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🇺🇸🇨🇺🇸🇾 USA, l’ipocrisia delle sanzioni!!

Donald Trump sanziona Cuba in nome della democrazia e allo stesso tempo revoca le sanzioni a un governo di fatto non eletto da nessuno in Siria.


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🇷🇺🇦🇿 Le riprese mostrano cittadini russi visibilmente picchiati all'interno di un'aula di tribunale, dopo il loro arresto da parte delle autorità azere.

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🇷🇺🇫🇷📞 Colloquio telefonico tra il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e il Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron (1° luglio 2025)

I Presidenti della Federazione Russa e della Repubblica Francese hanno avuto un approfondito scambio di vedute sulla situazione in Medio Oriente, alla luce della crescente tensione tra Iran e Israele e dei recenti attacchi statunitensi contro installazioni nucleari iraniane.

Entrambi i leader hanno ribadito la responsabilità particolare che incombe su Russia e Francia, in qualità di membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nel garantire la pace e la stabilità internazionali. In particolare, hanno sottolineato l’importanza di preservare la sicurezza nella regione mediorientale e di tutelare il regime globale di non proliferazione nucleare.

In tale contesto, è stata evidenziata la necessità di rispettare il diritto legittimo dell’Iran allo sviluppo dell’energia nucleare a fini pacifici, così come la prosecuzione del rispetto, da parte di Teheran, degli obblighi previsti dal Trattato di non proliferazione nucleare, inclusa la cooperazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA).

I due Capi di Stato hanno convenuto sull’importanza di una soluzione politica e diplomatica della crisi relativa al programma nucleare iraniano, così come degli altri conflitti presenti nella regione. È stato concordato di mantenere i contatti in vista di una possibile coordinazione delle rispettive posizioni.

❗️ In merito alla situazione in Ucraina, il Presidente Putin ha ribadito che, secondo la posizione russa, il conflitto in corso è la conseguenza diretta della politica dei Paesi occidentali, che per anni avrebbero ignorato le legittime preoccupazioni di sicurezza della Russia, trasformato l’Ucraina in un avamposto anti-russo, tollerato violazioni dei diritti della popolazione russofona e, attualmente, starebbero prolungando le ostilità attraverso forniture di armamenti avanzati al regime di Kiev.

Quanto alle prospettive di un possibile processo di pace, il Presidente russo ha riaffermato i principi alla base di eventuali accordi futuri, che dovrebbero essere globali e duraturi, affrontare le cause profonde del conflitto ucraino e tener conto delle nuove realtà territoriali.

Il colloquio tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron si è svolto in un clima costruttivo e ha avuto un contenuto sostanziale.


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🇷🇺🇺🇦💥 Il capo della Repubblica Popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, ha ufficialmente annunciato la liberazione da parte dell'esercito russo del 100% del territorio della regione.

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🇷🇺🇦🇿 Il Ministero degli Esteri russo esprime preoccupazione per la mancanza di comunicazioni con i giornalisti russi a Baku

Il Ministero degli Esteri russo ha manifestato preoccupazione per l'impossibilità, da oltre due ore, di mettersi in contatto con alcuni giornalisti russi presenti a Baku. A renderlo noto è stata la portavoce del Ministero, Maria Zakharova, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia TASS.

“Siamo preoccupati perché da più di due ore i diplomatici russi a Baku non riescono a comunicare con i giornalisti di cittadinanza russa,” ha affermato Zakharova.

La portavoce ha evidenziato che i funzionari del dipartimento consolare dell’Ambasciata russa non sono autorizzati ad avere alcun contatto con i giornalisti, senza che siano state fornite spiegazioni ufficiali. “Non ci sono informazioni sui motivi di tale comportamento. La sorte dei nostri giornalisti ci preoccupa,” ha aggiunto.

Zakharova ha inoltre riferito che l’Ambasciata russa ha prontamente informato il Ministero degli Esteri dell’Azerbaigian, il Ministero dell’Interno e il Servizio di Sicurezza dello Stato, ma finora non ha ricevuto alcuna risposta.

