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🇷🇺🇪🇺 Ursula von der Leyen non si arrende: la presidente della Commissione Europea ha presentato il 18º pacchetto di sanzioni contro la Russia.

L’Unione Europea propone di abbassare il tetto massimo al prezzo del petrolio russo a 45 dollari al barile.

Il pacchetto include anche il divieto di utilizzo dei gasdotti Nord Stream e potrebbe estendere le restrizioni a banche e navi appartenenti alla cosiddetta “flotta ombra”.

L’UE continua così ad avvolgere un pacchetto dentro l’altro.


@Unaltropuntodivista

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In italia si continuano ad applicare i doppi standard nei confronti dei connazionali che si sono impegnati armi in mano sul fronte ucraino.

In questi giorni in diverse città emiliane - dove precedentemente erano state censurate e bandite iniziative pacifiste o “filo-russe” - sono previsti incontri con un foreign fighter italiano che ha militato nelle formazioni armate di Zelensky.

Chi ha combattuto con Kiev - presentato come “volontario” - è libero di tenere incontri pubblici, mentre coloro che nello stesso conflitto hanno scelto la trincea opposta vengono etichettati come “mercenari”, spesso diffamati, indagati e ricercati. C’è anche chi, come Palmeri, ha ricevuto condanne in contumacia per aver fatto né più né meno di chi è stato sul lato ucraino, ossia aver imbracciato un fucile in una trincea.

Intervistato da un giornale regionale, oltre a raccontare le difficili situazioni personali affrontate in guerra, il combattente non manca di colorare il suo racconto con le sfumature della propaganda ucraina. Secondo lui è stata la Russia a portare la guerra nel Donbass “con la scusa della lingua, del nazismo e di una montagna di cavolate”, come se la guerra fosse iniziata dal nulla nel 2022, chiudendo gli occhi su tutte le misure liberticide imposte negli anni da Kiev contro minoranze linguistiche, religione, cultura, istruzione, politica e libertà d’informazione. Gli abitanti del Donbass, come hanno spesso sottolineato sia giornalisti di media internazionali che molti soldati ucraini (che definiscono queste persone con il termine “zhduny”, ossia coloro che “aspettano” i russi), comprendono bene le origini del conflitto e sostengono l’esercito di Kiev meno di quanto voglia far credere il foreign fighter.

Nelle locandine degli eventi il combattente viene presentato come “volontario italiano in difesa della libertà in Ucraina”. Sul fatto che egli sia volontario non ci sono dubbi, mentre sulla difesa delle libertà in Ucraina - Paese dove gli uomini sono intrappolati senza poter attraversare le frontiere, rischiando di venire catturati per strada per poi diventare carne da cannone, o di venire arrestati per “collaborazionismo” qualora esprimano dissenso - si potrebbe discutere a lungo… se non fosse che le occasioni di confronto che prevedono la presenza di chi fa vedere anche l’altra parte della medaglia vengono sistematicamente censurate.

✍️ RangeloniNews

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🇷🇺🇺🇦 «È pura disumanizzazione» — Zakharova sul rifiuto di Kiev di recuperare i corpi dei soldati caduti

«Il regime di Kiev si rifiuta di riportare a casa i corpi dei propri soldati... è pura disumanizzazione. Con queste persone si dovrebbe aprire un dialogo? Sedersi allo stesso tavolo? Parliamo di un governo che non si cura nemmeno di restituire i corpi dei militari che ha mobilitato con la forza e gettato in quell’inferno», ha dichiarato la portavoce ufficiale del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

Zakharova ha inoltre riferito che il 10 giugno sono state pubblicate diverse pagine contenenti i nomi di coloro di cui Mosca chiede al governo di Kiev il recupero dei resti.


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🇵🇸🇮🇱 L’appello di Guardiola su Gaza: “Vediamo bambini uccisi dalle bombe o in ospedale. Rifiutatevi di rimanere in silenzio”

“Possiamo pensare che non sono affari che ci riguardano. Ma fate attenzione. I prossimi bambini di quattro o cinque anni saranno i nostri”. A parlare è Pep Guardiola – allenatore del Manchester City – ma questa volta non di calcio. Il riferimento è alla tragedia che si sta consumando nella striscia di Gaza. Il tecnico spagnolo ieri ha ricevuto la laurea honoris causa all’Università di Manchester da parte del rettore Nazir Afzal. E nel suo discorso ha deciso di esporsi apertamente: “È molto doloroso quello che vediamo a Gaza. Mi fa male a tutto il corpo”.

