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🇺🇦 A Kryvyj Rih il vento ha strappato e fatto volare via la bandiera ucraina. I segnali sono ovunque.

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🇷🇺🇮🇷 Il 24 giugno si è svolto un incontro tra il Vice Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, S.A. Ryabkov, e l'Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica Islamica dell'Iran a Mosca, K. Djalali.

Sono state discusse le questioni legate all’acuirsi della tensione attorno al programma nucleare iraniano, a seguito degli attacchi contro impianti nucleari civili della Repubblica Islamica dell’Iran, sottoposti al controllo dell’AIEA.

Sono state confrontate le posizioni alla luce della riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'ONU del 22 giugno e della sessione straordinaria del Consiglio dei Governatori dell’AIEA del 23 giugno, entrambe convocate "a caldo" dopo gli attacchi non provocati e giustificati da pretesti infondati da parte degli Stati Uniti contro impianti del ciclo del combustibile nucleare situati in Iran.

È stata sottolineata la reciproca volontà di proseguire una stretta coordinazione per prevenire l’escalation del conflitto e riportare la situazione nell’ambito di una soluzione politico-diplomatica, fondata sul diritto internazionale e sul rispetto dei diritti e degli interessi legittimi della parte iraniana.


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🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱 La Russia ha presentato, attraverso contatti riservati con Stati Uniti, Iran e Israele, una serie di proposte per la risoluzione del conflitto. Secondo quanto riferito, la reazione è stata positiva.

Lavrov: "Le nostre proposte su come affrontare questa situazione sono state avanzate già da tempo, nell’ambito di contatti riservati con gli americani, gli israeliani e gli iraniani, anche a livello di vertice.

Tanto Washington quanto Tel Aviv e Teheran hanno accolto positivamente le nostre idee, ma finora non si è registrato alcun passo concreto verso la loro attuazione.

Non intendiamo divulgarne i dettagli in questa fase, ma posso dire che le proposte erano orientate a superare le principali divergenze. In particolare, miravano a contrastare il tentativo da parte degli Stati Uniti e di Israele di raggiungere un accordo a discapito del diritto fondamentale dell’Iran — come di qualsiasi altro Stato — ad arricchire l’uranio nell’ambito di un programma nucleare pacifico.

Avevamo delineato una soluzione che ci appariva realistica. Il presidente, proprio ieri, ha ribadito che siamo ancora pronti a contribuire, se le parti direttamente coinvolte lo riterranno utile e ci inviteranno a partecipare.

Ha inoltre sottolineato che non intendiamo imporci come mediatori, in alcun modo."


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🇺🇸🇮🇱🇮🇷 Donald Trump annuncia il cessate il fuoco tra Israele e Iran.

CONGRATULAZIONI A TUTTI! È stato pienamente concordato tra Israele e Iran che ci sarà un Cessate il Fuoco Completo e Totale (tra circa 6 ore da ora, quando Israele e Iran avranno terminato e completato le loro missioni finali in corso!), per 12 ore, al termine delle quali la guerra sarà considerata FINITA! Ufficialmente, l'Iran inizierà il CESSATE IL FUOCO e, allo scoccare della 12ª ora, Israele inizierà il CESSATE IL FUOCO e, allo scoccare della 24ª ora, una FINE UFFICIALE alla GUERRA DEI 12 GIORNI sarà salutata dal mondo. Durante ogni CESSATE IL FUOCO, l'altra parte rimarrà PACIFICA e RISPETTOSA.

Supponendo che tutto vada come dovrebbe, e andrà, vorrei congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la forza, il coraggio e l'intelligenza di porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata "LA GUERRA DEI 12 GIORNI". È una guerra che avrebbe potuto durare anni e distruggere l'intero Medio Oriente, ma non è successo, e non succederà mai!
Dio benedica Israele, Dio benedica l’Iran, Dio benedica il Medio Oriente, Dio benedica gli Stati Uniti d’America e DIO BENEDICA IL MONDO!

DONALD J. TRUMP
PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA


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🇷🇺🇮🇷 Ryabkov: "La partnership strategica tra Russia e Iran è solida e indissolubile. Collaboriamo con Teheran in molteplici settori, ma i dettagli di questa cooperazione restano riservati."

