Non è che ci abbia reso sereni vedere l'operato Hamas.
Ma a noi non rendeva sereni neanche vedere i palestinesi recintati col filo spinato o sapere che nei loro pozzi d'acqua veniva gettato il cemento.
Palestina, Africa, Donbass... sappiamo bene come la vita di alcuni abbia meno valore della vita di altri.
Di questo doppio standard, siamo realmente stanchi.
@sarareginella
Ehi voi, vi vedo che non vi riuscite a godere questo sabato pomeriggio, perché state tutti incollati a internet, a seguire minuto per minuto i passi dell'insurrezione palestinese.
Centinaia di palestinesi hanno appena attraversato il confine orientale della striscia di Gaza.
Eh sì, questo sabato pomeriggio non ce lo schioderemo più di dosso.
@sarareginella
Con le briganti e sibille delle Brigate di Solidarietà Attiva, per parlare di alluvione, guerra, comunanze e di quel filo rosso da tessere per trasformare il pensiero in azione.
Ravenna, 29 settembre 2023.
@sarareginella
I cinque pensieri di oggi:
1)i trending topic si connettono al nostro inconscio collettivo
2)l'algoritmo social è una nuova forma di sincronicità
3)la gente che si manda a fanculo in macchina è la stessa che si manda a fanculo su telegram
4)divinità e antiche forme di divinazione saranno sostituite dall'intelligenza artificiale
5)buongiornissimo caffè!1!! è il neo-archetipo del vecchio che guida col cappello
Basta.
@sarareginella
Venerdì sera, ci vediamo a Ravenna con La Comune e Brigate di Solidarietà attiva.
Io e Verusca Citeroni avremo molto da raccontare: popolo romagnolo, non mancare!
@sarareginella
"Tra l'esaltazione mistica e il masochismo estremo".
Scritta su muro, ieri sera allo Jacob, Foggia, per parlare di conflitto ucraino e mondo multipolare con sguardi su Africa, Cina e Oriente.
A finire, il vero street food: pasta tradizionale cucinata su strada, consumata direttamente sul marciapiede, accarezzati dall'incongrua calura di apocalittiche temperature autunnali.
A breve, la fine del mondo.
Ciao.
@sarareginella
"Il Partito Democratico statunitense alimenterà questo conflitto portando a logorare l'Europa, che ha ormai dei governi con delle marionette che eseguono i diktat della NATO e degli Stati Uniti".
Dalla mia intervista al neonato canale YouTube di Interstampa, in attesa che escano i miei nuovi lavori.
https://www.youtube.com/watch?v=NYCezp_3N14
Scrivere è come dare lo straccio.
All'università, fui colpita da una mia coinquilina che nel giorno del mio turno delle pulizie di casa, pretendeva che io dessi lo straccio numerose volte, in più passate: "finché l'acqua del secchio non diventava cristallina", sosteneva.
Io davo lo straccio una volta soltanto, quando lei non era in casa e mentivo sui risultati. Lei lo intuiva e per non litigare, perché di base ci volevamo bene, fingeva di credermi.
Il suo rigore mi ha insegnato una regola fondamentale che ho trasposto nella scrittura: scrivere è come dare lo straccio. La prima stesura, come la prima botta di straccio, è sempre sporca. Devi continuare e ricominciare da capo, più volte, finché non diventa cristallina.
Credo che il suo insegnamento valga anche per altri campi.
Grazie, Fabiana.
@sarareginella
«Viva il Cile, viva il popolo, viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano, ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento».
Salvador Allende nel suo ultimo discorso alla radio, prima di morire, dopo il golpe statunitense che l’11 settembre del ‘73 lo destituì da legittimo presidente e portò alla crudele dittatura di Augusto Pinochet.
@sarareginella
Milano offre sempre interessanti programmi di mostre e importanti appuntamenti culturali.
