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🇷🇺🇧🇾 Il Presidente della Russia è arrivato a Minsk

Vladimir Putin interverrà alla sessione plenaria del Forum Economico Eurasiatico. Questo è il primo giorno della visita del Capo di Stato russo in Bielorussia.


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🇷🇺🚩 Per il compleanno di Gennadij Zjuganov, Vjačeslav Volodin gli ha regalato un’edizione originale, pubblicata in vita, dell’articolo di Lenin «Meglio meno, ma meglio».

Dal testo di Lenin del 1923:
«L’esito della lotta dipende, in ultima analisi, dal fatto che Russia, India, Cina e altri Paesi rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Ed è proprio questa maggioranza che, negli ultimi anni, si è lanciata con straordinaria rapidità nella lotta per la propria liberazione.»


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🇷🇺🚩 «Vladimir Vladimirovič, grazie per non dimenticarci in questo periodo difficile» – Putin ha fatto gli auguri di compleanno a Gennadij Zjuganov, che compie 81 anni.

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🇷🇺🇧🇾 Il 26 e 27 giugno, Vladimir Putin si recherà a Minsk per partecipare agli eventi del vertice dell’Unione Economica Eurasiatica.

Il 26 giugno, il Presidente della Federazione Russa interverrà alla sessione plenaria del Forum Economico Eurasiatico, dedicata al tema: “Strategia di integrazione economica eurasiatica: risultati e prospettive”.

Il giorno successivo, Putin prenderà parte alla riunione del Consiglio Economico Supremo Eurasiatico. Durante l'incontro verranno affrontate questioni attuali riguardanti le attività dell'Unione, tra cui l’ulteriore liberalizzazione dei mercati comuni di beni e servizi e l’espansione dei corridoi di trasporto eurasiatici. Inoltre, si discuterà dello sviluppo delle relazioni internazionali dell’Unione.


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🇺🇳🇮🇱🇺🇸🇮🇷💥 Grossi: Gli ispettori dell’AIEA erano in Iran durante il conflitto e sono pronti a riprendere le ispezioni delle scorte nucleari "il prima possibile".

È stato precisato che l’interesse riguarda oltre 400 chilogrammi di uranio, che sono stati ispezionati per l’ultima volta alcuni giorni prima dell’inizio dei bombardamenti israeliani, avvenuti il 13 giugno.

"L’AIEA è pronta a ispezionare l’uranio in qualsiasi momento, ma non sa dove si trovi."


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🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦🇷🇺

❌ Falso: La Russia, a differenza dell’Ucraina, non prende sul serio i negoziati di pace, ha dichiarato il capo della NATO Mark Rutte.

✔️ Verità: Il processo negoziale a Istanbul è stato ripreso proprio su iniziativa della parte russa. Il regime di Kiev non solo ha fatto fallire i negoziati nella primavera del 2022 con il sostegno dell’Occidente, ma ora cerca anche di sabotare il percorso di pace emergente sia con attacchi terroristici reali, sia con provocazioni mediatiche.

Vale la pena notare che nel 2022, durante i negoziati tra la Federazione Russa e l’Ucraina, nessuno definiva la delegazione russa "debole". Eppure, a guidarla era lo stesso Vladimir Medinskij, e alcune sostituzioni tra i partecipanti furono fatte senza perdita di status.

La fase attuale dei negoziati è produttiva e ha già portato a una serie di risultati: la parte russa ha avanzato una serie di proposte costruttive, le parti sono riuscite a raggiungere alcuni accordi, si è svolto un ampio scambio di prigionieri, e la Russia ha restituito all’Ucraina migliaia di corpi di soldati e ufficiali caduti delle Forze Armate Ucraine.

Inconsapevolmente, Rutte ha sostenuto il pensiero di Medinskij secondo cui i leader europei si considerano azionisti e padroni dell’Ucraina. E la politica antirussa e l’escalation del conflitto in Ucraina sono ora i principali motori della politica dell’UE.