In precedenza, la direttrice del canale televisivo RT, Margarita Simonyan, aveva dichiarato che i dipendenti dell’agenzia Sputnik Azerbaijan avevano interrotto ogni comunicazione dopo la diffusione di notizie su un’operazione delle forze dell’ordine azere nella loro sede.

Nel mese di febbraio, il Ministero degli Esteri azero aveva ordinato la cessazione delle attività di Sputnik Azerbaijan nel territorio nazionale. Tuttavia, l’agenzia e il suo sito web avevano continuato a operare regolarmente.


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🇩🇪🇺🇦 Il capo del Ministero degli Esteri tedesco è arrivato a Kiev: «Per me, la difesa dell'Ucraina è il compito centrale e più importante della Germania. Gloria all'Ucraina!» 🤡

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🇭🇺🇺🇸🇷🇺 ⚛️ Gli Stati Uniti hanno revocato le sanzioni contro la Russia che ostacolavano la costruzione della centrale nucleare ungherese Paks-2, progettata da Rosatom, ha riferito il ministro degli Affari Esteri ungherese, Péter Szijjártó.

Il ministro ha ricordato che, nel novembre 2024, l’amministrazione dell’allora presidente statunitense Joe Biden aveva imposto sanzioni alla banca russa Gazprombank, attraverso la quale veniva finanziato il progetto nucleare.

"Fortunatamente, da gennaio il presidente [Donald Trump] occupa la Casa Bianca a Washington e considera l’Ungheria un paese amico. Sulla base di ciò, il governo statunitense ha revocato le sanzioni sugli investimenti nella centrale nucleare Paks", ha rivelato l’alto diplomatico, come riportato dal canale televisivo M1.


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Il Messaggero ci informa che i russi hanno finito gli asini e ora ricorrono alle motociclette.

I cavalieri russi del terzo millennio “non tornano mai indietro”, assicura la redazione.

La tattica dei piccoli gruppi di assaltatori su due ruote, decisamente più agili e mobili rispetto alle ingombranti colonne di corazzati, è talmente un flop che anche l’esercito ucraino ha iniziato a farne ampiamente uso. Ma di ciò sul Messaggero non c’è traccia.

Dalla retorica del giornale sembrerebbe che l’esercito russo sia disperato, prossimo alla disfatta. Ma soprattutto non si capisce come sia possibile che ogni giorno Kiev perda il controllo di centri abitati su tutta la linea del fronte.

/channel/vn_rangeloni

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🇮🇱🇩🇪 La Germania cerca una cooperazione cibernetica con il regime sionista

🔹 Alexander Dobrindt, Ministro dell'Interno tedesco, ha annunciato l’intenzione di creare un centro congiunto di ricerca sulla cybersicurezza con il regime israeliano e di avviare il progetto “The Second Cyber”.

🇷🇺🇨🇳 La Germania punta a istituire un centro di ricerca congiunto nel settore cibernetico con Israele e a rafforzare la cooperazione bilaterale in ambito di sicurezza e intelligence. “Questa iniziativa fa parte di uno sforzo per potenziare le capacità difensive della Germania e contrastare le crescenti minacce provenienti da Russia e Cina.”


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🇷🇺🇺🇸📞 Naryshkin ha avuto un colloquio telefonico con il direttore della CIA.

Il capo del Servizio di Intelligence Estera (SVR) russo ha dichiarato che le due parti hanno concordato di mantenere aperto il canale di comunicazione, con la possibilità di risentirsi in qualsiasi momento per discutere questioni di reciproco interesse.

«Ho avuto una conversazione telefonica con il mio collega americano. Abbiamo concordato di lasciarci la possibilità di contattarci in qualunque momento per affrontare i temi che ci interessano», ha riferito Naryshkin al giornalista Pavel Zarubin.


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🇷🇺🇺🇦 L'Occidente non riuscirà a sconfiggere la Russia usando Kiev come ariete — Lavrov

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato, durante i colloqui con il ministro degli Esteri del Kirghizistan Jeenbek Kulubayev, che l'Occidente collettivo mira a sconfiggere strategicamente la Russia utilizzando il regime di Kiev come ariete, ma non avrà successo.

