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📍Donbass, nuovo reportage da Selidovo - Testimonianze dei civili che, quotidianamente, continuano a fare i conti con la guerra, ancora vicina e minacciosa. Eppure c’è speranza, ottimismo e voglia di tornare alla normalità.
Raggiungere questi luoghi è complicato e pericoloso. Le strade sono piene di crateri e di frammenti più o meno grandi di metallo, il rischio di forare è elevato. Ma le minacce principali provengono dal cielo, all’improvviso, candendo in picchiata sui veicoli, portando morte e distruzione.
Ma preghi e ti fai forza. Ritengo che sia importante far conoscere queste realtà e le voci di coloro che vivono in questi luoghi, di cui da anni si parla in tutto il mondo. Ecco, tutti ne parlano, propongono, affermano, condannano... Ma pochi poi si interessano a ciò che ne pensano i diretti interessati, come se non debbano essere queste persone a decidere della loro sorte.
Quali difficoltà hanno affrontato queste persone? Di cosa hanno paura? Come vivono ora? Ma soprattutto, cosa desidera la gente che la guerra l’ha vista con i propri occhi?
Queste persone hanno visto il proprio esercito aprire il fuoco contro di loro, prima di ripiegare in altri centri abitati e dell’arrivo dei russi. Queste persone sono spaventate. Come osserva Yurij Mezinov, il volontario che mi ha accompagnato in questo viaggio, inizialmente tra la popolazione c’era diffidenza anche nel consegnare le letterine dei bambini per i regali natalizi, perché abituati alle pratiche ucraine (nella fattispecie degli “angeli bianchi”) di utilizzare queste occasioni non al fine principale di portare doni e momenti di magia, quanto per ottenere informazioni sugli abitanti.
Nonostante Kiev avesse provato ad evacuare forzatamente i minori, a Selidovo abbiamo incontrato parecchi giovani e bambini che erano rimasti nascosti nelle case e negli scantinati ed ora sognano di tornare a sedersi dietro ai banchi di scuola.
Buona visione:
https://youtu.be/FRLF5M1biiU?feature=shared
🇷🇺 Vladimir Putin ha tenuto un incontro operativo con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza tramite collegamento video
Sono state discusse ulteriori misure per garantire la sicurezza pubblica durante la preparazione e la celebrazione dell'80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica.
@Unaltropuntodivista
Il quinto presidente della Georgia, Salome Zurabishvili, che ha accettato un incarico presso l'American McCain Institute, ha presentato oggi il suo nuovo ufficio a Tbilisi e ha dichiarato che da lì continuerà a svolgere “le funzioni di presidente”.
Allo stesso tempo, Zurabishvili ha detto che presto andrà negli Stati Uniti all’insediamento di Trump. /channel/stranaua/182444
La parte russa sollecita la comunità internazionale a reagire immediatamente e con la massima serietà agli attacchi che il regime di Kiev continua a mettere in atto ai danni degli impianti russi per l’energia nucleare, imponendo a Kiev di smetterla di giocare con le vite di interi popoli e Paesi, sia in Europa che in altri continenti; vite che questo regime ormai impazzito è pronto a offrire in sacrificio alla propria politica criminale provocando una catastrofe nella nostra maggiore centrale nucleare, quella di Zaporozhye.
L’ennesimo tentativo di colpire duramente la centrale nucleare di Zaporozhye e la città di Energodar, dove risiedono i dipendenti che lavorano presso la centrale e le loro famiglie, è stato messo in atto dalle formazioni armate ucraine il 5 gennaio, alla vigilia del Natale ortodosso. Grazie all’impegno, all’abnegazione e alla professionalità dei militari russi, il massiccio raid aereo messo in atto dalla parte ucraina con l’ausilio di aerei drone (droni ad ala fissa) è stato respinto, evitando così che vi fossero vittime e danni. I livelli di radioattività risultano essere nella norma. I sanguinosi piani di Zelensky e dei suoi fiancheggiatori banderisti sono stati sventati.
