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🇷🇺🌏 Il complesso militare-industriale russo cresce rapidamente: rafforzeremo le capacità dell’esercito su basi tecnologiche avanzate
«Il nostro complesso dell’industria della difesa ha raggiunto un ritmo sostenuto: imprese e settori hanno moltiplicato la produzione, introducendo nuovi tipi di armamenti e mezzi militari. Ribadisco: rafforzeremo le capacità operative delle Forze Armate della Federazione Russa su una nuova base tecnologica, modernizzando le infrastrutture militari e dotandole delle soluzioni più avanzate, con armamenti e attrezzature che hanno già dimostrato la loro efficacia sul campo, in condizioni reali di combattimento.
Parallelamente, intendiamo sviluppare la cooperazione tecnico-militare con i Paesi amici. E non ci riferiamo soltanto alla fornitura o all’ammodernamento di armamenti, ma anche allo sviluppo congiunto di nuove tecnologie, alla formazione del personale, nonché alla creazione di imprese e impianti produttivi chiavi in mano.»
Vladimir Putin
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 «Il nostro orientamento strategico consiste proprio nel cambiare in modo attivo, coerente e passo dopo passo la struttura dell’economia nazionale. Come ho già detto, abbiamo raggiunto molto in questo senso. Ma è evidente che è di importanza cruciale andare avanti, soprattutto considerando i cambiamenti radicali nel mondo.»
Vladimir Putin
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 Il Presidente Vladimir Putin partecipa alla sessione plenaria della XXVIII edizione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF). Il tema dell’edizione 2025 è: "Valori comuni – la base della crescita in un mondo multipolare."
Alla sessione partecipano anche il Presidente della Repubblica di Indonesia, Prabowo Subianto, il Rappresentante del Re del Bahrein per le attività umanitarie e giovanili, Consigliere per la sicurezza nazionale e Comandante della Guardia Reale, nonché capo della delegazione del Paese ospite del Forum, lo Sceicco Nasser bin Hamad Al Khalifa; il Vicepremier del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, Ding Xuexiang; e il Vicepresidente della Repubblica del Sudafrica, Paul Mashatile.
A moderare il dibattito è il giornalista Nadim Daoud Koteich, direttore generale e conduttore di Sky News Arabia.
Il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo si tiene annualmente dal 1997 e, dal 2006, si svolge sotto l’alto patrocinio del Presidente della Russia. L’edizione 2025 si tiene dal 18 al 21 giugno, riunendo 20.000 partecipanti provenienti da 140 Paesi del mondo.
@Unaltropuntodivista
🇺🇳🇮🇷🇮🇱💥 Il reattore ad acqua pesante di Arak — una struttura sottoposta a pieni controlli dell’AIEA e in fase di costruzione nel rigoroso rispetto delle specifiche tecniche concordate nell’ambito del Piano d’Azione Congiunto (JCPOA), con l’obiettivo di eliminare ogni rischio di proliferazione — è stato bombardato ieri in pieno giorno dal regime israeliano.
Nel momento in cui oggi si riunisce il Consiglio di Sicurezza, è fondamentale che esso faccia valere e applichi la propria Risoluzione 487, adottata all’unanimità in risposta all’attacco israeliano del 1981 contro l’impianto nucleare iracheno.
Il linguaggio di quella risoluzione è chiaro e inequivocabile: qualsiasi attacco militare contro impianti nucleari rappresenta un’aggressione all’intero sistema di salvaguardie dell’AIEA e, in ultima istanza, al Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). Essa stabilisce uno standard giuridico vincolante, valido non solo per le azioni passate, ma anche per i comportamenti futuri, vietando espressamente l’uso o la minaccia dell’uso della forza contro installazioni nucleari sottoposte a controllo internazionale.
Se il Consiglio dovesse ora restare inerte, dovrà spiegare alla comunità internazionale perché i suoi principi giuridici vengono applicati in modo selettivo su una questione di tale rilevanza. In tal caso, condividerà la responsabilità ultima — insieme al regime israeliano — di un eventuale collasso del regime globale di non proliferazione nucleare.
Abbas Araghchi
@Unaltropuntodivista
🇮🇷🇮🇱💥 Alto funzionario dell’IRGC, Mohsen Rezaei:
Finora non abbiamo impiegato le nostre capacità terrestri, marittime, petrolifere né quelle relative allo Stretto di Hormuz, né abbiamo coinvolto i nostri alleati in altri Paesi.