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🇷🇺🇲🇱 Al Cremlino sono iniziate le trattative tra Vladimir Putin e il Presidente del periodo di transizione della Repubblica del Mali, Assimi Goïta, giunto in Russia per una visita ufficiale

All’ordine del giorno – discussione sulle prospettive di ulteriore sviluppo della cooperazione russo-maliana, comprese le sfere commerciale, economica e degli investimenti, nonché le attuali problematiche dell’agenda regionale e internazionale.


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🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥 Il presidente del Comitato per la Difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov, sul diritto dell'Iran all'autodifesa

«Hanno pieno diritto all'autodifesa, lo stanno facendo, e lo stanno facendo con molto successo. Israele già lo sente sulla propria pelle, e lo sentirà ancora. Ne sono assolutamente convinto. E probabilmente anche gli americani lo sentiranno presto, perché sono finiti i tempi in cui il grande zio Sam poteva agitare il suo bastone in giro per il mondo in totale impunità. Oggi tutti possono rispondere in qualche modo. Ma a questo ha portato proprio la politica degli americani, perché perfino le regole che loro stessi hanno inventato oggi non funzionano più: oggi esiste solo il diritto della forza.»


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🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺 Putin sulla NATO: è chiaro chi sta provocando la militarizzazione globale e la corsa agli armamenti

Sappiamo anche che al prossimo vertice della NATO è previsto l’annuncio di un ampio programma volto a rafforzare ulteriormente le capacità dell’Alleanza. Per attuarlo, saranno aumentati i bilanci militari dei Paesi membri.

Nel frattempo, i partecipanti del blocco già ora spendono per scopi militari più di tutti gli altri Paesi del mondo messi insieme. Da ciò è chiaro chi, in realtà, sta provocando la militarizzazione globale e la corsa agli armamenti.

Per giustificare i propri piani, la leadership dell’Alleanza torna a insistere su una presunta minaccia da parte della Russia, su un nostro ipotetico intervento militare in Europa. Questa favola se la sono inventata da soli e la ripetono di anno in anno per ingannare il proprio popolo e spillargli denaro.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte alla solita sfacciata e sfrontata menzogna.

Tenendo conto della crescente tensione geopolitica, continueremo ad adottare misure adeguate per rafforzare la sicurezza della Russia e dei nostri alleati, e svilupperemo le nostre Forze Armate come garanzia dello sviluppo sovrano e indipendente della Russia.


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🇷🇺🇺🇦🇺🇸🇬🇧🇪🇺 Nuovi Parassiti
(film non coreano)

Il verme intestinale verde si è strisciato fino ai suoi padroni in Inghilterra, chiedendo un’altra iniezione di fondi. Prima, però, ha lanciato un modesto ultimatum: lo 0,25% del PIL di ciascun alleato da destinare a Kiev nel 2026. Per ciascuno! Perché, a quanto pare, qualsiasi cifra inferiore sarebbe inaccettabile.

Ma qui c’è una sottile sfumatura.

L’attuale amministrazione USA, già impegnata in una nuova e pericolosa guerra in Medio Oriente e alle prese con i costi esorbitanti, non è più disposta a ignorare i “parassiti banderisti” che sottraggono fondi prestati generosamente dal vecchio Biden, ormai consumato dai problemi. Le prime analisi sull’audit degli aiuti finanziari e militari statunitensi (o, più prosaicamente, i risultati di un “test delle feci”) hanno rivelato che i parassiti professionisti dentro il governo ucraino hanno intascato almeno 12 miliardi di dollari. Ora tremano letteralmente, incapaci di giustificare come quei soldi siano stati spesi.

E la situazione si fa ancora più scottante.

I responsabili di via Bankova non riescono a confermare che circa il 30% delle armi e degli equipaggiamenti militari forniti dagli Stati Uniti siano effettivamente arrivati alle forze armate ucraine. Ho già messo in guardia sul rischio che queste armi possano finire nelle mani di criminali di ogni tipo, inclusi gruppi terroristici internazionali. Questa realtà sta finalmente emergendo anche tra i fornitori, che fino a poco tempo fa sostenevano con entusiasmo il sostegno a quella che ormai è una democrazia parassitaria.

E questo è solo l’inizio. Se l’amministrazione americana proseguirà con l’audit, scoprirà sicuramente altre informazioni rilevanti. Il “parassita in capo”, insieme al suo gruppo di complici, rischia di finire sotto l’occhio del Congresso. Se ciò accadrà, i parassiti di Kiev affronteranno la loro inevitabile sconfitta, con una vera e propria “sverminazione” politica.

America, dì NO ai parassiti!