Allo stesso tempo, è evidente che, nel subire una sconfitta dopo l’altra e nel sentirsi inesorabilmente mancare la terra sotto i piedi, la cricca criminale di Kiev continuerà a commettere soverchierie se non dovesse incontrare una reazione decisa e adeguata da parte della comunità globale.
Non esistono scusanti né giustificazioni per le azioni compiute dalla parte ucraina, che nel più totale disprezzo del diritto internazionale e delle norme per la sicurezza nucleare continua a puntare armi, missili e droni contro gli impianti russi per l’energia nucleare.
Ciò che possono fare oggi tutti quei Paesi veramente responsabili, che non intendono restare indifferenti e hanno a cuore la sicurezza nucleare è, quantomeno, mostrare a Kiev, in maniera diretta e inequivocabile, che la rotta distruttiva da loro intrapresa è inaccettabile ed è oggetto di condanna [da parte della comunità internazionale].
Auspichiamo che i sostenitori occidentali di Zelensky abbiano il coraggio sufficiente per richiamarlo all’ordine, fosse anche solo per istinto di sopravvivenza.
Ci aspettiamo delle valutazioni obiettive e una reazione ben chiara in merito a quanto accaduto da parte dei vertici dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), tanto più che gli attacchi del 5 gennaio sono avvenuti letteralmente sotto gli occhi degli stessi tecnici dell’Agenzia che erano presenti nella centrale nucleare di Zaporozhye. È chiaro che né lo scorso dicembre, quando un convoglio di mezzi che trasportava gli esperti dell’AIEA ed era diretto verso la centrale nucleare di Zaporozhye rimase coinvolto in un bombardamento ucraino, né durante i recenti attacchi condotti ai danni della centrale, il regime di Kiev ha mai riflettuto, neppure per un minuto, sul fatto che così facendo avrebbe messo a repentaglio anche la vita dei funzionari del Segretariato AIEA. Evidentemente, a Zelensky di loro non interessa. È da tempo giunta l’ora che l’AIEA chiami le cose con il loro nome e faccia sapere alla parte ucraina che questi attacchi, siano essi ai danni della centrale di Zaporozhye o delle altre centrali nucleari russe, sono inammissibili.
🇺🇦🇩🇪🇺🇸🇬🇧🇪🇺 Ucraina: Zelensky parteciperà alla riunione del formato Ramstein
Volodymyr Zelensky, parteciperà oggi alla riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina che si terrà domani alla base aerea di Ramstein, in Germania. Lo ha reso noto lo stesso Zelensky, parlando di “ulteriori colloqui pianificati con i partner a livello di ministri della Difesa e comandanti militari”.
“Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, è già in Germania e ha iniziato gli incontri”, ha aggiunto il capo dello Stato. “Per l’Ucraina, la priorità fondamentale è continuare a rafforzare i nostri sistemi di difesa aerea e garantire che possiamo almeno allontanare l’aviazione militare russa dalle nostre città e dai nostri confini. Questo obiettivo è raggiungibile se i nostri partner agiscono ora per attuare gli accordi di cui stiamo discutendo da molto tempo. Sono grato a tutti coloro che mi stanno aiutando”, ha dichiarato Zelensky in un messaggio su X.
@Unaltropuntodivista
🇻🇪 Maduro annuncia la cattura di 7 mercenari stranieri, di cui 3 ucraini
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato la cattura di sette mercenari stranieri, tra cui due cittadini statunitensi, due colombiani e tre ucraini. Secondo Maduro intendevano compiere azioni "terroristiche" a tre giorni dal suo insediamento per un terzo mandato presidenziale.
