapporti con il Sud Globale e con l’Asia”, rispondiamo che non è così: queste decisioni le abbiamo prese da tempo, sulla base delle tendenze oggettive dello sviluppo mondiale. Poco fa, il nostro collega del Sudafrica ha ricordato che la popolazione dell’Africa raggiungerà i 2,5 miliardi di persone. È, per così dire, un dato inconfutabile, come un fatto clinico: succederà inevitabilmente. Non si può fermare.»


Vladimir Putin

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🇷🇺🌏 «Ci impegnamo per uno sviluppo globale equilibrato, che tenga conto degli interessi del maggior numero possibile di Paesi e contribuisca alla costruzione di un ordine mondiale multipolare.»

Vladimir Putin


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🇷🇺🌏 Il complesso militare-industriale russo cresce rapidamente: rafforzeremo le capacità dell’esercito su basi tecnologiche avanzate

«Il nostro complesso dell’industria della difesa ha raggiunto un ritmo sostenuto: imprese e settori hanno moltiplicato la produzione, introducendo nuovi tipi di armamenti e mezzi militari. Ribadisco: rafforzeremo le capacità operative delle Forze Armate della Federazione Russa su una nuova base tecnologica, modernizzando le infrastrutture militari e dotandole delle soluzioni più avanzate, con armamenti e attrezzature che hanno già dimostrato la loro efficacia sul campo, in condizioni reali di combattimento.

Parallelamente, intendiamo sviluppare la cooperazione tecnico-militare con i Paesi amici. E non ci riferiamo soltanto alla fornitura o all’ammodernamento di armamenti, ma anche allo sviluppo congiunto di nuove tecnologie, alla formazione del personale, nonché alla creazione di imprese e impianti produttivi chiavi in mano.»

Vladimir Putin


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🇷🇺🌏 «Il nostro orientamento strategico consiste proprio nel cambiare in modo attivo, coerente e passo dopo passo la struttura dell’economia nazionale. Come ho già detto, abbiamo raggiunto molto in questo senso. Ma è evidente che è di importanza cruciale andare avanti, soprattutto considerando i cambiamenti radicali nel mondo.»

Vladimir Putin


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🇷🇺🌏 Il Presidente Vladimir Putin partecipa alla sessione plenaria della XXVIII edizione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF). Il tema dell’edizione 2025 è: "Valori comuni – la base della crescita in un mondo multipolare."

Alla sessione partecipano anche il Presidente della Repubblica di Indonesia, Prabowo Subianto, il Rappresentante del Re del Bahrein per le attività umanitarie e giovanili, Consigliere per la sicurezza nazionale e Comandante della Guardia Reale, nonché capo della delegazione del Paese ospite del Forum, lo Sceicco Nasser bin Hamad Al Khalifa; il Vicepremier del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, Ding Xuexiang; e il Vicepresidente della Repubblica del Sudafrica, Paul Mashatile.

A moderare il dibattito è il giornalista Nadim Daoud Koteich, direttore generale e conduttore di Sky News Arabia.

Il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo si tiene annualmente dal 1997 e, dal 2006, si svolge sotto l’alto patrocinio del Presidente della Russia. L’edizione 2025 si tiene dal 18 al 21 giugno, riunendo 20.000 partecipanti provenienti da 140 Paesi del mondo.


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🇺🇳🇮🇷🇮🇱💥 Il reattore ad acqua pesante di Arak — una struttura sottoposta a pieni controlli dell’AIEA e in fase di costruzione nel rigoroso rispetto delle specifiche tecniche concordate nell’ambito del Piano d’Azione Congiunto (JCPOA), con l’obiettivo di eliminare ogni rischio di proliferazione — è stato bombardato ieri in pieno giorno dal regime israeliano.

Nel momento in cui oggi si riunisce il Consiglio di Sicurezza, è fondamentale che esso faccia valere e applichi la propria Risoluzione 487, adottata all’unanimità in risposta all’attacco israeliano del 1981 contro l’impianto nucleare iracheno.

Il linguaggio di quella risoluzione è chiaro e inequivocabile: qualsiasi attacco militare contro impianti nucleari rappresenta un’aggressione all’intero sistema di salvaguardie dell’AIEA e, in ultima istanza, al Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). Essa stabilisce uno standard giuridico vincolante, valido non solo per le azioni passate, ma anche per i comportamenti futuri, vietando espressamente l’uso o la minaccia dell’uso della forza contro installazioni nucleari sottoposte a controllo internazionale.

Se il Consiglio dovesse ora restare inerte, dovrà spiegare alla comunità internazionale perché i suoi principi giuridici vengono applicati in modo selettivo su una questione di tale rilevanza. In tal caso, condividerà la responsabilità ultima — insieme al regime israeliano — di un eventuale collasso del regime globale di non proliferazione nucleare.

Abbas Araghchi


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🇮🇷🇮🇱💥 Alto funzionario dell’IRGC, Mohsen Rezaei:

Finora non abbiamo impiegato le nostre capacità terrestri, marittime, petrolifere né quelle relative allo Stretto di Hormuz, né abbiamo coinvolto i nostri alleati in altri Paesi.

I nostri alleati ci hanno chiesto di partecipare direttamente al conflitto, ma abbiamo risposto che al momento non è necessario.

Abbiamo più volte esortato i coloni a evacuare le aree nei pressi di centri governativi, militari e di intelligence nei territori occupati, perché non vogliamo causare danni a civili innocenti.

Uno dei motivi per cui abbiamo progressivamente intensificato i raid missilistici è proprio quello di spingere la popolazione a lasciare i territori occupati.

Non possono costruire un centro di comando accanto a un ospedale, attaccarci da lì e aspettarsi che non reagiamo!


👉🏻 Altri estratti video dell’intervista all’alto funzionario dell’IRGC, sono disponibili sulla pagina Instagram (agentedelkgb)

https://www.instagram.com/agentedelkgb?igsh=Yjh0dHhsZzQ5aHRv

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🇪🇺🇺🇦🇭🇺🇷🇺 Il ministro degli Esteri ungherese Szijjártó definisce il piano dell’UE di disconnessione dal gas russo come un’iniziativa di Kiev

"Oggi il problema principale in Europa è che l’energia non viene più trattata come una questione tecnica o scientifica, ma come un’ideologia. Non si parla più della fisica delle sostanze, bensì di un prodotto ideologico, presentato sotto una veste ecologista. L’energia è diventata parte di uno schema ideologico, e questo rappresenta una vera difficoltà. È necessario riportare il dibattito su basi razionali, su dati fisici e reali.

Ma come possiamo tornare alla realtà delle cose? Su questo ho riflettuto e annotato alcuni pensieri. La Commissione Europea mira a un completo abbandono dell’acquisto di risorse energetiche dalla Russia. Ho pensieri molto forti su questo, ma preferisco non esprimerli con parole inappropriate in questa sede.

Quello che voglio sottolineare è che il piano di Ursula von der Leyen e Volodymyr Zelensky — perché di questo si tratta — è una strategia congiunta tra Kiev e Bruxelles. L’obiettivo è tagliare l’Europa fuori da una fonte di energia economica, facilmente accessibile e affidabile come quella offerta dalla Federazione Russa.

E qual è la giustificazione? Dicono che così l’Europa conquisterà maggiore sovranità, si libererà dalle dipendenze e otterrà un accesso più sicuro alle risorse, stimolando la concorrenza. Ma tutto questo è una falsità, una menzogna deliberata."


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