Per la rubrica "I sondaggi di S. Reginella", vota con l'emoticon la più originale mostra in corso a Milano, scegliendo tra:
1)MOSTRA SU ROBERT DOISNEAU a Palazzo Reale: 🧡
2)MOSTRA SU VINCENT VAN GOGH al Mudec: 😢
3)MOSTRA SU FRANCISCO GOYA a Palazzo Reale:😮
4)MOSTRA SUI NEON4Z1ST1 DEL BATTAGLIONE AZOV a Palazzo Marino:😆
Un ringraziamento al Comune di Milano che ci porta dalla fotografia umanista di Robert Doisneau al post impressionismo di Vincent Van Gogh, passando per la versatilità creativa di Francisco Goya fino al suprematismo bianco Denys Prokopenko.
Ho già la sindrome di Stendhal.
Ho sempre ascoltato un casino di musica.
Tra quella italiana, ricordo, da giovane, le cassette e i c.d. di Bluvertigo, CCCP, Battiato, Rettore, Banda Bassotti, Camerini... li ascolto ancora.
Sentendo la radio in auto, in questi giorni, mi sono resa conto che la maggior parte delle canzoni odierne in lingua italiana, quasi tutte in auto-tune, trattano di:
1)gente presa benissimo perché s'è innamorata
2)gente presa malissimo perché s'è scaricata.
Fico. La dimensione ideale, nel 2023, è relegata alla sfera dell'innamoramento (neanche dell''amore, ma va be').
Anche questo è consumismo (degli affetti).
Una specie di droga.
Non fa paura. È funzionale.
Altri temi: non pervenuti.
Tutto nella norma.
Tutto in auto-tune. Avanti così. Saluti.
@sarareginella
Vedo gente vittima delle strumentalizzazioni fatte attraverso la paura degli effetti della cosiddetta "teoria del gender", litigare con gente vittima di strumentalizzazioni fatte attraverso l'uso delle tecniche di rainbow washing.
Nel mezzo, l'umanità.
Ciao.
@sarareginella
A Selinunte, Morgan ha insultato il pubblico quando, successivamente a una sua interpretazione, qualcuno gli ha gridato che era fuori tema, perché non aveva ancora suonato le cover di Franco Battiato al Festival della bellezza.
Morgan ha fatto quel che molti artisti han spesso sognato di fare, di fronte a un pubblico insensibile.
Nel mio piccolo, quando negli anni ho portato i miei lavori sul conflitto ucraino a spasso per il bel paese, ho avuto a che fare per un lungo periodo con un pubblico acuto, motivato e di nicchia. Dal 24 febbraio dello scorso anno, però, la guerra è diventata mainstream e, dopo l'emozionante presentazione che tenni al Milano Bookpride, ai miei eventi iniziarono ad accorrere sempre più spesso anche la signora Rosa da Voghera e il signor Maurizio da Gallarate, neo-esperti in geopolitica, che mi urlavano quanto fossi fuori tema, perché, a loro dire, io non avevo più il diritto di raccontare di come, geopoliticamente, si fosse arrivati a quel punto. Ero legittimata a parlare solo di "quel punto", ristretto come le loro menti.
Tra il pubblico si nascondono spesso dei mostri ineducabili. Morgan lo sa.
Per non gettarmi in pasto a quei mostri o diventare mostro a mia volta, per un anno ho interrotto le presentazioni. Durante un evento infimo, me ne sono anche andata. In quel caso, però, la responsabilità non era del pubblico.
Non penso ci si dovrebbe mai permettere di dire a un artista o a chi si espone, connettendosi con una dimensione ideale, cosa dovrebbe dire o fare.
Lo spazio per il dibattito è altra cosa, ma nel momento in cui un artista si esprime o un esperto porta una testimonianza, il pubblico non è immediatamente chiamato al confronto, ma all'ascolto e al rispetto.
Diverso è se si ricerca un prodotto con caratteristiche specifiche: a quel punto, esiste già il centro commerciale con roba inscatolata per gente inscatolata.
p.s.: morgan si è già scusato per aver detto "fro*io", quindi eviterei di polemizzare anche su questo.
@sarareginella
Ieri, alla festa di paese, ho iniziato la serata con la grazia di Julie Andrews in "Tutti insieme appassionatamente". L'ho terminata distrutta peggio che a un rave.
Ora, dopo circa due ore di sonno, ce ne andiamo alla processione dell'Immacolata.
Le riprese proseguono.