𝗗𝗺𝗶𝘁𝗿𝗶𝗷 𝗠𝗲𝗱𝘃𝗲𝗱𝗲𝘃


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🇷🇺🇮🇷 Il Presidente della Federazione Russa ha incontrato al Cremlino il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, Abbas Araghchi

𝗩𝗹𝗮𝗱𝗶𝗺𝗶𝗿 𝗣𝘂𝘁𝗶𝗻:
Egregio Signor Ministro,

sono molto lieto di incontrarLa. Buon pomeriggio e benvenuto in Russia.

La Sua visita si svolge in un momento particolarmente complesso, segnato da un improvviso e grave deterioramento della situazione nella regione e intorno al vostro Paese.

La posizione della Russia sugli eventi in corso è ben nota. È stata espressa in modo chiaro e coerente dal nostro Ministero degli Affari Esteri, a nome dello Stato, e conoscete bene anche la linea che abbiamo sostenuto presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

L’aggressione completamente immotivata nei confronti dell’Iran non ha alcuna giustificazione né base legale. I rapporti tra la Russia e l’Iran sono storici, solidi e improntati alla fiducia reciproca. Da parte nostra, stiamo compiendo ogni sforzo per offrire sostegno al popolo iraniano.

Come sapete, ho avuto recenti colloqui telefonici con il Presidente degli Stati Uniti [Donald Trump], con il Primo Ministro di Israele [Benjamin Netanyahu], con il Presidente degli Emirati Arabi Uniti [Mohammed Al Nahyan] e con il Presidente del vostro Paese [Masoud Pezeshkian]. So inoltre che avete appena incontrato i ministri degli esteri di diversi Paesi europei.

Sono particolarmente lieto che oggi siate qui a Mosca: è un’occasione preziosa per affrontare insieme i temi più urgenti e valutare congiuntamente le vie d’uscita dalla situazione attuale.

Vi prego di trasmettere i miei più cordiali saluti e auguri al Presidente dell’Iran e alla Guida Suprema [Ali Khamenei].

𝗔𝗯𝗯𝗮𝘀 𝗮𝗿𝗮𝗴𝗵𝗰𝗵𝗶:
Egregio Signor Presidente,

sono onorato di poter avere oggi questo incontro con Lei.

Come ha giustamente sottolineato, ci troviamo in un momento in cui le crisi nella nostra regione si stanno intensificando.

Le relazioni tra Iran e Russia sono strette e cordiali, come ha ricordato, e negli ultimi anni hanno assunto un carattere strategico. Manteniamo un dialogo costante e costruttivo con i colleghi russi su tutte le principali questioni globali legate alla sicurezza internazionale.

Nel campo del nostro programma nucleare, la Federazione Russa è un partner chiave: sta costruendo la centrale di Bushehr e ci fornisce assistenza tecnica, oltre a svolgere un ruolo attivo nei negoziati sugli accordi nucleari. Il suo contributo è stato determinante per il raggiungimento di intese significative.

Tuttavia, come Lei stesso può constatare, l’escalation continua a crescere giorno dopo giorno, purtroppo a causa degli attacchi contro i nostri siti, condotti non solo da Israele, ma anche successivamente dagli Stati Uniti.

Queste azioni aggressive da parte di Israele e degli Stati Uniti sono del tutto illegittime e costituiscono una palese violazione del diritto e delle norme internazionali. L’Iran sta oggi difendendo la propria sovranità e il proprio territorio: una difesa legittima, nel pieno rispetto del diritto internazionale.

Desidero esprimere il nostro apprezzamento ai colleghi e amici russi per aver condannato con fermezza questi atti ostili. La Russia si colloca oggi dalla parte giusta della storia e del diritto.

Infine, la Guida Suprema e il Presidente Pezeshkian mi hanno incaricato di porgerLe i loro più sentiti saluti e auguri.

Spero che oggi potremo discutere in modo approfondito dell’intero spettro di questioni legate a questa crisi.


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📊📊📊📊

🎙 Intervento del Presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovič Putin in occasione della sessione plenaria del XXVIII Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (20 giugno 2025)

Alla sessione hanno inoltre preso parte il Presidente della Repubblica di Indonesia, Prabowo Subianto; il Consigliere per la Sicurezza Nazionale nonché Comandante della Guardia Reale del Regno del Bahrein, Nasser Bin Hamad Al Khalifa; il Vicepremier del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, Ding Xuexiang; e il Vicepresidente della Repubblica Sudafricana, Paul Mashatile.