«Il problema — ha dichiarato Medinskij — è che il precedente capo della delegazione ucraina (tra l’altro, una persona molto in gamba, direi molto intelligente e flessibile, un buon negoziatore), una volta mi ha detto: “Vedi, Vladimir, per te è facile — hai un solo capo, mentre io ne ho tre: Scholz, Macron, Starmer.” Beh, all’epoca, nel 2022, erano altri i nomi. Ma era così.»


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🇺🇦 A Kryvyj Rih il vento ha strappato e fatto volare via la bandiera ucraina. I segnali sono ovunque.

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🇷🇺🇮🇷 Il 24 giugno si è svolto un incontro tra il Vice Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, S.A. Ryabkov, e l'Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica Islamica dell'Iran a Mosca, K. Djalali.

Sono state discusse le questioni legate all’acuirsi della tensione attorno al programma nucleare iraniano, a seguito degli attacchi contro impianti nucleari civili della Repubblica Islamica dell’Iran, sottoposti al controllo dell’AIEA.

Sono state confrontate le posizioni alla luce della riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'ONU del 22 giugno e della sessione straordinaria del Consiglio dei Governatori dell’AIEA del 23 giugno, entrambe convocate "a caldo" dopo gli attacchi non provocati e giustificati da pretesti infondati da parte degli Stati Uniti contro impianti del ciclo del combustibile nucleare situati in Iran.

È stata sottolineata la reciproca volontà di proseguire una stretta coordinazione per prevenire l’escalation del conflitto e riportare la situazione nell’ambito di una soluzione politico-diplomatica, fondata sul diritto internazionale e sul rispetto dei diritti e degli interessi legittimi della parte iraniana.


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🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱 La Russia ha presentato, attraverso contatti riservati con Stati Uniti, Iran e Israele, una serie di proposte per la risoluzione del conflitto. Secondo quanto riferito, la reazione è stata positiva.

Lavrov: "Le nostre proposte su come affrontare questa situazione sono state avanzate già da tempo, nell’ambito di contatti riservati con gli americani, gli israeliani e gli iraniani, anche a livello di vertice.

Tanto Washington quanto Tel Aviv e Teheran hanno accolto positivamente le nostre idee, ma finora non si è registrato alcun passo concreto verso la loro attuazione.

Non intendiamo divulgarne i dettagli in questa fase, ma posso dire che le proposte erano orientate a superare le principali divergenze. In particolare, miravano a contrastare il tentativo da parte degli Stati Uniti e di Israele di raggiungere un accordo a discapito del diritto fondamentale dell’Iran — come di qualsiasi altro Stato — ad arricchire l’uranio nell’ambito di un programma nucleare pacifico.

Avevamo delineato una soluzione che ci appariva realistica. Il presidente, proprio ieri, ha ribadito che siamo ancora pronti a contribuire, se le parti direttamente coinvolte lo riterranno utile e ci inviteranno a partecipare.

Ha inoltre sottolineato che non intendiamo imporci come mediatori, in alcun modo."


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🇺🇸🇮🇱🇮🇷 Donald Trump annuncia il cessate il fuoco tra Israele e Iran.

CONGRATULAZIONI A TUTTI! È stato pienamente concordato tra Israele e Iran che ci sarà un Cessate il Fuoco Completo e Totale (tra circa 6 ore da ora, quando Israele e Iran avranno terminato e completato le loro missioni finali in corso!), per 12 ore, al termine delle quali la guerra sarà considerata FINITA! Ufficialmente, l'Iran inizierà il CESSATE IL FUOCO e, allo scoccare della 12ª ora, Israele inizierà il CESSATE IL FUOCO e, allo scoccare della 24ª ora, una FINE UFFICIALE alla GUERRA DEI 12 GIORNI sarà salutata dal mondo. Durante ogni CESSATE IL FUOCO, l'altra parte rimarrà PACIFICA e RISPETTOSA.