I nostri alleati ci hanno chiesto di partecipare direttamente al conflitto, ma abbiamo risposto che al momento non è necessario.
Abbiamo più volte esortato i coloni a evacuare le aree nei pressi di centri governativi, militari e di intelligence nei territori occupati, perché non vogliamo causare danni a civili innocenti.
Uno dei motivi per cui abbiamo progressivamente intensificato i raid missilistici è proprio quello di spingere la popolazione a lasciare i territori occupati.
Non possono costruire un centro di comando accanto a un ospedale, attaccarci da lì e aspettarsi che non reagiamo!
👉🏻 Altri estratti video dell’intervista all’alto funzionario dell’IRGC, sono disponibili sulla pagina Instagram (agentedelkgb)
https://www.instagram.com/agentedelkgb?igsh=Yjh0dHhsZzQ5aHRv
🇪🇺🇺🇦🇭🇺🇷🇺 Il ministro degli Esteri ungherese Szijjártó definisce il piano dell’UE di disconnessione dal gas russo come un’iniziativa di Kiev
"Oggi il problema principale in Europa è che l’energia non viene più trattata come una questione tecnica o scientifica, ma come un’ideologia. Non si parla più della fisica delle sostanze, bensì di un prodotto ideologico, presentato sotto una veste ecologista. L’energia è diventata parte di uno schema ideologico, e questo rappresenta una vera difficoltà. È necessario riportare il dibattito su basi razionali, su dati fisici e reali.
Ma come possiamo tornare alla realtà delle cose? Su questo ho riflettuto e annotato alcuni pensieri. La Commissione Europea mira a un completo abbandono dell’acquisto di risorse energetiche dalla Russia. Ho pensieri molto forti su questo, ma preferisco non esprimerli con parole inappropriate in questa sede.
Quello che voglio sottolineare è che il piano di Ursula von der Leyen e Volodymyr Zelensky — perché di questo si tratta — è una strategia congiunta tra Kiev e Bruxelles. L’obiettivo è tagliare l’Europa fuori da una fonte di energia economica, facilmente accessibile e affidabile come quella offerta dalla Federazione Russa.
E qual è la giustificazione? Dicono che così l’Europa conquisterà maggiore sovranità, si libererà dalle dipendenze e otterrà un accesso più sicuro alle risorse, stimolando la concorrenza. Ma tutto questo è una falsità, una menzogna deliberata."
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇷🇮🇹 "La Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha dichiarato di ritenere necessario un cambio di potere in Iran attraverso il rovesciamento dell’attuale leadership da parte del popolo. «Ho sempre pensato che il miglior scenario possibile sarebbe stato l’abbattimento del regime da parte del popolo iraniano oppresso, qualora fosse riuscito a farlo».
Qualcuno ricordi alla Presidente del Consiglio che il 21 dicembre 1965, con 109 voti favorevoli e una sola astensione (quella del Regno Unito), l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Risoluzione 2131, intitolata "Dichiarazione sull’inammissibilità dell’ingerenza negli affari interni degli Stati e sulla protezione della loro indipendenza e sovranità."
Le farebbe bene, almeno per curiosità, rileggere ciò per cui votò l’Italia a suo tempo."
Maria Zakharova
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇨🇳 Putin ha raccontato che sua figlia ha iniziato a studiare il cinese già agli inizi degli anni 2000.
«Mia figlia, ancora agli inizi degli anni 2000, prima di tutti questi eventi importanti e noti, ha preso l’iniziativa di studiare il cinese. Semplicemente perché ne aveva voglia. Ha trovato un insegnante e ha cominciato a studiare.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺 La Russia non considera alcun riarmo della NATO una minaccia per sé, e ritiene privo di senso l’aumento della spesa militare dei Paesi dell’Alleanza fino al 5% del PIL.