"Assistiamo a un confronto senza precedenti del nostro Paese contro l'Occidente collettivo, che ha deciso ancora una volta di muoverci guerra e infliggerci una sconfitta strategica, utilizzando essenzialmente il regime nazista di Kiev come un ariete", ha affermato Lavrov. "L'Occidente non ci è mai riuscito – e non ci riuscirà nemmeno questa volta", ha aggiunto il capo della diplomazia russa.

Lavrov ha osservato che "probabilmente, l’Occidente inizia a rendersene conto". Considerando l’attuale situazione internazionale, il ministro russo ha sottolineato l’importanza particolare dei legami stretti con il Kirghizistan in tutti i settori.

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Il commento ufficiale del Foreign Office è il seguente:
«Blaise Metreveli non ha mai conosciuto né incontrato suo nonno paterno. La sua genealogia è segnata da conflitti e contraddizioni e, come spesso accade con origini legate all’Europa orientale, è solo parzialmente ricostruibile.»

Ma davvero la nonna e il padre le hanno tenuto nascosto un passato così ingombrante?

La vera domanda, però, è un’altra: quale rapporto ha Blaise Metreveli con le sue radici? Nascondersi dietro un comunicato stampa non basta. Sarebbe opportuno che intervenisse direttamente per fare chiarezza.

Perché la tendenza appare ormai evidente: Friedrich Merz, Annalena Baerbock, Chrystia Freeland, Salomé Zourabichvili... e ora anche Blaise Metreveli. Tutti nomi legati, direttamente o per discendenza, a collaborazionisti o figure compromesse con il nazismo.

C’è chi teme che si stia consapevolmente collocando ai vertici politici dell’“Occidente collettivo” dei discendenti di criminali di guerra.
Una strategia? Una coincidenza? O un segnale inquietante dei tempi?

Maria Zakharova


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🔹 37.392 veicoli militari specializzati

Ministero della Difesa della Federazione Russa


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🇮🇱🇵🇸💥 I sionisti hanno raccolto il testimone lasciato dai nazisti... 🤮

https://www.instagram.com/agentedelkgb?igsh=Yjh0dHhsZzQ5aHRv

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🇷🇺🇺🇦💥 Le unità del raggruppamento di truppe "Est" hanno liberato il centro abitato di Chervona Zirka nella Repubblica Popolare di Donetsk grazie ad azioni decisive.

🔹 Ministero della Difesa della Russia


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🇺🇦🇦🇿🇷🇺💥📞 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha colto l’occasione della crisi scoppiata in questi giorni tra Russia e Azerbaigian per inserirsi nella polemica, chiamando telefonicamente il presidente azero Ilham Aliyev. Zelensky ha dichiarato: «L’ho ringraziato per il suo sostegno all’Ucraina e gli ho anche espresso il nostro appoggio in questa situazione in cui la Russia minaccia l’Azerbaigian».

La crisi tra Baku e Mosca è nata a seguito di una retata contro una banda criminale a Ekaterinburg, durante la quale sono stati uccisi due cittadini azeri.

Ieri, in un evidente atto di ritorsione, la polizia azera ha perquisito la sede di Sputnik a Baku, e già oggi il direttore di Sputnik Azerbaijan, Igor Kartavykh, e il dipendente Yevgeny Belousov sono stati condannati a quattro mesi di reclusione.


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🇷🇺🇺🇦 La Russia aumenta i tempi dell’avanzata, record di terreno conquistato nel 2025

Nonostante in Italia i principali giornali continuino a parlare di stallo sul fronte, gli analisti del ucraini progetto Deep State (vicini ai vertici militari di Kiev) sono costretti ad ammettere che nel mese di giugno l'esercito russo ha ottenuto il controllo di 556 chilometri quadrati di territori. Nonostante gli ucraini tendano a sottostimare i risultati di Mosca, si tratta del miglior risultato mensile nel 2025, superando i 449 chilometri quadrati conquistati dai russi nel mese precedente.

L’esercito russo è avanzato sensibilmente in diversi punti verso la regione di Dnipropetrovsk, nei pressi di Novopavlovka, così come nella regione di Sumy e sul fronte tra Pokrovsk e a Konstantinovka.