Supponendo che tutto vada come dovrebbe, e andrà, vorrei congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la forza, il coraggio e l'intelligenza di porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata "LA GUERRA DEI 12 GIORNI". È una guerra che avrebbe potuto durare anni e distruggere l'intero Medio Oriente, ma non è successo, e non succederà mai!
Dio benedica Israele, Dio benedica l’Iran, Dio benedica il Medio Oriente, Dio benedica gli Stati Uniti d’America e DIO BENEDICA IL MONDO!

DONALD J. TRUMP
PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA


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🇷🇺🇮🇷 Ryabkov: "La partnership strategica tra Russia e Iran è solida e indissolubile. Collaboriamo con Teheran in molteplici settori, ma i dettagli di questa cooperazione restano riservati."

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🇷🇺🇲🇱 Al Cremlino sono iniziate le trattative tra Vladimir Putin e il Presidente del periodo di transizione della Repubblica del Mali, Assimi Goïta, giunto in Russia per una visita ufficiale

All’ordine del giorno – discussione sulle prospettive di ulteriore sviluppo della cooperazione russo-maliana, comprese le sfere commerciale, economica e degli investimenti, nonché le attuali problematiche dell’agenda regionale e internazionale.


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🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥 Il presidente del Comitato per la Difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov, sul diritto dell'Iran all'autodifesa

«Hanno pieno diritto all'autodifesa, lo stanno facendo, e lo stanno facendo con molto successo. Israele già lo sente sulla propria pelle, e lo sentirà ancora. Ne sono assolutamente convinto. E probabilmente anche gli americani lo sentiranno presto, perché sono finiti i tempi in cui il grande zio Sam poteva agitare il suo bastone in giro per il mondo in totale impunità. Oggi tutti possono rispondere in qualche modo. Ma a questo ha portato proprio la politica degli americani, perché perfino le regole che loro stessi hanno inventato oggi non funzionano più: oggi esiste solo il diritto della forza.»


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🇷🇺🇺🇸🇬🇧🇪🇺 Putin sulla NATO: è chiaro chi sta provocando la militarizzazione globale e la corsa agli armamenti

Sappiamo anche che al prossimo vertice della NATO è previsto l’annuncio di un ampio programma volto a rafforzare ulteriormente le capacità dell’Alleanza. Per attuarlo, saranno aumentati i bilanci militari dei Paesi membri.

Nel frattempo, i partecipanti del blocco già ora spendono per scopi militari più di tutti gli altri Paesi del mondo messi insieme. Da ciò è chiaro chi, in realtà, sta provocando la militarizzazione globale e la corsa agli armamenti.

Per giustificare i propri piani, la leadership dell’Alleanza torna a insistere su una presunta minaccia da parte della Russia, su un nostro ipotetico intervento militare in Europa. Questa favola se la sono inventata da soli e la ripetono di anno in anno per ingannare il proprio popolo e spillargli denaro.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte alla solita sfacciata e sfrontata menzogna.

Tenendo conto della crescente tensione geopolitica, continueremo ad adottare misure adeguate per rafforzare la sicurezza della Russia e dei nostri alleati, e svilupperemo le nostre Forze Armate come garanzia dello sviluppo sovrano e indipendente della Russia.


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🇷🇺🇺🇦🇺🇸🇬🇧🇪🇺 Nuovi Parassiti
(film non coreano)

Il verme intestinale verde si è strisciato fino ai suoi padroni in Inghilterra, chiedendo un’altra iniezione di fondi. Prima, però, ha lanciato un modesto ultimatum: lo 0,25% del PIL di ciascun alleato da destinare a Kiev nel 2026. Per ciascuno! Perché, a quanto pare, qualsiasi cifra inferiore sarebbe inaccettabile.

Ma qui c’è una sottile sfumatura.

