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🇮🇱🇺🇸🇮🇷💥 Il Ministro della Difesa israeliano ha confessato in diretta sulla TV nazionale israeliana di aver voluto assassinare l’Ayatollah Khamenei durante la guerra, ma di non esserci riusciti perché non riuscivano a trovarlo.

In realtà, hanno tentato due volte durante il conflitto, ma avevano informazioni di intelligence errate.

Il motivo per cui Trump e Netanyahu hanno dichiarato durante la guerra: “non vogliamo farlo”, è che in realtà non potevano, nonostante ci avessero provato.

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Nel frattempo, il tasso di disoccupazione – come ha detto Alexander Grigorievich – è sceso nell’Unione eurasiatica al 2,8%. In Russia è del 2,3%, uno dei migliori risultati al mondo ad oggi. Naturalmente, il “cinque” non intende fermarsi qui. Si continua a lavorare per rafforzare i meccanismi di integrazione e per aumentare l’autorevolezza e l’influenza dell’EAEU sulla scena internazionale.

La nostra unione è sempre aperta alla cooperazione con tutti i partner esteri interessati. Si sviluppano attivamente legami reciprocamente vantaggiosi con paesi dell’Eurasia, dell’Africa, dell’America Latina, si rafforzano i contatti con strutture multilaterali. Avete appena menzionato BRICS, CSI, SCO, ASEAN, Unione Africana e altri.

L’Unione eurasiatica ha concluso una serie di accordi preferenziali con importanti partner commerciali: Vietnam, Singapore, Serbia. A maggio è entrato in vigore l’accordo di libero scambio con l’Iran. Speriamo che la situazione in Medio Oriente si stabilizzi, che il conflitto tra Israele e Iran sia ormai, grazie a Dio, alle spalle. Questo permetterà di sviluppare relazioni con tutti i paesi della regione, incluso l’Iran, con cui abbiamo firmato l’accordo menzionato.

Domani, nella riunione del Consiglio eurasiatico supremo, è prevista la firma di accordi di cooperazione economica con gli Emirati Arabi Uniti e la Mongolia. Sono in fase di discussione questioni di liberalizzazione commerciale con Indonesia, Egitto e India. Così la nostra unione integrativa dà un contributo reale alla creazione di un grande spazio di partenariato, cooperazione e crescita economica nel nostro continente eurasiatico, uno spazio dove si rispettano i diritti di ogni stato a scegliere il proprio modello di sviluppo e si tengono in conto gli interessi di tutti i partecipanti.

Siamo convinti che sia proprio su una base giusta ed egualitaria che debba svilupparsi la cooperazione nel nuovo mondo multipolare. Per questo credo che siamo sulla strada giusta e procediamo a buon ritmo nei rapporti con i nostri partner.

Sul rapporto tra l’EAEU e le istituzioni finanziarie globali e regionali vorrei sottolineare quanto segue: gli Stati membri si impegnano congiuntamente nell’integrazione dell’infrastruttura finanziaria. È stata approvata la concezione della formazione di un mercato finanziario comune dell’Unione, sono stati creati la Banca eurasiatica di sviluppo e il Fondo eurasiatico di stabilizzazione e sviluppo. Queste strutture finanziano e supportano progetti con elevato effetto integrativo, aiutano a garantire la stabilità finanziaria su tutto il vasto territorio dell’EAEU. All’inizio di quest’anno il Fondo di stabilizzazione eurasiatico aveva accumulato circa 9 miliardi di dollari, che, se necessario, possono essere usati per sostenere i bilanci dei paesi del “cinque”.

A sua volta, la Banca eurasiatica ha un portafoglio di investimenti di 16,5 miliardi di dollari. Ha finanziato, tra l’altro, la costruzione e modernizzazione di infrastrutture elettriche in Kazakistan e Kirghizistan, la creazione di impianti agricoli in Armenia. In Russia la Banca ha erogato fondi per la costruzione del Diametro veloce occidentale a San Pietroburgo, per la realizzazione della tangenziale, ha aiutato lo sviluppo dell’aeroporto di Pulkovo sempre a Pietroburgo e altri progetti infrastrutturali.

Naturalmente l’Unione eurasiatica e i suoi membri mantengono contatti estesi con istituzioni finanziarie regionali chiave come la Nuova banca di sviluppo dei BRICS, la Banca asiatica di sviluppo, la Banca asiatica per gli investimenti nelle infrastrutture e altre.