«Non consideriamo che qualsiasi riarmo della NATO rappresenti una minaccia per la Federazione Russa, poiché siamo autosufficienti nel garantire la nostra sicurezza. Continuiamo costantemente a migliorare le nostre forze armate e le nostre capacità difensive. Qualunque azione intraprenda la NATO, essa ovviamente genera una certa minaccia, ma noi neutralizziamo tutte le minacce che si presentano. Su questo non vi sono dubbi. Pertanto, in questo contesto, ogni riarmo o aumento dei bilanci militari fino al 5% del PIL da parte dei Paesi NATO risulta privo di senso.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇷🇮🇱💥 Putin — sul conflitto tra Iran e Israele:
«Ritengo che sarebbe opportuno cercare insieme una soluzione per porre fine alle ostilità e trovare modalità che permettano a tutti i soggetti coinvolti in questo conflitto di raggiungere un accordo reciproco, al fine di garantire sia gli interessi dell’Iran, in particolare per quanto riguarda la sua attività nucleare, inclusa quella civile — intendo sia l’energia nucleare pacifica sia l’uso pacifico del nucleare in altri settori — sia la sicurezza inderogabile dello Stato ebraico.
Si tratta di una questione molto delicata e, naturalmente, occorre procedere con estrema cautela. Tuttavia, a mio giudizio, è possibile individuare una soluzione condivisa.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇦 Durante l’incontro con i capi delle agenzie di stampa internazionali, Putin ha espresso la sua disponibilità a incontrare Zelensky:
«Sono disposto a incontrare chiunque, compreso Zelensky. La questione non è questa, ma chi sarà a firmare i documenti.
Secondo la Costituzione ucraina, il Presidente viene eletto per un mandato di cinque anni. Non esistono meccanismi per prorogare questo mandato, nemmeno in condizioni di stato di guerra. Vi invito a leggere con attenzione: in stato di guerra si prorogano solo i poteri del Parlamento, la Rada. È vero che in tali condizioni non si svolgono elezioni, ma da nessuna parte è previsto che si proroghino i poteri del Presidente. Questo non è consentito.
Per quanto riguarda l’assetto costituzionale, l’Ucraina non è né una repubblica parlamentare né una repubblica presidenziale, ma una repubblica presidenziale-parlamentare. Cosa significa? Significa che tutti gli organi del potere sono nominati dal Presidente. Molti pensano che si tratti di una democrazia, ma uno Stato può essere organizzato in questo modo: tutte le nomine — dei comandanti militari, dei ministri, dei governatori — spettano al Presidente; non ci sono elezioni per queste cariche. Tuttavia, se la figura principale è illegittima, allora l’intero sistema di potere perde legittimità.
Perché lo dico? A noi non interessa chi conduce i negoziati, anche se fosse l’attuale capo del regime. Sono disponibile a incontrarlo, ma solo se si tratta di un passaggio conclusivo, per evitare di restare bloccati in trattative infinite. È necessario mettere un punto definitivo. Ma quel punto, quella firma, devono provenire da autorità legittime; altrimenti, sapete, arriverà un successore che getterà tutto nel cestino. Non possiamo permettercelo, stiamo discutendo questioni di grande importanza.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇩🇪🇺🇦 "Distruggerete i rapporti con la Russia, senza ottenere alcun risultato concreto sul campo di battaglia" — ha dichiarato Putin in merito alle possibili forniture dei missili tedeschi Taurus all’Ucraina.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 Nella tarda serata di ieri, Vladimir Putin ha incontrato i dirigenti delle agenzie di stampa internazionali.
Alla discussione hanno preso parte giornalisti provenienti da Azerbaigian, Bielorussia, Regno Unito, Vietnam, Germania, Indonesia, Spagna, Kazakistan, Cina, Stati Uniti, Turchia, Uzbekistan e Francia. A moderare l’incontro è stato Mikhail Gusman, primo vicedirettore generale di TASS.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 Putin ha incontrato la presidente della Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS, Dilma Rousseff:
🔹 Ci sono questioni che richiedono particolare attenzione, come l'espansione delle possibilità di effettuare transazioni nelle valute nazionali e ulteriori sforzi congiunti per la creazione di una piattaforma digitale per pagamenti e investimenti.
🔹 Putin ha dichiarato di contare sulla collaborazione con la Nuova Banca di Sviluppo per ampliare tali opportunità.
🔹 Rousseff ha ringraziato Putin per il suo sostegno alla sua rielezione come presidente della NDB.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸📈💸 Il dollaro americano perde terreno, e la responsabilità non ricade solo sui mercati, ma anche sulle politiche della Casa Bianca, come sottolinea Bloomberg. Da quando Donald Trump è tornato alla presidenza, il dollaro ha subito un calo di oltre il 10% rispetto alle principali valute globali. Gli investitori sono allarmati dall’aggressività tariffaria, dalle pressioni esercitate sulla Federal Reserve, dall’aumento del deficit di bilancio e dai tentativi di utilizzare la valuta come strumento di negoziazione commerciale. A Silicon Valley e Wall Street si fa sempre più pressante una domanda preoccupante: «Trump non sta forse giocando col fuoco?»