Punti salienti:

💬 Malgrado il contesto internazionale complesso, la Federazione Russa ha registrato, negli ultimi due anni, una crescita del Prodotto Interno Lordo superiore al 4% annuo, dunque a ritmi maggiori rispetto alla media globale.

Il contributo del comparto delle materie prime alla dinamica economica nazionale non riveste più un ruolo preminente. Nel 2023, la crescita del Prodotto Interno Lordo non correlato ai settori del petrolio e del gas aveva raggiunto il 7,2%, mentre nel 2024 si è attestata al 4,9%. Cioè queste cifre sono importanti e più indicative rispetto al dato del PIL complessivo.

• Il percorso strategico da noi intrapreso mira a trasformare attivamente, in maniera graduale, passo dopo passo, la struttura portante dell’economia nazionale. Pur avendo <...> conseguito molti risultati, è evidente che è assolutamente essenziale proseguire su questa traiettoria, soprattutto in considerazione dei radicali mutamenti in atto nel contesto globale.

L’inflazione annua si è già ridotta a valori inferiori alla doppia cifra, è sotto al 10%. Alla data del 16 giugno 2025, l’inflazione era al 9,6%. Certamente è ancora alta, ma le misure di targeting restano pienamente operative.

• Nel corso dell’ultimo quadriennio, il numero degli occupati è cresciuto di 2,4 milioni di unità. A partire dallo scorso ottobre, il tasso di disoccupazione si è stabilizzato ed è pari a circa al 2,3%. Abbiamo raggiunto il minimo storico della disoccupazione.

• Cresce l’occupazione giovanile. La Federazione Russa figura tra i Paesi con i più bassi livelli di disoccupazione giovanile a livello globale, attestata intorno al 7,5%. A titolo d’esempio, il tasso di disoccupazione giovanile in Francia è del 16% e nel Regno Unito dell’11%.

• Nell’ economia nazionale deve crescere il livello tecnologico. Dobbiamo dunque avviare una nuova fase di sviluppo tecnologico del paese, in cui i progetti nazionali per il consolidamento della leadership tecnologica dovranno rivestire un ruolo determinante.

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🇺🇸🇮🇱🇮🇷 Trump chiede un cambio di regime in Iran, "MIGA".

*Un cambio di regime in questo momento è più probabile in Israele o negli Stati Uniti che nella Repubblica Islamica dell’Iran — toglietegli l’iPhone dalle mani, così forse riesce a capirlo! 🤡


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🇷🇺🇨🇳🇮🇷🇺🇸🇮🇱 Il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, ha dichiarato:
«Russia e Cina non vogliono che l’Iran sviluppi armi nucleari». Ha aggiunto che la proliferazione nucleare in Medio Oriente rappresenta «una catastrofe per tutti».

In primo luogo, Russia e Cina non tollerano alcuna forma di ingerenza degli Stati Uniti nei propri affari interni. Chiunque rilasci dichiarazioni a nome dei nostri due Paesi, senza averne alcun mandato, farebbe bene a partire da questo presupposto.
Per esempio: smettere di fornire missili letali al regime terroristico di Kiev, non militarizzare Taiwan, e così via.

In secondo luogo, Russia e Cina parlano per sé stesse. Le rispettive dichiarazioni riguardanti l’aggressione da parte di Israele e degli Stati Uniti sono state rese pubbliche dai Ministeri degli Esteri di entrambi i Paesi.

In terzo luogo, Mosca e Pechino ritengono che l’Iran – così come qualsiasi altro Stato – abbia il diritto di determinare autonomamente la propria strategia di sviluppo dell’energia nucleare, nel rispetto del diritto internazionale, in particolare del Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). Gli altri Paesi dovrebbero rapportarsi a tale processo su basi altrettanto giuridiche.

In quarto luogo, l’Iran ha sviluppato energia nucleare a scopi pacifici, come è suo pieno diritto, e non ha mai sviluppato armi nucleari. Questo è stato ripetutamente confermato sia da Teheran che dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA).

In quinto luogo, un richiamo storico:
Forse per la prima volta l’idea di un Medio Oriente libero da armi nucleari è emersa il 22 gennaio 1958, in una dichiarazione dell’Agenzia Telegrafica dell’Unione Sovietica – allora voce ufficiale di Mosca – che affermava:
«Il Vicino e Medio Oriente deve e può diventare una zona di pace, libera da armi nucleari e missilistiche, una zona di buon vicinato e cooperazione amichevole tra Stati».