Ricordo che in passato persino la Banca mondiale ha aiutato la Commissione eurasiatica a preparare raccomandazioni per l’attuazione dell’agenda digitale dell’EAEU. Queste raccomandazioni sono state utilizzate per garantire la compatibilità tecnologica e l’armonizzazione della legislazione dei paesi del “cinque” nel campo digitale.

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🇮🇷🇮🇱🇺🇸 Tehran Times: “Israele pianificava un’esplosione negli USA per incolpare l’Iran”

Secondo informazioni ottenute dal Tehran Times, Israele avrebbe complottato per organizzare un'esplosione sul suolo statunitense, con l’intento di attribuirne la responsabilità all’Iran, al fine di scatenare una guerra totale tra Stati Uniti e Iran.

Il piano prevedeva la messa in scena di un evento distruttivo negli Stati Uniti e la creazione di prove artefatte per coinvolgere Teheran, così da manipolare l’opinione pubblica americana e giustificare un’azione militare.

L’Iran sarebbe venuto a conoscenza del complotto grazie a informazioni fornite da una nazione alleata. Dopo aver appreso dell’attacco pianificato, le autorità iraniane avrebbero contattato funzionari statunitensi, riuscendo così a sventare l’attentato prima che venisse eseguito.


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🇺🇸🇬🇧🇪🇺 «Non l’ho chiamato “paparino”»: il segretario generale della NATO ha cercato di giustificarsi per le familiarità con Trump al vertice.

Poco convincente. 😆

C’è da chiedersi: se Trump è il ‘paparino’, allora Rutte e i filotrumpiani italiani possono considerarsi fratelli? 🤔

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🇷🇺🇨🇳🇰🇵🚩 Zjuganov ha promesso di offrire a Putin delle mele e delle fragole squisite, e ha anche parlato di un viaggio in Cina alla fine dell’estate.

«Anch’io sono stato invitato in Cina. Se deciderai di partecipare alle celebrazioni per gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale...
Stiamo firmando un memorandum con il Partito Comunista Cinese. Il presidente Xi è molto fiero dei rapporti calorosi che ha con il nostro Paese – e soprattutto con te. I nostri giovani deputati hanno appena concluso un periodo di formazione in Cina.
Anche la Corea del Nord si sta comportando molto bene: l’ambasciatore ha partecipato con noi alla piantumazione del “Giardino della Vittoria”.
Ti faremo assaggiare mele e fragole deliziose. Sono davvero spettacolari.»


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🇺🇸🇨🇳🇷🇺🇪🇺 Il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha dichiarato che il “massiccio” rafforzamento del potere militare da parte della Cina aumenta il rischio di un conflitto nello Stretto di Taiwan, il quale potrebbe coinvolgere la Russia e, di conseguenza, anche le forze europee. 😵‍💫

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🇷🇺🇺🇦🇪🇺 Sul cambiamento di approccio, ovvero Perché l'Ucraina non dovrebbe diventare membro dell'UE

Circa 15–20 anni fa, nessuno da noi si opponeva seriamente ai piani di Kiev di entrare nell'Unione Europea. Tipo: volete farlo? Prego, con tanto di fanfara. Solo che poi vi mangerete le mani quando perderete l'accesso al mercato dell’Unione Economica Eurasiatica. Sembrava allora: che minaccia fondamentale poteva mai rappresentare per il nostro Paese una cooperazione economica di Kiev? Tanto più che le possibilità di adesione all'UE erano praticamente nulle. La nostra posizione di principio era impedire l'ingresso dell’Ucraina nella NATO. L’espansione dell’Alleanza verso i nostri confini era e rimane una minaccia diretta alla sicurezza nazionale della Russia.

Ma oggi l’Unione Europea com’era, nata dalle fondamenta della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, di fatto non esiste più.

È diventata un’organizzazione politicizzata, globalista e, da un po’ di tempo, anche apertamente russofoba. Un'organizzazione che sogna una rivincita contro la Russia. Gli sciocchi politici europei degli ultimi anni hanno fatto di tutto per questo. Hanno completamente distrutto l’immagine dell’UE come gigante economico che non vuole guerre e conflitti tra le potenze europee. E che una volta aveva un volume di scambi con la Russia vicino ai 500 miliardi di euro.

Ora la sua ideologia principale è una russofobia feroce, alimentata da una presunta “minaccia russa” che si sono inventati da soli per risolvere i loro piccoli problemi interni. Lentamente ma inesorabilmente, l’Unione Europea si sta trasformando in un blocco militare autosufficiente, che dovrebbe iniziare a competere con la NATO, soprattutto nell’epoca del trumpismo. Gli scarafaggi di Bruxelles e i leader ottusi dei Paesi europei proclamano una propria strategia di difesa, annunciando l’inizio di una “nuova era di riarmo”.