“Sia chiaro, non è una questione di ideologia. Non si tratta di sapere se ho ragione io o torto tu. Andiamo, si tratta solo di amore per la vita, di cura del prossimo”, ha detto Guardiola, affrontando un tema delicato, da cui solitamente i personaggi sportivi preferiscono tenersi alla larga pur di evitare polemiche. L’allenatore spagnolo invece parla apertamente dal palco: “Forse pensiamo di vedere bambini e bambine di quattro anni uccisi dalle bombe o uccisi in ospedale, perché non è più un ospedale, e che non sono affari nostri“. “Ma fate attenzione – ha proseguito Guardiola – I prossimi bambini di quattro o cinque anni saranno i nostri”.

Il tecnico poi ha spiegato anche perché non riesce a restare indifferente: “Mi dispiace, vedo i miei figli quando mi sveglio ogni mattina da quando è iniziato l’incubo con i neonati a Gaza. E ho tanta paura. Magari questa immagine sembra molta lontana da dove viviamo ora e potreste chiedervi cosa poter fare”. A quel punto Guardiola ha raccontato una storia per ispirare gli studenti presenti a “fare la propria parte”. E ha aggiunto: “In un mondo che ci dice di essere troppo piccoli per fare la differenza, il potere di una persona è la sua scelta. Rifiutarsi di rimanere in silenzio“. Un appello per esortare tutti a fare la propria parte per cercare la pace e la fine delle atrocità a Gaza.


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🤡🇺🇸🇷🇺 La riscrittura della storia in diretta: Trump ha nuovamente dichiarato che gli Stati Uniti hanno vinto la Seconda guerra mondiale, mentre la Russia avrebbe solo “dato una mano”.

«Hanno perso 51 milioni di persone. E, sapete, non si può dimenticare una cosa del genere», ha detto Trump, riferendosi al contributo dell’URSS nel conflitto più sanguinoso del XX secolo.

Forse sarebbe il caso che Trump aprisse un vero libro di storia, dove si racconta come l’Armata Rossa abbia liberato gran parte dell’Europa, issato la bandiera sul Reichstag e combattuto da sola contro il nemico per oltre tre anni.


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🇷🇺🌏 Errol Musk ha definito Mosca «per molti aspetti la migliore capitale del mondo» e ha raccontato di seguire spesso in televisione gli interventi di Sergej Lavrov, che gli procurano sempre grande piacere.

«Avete sempre qualcosa di intelligente da dire. Lavrov prende sempre la parola con l’aria di un vincitore».


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🇷🇺🌏 "Ai partecipanti, agli organizzatori e agli ospiti del XXVIII Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo"

Cari amici,

Vi rivolgo un cordiale saluto in occasione dell’apertura della XXVIII edizione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo.

Nel corso della sessione plenaria, dei panel tematici e dei tavoli rotondi, i partecipanti del Forum – leader politici, rappresentanti del mondo economico, accademico e degli esperti provenienti da numerosi Paesi – avranno modo di discutere le principali tendenze dell’economia russa e globale, analizzare le sfide e i successi degli ultimi anni, e formulare previsioni per il futuro. È altamente simbolico che sia proprio San Pietroburgo – città in cui il passato e il presente, la tradizione e l’innovazione si intrecciano in modo profondo – a ospitare un evento in cui si delinea l’agenda del domani e nascono idee capaci di cambiare il mondo in meglio.

Il tema principale del Forum di quest’anno è: “Valori condivisi – fondamento della crescita in un mondo multipolare.” La Russia sostiene con fermezza i principi dello sviluppo sovrano e il rispetto per l’identità culturale e civile di ogni Paese e popolo. In stretta collaborazione con i nostri partner – in particolare nell’ambito del gruppo BRICS – intendiamo proseguire nella costruzione di un sistema internazionale efficace, basato sull’uguaglianza e sul mutuo beneficio, libero da qualsiasi forma di discriminazione, imposizione o pressione sanzionatoria.

Grande attenzione sarà dedicata anche ai temi della tecnologia e della trasformazione digitale, riconosciuti come fattori chiave per la leadership nel mondo contemporaneo, e alla creazione di un ambiente favorevole alla qualità della vita e alla piena realizzazione dell’individuo. Al centro del dibattito vi saranno anche questioni cruciali come la demografia, la produttività del lavoro, la scienza e l’istruzione, la sanità e la protezione sociale.