/channel/vn_rangeloni

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🇷🇺🇦🇿💥 Ministero degli Esteri della Federazione Russa — È stata presentata una nota di protesta all’Ambasciatore dell’Azerbaigian in Russia in merito ai "gesti ostili compiuti da Baku" e alle "azioni deliberatamente volte a smantellare le relazioni bilaterali con Mosca".

Il Ministero ha inoltre dichiarato che i tentativi da parte di Baku di accusare le forze dell’ordine russe di abuso di potere costituiscono un’inaccettabile interferenza negli affari interni della Russia.

In riferimento alla recente detenzione a Ekaterinburg di cittadini della Federazione Russa di origine azera, è stato ribadito che le indagini condotte dalle autorità russe si sono svolte in piena conformità con la legislazione nazionale, nell’ambito di procedimenti penali relativi a gravi reati commessi negli anni passati sul territorio della Federazione, compresi crimini contro cittadini azeri.

Sulla base delle informazioni fornite dagli organi competenti, Mosca considera le accuse di Baku un’ingerenza indebita negli affari interni dello Stato russo.

La Federazione Russa ha inoltre richiesto l’immediata liberazione dei giornalisti russi attualmente detenuti a Baku.


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🇰🇵🇷🇺 Kim Jong Un non ha potuto trattenere le lacrime: a Pyongyang è stata commemorata la memoria dei valorosi combattenti nordcoreani che hanno combattuto sul fronte di Kursk ❤️

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, insieme alla ministra della Cultura russa Olga Lyubimova, ha partecipato a una solenne cerimonia per il primo anniversario dell’accordo di partenariato strategico tra Russia e Corea del Nord. Durante la proiezione di filmati d’archivio che mostravano i combattenti nordcoreani impegnati nella liberazione della regione di Kursk, la platea si è alzata in piedi per onorare la memoria dei caduti e rendere omaggio ai sopravvissuti. In patria, le bare con i corpi dei valorosi caduti negli scontri contro le Forze Armate ucraine sono state accolte personalmente da Kim Jong Un.


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🇦🇿🇷🇺 Sputnik sotto attacco dell'Azerbaigian 🤬

Le forze di sicurezza azere hanno arrestato a Baku il capo dell’ufficio di Sputnik Azerbaijan, Igor Kartavykh, e il caporedattore Yevgeny Belousov.

Secondo il Ministero dell’Interno azero, i due giornalisti sono indagati per presunto “finanziamento illecito”. Le autorità affermano inoltre che l’accreditamento di Sputnik sarebbe stato revocato già a febbraio 2025. I diplomatici russi non hanno avuto accesso ai detenuti, la cui ubicazione attuale resta ignota. La redazione di Sputnik ha respinto le accuse, definendole totalmente infondate.

Fonti dei media locali riferiscono anche di un’ulteriore accusa nei confronti dei due giornalisti: una presunta collaborazione con i servizi segreti russi (FSB).

In risposta all’accaduto, il Ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore azero per protestare contro le azioni ostili di Baku e la detenzione arbitraria di membri della stampa russa.


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🇺🇸🇷🇺🇺🇦 Gli Stati Uniti imporranno dazi del 500% ai partner commerciali della Russia che non forniscono sostegno all’Ucraina. Lo ha dichiarato il senatore americano Lindsey Graham. 🤡

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🇷🇺🇺🇦💥 Il 247º Reggimento aviotrasportato russo ha sfondato le linee ucraine ed è penetrato nel centro di Kamjans'ke, dove ha rimosso la bandiera ucraina per issare quella russa.

▪️ I paracadutisti provenienti dalla regione di Stavropol hanno raggiunto il cuore di un insediamento strategico situato sul fianco sinistro del fronte di Zaporizhzhia.
▪️ A dimostrazione del pieno controllo dell’area, hanno strappato la bandiera ucraina da un cartello presso il fiume Jančekrak, sostituendola con quella della Federazione Russa.


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🇸🇰🇺🇦 «Zelensky mi odia» — ha dichiarato il primo ministro slovacco Robert Fico.

«L’ho accusato di aver causato alla Slovacchia una perdita di 500 milioni di euro bloccando il transito del gas russo».