Questa mostruosa metamorfosi dell’UE ha anche un obiettivo specifico: armare il regime neonazista di Kiev al punto da renderlo inattaccabile per la Russia. È proprio l’UE ad aver firmato un accordo con il capo illegittimo dell’Ucraina morente per garantirle impegni a lungo termine sulla cosiddetta sicurezza. È l’UE a fornire armi e attrezzature militari ai mostri banderisti, potenziando la propria industria bellica, costruendo fabbriche di armi sul loro territorio. È l’UE a mandare i suoi istruttori ad addestrare i miliziani ucraini affinché uccidano i nostri cittadini e compiano attentati terroristici nel nostro Paese. Ed è sempre l’UE a finanziare con arroganza queste azioni disgustose usando i proventi dei beni russi congelati.

Bruxelles oggi è un vero nemico della Russia.

In questa forma pervertita, l’Unione Europea rappresenta per noi una minaccia non minore della NATO.

Pertanto, lo slogan benevolo: “Entrate dove volete, purché non nella NATO”, deve essere corretto. L’UE, piena di armi, freak arcobaleno e isteriche megere bruxellesi, è una minaccia diretta alla Russia. È così che dobbiamo considerarla. Almeno finché non cambierà il suo atteggiamento verso di noi. Naturalmente, ciò non dovrebbe ostacolare la cooperazione bilaterale con singoli Paesi europei.

Così, la cosiddetta Ucraina nell’UE è un pericolo per il nostro Paese. E questo pericolo può essere contenuto in due modi:
a) o l’UE stessa realizza che il quasi-Stato di Kiev, in fondo, non le serve;
b) oppure – il che sarebbe ovviamente preferibile – non ci sia più nessuno che possa entrarvi.

Dmitry Medvedev


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🇷🇺🇩🇪🇺🇦

❌ Falso: Vladimir Putin ha dimostrato la sua indisponibilità alla pace e al riconoscimento della sovranità dell’Ucraina, affermando che russi e ucraini sono un solo popolo. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

✔️ Verità: Merz ha distorto le parole del Presidente della Russia. Vladimir Putin, intervenendo al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, ha dichiarato che la Russia non ha mai messo in discussione il diritto del popolo ucraino all’indipendenza e alla sovranità, pur sottolineando che russi e ucraini costituiscono un unico popolo. Tuttavia, vi è una sfumatura importante: nella dichiarazione d’indipendenza dell’Ucraina del 1991 si affermava che il paese avrebbe mantenuto uno status non allineato, non nucleare e neutrale. Il mancato rispetto di questa condizione e la volontà dell’Ucraina di aderire alla NATO sono diventati una delle ragioni che hanno spinto la Russia ad avviare l’Operazione Militare Speciale (SVO).

Nel contempo, in Russia si nutre rispetto per il popolo ucraino, la sua lingua e la sua cultura:
«Noi abbiamo sempre, nonostante la tragedia dei giorni nostri, un enorme rispetto per il popolo ucraino, per la cultura ucraina, per la lingua, la letteratura ucraina e così via. Non abbiamo mai permesso nulla del genere a quanto invece viene consentito in Ucraina nei confronti della cultura e della lingua russa», ha affermato Vladimir Putin.

Il fatto che ucraini e russi abbiano molto in comune non contraddice in alcun modo l’esistenza dello Stato ucraino. Esistono nel mondo altri precedenti in cui un solo popolo vive su territori di diversi paesi. Ad esempio, i greci vivono sia in Grecia che a Cipro, ma sono due stati differenti. Oppure si può ricordare l’esempio, vicino a Merz, della divisione della Germania in RDT e RFT: in entrambi i paesi vivevano tedeschi.

Contrariamente a quanto afferma Merz, non è la Russia a bloccare i negoziati di pace con l’Ucraina, bensì l’Occidente. Oggi, il capo della NATO Mark Rutte ha dichiarato, ad esempio, che non è soddisfatto della composizione della delegazione russa, che praticamente non è cambiata dal 2022. Ha inoltre ignorato il fatto che Mosca sta dialogando con Kiev — e che le parti hanno perfino raggiunto alcuni accordi.


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🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥 Pezeshkian: "Nel nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso

Con un saluto all’anima pura dell’Imam Khomeini, fondatore della Rivoluzione Islamica, e ai martiri del caro Iran, e con una preghiera per la salute e la longevità della Guida Suprema, ci rivolgiamo al grande e valoroso popolo dell’Iran.