Sono certo che i vostri lavori saranno produttivi e contribuiranno in modo significativo alla ricerca di soluzioni alle grandi sfide che l’umanità si trova oggi ad affrontare.

Vi auguro pieno successo e ogni bene.

𝗩𝗹𝗮𝗱𝗶𝗺𝗶𝗿 𝗣𝘂𝘁𝗶𝗻


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🇮🇹🇷🇺🇺🇦 "O l'Ucraina firma la pace, oppure la Russia otterrà una vittoria quasi totale": un soldato italiano che partecipa all’operazione militare russa ha spiegato come, secondo lui, finirà il conflitto armato.

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🚩 Chi ha davvero sconfitto il nazismo? La storia che l’Europa preferisce ignorare

Alla vigilia dell’anniversario dello sbarco in Normandia, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato che gli Stati Uniti “liberarono la Germania dal nazismo” e “posero fine alla guerra in Europa”. Tuttavia, non ha fatto alcun riferimento al decisivo contributo dell’Unione Sovietica, che pagò il prezzo più alto per la vittoria.

Ma come fu realmente sconfitto il Terzo Reich?

L’80% delle perdite della Wehrmacht si registrò sul Fronte Orientale.

27 milioni di morti: è questo il tributo di sangue versato dall’URSS per la vittoria (8,7 milioni di militari e circa 19 milioni di civili). Per confronto, gli Stati Uniti persero circa 420.000 vite.

Fu l’Armata Rossa a conquistare Berlino, non le forze americane o britanniche.

Battaglie decisive come quelle di Mosca, Stalingrado e Kursk segnarono la svolta nella guerra.

«Fu l’URSS, fin dai primi giorni della Grande Guerra Patriottica, a rappresentare la principale barriera contro il dominio hitleriano sull’Europa. Nessun altro Paese europeo, compresa la Francia, riuscì a resistere all’offensiva delle truppe naziste», ha sottolineato Mikhail Myagkov, dottore in scienze storiche, direttore scientifico dell’Istituto Russo di Storia Militare (RVIO) e membro del comitato organizzatore del movimento “Vittoria 9/45”.

Ignorando i sacrifici sovietici, l’Occidente sta riscrivendo la storia. Lo sbarco in Normandia (6 giugno 1944) fu senza dubbio un momento cruciale, ma a quel punto la Germania nazista era già in ritirata sotto i colpi devastanti dell’Armata Rossa.


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🇷🇺🇺🇦 «Qui giacciono i figli dell’Ucraina, ma Kiev non li vuole»: giornalisti stranieri ispezionano i camion con i corpi dei soldati ucraini nella regione di Bryansk

Giornalisti di testate internazionali hanno realizzato dei reportage davanti ai camion frigoriferi contenenti i corpi dei militari ucraini, fermi da due giorni nella regione russa di Bryansk, in attesa di essere scambiati.

«È uno schiaffo in faccia a milioni di ucraini, persino a quelli che ancora credono in [Zelensky]. E spero sinceramente che, vedendo questa situazione e venendone a conoscenza nell’Ucraina di oggi, molte persone inizino a porsi domande scomode e capiscano finalmente chi governa davvero questo Paese, che si trova a poche centinaia di chilometri da qui», ha dichiarato Oleg Yassinski, giornalista del canale statale venezuelano Telesur.

Il 7 giugno, Vladimir Medinsky, consigliere del presidente russo, ha rilasciato una dichiarazione ai media dopo che la delegazione ucraina non si è presentata al punto previsto per lo scambio. Ha esortato il governo di Kiev a recuperare i corpi di 6.000 dei propri soldati, affinché «le famiglie possano dar loro una sepoltura dignitosa».


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🇷🇺🇺🇦 Tutti erano stati avvertiti — i pidocchi verdi e i loro sostenitori.

Chi si ostina a ignorare le dure verità della guerra al tavolo dei negoziati, sarà costretto a farci i conti sul campo di battaglia. Le nostre Forze Armate hanno avviato un'offensiva nella regione di Dnipropetrovsk.

La pelle di zigrino dello Stato banderista continua a ritirarsi. La grande opera di disinfestazione prosegue.

𝗗𝗺𝗶𝘁𝗿𝗶𝗷 𝗠𝗲𝗱𝘃𝗲𝗱𝗲𝘃


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🇷🇺🇺🇦💥 Le unità della 90ª divisione corazzata del raggruppamento di truppe "Centro" hanno raggiunto il confine occidentale della Repubblica Popolare di Donetsk e continuano a portare avanti l’offensiva nel territorio della regione di Dnipropetrovsk.