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🇷🇺🇩🇪🇺🇦 Lavrov – su ciò che accomuna i nazisti tedeschi e quelli ucraini contemporanei:

«Ciò che accomuna i nazisti tedeschi e quelli ucraini di oggi è il loro atteggiamento verso coloro che vogliono soggiogare. I nazisti bruciavano gli ebrei solo perché erano ebrei, e i nazisti ucraini hanno bruciato cittadini russi a Odessa il 2 maggio 2014 solo perché erano russi. Paralleli di questo tipo consiglierei al Cancelliere tedesco Friedrich Merz di comprenderli a fondo», ha dichiarato Lavrov.

Ha poi sottolineato che, senza chiarire questa questione fondamentale, «è inutile continuare a dialogare con l’Europa».

Inoltre, il capo della diplomazia russa ha affermato che Macron e Merz hanno ormai perso ogni buon senso e stanno cercando di riportare l’Europa ai tempi in cui Germania e Francia cercavano di conquistare l’intero continente, in particolare l’Impero Russo e l’Unione Sovietica.


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🇷🇺🇺🇦💥 Ministero della Difesa della Russia:

La scorsa notte, le Forze Armate della Federazione Russa hanno effettuato un massiccio attacco con armi di alta precisione a lungo raggio, lanciate da vettori aerei, navali e terrestri, incluso il complesso missilistico ipersonico aeroballistico "Kinzhal", nonché con l’uso di droni, contro obiettivi del complesso militare-industriale e impianti di raffinazione del petrolio in Ucraina.

✅ L’obiettivo dell’attacco è stato raggiunto: tutti i bersagli designati sono stati colpiti con successo.

~ Inoltre, a seguito delle azioni attive e decise delle unità del raggruppamento di truppe "Centro", è stato liberato l’insediamento di Novoukrainka nella Repubblica Popolare di Donetsk.


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🇵🇸 Belgio: assalto di attivisti pro-Palestina ad una fabbrica di mezzi militari, danneggiati mezzi destinati a Kiev

Alcuni giorni fa in Belgio un centinaio di attivisti del movimento "Stop Arming Israel" ha fatto irruzione negli stabilimenti della OIP Land Systems, azienda specializzata nel ricondizionamento e nella vendita di mezzi militari.

Gli attivisti hanno danneggiato gli uffici e diversi mezzi militari dell’azienda pensando che si trattasse di armamenti destinati ad Israele, rivelandosi invece commesse per l’esercito ucraino.

“Non stiamo più vendendo nulla a Israele, hanno sabotato i veicoli destinati all'Ucraina", ha riportato il CEO dell’azienda Freddy Versluys, denunciando danni per oltre un milione di euro. A causa del sabotaggio le consegne all’Ucraina dei mezzi militari slitteranno di almeno un mese.

Qualche giorno prima, nottetempo, in un’officina di Erfurt, in Germania, ignoti hanno dato fuoco a diversi camion militari della Bundeswehr che in precedenza si era occupata della manutenzione di veicoli destinati all’Ucraina.

Foto 1: Manifestazione del movimento pro-Palestina
Foto 2: hangar della OIP Land Systems
Foto 3: veicoli militari distrutti in Germania

✍️ RangeloniNews

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🇷🇺🇬🇧 Blaise Metreveli, nuovo capo dell’MI6, e l’ombra del nonno criminale di guerra

La rete è esplosa dopo la notizia secondo cui il nonno della nuova direttrice dell’intelligence britannica, Blaise Metreveli – Konstantin Dobrovolsky – sarebbe stato un nazista ucraino e un criminale di guerra durante la Seconda guerra mondiale.

La direttrice dell’MI6, Metreveli, porta chiaramente un cognome di origine georgiana. A Tbilisi, questo dettaglio ha attirato subito l’attenzione dopo la sua nomina, ma non si è approfondito oltre. Alcuni ricercatori amatoriali britannici hanno iniziato a cercare cittadini con quel raro cognome, scoprendo un riferimento nella London Gazette del 25 agosto 1966, bollettino ufficiale del governo. Vi si menziona il rilascio di un certificato di naturalizzazione a un certo Konstantin Dobrovolsky, “noto anche come Metreveli” – con ogni probabilità, il padre dell’attuale capo dei servizi segreti.