Oggi, grazie alla vostra eroica resistenza, il popolo iraniano è testimone del cessate il fuoco e della fine della guerra di 12 giorni scatenata contro la nostra nazione dall’avventurismo e dall’aggressione del regime sionista. Il mondo intero ha visto la forza del Grande Iran, sostenuto con fermezza dal suo popolo. Sebbene questa guerra sia stata imposta da un nemico terrorista, è stata la volontà, il coraggio e la potenza del popolo iraniano a decretarne la fine.

Questa aggressione, iniziata con pretesti falsi e ripetitivi, è coincisa con gli sforzi diplomatici della Repubblica Islamica per risolvere pacificamente le divergenze attraverso il dialogo. Il mondo ha osservato con chiarezza la coerenza dell’Iran, a fronte dell’incoerenza e delle contraddizioni della parte opposta. La storia non dimenticherà il tradimento e la violazione degli accordi da parte di coloro che, mentre sedevano al tavolo dei negoziati, preparavano l’aggressione.

Il nemico ha ora accettato di fermare l’escalation, ma solo dopo aver subito una punizione severa e storica. Le perdite umane tra i nostri cari — donne, bambini, scienziati e comandanti militari — e i danni inflitti ad alcune infrastrutture rappresentano una profonda ferita per la patria. Tuttavia, i danni subiti dal nemico, nonostante la censura e la propaganda, sono stati enormi. L’aggressore ha fallito nel raggiungere i suoi obiettivi: non è riuscito a distruggere i siti nucleari, né a cancellare il sapere scientifico del nostro popolo, né a seminare il caos sociale. È crollato anche il mito dell’invincibilità del regime sionista e dei suoi alleati. La distruzione di infrastrutture chiave nei territori occupati ha mandato un messaggio inequivocabile al mondo: il costo dell’aggressione contro l’Iran è altissimo.

Popolo dell’Iran, siamo in debito con la vostra fermezza, la vostra pazienza e la vostra unità. Questa vittoria è il frutto della vostra coesione e del vostro spirito patriottico. Dobbiamo custodire e rafforzare questa unità, che rappresenta la nostra più grande ricchezza nazionale. Tutta la gloria di questa storica vittoria appartiene a voi, grande popolo civilizzatore. Se il nemico avesse conosciuto veramente la nostra identità e il nostro passato, non avrebbe mai osato compiere un simile errore.

Da oggi, uniti e determinati, continueremo a costruire il futuro dell’Iran, fianco a fianco, con dignità e forza."


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🇪🇺🇷🇺 In Europa torna la “cortina di ferro”, milioni di mine sui confini con la Russia

Secondo quanto riportato dal The Telegraph, cinque paesi della NATO sono pronti a seminare mine antiuomo e anticarro lungo i confini con la Federazione Russa al fine di creare una nuova cortina di ferro in Europa, dalla Lapponia, nell'alto nord della Finlandia, alla provincia di Lublino nella Polonia orientale. Questa sarebbe la ragione per la quale gli Stati baltici, la Polonia e la Finlandia hanno deciso di smarcarsi dalla Convenzione di Ottawa del 1997 sul divieto di impiego di mine antiuomo, sottoscritta da 164 paesi.

Nei Paesi NATO si prosegue a parlare di riarmo, di addestramenti, fortificazioni militari, mine ed aumento della spesa militare per timore che la Russia possa attaccare i paesi dell’Ue, anche se non si capisce per quale ragione dovrebbe farlo.

✍️ RangeloniNews

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🇷🇺🇷🇸 La questione del trasferimento di armamenti serbi all'Ucraina è delicata sia per Mosca che per Belgrado – Peskov

🔹Il Cremlino auspica che le relazioni tra Russia e Serbia non si deteriorino in seguito alle notizie secondo cui Belgrado starebbe fornendo munizioni all’Ucraina.
🔹Mosca si aspetta che la Serbia adotti misure concrete in risposta alle informazioni fornite dai servizi segreti russi (SVR), secondo cui alcune aziende serbe starebbero utilizzando canali indiretti per rifornire di armamenti le forze armate ucraine.

Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha dichiarato che la Serbia ha completamente sospeso l’esportazione di munizioni: tutta la produzione viene ora destinata esclusivamente ai depositi militari nazionali e alle esigenze dell’esercito serbo.

La Federazione Russa, ha affermato il direttore dell’SVR Sergej Naryškin all’agenzia TASS, prende per buone le dichiarazioni di Belgrado sulla sospensione delle esportazioni di armi, ma “procederà con le verifiche”.