L’attuale amministrazione USA, già impegnata in una nuova e pericolosa guerra in Medio Oriente e alle prese con i costi esorbitanti, non è più disposta a ignorare i “parassiti banderisti” che sottraggono fondi prestati generosamente dal vecchio Biden, ormai consumato dai problemi. Le prime analisi sull’audit degli aiuti finanziari e militari statunitensi (o, più prosaicamente, i risultati di un “test delle feci”) hanno rivelato che i parassiti professionisti dentro il governo ucraino hanno intascato almeno 12 miliardi di dollari. Ora tremano letteralmente, incapaci di giustificare come quei soldi siano stati spesi.

E la situazione si fa ancora più scottante.

I responsabili di via Bankova non riescono a confermare che circa il 30% delle armi e degli equipaggiamenti militari forniti dagli Stati Uniti siano effettivamente arrivati alle forze armate ucraine. Ho già messo in guardia sul rischio che queste armi possano finire nelle mani di criminali di ogni tipo, inclusi gruppi terroristici internazionali. Questa realtà sta finalmente emergendo anche tra i fornitori, che fino a poco tempo fa sostenevano con entusiasmo il sostegno a quella che ormai è una democrazia parassitaria.

E questo è solo l’inizio. Se l’amministrazione americana proseguirà con l’audit, scoprirà sicuramente altre informazioni rilevanti. Il “parassita in capo”, insieme al suo gruppo di complici, rischia di finire sotto l’occhio del Congresso. Se ciò accadrà, i parassiti di Kiev affronteranno la loro inevitabile sconfitta, con una vera e propria “sverminazione” politica.

America, dì NO ai parassiti!

𝗗𝗺𝗶𝘁𝗿𝗶𝗷 𝗠𝗲𝗱𝘃𝗲𝗱𝗲𝘃


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🇺🇸🇬🇧🇪🇺 «Non l’ho chiamato “paparino”»: il segretario generale della NATO ha cercato di giustificarsi per le familiarità con Trump al vertice.

Poco convincente. 😆

C’è da chiedersi: se Trump è il ‘paparino’, allora Rutte e i filotrumpiani italiani possono considerarsi fratelli? 🤔

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🇷🇺🇨🇳🇰🇵🚩 Zjuganov ha promesso di offrire a Putin delle mele e delle fragole squisite, e ha anche parlato di un viaggio in Cina alla fine dell’estate.

«Anch’io sono stato invitato in Cina. Se deciderai di partecipare alle celebrazioni per gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale...
Stiamo firmando un memorandum con il Partito Comunista Cinese. Il presidente Xi è molto fiero dei rapporti calorosi che ha con il nostro Paese – e soprattutto con te. I nostri giovani deputati hanno appena concluso un periodo di formazione in Cina.
Anche la Corea del Nord si sta comportando molto bene: l’ambasciatore ha partecipato con noi alla piantumazione del “Giardino della Vittoria”.
Ti faremo assaggiare mele e fragole deliziose. Sono davvero spettacolari.»


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🇺🇸🇨🇳🇷🇺🇪🇺 Il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha dichiarato che il “massiccio” rafforzamento del potere militare da parte della Cina aumenta il rischio di un conflitto nello Stretto di Taiwan, il quale potrebbe coinvolgere la Russia e, di conseguenza, anche le forze europee. 😵‍💫

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🇷🇺🇺🇦🇪🇺 Sul cambiamento di approccio, ovvero Perché l'Ucraina non dovrebbe diventare membro dell'UE

Circa 15–20 anni fa, nessuno da noi si opponeva seriamente ai piani di Kiev di entrare nell'Unione Europea. Tipo: volete farlo? Prego, con tanto di fanfara. Solo che poi vi mangerete le mani quando perderete l'accesso al mercato dell’Unione Economica Eurasiatica. Sembrava allora: che minaccia fondamentale poteva mai rappresentare per il nostro Paese una cooperazione economica di Kiev? Tanto più che le possibilità di adesione all'UE erano praticamente nulle. La nostra posizione di principio era impedire l'ingresso dell’Ucraina nella NATO. L’espansione dell’Alleanza verso i nostri confini era e rimane una minaccia diretta alla sicurezza nazionale della Russia.