Dalla comunanza di Forca di Montegallo, Marche, è tutto.
Citizen Green.
Senza parole.
@sarareginella
C'è un detto che recita: "Imparate una nuova lingua e avrete una nuova anima".
Oggi, i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista "Frontiers in Aging Neuroscience", ci dicono pure che, studiando una lingua, possiamo ridurre il rischio di Alzheimer del 20%.
Voglio aggiungere che studiare le lingue, di norma rende più felici, e apprenderle "con loro" o "a casa loro", velocizza i tempi di infusione di questa felicità.
Come una psicoterapia o una relazione significativa con un essere umano o animale, l'apprendimento di una lingua ci cambia in profondità.
@sarareginella
E anche questa volta, i morti si contano solo da una parte, perché alcuni sono più morti di altri.
Eppure l'umanità dovrebbe essere la stessa.
La macelleria mediatica al gran lavoro, in queste ore.
@sarareginella
Ho rilasciato un'intervistata per Donbass Insider a Faina Savenkova, la giovane di Lugansk che quando aveva solo dodici anni, fu inserita nella lista Myrotvorets, contenente i nomi di coloro che sono considerati "cr1minali" dal Governo ucraino.
Alle sue spalle, potete vedere Cheburashka, l'animaletto del cartone animato sovietico che con la pionierina Galia e il coccodrillo Gena, insegnavano alle bambine ai bambini sovietici quanto fosse importante essere solidali e aperti con gli altri, nonostante le difficoltà.
Non sto a dire quanto siano numerose in Donbass le patch e i gadget con Cheburaska.
p.s.: dopo un anno, moj russkji is very bad.
@sarareginella
donbassinsider:b/labyrinthe-sara-reginella:c" rel="nofollow">https://odysee.com/@donbassinsider:b/labyrinthe-sara-reginella:c
La mia espressione quando mi rendo conto che sto rilasciando un'intervista, indossando la maglietta di Zelensky. Nel mentre, parlo di revisionismo storico per Casa del Sole Tv.
Link: https://www.youtube.com/watch?v=3Yl1f4XLPHk
@sarareginella
Le 5 robe più angoscianti mai viste in televisione, che m'hanno rovinato l'infanzia:
1)Marcellino pane e vino
2)il mini gatto abbandonato sotto la pioggia nella pubblicità della Barilla
3)il bullismo nei confronti di Dumbo
4)la morte della madre di Bambi
5)la disabilità di Deny, precipitato nel burrone mentre litigava con Lucien, che minacciava di ammazzargli l'ermellino in "Là sui monti con Annette".
Le 5 robe più angoscianti mai viste in televisione che ricorderanno tra 20 anni i bambini e le bambine di oggi, quando ripenseranno alla loro infanzia:
1)il dolore senza voce della bambina nella pubblicità dell'Esselunga
2)il dolore senza voce della bambina nella pubblicità dell'Esselunga
3)il dolore senza voce della bambina nella pubblicità dell'Esselunga
4)il dolore senza voce della bambina nella pubblicità dell'Esselunga
5)il dolore senza voce della bambina nella pubblicità dell'Esselunga.
La pubblicità dell'Esselunga è una merda.
Distinti saluti.
Questa cosa dell it-alert è simpatica.
Quando stavo a Donetsk, tutte le sere ricevevo un messaggio di allerta dal governo ucraino, che mi invitava in lingua inglese a mettermi immediatamente al riparo, perché erano previsti bombardamenti. Il messaggio arrivava quando era buio, dopo un'intera giornata in cui erano già state bombardate a cazzo le aree civili del centro e della periferia cittadina. All"epoca, oltre ai colpi di artiglieria, c'erano i cosiddetti "petali" per strada, mine antiuomo recapitateci coi razzi, piovendo dal cielo.
Di fatto, ogni sera leggevo l'allerta, mi mettevo il pigiama e m'infilavo sotto le lenzuola tra botti e spari dei cui effetti leggevo nei bollettini su telegram, la mattina seguente. Il mio albergo l'avevano accoppato, qualche giorno prima.
Ho personalmente testato l'inutilità di questo messaggio allertante.