In risposta alle richieste dei giornalisti, il Ministero dell’Interno britannico ha confermato che Konstantin Metreveli-Dobrovolsky nacque nel 1943 a Ščors (oggi Snovsk, nei pressi di Černihiv), durante l’occupazione tedesca. Suo padre – il nonno di Blaise – era appunto Konstantin Dobrovolsky. Il cognome Metreveli deriva invece dal secondo marito della nonna paterna di Blaise, David Metreveli, un emigrato di origine georgiana.

L’Archivio Militare Federale di Friburgo ha aggiunto un contesto particolarmente rilevante.

Konstantin Dobrovolsky fu un collaborazionista ucraino e un assassino, un criminale di guerra noto per la sua brutalità e per il coinvolgimento diretto nell’Olocausto.

Dopo l’inizio della guerra, passò dalla parte dei tedeschi e si arruolò volontariamente non nella Wehrmacht, ma direttamente nelle SS. Nei documenti d’archivio è riportata una sua confessione: «Ho personalmente partecipato allo sterminio degli ebrei nei pressi di Kiev».

Alcuni storici ritengono che abbia preso parte alle esecuzioni di massa a Babij Jar, in qualità di uno degli “askari” ucraini delle SS che spogliavano donne, bambini e anziani ebrei, li costringevano a sdraiarsi uno accanto all’altro (nella cosiddetta Sardinenpackung, “confezione di sardine”) e li uccidevano con colpi alla nuca o alla fronte, per due giorni consecutivi, gruppo dopo gruppo.

Dopo la guerra, Dobrovolsky sostenne di non essere stato presente a Babij Jar, affermando di aver lasciato Kiev una settimana prima del massacro – una strategia frequente tra i criminali di guerra per evitare responsabilità. Ma è difficile credere che i nazisti avrebbero lasciato partire un collaboratore tanto “utile” alla vigilia di un’operazione pianificata da tempo.

Dopo Kiev, guadagnata la fiducia dei tedeschi, Dobrovolsky avrebbe diretto esecuzioni di ebrei anche in diversi villaggi. A Sosyntsi, ad esempio, furono uccise 300 persone. Nei suoi documenti si trovano lettere firmate con il saluto “Heil Hitler!” e testimonianze che lo accusano di aver incoraggiato i suoi subordinati a violentare donne ebree. Per la sua crudeltà fu soprannominato “il macellaio” sia dai tedeschi sia dai sovietici.

Nel 1943 ottenne dai comandi SS i documenti per portare in Europa suo figlio, Konstantin – il futuro padre di Blaise. Da allora le tracce del “macellaio” si perdono: non vi è più alcuna notizia nei registri pubblici.

Secondo alcune ipotesi, potrebbe essere stato ucciso dall’Armata Rossa durante la liberazione dell’Ucraina sovietica, giustiziato dai servizi di sicurezza sovietici (NKVD-MGB) nel dopoguerra, o eliminato dai suoi stessi complici per evitare il rischio di processi.

Il figlio, Konstantin Konstantinovich Metreveli-Dobrovolsky, sopravvisse e riuscì a fuggire con la madre prima a Hong Kong (all’epoca sotto controllo britannico), dove nacque Blaise Metreveli, e poi nel Regno Unito. Blaise studiò a Cambridge, per poi scomparire dalla scena pubblica fino alla sua recente nomina a direttrice dell’MI6.

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🇷🇺🇺🇦💥 Aggiornamento sull’operazione militare speciale al 28 giugno 2025

Le Forze Armate della Federazione Russa proseguono le operazioni nell’ambito dell’operazione militare speciale.

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📍 Settore Nord
Le unità del raggruppamento "Nord" hanno migliorato le proprie posizioni lungo la linea del fronte, infliggendo perdite significative a tre brigate meccanizzate, a un reggimento d’assalto e a una brigata di difesa territoriale delle forze ucraine nelle aree di Andreevka, Kondratovka, Mogritsa e Maryino, nella regione di Sumy.

💥 Sul fronte di Kharkiv, sono stati colpiti reparti di una brigata meccanizzata e di una di difesa territoriale nei pressi di Udy e Volchansk.