"Solo oggi abbiamo catturato, in queste ore, sette mercenari stranieri, tra cui due importanti mercenari statunitensi - ha detto Maduro durante un comizio - erano venuti per compiere azioni terroristiche contro la pace". "Le operazioni continuano - ha avvertito Maduro - dobbiamo essere vigili e preparati".
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🗺️ Trump - ha promesso di rinominare il Golfo del Messico in Golfo d'America 🤡
"Noi cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d'America, un bellissimo nome, appropriato", ha dichiarato.
@Unaltropuntodivista
Anche a ridosso della linea del fronte in Donbass, oggi, i cristiani ortodossi hanno celebrato il Natale. Questa giornata l’ho trascorsa a Selidovo con Yurij (oggi nelle vesti di Nonno gelo) e Katya (Snegurochka), distribuendo regali ai bambini rimasti in città.
Il fronte si è spostato di qualche chilometro verso la vicina Pokrovsk. Gli abitanti rimasti (e non sono pochi!) escono sempre più spesso dagli scantinati, ma i colpi di artiglieria e i droni continuano a minacciare quotidianamente la città. È ancora troppo presto per abbassare la guardia, ma c’è voglia di normalità.
Buon Natale ortodosso!
Nella tarda serata del 6 gennaio, l'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia e San Marino Alexey Paramonov, il personale di fede ortodossa dell’Ambasciata russa e di altre rappresentanze russe in Italia, così come i membri delle loro famiglie, hanno preso parte alla Santa Messa di Natale celebrata nella Chiesa ortodossa di Santa Caterina Martire d’Alessandria a Roma, presso Villa Abamelek.
Durante le celebrazioni, l'Ambasciatore Alexey Paramonov ha rivolto un cordiale augurio di Natale al Rettore della parrocchia, lo ieromonaco Amvrosij (Matsegora) al quale ha inoltre presentato i doni natalizi. L’Ambasciatore ha poi rivolto i suoi più sinceri auguri a tutti i religiosi e ai membri attivi della parrocchia ortodossa.
In Italia, le celebrazioni liturgiche in occasione del Natale ortodosso si sono svolte in tutte le parrocchie della Chiesa ortodossa russa presenti nel Paese, che sono più di 60 e sono situate in varie regioni: da Palermo (Sicilia), Bari, Napoli, Firenze fino ad arrivare aSanremo, Torino, Milano, Verona, Venezia e Merano. Alle celebrazioni liturgiche hanno preso parte centinaia di fedeli ortodossi, tra i quali cittadini russi, italiani, ucraini, moldavi, bielorussi, serbi, etiopi, georgiani e di altri Paesi.
In tale contesto, appaiono particolarmente contrastanti le disposizioni contenute nello speciale Rapporto redatto dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani sulla situazione in Ucraina nel periodo compreso tra il 1 settembre e il 30 novembre 2024. Nel Rapporto viene condannata la famigerata e controversa legge, entrata in vigore il 23 settembre 2024, che vieta la Chiesa ortodossa ucraina canonica: una legge che mira essenzialmente a bandire la Chiesa ortodossa russa originaria già esistente sul territorio della moderna Ucraina e a sostituirla con un qualche organismo creato artificiosamente dal regime di Kiev, pensato per servire gli interessi della cricca di Zelensky e assecondare i suoi intenti bellicosi e aggressivi nei confronti dei cittadini dell'Ucraina e dei Paesi confinanti.
Qualsiasi tentativo di interferire negli affari interni della Chiesa e di violare i diritti religiosi dei cittadini è illegale, oltre che inaccettabile.
🇷🇺☦️ La Chiesa di San Giorgio il Vittorioso sulla collina Poklonnaya è stata fondata il 9 dicembre 1993 dal defunto Patriarca Alessio II e consacrata il 6 maggio 1995 in occasione della festa di San Giorgio il Vittorioso nel 50° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica 30 anni fa. La reliquia principale del tempio è una parte della reliquia di San Giorgio il Vittorioso, che si trova qui.