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🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥 La CNN afferma ora che un alto funzionario iraniano ha dichiarato che Teheran non ha ricevuto alcuna proposta di cessate il fuoco.

Secondo la CNN, il funzionario iraniano ha detto che l’Iran continuerà a combattere fino al raggiungimento di una pace duratura e considera le dichiarazioni israeliane e americane come "inganni" per giustificare gli attacchi contro gli interessi iraniani.

Il funzionario ha dichiarato: "In questo preciso momento, il nemico sta attaccando l’Iran, e l’Iran è sul punto di intensificare i suoi attacchi di rappresaglia e non ha orecchie per ascoltare le bugie dei suoi nemici."


*Nel video le difese aeree iraniane hanno intercettato un drone israeliano sopra la zona ovest di Teheran. Si trattava di un drone Hermes.

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🇮🇱🇮🇷 Israele ha inviato una richiesta formale all'Iran per porre fine alla guerra.

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🇮🇷🇺🇸🇶🇦💥 L'operazione missilistica dell'Iran contro le basi americane in Qatar è iniziata con il nome di «Besharat-e Fath» (Lieto annuncio della vittoria) e con la parola in codice «Ya Aba Abdillah (A)».

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🇷🇺🇺🇦💥 Il presidente del Comitato per la Difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov, non esclude che in futuro possa sorgere la necessità di prendere Sumy

«L'operazione militare speciale si sta sviluppando secondo il piano approvato. Lì si procede con un avanzamento graduale. Forse, al momento, non c'è una necessità operativa di prendere la città di Sumy, ma non è escluso che tale necessità possa emergere in futuro.»


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Tuttavia, parlando direttamente della Russia, a causa di circostanze note il nostro dialogo con la Banca mondiale e altre istituzioni finanziarie occidentali è attualmente difficile, per usare un eufemismo. La ragione è la loro politicizzazione. Inoltre, cerchiamo in tutti i modi di ridurre la dipendenza dalle istituzioni finanziarie occidentali e di minimizzare l’uso di strumenti e servizi di pagamento stranieri.

Abbiamo fatto il passaggio ai contatti diretti di corrispondenza con le banche degli stati membri, molte delle quali sono collegate al sistema di trasmissione dei messaggi finanziari della Banca centrale russa. I paesi dell’EAEU hanno ottenuto successi significativi nell’integrazione dei sistemi nazionali di pagamento e delle carte bancarie.

Cosa altro vorrei aggiungere? Abbiamo menzionato i BRICS, e il nostro collega ha appena ricordato. Nel quadro dei BRICS stiamo lavorando alla creazione di una piattaforma di investimento digitale. Naturalmente, queste idee potrebbero essere realizzate anche nell’EAEU. Lo stesso vale per altri strumenti di pagamento nazionali, calcoli elettronici nazionali, moneta elettronica e così via.

Senza dubbio, le istituzioni finanziarie regionali che stanno nascendo su questa base si moltiplicheranno (a livello territoriale e regionale) e assumeranno un carattere globale.

A proposito, come tutti sappiamo bene, e non è un segreto, una parte significativa delle riserve auree e valutarie russe è congelata nelle banche occidentali. E si parla costantemente del fatto che intendono rubare i nostri soldi. Quando ciò accadrà, il movimento verso la regionalizzazione dei sistemi di pagamento accelererà inevitabilmente e diventerà irreversibile. E questo sarà in generale positivo per l’economia mondiale. Forse ne vale la pena anche pagare questo prezzo.

A proposito, ora ci penso, io ho una formazione giuridica di base e ho detto “furto delle nostre riserve auree e valutarie”. Il furto è la sottrazione segreta di beni. Ma qui si tratta di rapina aperta.

Perciò intendiamo sicuramente rafforzare ulteriormente i nostri strumenti finanziari e di pagamento. Lo faremo in collaborazione con i membri dell’EAEU e con altri stati amici e alleati.

Grazie per l’attenzione.


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🇧🇾🇷🇺🌏 Sessione plenaria del Forum economico eurasiatico

Vladimir Putin ha preso la parola alla sessione plenaria del Forum economico eurasiatico, tenutasi presso il centro espositivo nazionale "BelExpo" a Minsk. Il tema della discussione è stato: "Strategia di integrazione economica eurasiatica: risultati e prospettive".