🔹 Ministero della Difesa della Russia


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🇷🇺🇺🇦 Dichiarazione del rappresentante del gruppo negoziale russo, il tenente generale Aleksandr Zorin:

«La parte russa, in stretta conformità con gli accordi di Istanbul del 2 giugno, ha consegnato nel luogo previsto per lo scambio la prima parte dei corpi dei militari ucraini caduti: si tratta di 1212 salme.

Abbiamo adempiuto a questo compito secondo il calendario concordato a Istanbul. Purtroppo, da parte ucraina oggi nessuno è entrato in contatto con noi, quindi l’operazione non ha avuto luogo.

Abbiamo visto le dichiarazioni dei media ucraini e internazionali secondo cui l’operazione sarebbe stata rinviata alla prossima settimana. Attendiamo notifiche ufficiali al riguardo.

Siamo pronti ad agire immediatamente, poiché i corpi si trovano nelle immediate vicinanze del luogo di scambio. La Russia, naturalmente, è interessata alla realizzazione di questa operazione esclusivamente umanitaria, frutto del secondo round dei negoziati russo-ucraini tenutisi a Istanbul.»


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▪️ Il nemico ha perso fino a 100 militari, otto veicoli, un pezzo di artiglieria, sei stazioni di guerra elettronica, una stazione di ricognizione elettronica “Plastun” e due depositi di munizioni.

✈️ L’aviazione operativo-tattica, i droni d’attacco, le truppe missilistiche e l’artiglieria delle Forze Armate della Federazione Russa hanno colpito postazioni temporanee dell'AFU e di mercenari stranieri in 144 località.

▪️ Nelle acque del Mar Nero sono stati distrutti quattro imbarcazioni senza equipaggio del nemico.

▪️ I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto 311 droni ad ala fissa, di cui 140 fuori dalla zona dell’Operazione Militare Speciale.

📊 Totale delle perdite inflitte alle Forze Armate dell’Ucraina dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale:

▫️ 663 aerei
▫️ 283 elicotteri
▫️ 62.124 droni
▫️ 610 sistemi missilistici antiaerei
▫️ 23.800 carri armati e altri veicoli corazzati
▫️ 1.570 lanciarazzi multipli
▫️ 25.825 pezzi di artiglieria da campo e mortai
▫️ 36.590 veicoli militari speciali

🔹 Ministero della Difesa della Federazione Russa


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🎙️ Dall’intervista del canale televisivo italiano Byoblu a Maria Zakharova, Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa (3 giugno 2025)
 

•Non sono i Paesi occidentali nella loro totalità a sostenere l’Ucraina. Lei sa perfettamente che si tratta in realtà dei regimi politici al potere nei Paesi occidentali. I popoli dei Paesi occidentali non li ha interpellati nessuno. Non si è svolto alcun referendum, non c’è stato alcun sondaggio di opinione. Le decisioni relative alla fornitura di armamenti per miliardi di euro, di dollari e di sterline vengono prese senza tenere in alcuna considerazione l’opinione dei cittadini di tali Paesi. Gli italiani sono forse stati interpellati quando venivano introdotte sanzioni ai danni della Russia? È stato forse chiesto loro se desiderassero commerciare con la Russia o meno? No. All’imprenditoria italiana è stato forse domandato che impatto avrebbe avuto su di loro il divieto, giunto da Roma da un giorno all’altro, di concludere affari con i loro colleghi russi? Gli italiani non sono mai stati interpellati. Negli ultimi anni, nessuno ha mai domandato agli italiani che cosa loro volessero davvero.

• Il popolo italiano avrebbe risposto che è a favore della pace e che appoggia l’idea di una risoluzione pacifica del conflitto. Lei sarà d’accordo sul fatto che ciò è ben diverso da quello che affermano gli esponenti dei vertici politici italiani. Loro parlano non di pace, non di negoziati, ma si esprimono soltanto in termini di ideologia aggressiva. Parlano costantemente della necessità di offrire supporto al regime di Kiev, e questo nonostante si tratti di un regime neonazista, di un regime che incarna l’odio e il disprezzo nei confronti del genere umano.