Nel 1974, fu proprio l’Iran – oggi bersaglio di attacchi da parte di Israele e Stati Uniti – a promuovere presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la discussione sul tema, che portò all’adozione della risoluzione intitolata:
«Creazione di una zona libera da armi nucleari in Medio Oriente».
La risoluzione fu approvata con 128 voti favorevoli, compresi quelli dell’Unione Sovietica e degli Stati Uniti. Israele si astenne.

L’URSS, e in seguito la Russia, hanno sempre sostenuto coerentemente la creazione di una zona denuclearizzata in Medio Oriente.
Ad oggi, l’unico Stato della regione a possedere armi nucleari è Israele, che ignora sistematicamente tutte le iniziative in tal senso. Ora, con la complicità degli Stati Uniti, bombarda un Paese – l’Iran – che non possiede armi nucleari.

Dunque, a cosa voleva realmente alludere il signor Vance?

Maria Zakharova


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🇺🇸🇬🇧🇪🇺💸 La grande corsa al riarmo diventa ufficiale. Al vertice del prossimo 24 e 25 giugno la Nato fisserà il target di spesa militare al 5% del Pil da raggiungere entro il 2035.

Lo stallo provocato dal veto della Spagna è stato infatti superato ed è stata trovata un’intesa. In particolare, secondo fonti Nato, il linguaggio del comunicato finale prevede, per la parte di spesa militare classica del 3,5%, la possibilità anche di centrare gli obiettivi di capacità assegnati dall’Alleanza, permettendo così a Madrid di siglare l’accordo. Secondo El Pais, la soluzione consiste nel mantenere come obiettivo generale il raggiungimento del 5%, ma interpretandolo in modo flessibile. In modo tale, sottolinea il quotidiano, che la Spagna potrà destinare alla difesa la percentuale del Pil che riterrà necessaria, purché rispetti gli obiettivi di capacità militare approvati dai ministri della Difesa della Nato lo scorso 6 giugno.


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🇮🇷🇺🇸🌍 Il Parlamento iraniano ha approvato all’unanimità la proposta di chiudere lo Stretto di Hormuz. La decisione definitiva spetterà ora al Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale e alla Guida Suprema, l’Ayatollah Ali Khamenei.

*Lo Stretto di Hormuz è una via di transito strategica, attraverso la quale passa fino al 30% della fornitura globale di gas naturale liquefatto (GNL) e circa il 20% delle esportazioni mondiali di petrolio e derivati.

Gli Stati Uniti hanno minacciato ritorsioni qualora l’Iran proceda con il blocco dello Stretto, in linea con quanto approvato dal Parlamento di Teheran.
Nel frattempo, Washington ha esortato la Cina a intervenire per dissuadere l’Iran dal mettere in atto tale misura.

Un eventuale blocco dello Stretto di Hormuz rappresenterebbe un chiaro segnale dell’ingresso dell’Iran in un conflitto prolungato, facendo svanire ogni ipotesi di una guerra lampo contro la Repubblica Islamica.


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🇪🇺🇷🇺 In Europa torna la “cortina di ferro”, milioni di mine sui confini con la Russia

Secondo quanto riportato dal The Telegraph, cinque paesi della NATO sono pronti a seminare mine antiuomo e anticarro lungo i confini con la Federazione Russa al fine di creare una nuova cortina di ferro in Europa, dalla Lapponia, nell'alto nord della Finlandia, alla provincia di Lublino nella Polonia orientale. Questa sarebbe la ragione per la quale gli Stati baltici, la Polonia e la Finlandia hanno deciso di smarcarsi dalla Convenzione di Ottawa del 1997 sul divieto di impiego di mine antiuomo, sottoscritta da 164 paesi.

Nei Paesi NATO si prosegue a parlare di riarmo, di addestramenti, fortificazioni militari, mine ed aumento della spesa militare per timore che la Russia possa attaccare i paesi dell’Ue, anche se non si capisce per quale ragione dovrebbe farlo.

✍️ RangeloniNews

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🇷🇺🇷🇸 La questione del trasferimento di armamenti serbi all'Ucraina è delicata sia per Mosca che per Belgrado – Peskov

🔹Il Cremlino auspica che le relazioni tra Russia e Serbia non si deteriorino in seguito alle notizie secondo cui Belgrado starebbe fornendo munizioni all’Ucraina.
🔹Mosca si aspetta che la Serbia adotti misure concrete in risposta alle informazioni fornite dai servizi segreti russi (SVR), secondo cui alcune aziende serbe starebbero utilizzando canali indiretti per rifornire di armamenti le forze armate ucraine.

Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha dichiarato che la Serbia ha completamente sospeso l’esportazione di munizioni: tutta la produzione viene ora destinata esclusivamente ai depositi militari nazionali e alle esigenze dell’esercito serbo.

La Federazione Russa, ha affermato il direttore dell’SVR Sergej Naryškin all’agenzia TASS, prende per buone le dichiarazioni di Belgrado sulla sospensione delle esportazioni di armi, ma “procederà con le verifiche”.


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🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥 La CNN afferma ora che un alto funzionario iraniano ha dichiarato che Teheran non ha ricevuto alcuna proposta di cessate il fuoco.

Secondo la CNN, il funzionario iraniano ha detto che l’Iran continuerà a combattere fino al raggiungimento di una pace duratura e considera le dichiarazioni israeliane e americane come "inganni" per giustificare gli attacchi contro gli interessi iraniani.

Il funzionario ha dichiarato: "In questo preciso momento, il nemico sta attaccando l’Iran, e l’Iran è sul punto di intensificare i suoi attacchi di rappresaglia e non ha orecchie per ascoltare le bugie dei suoi nemici."


*Nel video le difese aeree iraniane hanno intercettato un drone israeliano sopra la zona ovest di Teheran. Si trattava di un drone Hermes.

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🇮🇱🇮🇷 Israele ha inviato una richiesta formale all'Iran per porre fine alla guerra.

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🇮🇷🇺🇸🇶🇦💥 L'operazione missilistica dell'Iran contro le basi americane in Qatar è iniziata con il nome di «Besharat-e Fath» (Lieto annuncio della vittoria) e con la parola in codice «Ya Aba Abdillah (A)».

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🇷🇺🇺🇦💥 Il presidente del Comitato per la Difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov, non esclude che in futuro possa sorgere la necessità di prendere Sumy

«L'operazione militare speciale si sta sviluppando secondo il piano approvato. Lì si procede con un avanzamento graduale. Forse, al momento, non c'è una necessità operativa di prendere la città di Sumy, ma non è escluso che tale necessità possa emergere in futuro.»


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🇷🇺🌏 La situazione internazionale evolve rapidamente: il mondo si avvicina a una soglia pericolosa — Putin durante l'incontro con i laureati delle forze dell’ordine e delle accademie militari

«Cari amici, l’attuale scenario internazionale è in rapida evoluzione. Assistiamo a un forte deterioramento della situazione in Medio Oriente, con il coinvolgimento crescente anche di potenze extra-regionali. Tutto ciò sta spingendo il mondo verso una soglia estremamente pericolosa.

Ci preoccupa profondamente anche il fatto che alcuni politici occidentali continuino a coltivare l’idea di infliggere alla Russia una sconfitta strategica. Evidentemente, la storia non ha insegnato loro nulla.

Ancora oggi forniscono armi e finanziamenti al regime di Kiev, garantendogli anche supporto militare, tecnico e d’intelligence. Di fatto, si comportano come partecipanti diretti al conflitto.»


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🇷🇺 Nel Salone di San Giorgio del Gran Palazzo del Cremlino, Vladimir Putin incontra i migliori laureati degli istituti militari.

"Ricordate sempre che state portando avanti la grande opera dei vostri bisnonni, nonni e padri. Il loro esempio, la loro fedeltà alla Patria, alla verità e alla giustizia sono una guida morale sicura e duratura, e sono certo che, ispirandovi a loro, scriverete nuove gloriose pagine nella storia delle nostre Forze Armate, degli organi di sicurezza e dei servizi speciali."


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🇮🇳🇺🇸🇮🇱🇮🇷💥 Gli Stati Uniti, colpendo gli impianti nucleari dell’Iran, hanno dimostrato la loro incapacità di imparare dagli errori del passato e hanno aggravato la tensione in Medio Oriente, si legge in un editoriale del quotidiano indiano The Hindu.