Non è un caso che il Presidente sia qui oggi sulla collina Poklonnaya. Quest'anno è stato dichiarato l'Anno del Difensore della Patria. E anche quest'anno 2025 celebreremo tutti solennemente l'80° anniversario della grande vittoria del nostro popolo nella Grande Guerra Patriottica.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺☦️ Putin si è recato dal Cremlino alla chiesa sulla collina Poklonnaya per la funzione di Natale.
🎄Vladimir Putin si è congratulato con tutti i cristiani ortodossi e tutti i russi che celebrano il Natale
"Questa festa luminosa e tanto attesa è cara a milioni di persone in tutto il mondo. Dà gioia e speranza ai credenti e ispira buoni pensieri, azioni e gesti. Durante il periodo natalizio sentiamo chiaramente con tutto il cuore quanto siano importanti per noi le tradizioni parentali e familiari che vengono tramandate di generazione in generazione", - si legge in particolare nel telegramma di congratulazioni del Capo dello Stato.
🇮🇷🇷🇺 Negli ultimi 20-30 anni, l'Iran e la Russia hanno ampliato in modo significativo la portata della cooperazione, motivo per cui si è reso necessario aggiornare il Trattato di partenariato strategico globale, ha dichiarato Esmail Baghaei, portavoce ufficiale del Ministero degli Esteri della Repubblica Islamica.
Le questioni commerciali ed economiche, energetiche, di difesa e di sicurezza costituiscono una parte importante dell'accordo.
@Unaltropuntodivista
🇨🇦 Canada, fonti stampa: “Trudeau potrebbe annunciare le dimissioni già oggi”
Il primo ministro canadese Justin Trudeau dovrebbe rassegnare le dimissioni dal suo incarico già oggi. È quanto riporta il quotidiano “Globe and Mail”, che cita tre fonti vicine al premier, secondo cui le dimissioni arriveranno in ogni caso prima di una riunione del caucus nazionale del Partito liberale (di cui Trudeau è il leader), prevista per mercoledì. Le probabili dimissioni sono attese dopo una lunga crisi politica iniziata a settembre, quando Trudeau ha dovuto affrontare un voto di sfiducia in parlamento che in seguito è fallito, nonostante gli sforzi del Partito conservatore di rimuoverlo dall’incarico. Lo scorso 16 dicembre, inoltre, la ministra delle Finanze Chrystia Freeland ha annunciato le dimissioni dal suo incarico in seguito a delle divergenze con Trudeau in merito alla minaccia del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, d’imporre dazi del 25 per cento sulle importazioni dal Canada. Successivamente, sempre a dicembre, uno degli alleati chiave di Trudeau, il leader del Nuovo Partito democratico Jagmeet Singh, ha annunciato l’intenzione di presentare una mozione formale di sfiducia nei confronti del premier il prossimo 27 gennaio.
La notizia delle probabili dimissioni di Trudeau arriva mentre la sua popolarità continua a calare in Canada, dove sono previste elezioni nazionali per il 20 ottobre di quest’anno. Il Paese continua a soffrire di una crisi immobiliare, un Pil pro capite in calo e un’inflazione elevata, tra gli altri problemi. Secondo il sondaggista canadese Angus Reid, al 24 dicembre Trudeau aveva un tasso di disapprovazione di circa il 68 per cento, con un esiguo 28 per cento di canadesi che lo sostenevano. Anche le scelte personali di Trudeau hanno contribuito a scatenare reazioni negative da parte dei suoi oppositori. Alla fine di novembre il primo ministro ha dovuto affrontare critiche internazionali dopo essere stato visto ballare a un concerto di Taylor Swift a Toronto mentre violente proteste erano in corso nella sua città natale, Montreal.
@Unaltropuntodivista
🇸🇾🇪🇺🇩🇪🇫🇷 I media di Al Jolani hanno pubblicato le foto della visita dei ministri degli Esteri tedesco e francese Annalena Berbock e Jean-Noël Barrot, a Damasco. 🧐
Benvenuti nella nuova Siria.