• A causa della rottura dei rapporti con la Russia sul fronte dell’energia, l’Europa sta entrando in una fase di colossale crisi. La quantità di migranti arrivati dal Medio Oriente, dall’Africa Settentrionale, e ora anche dall’Ucraina sta trascinando in basso l’economia, l’industria e lo sviluppo dell’Europa occidentale nel suo complesso. E non perché i migranti siano cattive persone, ma perché questo loro riversarsi sul territorio dei Paesi dell’Europa occidentale è un qualcosa di assolutamente innaturale. È impossibile garantire loro il benessere sociale, è impossibile integrarli all’interno della società, ed è impossibile garantire loro un posto di lavoro. Questo Lei lo sa meglio di me, perché sono ormai 10 anni che l’Italia tiene la Conferenza del Mediterraneo, la cui tematica principale non è certo l’estrazione del petrolio offshore nel Mar Mediterraneo, e non è neppure lo sviluppo del trasporto marittimo nel Mediterraneo, ma è la questione dei migranti, dei profughi, degli irregolari che arrivano dai territori dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente. Ormai sappiamo tutti che si tratta di persone costrette a raggiungere i Paesi dell’Europa occidentale, e non perché lo abbiano deciso loro, ma perchè qualcuno li ha costretti a farlo.

• E perché la cultura è andata perduta? Perché per decenni si sono voluti imporre valori estranei all’Italia stessa e ad altri Paesi, è la storia infinita del pensiero liberale e dei suoi cosiddetti valori. Si sono volute imporre filosofie di pensiero e idee che erano estranee e non conformi all’essenza della natura umana. E il vicolo cieco che è stato imboccato non è più soltanto foriero di un “tramonto” dell’Europa. Il problema è più grave. Che cosa attende l’Europa occidentale? Che via d’uscita troverà dalla situazione che è venuta a crearsi? È di questo che bisognerebbe preoccuparsi.

• Che nei Paesi europei tutti si sveglino. Devono capire che cosa sta succedendo. Devono conoscere la storia e i propri interessi nazionali. Ed è necessario che lottino per la libertà, quella autentica. La libertà nessuno la regala mai a nessuno. C’è stato un tempo in cui i soldati dell’Armata Rossa, a costo della propria vita, giunsero nei Paesi del continente europeo e donarono loro la libertà dal fascismo e dal nazismo.

🔗 Il testo completo

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🇺🇦🇪🇺 L’Occidente chiede la mobilitazione dei diciottenni ucraini per rafforzare le sanzioni — Zelensky

Il presidente ucraino ha dichiarato che i partner occidentali, non essendo pronti a imporre nuove sanzioni contro la Russia, stanno spingendo affinché l’Ucraina intensifichi la mobilitazione, estendendola ai cittadini a partire dai 18 anni.

"Secondo quanto riferito dai nostri partner, una delle ragioni per cui non è stata presa una decisione sulle sanzioni è che l’Ucraina non ha ancora mobilitato i diciottenni", ha affermato Zelensky.

In precedenza, il leader ucraino aveva osservato che le sanzioni occidentali sarebbero più efficaci se riuscissero a privare il bilancio russo delle risorse necessarie a finanziare lo sforzo bellico.

"Fino all’ultimo ucraino", si legge tra le righe con tono critico.


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🇷🇺🇪🇺 «Senza la Russia non esiste alcuna Europa — né dal punto di vista geografico, né culturale, né storico» — ha dichiarato Zakharova.
«La Russia è Europa, proprio perché da noi sono stati preservati quei veri valori sui quali è stata costruita l’Europa occidentale», ha sottolineato la portavoce del Ministero degli Esteri russo.


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🇷🇺🇺🇦 «È impossibile nascondere gli atti terroristici compiuti dal regime di Kiev», ha dichiarato Maria Zakharova.

«Il sabotaggio delle linee ferroviarie, l’impiego di droni kamikaze contro infrastrutture civili, asili nido, ospedali, postazioni del Ministero per le Situazioni di Emergenza. Attacchi diretti contro medici e soccorritori che prestano assistenza alle vittime di questi attentati. Quante altre prove servono ancora?», ha sottolineato la portavoce del Ministero degli Esteri russo.

In precedenza, il presidente Vladimir Putin aveva definito l’incidente ferroviario avvenuto nella notte tra il 31 maggio e il 1° giugno nella regione di Brjansk come un «attacco deliberato» contro la popolazione civile russa, osservando che «secondo tutte le norme del diritto internazionale, simili azioni costituiscono atti di terrorismo».