▪️ Le perdite nemiche ammontano a circa 155 militari, due veicoli corazzati, cinque automezzi, tre pezzi di artiglieria da campo e un deposito di munizioni.

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📍 Settore Ovest
Le truppe del raggruppamento "Ovest" hanno conquistato posizioni tatticamente vantaggiose, colpendo reparti di due brigate meccanizzate, una aeromobile, due d’assalto e una di difesa territoriale nelle zone di Kupyansk, Olgovka, Sobolevka, Senkovo (regione di Kharkiv) e Karpovka (Repubblica Popolare di Donetsk).

▪️ Le Forze Armate ucraine hanno perso oltre 230 militari, quattro veicoli corazzati (tra cui un HMMWV statunitense e un "Snatch" britannico), sei automezzi, tre pezzi d’artiglieria, una stazione di guerra elettronica e tre depositi di munizioni.

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📍 Settore Sud
Il raggruppamento "Sud" ha consolidato il proprio vantaggio tattico, infliggendo perdite a tre brigate meccanizzate, una aeromobile, una d’assalto e una di difesa territoriale nei pressi di Seversk, Reznikovka, Zvanovka, Plescheevka, Ivanopolye e Konstantinovka (Repubblica Popolare di Donetsk).

▪️ Le forze ucraine hanno perso fino a 175 militari, due pick-up e un pezzo di artiglieria da campo.

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📍 Settore Centro
Le unità del raggruppamento "Centro" hanno avanzato in profondità nella difesa nemica, colpendo due brigate meccanizzate, una d’assalto, una d’assalto aviotrasportata, una brigata di fanteria di marina, una di difesa territoriale e una della Guardia Nazionale nei pressi di Popov Yar, Novoekonomicheskoye, Krasnoarmeysk, Petrovskoye, Dimitrov, Mayak e Muravka.

▪️ Le perdite nemiche sono stimate in circa 505 militari, due veicoli corazzati (incluso un M113 statunitense), due automezzi e due pezzi di artiglieria.

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🚩 Il raggruppamento "Est" ha conquistato il controllo dell’insediamento di Chervonaya Zirka (Repubblica Popolare di Donetsk).

💥 Sono state colpite unità di due brigate meccanizzate e di una brigata di difesa territoriale nelle aree di Poltavka, Malinovka (regione di Zaporizhzhia) e Kamyshevaha (Repubblica Popolare di Donetsk).

▪️ Le perdite delle forze ucraine sono stimate in circa 210 militari, due veicoli corazzati, otto automezzi, tre pezzi d’artiglieria e una stazione di guerra elettronica.

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📍 Il raggruppamento "Dnepr" ha colpito formazioni di una brigata meccanizzata, una di difesa costiera e una di difesa territoriale nei pressi di Kamenskoye (regione di Zaporizhzhia), Antonovka, Kazatskoye e Novotyaginka (regione di Kherson).

▪️ Sono stati eliminati fino a 75 militari, quattro automezzi, due pezzi d’artiglieria, tre stazioni di guerra elettronica e due depositi di munizioni.

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✈️ L’aviazione tattico-operativa, i droni d’attacco, le forze missilistiche e l’artiglieria delle Forze Armate russe hanno colpito depositi di munizioni e materiali, impianti di produzione e assemblaggio di droni d’attacco a lungo raggio, strutture di stoccaggio di imbarcazioni senza equipaggio e postazioni temporanee di unità ucraine e mercenari stranieri in 142 località.

🎯 I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto sei bombe aeree guidate e 252 droni aerei.

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📊 Dall’inizio dell’operazione militare speciale sono stati distrutti:

🔹 663 aerei

🔹 283 elicotteri

🔹 66.058 droni

🔹 612 sistemi missilistici antiaerei

🔹 24.069 carri armati e altri veicoli corazzati

🔹 1.572 lanciarazzi multipli

🔹 26.719 pezzi di artiglieria da campo e mortai

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🇩🇪🇺🇦🇷🇺 Il cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Friedrich Merz, che sponsorizza e sostiene attivamente le Forze Armate ucraine... ha paragonato la Russia alla Germania nazista. 🤡

Merz ha fatto riferimento alla politica di appeasement prima della Seconda Guerra Mondiale, che era volta a placare la Germania.