@Unaltropuntodivista
❗️🇺🇦🇷🇺 Regione di Kursk, iniziata nuova offensiva ucraina
L’esercito ucraino ha lanciato una nuova offensiva ucraina nella regione di Kursk. La notizia, riportata inizialmente da diversi analisti militari russi, è stata confermata anche da Kiev, attraverso l’Ufficio del Presidente. Le manovre principali di Kiev sembrerebbero dirette da Sudzha verso Bolshoe Soldatskoe, dove l’esercito ucraino avrebbe schierato sei brigate, incluse le forze speciali.
In questi ultimi mesi l’esercito russo aveva riottenuto il controllo della metà dei territori della regione di Kursk perduti in seguito all’offensiva ucraina lanciata in estate.
Sembra che Zelensky, non senza l’appoggio dell’Occidente, stia andando in all-in prima dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca.
✍️ RangeloniNews
Oggi è stata una giornata produttiva, pesante, ma positiva!
Avvolti dalla nebbia, lontano dagli sguardi indiscreti degli insidiosi “uccelli” di metallo che solitamente dal cielo scrutano la terra, abbiamo raggiunto Novogrodovka, cittadina che si affaccia sull’agglomerato urbano Pokrovsk-Mirnograd, dove attualmente si stanno registrando le battaglie principali in Donbass. Con Yurij Mezinov abbiamo consegnato i regali di Natale ai ragazzi e alimenti alle persone rimaste in città.
Successivamente siamo scesi in direzione di Kurakhovo, cittadina recentemente conquistata dall’esercito russo, con lo scopo di raggiungere i civili intrappolati tra le battaglie. Qui, nonostante le condizioni meteo fossero peggiorate a causa del sole che ha iniziato ad illuminare le strade (si, in guerra funziona al contrario, il sole che splende nel cielo non aiuta gli umani, ma favorisce i droni) siamo riusciti a portare in salvo tre persone: un uomo con la gamba rotta a causa dell’esplosione di un drone kamikaze ed un anziano non vedente accompagnato dalla figlia. Non sono mancati i momenti di tensione, ma ne parlerò più approfonditamente quando sistemerò il materiale.
🇷🇺🌹 Un combattente dell'operazione militare speciale russa depone fiori sulla Tomba del Milite Ignoto a Mosca in omaggio ai suoi fratelli caduti sul campo di battaglia. ❤️
@Unaltropuntodivista
📽 Il nuovo drone iraniano "Rizvan" , molto simile all'"Izdelyie-53" della famiglia "Lancet" di ZALA, annunciato nell'estate del 2023 (ultima foto).
Come il suo omologo russo, il drone kamikaze iraniano ha le ali pieghevoli e viene lanciato da un container di trasporto e lancio. La portata dichiarata del "Rizvan" è di 20 km.
🇮🇹🇺🇸🇺🇦🇷🇺 "In Ucraina "non prevedo un disimpegno e non lo leggo nelle dichiarazioni di Trump: lui parla di 'pace con la forza' e io ho sempre sostenuto che l'unico modo per lavorare a una pace era costruire una situazione di difficoltà alla Russia per convincerla a sedersi a un tavolo di pace: oggi la Russia controlla il 18% del territorio ucraino, due anni fa controllava il 17%. Se oggi si parla di pace è perché temo che la Russia si sia un po' impantanata. Trump ha dimostrato di sapere dosare diplomazia e deterrenza, prevedo che potrà farlo ancora", dice Meloni rispondendo a una domanda sulla guerra alle porte dell'Europa. 🤦🏻
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇺🇸🇬🇱 "Siamo interessati a mantenere un clima di pace e stabilità nella zona artica": il Cremlino commenta le rivendicazioni di Trump sulla Groenlandia
"Si tratta piuttosto di una questione di relazioni bilaterali tra gli Stati Uniti e la Danimarca e altri paesi. Stiamo seguendo molto da vicino questo sviluppo drammatico della situazione, ma finora, grazie a Dio, è solo a livello di dichiarazioni", ha osservato Peskov.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇵🇦🇬🇱 Trump si rifiuta di escludere l'uso di forza militare e misure economiche per portare il canale di Panama e la Groenlandia sotto il controllo degli Usa. "Non posso assicurarlo per nessuna delle due cose", ha detto rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se escludeva "la forza militare o la coercizione economica".