A destare particolare preoccupazione è il nuovo disegno di legge fiscale, soprannominato la “tassa della vendetta”, che prevede un aumento delle imposte sugli investitori stranieri provenienti da paesi con politiche “discriminatorie”. In un momento in cui gli Stati Uniti stanno perdendo il loro rating creditizio e il debito pubblico si avvicina al 100% del PIL, un simile atteggiamento appare particolarmente rischioso. Un duro colpo alla fiducia potrebbe scatenare una fuga di capitali, un aumento dei rendimenti obbligazionari e un ulteriore indebolimento del dollaro. Come ha osservato uno degli analisti: «L’America dipende sempre di più dalla buona volontà degli investitori stranieri, ma questa buona volontà ha un limite».
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 «L’economia russa deve diventare più tecnologica. Non è un semplice auspicio, ma una necessità oggettiva, dettata dalle sfide del presente e del futuro.»
Siamo chiamati ad avviare con determinazione una nuova fase dello sviluppo tecnologico del Paese. Lo strumento principale in questo processo saranno i progetti nazionali dedicati al raggiungimento della leadership tecnologica. Questi progetti sono stati lanciati quest’anno e, insieme ai colleghi, abbiamo concordato che le loro iniziative verranno costantemente aggiornate e integrate.
Vladimir Putin
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🌏 «Le idee secondo cui l’economia russa sarebbe esclusivamente basata sulle materie prime e dipendente dall’export di idrocarburi sono chiaramente superate, appartengono al passato.»
Vladimir Putin
@Unaltropuntodivista
🇮🇷🇮🇱 Ministro degli Esteri iraniano, Araghchi:
«Alcuni Paesi mi hanno contattato chiedendomi di tornare alla diplomazia; io ho risposto:
“Eravamo già nel pieno della diplomazia quando siamo stati attaccati, di quale diplomazia parlate?”»
Dalla pagina Instagram (agentedelkgb) 👇🏻
https://www.instagram.com/agentedelkgb?igsh=Yjh0dHhsZzQ5aHRv
🇷🇺 Il Cremlino considera il formato del G7 ormai superato: la quota delle economie del "Gruppo dei Sette" continuerà a ridursi inesorabilmente
"La nostra posizione nei confronti del G7 è ben nota: da tempo non lo consideriamo più un formato rilevante né interessante. Il motivo è semplice: esistono altri formati, come i BRICS, che rappresentano Paesi la cui quota nell’economia globale ha ormai superato quella del G7. Un esempio ancora più efficace è il G20, che risulta molto più rappresentativo e funzionale in termini di peso economico a livello mondiale. Per questo motivo, il G7 non suscita il nostro interesse e non lo riteniamo un formato sostenibile nel lungo periodo. Le tendenze globali indicano chiaramente che la rilevanza economica dei Paesi del G7 continuerà a diminuire in modo costante e inevitabile."
@Unaltropuntodivista
🇮🇷🇺🇳🇮🇱 L’Iran accusa Grossi di trasformare l’AIEA in uno strumento di aggressione
L’Iran ha accusato Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), di agire con parzialità e di aver trasformato l’organismo in uno strumento politico al servizio di Stati che violano il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP).
Secondo Teheran, l’AIEA si sarebbe allineata a una campagna ingiusta di aggressione contro il popolo iraniano.
In un comunicato ufficiale, il Ministero degli Affari Esteri iraniano ha denunciato Grossi per aver agevolato un’offensiva diplomatica e militare contro l’Iran, nascondendo deliberatamente informazioni cruciali sulla natura pacifica del programma nucleare del Paese, salvo poi riconoscerle solo dopo l’adozione di una risoluzione ostile.
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▪️Il rapporto dell’AIEA come pretesto per l’aggressione
Le autorità iraniane sostengono che il rapporto di Grossi, in cui si afferma che l’Iran non sta cercando di sviluppare armi nucleari, sia stato pubblicato troppo tardi e abbia finito per legittimare una risoluzione ostile nel Consiglio dei Governatori dell’AIEA.