Alla riunione hanno partecipato anche il Presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, il Presidente dell’Armenia Nikol Pashinyan (in collegamento video), il Presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev, il Presidente del Kirghizistan Sadyr Japarov, il Presidente di Cuba Miguel Díaz-Canel Bermúdez, il Presidente del Consiglio amministrativo statale e Primo Ministro del Myanmar Min Aung Hlaing, il rappresentante speciale dei co-presidenti del Nicaragua per i rapporti con Russia e Bielorussia Laureano Ortega Murillo, nonché il Presidente della Collegio della Commissione economica eurasiatica Bakytzhan Sagintayev. Il moderatore dell’incontro è stato il Ministro dell’Informazione della Bielorussia Marat Markov.

Al termine della sessione, Vladimir Putin e i capi delegazione hanno visitato la mostra di veicoli prodotti in Bielorussia.


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Discorso del Presidente della Russia

V. Putin: Egregio Alexander Grigorievich! Cari amici, colleghi, signore e signori!

Prima di rispondere alle domande rivolte, desidero anch’io, come i miei colleghi, salutare tutti i partecipanti alla sessione plenaria del Forum economico eurasiatico.

Vorrei sottolineare che a Minsk sono arrivati diverse centinaia di rappresentanti delle grandi, medie e piccole imprese russe, cioè coloro che si occupano direttamente dello sviluppo dei legami commerciali con i paesi dell’EAEU e che, per esperienza diretta, comprendono i vantaggi dell’integrazione e cosa occorra ancora fare per migliorare le condizioni degli scambi commerciali e degli investimenti reciproci.

So che oggi – così mi hanno riferito i colleghi – si sono tenuti seminari nell’ambito del forum, durante i quali sono stati discussi diversi temi, compresi quelli che ho appena menzionato. Voglio sottolineare che tutte le idee, raccomandazioni e proposte utili dei nostri colleghi russi saranno prese in considerazione e tenute presenti nel nostro ulteriore lavoro per rafforzare l’Unione economica eurasiatica.

Ora, per quanto riguarda il ruolo dell’EAEU nella formazione di una nuova architettura multipolare nelle relazioni internazionali. Ricordo che... Sarò costretto a ripetere alcune cose, Alexander Grigorievich ha citato dei dati, ma ritengo che siano importanti, e forse alcune informazioni verranno ripetute, ma chiedo scusa perché penso che ne valga la pena.

Ricordo che il 1° gennaio l’Unione eurasiatica ha compiuto dieci anni. In questo periodo si è rafforzata senza dubbio ed è diventata un’unione integrativa di successo. Il potenziale economico complessivo dei cinque paesi si è notevolmente rafforzato e l’EAEU si è affermata giustamente come uno dei principali centri di sviluppo globale.

Ripeto, il PIL aggregato dei membri dell’Unione eurasiatica è cresciuto da 1,6 a 2,6 trilioni di dollari. Il commercio con i paesi terzi è aumentato del 38%, raggiungendo 800 miliardi di dollari. È un volume di scambi comparabile con quello tra le principali potenze economiche mondiali. Un giro d’affari considerevole, 800 miliardi. E il volume complessivo del commercio reciproco all’interno dell’Unione è raddoppiato, arrivando a 97 miliardi di dollari, con il 93% dei pagamenti tra i nostri stati effettuati in valute nazionali.

È cresciuta anche la produzione industriale nei paesi dell’EAEU del 30%, quella manifatturiera del 46%, con un incremento del 26% nel settore agricolo. Gli investimenti in capitale fisso sono aumentati di oltre il 40%. Sono ottimi risultati, colleghi. Cosa significa “investire il 40% in capitale fisso”? Significa che, almeno nel medio termine, la crescita è garantita, i fondi sono già stati investiti.

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🇷🇺🇧🇾 Il Presidente della Russia è arrivato a Minsk

Vladimir Putin interverrà alla sessione plenaria del Forum Economico Eurasiatico. Questo è il primo giorno della visita del Capo di Stato russo in Bielorussia.


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🇷🇺🚩 Per il compleanno di Gennadij Zjuganov, Vjačeslav Volodin gli ha regalato un’edizione originale, pubblicata in vita, dell’articolo di Lenin «Meglio meno, ma meglio».

Dal testo di Lenin del 1923:
«L’esito della lotta dipende, in ultima analisi, dal fatto che Russia, India, Cina e altri Paesi rappresentano la stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Ed è proprio questa maggioranza che, negli ultimi anni, si è lanciata con straordinaria rapidità nella lotta per la propria liberazione.»