Ma oggi l’Unione Europea com’era, nata dalle fondamenta della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, di fatto non esiste più.

È diventata un’organizzazione politicizzata, globalista e, da un po’ di tempo, anche apertamente russofoba. Un'organizzazione che sogna una rivincita contro la Russia. Gli sciocchi politici europei degli ultimi anni hanno fatto di tutto per questo. Hanno completamente distrutto l’immagine dell’UE come gigante economico che non vuole guerre e conflitti tra le potenze europee. E che una volta aveva un volume di scambi con la Russia vicino ai 500 miliardi di euro.

Ora la sua ideologia principale è una russofobia feroce, alimentata da una presunta “minaccia russa” che si sono inventati da soli per risolvere i loro piccoli problemi interni. Lentamente ma inesorabilmente, l’Unione Europea si sta trasformando in un blocco militare autosufficiente, che dovrebbe iniziare a competere con la NATO, soprattutto nell’epoca del trumpismo. Gli scarafaggi di Bruxelles e i leader ottusi dei Paesi europei proclamano una propria strategia di difesa, annunciando l’inizio di una “nuova era di riarmo”.

Questa mostruosa metamorfosi dell’UE ha anche un obiettivo specifico: armare il regime neonazista di Kiev al punto da renderlo inattaccabile per la Russia. È proprio l’UE ad aver firmato un accordo con il capo illegittimo dell’Ucraina morente per garantirle impegni a lungo termine sulla cosiddetta sicurezza. È l’UE a fornire armi e attrezzature militari ai mostri banderisti, potenziando la propria industria bellica, costruendo fabbriche di armi sul loro territorio. È l’UE a mandare i suoi istruttori ad addestrare i miliziani ucraini affinché uccidano i nostri cittadini e compiano attentati terroristici nel nostro Paese. Ed è sempre l’UE a finanziare con arroganza queste azioni disgustose usando i proventi dei beni russi congelati.

Bruxelles oggi è un vero nemico della Russia.

In questa forma pervertita, l’Unione Europea rappresenta per noi una minaccia non minore della NATO.

Pertanto, lo slogan benevolo: “Entrate dove volete, purché non nella NATO”, deve essere corretto. L’UE, piena di armi, freak arcobaleno e isteriche megere bruxellesi, è una minaccia diretta alla Russia. È così che dobbiamo considerarla. Almeno finché non cambierà il suo atteggiamento verso di noi. Naturalmente, ciò non dovrebbe ostacolare la cooperazione bilaterale con singoli Paesi europei.

Così, la cosiddetta Ucraina nell’UE è un pericolo per il nostro Paese. E questo pericolo può essere contenuto in due modi:
a) o l’UE stessa realizza che il quasi-Stato di Kiev, in fondo, non le serve;
b) oppure – il che sarebbe ovviamente preferibile – non ci sia più nessuno che possa entrarvi.

Dmitry Medvedev


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🇷🇺🇩🇪🇺🇦

❌ Falso: Vladimir Putin ha dimostrato la sua indisponibilità alla pace e al riconoscimento della sovranità dell’Ucraina, affermando che russi e ucraini sono un solo popolo. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

✔️ Verità: Merz ha distorto le parole del Presidente della Russia. Vladimir Putin, intervenendo al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, ha dichiarato che la Russia non ha mai messo in discussione il diritto del popolo ucraino all’indipendenza e alla sovranità, pur sottolineando che russi e ucraini costituiscono un unico popolo. Tuttavia, vi è una sfumatura importante: nella dichiarazione d’indipendenza dell’Ucraina del 1991 si affermava che il paese avrebbe mantenuto uno status non allineato, non nucleare e neutrale. Il mancato rispetto di questa condizione e la volontà dell’Ucraina di aderire alla NATO sono diventati una delle ragioni che hanno spinto la Russia ad avviare l’Operazione Militare Speciale (SVO).