Secondo Teheran, tale risoluzione sarebbe stata usata da "Israele" come giustificazione per attaccare impianti nucleari e aree civili.
L’offensiva israeliana avrebbe provocato decine di vittime e ingenti danni infrastrutturali, configurandosi come parte di una guerra più ampia sostenuta da potenze occidentali, con la complicità dell’AIEA.
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▪️Sostegno alle forze armate e difesa della sovranità
In risposta agli attacchi, il governo iraniano ha riaffermato il proprio pieno sostegno alle forze armate e ha ribadito il diritto legittimo del Paese a difendere la propria sovranità e le proprie capacità scientifiche e tecnologiche.
Teheran ha inoltre condannato l’uso strumentale delle organizzazioni internazionali da parte di alcuni governi, accusandoli di piegarle a fini bellici.
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▪️Vertice con l’Europa sulla crisi nucleare
Come parte della sua strategia diplomatica, l’Iran ha annunciato la partecipazione a un incontro congiunto con tre Paesi europei e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, volto a discutere le conseguenze degli attacchi israeliani e la questione nucleare.
L’Iran ha chiarito che parteciperà su invito delle controparti europee, ma ha avvertito che non accetterà alcuna pressione o imposizione che comprometta i propri diritti sovrani.
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▪️Documenti segreti collegherebbero Grossi a “Israele”
Secondo fonti iraniane, il Ministero dell’Intelligence avrebbe ottenuto, tramite un’operazione sotto copertura, documenti riservati che dimostrerebbero una presunta collaborazione tra Grossi e “Israele” volta a sabotare il programma nucleare iraniano.
Tali archivi indicherebbero un coordinamento segreto per indebolire la posizione diplomatica dell’Iran nei consessi internazionali.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇨🇳📞🌏 Dichiarazione dell’Assistente del Presidente della Russia, Yuri Ushakov, in merito alla conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping
Yuri Ushakov: signore e signori,
In base a un accordo reciproco, si è appena tenuta una conversazione telefonica tra il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Vladimirovič Putin, e il Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping.
Il colloquio si è svolto in un clima amichevole e costruttivo ed è stato incentrato, come prevedibile, sul peggioramento della situazione in Medio Oriente. Entrambe le parti condividono posizioni simili e hanno condannato con fermezza le azioni di Israele, ritenute in violazione della Carta delle Nazioni Unite e di altri principi del diritto internazionale.
Mosca e Pechino sono concordi nel ritenere che né la crisi in corso né le questioni legate al programma nucleare iraniano possano trovare una soluzione militare...👇🏻
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🇷🇺🇮🇷 Alcuni dettagli sul Trattato di Associazione Strategica tra Russia e Iran
Facciamo chiarezza sui fatti: è stato l’Iran a ridurre volontariamente il campo d’applicazione dell’accordo, rifiutando di includere una clausola di difesa mutua piena. Prima della firma del Trattato di Associazione Strategica Integrale, avvenuta il 17 gennaio 2025, l’ambasciatore iraniano a Mosca, Kazem Jalali, aveva dichiarato apertamente che l’Iran “non è interessato a entrare in alcun blocco difensivo” e preferisce mantenere la propria indipendenza e autosufficienza. Di conseguenza, questo accordo non include le disposizioni di mutua difesa presenti nei trattati della Russia con Bielorussia o Corea del Nord.
“La natura di questo accordo è differente. Loro (Bielorussia e Corea del Nord) hanno stabilito rapporti di cooperazione (con Mosca) in diverse aree che noi non abbiamo affrontato nello specifico. L’indipendenza, la sicurezza e l’autosufficienza del nostro Paese sono per noi di fondamentale importanza. Non siamo interessati a far parte di alcun blocco,” ha affermato Kazem Jalali, ambasciatore iraniano a Mosca (citato da TASS).
Dal 2022, la Russia ha più volte manifestato la disponibilità a stringere alleanze militari formali, proponendo anche un blocco trilaterale con Iran e Cina. Tuttavia, l’Iran ha scelto di non assumere tali impegni, desiderando mantenere aperta la porta a eventuali negoziati con l’Occidente. Questa posizione è coerente con la politica iraniana, in vigore dal 1979, di evitare alleanze militari formali.