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🇷🇺🚩 «Vladimir Vladimirovič, grazie per non dimenticarci in questo periodo difficile» – Putin ha fatto gli auguri di compleanno a Gennadij Zjuganov, che compie 81 anni.

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🇷🇺🇧🇾 Il 26 e 27 giugno, Vladimir Putin si recherà a Minsk per partecipare agli eventi del vertice dell’Unione Economica Eurasiatica.

Il 26 giugno, il Presidente della Federazione Russa interverrà alla sessione plenaria del Forum Economico Eurasiatico, dedicata al tema: “Strategia di integrazione economica eurasiatica: risultati e prospettive”.

Il giorno successivo, Putin prenderà parte alla riunione del Consiglio Economico Supremo Eurasiatico. Durante l'incontro verranno affrontate questioni attuali riguardanti le attività dell'Unione, tra cui l’ulteriore liberalizzazione dei mercati comuni di beni e servizi e l’espansione dei corridoi di trasporto eurasiatici. Inoltre, si discuterà dello sviluppo delle relazioni internazionali dell’Unione.


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🇺🇳🇮🇱🇺🇸🇮🇷💥 Grossi: Gli ispettori dell’AIEA erano in Iran durante il conflitto e sono pronti a riprendere le ispezioni delle scorte nucleari "il prima possibile".

È stato precisato che l’interesse riguarda oltre 400 chilogrammi di uranio, che sono stati ispezionati per l’ultima volta alcuni giorni prima dell’inizio dei bombardamenti israeliani, avvenuti il 13 giugno.

"L’AIEA è pronta a ispezionare l’uranio in qualsiasi momento, ma non sa dove si trovi."


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🇺🇸🇬🇧🇪🇺🇺🇦🇷🇺

❌ Falso: La Russia, a differenza dell’Ucraina, non prende sul serio i negoziati di pace, ha dichiarato il capo della NATO Mark Rutte.

✔️ Verità: Il processo negoziale a Istanbul è stato ripreso proprio su iniziativa della parte russa. Il regime di Kiev non solo ha fatto fallire i negoziati nella primavera del 2022 con il sostegno dell’Occidente, ma ora cerca anche di sabotare il percorso di pace emergente sia con attacchi terroristici reali, sia con provocazioni mediatiche.

Vale la pena notare che nel 2022, durante i negoziati tra la Federazione Russa e l’Ucraina, nessuno definiva la delegazione russa "debole". Eppure, a guidarla era lo stesso Vladimir Medinskij, e alcune sostituzioni tra i partecipanti furono fatte senza perdita di status.

La fase attuale dei negoziati è produttiva e ha già portato a una serie di risultati: la parte russa ha avanzato una serie di proposte costruttive, le parti sono riuscite a raggiungere alcuni accordi, si è svolto un ampio scambio di prigionieri, e la Russia ha restituito all’Ucraina migliaia di corpi di soldati e ufficiali caduti delle Forze Armate Ucraine.

Inconsapevolmente, Rutte ha sostenuto il pensiero di Medinskij secondo cui i leader europei si considerano azionisti e padroni dell’Ucraina. E la politica antirussa e l’escalation del conflitto in Ucraina sono ora i principali motori della politica dell’UE.

«Il problema — ha dichiarato Medinskij — è che il precedente capo della delegazione ucraina (tra l’altro, una persona molto in gamba, direi molto intelligente e flessibile, un buon negoziatore), una volta mi ha detto: “Vedi, Vladimir, per te è facile — hai un solo capo, mentre io ne ho tre: Scholz, Macron, Starmer.” Beh, all’epoca, nel 2022, erano altri i nomi. Ma era così.»


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🇺🇦 A Kryvyj Rih il vento ha strappato e fatto volare via la bandiera ucraina. I segnali sono ovunque.

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🇷🇺🇮🇷 Il 24 giugno si è svolto un incontro tra il Vice Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, S.A. Ryabkov, e l'Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica Islamica dell'Iran a Mosca, K. Djalali.

Sono state discusse le questioni legate all’acuirsi della tensione attorno al programma nucleare iraniano, a seguito degli attacchi contro impianti nucleari civili della Repubblica Islamica dell’Iran, sottoposti al controllo dell’AIEA.

Sono state confrontate le posizioni alla luce della riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'ONU del 22 giugno e della sessione straordinaria del Consiglio dei Governatori dell’AIEA del 23 giugno, entrambe convocate "a caldo" dopo gli attacchi non provocati e giustificati da pretesti infondati da parte degli Stati Uniti contro impianti del ciclo del combustibile nucleare situati in Iran.