Ma sicuramente in Italia sarà diverso, ad esempio sarà utile al governo per dire che quando moriremo nella terza guerra mondiale, sarà solo responsabilità nostra, perché non ci siamo messi al riparo, nonostante ci avessero avvertito con l'alert. Esattamente come accaduto alle vittime del terremoto de L'Aquila: colpa loro se sono morte, perché non sono uscite di casa, dopo due scosse molto forti.
Detto questo, presto avremo l'ennesima emergenza, magari anche reale, ma sempre strumentale a limitare/eliminare gli ultimi diritti rimasti.
Fate pure attenzione all'alert, però non abbiate paura di morire, per questo sistema siete già morti. Ma può salvarci l'unione, può salvarci la resistenza.
@sarareginella
E così, dell'incomprensibile arresto del ricercatore italo-palestinese Khaled el Qaisi, non gliene frega ufficialmente un ca22o a nessuno.
La doppia morale in questo nostro bel paese, eccallà.
@sarareginella
Gli effetti del sistema consumista.
"La cultura consumista in cui viviamo prevede che non si studi e il fatto che non si studi e che tutto passi velocemente, fa parte di questo processo consumista osservabile in tanti campi: a livello d'informazione, a livello d'istruzione, a livello affettivo, in cui assistiamo a una grossa crisi di valori dal punto di vista delle relazioni amicali, affettive, familiari. Tutto ciò fa parte dello stesso pacchetto consumista per cui le cose si usano e si buttano via. Quindi si può dialogare, si può chiedere, si può parlare ma occorre anche studiare (...).
Il risultante imbarbarimento culturale.
Il fatto che ci siano delle battaglie funzinali al sistema non significa che perché le usa il sistema, in quelle battaglie tutto sia sbagliato; è chiaro che ci possono essere delle manipolazioni su determinati temi. Ad esempio, se la Russia ci dà il gas, la battaglia contro il fossile può essere strumentale (in chiave anti-russa). Questo però, non significa che non si possa più parlare di ambiente, perché il tema da alcuni viene strumentalizzato. Se una battaglia è strumentalizzata, non significa che di quella battaglia si debba automaticamente buttare via tutto. Se facciamo così diventiamo schiavi, perché non capiamo più nulla e possiamo essere schiacciati meglio, per questo dobbiamo studiare, informarci e portare avanti tesi che abbiano spessore".
Alcune mie riflessioni, per Casa del sole tv, a partire da una disamina sul conflitto ucraino.
https://www.youtube.com/watch?v=X9laT0gnbZk
@sarareginella
Credo in un mondo in cui alle elementari, le maestre insegnano i collegamenti tra i servizi di intelligence e le dittature militari.
"Cos'hai fatto oggi a scuola?".
"La maestra ci ha spiegato i golpe della cia!".
Ma non è ancora possibile. Ok. Allora celebriamo l'inizio della scuola pronti per un nuovo anno di retorica violenta su:
1)la festa del papà
2)l'educazione sessuale
3)i lavoretti di Natale
4)il crocefisso
5)la pace nel mondo.
Saluti.
@sarareginella
Ora che siamo al termine dell'estate, stagione della distr*zione di massa, posso tornare a pubblicare roba seria.
Per "Interviste AntiDiplomatiche", la mia intervista al vice ministro Artem Olkhin - DNR, sulla narrazione del conflitto ucraino.
Buona visione su @lantidiplomatico
Link trailer intervista: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_conflitto_in_ucraina_e_la_disinformazione_intervista_al_viceministro_artem_olkin/5496_50741/
Link intervista integrale per abbonati al canale de l'AD: https://www.youtube.com/channel/UCbfft6nPq1v1vs3LGDAsf3g/join
Volevo fare una domanda.
Quelli che s'inca22ano quando fai loro notare senza scappellamento introduttivo, che parlano a vanvera di temi su cui hanno dei buchi neri ragguardevoli, sono gli stessi che quando l'insegnante riprende il figlio a scuola, sbroccano e vanno dalla dirigente, perché anche la loro magnifica prole ha diritto a restare ignorante?