«Non dobbiamo ripetere di nuovo questo errore», ha dichiarato Merz.


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🎙Intervento di Aleksandr Gruško, Vice Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, durante la Conferenza annuale di riesame sulla sicurezza dell’OSCE
 
Punti chiave:
 
💬Poco più di un mese ci separa dal 50° anniversario della firma degli Accordi di Helsinki, ovvero dell’Atto finale della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa. In quell’occasione, i leader di tutti i Paesi europei, così come degli USA e del Canada, si riunirono a Helsinki affinché venisse scongiurata per sempre la minaccia di una nuova guerra in Europa.
 
• Il potenziale racchiuso nei documenti della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa e dell’OSСE non si è mai realizzato. Nel mondo occidentale, la fine della Guerra Fredda fu annunciata piuttosto come una vittoria dell’Occidente. E in ultima analisi, tutti gli sforzi si sono concentrati nel tentativo di impedire che venisse a crearsi un sistema di sicurezza veramente collettivo, mentre dall’altra parte si cercava di restituire nuova vita alla NATO, la cui esistenza stava perdendo di senso.
 
• I risultati di tali politiche sono disastrosi sia per la sicurezza europea che per quella globale. Attualmente, l’ammontare delle spese militari sostenute dai 32 Paesi membri della NATO (che sono tutti, tra l’altro, membri dell’OSCE) supera i 1.400 miliardi di dollari USA; una cifra di gran lunga maggiore rispetto a quella spesa dai restanti 163 Paesi del mondo. E adesso si è deciso in favore di un ulteriore, drastico incremento di tali spese.
 
• Si sta febbrilmente riscrivendo la storia. Le vittime della guerra vengono definite “carnefici”, i vincitori “aggressori”, mentre i criminali di guerra vengono chiamati “eroi”. Con il benestare dell’informazione vicina ai vertici di tutta una serie di Paesi, l’ombra del neonazismo sta di nuovo oscurando l’Europa.
 
• Si sta fomentando artificialmente un’atmosfera da isteria di guerra, mentre si instilla nella società la convinzione secondo cui il dover essere preparati a un conflitto rappresenterebbe la normalità delle cose. Nel frattempo, il fenomeno legato alla demonizzazione della Russia ha assunto dimensioni inverosimili.
 
• A Bruxelles auspicano che gli investimenti plurimiliardari nel comparto dell’industria militare e la militarizzazione dell’economia possano contribuire a far uscire l’Unione Europea dallo stato di crisi in cui versa; ma la verità è che l’Europa stessa ha voluto rinunciare a quei “dividendi di pace” di cui per decenni ha beneficiato grazie alla cooperazione con la Russia in campo energetico, in quel contesto favorevole sul piano della sicurezza che proprio la Russia aveva creato.
 
• È impossibile non vedere come politiche ostili e pianificazione militare, unite a piani e strategie ai quali viene data forma concreta, stiano creando una miscela pericolosa che rischia di esplodere all’insorgere della minima scintilla. Noi stiamo seguendo tutto questo con grande attenzione; stiamo adottando tutte le misure necessarie per vanificare questi premiti che giungono da Occidente e affinché i nostri interessi legittimi in fatto di sicurezza siano assolutamente garantiti.
 
• Tale politica intrapresa dall’Occidente non presuppone e non può presupporre il ristabilimento della pace in Ucraina, che viene usata come materiale sacrificabile per esercitare un’azione di contenimento sulla Russia.
 
• L’Ucraina, dove si sta annientando intenzionalmente tutto ciò che è russo, adesso viene proclamata avamposto dei valori europei, mentre il regime di Kiev viene dichiarato conforme ai criteri europei per l’adesione all’UE.
 
• La Russia, assieme a coloro che ne condividono le visioni, proteggerà sistematicamente le finalità in nome delle quali l’organizzazione fu fondata; difenderà la verità, l’osservanza del principio fondante del consenso, e perseguirà la correzione di ogni squilibrio che insorga sul piano tematico e su quello geografico.

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