È stata sottolineata la reciproca volontà di proseguire una stretta coordinazione per prevenire l’escalation del conflitto e riportare la situazione nell’ambito di una soluzione politico-diplomatica, fondata sul diritto internazionale e sul rispetto dei diritti e degli interessi legittimi della parte iraniana.


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🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱 La Russia ha presentato, attraverso contatti riservati con Stati Uniti, Iran e Israele, una serie di proposte per la risoluzione del conflitto. Secondo quanto riferito, la reazione è stata positiva.

Lavrov: "Le nostre proposte su come affrontare questa situazione sono state avanzate già da tempo, nell’ambito di contatti riservati con gli americani, gli israeliani e gli iraniani, anche a livello di vertice.

Tanto Washington quanto Tel Aviv e Teheran hanno accolto positivamente le nostre idee, ma finora non si è registrato alcun passo concreto verso la loro attuazione.

Non intendiamo divulgarne i dettagli in questa fase, ma posso dire che le proposte erano orientate a superare le principali divergenze. In particolare, miravano a contrastare il tentativo da parte degli Stati Uniti e di Israele di raggiungere un accordo a discapito del diritto fondamentale dell’Iran — come di qualsiasi altro Stato — ad arricchire l’uranio nell’ambito di un programma nucleare pacifico.

Avevamo delineato una soluzione che ci appariva realistica. Il presidente, proprio ieri, ha ribadito che siamo ancora pronti a contribuire, se le parti direttamente coinvolte lo riterranno utile e ci inviteranno a partecipare.

Ha inoltre sottolineato che non intendiamo imporci come mediatori, in alcun modo."


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🇺🇸🇮🇱🇮🇷 Donald Trump annuncia il cessate il fuoco tra Israele e Iran.

CONGRATULAZIONI A TUTTI! È stato pienamente concordato tra Israele e Iran che ci sarà un Cessate il Fuoco Completo e Totale (tra circa 6 ore da ora, quando Israele e Iran avranno terminato e completato le loro missioni finali in corso!), per 12 ore, al termine delle quali la guerra sarà considerata FINITA! Ufficialmente, l'Iran inizierà il CESSATE IL FUOCO e, allo scoccare della 12ª ora, Israele inizierà il CESSATE IL FUOCO e, allo scoccare della 24ª ora, una FINE UFFICIALE alla GUERRA DEI 12 GIORNI sarà salutata dal mondo. Durante ogni CESSATE IL FUOCO, l'altra parte rimarrà PACIFICA e RISPETTOSA.

Supponendo che tutto vada come dovrebbe, e andrà, vorrei congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la forza, il coraggio e l'intelligenza di porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata "LA GUERRA DEI 12 GIORNI". È una guerra che avrebbe potuto durare anni e distruggere l'intero Medio Oriente, ma non è successo, e non succederà mai!
Dio benedica Israele, Dio benedica l’Iran, Dio benedica il Medio Oriente, Dio benedica gli Stati Uniti d’America e DIO BENEDICA IL MONDO!

DONALD J. TRUMP
PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA


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🇷🇺🇮🇷 Ryabkov: "La partnership strategica tra Russia e Iran è solida e indissolubile. Collaboriamo con Teheran in molteplici settori, ma i dettagli di questa cooperazione restano riservati."

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🇷🇺🇲🇱 Al Cremlino sono iniziate le trattative tra Vladimir Putin e il Presidente del periodo di transizione della Repubblica del Mali, Assimi Goïta, giunto in Russia per una visita ufficiale

All’ordine del giorno – discussione sulle prospettive di ulteriore sviluppo della cooperazione russo-maliana, comprese le sfere commerciale, economica e degli investimenti, nonché le attuali problematiche dell’agenda regionale e internazionale.


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🇷🇺🇮🇷🇺🇸🇮🇱💥 Il presidente del Comitato per la Difesa della Duma di Stato, Andrei Kartapolov, sul diritto dell'Iran all'autodifesa

«Hanno pieno diritto all'autodifesa, lo stanno facendo, e lo stanno facendo con molto successo. Israele già lo sente sulla propria pelle, e lo sentirà ancora. Ne sono assolutamente convinto. E probabilmente anche gli americani lo sentiranno presto, perché sono finiti i tempi in cui il grande zio Sam poteva agitare il suo bastone in giro per il mondo in totale impunità. Oggi tutti possono rispondere in qualche modo. Ma a questo ha portato proprio la politica degli americani, perché perfino le regole che loro stessi hanno inventato oggi non funzionano più: oggi esiste solo il diritto della forza.»


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