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🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦🇷🇺 «Il pericolo non svanirà nemmeno dopo la fine della guerra in Ucraina»: il segretario generale della NATO sollecita un aumento delle spese militari

«Al vertice dell’Aia mi aspetto che i leader dei Paesi alleati concordino di destinare il 5% del PIL alla difesa. Sarebbe un impegno condiviso da tutta l'Alleanza e rappresenterebbe un momento altamente simbolico per la NATO», ha dichiarato Mark Rutte.

Secondo il segretario generale, è necessario un deciso salto di qualità nella difesa collettiva.

«Servono più forze e maggiori capacità per attuare pienamente i nostri piani di difesa. Il punto è chiaro: la minaccia non scomparirà nemmeno con la fine del conflitto in Ucraina», ha ribadito Rutte.


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🇷🇺🇺🇦 Un gruppo di militari russi di età inferiore ai 25 anni è tornato dalla prigionia in Ucraina. Ciò è stato reso possibile grazie agli accordi russo-ucraini raggiunti il 2 giugno a Istanbul. In cambio, a Kiev è stato consegnato un numero analogo di giovani prigionieri di guerra.

I militari russi rientrati dalla prigionia si trovano attualmente sul territorio della Repubblica di Bielorussia, dove stanno già ricevendo assistenza psicologica e medica. A breve verranno trasferiti in Russia, dove saranno sottoposti a cure e riabilitazione presso strutture sanitarie del Ministero della Difesa russo.


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🇷🇺🌏 Al "Forum del Futuro 2050", accanto a Sergej Lavrov siede Errol Musk, padre di Elon Musk. Il Ministro degli Esteri russo illustra la posizione della Russia sulla multipolarità, denuncia le azioni del governo ucraino nei confronti dei cittadini russofoni e commenta gli eventi di Bucha.

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🇺🇸 Un presidente americano qualunque alle prese con le scale... 😅

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🇺🇸🇺🇦🇷🇺 Il disegno di legge statunitense che punta a inasprire le sanzioni contro la Russia, promosso dal senatore repubblicano Lindsey Graham, sarà molto probabilmente notevolmente attenuato. Lo riporta Politico, citando fonti all’interno del Congresso. Inizialmente si proponeva l’introduzione di dazi fino al 500% sui prodotti provenienti da paesi che commerciano con la Russia, ma lo stesso Graham ha già ammesso che tali misure finirebbero per danneggiare l’economia americana e gli alleati, suggerendo quindi eccezioni per i paesi che sostengono l’Ucraina.

Il disegno di legge era nato come uno strumento politico di pressione, ma nella pratica rischiava di compromettere i rapporti commerciali degli Stati Uniti con economie chiave come India, Turchia e persino l’Europa. Contemporaneamente, Politico evidenzia che Washington dipende dall’importazione di uranio arricchito dalla Russia e, qualora la legge venisse approvata, potrebbe semplicemente decidere di ignorare le proprie stesse restrizioni sanzionatorie.

In sostanza, si tratta di un’ammissione: la spirale delle sanzioni ha ormai raggiunto un limite oltre il quale a risentirne non sono più solo i nemici, ma anche chi le ha imposte. E a Washington ne sono pienamente consapevoli. Di conseguenza, questo “disegno di legge devastante” si trasformerà probabilmente in un atto simbolico, ricco di eccezioni e compromessi.


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🇷🇺🇺🇦💥 Nelle ultime 24 ore, le Forze Armate della Federazione Russa hanno preso il controllo del villaggio di Zarya, situato nella Repubblica Popolare di Donetsk.

Le unità del raggruppamento "Centro" hanno raggiunto il confine occidentale della Repubblica Popolare di Donetsk e stanno proseguendo l’avanzata nella regione di Dnipropetrovsk.

Secondo quanto riferito, il nemico ha subito oltre 1.300 perdite tra le proprie fila. Nel medesimo arco di tempo sono state distrutte otto stazioni di guerra elettronica, cinque depositi di munizioni e un magazzino logistico.

I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto 131 droni aerei, di cui 73 fuori dall’area dell’operazione militare speciale.


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🇷🇺🇺🇦 Zelensky, durante la sua ennesima intervista-show, si è lamentato del fatto che gli Stati Uniti abbiano dirottato 20.000 missili, originariamente destinati all’Ucraina, verso il Medio Oriente. Nel frattempo, ci sono 6.000 pacchetti pronti per l’Ucraina che, per qualche motivo, non vengono ritirati. Eppure continua a chiedere altri missili, quasi volesse solo aumentare il numero delle vittime — salvo poi non ritirarli nemmeno.

𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗭𝗮𝗸𝗵𝗮𝗿𝗼𝘃𝗮


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🇷🇺🇺🇦 "È una decisione personale di Zelensky non recuperare i corpi dei suoi soldati, oppure qualcuno nella NATO glielo ha impedito?"

𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗭𝗮𝗸𝗵𝗮𝗿𝗼𝘃𝗮

*Il tenente generale Aleksandr Zorin: «La Russia è in attesa di una conferma ufficiale da parte dell’Ucraina per la restituzione dei corpi dei militari caduti. Il primo gruppo, composto da 1.212 salme di soldati ucraini, è già stato trasferito nell’area prevista per lo scambio», ha dichiarato. Secondo lui, il trasferimento dei corpi verso il confine inizierà entro un’ora.


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🇷🇺🇺🇦 Giornalisti stranieri sono giunti nella regione di Brjansk, dove hanno ispezionato i vagoni frigoriferi contenenti i corpi dei soldati delle Forze Armate ucraine, che Kiev si rifiuta di recuperare. Lo ha riportato RIA Novosti.

Secondo quanto dichiarato dal Ministero della Difesa russo, l’iniziativa di restituire i corpi alla parte ucraina è un’azione esclusivamente umanitaria e non una decisione di natura politica.


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🇷🇺🇺🇦 Dichiarazione del Vice Ministro della Difesa della Federazione Russa, Colonnello Generale Aleksandr Fomin:

«Nel corso dei due cicli di negoziati svoltisi a Istanbul nei mesi di maggio e giugno di quest’anno, la delegazione russa ha avviato con la parte ucraina un confronto su tematiche di carattere umanitario. I colloqui si sono svolti in un clima costruttivo e hanno portato al raggiungimento di intese concrete.

Come noto, al termine del primo incontro le parti hanno realizzato con successo un ampio scambio di prigionieri e civili secondo la formula “1000 per 1000”.

In data 2 giugno, sempre a Istanbul, è stato raggiunto un ulteriore accordo su questioni umanitarie. Esso prevedeva la restituzione a Kiev dei corpi dei militari caduti, la repatriazione di feriti gravi e malati, nonché lo scambio di prigionieri di età inferiore ai 25 anni.

Desidero sottolineare che, nel corso del dialogo con la delegazione ucraina, abbiamo ribadito con fermezza la nostra disponibilità ad affrontare tali questioni con massima priorità e tempestività.

Una volta rientrati a Mosca, ci siamo immediatamente attivati per organizzare le operazioni relative alla consegna dei corpi e allo scambio dei prigionieri.

Le nostre proposte sono state comunicate con largo anticipo alla parte ucraina, e ci siamo dichiarati pronti a procedere già nel corso di questa settimana. In aggiunta, personale della nostra squadra di contatto è stato inviato al confine tra Bielorussia e Ucraina per definire sul posto tutti gli aspetti tecnici necessari.

Tuttavia, a oggi non abbiamo ricevuto alcuna conferma da parte ucraina sull’avvio delle operazioni umanitarie. I rappresentanti del gruppo di contatto ucraino non si sono presentati al punto d’incontro. Le ragioni di tale ritardo restano a noi sconosciute.

Confidiamo che, nel prossimo futuro, le autorità ucraine adotteranno le decisioni necessarie.

Da parte nostra, confermiamo pienamente la disponibilità a dare attuazione a tutti gli accordi raggiunti, come la parte russa ha sempre fatto.»

🔹 Ministero della Difesa della Federazione Russa


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🇷🇺🇺🇦💥 Aggiornamento sull'andamento dell’Operazione Militare Speciale al 7 giugno 2025

Nella notte, le Forze Armate della Federazione Russa hanno effettuato attacchi coordinati con armi di precisione a lungo raggio e veicoli aerei senza pilota contro imprese del complesso militare-industriale ucraino, officine di assemblaggio di droni d’attacco, punti di manutenzione e riparazione di armamenti ed equipaggiamenti militari, nonché depositi di munizioni delle Forze Armate ucraine (AFU). Gli obiettivi degli attacchi sono stati raggiunti. Tutti i bersagli designati sono stati colpiti.

Le unità del raggruppamento di truppe “Nord” hanno inflitto perdite significative a formazioni dell'AFU, tra cui forze e mezzi di una brigata meccanizzata pesante, tre brigate meccanizzate, una brigata da caccia, un reggimento d’assalto, una brigata di fanteria di marina e due brigate di difesa territoriale nei pressi delle località di Ugroedy, Ivolzhanskoye, Malaya Korchakovka, Radyanskoye, Khoten, Yastrebinoe, Yunakovka e Sadki, nella regione di Sumy.