«Quando si tratta di guerre, gli Stati Uniti non imparano dai propri errori. Nel 2001 sono intervenuti in Afghanistan, promettendo di distruggere Al-Qaeda, sconfiggere i Talebani e “democratizzare” il Paese. Ma vent’anni dopo lo hanno restituito ai talebani», ricorda il giornale. «Sono intervenuti in Iraq (e lo hanno distrutto) nel 2003, mentendo sul possesso di armi di distruzione di massa da parte di Baghdad. Sono intervenuti in Libia (e l’hanno destabilizzata) nel 2011, con il pretesto di proteggere i libici dal loro governo».

In precedenza, l’Iran aveva firmato un accordo nucleare con gli Stati Uniti, accettando di sottoporre il proprio programma nucleare a ispezioni. Tuttavia, è stato il presidente statunitense Donald Trump a strappare quell’accordo. L’Iran aveva poi ripreso i negoziati con gli Stati Uniti, ma questa volta la diplomazia è stata distrutta dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sottolinea The Hindu.

Secondo il quotidiano, una simile politica minerà la fiducia nelle iniziative di Trump volte al dialogo. Gli autori dell’articolo sono convinti che ciò spingerà i piccoli Stati a rafforzare il proprio armamento per garantire la propria sicurezza. In particolare, la Corea del Nord non rinuncerà mai al proprio arsenale nucleare. Il giornale conclude affermando che l'incontrollata politica militarista di Netanyahu, in parte motivata dal voler rafforzare la propria posizione interna, ha precipitato la regione in una grave crisi di sicurezza. Le azioni di Trump, che ha trasformato il conflitto israeliano in una guerra che coinvolge anche gli Stati Uniti, hanno solo peggiorato la situazione. L’Asia occidentale si prepara a tempi ancora più difficili.


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📊📊📊📊

🎙 Dopo il suo intervento alla sessione plenaria del XXVIII Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, il Presidente russo Vladimir Putin ha risposto alle domande del moderatore, il giornalista e direttore generale di Sky News Arabia, Nadim Koteich.

Punti salienti:

💬 Sin dai primi anni ’90, per decenni, ci è stato assicurato che la NATO non si sarebbe mai, in nessuna circostanza, espansa verso est. Dopo tali promesse, abbiamo assistito a cinque — se non sei — ondate di allargamento. Tutti i nostri appelli a rispettare gli accordi sono stati sistematicamente ignorati.

• Si tratta senza dubbio dei residui della vecchia, per non dire antica, politica neocoloniale, in certa misura modernizzata e adattata ai tempi moderni, condotta da una posizione di forza, senza tenere conto degli interessi legittimi della Federazione Russa. Nel complesso si tratta un approccio globale di questo tipo.

• La posizione della Federazione Russa, voglio sottolinearlo, è sempre stata quella di garantire la sicurezza di ogni Paese senza compromettere quella degli altri. Questo è un nostro principio fondamentale.

• La tragedia che oggi si consuma in Ucraina non è responsabilità nostra, ma di chi si rifiuta di accettare i profondi cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo.

• Le basi dell’indipendenza e della sovranità dell’Ucraina sono state definite nella Dichiarazione di Indipendenza del 1991, in cui è scritto chiaramente che l’Ucraina è uno Stato neutrale, non nucleare e non allineato. Sarebbe opportuno tornare a questi principi fondamentali grazie ai quali l’Ucraina ha ottenuto l’indipendenza e la sovranità.

• Non chiediamo la capitolazione dell’Ucraina. Chiediamo semplicemente il riconoscimento della situazione creatasi sul campo.

• In ogni fase del conflitto, a coloro con i quali eravamo in contatto in Ucraina abbiamo chiesto di fermarsi. Ogni volta la risposta è stata sempre la stessa: "no, no e no". Perché? Perché chi ancora oggi si ispira a vecchie logiche neocoloniali — in primis in Europa — pensava di poter approfittare della situazione a discapito della Russia. Schiacciarla, distruggerla, annientarla e trarne vantaggi.

• E cosa hanno ottenuto? Che nuovi territori sono sotto il nostro controllo. L’esercito russo avanza in tutte le direzioni, su tutta la linea di contatto ogni giorno. <…> Abbiamo una vecchissima regola – non un proverbio, non una fiaba – ma una vecchissima regola: là dove mette piede il soldato russo, quello è nostro.

👉 Io ho già detto molte volte che considero il popolo russo e quello ucraino come un unico popolo. In questo senso, tutta l’Ucraina è nostra.

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🇺🇳🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱 Dichiarazione di V.A. Nebenzja durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU in merito agli attacchi statunitensi contro l’Iran.