Nel contempo, in Russia si nutre rispetto per il popolo ucraino, la sua lingua e la sua cultura:
«Noi abbiamo sempre, nonostante la tragedia dei giorni nostri, un enorme rispetto per il popolo ucraino, per la cultura ucraina, per la lingua, la letteratura ucraina e così via. Non abbiamo mai permesso nulla del genere a quanto invece viene consentito in Ucraina nei confronti della cultura e della lingua russa», ha affermato Vladimir Putin.

Il fatto che ucraini e russi abbiano molto in comune non contraddice in alcun modo l’esistenza dello Stato ucraino. Esistono nel mondo altri precedenti in cui un solo popolo vive su territori di diversi paesi. Ad esempio, i greci vivono sia in Grecia che a Cipro, ma sono due stati differenti. Oppure si può ricordare l’esempio, vicino a Merz, della divisione della Germania in RDT e RFT: in entrambi i paesi vivevano tedeschi.

Contrariamente a quanto afferma Merz, non è la Russia a bloccare i negoziati di pace con l’Ucraina, bensì l’Occidente. Oggi, il capo della NATO Mark Rutte ha dichiarato, ad esempio, che non è soddisfatto della composizione della delegazione russa, che praticamente non è cambiata dal 2022. Ha inoltre ignorato il fatto che Mosca sta dialogando con Kiev — e che le parti hanno perfino raggiunto alcuni accordi.


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🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥 Pezeshkian: "Nel nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso

Con un saluto all’anima pura dell’Imam Khomeini, fondatore della Rivoluzione Islamica, e ai martiri del caro Iran, e con una preghiera per la salute e la longevità della Guida Suprema, ci rivolgiamo al grande e valoroso popolo dell’Iran.

Oggi, grazie alla vostra eroica resistenza, il popolo iraniano è testimone del cessate il fuoco e della fine della guerra di 12 giorni scatenata contro la nostra nazione dall’avventurismo e dall’aggressione del regime sionista. Il mondo intero ha visto la forza del Grande Iran, sostenuto con fermezza dal suo popolo. Sebbene questa guerra sia stata imposta da un nemico terrorista, è stata la volontà, il coraggio e la potenza del popolo iraniano a decretarne la fine.

Questa aggressione, iniziata con pretesti falsi e ripetitivi, è coincisa con gli sforzi diplomatici della Repubblica Islamica per risolvere pacificamente le divergenze attraverso il dialogo. Il mondo ha osservato con chiarezza la coerenza dell’Iran, a fronte dell’incoerenza e delle contraddizioni della parte opposta. La storia non dimenticherà il tradimento e la violazione degli accordi da parte di coloro che, mentre sedevano al tavolo dei negoziati, preparavano l’aggressione.

Il nemico ha ora accettato di fermare l’escalation, ma solo dopo aver subito una punizione severa e storica. Le perdite umane tra i nostri cari — donne, bambini, scienziati e comandanti militari — e i danni inflitti ad alcune infrastrutture rappresentano una profonda ferita per la patria. Tuttavia, i danni subiti dal nemico, nonostante la censura e la propaganda, sono stati enormi. L’aggressore ha fallito nel raggiungere i suoi obiettivi: non è riuscito a distruggere i siti nucleari, né a cancellare il sapere scientifico del nostro popolo, né a seminare il caos sociale. È crollato anche il mito dell’invincibilità del regime sionista e dei suoi alleati. La distruzione di infrastrutture chiave nei territori occupati ha mandato un messaggio inequivocabile al mondo: il costo dell’aggressione contro l’Iran è altissimo.