"Abbiamo bisogno di sicurezza economica, il canale di Panama è stato costruito dai militari, non mi impegno ora a fare questo, potrebbe essere quello che dovremmo fare", ha aggiunto sottolineando che il canale di Panama "è vitale per il nostro Paese, ora è gestito dalla Cina, noi abbiamo dato il canale a Panama non alla Cina, e loro ne hanno abusato".
Riguardo alla Groenlandia, Trump ha ribadito che gli Usa devono ottenerne il controllo per motivi di "sicurezza nazionale", affermando che là "nessuno sa se la Danimarca ha un diritto legale" e facendo riferimento al fatto che la popolazione dell'isola potrà "decidere sull'indipendenza".
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇷🇺🇺🇦🇸🇾🏴💥 Trump: "Ecco perché la Russia ha attaccato l’Ucraina: ci hanno guardato e hanno detto: 'Beh, sono incompetenti e non hanno idea di cosa stanno facendo'. Ma ora sappiamo cosa stiamo facendo e tutto questo finirà. Abbiamo un eccellente esercito, abbiamo sconfitto l’Isis e non abbiamo avuto guerre. I nostri soldati sorvegliano la Siria e la Turchia, noi siamo tra loro".
@Unaltropuntodivista
🇰🇵🚀 La Corea del Nord ha rivendicato il lancio del suo primo missile ipersonico del 2025 verso il Mar del Giappone. Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha affermato che un nuovo sistema missilistico ipersonico, utilizzato in un lancio di prova, contribuisce a scoraggiare i "rivali" del Paese nella regione del Pacifico. "Il sistema missilistico ipersonico scoraggerà in modo affidabile tutti i rivali nella regione del Pacifico che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza del nostro Stato", ha affermato Kim Jon-un, che ha supervisionato il lancio, in commenti riportati dall'agenzia di stampa ufficiale KCNA.
🔻 La Direzione missilistica della RPDC ha pubblicato i dettagli del lancio:
Il missile, lanciato verso nord-est da una periferia di Pyongyang, ha volato con successo per 1.500 chilometri, ha raggiunto un’altitudine massima di circa 100 chilometri e ha volato a 12 volte la velocità del suono, secondo quanto riferito da “Kcna”. Il test ha dimostrato che Pyongyang sta sviluppando un missile balistico ipersonico a medio raggio “per far fronte a diverse minacce alla sicurezza che le forze ostili pongono al nostro stato attualmente”, ha aggiunto l’agenzia di stampa, secondo cui il missile “conterrà in modo affidabile qualsiasi rivale nella regione del Pacifico”. Secondo i media di Stato nordcoreani, il nuovo missile è realizzato in parte in una nuova fibra di carbonio, e il sistema “può infliggere un serio colpo militare a un rivale infrangendo efficacemente qualsiasi barriera difensiva densa”.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🇨🇳 Vladimir Putin ha espresso le sue sincere condoglianze al presidente cinese Xi Jinping per le tragiche conseguenze del terremoto nella regione autonoma del Tibet in Cina.
La Russia condivide il dolore di coloro che hanno perso parenti e amici a causa di questa catastrofe naturale e spera in una rapida guarigione di tutte le persone ferite.