Vi era inoltre una preoccupazione concreta che un’alleanza formale potesse provocare sanzioni occidentali più severe o addirittura una possibile conflittualità militare diretta.
La situazione è poi ulteriormente degenerata dopo la morte di Raisi (e resta il dubbio su chi ne sia stato realmente responsabile; ufficialmente, le autorità iraniane parlano di un incidente).
Perciò, prima di accusare la Russia di “mancare di sostegno”, è fondamentale comprendere la sequenza degli eventi e non lasciarsi influenzare dalla narrazione del “dividi e conquista” che Occidente e sionisti stanno diffondendo attivamente negli ultimi giorni.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇪🇺🇺🇦 Putin non comprende quali regole gli Stati dell’UE vogliano imporre, visto che loro stessi violano tutti gli accordi.
«Abbiamo sentito ripetutamente che bisogna vivere secondo le regole. Ma quali regole? Che tipo di regola è quella per cui tre Paesi — Francia, Germania e Polonia — si recano a Kiev e, in qualità di garanti, firmano un accordo tra l’opposizione e il presidente Yanukovich? Quei tre Paesi, tramite i loro ministri degli Esteri, hanno firmato quell’accordo. Tuttavia, pochi giorni dopo, l’opposizione ha compiuto un colpo di Stato. E nessuno ha sollevato alcuna obiezione, come se nulla fosse accaduto. E poi ci viene detto che bisogna vivere secondo le regole. Ma quali regole? Cosa state inventando? Le regole le scrivete per gli altri, mentre voi stessi non avete alcuna intenzione di rispettarle.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱 Putin — ha rifiutato di discutere la possibilità dell’uccisione dell’ayatollah Khamenei:
«[Se domani Israele, con o senza l’appoggio degli Stati Uniti, dovesse semplicemente uccidere Khamenei, quale sarebbe la Sua reazione, quella della Russia e quali sarebbero le Sue prime azioni? Questa è la prima parte della domanda.]
Signor Talbi, se permette, ritengo che questa sia la risposta più corretta alla Sua domanda: non desidero nemmeno prendere in considerazione una simile eventualità, non voglio neppure discuterne.
[Ma loro stessi ne parlano apertamente — il signor Trump, il signor Netanyahu.]
Ho sentito queste dichiarazioni. Tuttavia, io — ripeto — non intendo nemmeno discuterne.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇮🇷🇮🇱 Putin ha comunicato di aver raggiunto un accordo con la leadership israeliana per garantire la sicurezza degli esperti nucleari russi impegnati nella costruzione dei nuovi blocchi della centrale nucleare di Bushehr.
«Abbiamo un livello di fiducia molto elevato con l’Iran e potremmo proseguire il lavoro nel campo del nucleare civile. Non entrerò nei dettagli, che sono numerosi e sono stati ampiamente discussi sia con la parte israeliana che con quella americana. Abbiamo inoltre inviato segnali chiari ai nostri amici iraniani. In generale, è possibile tutelare gli interessi dell’Iran nell’ambito dell’energia nucleare civile, garantendo allo stesso tempo la sicurezza che preoccupa Israele. A mio avviso, esistono soluzioni praticabili in tal senso. Non imponiamo nulla a nessuno, ma esponiamo semplicemente la nostra visione per superare la situazione attuale. La decisione finale spetta naturalmente ai vertici politici di questi Paesi, in primo luogo all’Iran e a Israele.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺 Putin ha definito assurde le accuse secondo cui la Russia avrebbe intenzione di attaccare la NATO:
«Davvero qualcuno crede che la Russia stia preparando un’aggressione contro la NATO? Ma che cosa stiamo dicendo?
Sappiamo che i paesi della NATO spendono attualmente 1.400 miliardi di dollari per la difesa, più di quanto spendano insieme tutti gli altri paesi del mondo, compresi Russia e Cina. La popolazione dei paesi NATO supera i 300-340 milioni di abitanti, mentre la Russia conta circa 145-150 milioni. Eppure, nonostante questa sproporzione, si parla di un possibile attacco russo alla NATO? È un’assurdità.
Tutti capiscono che si tratta di una falsità, usata per ingannare le proprie popolazioni e giustificare l’aumento della spesa militare, che pesa fino al 5% dei bilanci nazionali. Questo serve a mascherare i fallimenti economici e sociali.