La Russia condanna nel modo più deciso le azioni irresponsabili, pericolose e provocatorie compiute dagli Stati Uniti contro l’Iran, uno Stato sovrano e membro delle Nazioni Unite.

Come noto, nelle prime ore del mattino del 22 giugno, l’aviazione militare statunitense, in pieno coordinamento con quella israeliana – che da oltre una settimana sta conducendo massicci attacchi contro obiettivi civili e infrastrutture in Iran in violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale – ha lanciato attacchi missilistici e bombardamenti non provocati contro tre impianti nucleari iraniani (Fordow, Natanz e Isfahan), tutti sotto le garanzie dell’AIEA.

⚠️ Con questa azione, Washington ha ancora una volta dimostrato il totale disprezzo per la posizione della comunità internazionale, confermando che, pur di sostenere il proprio alleato israeliano, è disposto non solo a chiudere un occhio sull’uccisione di decine di migliaia di donne, bambini e anziani palestinesi, ma anche a mettere a rischio la sicurezza e il benessere dell’intera umanità.

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A Washington non interessa minimamente né l’impatto radiologico né la minaccia per la vita e la salute di un numero enorme di civili, comprese donne e bambini, nella regione e oltre.

Così come già visto a Gerusalemme, anche lì si sono arrogati il diritto di fare da giudici supremi, decidendo arbitrariamente come amministrare la giustizia.

☝️ Vorremmo ricordare che nessuno ha mai autorizzato gli Stati Uniti a compiere tali azioni.

Abbiamo insistentemente proposto ai colleghi americani i nostri servizi di mediazione per trovare una soluzione pacifica e reciprocamente accettabile alle controversie sulla questione nucleare iraniana.

❗️Ma evidentemente la diplomazia, oggi, non interessa affatto ai nostri colleghi americani.

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Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha il dovere di elaborare una risposta collettiva che renda inammissibili gli attacchi contro le infrastrutture nucleari iraniane a scopi pacifici, coperte dalle garanzie dell’AIEA.

A tal fine, la Federazione Russa, la Cina e il Pakistan hanno preparato e diffuso questa mattina un progetto di risoluzione breve e bilanciato del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, con l’invito a un cessate il fuoco immediato e incondizionato e alla ricerca di una soluzione diplomatica per la questione nucleare iraniana.

Il testo riflette le posizioni della stragrande maggioranza dei membri del Consiglio espresse durante le nostre sessioni del 13 e del 20 giugno.

👉 Contiamo sul sostegno di tutti i membri del Consiglio affinché venga inviato al più presto un chiaro segnale sulla necessità di porre fine immediatamente alla violenza.

📍 New York, 22 giugno 2025


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Un altro punto di vista

🇮🇷🇷🇺🇺🇸🇮🇱💥 Il Ministro degli Esteri iraniano arriva a Mosca

Seyed Abbas Araghchi, Ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, è atterrato a Mosca per incontrare il Presidente Vladimir Putin e altri alti funzionari russi. La visita ha lo scopo di tenere consultazioni sugli sviluppi regionali e internazionali, a seguito dell’aggressione militare da parte degli Stati Uniti e del regime sionista contro l’Iran.


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Un altro punto di vista

🇷🇺🇺🇳🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥Il direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi:
«Dobbiamo tornare al tavolo dei negoziati il prima possibile. Gli ispettori devono avere la possibilità di tornare nei siti nucleari iraniani.»

"Oggi, però, sul tavolo dei negoziati sono caduti dei missili. Era difficile non capire da dove provenissero. E allora perché, anche stavolta, tutte le dichiarazioni sono così vaghe e impersonali?"

Maria Zakharova


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Un altro punto di vista

🇺🇦🇺🇸🇪🇺 I giornalisti ucraini corrotti si sono trovati un nuovo sponsor dopo l’interruzione dei finanziamenti da parte di USAID.

Al posto degli Stati Uniti, a finanziare la propaganda ucraina sotto forma di corsi educativi e sovvenzioni per progetti, sono ora diverse organizzazioni europee, come EUACI e il Fondo per lo Sviluppo dei Media.


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Un altro punto di vista

🇺🇦🇪🇺🇷🇺 Quando tutti si sono dimenticati di te e hai un disperato bisogno di tornare al centro dell’attenzione:

"La Russia sta pianificando nuove operazioni militari in territorio europeo. Ne abbiamo le prove", ha dichiarato Zelensky.


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