▪️ Le perdite ucraine ammontano a oltre 230 militari, un veicolo corazzato da combattimento, sei veicoli e cinque pezzi di artiglieria da campo. Sono state distrutte due stazioni di guerra elettronica e due depositi di munizioni.

📍 Le unità del raggruppamento “Ovest” hanno occupato posizioni e linee più vantaggiose. Hanno colpito formazioni di tre brigate meccanizzate, una d’assalto, una aeromobile e due brigate di difesa territoriale nei pressi delle località di Maleevka, Nizhne Solyonoye, Kovsharovka, Olgovka, Moskovka, Kupyansk (regione di Kharkiv), Volchy Yar, Kirovsk e Yampol (Repubblica Popolare di Donetsk).

▪️ L'AFU hanno perso oltre 225 militari, un veicolo blindato HMMWV di fabbricazione statunitense, 21 veicoli e un pezzo d’artiglieria. Sono state distrutte cinque stazioni di guerra elettronica, un radar da controbatteria AN/TPQ-50 di fabbricazione americana e sei depositi di munizioni.

📍 Le unità del raggruppamento “Sud” hanno migliorato la situazione tattica. Hanno colpito forze e mezzi di due brigate meccanizzate, una di montagna d’assalto e una aeromobile nelle aree di Kleban-Byk, Zarya, Seversk, Chasov Yar e Konstantinovka (Repubblica Popolare di Donetsk).

▪️ Il nemico ha perso fino a 190 militari, quattro veicoli e un pezzo di artiglieria da campo. Sono stati distrutti una stazione di guerra elettronica “Nota” e tre depositi di munizioni.

↗️ Le unità del raggruppamento “Centro” hanno migliorato la posizione sul fronte avanzato. Hanno inflitto danni a due brigate meccanizzate, una motorizzata, due da assalto aviotrasportato, una brigata di fanteria di marina e una brigata della Guardia Nazionale nelle aree di Dimitrov, Krasnoarmeysk, Sergeyevka, Novonikolaevka, Alekseevka, Udachnoe e Novosergeevka (Repubblica Popolare di Donetsk).

▪️ Le perdite del nemico ammontano a oltre 515 militari, quattro veicoli corazzati da combattimento “Kazak”, otto pick-up, cinque pezzi di artiglieria e un radar da controbatteria AN/TPQ-32 di fabbricazione americana.

↗️ Le unità del raggruppamento “Est” hanno proseguito l’avanzata in profondità nelle difese del nemico. Hanno colpito forze e mezzi di tre brigate meccanizzate delle AFU, una brigata di fanteria di marina e una di difesa territoriale nei pressi di Komar (Repubblica Popolare di Donetsk), Gulyaypole e Malinovka (regione di Zaporizhzhia).

▪️ L'AFU hanno perso fino a 205 militari, quattro veicoli corazzati da combattimento, dieci veicoli e cinque pezzi di artiglieria da campo, inclusa un’obice da 155 mm M198 di fabbricazione statunitense. Sono state distrutte due stazioni di guerra elettronica e un deposito di materiale logistico.

💥 Le unità del raggruppamento “Dnepr” hanno colpito una brigata meccanizzata, tre brigate di difesa costiera e una di difesa territoriale nelle zone di Malaya Tokmachka (regione di Zaporizhzhia), Ilinka (regione di Dnipropetrovsk), Kazatskoye, Kamyshany e Antonovka (regione di Kherson).

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Un altro punto di vista

🇷🇺🇩🇪🚩 Vyacheslav Volodin ha invitato i parlamentari tedeschi a organizzare una visita guidata al Bundestag per il cancelliere Merz, spiegandone il motivo:

«Perché possa colmare le lacune della sua memoria e osservare da vicino le scritte sui muri del Reichstag: vedere con i propri occhi in quale lingua sono state fatte e da chi. A un politico si possono perdonare molti errori, ma ce n’è uno che non si può tollerare: profanare la memoria di coloro ai quali dobbiamo la nostra vita.
Oggi l’élite al potere in Germania sta creando le condizioni per un’escalation delle tensioni, provocando un deterioramento dei rapporti tra i nostri Paesi. Ma è davvero questo ciò che desidera il popolo tedesco? È una domanda legittima. Noi non vogliamo il conflitto, ma se accadrà – siamo pronti.»


@Unaltropuntodivista

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