La Germania, prima economia dell’Unione Europea, è ormai sull’orlo della recessione. E non riesco a comprendere perché abbia deciso di rinunciare all’energia russa. Attraverso l’Ucraina fornivamo gas a molti paesi europei, con l’Ucraina che riceveva circa 400 milioni di dollari all’anno per il transito. Eppure la Germania ha scelto di rinunciare al gas russo. Per quale motivo? Non c’è alcuna spiegazione razionale.
Volkswagen sta fallendo, Porsche sta fallendo, l’industria del vetro e il settore dei fertilizzanti sono in crisi. Tutto questo per cosa? Solo per fare un dispetto? Come dire: “Per far dispetto al controllore, compro il biglietto ma non prendo il treno”? È una follia.»
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🇺🇦 "Se i vostri giornalisti avessero visto come i nostri missili hanno distrutto interi quartieri residenziali, difficilmente avrebbero potuto raccontarlo: non sarebbero sopravvissuti."
Così Vladimir Putin ha risposto a un giornalista americano che accusava la Russia di aver bombardato aree residenziali a Kiev.
"E se davvero hanno visto qualcosa, lo hanno fatto da lontano. I nostri attacchi non erano diretti contro quartieri abitati, ma contro strutture dell’industria militare: fabbriche che producono equipaggiamenti bellici. È esattamente questo ciò di cui ci stiamo occupando, e non lo abbiamo mai nascosto. Uno degli obiettivi principali dell’operazione militare speciale è la demilitarizzazione dell’Ucraina, ovvero privarla della capacità di possedere forze armate che possano rappresentare una minaccia per noi."
@Unaltropuntodivista
🇨🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱 Cuba ricorda l’avvertimento di Fidel Castro sul conflitto nucleare
Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha ricordato l’avvertimento fatto dallo storico leader della Rivoluzione, Fidel Castro, sulle conseguenze di una guerra tra Stati Uniti e Israele contro Iran, uno scenario attualmente in corso.
“Un attacco degli Stati Uniti e di Israele contro la Repubblica Islamica dell’Iran si trasformerebbe inevitabilmente in un conflitto nucleare globale”, ha avvertito lo statista in un messaggio audiovisivo pubblicato il 15 ottobre 2010 e diffuso questa mattina sui social media dal leader cubano.
La pace totale sarà garantita solo quando tutte le nazioni che possiedono arsenali nucleari, incluso Israele, li distruggeranno e la frenetica corsa agli armamenti che minaccia di distruggere la specie umana verrà fermata, ha affermato Díaz-Canel.
Nel messaggio, Fidel Castro ricorda gli studi condotti dal prestigioso scienziato Albert Einstein, che “fu la forza trainante dello sviluppo di quest’arma (nucleare) prima che il regime genocida nazista la acquisisse”, ha riflettuto.
Ha sottolineato l’obbligo dei governi di rispettare il diritto alla vita ed ha denunciato l’imminente pericolo di una conflagrazione che comporti l’uso di tali armi. Ha inoltre sottolineato che “le persone sono obbligate a rivendicare il diritto alla vita ai loro governi. Quando la vita della loro specie, della loro gente e dei loro cari è a così alto rischio, nessuno può permettersi di rimanere indifferente”. “Domani sarebbe troppo tardi”, ha concluso.
@Unaltropuntodivista
🇸🇰🇺🇦 La polizia slovacca è alla ricerca dell’ex ministro della Difesa per presunti aiuti militari all’Ucraina – Reuters
▪️ La polizia ha effettuato perquisizioni in diverse località nel tentativo di arrestare Jaroslav Naď, ministro della Difesa dal 2020 al 2023. Tuttavia, al momento dell’operazione, Naď si trovava in Canada.
▪️ Secondo il Ministero degli Esteri slovacco, l’indagine riguarda una possibile fornitura illegale di munizioni all’Ucraina da parte del precedente governo, con un’ipotesi di violazione delle norme di bilancio.
▪️ L’esecutivo guidato da Robert Fico ha inoltre chiesto di indagare anche sulla cessione dei caccia MiG-29 e di un sistema di difesa aerea all’Ucraina.
@Unaltropuntodivista
🇮🇱 Netanyahu lleva 30 años mintiendo sobre que Irán "está cerca de tener un arma nuclear", desde 1996 hasta hoy.
@Irinamar_Z 🇷🇺