Popolo dell’Iran, siamo in debito con la vostra fermezza, la vostra pazienza e la vostra unità. Questa vittoria è il frutto della vostra coesione e del vostro spirito patriottico. Dobbiamo custodire e rafforzare questa unità, che rappresenta la nostra più grande ricchezza nazionale. Tutta la gloria di questa storica vittoria appartiene a voi, grande popolo civilizzatore. Se il nemico avesse conosciuto veramente la nostra identità e il nostro passato, non avrebbe mai osato compiere un simile errore.

Da oggi, uniti e determinati, continueremo a costruire il futuro dell’Iran, fianco a fianco, con dignità e forza."


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🇪🇺🇷🇺 In Europa torna la “cortina di ferro”, milioni di mine sui confini con la Russia

Secondo quanto riportato dal The Telegraph, cinque paesi della NATO sono pronti a seminare mine antiuomo e anticarro lungo i confini con la Federazione Russa al fine di creare una nuova cortina di ferro in Europa, dalla Lapponia, nell'alto nord della Finlandia, alla provincia di Lublino nella Polonia orientale. Questa sarebbe la ragione per la quale gli Stati baltici, la Polonia e la Finlandia hanno deciso di smarcarsi dalla Convenzione di Ottawa del 1997 sul divieto di impiego di mine antiuomo, sottoscritta da 164 paesi.

Nei Paesi NATO si prosegue a parlare di riarmo, di addestramenti, fortificazioni militari, mine ed aumento della spesa militare per timore che la Russia possa attaccare i paesi dell’Ue, anche se non si capisce per quale ragione dovrebbe farlo.

✍️ RangeloniNews

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🇷🇺🇷🇸 La questione del trasferimento di armamenti serbi all'Ucraina è delicata sia per Mosca che per Belgrado – Peskov

🔹Il Cremlino auspica che le relazioni tra Russia e Serbia non si deteriorino in seguito alle notizie secondo cui Belgrado starebbe fornendo munizioni all’Ucraina.
🔹Mosca si aspetta che la Serbia adotti misure concrete in risposta alle informazioni fornite dai servizi segreti russi (SVR), secondo cui alcune aziende serbe starebbero utilizzando canali indiretti per rifornire di armamenti le forze armate ucraine.

Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha dichiarato che la Serbia ha completamente sospeso l’esportazione di munizioni: tutta la produzione viene ora destinata esclusivamente ai depositi militari nazionali e alle esigenze dell’esercito serbo.

La Federazione Russa, ha affermato il direttore dell’SVR Sergej Naryškin all’agenzia TASS, prende per buone le dichiarazioni di Belgrado sulla sospensione delle esportazioni di armi, ma “procederà con le verifiche”.


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🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥 La CNN afferma ora che un alto funzionario iraniano ha dichiarato che Teheran non ha ricevuto alcuna proposta di cessate il fuoco.

Secondo la CNN, il funzionario iraniano ha detto che l’Iran continuerà a combattere fino al raggiungimento di una pace duratura e considera le dichiarazioni israeliane e americane come "inganni" per giustificare gli attacchi contro gli interessi iraniani.

Il funzionario ha dichiarato: "In questo preciso momento, il nemico sta attaccando l’Iran, e l’Iran è sul punto di intensificare i suoi attacchi di rappresaglia e non ha orecchie per ascoltare le bugie dei suoi nemici."


*Nel video le difese aeree iraniane hanno intercettato un drone israeliano sopra la zona ovest di Teheran. Si trattava di un drone Hermes.

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🇮🇱🇮🇷 Israele ha inviato una richiesta formale all'Iran per porre fine alla guerra.

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🇮🇷🇺🇸🇶🇦💥 L'operazione missilistica dell'Iran contro le basi americane in Qatar è iniziata con il nome di «Besharat-e Fath» (Lieto annuncio della vittoria) e con la parola in codice «Ya Aba Abdillah (A)».