@Unaltropuntodivista
🇷🇺🎄 Alla messa serale della vigilia di Natale nella chiesa di San Giorgio il Vittorioso, le famiglie con cui il presidente si è incontrato in occasione di vari eventi nel 2024 sono accanto a Putin.
@Unaltropuntodivista
Donbass, i droni killer di Kiev continuano ad uccidere i civili
Il fronte, dopo essere passato da Selidovo, ha raggiunto un villaggio non distante dalla cittadina: Novoelizavetovka. Alcuni degli abitanti rimasti hanno provato a lasciare le proprie abitazioni per trovare riparo in un luogo più sicuro, ma sono rimasti colpiti ed uccisi dai droni ucraini. Ancora una volta sono stati colpiti civili, persone visibilmente disarmate ed inoffensive.
Questi fatti - ormai quotidiani - confermano le testimonianze di quelle persone che hanno atteso i russi, convivendo per anni con i soldati ucraini, le quali raccontano che vivendo in Ucraina venivano etichettati come “zhduny”, ossia “coloro che aspettano” il “nemico”. Evidentemente molti, con questa giustificazione, si sentono autorizzati anche a compiere atti come questi.
Due giorni fa a causa dei droni ucraini nella, regione di Zaporozhye, è morto un bambino di 10 anni, mentre non lontano da Donetsk è rimasto ucciso il giornalista di Izvestia Alexandr Martemyanov.
Questi strumenti hanno stravolto il modo di concepire la guerra e la linea del fronte, allargando la zona rossa ad un raggio di circa una ventina di chilometri.
✍️ RangeloniNews
⚡️ Commento di Maria Zakharova, Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, in merito all’uccisione di un giornalista russo e al ferimento dei suoi colleghi nella Repubblica Popolare di Donetsk
Il 4 gennaio, a seguito di un attacco mirato condotto dai militanti del regime di Kiev per mezzo di un drone, ha perso la vita il giornalista Aleksandr Martem’janov, inviato indipendente della testata giornalistica “Izvestija”.
Almeno altri quattro operatori dei media russi, tra i quali anche i giornalisti di “RIA Novosti” Mikhail Kevkhiev e Maksim Romanenko, hanno riportato ferite di diversa gravità. L’automezzo che trasportava il gruppo di corrispondenti di guerra stava facendo ritorno a Donetsk dopo aver documentato le conseguenze dei bombardamenti da parte dei neonazisti ucraini sugli obiettivi civili di Gorlovka, quando è stato colpito da un drone kamikaze carico di esplosivo. La tragedia è avvenuta lontano dalla linea del fronte di combattimento. Non c’è alcun dubbio che i giornalisti fossero stati deliberatamente scelti come obiettivo di questo attacco letale, e ciò è confermato anche dalle testimonianze di coloro che sono sopravvissuti.
L’atto di uccidere intenzionalmente i giornalisti russi costituisce un ennesimo, brutale crimine nella lunga lista delle sanguinose atrocità commesse dal regime di Zelensky, che ricorre apertamente a metodi terroristici per eliminare i propri oppositori ideologici. Sulla coscienza della cricca al potere a Kiev grava il peso delle innumerevoli vite sottratte a cittadini innocenti e a individui che svolgevano occupazioni civili, tra cui giornalisti e corrispondenti di guerra, rimasti vittime di attacchi deliberati che sono parte della campagna di terrore scatenata dalla spietata feccia banderista contro la popolazione civile della Russia e del loro stesso Paese.
❗️Noi esigiamo che questo ennesimo, brutale assassinio di un giornalista russo riceva una reazione adeguata da parte del Segretario Generale UNESCO Audrey Azoulay, come imporrebbe il mandato che le è stato conferito. Ci aspettiamo inoltre che questa atrocità venga condannata in maniera altrettanto risoluta anche da tutti gli altri organi e dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani. I tentativi di nascondersi dietro a pretesti privi di contenuto e ad affermazioni generiche non possono essere consideratireazioni adeguate da parte di quelli che sono gli organismi preposti (quali l’Alto Commissariato delle Nazione Unite per i Diritti Umani, l’UNESCO e l’OSCE). I funzionari di ogni nazionalità che si battono a favore dei diritti umani sono tenuti a puntare direttamente il dito contro gli autori di questi crimini.