Il danno più alto che han fatto, in questi anni, i poco credibili v1rologi da salotto e gli imbarazzanti governi tecnici, consiste nell'impennata di spocchia in chi "si forma" sullo smartphone, seduto sulla tazza del water.
Popolo, ribellati, ma nel mentre studia: sempre. Altrimenti, fai solo altri danni.
@sarareginella
Nei giorni scorsi, ho scritto in un post del mio erudito amico Leonardo Persia dal Regno d'Abruzzo.
Leonardo, quando viene invitato, ha una splendida abitudine. Anziché presentarsi col vino o con le "pastarelle" dolci, si palesa con un libro scelto ad hoc, come dono per ogni commensale. A me ha donato, per l'ora di pranzo, "Le relazioni pericolose" in una versione rilegata nel '72, il cui il titolo è stato tradotto in un più politicamente corretto "Le amicizie pericolose".
Nella foto, siamo insieme con la dott.ssa Nicoletta Maggitti, collega e amica altrettanto pericolosa.
Al di là della trama del romanzo di De Laclos, auguro buona domenica a tutti coloro che beneficiano quotidianamente di una delle più grandi terapie di guarigione: quella dell'amicizia.
@sarareginella
Mentre in Italia, si conducono crociate contro quella che chiamano "teoria gender" nelle scuole, e a professionisti sono tolte ore di educazione alla sessualità e all'affettività, per timore che i pargoli vengano "omosessualizzati", da quest'anno i bambini e le bambine potranno andare finalmente a scuola con gli zainetti della Folgore e dell'Esercito italiano, zainetti pronti all'uso per quando, tra dieci anni, ve li manderanno a combattere in Ucraina.
Tutto in linea col processo di militarizzazione scolastica: ricordo che lo scorso anno sono state diverse le collaborazioni tra scuole e forze armate, sotto forma di uscite didattiche e Ptco, ex alternanza scuola/lavoro.
Ma il vero problema, in Italia, è la "teoria gender".
Fate ridere, eh, sappiatelo.
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Link degli zainetti:
https://www.cartolibreriashop.it/prodotto/esercito-2023-zaino-scuola-e-tempo-libero-folgore-edizione-2023-24/
https://www.cartolibreriashop.it/prodotto/esercito-2023-zaino-scuola-e-tempo-libero-esercito-edizione-2023-24/
@sarareginella
venerdì 22 settembre alle 21:00, sarò al "Jacob" di Foggia.
Francesco Berlingieri della libreria Velasquez ha ben pensato che la serata, si sarebbe potuta chiamare "Donbass Upgrade".
Quando me l'ha comunicato, per una volta, non ho avuto da ridire. Capita di rado.
Ci vediamo al laboratorio politico dell'ostinazione, ciao.
@sarareginella
Le 10 principali forme di tortura in aumento nell'estate 2023:
1)le città senza alberi
2)i tag all'ospedale
3)i tag dei figli all'ospedale (cit. Roberta Coletta)
4)le Disco Paradise
5)il porno food coi calici
6)gli articoli per il clickbait a sfondo sessuale
7)i selfie dei sederi in spiaggia, senza la frase di Bukowski
8)i post emozionali di Tosa
9)i funerali mediatici
10)la leggerezza
11)i granchi
12)il Natale alle porte.
Sono dodici.
Attendo le stagioni più fresche con le loro emergenze, per sentirmi legittimata a riscrivere di roba seria. Ciao.
Estate, stagione del Natale alle porte.
@sarareginella
Memento mori.
Quando ero piccola e passeggiavo con mio nonno, lui si fermava a leggere i manifesti mortuari. Così anche io ho cominciato a leggere i manifesti mortuari.
Da quando Meta e gli altri social sono diventati un necrologio quotidiano, e la gente si strugge per la morte di personaggi trendy, che neanche conosce, ho smesso di leggere i manifesti mortuari. Ho il magone.
Dio, per questo motivo, ti chiedo di far morire meno gente famosa e di dare ai non famosi la forza necessaria per non fare i misteriosi, quando si taggano in ospedale per la pulizia dei denti. Noi empatici non campiamo più.
Estate, stagione della distruzione di massa.
E vedrete l'autunno, che ansia.
@sarareginella