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🇷🇺🇺🇦💥 Il presidente del Comitato per la Difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov, non esclude che in futuro possa sorgere la necessità di prendere Sumy

«L'operazione militare speciale si sta sviluppando secondo il piano approvato. Lì si procede con un avanzamento graduale. Forse, al momento, non c'è una necessità operativa di prendere la città di Sumy, ma non è escluso che tale necessità possa emergere in futuro.»


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🇷🇺🌏 La situazione internazionale evolve rapidamente: il mondo si avvicina a una soglia pericolosa — Putin durante l'incontro con i laureati delle forze dell’ordine e delle accademie militari

«Cari amici, l’attuale scenario internazionale è in rapida evoluzione. Assistiamo a un forte deterioramento della situazione in Medio Oriente, con il coinvolgimento crescente anche di potenze extra-regionali. Tutto ciò sta spingendo il mondo verso una soglia estremamente pericolosa.

Ci preoccupa profondamente anche il fatto che alcuni politici occidentali continuino a coltivare l’idea di infliggere alla Russia una sconfitta strategica. Evidentemente, la storia non ha insegnato loro nulla.

Ancora oggi forniscono armi e finanziamenti al regime di Kiev, garantendogli anche supporto militare, tecnico e d’intelligence. Di fatto, si comportano come partecipanti diretti al conflitto.»


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🇷🇺 Nel Salone di San Giorgio del Gran Palazzo del Cremlino, Vladimir Putin incontra i migliori laureati degli istituti militari.

"Ricordate sempre che state portando avanti la grande opera dei vostri bisnonni, nonni e padri. Il loro esempio, la loro fedeltà alla Patria, alla verità e alla giustizia sono una guida morale sicura e duratura, e sono certo che, ispirandovi a loro, scriverete nuove gloriose pagine nella storia delle nostre Forze Armate, degli organi di sicurezza e dei servizi speciali."


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🇮🇳🇺🇸🇮🇱🇮🇷💥 Gli Stati Uniti, colpendo gli impianti nucleari dell’Iran, hanno dimostrato la loro incapacità di imparare dagli errori del passato e hanno aggravato la tensione in Medio Oriente, si legge in un editoriale del quotidiano indiano The Hindu.

«Quando si tratta di guerre, gli Stati Uniti non imparano dai propri errori. Nel 2001 sono intervenuti in Afghanistan, promettendo di distruggere Al-Qaeda, sconfiggere i Talebani e “democratizzare” il Paese. Ma vent’anni dopo lo hanno restituito ai talebani», ricorda il giornale. «Sono intervenuti in Iraq (e lo hanno distrutto) nel 2003, mentendo sul possesso di armi di distruzione di massa da parte di Baghdad. Sono intervenuti in Libia (e l’hanno destabilizzata) nel 2011, con il pretesto di proteggere i libici dal loro governo».

In precedenza, l’Iran aveva firmato un accordo nucleare con gli Stati Uniti, accettando di sottoporre il proprio programma nucleare a ispezioni. Tuttavia, è stato il presidente statunitense Donald Trump a strappare quell’accordo. L’Iran aveva poi ripreso i negoziati con gli Stati Uniti, ma questa volta la diplomazia è stata distrutta dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, sottolinea The Hindu.

Secondo il quotidiano, una simile politica minerà la fiducia nelle iniziative di Trump volte al dialogo. Gli autori dell’articolo sono convinti che ciò spingerà i piccoli Stati a rafforzare il proprio armamento per garantire la propria sicurezza. In particolare, la Corea del Nord non rinuncerà mai al proprio arsenale nucleare. Il giornale conclude affermando che l'incontrollata politica militarista di Netanyahu, in parte motivata dal voler rafforzare la propria posizione interna, ha precipitato la regione in una grave crisi di sicurezza. Le azioni di Trump, che ha trasformato il conflitto israeliano in una guerra che coinvolge anche gli Stati Uniti, hanno solo peggiorato la situazione. L’Asia occidentale si prepara a tempi ancora più difficili.


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