🔗 Leggere il testo integrale
🇸🇾🇩🇪 Germania, Baerbock: “Gli aiuti per la Siria saranno subordinati al rispetto dei diritti delle donne”
Gli aiuti che saranno stanziati per la Siria al fine di aiutare il Pase nella ricostruzione ”saranno subordinati al rispetto dei diritti delle donne da parte del nuovo governo”. È quanto ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, dopo la sua visita a Damasco insieme all’omologo francese Jean-Noel Barrot.
”Se in futuro le donne non saranno al sicuro in Siria, i milioni di rifugiati che risiedono all’estero, di cui c’è urgente bisogno, non torneranno mai nel loro Paese per la ricostruzione. Non ci saranno finanziamenti da parte dell’Ue per le strutture islamiste. Questa è una condizione che ho espresso più che chiaramente ai rappresentanti del nuovo governo durante la mia recente visita in Siria”, ha dichiarato Baerbock.
”Quanto più severamente vengono repressi i diritti delle donne, tanto più autoritaria ed estremista diventa la società nel suo insieme. È quindi importante dirlo apertamente, soprattutto ai nuovi governanti della Siria. Chi priva metà della popolazione dei propri diritti difficilmente rispetterà i gruppi etnici e religiosi e non potrà mai sfruttare il potenziale economico del Paese. I diritti delle donne sono il metro di paragone di una società”, ha aggiunto Baerbock.
@Unaltropuntodivista
🇺🇸🇮🇹 Meloni visita Trump a Mar-a-lago: “Bella serata, pronti a lavorare insieme”.
“Bella serata con Donald Trump, che ringrazio per l’accoglienza”. Lo ha scritto su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in seguito all’incontro con il presidente eletto degli Stati Uniti nella sua residenza di Mar-a-lago, in Florida. “Pronti a lavorare insieme”, ha aggiunto.
Giorgia Meloni è una “donna fantastica” che ha “preso d’assalto l’Europa”, ha dichiarato Trump che ha ospitato ieri sera (la scorsa notte in Italia) la premier italiana nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. Trump ha detto alla folla di Meloni: “È molto emozionante. Sono qui con una donna fantastica, il primo ministro italiano. Ha davvero preso d’assalto l’Europa e tutti gli altri, e stasera stiamo solo cenando”, ha detto Trump, citato dal quotidiano “Washington Post”.
@Unaltropuntodivista
Donetsk, ancora un giornalista ucciso dai droni ucraini
Questa sera sulla strada Gorlovka-Donetsk un drone ucraino si è schiantato contro un’automobile a bordo della quale viaggiava Alexandr Martemyanov, corrispondente del canale televisivo russo Izvestia. Il giornalista è rimasto ucciso, mentre altri due colleghi di Ria Novosti hanno riportato ferite.
I giornalisti stavano tornando a Donetsk da Gorlovka, dove avevano raccolto le testimonianze dei bombardamenti ucraini di oggi condotti sul pieno centro abitato con munizioni a grappolo e con droni kamikaze, apparecchi che da mesi terrorizzano la popolazione, senza fare distinzione tra target militari e civili. In città nella sola giornata di oggi - secondo quanto riportato dai bollettini del sindaco di Gorlovka - a causa di questi attacchi sono rimaste ferite almeno 16 persone.
Alexandr con la sua telecamera ha ripreso il conflitto sin dagli inizi. Nonostante i rischi sempre maggiori, legati proprio ai droni, ha proseguito a raccontare i crimini di guerra ucraini nei confronti dei suoi conterranei.